UN ALTRO RELATORE DELL’ONU SULLA CONDIZIONE DEI PALESTINESI COSTRETTO A GETTARE LA SPUGNA PER L’OSTRUZIONISMO ISRAELIANO

Le dimissioni di Wibisono da Relatore Speciale dell’ONU sulla Palestina Occupata

di Richard Falk (ebreo inviato dell’Onu a suo tempo rifiutato da Israele perché aveva dichiarato che alcuni trattamenti di Israele contro i palestinesi sono di stampo nazista. Ne ho scritto qui: http://www.pinonicotri.it/2008/12/israele-caccia-un-ebreo-inviato-dellonu-la-colpa-avere-detto-chiaro-e-tondo-che-i-metodi-israeliani-contro-i-palestinesi-somigliano-a-queli-dei-nazisti-contro-gli-ebrei-non-e-un-caso-che-gli-obi/ )

 

Makarim Wibisono ha annunciato le sue dimissioni da Relatore Speciale dell’ONU sulla Palestina Occupata, dimissioni che avranno effetto dal 31 marzo 2016. Questo è l’incarico che io ho ricoperto per sei anni, terminando il mio secondo mandato nel giugno 2014.

L’illustre diplomatico indonesiano dice di non aver potuto svolgere le sue funzioni perché Israele è stata irremovibile nel negargli ogni contatto con il popolo palestinese che vive sotto la sua occupazione in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

“Purtroppo i miei sforzi per cercare di migliorare la vita dei Palestinesi vittime di violazioni sotto l’occupazione israeliana sono stati frustrati ad ogni passo”, ha spiegato Wibisono.

Le sue dimissioni mi ricordano curiosamente di quando Richard Goldstone ritrattò alcuni anni fa i risultati principali del Rapporto Goldstone, che era stato commissionato dall’ONU e da cui risultava che Israele aveva deliberatamente colpito dei civili nel corso dell’operazione Piombo Fuso, l’attacco massiccio contro Gaza della fine del 2008. In quell’occasione la mia risposta alle domande dei giornalisti fu che ero scandalizzato, ma non sorpreso. Scandalizzato perché le prove erano schiaccianti e gli altri tre autorevoli membri della Commissione d’Indagine dell’ONU avevano mantenuto la posizione originaria. Però non ero sorpreso, perché conoscevo Goldstone, un ex-giudice della corte costituzionale del Sud Africa, come un uomo di grande ambizione e debole carattere, una pessima miscela per un personaggio pubblico che si avventura in territori controversi.

Nel caso di Wibisono, sono sorpreso ma non scandalizzato. Sorpreso perché avrebbe dovuto sapere fin dall’inizio che doveva affrontare il dilemma se fare correttamente il suo mestiere nel denunciare i crimini e le violazioni dei diritti umani di Israele, oppure guadagnarsi la cooperazione di Israele per raccogliere le sue prove. Non sono scandalizzato, anzi gli sono grato, perché mette in evidenza le difficoltà che deve affrontare chiunque abbia il compito di riferire onestamente sulla tragedia dei Palestinesi sotto occupazione. Anzi, con le sue dimissioni per motivi di principio, non permette a Israele di farla franca con il suo tentativo di neutralizzare il ruolo del Relatore Speciale.

Val la pena ricordare che quando Wibisono fu scelto come mio successore, diversi candidati più qualificati furono eliminati. Sebbene le linee guida per la selezione pongano l’accento sulla conoscenza che il candidato deve avere sull’oggetto dell’incarico, Wibisono ebbe evidentemente la meglio, con l’approvazione di Israele e degli Stati Uniti, proprio perché non aveva nessuna competenza specifica.

Posso solo sperare che il Consiglio dell’ONU per i Diritti Umani (HRC) voglia ora rimediare al suo errore rivalutando le candidature della Prof. Christine Chinkin e di Phyllis Bennis, che possiedono entrambe le credenziali, le motivazioni e la forza di carattere per divenire validi Relatori Speciali.

Questo è il minimo che dobbiamo ai Palestinesi.

Quando incontrai Makarim Wibisono a Ginevra poco dopo l’annuncio della sua nomina a Relatore Speciale, mi disse pieno di fiducia che, se accettava l’incarico, gli era stato assicurato che il governo israeliano gli avrebbe permesso l’accesso, un’assicurazione che ha riferito anche nel suo annuncio di dimissioni. Da parte sua, si impegnava ad essere obiettivo ed equilibrato e a non aver idee preconcette.

Lo avvertii allora che anche uno che fosse stato politicamente vicino a Israele non avrebbe potuto evitare di arrivare alla conclusione che Israele era colpevole di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e delle norme sui diritti umani, e questo tipo di franchezza avrebbe sicuramente fatto arrabbiare gli Israeliani.

Gli dissi anche che stava facendo un grande errore se credeva di poter accontentare tutte e due le parti, visto che i diritti fondamentali dei Palestinesi sono negati da molto tempo. A quel punto sorrise, confidando evidentemente che la sua abilità diplomatica gli avrebbe permesso di esser gradito agli Israeliani anche quando avesse stilato rapporti che illustravano i loro crimini. Mi disse che voleva fare quello che avevo fatto io, ma farlo più efficacemente assicurandosi la cooperazione di Israele e aggirando così le loro critiche. Allora fui io a sorridere.

È vero che il mandato è di per sé esposto a critiche perché non comprende una valutazione delle responsabilità delle autorità amministrative palestinesi riguardo a violazioni dei diritti umani, ma si rivolge solo alle violazioni israeliane. Ho cercato invano di convincere lo HRC ad ampliare il mandato sino a comprendere le violazioni dell’Autorità Palestinese e di Hamas. I motivi per non farlo erano che sarebbe stato difficile trovare un accordo per definire il mandato, e aprire l’argomento della sua sfera di azione era rischioso, mentre in fondo la prova schiacciante dell’oppressione esercitata sui Palestinesi dall’occupazione si poteva ricavare dalle stesse politiche e pratiche di Israele. Per cui varie delegazioni presso lo HRC sostennero che le violazioni palestinesi sarebbero state un diversivo e avrebbero dato a Israele un modo per sviare le critiche all’occupazione.

Una cosa che ho scoperto nei miei sei anni da Relatore Speciale è che la persona in carica può fare la differenza, ma solo se è disposta a prendersi tutte le critiche.

Può fare la differenza in vari modi. Innanzitutto fornendo ai ministri degli esteri del mondo la relazione più autorevole possibile sulla realtà quotidiana del popolo palestinese. È anche importante saper portare il discorso su argomenti più illuminanti della semplice discussione su “l’occupazione”, affrontare temi come l’annessione de facto, la pulizia etnica e l’apartheid, e dare anche qualche appoggio dall’interno dell’ONU a iniziative della società civile come il BDS e la Freedom Flotilla. Facendo questo c’è da aspettarsi aspre reazioni da parte delle organizzazioni ultra-sioniste e da quelle che gestiscono la “relazione speciale” tra USA e Israele, mettendo anche in conto l’avvio di una campagna continua di diffamazione che cerca di screditare in ogni modo la voce di chi tratta questi argomenti e il lancio di accuse infuocate di anti-semitismo e, nel mio caso, di essere “un Ebreo che odia se stesso.”

Quello che mi ha scandalizzato e sorpreso allo stesso tempo è stata la disponibilità sia del Segretario Generale dell’ONU che dei rappresentanti diplomatici americani (Susan Rice e Samantha Power) a piegarsi verso Israele e unirsi al coro che faceva queste irresponsabili accuse finalizzate a chiedere le mie dimissioni.

Anche se qualche volta ho avuto la tentazione di dimettermi, sono contento di non averlo fatto. Vista la parzialità in favore di Israele dei grandi mezzi di comunicazione in USA e in Europa, è particolarmente importante conservare, anche se sotto attacco, questa fonte di verità senza arrendersi alle pressioni scatenate da varie parti.

La mia speranza è che il Consiglio per i Diritti Umani impari dall’esperienza fatta con Wibisono e nomini qualcuno che possa sopportare le critiche e al tempo stesso riferire i fatti per quello che sono. Il rifiuto di Israele a cooperare con attività ufficiali dell’ONU è un ostacolo alle funzioni del Relatore Speciale e costituisce di per sé una violazione degli obblighi di Israele in quanto membro dell’ONU. Al tempo stesso, il comportamento di Israele che sfida la legge internazionale è così evidente ed è così facile procurarsi informazioni attendibili, che io ho avuto la possibilità di stilare rapporti che trattavano tutti i principali aspetti della tragedia palestinese. Naturalmente il contatto diretto con le persone che vivono sotto occupazione avrebbe aggiunto una dimensione di conferma e di testimonianza, oltre a fornire un’espressione concreta delle preoccupazioni dell’ONU per gli abusi commessi sotto un’occupazione insostenibilmente prolungata e senza una fine in vista.

Finché non arriva il giorno dell’autodeterminazione palestinese, il minimo che l’ONU può fare è mantenere aperta questa finestra di osservazione e di valutazione. Dopo tutto, è stato l’ONU a impegnarsi nel 1947 a trovare una soluzione alla controversia israelo-palestinese e a riconoscere gli uguali diritti dei due popoli. Anche se questo approccio era colonialista e interventista nel 1947, è diventato plausibile nel 2016 visti gli sviluppi degli ultimi anni. L’ONU può non avere colpa di quello è andato male, ma certamente ha mancato di assolvere i propri doveri riguardo ai diritti fondamentali dei Palestinesi. Fino a che questi diritti non saranno realizzati, l’ONU deve dare quanta più attenzione possibile a questo residuo dell’epoca coloniale.

https://richardfalk.wordpress.com/2016/01/06/wibisonos-resignation-as-un-special-rapporteur-on-occupied-palestine/

106 commenti
Commenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    su quattro post sono riuscita ad aprirne uno, perciò non so di che cosa esattamente parli.
    Però il tuo accenno al nuovo stadio Friuli inaugurato con un sonante 4-0 da parte della Juve mi pare che te lo potevi risparmiare.
    Come sai, io niente so di calcio e campionati, ma seguo le storie sociali e soprattutto economiche del mondo del calcio.
    Dunque, la Madama di Torino con una storia intessuta di miliardi di lire e poi di euro spesi in lungo e in largo,sostenuta da una Famiglia senza un goccio di sangue blu, ma che si è autonobilitata con trasfusioni di sangue non proprio molto nobile…che ha pagato profumatamente i giocatori più appetiti sul mercato, che ha visto inchinarsi fino a terra Sindaci, presidenti, politici di tutte le estrazioni osi ironizzare sulla pur sonante sconfitta di una decorosa e dignitosa squadretta, quasi sempre a metà classifica, se non più in basso, squadretta diretta senza MAI uno scandalo, che ha sempre fatto una politica di risparmio e di lesina… e soprattutto di investimento sui giovani, cosa che a Torino pare abbiano dimenticato…a tutti i livelli…
    Dicevo:questa squadretta s’è fatta il suo Stadio ex novo ( mi dicono sia molto bello!) nel giro di poco più di un anno, senza scandali, senza ruberie e senza mazzette.
    Pare che Pozzo abbia messo anche i giocatori a far i manovali per finire prima, e quindi non avevano ancora smaltito la fatica, ma questa è sicuramente una maldicenza degli juventini.
    Sia come sia , l’Udinese sul campo ha perso ignominiosamente sul prato erboso, ma ha sicuramente vinto tutte le medaglie sul campo dell’onestà e della correttezza sportiva. Impari Torino, impari!!!

    Ps: una piccola storia di provincia a volte, ha molto da dire e da insegnare alle grandi….anche nel calcio.

    buonanotte
    Sylvi

  2. Peter
    Peter says:

    Toh, la massaia invece NON ci risparmia, a noi altri natantes in gurgite vasto come dice Uroburo, la solita sfilza di sparate campanilistiche questa volta avente come ‘focus’ la udinese ‘in odore di santita’, che presto sara’ proclamata beata. Preceduta dalla altra solita sfilza di economiche invettive razziste (as usual) ma anche molto classiste verso, udite udite, la famiglia che ha messo Torino ed in fondo anche l’ Italia del Dopoguerra in toto sulla carta geografica, come si direbbe in altra lingua. Insomma, la ardita maestra in pensione non si smentisce mai.
    Non si smentisce neanche Sarah Palin, la quale purtroppo in pensione non e’, ed ha appena dichiarato il suo sostegno a Donald Trump for president. Mi pare che la cara Anita le fosse molto devota.
    Decisamente, dare il voto alle donne fu….no comment.

    P.

  3. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    certo che me lo potevo risparmiare, ma cosa vuoi ,sei sempre nei miei pensieri.
    Piuttosto una occhiatina al tuo Pc si rende necessaria ,visto che non riesci ad aprire certi indirizzi peraltro su siti comunissimi di informazione.
    In merito all’Udinese mi pare abbastanza chiaro che voleva essere uno sfottò ,come si usa comunemente, visto che la stessa Friulana era venuta a trovarci a Torino battendo la Giuventus per 1 a 0 nel girone di andata.

    Da qui poi, a eleggere l’intero Friuli come patria di tutte le qualità ,ce ne passa e di converso attribuire agli Agnelli tutte le nefandezze ,anche.
    Poveri Agnelli tanto vituperati , ma tanto amati quando si tratta e si trattava di dar batoste ai lavoratori.
    Caino

  4. sylvi
    sylvi says:

    Elogio di un onesto competente e piemontese.

    caro Caino,
    c’è un piemontese che quando arriva in Friuli trova per lui, soltanto per lui, sempre ponti d’oro, da esattamente quarantanni.
    Si chiama Giuseppe Zamberletti e la stima e l’affetto che gli dedica l’intero Friuli lo avvolge ancora oggi, soprattutto oggi, a quarantanni dal sisma, come un morbido piumino.
    Zamberletti, ministro dei Trasporti e Commissario straordinario del Governo, “papà” della moderna Protezione Civile, ritorna quando può, salute permettendo, a salutare ii suoi amici , e a riguardare quello che è stato in fondo il capolavoro della sua attività politica.
    In Irpinia, pochi anni dopo, non ebbe lo stesso successo, nonostante la marea di risorse che lo Stato
    elargì.
    Non trovò la collaborazione di politici e sindaci locali. Tutta un’altra musica!
    E così un democristiano varesino retto e onesto finì impelagato nella melma irpina!
    I quali irpini vivono ancora nelle baracche di 36 anni fa, le stesse che a Gemona non usano più nemmeno come pollai, perchè hanno rifatto anche quelli!

    Ps: Non ho mai nutrito nè simpatia nè stima per gli Agnelli perchè spocchiosi e arroganti, perchè hanno fatto i ricconi con i soldi dello Stato italiano, perchè sfruttavano gli operai con la minaccia di lasciarli a casa, perchè vestivano alla marinara quando i figli dei loro operai forse andavano a scuola, non sempre, con gli stracci rimediati da una carità pelosa.
    Perchè avevano bisogno di andare a puttane d’alto bordo, e di sniffare cocaina per sentirsi vivi e speciali.
    Amen

  5. Peter
    Peter says:

    Ma le risate, la zelante ed ardita maestra in pensione ora sostiene che Zamberletti, varesino come ella dichiara, e me lo ricordavo tale persino io, sarebbe ‘ un piemontese sempre ben accolto in Friuli’. Oh beh, e mi bacchettava anni fa per non sapere bene dove cavolo fossero esattamente le alpi carniche?!
    Diro’ a certi miei parenti ‘lombardi’ che sono ora promossi sul campo ‘piemontesi’, dalla ardita ed incontraddicibile friula….

    P.

  6. caino
    caino says:

    Vabbè non foss’altro perché Varese si trova solo uno sputino oltre Ticino, diciamo che la cosa si possa tranquillamente perdonare.

    Personalmente però ,da bravo razzista , ho sempre considerato i confini naturali del Piemonte il Sesia, verso Oriente o Levante.
    Devo dire, ovviamente, solo per ragioni Kulturali, infatti i biellesi già mi stanno un poco sull’amen.

    Caino

    ps .oddio come sono piccoli questi confini…..

  7. caino
    caino says:

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Clima-il-2015-e-di-gran-lunga-lo-anno-piu-caldo-mai-registrato-nella-era-moderna-sul-nostro-pianeta-Due-gli-studi-della-National-Oceanic-and-Atmospheric-Administration-e-della-Nasa-74073f23-e03c-4c98-8c2a-ad75c56f4331.html

    Ma santa venere ,è colpa dei peti degli umani o delle vacche ,buoi compresi ?

    Caino
    ps . il solito allarmismo direbbe la mia parte Hyde. Il dotto Jekill non so cosa pensi, è troppo impegnato con l’estintore

  8. Peter
    Peter says:

    Si puo’ perdonare???!!!! Oh gesummaria.
    Oh beh, tanto siete tutti polentoni, va bene, ma i piemontesi (lei escluso) mi sono decisamente piu’ simpatici di varesini e lombardi in genere, che mi sembrano piu’ svizzeri italiani che italiani. Papale papale. E’ dunque il varesotto Bossi piemontese?!
    Del resto, il sig. Nicotri e’ interessato solo alla geograafia del medio oriente, quindi non ci sono referenti di sorta.

    P.

  9. sylvi
    sylvi says:

    Ahi, ahi ,ahi….ma sì, cento frustrate possono bastare!
    E poi, vuoi mettere la felicità che ho trasmesso all’anglo-puglio nel potermi segnalare un errore geografico?!…a me che della geografia ho fatto sempre un punto vitale del mio girovagare?
    Eppure…ho sempre pensato a Zamberletti come a un piemontese, mentre il Bossi mi pareva svizzero! Mah!
    Ma io so di confini e di come sia facile sbagliare direzione.
    Mi è più volte capitato, quando vado a trovare mia figlia, ad un certo punto sulla superstrada di andar dritta, anzichè girare a dx, e mi ritrovo in Slovenia. Che rottura!
    Se adesso che ho fatto mea culpa, il nostro Peter si degnasse di smetterla con il suo campanilismo meridionalista di cui non ha niente per andare fiero!…

    A me pare che le campane suonino nella sua testa , e che non gli bastino le origini pugliesi, nè il trasloco al di là della Manica per risolvere i suoi problemi psico-originali.

    Ps: io non chiamo Pino a dirimere le nostre questioni . Ci mancherebbe!
    Leggo i suoi post e ci penso su!

    Sylvi

  10. sylvi
    sylvi says:

    Mio caro Peter,
    non ancora pensionato, forse?, non mai massaio , chissà!, mai maestro perchè quell’attività è una creatività sempre nuova e una gioia che non le compete…
    lei non sa quel che si perde, mentre sta arrabattandosi in un lavoro che sicuramente non le dà quel botto di entusiasmo che ho provato io, per anni, svegliandomi al mattino e trovando meravigliosi i miei figli, il caffè, e la luce del giorno!
    Sensazioni troppo complicate per lei.

    Notte
    Sylvi

  11. caino
    caino says:

    Forse sto invecchiando….

    Nella vecchiaia, oltre alle sopracciglia che ingrigiscono a vista d’occhio, si aggiunge ,temo ,un elemento di devianza rispetto al comune sentire.
    Per quelli della mia età, vale forse il detto che chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto., purtuttavia la mia devianza rispetto al comune sentire è quella che mi pare del tutto assurdo un sistema economico basato su alcuni “assunti” che fanno dipendere la mia esistenza quotidiana da un “derivato “o per dirla in parole più semplici da delle scommesse che” altri” fanno.
    A questo punto quindi se come ho letto ,uno dei sintomi” positivi” della schizofrenia è quella di fare delle associazioni sconnesse e giungere a conclusioni che non sono basate sulla realtà e da un mancato ragionamento logico, ebbene sì, lo ammetto sono schizofrenico e di conseguenza tutti gli altri sono normali.
    Come deviato non spetta a me proporre soluzioni al problema dei derivati, ma ai sani .
    Agli intellettuali istituzionali non chiedo nulla ,il loro compito di economisti, politici, sociologi, giornalisti ect,ect, già lo svolgono brillantemente occupandosi dei sani. e parrebbe pure ben retribuiti .
    Io sono un deviato.

    Caino

  12. caino
    caino says:

    Ps Deviato grave, poiché tutte le forme” estetiche” ormai,dalla prima alla settima arte mi fanno sorridere, come se fossero delle fumerie di oppio con cui si curano gli imbecilli

  13. caino
    caino says:

    Esempi di devianza

    Leggo i dati di Borsa
    Oggi leggo che fino a pochi minuti fa MPS vola in alto del 25%, ripeto ” a pochi minuti fa.”
    Un normale direbbe che cosa mi frega a me di MPS…un deviato si chiede se fino a ieri si svendeva ed oggi si compra ,chi ha venduto , chi ha comprato ?
    Un normale dice “troppo difficile”, un deviato cerca di capire il nesso.
    Il deviato dubita però che tutti i sani ,lo facciano in realtà ,sono deviati furbi.

    Caino

  14. Peter
    Peter says:

    Ma cara la massaia, le pare che se la possa cavare cosi’ a buon mercato?!
    Occorre che scriva cento volte ‘Varese non e’ in Piemonte’, magari inginocchiata su ceci secchi come di certo si usava da lei nel buon tempo antico. Un po’ di coerenza, suvvia….

    Di campanilismo io non ho nulla, infatti non decanto i meriti e pregi della mia terra di origine, che pure ci sono, cara la mia imbelle. Lei semplicemente non puo’ capire che il mondo e’ troppo grande e complesso per restare attaccati al proprio orticello, e glorificarlo in maniera cosi’ provinciale, mi consenta, come fa lei da sempre.
    Puo’ darsi che io mi ‘arrabatti’ come insinua lei, ma almeno tutto quello che ho lo ho ottenuto da solo, anche se a costo di notevoli sforzi. Scusi tanto se e’ poco.
    Mi sa pero’ che piu’ che del suo passato lavorativo lei parli della sua famiglia, una cosa davvero molto italiana. Se la goda pure, in effetti non ho mai fatto un mistero di non avere figli, e la cosa sinceramente non mi pesa. Il mondo e’ sovrappopolato abbastanza, e l’egoismo genetico della maggioranza sarebbe davvero patetico, se non fosse pericoloso.

    P.

  15. sylvi
    sylvi says:

    ….inginocchiata su ceci secchi come di certo si usava da lei nel buon tempo antico. Peter

    Lei, caro Peter, dovrebbe scrivere 100 volte ” io sono così ignorante da non sapere che ceci, lenticchie e cicerchie non sono mai cresciuti a nord-est! ”
    Sono legumi tipicamente terroni, quindi di importazione abbastanza recente!
    Noi con i soli fagioli giocavamo a tombola, facevamo il minestrone e…sopra ci mettevamo le ginocchia sbucciate degli scolari discoli.
    Uffa! Mi tocca sempre spiegarle tutto!

    ancora…” tutto quello che ho lo ho ottenuto da solo, anche se a costo di notevoli sforzi. Scusi tanto se e’ poco.”

    “….Da me, da solo, solo con l’anima,
    con la piccozza d’acciar ceruleo,
    su lento, su anelo,
    su sempre; spezzandoti, o gelo!…” La picozza di G. Pascoli

    Ohhh come lacrimo sui suoi sacrifici; si legga la poesia di Pascoli , capirà che ad aver fatto sacrifici eravate almeno in due…e lei, che si sappia , non è ancora citato sui libri di scuola!

    Ma ho perso la scarpetta e devo andare.
    Non le racconto la mia giornata di oggi, quanto a fatica, non voglio inondare il blog di lacrimevoli piagnistei. Dalle mie parti non si usa!

    Sylvi

  16. caino
    caino says:

    UN Algoritmo vi salverà la vita.

    Sempre per stare sul tema del Post precedente, credo che già fin d’ora alcuni lavori in futuro diventeranno quasi inutili.
    Il mio lo è già stato.
    Ma per esempio, quello di Maestra Elementare è già sostituibile senza troppi affanni.
    I ragazzi possono stare a casa loro davanti ad un PC per imparare a fare i disoccupati, basta una sola maestra ,magari la più brava come ai tempi di” non è mai troppo tardi”, per il famoso contatto umano si può mandare una immagine tridimensionale come surrogato in un primo momento..
    Sì, direte voi , ma il famoso “contatto umano” così indispensabile per formare ?Dove lo mettiamo e chi fa le verifiche ?
    Per le verifiche non ci sono problemi, del contatto umano anche ,tanto i genitori saranno a casa sussidiati .
    Non va meglio per i Medici : Tre sonde una non dico dove, l’altra in bocca, un paio di elettrodi , una siringa per i prelievi e gran parte del lavoro è fatto ,un DRONE vi porterà a casa le medicine ,il bugiardino lo potrete leggere sul PC.
    Il grosso è fatto poi per i casi più difficili bastano molti meno medici, i più bravi.
    Ovviamente questa è una esercitazione letteraria, tanto per ridere.

    Caino

  17. caino
    caino says:

    GIOCHIAMO IN ANTICIPO..

    Mercoledì ,27 Gennaio si svolgerà la consueta Giornata della Memoria.

    Una premessa : La giornata della memoria non ha nulla a che fare con l’attuale Israele , e nemmeno con le sue politiche passate ,presenti e future.
    Se un qualsiasi interlocutore avesse obiezioni a tale riguardo, non ha che da esprimerle, in modo chiaro ,sono pronto a confutare.

    Quello che più mi interessa sono le ragioni che stanno a monte di quel “genocidio”, in particolare. Genocidio consumato in Europa , che vede protagonista in particolare la Germania come Stato Sovrano, ovviamente con il logico corollario di alleati e condiscendenze varie..in sostanza quello che viene chiamato anche, il clima generale in cui maturarono gli accadimenti.

    Se si escludono a priori le cause che hanno permesso che ciò potesse avvenire in quella forma con quella intensità e direi pure sostanzialmente alla luce del sole,(non si vengano a raccontare balle),ci si potrebbe ridurre il tutto a ben poco.

    Ricordare è in qualche misura doveroso, ma diventa inutile ,perfino fastidioso, quando non si analizzano a fondo le cause che hanno prodotto un fenomeno peraltro mai assente dalla storia del genere umano sotto le più svariate forme .

    Non accetto la tesi della unicità di tale fenomeno, il famoso impazzimento momentaneo che giustifica tale accadimento., in un quadro più generale di costante progresso della “civiltà umana”.
    I morti sono morti, sempre ,ovunque.

    Detto ciò , quindi ,a mio avviso le cause sono sempre latenti nella storia e direi che nonostante tutto
    non siano eliminate e che nemmeno le Cosiddette Democrazie liberali stiano facendo qualche cosa in merito, meno che mai rendere note le cause prime.

    Ricordare che cosa, dunque ,solo per non dimenticare.
    Mi sembrano le feste del diploma o dei coscritti .

    Caino

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    non direi che la tua conclusione abbia senso.
    Ricordare per non dimenticare? Che cosa? La bestialità, chiedo scusa alle bestie, latente nella natura umana?
    Quel qualcosa di inumano che si somma a determinate condizioni ambientali, anche a comunicazioni generali di messaggi univoci senza contraddittorio, un popolo educato alla differenza e alla superiorità rispetto a un altro, un popolo che non ha cultura sufficiente per capire dove sta andando, una paura somma di perdere piccoli privilegi o piccole conquiste faticosamente raggiunte…e molto altro sommato!
    Io mi sono chiesta perchè certe nazioni che pur appartengono alla Ue, che ne fanno parte, almeno economicamente, rifiutino ferocemente di accogliere i nuovi migranti.
    E sono tutti popoli dell’Est.
    Non li giustifico, ma credo di capire il loro punto di vista.
    Hanno fino a ieri, vent’anni fa, subito regimi prepotenti e dittatoriali; non hanno avuto possibilità di libertà, nè di intrapresa; non hanno goduto di libertà di parola e azione; spaventati sempre di ciò che potevano dire e a volte persino pensare.
    Hanno intravisto una possibilità di libertà e di miglioramento economico, e ora…si ritrovano ad affrontare un problema che di nuovo non capiscono e che li fa ripiombare nel buio del passato breve.
    Prendiamo pure a paragone i tedeschi dell’Est. Non c’è paragone! La Germania li ha riunificati, ha fatto mea culpa degli orrori del nazismo, non ha esibito silenzi colpevoli come in Italia o anche in misura minore in Francia.
    Ho parlato con loro, coi tedeschi…non sanno ancora misurare il perchè delle loro enormità, ma non le tacciono. E a molti a ovest, e anche ad est dell’Europa non gli par vero di picchiare sul solito incudine; non per far tacere la memoria, ma per far sentire perennemente i tedeschi come sempiterni e unici criminali.
    Credo che la memoria sia altro:analisi, sviluppo e sintesi della situazione per TUTTI
    . Ma credo anche che nella fattispecie, sia, per tutti, non solo per i tedeschi, vigilanza assidua PERCHE’ NON ACCADA MAI PIU’.
    E’ contro gli istinti più feroci del genere umano che dobbiamo vigilare.
    Io, più dei tedeschi che fanno i conti con la loro drammatica storia, temo certi italiani che ancora oggi, dopo 70anni, sono incapaci di porsi di fronte ai loro crimini, soprattutto per ideologie mai ripudiate.
    O vogliamo guardare il fuscello degli altri e non la nostra trave?

    Sylvi

    .

  19. sylvi
    sylvi says:

    Spero molto che la legge Cirinnà sui diritti civili vada in porto al più presto, sia come sia.
    Non ne posso proprio più di sentir parlare di diritti degli omosessuali come se da questi diritti, doveri quando?, dipendesse la nostra malandata democrazia.
    Ma che si sposino…proveranno il gusto! E se non ci fossero di mezzo PERSONE, come i bambini, gli direi: fate pure come volete, mescolate spermatozooi, ovociti e uteri come vi pare.
    Ma non rompeteci più i cabasisi, come direbbe Camilleri!
    Ma i futuri adolescenti che sicuramente cercheranno i loro padre e madre biologico?
    E chi se ne frega! Le loro future sofferenze non contano.
    Provo una grande partecipazione per loro, e una grande rabbia per degli egoisti disposti a tutto pur di soddisfare oggi e subito miserabili bisogni che loro chiamano Amore!!!

    Notte
    Sylvi

  20. Peter
    Peter says:

    Perbaccolina, la massaia e’ una furia scatenata a fine mese. E che sara’ mai?
    La mia profonda riflessione e’ che i suoi posts sono di natura leggermente fascistoide. Detto da me che sono, mio malgrado, abbastanza conservatore per certi aspetti, ma non essendo religioso, o meglio veterocattolico, al confronto della Sylvi sono decisamente ultraliberale. Tra italiani temo che cio’ basti a fare tutta la differenza.
    Come detto piu’ volte e molto meglio da altri sul blog, la signora mette sullo stesso piano i crimini nazifascisti coi ‘crimini’ dei resistenti, come se fossero gli stessi e la storia si dovrebbe concludere con un’ ammenda generale, battute sul petto e vogliamoci bene (ovvero riscanniamoci alla prossima occasione) come prima. Amen.
    Ebbene no, persino io ho sempre visto la differenza tra le due parti, anche se mi rallegro di non essermici trovato, e se fossi vissuto all’ epoca avrei forse fatto del mio meglio per non prendere parte a nessun conflitto armato, dall’ inizio alla fine. Come singolarmente fede mio padre, per esempio, troppo istruito, credo, per essere mandato in guerra, anche se lui si presento’ come di dovere, e troppo a sud per fare poi il resistente, ammesso che ne avesse mai avuto l’uzzolo, dato che il rinculo di un fucile da caccia lo avrebbe fatto cadere a gambe levate, povero lui.
    La massaia poi si accanisce come sempre contro gli spoccarcioni omo che vorrebbero ‘sposarsi’ facendo piangere i poveri bambini innocenti.
    Ma Spagna, Portogallo, Belgio, Francia, Olanda, Germania….non sono tutti o in parte anche paesi cattolici?! La zavorra italia peso morto in Europa come sempre, visto il Vaticano in casa e le gentili ‘illuminate’ massaie al seguito. As usual.

    Infine, la signora indinua che i paesi dell’ est sono anti-immigrati e razzisti perche’ ex-comunisti. A parte il fatto che sono governati da regimi di estrema destra, il fatto e’ che sono loro in primis a venire a frotte ad ovest come immigrati dato che non hanno una lira.
    Pero’ si arrabbiano cin chi li chiama immigrati, perche’ loro sono europei, gli altri bestiame….

    P.

  21. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    che la mia conclusione non abbia senso è palese .
    Infatti non era una conclusione bensì una domanda, che però conteneva una premessa e cioè : Quali sono le vere cause che portarono a tutto questo ?
    Non né hai parlato, mi pare dunque che, in conclusione ,da parte tua, vi sia stata solo una generico appello di vigilare perché non accada più e un generico riferimento al lato” bestiale “dell’umanità. intera.

    A questo punto mi limito a rimarcare solo alcuni semplici aspetti :
    1) Che nell’umanità vi sia un lato bestiale a dar retta alle teorie evoluzioniste è indubbio.
    2)Se poi l’umanità sia invece l’opera di Dio, sotto certi aspetti è ancora peggio, poiché la classica domanda che viene spontanea , e di cui son pieni tomi da secoli è il discettare sull’origine del Male.

    Parte del dilemma si può risolvere soltanto nell’ammettere che lo sviluppo degli umani, e la loro differenziazione dunque dalla mera vita “bestiale” ,sia imputabile al loro essere animali sociali (si può aggiungere loro malgrado).
    Semmai si può solo obiettare che in qualche misura anche gli animali hanno sviluppato certe forme di socialità (ma non tutti),mentre invece è indubbio che l’UOMO sia sopravvissuto solo e soltanto perché nei secoli abbia sviluppato sempre di più forme di socialità che in qualche modo gli hanno permesso di dominare la Natura in cui erano immersi.
    A questo punto viene spontanea l’ultima e fatale domanda : qual è ,o come si chiama in termini moderni , la “cosa ” che ha veramente differenziato lo sviluppo dell’UOMO dalla Bestia ,ovviamente escludendo etiche e morali che STORIA dimostra essere come canne al vento che si piegano al primo refolo ? (anche in tempi moderni, come si vede).
    Lungi da me ,inoltrarmi a questo punto in discussioni sul FUTURO di questa Umanità, ci sono pareri discordanti ,ma ci sarà tempo per addentraci anche in queste strade pericolose e scivolose…
    Abbiamo ancora tempo.

    Caino

  22. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    sul tuo secondo “post” ,mi limito a chiederti in che consisterebbero gli eventuali “DOVERI” di chi richiede uguali diritti civili che altri hanno, a meno di non inoltraci in una discussione sulla Naturalità o meno e poi su chi deve decidere su cosa è naturale e cosa non lo è ?

    Caino

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    comincio dalla tua fine.
    Una delle cose che mi dà immensamente fastidio nei gay e nei loro supporter è che , parlando di diritti continuano a confondere le acque o a rimestare la frittata come più gli pare, mettendo tutto in un unico calderone. Mi spiego: un paio di maniche sono i diritti di vivere e convivere di due persone, (ma perchè non tre o quattro, se c’è l’Amore che governa tutto?) dello stesso sesso, di sesso diverso e anche di sesso confuso. Facciano come credono e come più gli fa comodo; anche se più pensioni di reversibilità comincerebbero a disturbare notevolmente le casse dell’Inps.
    Allora questo è un diritto che hanno anche ” gli altri” , i cosiddetti normo sessualizzati o chiamali come vuoi.
    Ma i diritti cadono miseramente quando si parla di bambini, di persone altre.
    O forse i bambini non sono persone? i bambini non hanno diritti, questi si sacrosanti perchè non reclamati dai diretti interessati che non sono in grado di esprimersi?.
    C’è un solo unico Dovere per tutti, etero, omo adulti ed è riconoscere che i bambini non sono un diritto, sono una gravosisssima responsabilità, e un obbligo di creare, fin dall’utero, condizioni di armonia anche per il loro futuro.
    Tu non puoi capire, perchè non hai mai tenuto nella pancia, per nove lunghissimi mesi, una creatura che vive in simbiosi con te. Non credo di potertelo spiegare, ma far finta che sia cosa facile una tale enormità, così facile che poi si può dar via il bambino ad altri, omo o etero, come se fosse un tortino appena sfornato…questa sì che è un’enormità, dove l’unico percettore di diritti è quella creaturina che viene violentemente e scientemente spedita lontano, là dove il mercato tira!.
    La madre cosiddetta surrogata, che viene sempre pagata, gli ” acquirenti” che pagano, per me sono dei mostri, perchè creano queste situazioni non loro malgrado, ma scientemente!

    Non ci sono limiti a ciò che si desidera? Altrochè se i limiti ci sono e chi non li rispetta lede DIRITTI di chi non ha voce in capitolo.
    Endrigo cantava: – se mamma ti ha comperato, come taluni sostengono, ditemi dov’è il negozio dove i bambini si vendono!
    Beh, i negozi ci sono, perchè si sono fatti avanti umani arroganti ed egoisti che si arrogano il diritto di disporre di vite altre! Vite in divenire che , secondo te, non possono decidere per sè, nè oggi nè mai.
    Mi dirai che nemmeno i nostri figli hanno deciso, ma possono sempre ricercare nel volto della mamma e del papà un loro riflesso, una parte della sua storia.
    Una mamma omo in tv ha dichiarato che spiegherà al suo bambino che è andata in Olanda a prendere un semino! Un semino, capisci???
    Una mamma surrogata americana ha affermato che per lei quello che ha in pancia non è suo figlio, non lo considera tale!!!
    Lo pesa e lo dà via un tanto al kilo!!!

    Potrei continuare per un pezzo…hai ancora bisogno di spiegazioni a proposito di DOVERI di adulti scervellati ?
    Tu ti preoccupi del futuro del lavoro e della economia, io invece penso che sono i LIMITI che mancano e così si spiega l’agonia di una presunta civiltà.

    Sylvi

  24. Peter
    Peter says:

    x CC

    L’articolo e’ di dubbia autenticita e genuinita, per cui non mi do la pena di tradurglielo per filo e per segno. Di tipo sensazionalista, insomma, come quelli che una certa Vox postava a getto anni fa su questo blog.
    Fatta questa premessa, puo’ darsi che vi possano essere, in senso lato, dei rapporti tra poverta’ e sviluppo cerebrale, e’ un’ ipotesi come un’ altra, ed io come faccio a saperlo?!
    Poverta’ e’ una parola, la cui definizione varia moltissimo da epoca ad epoca, ed oggi varia molto tra le diverse fasce di sviluppo del mondo.
    S. Paolo mi pare dicesse (o era S. Agostino?!) il di piu’ e’ cio’ che manca al tuo ‘fratello’. In rapporto ai miei fratelli di questa parte del mondo, non si ha poi tanto di piu’, ma se parliamo di Africa, India o Bangladesh siamo tutti dei ricchi epuloni, o no? Molto dipende da chi sono i ‘fratelli’.

    Va poi notato che le difficolta’ e persino la fame, sia detto senza cinismo, spesso aguzzano l’ ingegno, ovvero lo sviluppo dell’ intelligenza nei bambini. Betrand Russell era grato a sua nonna che gli aveva fatto patire la fame da piccolo. Molti grandi geni nacquero poveri o poverissimi.

    Personalmente, resto di mente aperta, ma studi scientificamente seri devono partire da condizioni molto ben definite e standardizzate, il che’ e’ praticamente impossibile.
    Si puo’ dimostrare, faccio per dire per assurdo, che la carenza di certi nutrienti nella dieta prevalente dei ‘poveri’ degli Stati Uniti sia associata con certi deficit o tare cerebrali, ma non si puo’ dire ‘ la poverta’ provoca questo o quello’ perche’ e’ una parola che in astratto significa poco o nulla. Tutto e’ relativo e vasto….

    Da un punto di vista biologico, a proposito, noi umani non siamo solo animali sociali, dato che sociali sono moltissimi animali, compresii gli insetti. Siamo animali ‘ di branco’, come molti altri mammiferi, tipo cani, gorilla, scimpanze, etc. gli animali piu’ intelligenti sono gregari.

    P.

  25. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    sei stata abbastanza chiara.
    Su una cosa in materia di diritti-doveri concordo,.sul fatto che coppie gay ricche, svolgano una funzione mercificatrice sull’acquisto di uteri.
    Ma sai ,fuor di metafora, inutile prendersela con il Mercato solo quando non fa comodo alle nostre convinzioni personali, il Mercato è Mercato.
    Mi sembra troppo comodo.
    Caino

  26. caino
    caino says:

    X Peter
    Grazie ,comunque per la tua collaborazione..
    In tutti i casi, sono comunque grato ai miei genitori di non avermi mai fatto patire la fame, da questo punto di vista non posso accampare scuse per la mia limitatezza intellettuale.

    Caino

  27. sylvi
    sylvi says:

    Il post di Peter che mi riguarda mi ha posto di nuovo il dilemma : se lui, il blogger che sta in Inghilterra ma è di origini pugliesi ( evito di usare la formula che lo fa arrabbiare!) è tardo nella comprensione del testo, oppure se gira scientemente per gli orti correndo dietro al suo fumo!

    Riprovo a spiegare, non ci si deve mai scoraggiare…
    – Per me i crimini sono crimini e i criminali criminali, si potrà misurare doverosamente la gravità dei fatti per stabilire un giudizio, non altro.
    – I criminali nazisti sono perciò equiparabili ai criminali resistenti, la differenza non sta nel fatto, ma nel numero e nella gravità dello stesso.
    Mi piacerebbe capire la differenza fra un nazista che accompagna un ebreo alla camera a gas e un resistente che taglia a pezzi quello che dovrebbe essere un compagno di battaglia.
    – Anche se di età veneranda, non ho avuto contatti con i nazisti tedeschi, ho parlato con figli e nipoti di tedeschi che potrebbero anche non essere stati nazisti.
    – In Germania l’obbrobrio nazista è stato ben sviscerato nelle scuole, nei luoghi di cultura, nella legislazione tedesca…hanno fatto un mea culpa colossale, ampio e generale, quello che non è stato fatto certamente in Italia dove ci si è scagliati a senso unico sui crimini fascisti…tutti gli altri…buoni e puri.
    Ancora oggi a 70anni dai fatti.
    Per quanto riguarda le Nazioni dell’Est che rifiutano i migranti…non ci sono solo i rumeni come pare insinuare Peter. Ci sono i polacchi, i cechi, gli slovacchi, le Repubbliche baltiche…
    Tutti questi popoli hanno vissuto fino a 20anni fa cr. una dittatura feroce che impediva qualsiasi libertà, finanche quella di pensare, il tutto accompagnato da una miseria nera dalla quale speravano di essere usciti. Ora queste ondate di disperati che premono ai confini li terrorizzano, e reagiscono chiudendosi a riccio.
    Ma Peter che non ha mai vissuto sui confini non può capire queste dinamiche, più facile ergersi a giudice dall’alto di una UK che rifiuta sì i migranti, ma lo fa con più eleganza!

    Infine mi ha fatto sorridere il suo passo:
    Come singolarmente fede mio padre, per esempio, troppo istruito, credo, per essere mandato in guerra, anche se lui si presento’ come di dovere, e troppo a sud per fare poi il resistente, ammesso che ne avesse mai avuto l’uzzolo, dato che il rinculo di un fucile da caccia lo avrebbe fatto cadere a gambe levate, povero lui.

    Dunque i meridionali troppo istruiti non andavano in guerra…non è che fossero ben raccomandati e allora si chiamerebbero con altro nome?
    O vorrebbe dire che in meridione sono morti in guerra solo gli zoticoni analfabeti senza santi in paradiso?

    Sylvi

  28. caino
    caino says:

    Mediamente si.
    In genere poi, credevano di far la guerra in nome di Germania, Inghilterra, Italia ,Francia ,mentre in realtà la facevano per i Krupp e gli Schneider. E via cantando…

    Caino

    Ps .fermo restando che gli zoticoni non erano solo i meridionali italiani, ma un po’ tutti distribuiti equamente nei vari continenti per una banale questione di internazionalizzazione degli zoticoni.

  29. Peter
    Peter says:

    Mi sono chiesto spesso se la signora carsica sia davvero scarsa di comprendonio o faccia la finta tonta. Ho spesso propeso per la seconda, ma e’ pur vero che la finta tonta bisognerebbe saperlo fare bene, altrimenti resta l’ ipotesi che si tratti di una imbelle che finge di essere ancora piu’ imbelle di quello che e’, cioe’ male perche’ se ne accorgono anche i sassi carsici.
    Ma data la sua educazione veterocattolica inordestina nspirata da ipocrisia e false ambizioni, e tanti tanti autentici pregiudizi del piffero, la cosa la lascia comunque indifferente.
    Non la disturbiamo, dunque, non ne vale la pena.

    P.

  30. Peter
    Peter says:

    Per il beneficio, o rottura di scatole a seconda del caso, dei numerosissimi e silenti lettori del blog, vale quanto segue.
    Il fascismo era di per se’ un sistema totalitario basato sui privilegi di classe divenuti legge dello stato, nonche’ sul culto della personalita’ del ‘grande leader’. La scarsa residua meritocrazia venne del tutto abolita nel Ventennio, per cui fa davvero ridere la insinuazione di Sylvi che a sud solo gli zoticoni andassero in guerra. Infatti era cosi’ praticamente ovunque. Ma persone capaci di fare bene un mestiere o professione non erano poi tante, per cui gli stessi militari differenziavano tra le reclute. So di persone che non vennero mandate in Russia, ad esempio, solo perche’ erano bravi sarti od artigiani, senza che loro chiedessero nulla.
    Detto cio’, ripeto a chi fa finta di non capire che mio padre non aveva santi in paradiso ne’ chiese mai nulla. Ben tre dei suoi fratelli andarono in guerra.

    P.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    l’opinione per la quale un crimine è un crimine, del tutto al di fuori del contesto storico, rischia di prendere gli Spartani (o forse meglio: gli Spartiati) per parenti di Jack lo Sventratore ed un killer di professione (come ce ne sono tantissimi in Ittaglia nelle varie delinquenze organizzate) per il poveraccio che uccide l’amante della moglie in un impeto di gelosia. Per non parlare dell’equiparazione di una donna che abortisce ad un assassino premeditante.

    Sono confronti che stanno verametne un po’ fuori non tanto dalla storia ma dalla realtà.
    Il sistema hitleriano era strutturalmetne basato su una visione razzista delle società (come faceva gran parte dell’intelligenzia europea di fine secolo, per altro) e su una divisione sociale strutturalmente diseguale. Il comunismo bolscevico era invece strutturalmente egualitario ed i nemici di classe venivano (ahimè, spietatamente) eliminati all’interno di una lotta politica che aveva come fine la realizzazione di una società egualitaria nella quale tutti, in tutto il mondo, sarebbero stati felici.
    Adesso noi sappiamo che non avrebbe mai potuto essere così, però ora, dopo l’esperienza di questi ultimi decenni. Il sistema hitleriano, invece, avrebbe portato la felicità agli ariani (status per altro non facilmente definibile: gli zingari sono più ariani di noi!…) o almeno alla stragrande maggioranza di loro ma l’infelicità per tutti gli altri.
    Con questo non voglio né giustificare lo stalinismo (o forse sarebbe meglio dire: il comunismo russo) né demonizzare il nazismo, proprio perché erano modi di pensare in realtà tragicamente diffusi in quel tempo ma anche ben prima di loro nella storia: si pensi, ad esempio, a Gengiz Khan, a Timur Lenk, ai conquistadores, alla presa crociata di Gerusalemme, alle infinite guerre di religione, alle rivoluzioni europee …

    I partigiani, in assenza di altre possibilità, fucilavano chiunque commettesse azioni caratterizzate da colpe minori, e soprattutto fucilavano anche solo sulla base di semplici sospetti. I tempi non lasciavano molte alternative. Come ha detto qualcuno parlando della rivoluzione russa, ma non ricordo chi, erano uomini di ferro per tempi di ferro, e non lo dico in modo giustificatorio. Per i nazisti la persecuzione e la distruzione del diverso erano invece strutturali. Era così anche il sistema staliniano, ma forse quella era principalmente la conseguenza dei tempi e delle circostanze storiche. Certamente gli altri bolscevichi della vecchia guardia avrebbero fatto diversamente.
    Abolire le differenze nella storia appiattisce tutto ed impedisce di capire come realmente sono andate le cose.
    Un caro saluto a tutti U.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Peter ha ragione: gli operai specializzati venivano abitualmetne lasciati a casa: Partivano, proprio come nella prima guerra mondiale, i contadini e gli impiegati; i secondi come ufficiali o sottufficiali. U.

  33. Peter
    Peter says:

    ‘Non ci sono solo i rumeni come sembra insinuare Peter’.

    E quando mai?! Ad insinuare qui c’e’ solo lei. Infatti parlavo degli est-europei in genere, i quali si vedono in tutta l’Europa occidentale, mentre a dare fastidio alla Sylvi, evidentemente, ci sono dalle sue parti solo appunto i rumeni. I quali hanno semmai il merito, a quanto vedo, di essere piu’ tolleranti verso gli immigrati non europei rispetto alla media di baltici, polacchi, ungheresi e gli altri decantati dalla signora, che non li vede mai se non stampati….e tutti retti da governi fascistoidi nelle rispettive terre di origine.

    Intanto danesi e svizzeri tassano elegantemente i rifugiati siriani, chi ha piu’ di mille franchi o corone deve consegnare tutto allo stato.

    I commenti della signora sulle lesbiche ragazze madri mi hanno fatto sbellicare dal ridere. E che dei milioni di ragazze madri etero che ci sono da sempre?!!!?? Ah gia’, quelle il semino lo hanno preso con goduria e per via normale, quindi i loro pargoli potranno sorridere beati e salvi.

    Oddio, ma la croce rossa che fa?!

    P.

  34. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro, bentornato.
    Per quanto dice Peter, che mi ha inondato lo schermo del suo fiele, se tre dei suoi zii andarono in guerra, si spiega perchè il quarto sia rimasto a casa, ma non c’entra niente l’eccessiva istruzione, nemmeno se riferita a una specifica professione.
    Restavano a casa comunque quelli che avevano già fratelli in guerra o erano utili alla guerra, ed erano costretti a lavorare per la guerra.
    Poi c’erano gli imboscati che con le scuse più varie , ma mai onorevoli, restavano a casa.
    Credo che di queste storie ed altro abbiamo letto e sentito tutti.

    Sono d’accordo che il contesto storico sia fondante di tutte le vicende storiche, e volendo potremmo trovare giustificazioni per ogni epoca, anche perchè il concetto di criminalità non era sicuramente lo stesso nelle varie epoche.
    Ai tempi nostri possiamo notare che il concetto di criminale riferito all’assassinio non ha lo stesso valore presso tutti i popoli;la persona umana non è sicuramente considerata ancora sacra in troppi luoghi del mondo;
    proprio in Italia non sono molti anni che il delitto d’onore è stato cancellato dal CP.
    Io non mi sentirei di differenziare i crimini di Hitler da quelli di Stalin, a parità di contesto storico.
    Sicuramente non sono d’accordo con te coloro che hanno vissuto sotto quel regime.
    Importante, io credo, continuare a chiedersì perchè siano potuti accadere tutti quegli obbrobri
    E la Memoria serve proprio a scongiurare il ripeterli.

    Tu sai che non sono d’accordo sulla tua versione dei partigiani che fucilavano e basta.
    Forse dalle tue parti, dalle mie hanno fatto ben altro.
    Gli uccisi partigiani della Osoppo al Bosco Romagno vennero tagliati a pezzi con l’accetta dai compagni garibaldini!

    Sabato scorso, in occasione del Battesimo di mio nipote, siamo stati a mangiare a Basovizza.
    A cavallo del confine si può oggi mangiare molto bene e bere meglio, ma non è tutto facile, bisogna impegnarsi in continui esercizi reciproci di equilibrio per mantenere una pace fra le etnie che è ancora molto delicata e labile.
    Lì sorge il Monumento alla grande Foiba e il pericolo di negare o di ampliare i fatti è ancora molto grande.
    A cavallo di certi confini non ci si rilassa mai, e le processioni dei migranti non fanno che minare questi equilibri.
    Era ciò che volevo dire a Peter, ma che lui capisse non era scontato. Infatti…

    Attualmente i diverbi che ci sono fra FVG e Slovenia riguardano la doc del Terrano, vino rosso rubino adatto a carni robuste. Si produce sul Carso a cavallo dei comuni di Trieste e Gorizia e un paio di comuni sloveni.
    Gli sloveni vorrebbero la doc in esclusiva.
    Altro motivo del contendere, sempre nell’ambito della EU, è che gli sloveni hanno cominciato a denominare” Collio sloveno” la parte di vigneti che si trovano nella zona slovena attaccata al Collio e che loro hanno sempre chiamato Brda.
    Pensano che con questa furbata venderebbero meglio i loro bianchi.
    Come vedi che se proprio si deve essere homo homini lupus sarà meglio esserlo un po’ ubriachi.

    Ciao
    Sylvi

  35. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ecco, appunto! La Croce Rossa, e aggiungiamo pure quella Verde, che fanno in GB???!!!

    Sylvi

  36. sylvi
    sylvi says:

    ps x Peter

    Chissà che cosa dice il “semino”. Che non sia un po’ incazzato?
    Penserà: almeno godere, che diamine!!!
    S.

  37. caino
    caino says:

    Un leader religioso Siriano ha scritto :

    3 Ma io voglio che sappiate che il capo d’ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo, e che il capo di Cristo è Dio.

    4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo;

    5 ma ogni donna che prega o profetizza senz’avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perché è lo stesso che se fosse rasa.

    6 Perché se la donna non si mette il velo, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se è cosa vergognosa per una donna il farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo.

    7 Poiché, quanto all’uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo;

    8 perché l’uomo non viene dalla donna, ma la donna dall’uomo;

    9 e l’uomo non fu creato a motivo della donna, ma la donna a motivo dell’uomo.

    10 Perciò la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende.

    11 D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna.

    12 Poiché, siccome la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna, e ogni cosa è da Dio.

    13 Giudicatene voi stessi: È egli conveniente che una donna preghi Iddio senz’esser velata?

    14 La natura stessa non v’insegna ella che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?

    15 Mentre se una donna porta la chioma, ciò è per lei un onore; perché la chioma le è data a guisa di velo.

    16 Se poi ad alcuno piace d’esser contenzioso, noi non abbiamo tale usanza; e neppur le chiese di Dio.

    Caino

  38. Peter
    Peter says:

    x CC

    S. Paolo non era turco, anche se di Tarso. I turchi sarebbero venuti oltre mille anni dopo. Uno scherzo?
    Comunque e’ vero che i musulmani adottarono il velo alle donne dai cristiani. Solo che le donne cristiane si coprivano solo la testa, non il viso, un uso rimasto almeno in chiesa ancora oggi.

    P.

  39. caino
    caino says:

    x Peter

    Solo pochi post fa , Uroburo scriveva , e a ragione, di appiattimento ,cito testualmente : ..”Abolire le differenze nella storia appiattisce tutto ed impedisce di capire come realmente sono andate le cose…”
    Il mio dunque voleva essere un esercizio di quello che può succedere quando si hanno scarse nozioni di Storia ,geografia, di storia religiosa , di antropologia …di tradizioni ,di folklore e via discorrendo. Di sic ..come cambia il mondo. Chi l’avrebbe mai detto…
    Eppure ,quando fa comodo, si fa di tutt’erba un fascio pur di dimostrare tesi in certi ambienti, mentre negli ambienti da Bar Sport è prassi comune.
    Ho ritenuto utile fare un esercizio, grossolano di dove ci possano portare certe opinioni
    Va da sé che :
    Tarso si trova nell’attuale Turchia (Cilicia se non vado errato) ai confini della Siria.
    Paolo di Tarso non era Turco

    mentre per contro
    Paolo di Tarso fu indubbiamente un leader religioso.
    La lettera ai Corinti è universalmente accettata nei Vangeli cristiani.
    Le conseguenze del velo nel culto, solo fino a pochi anni era praticata normalmente, tanto che era uso comune trovare tale oggetto nelle borsette delle donne di 50 anni fa, nel caso… Non si sa mai..
    Di certo la malcapitata che ne fosse stata priva , non era messa al rogo, ma come dire.. deprecata..
    Piuttosto è il “simbolo ” che sottende il contenuto che è diventato desueto con il passare degli anni ,

    Va da sé che per Paolo invece erano pregnanti.
    Ovvio pure, che il Corano ne traesse pure ispirazione ,sia del simbolo che del contenuto sotteso.

    Se volevi sapere se era uno scherzo,posso dirti che era un semischerzo,mi chiedo piuttosto quanti avrebbero afferrato che l’uso di Leader religioso al posto di San Paolo era una semiprovocazione , che Tarso si trovi in Turchia (attuale) un fatto, che solo 50-60 anni fa non saprei che cosa avrebbe risposto un prete sul contenuto.

    Caino

    ps- mi sto informando sull’Inghilterra

    Quasi sradicato dall’introduzione delle vaccinazioni a metà del XX secolo, il livello di tubercolosi nel Regno Unito è sceso a un minimo storico di 5.000 casi l’anno alla fine del 1980. Da allora, i tassi di tubercolosi sono aumentati costantemente, raggiungendo 9.153 casi nel 2009. Anche se i casi di TBC hanno cominciato a scendere lentamente di nuovo dopo questo picco, nella capitale i tassi di TBC rimangono oltre la soglia in cui dovrebbero essere introdotte vaccinazioni di routine.

    Non solo tubercolosi, i casi di malnutrizione, lo scorbuto, colera, morbillo, pertosse, scarlattina e altre malattie di epoca vittoriana sono in aumento nel Regno Unito. Secondo le statistiche del Servizio Sanitario Nazionale (NHS), 3 milioni di persone sono a rischio di malnutrizione, e i casi di colera sono aumentati del 300% negli ultimi cinque anni, in crescita anche le diagnosi di scorbuto (del 38%) e i casi di scarlattina hanno subito un picco del 136% (14.000 casi sospetti nel corso dell’ultimo anno, il più alto numero dal 1960).

  40. caino
    caino says:

    Provocazione

    Mi sto “scompisciando” dalle risate in queste ore vedendo che i Salvini ,Bossi ect,ect, diventano paladini della cultura italiana, romana soprattutto .
    Ma se fino a pochi anni fa erano Celti ed ai loro raduni sempre vi era un cornuto che impersonificava degnamente la cultura Padana.
    Senza contare che di fronte ai 17 milioni di affari certi padani non avrebbero scrupoli a mettersi il velo pure loro.

    Caino

  41. caino
    caino says:

    Oggi 27Gennaio è anche il giorno della liberazione di Leningrado.
    Durante l’assedio persero la vita per fame e denutrizione circa un milione di abitanti civili.
    !44 mila litri di sangue furono donati ai combattenti.
    Caddero anche 2000 bombe sulla città.
    Caino

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    come ti ho detto non voglio né giustificare lo stalinismo né demonizzare il nazismo. Anche perché le vittime del secondo – stermini razziali a parte, e non parlo solo degli ebrei – sono state forse meno numerose di quelle del primo.
    Tuttavia non puoi ignorare il fatto che i fini erano esattamente opposti: internazionalisti quelli sovietici, ferocemente di parte quelli nazisti.
    Quindi ripeto: il fine del bolscevismo era la felicità per tutti (o almeno per tutti i proletari), quello del nazismo era la felicità per gli ariani. Mi pare che faccia un’enorme differenza.

    Quello che scrivi sulla guerra partigiana in FVG mi lascia allibito e mi fa venire in mente quel che è sempre accaduto nelle guerre civili jugoslave, tutte caratterizzate da manifestazioni di analoga estrema ferocia. Non ho mai sentito dire nulla di simile in Italia, il che mi fa sospettare che si tratti di fenomeni solo locali sulle cui origini sarebbe da speculare.
    Una traccia forse ce la può dare quel che scrivi tu stessa: “A cavallo del confine bisogna impegnarsi in continui esercizi reciproci di equilibrio per mantenere una pace fra le etnie che è ancora molto delicata e labile…. A cavallo di certi confini non ci si rilassa mai”.
    Evidentemente in certi luoghi i confini ideologici erano altrettanto esplosivi dei confini etnici.
    Un saluto U.

  43. Peter
    Peter says:

    x CC

    Un prelato di origini meridionali disse una volta all’Ariosto:
    Ma messer Lodovico, dove avere scovato tutte queste coglionerie?!

    P.

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