A che punto sono i progetti che unirebbero Europa e Asia rilanciandone alla grande lo sviluppo

Il summit dell’Asia-Europe Meeting (ASEM) di Milano, cioè la conferenza dei capi di Stato e di governo dell’Asia e dell’Europa, è passata. Il premier Renzi ha fatto una veloce comparsa, ha detto delle belle parole, ma nicchia: lui preferisce l’accordo con gli Usa, che in pratica abolisce le dogane tra Usa ed Europa. Accordo sul quale punta molto Obama. ma che conviene molto di più agli Usa che all’Europa. Per esempio, tale accordo demolirebbe tutte quelle regole e garanzie che nel delicato settore alimentare ci mettono al riparo da quella lunga serie di porcherie, è l’unico termine adatto, che caratterizzano i cibi statunitensi.  Se tale unione doganale si dovesse fare mangeremmo anche noi il trash food, cioè il cibo spazzatura, molto spesso geneticamente modificato. che è ormai padrone della cucina a stelle e a strisce e che causa non pochi disastri nella salute, diffusione dei tumori compresa.

Intanto la crisi dei rapporti della Comunità Europea con la Russia e le relative sanzioni decise dalla Comunità Europea a causa del contenzioso russo con l’Ucraina per la Crimea hanno provocato per noi italiani un aumento, giustificato o no,  della bolletta del gas e dell’elettricità.  Alla lunga, rischia anche di compromettere la partecipazione italiana ed europea, e i relativi notevoli vantaggi, al gigantesco progetto di sviluppo russo chiamato, che in russo significa appunto sviluppo e del quale abbiamo già scritto. Poiché i mentori italiani del progetto Razvitie sono  l’ex sottosegretario all’Economia del governo Prodi, Mario Lettieri, e l’economista Paolo Raimondi, entrambi collaboratori del nostro blog, li abbiamo intervistati.

- Ci sono novità riguardo il progetto Razvitie?

R: Gli sviluppi più importanti riguardano i contatti con la Cina, attività anche a seguito alle decisione dei Paesi dell’Unione Europea di seguire la linea americana di sanzioni contro la Russia. Vladimir Yakunin, presidente delle Ferrovie Russe, è andato due volte in Cina: a Shanghai in luglio e a Lanzhou in settembre, dove ha presentato il Progetto Razvitie nel contesto delle discussioni relative alla realizzazione delle Vie della Seta che dovrebbero collegare la Cina con l’Europa. Infine alla conferenza annuale del World Public Forum Dialogue of Civilizations di Rodi a fine ottobre Yakunin ha riproposto il piano strategico del Razvitie e nella sessione dedicata alle grandi infrastrutture, a cui abbiamo partecipato, il Prof. Li Xin  Direttore del  Center for Russian and Central Asian Studies del Shanghai Institute for International Studies, ha proposto un collegamento infrastrutturale tra il corridoio del Razvitie e quello delle Vie della Seta.

- I russi hanno già individuato dove far nascere le almeno 20 nuove grandi città previste dal piano Razvitie?

R: Gli studi dovrebbero essere avanzati ma non vi sono ancora decisioni ufficiali. Per esempio, noi siamo stati qualche tempo fa coinvolti in discussioni su progetti concreti relativi alla costruzione nella regione di Kazan di una nuova città dedicata alle nuove tecnologie e all’informatica che dovrà avere almeno 200.000 abitanti.

- Verranno create anche nuove Università e centri di ricerche? Dove e riguardanti quali ricerche?

R: Certamente. Il Razvitie infatti non è un semplice corridoio di transito di merci e di persone ma è una “cintura” di sviluppo che coinvolgerà direttamente un territorio largo almeno 2-300 km, dove dovranno sorgere delle nuove città, dei nuovi insediamenti urbani e agroindustriali con università e centri di ricerca mirati alle specifiche linee di sviluppo delle regioni interessate. In alcuni casi si tratterà di vere proprie città della scienza e delle tecnica.

- C’è già una collaborazione con la Cina su temi di grande modernità e rispetto per l’ambiente. Può spiegarci di che temi si tratta e se sono in programma iniziative simili con altri Stati contigui?

R: Si tratta di collaborazioni per identificare aree di sviluppo relative a quello che adesso conosciamo come le “Smart City”. Si tratta quindi di settori relativi al trasporto urbano, alla creazione di nuovi quartieri residenziali, allo smaltimento dei rifiuti, al trattamento delle acque, ecc. Sono collaborazioni che stanno avvenendo soprattutto sul territorio interno della Cina. Simili iniziative sono in atto anche negli altri Stati aderenti all’Unione Eurasiatica, in particolare nel Kazakhstan.

- Sono previste presentazioni del progetto Razvitie in altre capitali europee oltre alla presentazione fatta a Roma al Tempio di Adriano?

R: Certamente, oltre agli incontri tenutisi a Roma e in Cina sembra si stia programmando una grande conferenza anche a New Delhi in India. L’interesse in tutti i  Paesi del BRICS è ovviamente molto forte. Razvitie sarà presentato tra breve anche in Messico al Foro di Guadalajara, dove si discuterà di problematiche economiche, politiche e sociali di carattere globale. Anche in Argentina la richiesta di collaborazione con i promotori del Razvitie è molto intensa in relazione anche al fatto che gli argentini da tempo starebbero elaborando un importante corridoio di sviluppo che partendo dal Brasile toccherà i porti argentini più importanti, attraverserà le Ande e arriverà al porto di San Antonio in Cile.

Anche il Giappone sarebbe interessato a comprendere meglio il progetto e starebbe rivedendo le sanzioni contro la Russia.

E inoltre alla conferenza di Rodi il “Comitato Razvitie”, di cui Raimondi è il coordinatore, ha stabilito proficui contatti con rappresentanti tedeschi ed austriaci interessati al progetto e alla sua estensione anche ai loro Paesi.

Il Comitato italiano Razvitie sarà presente anche alla prossima Fiera mondiale di Barcellona dedicata alle Smart City.

- In particolare in Italia, sono previste presentazioni più dettagliate di quella fatta a Roma? Per esempio a Verona, visto che c’è la sede dell’associazione Conoscere l’Eurasia. Associazione che potrebbe adottare il progetto russo perché tende a realizzare appunto un robusto abbozzo di Eurasia collegando molto meglio l’Europa e l’Asia, ma anche creando grandi intrecci comuni in vari settori.

R: Si, vi sono già università, Modena, Bologna, Trento che intendono organizzare seminari di studio e coinvolgere anche reti di imprese di alta tecnologia interessate in particolare ai vasti settori dei trasporti e delle infrastrutture .

Vi sono già contatti con l’Associazione Conoscere Eurasia di Verona e con i seminari italo – russi che si tengono ad ottobre di ogni anno. L’anno scorso, per esempio, Raimondi partecipò come moderatore ad una specifica sessione dedicata alle grandi infrastrutture dove fu presentata l’idea embrionale del progetto. Quest’anno Mikhail Baydakov, presidente della Millenium Bank di Mosca, e coordinatore del Gruppo di Lavoro per il Razvitie nelle Ferrovie Russe, sarà il moderatore di una sessione dedicata alle problematiche relative al finanziamento di lungo periodo nei settori delle grandi infrastrutture.

- C’è interesse da parte dell’Europa e in particolare dell’Italia? In che modo e in quali settori tale interesse potrà tradursi in pratica?

R: Riteniamo che ci sia un grande interesse da parte dell’Italia e della stessa Europa. Il progetto sarà suddiviso in moduli che a loro volta saranno suddivisi in settori, come avviene per qualsiasi altro grande progetto infrastrutturale. Le industrie italiane potranno perciò partecipare in base alle loro tecnologie e ai settori di loro interesse. Importanti sono due aspetti: il primo è quello di essere in grado di creare delle “reti di impresa” in modo da poter offrire e realizzare intere parti del Razvitie che richiedono un mix di competenze,  ingegneria, meccanica di precisione, elettronica ecc. Il secondo aspetto è quello di andare oltre la semplice commercializzazione di prodotti. La Russia è realmente interessata alla cooperazione anche attraverso la costituzione di joint venture italo – russe per attività manifatturiere in territorio russo.

- Si tratta di interesse a livello di industria pubblica o anche di interesse da parte di imprenditori privati?

R: Sono interessati molti settori pubblici e privati. Ad esempio l’Agenzia Italiana per il Commercio (ITA- Italian Trade Agency) è sicuramente interessata perché da tempo è impegnata in operazioni di collaborazione tecnica ed industriale che coinvolgono alcune università e reti di imprese italiane e regioni della Russia, come quella di Kazan.

Per quanto riguarda l’imprenditoria privata italiana, dopo la conferenza di Roma, ci sono state numerosissime sollecitazione da parte di manager per essere in contatto con le controparti russe ed eventualmente partecipare alla realizzazione del Razvitie. Si tratta di imprese che lavorano nei settori dei trasporti, delle costruzioni, dell’alta tecnologia, ma anche in settori più “light”, quali la progettazione, l’ingegneria, l’allestimento di carrozze e di stazioni ferroviarie, ecc.

-  C’è chi sostiene che la Cina ha in programma collegamenti ferroviari ad alta velocità da Pechino fino a Berlino. Come potrebbero farlo senza la partecipazione della Russia?

R: In effetti sono in corso contatti ad alto livello tra Cina e Germania intorno ad un simile collegamento che inevitabilmente richiederà un raccordo con il corridoio Trans Euro Asiatico in cui il Razvitie ha un’oggettiva centralità. Sia con la Cina che con la Russia la Germania è, come sempre, molto più attenta e impegnata nei grandi progetti e nelle reti infrastrutturali. Si pensi al gasdotto che collega la Germania con la Russia passando dal Mar del Nord.

- La crisi ucraina, con le complicazioni europee e russe, non rischia di ritardare, vanificare o addirittura annullare il progetto Razvitie?

R: Qualche rischio oggettivamente c’è. Chi sta soffiando sulla crisi ucraina mira esplicitamente a rompere il processo di cooperazione ed integrazione economica e politica dell’intero continente euro asiatico ed in particolare dei rapporti di collaborazione tra Europa e Russia.

Sembra che sia in atto una sorta di ripetizione della destabilizzazione geopolitica già sperimentata prima della Prima Guerra Mondiale, secondo le teorie del britannico Alford MacKinder. Tale teoria dice che un’alleanza economica e politica tra l’Europa occidentale e la Russia (chiamata “il pivot” da Mackinder) rappresenta una minaccia alla potenza marittima, che allora era l’impero britannico ed oggi sono gli Stati Uniti. Nei due decenni prima del 1914, la costruzione della linea ferroviaria Transiberiana ed il collegamento ferroviario Berlino – Baghdad, nella prospettiva di una possibile collaborazione e di uno sviluppo pacifico dell’intero continente euro asiatico, furono percepiti da Londra come una seria minaccia da fermare.

Negli ultimi anni la politica strategica degli USA ci sembra sempre più condizionata dalla geopolitica di MacKinder per cui una Unione europea che collabora con Russia, Cina e India è vista come problema, come minaccia, rispetto agli interessi nazionali dell’America e alla sua strategia internazionale.

- L’Ucraina non ha mai avuto a che fare con l’Europa se non per l’invasione nazifascista italo tedesca nella seconda guerra mondiale e per la presenza di empori delle repubbliche marinare di Genova e Venezia. Se nonostante ciò può far parte della Comunità Europea, non sarebbe più logico e anche conveniente per tutti che ne facesse parte anche la Russia?

R: In verità questo sembrava l’orientamento più condiviso nei passati 20 anni. Una Russia non membro dell’Unione europea ma associata ad essa. Il problema oggi si chiama NATO che, purtroppo, violando gli accordi fatti con la Russia dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, vorrebbe spostare a Est le basi missilistiche e lo scudo spaziale. Naturalmente simili mosse non possono che essere ritenute una minaccia alla sicurezza della Russia.

Rispetto all’Ucraina, essa dovrebbe avrebbe il compito fondamentale di essere un “ponte” di collaborazione pacifica tra Ue e Russia. Non zona di confine e di rottura ma cerniera di sviluppo. Ecco perché riteniamo le scelte dell’Ue nei confronti dell’Ucraina non solo provocatorie ma anche contrastanti con il suo spirito costituente.

- La crisi ucraina ha tutto l’aspetto di un tentativo occidentale di privare la Russia degli ultimi accessi al mare. Dopo averle tolto gli accessi al mare del Nord con la secessione delle repubbliche baltiche, è in corso da tempo il tentativo di toglierle anche il porto siriano di Tartus, avuto in concessione dal governo siriano, finanziando e organizzando la rivolta armata contro il regime siriano. Tartus è l’unico porto che i russi hanno nel Mediterraneo. La crisi provocata dalla secessione della Crimea dall’Ucraina pare fatta apposta per togliere alla Russia anche l’accesso al mar Nero, porta di ingresso nel Mediterraneo.

R: Noi riteniamo più negativo il tentativo di spezzare, anche con le sanzioni economiche, i rapporti tra Ue e Russia. Ricordiamoci che il conflitto in Ucraina avviene sul territorio europeo. Tutte le guerre e le crisi regionali in corso purtroppo si svolgono sul territorio europeo, nel Mediterraneo e nel vicino Medio Oriente.

- Intanto grazie alle sanzioni europee contro la Russia aumenta la bolletta del gas e della luce degli italiani. Pare inoltre che vadano in fumo non pochi contratti.  Può quantificare cosa e quanto ci rimette l’Italia?

R: Le sanzioni sono un’arma a doppio taglio. La storia insegna che alla fine ci rimette di più chi le impone. Le sanzioni sono come la guerra di escalation: ad un certo punto prendono una velocità propria e rischiano di diventare delle valanghe. In Germania si parla già di una possibile perdita immediata di 35.000 posti di lavoro. L’Italia rischia in tutti settori a cominciare da quello agroindustriale per parecchie centinaia di milioni di euro. La cosa più pericolosa sono le sanzioni che bloccherebbero tutte le operazioni finanziarie russe di durata superiore ai 30 giorni. Questa pazzia rischia di bloccare tutti i pagamenti e i movimenti finanziari e quindi commerciali in entrambe le direzioni. Per fortuna sembra che nell’ultimo periodo ci siano stati dei rallentamenti nella corsa alle sanzioni. La Confindustria tedesca avrebbe detto alla Merkel di non giocare ulteriormente con il fuoco. Lo stesso si dovrebbe fare in Italia e nel resto dell’Europa. Non si dimentiche che l’Europa, con la Russia, è casa nostra, mentre gli Usa sono distanti 7.000 km con l’Atlantico di mezzo.

- In questo quadro di sanzioni da una parte e aumenti del costo del gas dall’altra, come può concretizzarsi una collaborazione italo-russa per Razvitie?

R: Il Razvitie può fungere, oggi più che mai, come esempio concreto di collaborazione e quindi far capire politicamente come sia inutile e pericolosa la politica della contrapposizione e delle sanzioni. Nel Razvitie c’è grande spazio di sviluppo anche per l’Ucraina.

- La proposta americana di unione doganale tra Stati Uniti ed Europa favorisce più gli interessi Usa o quelli europei? Nella Comunità Europea c’è chi comincia a temere che  serva più agli interessi Usa che a quelli europei.

R: In effetti serve soprattutto agli interessi Usa. Dal punto di vista geopolitico è chiaro: si tratterebbe di un nuovo atlantismo. Invece bisognerebbe lavorare per creare un vero sistema di collaborazione economica, monetaria e politica multi polare, quindi anche con i Paesi del BRICS. Dal punto di vista economico e delle regole sarebbe la fine di quanto di buono, nonostante tutte le difficoltà, l’Europa è stata capace di creare finora per la sua integrazione e la sua unione politica. Stravolgerebbe anche quel poco che c’è di “economia sociale di mercato” per far posto ad un neo liberismo selvaggio dominato dalla grande finanza anglo americana.

- Tale proposta di unione doganale non va comunque in direzione opposta allo sviluppo proposto da Razvitie?

R: Si, sarebbe un’Europa con ridotta autonomia e senza  indipendenza di visione e di mission. Diventeremmo un “junior partner” nello scacchiere dei giochi geopolitici anglo americani.

- Come è possibile che un oceano qual è l’Atlantico unisca il Nord America con l’Europa più di quanto possa fare la continuità territoriale esistente tra Europa e Russia? Continuità territoriale che va dal Portogallo fino a Vladivostok.

R: I padri fondatori dell’Europa hanno sempre parlato dell’Europa da Lisbona a Vladivostok. Siamo parte del continente euro asiatico, senza dover essere anti americani. Anzi, l’America, che deve ancora riconoscere ed accettare la conclusione della fase storica del dopo guerra dove ha avuto un indubbio ruolo centrale, può trovare nell’Europa un amico vero per costruire insieme il mondo multipolare di cui vi è bisogno. Altrimenti Washington è destinata a commettere continui errori sulla scena internazionale con grave pregiudizio per la pace e la coesistenza tra i popoli..

- Le manifestazioni giovanili di Hong Kong vengono raccontate dai nostri mass media come una lotta tra chi vuole la democrazie e chi invece non la vuole. Però il leader della protesta ha spiegato al sito Counter Punch che si tratta di una opposizione alle politiche liberiste che non solo a Hong Kong favoriscono gli interessi dell’1% della popolazione a scapito del 99%. Come stanno le cose?

R. Le dimostrazioni di Hong Kong hanno e potranno avere molte facce e molte evoluzioni, come abbiamo visto anche nelle cosiddette primavere arabe. C’è una genuina domanda di democrazia e di partecipazione. C’è anche una genuina opposizione alle politiche liberiste che, come sappiamo, in Cina ed altrove si accompagnano alla corruzione. La Cina sta entrando inevitabilmente in una fase di grandi cambiamenti sociali interni. Ovviamente ci sono anche “i rivoluzionari di professione”, quelli delle rivoluzioni gialle, arancione, nere e di tanti altri colori che hanno scorrazzato in lungo e in largo in molte capitali anche d’Europa. Essi sono ben preparati, finanziati e guidati. Un finanziatore lo è, per sua affermazione, il grande speculatore George Soros. Comunque speriamo che  ad Hong Kong non si innesti un processo di destabilizzazione e non si arrivi ad una inaccettabile repressione che cancelli i fermenti positivi della società cinese.

76 commenti
Commenti più recenti »
  1. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    nonso per Linosse , ma almeno per me Renzi va benissimo, come qualsiasi altro, tanto non cambia un fico secco.
    I giochi si fanno da altre parti.
    Lui e’talmente bravo e bisogna fargli i complimenti, che litiga pure con Bruxelles, ma poi finisce come in unmatrimonio saldo, come i ladri di Pisa.
    Per cui sinceramente di Renzi e del destino del Pd, frega assai poco, quel tanto che basta …..

    caino

    Bravissima con le galline e lezioni di anaatomia animale manuale in classe…io avevo paura ad esporre qursto metodo, per paura di svenimenti via internette

  2. caino
    caino says:

    Comunque come diceva il profeta , gallina vrcchia fa buon brodo, com i polli e’ come dici tu, ma oggi qurste operazioni manuali sono soppintate egregiamente da moderne macchine meccatroniche, tanto il pollo quando sente l’arnese che si infila alla Cipputi e’gia’morto….grandi progressi mia cara…per i POLLI

    C

  3. Anita
    Anita says:

    Prendo solo nota sulla “schifezza” del cibo Americano descritto da Pino Nicotri

    Nutrizione

    Troppo caro il cibo sano: negli USA solo i ricchi possono davvero permetterselo. Lo sostiene uno studio del dipartimento dell’agricoltura

    http://www.ilfattoalimentare.it/prezzo-dieta-sana-usa.html

    I nostri supermercati sono una meraviglia, le scelte veramente troppe…
    Come in ogni cosa ci sono cibi che costano di piu’ negli Usa che in Europa e, viceversa.
    Varia poi da Stato in Stato e dai costumi delle Nazioni d’origine.

    Ho un librone enciclopedia del 1953, Cucina Americana…insegna dall’ A alla Z. Dal come macellare, squoiare, congelare, temperature e migliaia di ricette da cavare gli occhi….

    Anita

  4. Peter
    Peter says:

    A me pare una vera pazzia questo vaneggiare di associare la Russia alla UE o addirittura prenderla come paese membro.
    Un completo suicidio economico, politico, giuridico e civile, data la congenita assenza di democrazia interna della Russia, diritti civili, reale stato di diritto, i suoi immensi territori non sviluppati, le sue ataviche carenze strutturali ed organizzative al cui confronto il Sud Europa e’ nulla date le immense differenze in termini di vastita’ territoriale ed anche di popolazione, nonche’ storico-politiche, anzi soprattutto.
    Il post trasuda di antiatlantismo per la sua aperta ostilita’ agli ‘ angloamericani’ anche se, mi pare, GB e’ parte integrante della UE. E semmai controbilancia un po’ la enorme potenza della Germania nel contesto della Unione.
    Nel contesto attuale, proprio non vedo perche’ Londra dovrebbe opporsi ad una maggiore integrazione est-ovest nei termini as esempio di una linea ad alta velocita tra Berlino e Pechino. Invece Londra vede giustamente come il fumo negli occhi le ingerenze russe in Europa dell’ est, che non si fermerebbero certo all’ Ucraina se lasciate ‘ unchecked’.

    Mi fa piacere comunque che il post confermi almeno in parte la genuinita delle proteste in Hong Kong.
    HK non vuole esattamente una maggiore democrazia, o non solo, vuole autonomia da Pechino. Democrazia significa poter votare contro candidati locali ostili a Pechino. Pechino impone candidati elettorali pro-Pechino. Il succo della protesta e’ li’.

    Peter

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    io credo che nessun meccatronico sia in grado di inventare l’ombrello di Cipputi riferito allo svuotamento robotico del povero volatile morto, se prima non ha mai visto come si fa manualmente!
    Capisco che per il povero pollo non fa molta differenza, ma per la scienza che avanza SI!!!

    Sylvi

  6. Peter
    Peter says:

    Ma che schifo, scusatemi, queeti particolari grafici sullo sventramento dei polli.
    Comunque i volatili sono, purtroppo, animali non facili da sopprimere in modo indolore. Salvo decapitarli, il che ho sentito non porti a morte proprio immediata, dato che i polli sono poco ‘ cerebrati’ e continuano a correre senza la testa…
    Non so come diavolo un cane di mio padre riusciva a fare fuori sei o sette galline in pochi minuti. Pare che la cagnaccia gli spezzava la spina dorsale e le galline morivano subito. Usava solo le zampe.

    P.

  7. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Certo fa schifo, ai raffinati che poi se lo mangiano e ci bevono sopra bottiglioni di Chianti!
    Tipico di una cultura molto animalistico-ipocrita.
    La vera pietà verso gli animali è di chi li cresce e poi inevitabilmente li sopprime.
    Io non ho mai ucciso un animale…comodo…quando c’era da mangiare lo faceva mia nonna o mia madre per me!

    Però…i medici, e peggio gli anato-patologi, hanno a che fare con ben altre miserie…e tutti lì al bisogno a chiedere di eviscerare tutto il necessario!!!

    Sylvi

  8. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    La vera pieta’ per gli animali e’ quella dei vegetariani totali. Punto.
    E’ una cosa difficile, scomoda e poco appetibile, ma ne ho conosciuti diversi. Tutti magri ma in buona salute, e di solito di buon umore.
    Pero’ latte e latticini sono ammessi, ed alcuni ‘ non totali’ mangiano anche uova.
    Francamente non ho capito la sua chiusa su medici, anatomopatologi ed eviscerazioni.

    P.

  9. caino
    caino says:

    Palati raffinati imperversano…

    Eppure si dice che i barbari abbiano conquistato l’Impero Romano, meglio quello che ne restava..con rapidi spostamenti di cavalleria, e dato che non avevano il tempo di cuocere le carni..pare che le usassero come selle..per farla frollare piu’ in fretta..non portavano mutande che io sappia…
    In tutti i casi erano grandi e grossi , per via delle proteonr animali…meglio della segala…
    NON oso immaginare che cacchio si mangiasse sulle navi del pirata e assassino Inglese, Sir Drake,…vermi pieni di proteine presumo, eppure hanno conquistato un impero..

    Misteri della culinaria frettolosa per palati forti

    Cainon

  10. Peter
    Peter says:

    CC continua a elucubrare improbabili nessi causali tra abitudini alimentari piu o meno volontarie o forzate e risultati storici.
    Di certo non sa cosa mangiavano Magellano ed i suoi, per esempio. Solo che la spedizione fini’ molto male, e sopravvisse solo il solito genovese furbetto e lesto di penna.
    Drake salvo’ Elisabetta dalla Armada spagnola. Se la Spagna avesse vinto, la storia del mondo sarebbe stata ben diversa da quel punto in poi. Ecco cosa gli brucia….

    P.

  11. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    ti devo confessare che la tua grafica descrizione sui polli, mi ha fatto ricordare un evento che allora mi disturbo’ terribilmente.
    Quando mia mamma ed il suo compagno sfollarono da Milano, andarono in un paesino sopra Busto Arsizio…diventarono campagnoli over night.
    Galline, conigli, piccioni…..quando arrivai io in visita, mi trovai in un paradiso terrestre, ho sempre amato gli animali…
    Poi vidi mia mamma che impavidamente tirava il collo alle sue cocche, (le galline)
    Il peggio venne quando sentii il rumore dello svisceramento, si, fa un rumore.
    Scappai come una furia….
    Non e’ una critica, per me erano tutti pets….

    Ciao cara, buongiorno.
    Anita

  12. caino
    caino says:

    Di sicuro mio amato Peter, la storia sarebbe stata diversa, magari anche no, o si o si e no, o si ma, chissa’,Magari le Puglie avrebbero dominato il mediterraneo, chi lo puo’dire….probabilmente pero’ i puglesi avrebbero continuato a mangiare orecchiette al sugo e chioccioline e questa e’ una grande consolazione a b3n pensarci

    c

  13. caino
    caino says:

    Trovo l’intervista di Pino Nicotri, a Lettieri e Raimondi, molto interessante, in quanto illustra una concreta possibilita’,basata su fatti reali , e non imperniata su paturnie ideologiche .
    L’atlantismo e’ in via di dissoluzione, e i fatti economici alla lunga hanno sempre prevalso ..dopodiche’staremo a vedere dove ci portera’il gioco di riequioibrio in corso tra le nuove potenze continentali…..e le vecchie come quella Anglosassone

    c

  14. caino
    caino says:

    Cara Anita,

    ma i pets li facciamo pure noi, qualche volta, suvvia non si impressioni, un po’ di pets, valgono bene un’oca cucinata come si deve.
    Come diceva quel tale,….Perigi val bene una messa !

    C

  15. Peter
    Peter says:

    Gia gia, ed i pedemontani sarebbero magari andati a prendersi colera e pulci in Crimea con gli spagnoli invece. Sempre con una scorta di polenta e galline spennate stagionate.

    P.

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Caino
    Lasciamo perdere. Non ho mai nè ucciso nè spiumato un pollo in vita mia e non ci tengo affatto ad incominciare.
    Tuttavia guarda che quel che hai scritto tu è esattamente quel che ricordavo io: si uccide, si spenna, si fiammeggiano i resti di pennepiume, si eviscera, si cucina.

    Sì, non sarà certo Renzi a cambiare quel che è già stato deciso altrove, tuttavia egli riuscirà a fare quel che nessun altro è ancora riuscito a fare: uccidere definitivametne la sinistra in Italia. Ovviamente dall’interno.
    Il Crassi ci aveva provato ma senza riuscirci, il Banana non poteva riuscirci dall’esterno, il Parolaio Fiorentino invece ci riuscirà.
    E scusami se è poco!
    Nel totale silenzio di quel che resta del PD per il solito stupido timore di scissioni (che io comunque eviterei ad ogni costo pur continuando la lotta dall’interno) che fa accettare anche quel che non si può accettare.
    Il Parolaio Fiorentino è un uomo di destra – se non di estrema destra – proprio come il Crassi, ma a lui il gioco è riuscito.
    In Fondo un paese che ha voluto il Crispi, il Truce, il Bassi ed il Banana non merita di meglio.
    Tuttavia ti preannuncio che la sua caduta sarà repentina e fragorosa proprio come quella del Crassi a cui tanto assomiglia.
    Un saluto U.

  17. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Scusi sa, ma se da voi gli immigrati davvero votano Legga o leghe, come dice Sylvi, cosa sono queste disquisizioni tra destra e sinistra?!
    Il vostro destino e’ Dio, patria, famiglia. Dite una prece e state tutti contenti.
    Anche l’ amabile CC dice che i leghisti sono molto meglio di uno come me. Insomma, votate tutti lega e cosi’ sia.

    P.

  18. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    di recente sto seguendo la politica italiana, condivido con lei quel che scrive su Matteo Renzi.
    Mi piacciono le sue idee, la parlantina non nuoce…
    Badi bene, la mia conoscenza dei fatti italiani e’ molto superficiale.
    Io direi che Renzi e’ centro democratico, estrema destra mi sembra eccessivo.

    Saluti,
    Anita

  19. sylvi
    sylvi says:

    La vera pieta’ per gli animali e’ quella dei vegetariani totali. Punto. Peter

    X Peter
    Quale enorme sciocchezza!
    La vera pietà per gli animali è quella del controllo mirato del territorio; la soppressione oculata delle specie malate o di quelle che possono, per vari motivi, mettere in discussione l’equilibrio naturale del territorio.
    I vegani sono sognatori che possono permettersi il lusso di fare i fighetti!
    Nella vera miseria non esistono vegani! La fame non distingue!
    E poi, a pensarci bene, se lasciassimo la natura evolversi senza interventi, saremmo da un bel pezzo scomparsi dalla faccia della Terra…noi umani e le nostre fisime.
    Infatti il nostro apparato digerente non è da ruminante , giusto per riferirsi ai più grandi erbivori.
    Non siamo nemmeno felini carnivori o rapaci…e così ci accontentiamo di poter variare la nostra dieta tirando il collo a qualche animale che ci viene a tiro.

    E a proposito di schifo, come lei ha scritto, pensi un po’ a chi si prende cura della nostra salute e anche…della nostra morte.
    Questo intendevo a proposito di medici e di anatomo-patologi!

    Sylvi

  20. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    I territori e le loro specie si controllano da soli, o meglio lo farebbero se non fosse per la competizione innaturale, diciamo pure, con la nostra specie che distrugge e cementifica senza posa ne’ controllo da sempre.
    Si puo’ vivere benissimo da vegetariani. Anzi vivono piu’ a lungo.
    Le piante non contengono colesterolo ne’ altre piacevolezze….
    E non c’ e’ alcun bisogno di ruminare. Uova e latticini sono in genere ammessi.

    P.

  21. Anita
    Anita says:

    x Caino #15

    Caro CC.

    credo che tu abbia tradotto male:

    “ma i pets li facciamo pure noi, “

    Questo e’ vero, ma in inglese -PET – PETS – ha un’altro significato.
    Un Pet e’ un termine di affezione che si puo’ dare a tante cose, come nel caso di animali domestici.
    Cose inamimate ed animate.

    Ciao,
    Anita

  22. Shalom
    Shalom says:

    x Uroburo, Anita, Caino

    Per capire chi c’e’ alle spalle di Renzi basta guardare chi sono i suoi due principali consiglieri economici – Yoram Gutgeld, nato in Israele, e Davide Rocca – e a quale Paese fanno riferimento.
    Non c’e’ bastato avere nel governo Berlusconi la colona Fiamma Nirenstein eletta alla Camera dei deputati e diventata vice presidente della sua commissione Affari Esteri e Comunitari.
    Shalom

  23. sylvi
    sylvi says:

    Zaia, presidente della Regione Veneto, può piacere o non piacere, perchè è leghista e quindi segnato …però…

    L’America manda undici soldati americani di ritorno dalla Liberia, infestata dall’ebola, 11 militari in quarantena direttamente alla Base Ederle di Vicenza. Ne manda altri ad Aviano, poi li trasferisce a Vicenza, sempre in quarantena.
    Altri, fino pare ad un centinaio, nei prossimi giorni, sempre in quarantena a Vicenza.
    Gli alti gradi americani affermano che non c’è pericolo per i suoi soldati e per le popolazioni che li ospitano.
    Zaia allora chiede: avete preso il Veneto per un lazzaretto?
    Perchè non ve li portate direttamente in America, se non c’è alcun pericolo?

    Se io mi pongo le stesse domande sono leghista?
    Sono antiamericana se dico che ognuno dovrebbe risolvere i suoi problemi a casa sua?

    Sylvi

  24. caino
    caino says:

    Cara Anita,
    il peggio venne qiando sentii i rumori……tu hai scritto questo, ora devi sapere che Pet in lingua piemontese, sta per peto, o meglio scorreggia , in lingua italiana.
    In omaggio a Peter ,allora visto che tu parlavi di rumori, ho aggiunto la s all’INGLESE PER il plurale.
    Su certi argomenti non sia mai, che io non renda il dovuto omaggio, a Peter e alla sua nuova lingua.
    Su certe cose non si transige….ecchediamiamine..
    Una licenza poetica , dedicata….

    caino

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    giudico il Parolaio Fiorentino – proprio come il Crassi, il Bassi ed il Banana – di estrema destra (ovviamente l’estrema destra di oggidì, quindi un’estrema destra non fascista) perchè tutti e tre, proprio come Crispi ed il povero Truce, non sopportano le procedure e le lungaggini della democrazia.
    Tutti non tollerano di dover convincere, di trovare mediazioni accettabili per la maggioranza del paese, non amano i giochi parlamentari (che possono anche diventare perversi ma che sono comunque essenziali in una dialettivca democratica), vorrebbero abolire “i corpi intermedi” cioè le diverse associazioni in cui si articola una società reale (partiti, sindacati, associazioni di categoria ecc.) ciascuna con i propri interessi da difendere ed armonizzare.
    Tutti si rivolgono direttamente al poppppolo, possibilmente attraverso un televisore che non comporta diritto di replica, tutti sono in grave disagio nei contraddittori reali dove non sanno difendere le loro opinioni se non attracerso delle battute di “spirito”, tutti hanno una posizione sostanzialmetne anti-parlamentare.
    Tutto questo io lo definisco estrema destra, proprio come i Tea Party che mi pare abbiano caratteristiche analoghe.

    Per Peter
    Molto singolare.
    Et si omnes patres sic at ego non. Abelardo

    Un saluto U.

  26. caino
    caino says:

    Amabilissimo Peter, e quando mai avrei detto quello che affermi, sinceramente e’una cosa a cui avrei mai pensato, anche perche’,non vedo il nesso….a dimostrazione che tu stenti a capire quello che dico…e sopprattutto, non ricordi il passato di questo Blog,….ai miei poveri occhi se laLega puo’essere un pericolo, altrettanto sono le politiche atlantiste da te sostenute con veemenza due mali insomma…ma due cose diverse…

    caino

  27. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,
    d’altronde nel n30 del Politecnico del giugno 1946, Elio Vittorini scriveva: “…Noi dobbiamo contare che , se invece della monarchia fascista, avesse potuto presentarsi apertamente al popolo, per essere accettato o respinto, il fascismo stesso, non molto meno dei dieci milioni di voti andati al Re di Maggio sarebbero andati direttamente al fascismo, grazie alle stesse influenze e per gli stessi motivi che hanno caratterizzato la votazione di parte monarchica..”

    PEnso non vi sia bisogno di aggiungere altro.

    Caino

  28. Peter
    Peter says:

    X Uroburo

    Forse ‘ et si omnes patres sic, et ego non’ ?
    Ma proprio non so se si riferisce alla lega o leghe, o al vegetarianesimo.

    Si discuteva con Sylvi sulla pieta’ per gli animali. Non ho mai detto di essere molto pietoso, ma intellettualmente ne capisco il senso.
    Essere vegetariani e’ una forma di pieta’. Come pure evitare oggetti in pelle.
    Ma Sylvi parla di amore per gli animali in mezzo a rosolamenti, cotture, sventramenti di galline….ma dico?!

    Saluti

    Peter

  29. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Qualunque presidente di regione avrebbe detto lo stesso.
    Io solleciterei un’ inchiesta parlamentare, o un accertamento, sulle reali condizioni di ‘quarantena’ ad Aviano.
    Le assicuro che essere filoatlantico, da questa parte dell’ Atlantico, non equivale ad essere contenti di essere una colonia.

    P.

  30. Anita
    Anita says:

    x Sylvi # 26

    Cara Sylvi,
    anche noi cittadini siamo molto preoccupati dal comportamento di Obama, anche qui sta importando reduci dalla Liberia, Guinea e nazioni limitrofe.
    I medici hanno opinioni varie…ormai siamo tutti incretiniti, al punto che leggo pochissimo, tanto non ci posso fare niente.

    Devo chiudere e’ arrivato il giardiniere per mettere al riparo gli oleandri, etc….

    Un abbraccio,
    Anita

  31. Peter
    Peter says:

    Non ho capito perche’ la colpa dece essere sempre di Obama…
    Comunque sembra che in US la quarantena non funzioni tanto.

    P.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Caino,
    si calcola che la II GM, voluta quasi esclusivamente da quel cretino del povero Buce, sia costata, tutto compreso, circa un terzo del patrimonio nazionale.
    Ebbene dopo una tragedia del genere c’era ancora un buon quindici per cento di elettori che rimanevano fascisti.
    Ebene sì, con tale materiale umano c’è poco da sperare. U.

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Io l’ho come frase di Abelardo. E mi riferivo alla Lega.
    Quanto ai vegetariani, io non lo sono però ritengo che ciascuno debba essere ben libero di mangiar quel che gli pare. U.

  34. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Beh direi che at in latino non esiste. E’ et o ac….
    Per il resto, credo di aver capito.

    Lei e’ un libertario della cucina? Benissimo, ma non mi pare di essere un proibizionista.
    Trovo solo singolari i discorsi ‘bucolici’ della Sylvi. Sinceramente dubito che chi ama davvero gli animali possa essere carnivoro. Anche se pretende di rosolare e sventrare ‘ con amore’, neh….
    Va anche notato, ahime’, che mangiare carne tipo manzo impone un enorme spreco di risorse ed un maggiore inquinamento ambientale. Sic et simpliciter. La piramide alimentare e tutto il resto.
    Per ora siamo ‘liberi’ , ma ancora non per molto, temo.

    Un saluto

    P.

  35. Anita
    Anita says:

    x Peter # 17

    Perche’ e’ lui che propone e dispone, per prima cosa ha sottovalutato il problema del’ Ebola, cosi’ come fece con l’ISIS e ISIL

    E’ dal mese di gennaio/febbraio che si sa’ della serieta’ del virus in Liberia, solo di recente si stanno prendendo misure.

    Gli Stati Uniti non sono pronti per una possibile epidemia.

    Buona notte,
    Anita

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Come “at” non esiste? Ma scherza?! Esisteccome! Vuol dire “al contrario, quand’anche, d’alra parte ecc.”.
    Tradurrei: E quand’anche tutti i grandi (dicessero) sì, io comunque (direi) no.
    Quiindi: qualunque cosa dice la Lega, io rimango del mio parere.
    Quanto alla cucina, non mangio carne spessissimo ma ogni tanto mi piace molto. Poi è vero che un’alimentazione prevalentemente carnivora pone dei problemi ambientali piuttosto seri. U.

  37. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Ok ok, mi dimenticavo di atque, forse di uso piu’ frequente.
    Non scomoderei Abelardo per la lega, se permette.

    P.

  38. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    sicuramente nemmeno l’Italia è pronta per affrontare il virus Ebola,
    e appunto per questo non dovrebbe permettere agli americani di venire in quarantena da noi.
    Avete spazi enormi in America, possibile che dobbiate venire a portare i vostri virus in una zona sovrappopolata , in mezzo alle nostre città ?
    Vicenza è centro turistico importantissimo, Venezia è a pochi passi, …Verona, il Lago di Garda sempre invaso da turisti tedeschi, sono a un passo. Sono il nostro pane.
    Non ci sono pericoli?
    MA se li hanno chiusi in quarantena evidentemente ci possono essere possibilità di contagi.
    Ti immagini che cosa succederebbe se ciò avvenisse??
    Credo che il Governo americano faccia il possibile per farsi odiare!
    E che se ci fosse un Governo italiano serio direbbe:
    Please, go home!

    un abbraccio
    Sylvi

  39. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi, ti do perfettamente ragione.
    Non ti credere che la popolazione degli USA sia felice che si dia libero accesso a gente che proviene da zone epidemiche, gli misurano la febbre e gli danno il termometro…per regalo.
    I militari vengono portati in ospedali militari, in quarantena.

    Cambio soggetto, come ho scritto in precedente, ho il canale italiano, limitato naturalmente dato il fatto che su un canale unico ci sono programmi da tutte le stazioni.
    Veniamo ai notiziari, ho notato che Obama a consorte sono
    visti con una esagerata ammirazione, in due parole…stanno civilizzando la nostra’ societa’…

    Ieri sera alle due AM hanno fatto vedere l’orto di Michelle…
    Si’, Michelle ha avuto delle foto-op con dei bambini …insomma hanno fatta una storia lunga e nauseante, arrivando al punto di dire che finalmente abbiamo una varieta’ di cibo e grazie a lei sappiamo come mangiare.

    Ma davvero…

    Ciao cara, ti abbraccio,
    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    mi dispiace, ma questo l’ho visto sulla TV Italiana…ieri notte alle due AM…..

    E anche se fosse come pensi tu, un po’ di bilancio ci vuole….o no?

    Ciao e buona Domenica,
    Anita

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