1) – Com’è in realtà amaro lo zucchero! 2) – La JP Morgan Chase della condanna se ne frega: business as usual!

1) – Il baccano che facciamo in Occidente su tragedie che facciamo finta di voler risolvere serve anche a coprire tragedie delle quali non sospettiamo neppure l’esistenza e che fanno da base per i nostri piaceri quotidiani. A malapena sappiamo che la benzina per le nostre auto e il petrolio delle nostre centrali elettriche, senza il quale creperemmo di freddo e paralisi varie, ha origini piuttosto violente. Abbiamo saputo, e presto dimenticato, che troppo spesso i giocattoli per i nostri bambini sono prodotti da masse di altri bambini trattati come schiavi in altre parti del mondo. Nulla sappiamo del fatto che la produzione di tè, caffè, cioccolata, banane e altre delizie che da secoli rendono “superiore” la nostra qualità della vita e dei consumi comporta nei luoghi di produzione danni a fronte dei quali la nostra inarrestabile emorragia italiana di morti e malati per il lavoro è poca cosa.
La cosa che ignoriamo del tutto è quanto sia in realtà amaro lo zucchero che ci addolcisce in mille modi il palato e soddisfa la gola, da quello nel caffè a quello per i dolci, le torte nuziali e di compleanno e mille altri usi ancora. Ecco perché questa volta pubblico un bell’articolo comparso su L’Espresso a firma del collega Marco Magrini, tratto dal sul seguente link:
DOSSIER
“Zucchero amaro”: la battaglia in difesa della terra.

Un business che vale 47 miliardi di dollari l’anno. Il rapporto Oxfam rivela una sorta di colonialismo per il land grabbing: sfratti ed espropri, omicidi e conflitti, popolazioni sfollate. Disastri causati dalla nuova corsa all’oro: la caccia ai terreni. Ma le Ong si sono schierate contro le multinazionali

di Marco Magrini
Oltre all’oppio, al whisky e al tabacco, c’è un’altra droga che ha definito lo strapotere dell’Impero Britannico agli albori della globalizzazione, fra il ‘600 e l‘800. In nome di quella sostanza, la corona inglese colonizza paesi e isole tropicali, escogitando anche un curioso sistema di reclutamento della manodopera per le sue piantagioni: la prima tratta degli schiavi. Oggi, a secoli di distanza, gli schiavi non ci sono più. Ma non è finita la conquista di nuove terre per coltivare estensivamente quella stessa risorsa: lo zucchero.
Il business dello zucchero vale quasi 47 miliardi di dollari all’anno, a fronte di un consumo di 139 milioni di tonnellate, in maggioranza da parte dell’industria alimentare. Un rapporto appena pubblicato da Oxfam (  http://www.oxfamitalia.org ), rivela che dietro le enormi quantità di zucchero ingerite dal mondo – una “droga” che stimola i recettori di beta-endorfine nel cervello, procurando una sensazione di benessere – c’è una sorta di nuovo colonialismo per il land grabbing, l’accaparramento di terre coltivabili. «La nostra ricerca», dice Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia: «evidenzia come il commercio di zucchero sia già oggi alla base di casi di land grabbing: sfratti ed espropri eseguiti senza il consenso e il risarcimento delle comunità che abitano su quella terra, e altri gravi conflitti legati alla proprietà terriera».
l rapporto di Oxfam, intitolato Zucchero Amaro (  http://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2013/10/BRIEFING-NOTE-Zucchero-Amaro_FINAL.pdf ), punta il dito su una serie di casi recenti. In Cambogia, nella regione di Sre Ambel, 500 famiglie di tre villaggi si sono viste strappare via la terra per far posto a una piantagione di canna da zucchero di 18mila ettari, da parte della Thai Khon Kaen Sugar, un’impresa agrindustriale di Bangkok che rifornisce le multinazionali del cibo.
In Brasile, il primo esportatore di zucchero al mondo, che tramite la canna da zucchero ha prodotto l’anno scorso anche 22 miliardi di litri di etanolo per le auto, le cose vanno logicamente peggio. Soprattutto nel Mato Grosso do Sul, le popolazioni indigene rivendicano da anni i diritti sulle terre ancestrali, dopo che i colossi multinazionali dell’agrindustria hanno imposto, a colpi di dollari, la riconversione delle colture locali in canna da zucchero, soia e mais. «Nel 2008», si legge nel rapporto di Oxfam: «ci sono stati 751 conflitti per la  terra, saliti a 1.067 nel 2012, con un totale 36 morti e 77 tentati omicidi. Se non tutte le dispute sono riconducibili allo zucchero, negli Stati che ne sono principali produttori, come Mato Grosso do Sul, Pernambuco e San Paolo, è innegabile che siano aumentati i conflitti, legati alle più recenti compravendite. In contesti di questo tipo, vincono quelli che hanno più potere. O le migliori relazioni politiche».
Il dito, stavolta, non è puntato su re Giorgio II o sulla regina Vittoria, ma su Coca-Cola e PepsiCo che sono i primi due consumatori di zucchero del pianeta (circa 40 grammi per lattina) e sulla Associated British Food, famosa per i marchi Ovomaltina e Twinings, che è la seconda produttrice al mondo.
«I consumatori che amano i prodotti di queste aziende», sentenzia Elisa Bacciotti, responsabile delle campagne per Oxfam Italia: «meritano di più: ci auguriamo che siano i primi a firmare l’appello per chiedere a queste aziende di usare la loro influenza e potere per contrastare ogni caso di land grabbing che cerchi di innescarsi nelle loro filiere».  La petizione (  http://www.behindthebrands.org/campaign-news/take-action ) si chiama Behind the Brands (“Scopri il marchio”). Punta apertamente a spingere i colossi agrindustriali a «conoscere cosa accade lungo le proprie filiere di produzione, al fine di adottare tutte le misure necessarie per risolvere i problemi».
In realtà, l’operazione «Scopri il Marchio» è già stata lanciata da Oxfam lo scorso febbraio. L’organizzazione non governativa nata a Oxford nel 1942 ma oggi presente in 17 paesi del mondo, ha messo sotto la lente i primi dieci gruppi alimentari: oltre ai tre già citati, ci sono Nestlè, Unilever, Danone, Mars, General Mills, Kellog’s e Mondelez, nata l’anno scorso da una costola della Kraft. Le “dieci sorelle” vengono messe in classifica secondo sette parametri, che vanno dall’uso dell’acqua ai rapporti con i coltivatori, e includono il land grabbing. Su quest’ultimo tasto, tutti ne escono maluccio, ad eccezione della Nestlè, che ha quantomeno cominciato a interessarsi del problema.
Ma la raccolta di adesioni che Oxfam lancia oggi con la pubblicazione di “Zucchero Amaro”, prende di mira soltanto Coca, Pepsi e Associated British Foods. «Se questi tre gruppi cambiano politica», osserva Bacciotti: «e chiedono ai loro fornitori standard più severi sul rispetto dei diritti della terra, anche gli altri seguiranno».
Secondo i dati ufficiali, dall’inizio di questo secolo a oggi sono state realizzate 800 compravendite di terra su larga scala, per un totale di 330mila chilometri quadrati, pari alla superficie dell’Italia. Dalla crisi alimentare del  2008, sono addirittura triplicate. Un centinaio di queste, sono state fatte in nome dello zucchero. Una sostanza che, appena quattro secoli fa, solo pochi avevano la fortuna di aver assaggiato, a beneficio di palato e di neuroni. E che oggi, mentre il mondo ricco combatte contro l’obesità, rende quello povero, un po’ più povero.
2) – JP Morgan: il caso di una banca sistemica
Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**Giustizia è fatta, si direbbe. La JP Morgan Chase, la prima banca americana, è stata condannata a pagare una multa di13 miliardi di dollari, la più alta della storia, per le frodi perpetrate ai danni di milioni di famiglie. Queste avevano acquistato la propria casa con un mutuo gravato da ipoteca a condizioni capestro. Frodati sono stati coloro ai quali la banca aveva venduto derivati finanziari tossici del tipo mbs (mortgage-backed-security), prodotti che avevano come capitale sottostante strumenti speculativi legati a ipoteche gonfiate e impagabili. In cambio i dirigenti della banca vengono esonerati da ogni altra responsabilità civile e penale per le loro decisioni che, come è noto,  hanno scatenato la crisi finanziaria e  bancaria sistemica, che dagli Stati Uniti ha investito il resto del mondo. La giustificazione, addotta persino da alti rappresentanti del ministero di Giustizia americano, è che una loro eventuale condanna penale potrebbe avere conseguenze destabilizzanti per l’intero sistema economico. Le autorità giudiziarie di fatto si sono limitate a riscontrare esclusivamente la mancanza di controllo da parte della dirigenza della banca nei confronti di alcuni dipendenti corrotti o “megalomani”.

Dei 13 miliardi di dollari di multa, 9 vanno alle casse dello Stato e circa 4 vanno a risarcimento delle famiglie e delle altre persone truffate. Negli Usa però si sta aprendo un diffuso contenzioso sociale in quanto le famiglie coinvolte giustamente non chiedono il semplice rimborso ma vogliono rientrare in possesso della casa loro confiscata per bancarotta.

In specifico, i 4 miliardi dovrebbero prima passare attraverso la Federal Housing Finance Agency, un organismo governativo, quale risarcimento per l’azione fraudolenta della Jp Morgan nei confronti di Fannie Mae e di Freddie Mac, i due colossi parastatali del mercato ipotecario, a cui, nella fase più calda della bolla dei titoli subprime (2005-7), era riuscita a piazzare ben 33 miliardi di dollari di titoli tossici. Si ricordi che, per salvare i due enti dalla bancarotta, il governo ha dovuto utilizzare 188 miliardi di dollari presi dal bilancio statale e, ovviamente, dalle tasche dei cittadini. Il risarcimento di 4 miliardi comunque non rappresenta che poco più del 2% del salasso in questione.

La stessa multa di 9 miliardi, pur essendo apparentemente elevata, è molto meno della metà dei 21 miliardi di profitti conseguiti nel 2012 dalla JP Morgan. La banca ha annunciato pubblicamente di voler incassare 25 miliardi di profitti anche nel 2013. Si ricordi inoltre che dal 2010 essa ha accantonato per sole spese legali ben 28 miliardi di dollari. Ci si chiede come sia possibile ottenere così alti guadagni mentre l’economia americana ristagna e sta a galla soltanto grazie alle iniezioni di liquidità della Federal Reserve che nel 2013 supereranno complessivamente i mille miliardi di dollari.

Così certamente è facile incassare profitti finanziari: la Fed concede liquidità a tassi vicino allo zero e il sistema bancario acquista bond del Tesoro ad un tasso di interesse del 3-4%. Del resto è notorio che le “too big to fail” non hanno mai smesso di operare sui mercati dei derivati speculativi Otc. E la Jp Morgan Chase, con i suoi 73 trilioni di dollari in Otc, detiene da sempre il record negli Usa. Eppure la truffa sopramenzionata è soltanto una delle tante che fanno oggetto di indagine da parte delle autorità di vigilanza. Ciò vale non solo per la JP Morgan ma per molte della grandi banche americane.

Poche settimane fa la JP Morgan ha inoltre dovuto concordare il pagamento di un’altra multa di 1 miliardo di dollari per il famoso scandalo “London Whale”. In pratica aveva nascosto perdite in derivati nel 2012 per 6,2 miliardi e aveva fornito false informazioni alle autorità di controllo e al mercato circa la natura e i rischi insiti in certi derivati. Essa è anche oggetto di altre indagini, tra cui quella sul tasso Libor, quella sulle manipolazioni dei mercati dell’energia e per il coinvolgimento negli schemi truffaldini dello speculatore Bernard Madoff.

Non vorremmo che i provvedimenti e le indagini delle autorità americane nei confronti degli intermediari finanziari speculativi si limitassero a gettare un velo sulle loro malefatte e servissero a lasciarli liberi di continuare con il “business as usual”.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista 

237 commenti
« Commenti più vecchi
  1. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    Pasquino scrive:
    Profumi di gioia cullano la notte,
    immensi sorrisi riempiono lo spazio,
    una stella, la luna, un’altra stella,
    cornice argentea riempie il mattino,
    profumo di gelsomini, poi il giorno. Pasquino

    -Profumi di gioia, immensi sorrisi….- sarebbero secondo te al limite della pornografia?

    Lui guarda in cielo…Peter nelle mutande! Ecco la differenza!
    E se pare anche a te che io sia un’anima pia, una donnetta tutta Chiesa e Rosario,…. e lasciamo stare il Manicheismo…(debbo andare a prendere i nipoti all’asilo, non è tempo ORA)…
    beh stavolta sei tu che non hai capito il mio umorismo rivolto a Peter.
    E credo di avere chiaro il concetto di pornografia, almeno in poesia…per altri significati…non nego di peccare spesso di ingenuità!
    Sarà tutta colpa di quel prete che Peter ritiene vecchio imbolsito e bavoso? No, era giovane, aitante, e gli piaceva essere prete in senso lato! Ce ne sono…ce ne sono!
    I suoi impulsi naturali li andava a sfogare sulle Tofane…era un rocciatore indefesso.

    mandi
    Sylvi

  2. Peter
    Peter says:

    Una corte militare inglese ha condannato per omicidio di primo grado un marine, per aver ucciso a sangue freddo un progioniero ferito afghano tempo fa, ed ha assolto gli altri due imputati.

    Viene riportato come un caso isolato, i media riportano preoccupazione per il morale delle truppe, paure di ritorsioni ed atti terroristici, ed il video che ha incriminato il sergente non e’ stato reso pubblico.

    Peter

  3. Peter
    Peter says:

    Da notare che neanche i nomi degli imputati, e del marine condannato, sono stati resi pubblici…

    In passato altri soldati sono stati condannati per abusi vari su civili iracheni o afghani. A quanto vedo sul web, i nomi non sono
    mai stati resi pubblici…

    Peter

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    mai pensato che tu fossi un’anima pia ,tutta Chiesa e Rosario.
    Proprio per questo ti dedico questa riflessione di un mio quasi conterraneo ,certa che tu comprenderai bene dove la poesia ,nasconde la malizia ! (evidente anche in questo caso)

    Le golose (Guido Gozzano)

    Io sono innamorato di tutte le signore
    che mangiano le paste nelle confetterie.

    Signore e signorine –
    le dita senza guanto –
    scelgon la pasta. Quanto
    ritornano bambine!

    Perché nïun le veda,
    volgon le spalle, in fretta,
    sollevan la veletta,
    divorano la preda.

    C’è quella che s’informa
    pensosa della scelta;
    quella che toglie svelta,
    né cura tinta e forma.

    L’una, pur mentre inghiotte,
    già pensa al dopo, al poi;
    e domina i vassoi
    con le pupille ghiotte.

    un’altra – il dolce crebbe –
    muove le disperate
    bianchissime al giulebbe
    dita confetturate!

    Un’altra, con bell’arte,
    sugge la punta estrema:
    invano! ché la crema
    esce dall’altra parte!

    L’una, senz’abbadare
    a giovine che adocchi,
    divora in pace. Gli occhi
    altra solleva, e pare

    sugga, in supremo annunzio,
    non crema e cioccolatte,
    ma superliquefatte
    parole del D’Annunzio.

    Fra questi aromi acuti,
    strani, commisti troppo
    di cedro, di sciroppo,
    di creme, di velluti,

    di essenze parigine,
    di mammole, di chiome:
    oh! le signore come
    ritornano bambine!

    Perché non m’è concesso –
    o legge inopportuna! –
    il farmivi da presso,
    baciarvi ad una ad una,

    o belle bocche intatte
    di giovani signore,
    baciarvi nel sapore
    di crema e cioccolatte?

    Io sono innamorato di tutte le signore
    che mangiano le paste nelle confetterie.

    Anzi ti sfido a mettere in rilevo i “versi incriminanti”.

    Ovviamente il poeta è Guido Gozzano.
    Il suo rifugio(meleto) non era molto distante, dal luogo in cui vi ho fatto vedere dalla terrazza parcheggio, nel crepuscolo di fuoco, la cinta delle Alpi,col sole calante e minacciose nubi incombenti,là ove imbocca la vallata del Gran Paradiso,là ove c’erano i Pittori Russi…!
    Certo,birichino il buon Pasquino,anche se prima volge lo sguardo al cielo, dopo si infila sotto le lenzuola…”fievoli mantiglie” le chiama il poeta ..bontà sua !
    Biricchini,questi poeti….

    cc

  5. Peter
    Peter says:

    x CC

    Eppero’ di lenzuola e fievoli mantiglie dicevo io, non Pasquino, prego!

    Il Pasquino avra’ una maggiore delicatezza d’ animo e di sensi, ma non possiede la mia duttilita’ e malleabilita’ della lingua, tu che pense?!

    Per la buona Sylvi, la mia ‘canzonatoria’ era pornografica perche’ ho osato dire topa, in omaggio ai vostri dialetti direi, perche’ nell’ italiano meridionale non si usa.
    Cosicche’ il divino Pasquino pensa ‘ al cielo’, il volgare Peter ‘alle mutande’…
    Ma mi pare che da voi si dica ‘chi guarda alla luna cade nel pozzo’…

    Allora, versifichiamo liberamente:

    Divino Pasquino al cielo aspirante
    Guardando alla luna nel pozzo casco’.
    Ludico Petrus alla topa anelante
    Nelle mutande il suo premio trovo’…

    Peter

  6. nico
    nico says:

    Caro Pino ho visto i 2 ristotrattoria… van bene entrambi, ma preferirei il siciliano… che combinazione… non mi piaciono solo 2 cucine al mondo la spagnola e la siciliana… Scegliete pure quel che vi piace… io mi adeguo e in attesa alleno la mandibola… Devo dire che sono 2 ottime cucine… in specialmodo come cuociono il pesce… ma devesser fresco…
    e per me senza spine… (come evidente, è meglio non ascoltarmi… altrimenti si fa ‘dieta…) Una cosa mi piacerebbe, se si trova, una trattoria con giardino, in modo da mangiare con calma senza attacchi di claustrof. e chiacchierare come portinaie in attesa del postino.
    nico

  7. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    Ai tempi di scuola, di ritorno di un viaggio a Torino a visitare il Museo Egizio e ovviamente una sosta in pasticceria sotto i portici in Piazza S. C.arlo, è uscito fuori Gozzano e Le golose.
    Naturalmente la poesia fu letta e commentata senza secondi fini, e a dire la verità ho sempre legato la poesia alla pasticceria di cui ora non ricordo il nome.

    Mi incantava immaginare….

    ….L’una, pur mentre inghiotte,
    già pensa al dopo, al poi;
    e domina i vassoi
    con le pupille ghiotte.

    Un’altra, con bell’arte,
    sugge la punta estrema:
    invano! ché la crema
    esce dall’altra parte!…

    Se per un istante ti togli dalla testa i tuoi reconditi malignazzi pensieri…non vedrai che graziosi occhi e bocche e dita golose!
    E magari velette un po’ imbrattate di crema, e baffetti di zucchero , e bricioline di pasta sparpagliate sul generoso petto!

    Perciò versi innocenti e…neppure l’accenno a D’Annunzio per noi era accenno a situazioni ambigue…anche se leggevamo di nascosto i suoi libri all’Indice.

    Porta pazienza…già in una Scuola Cattolica facevamo fatica a capire perchè i Miserabili e Resurrezione fossero libri che ci avrebbero spedite dritte all’Inferno, soltanto sfogliandone le pagine, e soprattutto saremmo finite sulla bacheca della Scuola come peccatrici incallite!

    Sylvi

  8. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    A malincuore devo ammettere che la sua quartina mi ha divertito!

    -Topa- è toscano,la Toscana non è padana nè alpina!
    Ma ricordando altri versi di Pasquino, non mi pare un allocco che cade nel pozzo.
    Anela…anela…e consuma…parrebbe …anche Pasquino!; oserei dire, forse più di lei,…perchè Pasquino esibisce una dolcezza e una sensualità delicata che piace tanto a noi donne, e che io nonostante l’età, non ho dimenticato.
    Lei? Ha troppa premura …troppo propenso alle sventine!!!
    Insomma!Quando ci vuole…ci vuole!!!

    Sylvi

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A proposito di preti, il mio, una specie di Don Gallo, andava ripetendo che “non si può sperare nell’alba all’imbrunire”….

    E sempre a proposito di Don Gallo, quello originale, deceduto pochi mesi fa, il sindaco di un paesino dell’entroterra milanese vuole intitolargli una piazza a sua memoria.
    Il PDconlaelle locale è contrario.” esempio non edificante” fanno sapere questi cialtroni.
    Se soltanto penso a quanti ragazzi Don Gallo ha tirato via dalla strada, a quanta gente caduta in disgrazia, gli “ultimi” come li chiamava questo galantuomo, ha dato una mano per quanto poteva.
    Forse preferiscono pretazzi alla Don Vergè.

    C.G.

  10. nico
    nico says:

    … caro L. saro’ breve e non sono contento… di Pepe Mujica avrei tanto da contare… Caro Linosse, non ricordi il compagno sindaco di Marinaleda in Spagna, ne ho scritto in questo blog, tempofa’.
    Il post di questa mattina l’ho scritto alle 6am… e alle 7 ho chiamato l’ambulanza (ormai la uso invece del taxi…) x farmi trasportare (in codice rosso) alla, ormai mia seconda casa … l’ospedale Sacco… (speriamo non mi facciano pagare l’imu sulla seconda casa…)
    L’ospedale Luigi Sacco. dove mi hanno dimesso una 10ina di gg.fa’… O

  11. nico
    nico says:

    … continua…. stavo scrivendo e ho dovuto interrompere x l’arrivo di una bellabbionda… con una bella flebo di cortisone… aaaa…. mi fa sentire un leone… meglio della coca, soprattutto … che non costa gniente…
    Ma torniamo atterra… Questa storia del ennesimo ricovero ve la raccontero’ quando l’avro capita… non saranno molti gg. (cosi dicono…) di ricovero è la seconda volta che mi ammalo sempre di sabato… cosi fino a lunedi’ ….routin… e merc. accasa… (non so’ se andra’ cosi’ ma cispero…

  12. rebelion-callejera.org
    rebelion-callejera.org says:

    … riprendo con Linosse e Pepe il lavoratore saggio… Il mondo dovrebbe guardare ed ascoltare Il Presidente Costitucional Pepe Mujica… Il mondo comunista è vivo e lotta insieme a noi… peccato che la Sylvi questo mondo non lo conosce e cio’ che non conosce non esiste… è una intellettuale nel Suo mondo, la Sylvi… (… peccato che non sia almeno socialista… La Sylvi… cosa dite La scambiamo con renzi
    … ciao e ariviodisi BellaDonna.
    Pepe ( non ama il cerimoniale…) ha dell’incredibile… Un operaio SAGGIO… (mi ricorda, anche se da non troppo vicino AZ… il buon Antonio…) che la rivoluzione la sta’ realizzando con grande successo…
    Naturalmente cerchiarlo di comunista è svilirlo… Pepe è comunista militante ma è Presidente in Democrazia… Si Democrazia Socialista… che non è la stessa cosa di socialdemocratico…
    Da non dimenticare che le ormai tante nazioni di Centro e Latinamerica con governo e presidenti socialcomunisti con ascendente democrata… han potuto sfanculare gli yankee ed anche qualche malandrino europeo… grazie a Hugo Chavez, che ha seminato per il bene dei latinamericani… ed ha raccolto insulti e pochi hanno visto e capito cosa sta succedendo in centro e latinamerica… o non vogliono vedere o difendono il vecchio sistema di sfruttamento e servitu’ non solo militare… dell’uomo con dinero sull’Uomo semplice… le masse parassitate dissanguate, le maggioranze inascoltate e se ascoltate insultate e infangate … sistema usuraio-capitalista … ormai i ciuppasangre de l’imperio gringo imperialistas son solo zoombie rivestiti di carta verde… Stampa-stampa obbama… L’ho detto da tempo all’Anita che con i $$ ci giochera’ al monopoli… Una bella guerretta usa e i criminali del governo isdraeliano VS. il Mondo… e i biglietti verdi spariranno del tutto…

  13. Peter
    Peter says:

    X CG

    Ehm, confesso che non ho trovato Benigni troppo divertente, per apprezzarlo bisogna forse essere li’ nel pubblico in quella situazione.
    Forse lui cercava di imbarazzare la ‘intramontabile’ Raffaella, riuscendoci in pieno, ma farla cadere a terra era un po’ troppo, direi.

    Non oso pensare cosa avrebbero fatto da queste parti di fronte ad una scena simile…

    Ciao, Peter

  14. rebelion-callejera.org
    rebelion-callejera.org says:

    … dopo l’input di Linosse su Josè Pepe Mujica, il gg dopo (ieri) Un importante reportage sul Fatto Quotidiano Uno Speciale… ( che ora non trovo piu’, cosi sono andato su youtube e con grande e vibrante emozione ho scoperto La Mia Bibbia (senza offesa x Pepe del paragone) http://www.youtube.com/watch?v=3SxkMKTn7aQ
    La Tv che piace amme… Invece di cantanellare preghiere, io imparo amemoria i suoi espressi pensieri ma siccome non ho memoria, cosi’ che estrarro delle frasi e pensieri per comporre armonie, anche queste in rep-merengue ( x me rappenghe) come l’altra canzone di protesta che ho composto in Haiti e in Rep. Bolivariana de Venezuela e sto pubblicando in
    (“www.rebelion-callejera.org “è il sito che sto costruendo e penso che pubblichero’ a gg.)
    Ho seguito e festeggiato Le elezioni di tutti i Nuovi Presidenti rivoluzionari socialisti di Centro e Latinamerica… La piu importante rivoluzione sociale costruita in un continente schiavo del capitalismo usuraio e dei criminali guerrafondai… dal Cnte. Hugo Chavez Frias e i guerriglieri comunisti… dal Che a Pepe e tanti altri che han lottato e molti sono morti torturati e desaparecidos… Questa è la rivoluzione che gli estimatori di Pepe Mujica e Juan Manuel Sanchez Gordillo, Sindaco de Marinaleda (es) vogliono senza ripensamenti…
    http://www.marinaleda.com/
    Eroi del Ns. Tempo.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    Comunque esiliranti le “varianti” patonziane di Benigni.
    Chissà, forse il tutto era stato concordato tra i due.

    C.G.

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro Nico,

    che innanzitutto tu recuperi la buona salute mi sembra , individualisticamente e prioristicamente parlando, fondamentale per te …e se permetti , anche per me, per noi!
    Se eviti di far arrabbiare Pino con tue espressioni colorite di cui facevi largo uso in passato, noi non possiamo che leggerti con grande interesse e allegria!

    Tu, dici che io dovrei almeno essere socialista!
    E che vuol dire essere socialista? Andrei a rileggere gli Ideali socialisti che sbocciarono, che invasero, nell’ultimo secolo passato, l’intero Pianeta.
    Se ci pensi…il nazismo crebbe e si sviluppò anche, se non solo, come contrasto al socialismo nascente in Russia.
    Due opposti!
    Lungi da me fare paragoni…anche se la barbarie nazista fece spesso da contraltare alla barbarie comunista.

    Giustamente tu dici che il comunismo stava, sta ,dalla parte degli ultimi, dei più poveri, dei più derelitti!
    A parole, mio caro,; sono passati i decenni e abbiamo sperimentato, nelle guerre ma anche nel dopoguerra che non finiva mai, che dal comunismo nacque una oligarchia esattamente uguale e contraria a quella della dx che venne combattuta e vinta.

    Questa E’ , soprattutto in Italia, la nostra croce!
    A proposito di Croce, io, dopo anni di illusioni e delusioni ho un Francesco, una speranza,…che zitto zitto, cheto cheto, sottovoce…sta rivoluzionando il Vaticano, cosa che io ritengo ben più impervia che rivoluzionare e riordinare il PD…che pure non scherza quanto a casini! Ma sto attenta e con le orecchie dritte!

    Per chiarire: ho uno spiccato senso critico, non mi piace credere ciecamente;
    sono sicura che non mi piacciono i programmi della dx, ma neppure mi attraggono le illusioni della sx.
    Potresti dirmi che sono superficiale, che navigo a vista…
    No, caro, ora in barca ci sono i gps, una volta c’era il sestante…ma sempre era ed è chiara la rotta!

    Mandi biel e soprattutto stai bene…fuori dal Sacco!

    Sylvi

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    Benigni mi piace perchè ha un intercalare schietto senza mai essere volgare. E’ un dono!

    E cercando e sperando di non essere volgare, ma solo divulgativa, dirò che da noi, sia in veneto che in friulano, ma l’ho già detto, la parola “mona” è più maschile che femminile: ti xe mona! , nel senso sei stupido ; poi si può esclamare : ma va,non fare il mona!
    Oppure esclamare: la mona!!! cioè è una stronzata!

    Invece l’organo sessuale femminile in friulano è anche chiamato ” la fersorie”, cioè , letteralmente , la padella!

    Ma, andando un po’ indietro … sui vecchi confini con la Yugoslavia ,c’erano i passi importanti, quelli dove si passava con il passaporto, poi c’erano i passi di secondaria importanza come il Passo di Tanamea conosciuto da Linosse e dalle sue sbronze di sgnape.
    Qui si passava con un documento particolare, valido solo per gli immediati residenti: la propusnica.
    Ed era notorio il detto: – alza la gamba Marica e mostrami la propusnica ( pronuncia propusniza)!!!
    Non so se Linosse l’avesse preteso dalle ragazze che attraversavano il confine!!!

    Sylvi

  18. nico
    nico says:

    Potresti dirmi che sono superficiale, che navigo a vista…

    … no, ho solo detto che sei un’intellettuale del-nel Tuo mondo… del-nel Tuo mare… saprai ben tu la rotta che ti piace e a me non dispiace di conoscerti felice eppenso che losei e ne sono contento per te…
    bbbella sta avvitata parolaia che cercando la Via e la Felicita’ Sociale…
    ndr. stasera l’infermiera è l’opposto della bella bondiabbelfisicoocchiazzuri di ieri sera… stavo scrivendo questo post ed è apparsa alle mie spalle La Cortisonica della Sera… apre il rubinetto che ho installato nel braccio e mi collega … insomma chiatta, gorda e neanche bella di faccia… nse poteva guarda’ e cosi ho continuato a scrivere… Mi vedo come una macchina vecchia ccon la bocca del carburante… Viene l’addettoadatto mi da la dose e se ne va’… ed io mi sveglio e chiudo questo post…
    Aaaa,,, dimenticavo cosa volevo dirti…
    Cara Sylvi, prima di rispondermi avresti (se non l’hai fatto fallo appena puoi…) dovuto ascoltare vedere i video… non tutti ma almeno uno di Pepe Mujica e aprire il sito del C

  19. nico
    nico says:

    …axxo è partito senza volerlo… non ho concluso… va be continuo fra un po’… ciao Sylvi!

  20. nico
    nico says:

    … il sito ‘ del Comune=Comunita’ di Marinaleda, se non l’hai mai visto te lo consiglio di spendere un po’ del tuo tempo x conoscere sia Pepe Mujica che la Comunita’ di Marinaleda…. Altro Mondo… La Felicita’ Sociale e terrena… ciao addopo…
    n.

  21. nico
    nico says:

    … Silvy quando parli del novello comunista Francesco da Bares-Argentina… Il lupo che si traveste da agnello… Beato acchi crede nel paradiso in cielo… per codesto Francesco è un santo… x mia consolazione… Solo nel Mondo di Sylvi…
    La chiesa si è appropriata (come sua esclusiva) del termine e significato della parola Umanista… alloro non interessa la felicita’ degli umani in questa vita ma in altra cosa… Leggere e conoscere il nuovo socialismo democratico e i suoi protagonisti… aiuta, penso io, appartire col piede giusto nelle vie piu’ umane della comunita’ degli umani…

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Vabbè…anche su questo campo le “divagazioni” sono infinite il che vuol dire il bello e il buono dei tanti dialetti italiani.
    Un immenso capitale culturale di cui neanche ci rendiamo conto.
    Io che vivo in un contesto così variegato con gente del nord e del sud (dell’Italia) lo ho sempre apprezzato come arricchimento tanto che, quando favello (sob!), riesco ad esprimermi con alcune frasi in diversi dialetti nostrani.

    Bèh, esagero…in bergamasco oppure in sardo non spiaccico una parola che sia una.

    Saluti e salute a te e a Giacomo che starà sicuramente in cantina ad arrabattarsi con i suoi modellini fatti peraltro molto bene.

    C.G.

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Eilà Faustihno!!
    Kemminkia ci fa un leone dentro un ospedale…a farsi fare l’amore dalle infermiere?
    Come “generalizzava” Franz De Gregori..

    Un abbraccione one one dal
    C.G.

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo ho letto, pregnante.
    Sarebbe una lettura da consigliare vivamente agli schizzinosi e alle schizzinose desaparecidi del blog.
    Quelli che ” ci invadono, questi sporchi, brutti e cattivi illegali, nullafacenti, approfittatori, che rubano i nostri valori e che finiremo per essere islamizzati”
    Eccetera.

    C.G.

  25. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi
    A Tanamea sono rimasto solo per il tempo che non mi ha dato modo
    di conoscere il detto locale.
    Come ho già detto la snappa non è mai stata un riferimento per me,non generalizzare le tue preferenze.
    Per quanto riguarda Franceschiello vedremo fino a quando riuscirà a restare dietro la maschera.
    L.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A dire il vero non mi sembra di aver scritto qualcosa di astruso.
    La prova lampante è che quando si parla di perversa ideologia xenofoba, quella dei due pesi e due misure nei riguardi degli ultimi e dei disperati, c’è sempre qualcuno (come lei,egregia signora) che si alza esclamando “presente”!
    Ne convenga.

    C.G.

  27. Linosse
    Linosse says:

    Caro Nico
    Gordillo di Marinaleda passerà alla storia come il referente di una forma di lotta che se si dovesse estendere metterà in luce le magagne macroscopiche di questo sistema.Forse è l’ultima possibilità di una vera forma di lotta pacifica ma contundente.
    Quando la fame si fa dura gli affamati si fanno tosti.
    L.

  28. Pasquino
    Pasquino says:

    ODE AL MIO IMMENSO PAPA’

    Tu sei uno scrigno d’esperienza,
    sei un azzurro cielo dove trovo
    mille luminose stelle che mi serbano
    tanti sensati ed onesti consigli.

    Papà, per me, sei la realtà più bella,
    hai combattuto tante battaglie e
    sempre onestamente le hai vinte.
    Tu sei l’angelo custode che mi protegge.

    Nei miei momenti di dolore e incertezza,
    tu m’infondi serenità e sicurezza,
    tu possiedi tanto amore e tanto ne regali,
    dispensi a iosa gioia, bontà e gentilezza.

    Grazie al Creatore per avermi scelto
    un così buono e pacato genitore.
    Grazie papà hai saputo e sai essere
    un grande campione di sensatezza.

    Pasquino

  29. Peter
    Peter says:

    O Dio santo, ora ci manca pure la mamma ed i nonni…

    Ma non bastava De Amicis con l’ ode alla mamma?!

    Almeno quella era in rima baciata…

    Peter

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    A un anno dall’acquisto delle tofeje che ho distribuito anche a mia figlia e a mia nuora, vorremmo fare un riassunto …

    Mia figlia ci ha cotto uno spezzatino a modo suo, e più spesso la Jota, piatto tipico mitteleuropeo; dice lei, con ottimi risultati.

    Mia nuora ci cuoce brovada e musetto, ragù e quant’altro.
    Io ho provato tutto, soprattutto la Jota alla friulana, che sostituisce i crauti triestini con la brovada.

    Ma quel che mi ha colpito sono i tempi di cottura.
    Ho notato che il ragù cuoce in metà tempo che in una pentola normale. Il musetto e i crauti pure.
    Le istruzioni suggeriscono di metterla in forno.
    Ora io non sono convinta di questo perchè la trovo già un forno per conto suo.
    Tu sai che io ho un’altra pentola di coccio che uso spesso, ma la resa di cottura è del tutto diversa.

    Mi vuoi illuminare sui tempi di cottura della tofeja di casa tua?

    mandi
    Sylvi

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cari,
    il tempo stringe se ci si vuole vedere. Anch’io sarei per il ciciliano.
    Ma la Silvy cheffà? Cazzeggia! U.

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