1) – Cipro: un test per far pagare ai risparmiatori i debiti delle banche in default. 2) – Francesco cala l’asso della povertà evangelica

Cipro: un test per far pagare ai risparmiatori i debiti delle banche in default

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

La vicenda di Cipro è la prova provata dell’incompetenza di Bruxelles e della Troika (Fmi, Commissione europea e Bce) a trattare le crisi finanziarie e bancarie in Europa. Gli euroburocrati hanno potuto mostrare la loro arroganza sostenuti da quei “duri” europei che vogliono il rigore soltanto per poter salvare le banche in default. Il sistema bancario di Cipro, a metà strada tra il legale e l’offshore, è pieno di soldi. Spesso di provenienza non limpida. Secondo il Fondo Monetario Internazionale avrebbe attività per 152 miliardi di euro pari a circa 8 volte il Pil del Paese. I depositi bancari, favoriti da tasse basse e da ancor più bassi controlli, ammonterebbero a 68 miliardi, dei quali il 40% sarebbe in mani russe.

La Cyprus Bank e la Cyprus Popular Bank, le due maggiori banche cipriote, sono in gravi difficoltà per le perdite in miliardi di euro subite sui bond greci. Ovviamente si può anche ipotizzare che il rischio di insolvenza sia dovuto all’accumulo di debiti causati da speculazioni andate male. Il governo cipriota deve far fronte alla crisi di bilancio come tutti i Paesi europei dell’area mediterranea. Servirebbero circa 17 miliardi di euro. Chi paga? Il Meccanismo di Stabilità Europea, cioè il fondo di salvataggio creato ad hoc per simili situazioni? Oppure il governo cipriota che non ha soldi e che non può chiedere prestiti in quanto violerebbero il patto da stabilità europeo?

L’alternativa sarebbe l’insolvenza delle banche. Ma l’Europa non vuole. Si metterebbe in evidenza la “spazzatura” esistente nell’interno dell’intero sistema bancario che, come noto, è strettamente interconnesso. Nemmeno Cipro la vuole in quanto l’isola perderebbe la sua funzione di sistema “quasi off shore” che attrae capitali in cerca di “paradisi fiscali sottocasa”. La proposta di tassare i detentori dei conti correnti però ci sembra la più provocatoria e la meno efficace. Provocatoria verso i capitali russi. Infatti segnerebbe negativamente i rapporti tra Europa e Russia proprio nel momento in cui, invece, è più urgente avere una proficua collaborazione nel campo infrastrutturale, industriale e commerciale.  Inefficace ed ingiusta nei confronti dei risparmiatori ciprioti che dovrebbero pagare il bail out delle banche che sono in crisi per comportamenti speculativi mai sanzionati dalle competenti autorità nazionali ed europee.

Le banche in crisi non sono delle “scatole chiuse” da salvare così come sono. E’ dal fallimento della Lehman Brothers che, per simili situazioni, alcuni, e noi tra questi, sostengono che serve un “curatore fallimentare” che sappia distinguere nelle banche in default le parti sane da salvare da quelle marce da mettere fuori gioco. Un simile approccio di conseguenza impone la separazione delle banche commerciali da quelle di investimento per far sì che i risparmi dei cittadini e delle famiglie non siano usati per giochi speculativi ma soltanto per investimenti oculati.

Il caso di Cipro quindi può essere l’opportunità per definire nuove regole. La politica del ricatto dei “rigoristi” da una parte e delle banche che si sentono tutte “too big too fail” dall’altra non può che portare al caos economico e sociale. Non vorremmo che l’approccio di Bruxelles nei confronti di Cipro diventi un  test per l’intera Europa. Nel qual caso i cittadini e i risparmiatori verrebbero considerati “garanti di ultima istanza” e chiamati perciò a pagare i debiti fatti dalle banche! E’ sintomatico il comportamento della Commerzbank, la seconda banca tedesca per importanza. Come è noto, ha avanzato la proposta di tassare il patrimonio finanziario degli italiani del 15% in modo da far rientrare il debito pubblico del nostro Paese subito sotto il 100% del Pil.

E’ la stessa banca che nel 2008 fu salvata con i soldi pubblici tanto da diventare quasi una banca statale. Infatti il governo di Berlino detiene il 25% delle sue azioni. E’ quella stessa banca che, al momento dell’esplosione della crisi dei debiti pubblici, possedeva una grossa fetta dei 541 miliardi di euro in bond dell’Irlanda, del Portogallo, della Grecia e della Spagna in pancia al sistema bancario tedesco. Si comincia a mettere i piedi nel piatto degli altri quando probabilmente non si vogliono trovare soluzioni unitarie e si vuole perciò distogliere l’attenzione dai propri guai.

E’ davvero impossibile avere regole comuni per il sistema bancario e finanziario globale? Si cominci dall’Europa per poi coinvolgere gli altri attori internazionali. L’accumulo di comportamenti sconclusionati e di casi singoli non può che determinare crisi sempre più gravi.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi  **Economista

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C’è un papa che si riallaccia a Wojtyla, conservatore e con aspirazioni teocratiche, ma nascoste sotto un saio sdrucito, nel futuro che ci attende

di Walter Peruzzi

Dopo che si è molto discusso sullo stile di vita e sul passato del nuovo papa, credo sia utile cercare di riflettere anche su quel che potrà riservarci in futuro questa elezione. Che a sua volta aiuta meglio a capire molti dei motivi che hanno indotto Ratzinger a dimettersi «per il bene della Chiesa».

Perché Ratzinger ha dovuto dimettersi
Il pontificato di Wojtyla aveva compiuto un miracolo: porre fine alle aperture dell’età giovannea, liquidare l’eredità del concilio e indirizzare la Chiesa sulla strada della restaurazione senza perdere, anzi consolidando e rafforzando, il dialogo con le altre religioni e il feeling instaurato da Giovanni XXIII coi fedeli. Ed è proprio questo, invece, il capitale dilapidato da Ratzinger. Papa ombra già al tempo di Wojtyla e abile, come pontefice, nel dettare la linea, Benedetto XVI è stato incapace non solo di governare e tanto meno di “ripulire” la Curia, in cui sono esplosi scandali e conflitti a catena, ma di far procedere il dialogo interreligioso, che si è barcamenato fra gaffe e rettifiche, e di “conquistare” i fedeli, che si sono piuttosto allontanati, non solo quelli di un’Europa sempre più secolarizzata ma anche quelli del terzo mondo. L’emorragia di adepti, in fuga verso altre chiese cristiane, si è aggravata particolarmente in America latina, dove si concentra il 40 per cento di tutti i cattolici e dove la crisi di consensi era cominciata già sotto Wojtyla che, come scrive nel suo blog Gennaro Carotenuto, «combatté e vinse la battaglia con la teologia della liberazione per perdere poi quella con le chiese protestanti». In America latina, per di più, si è assistito all’avanzata di governi socialisti e progressisti che minacciano, oltre a ricchezze e privilegi, gli stessi «valori non negoziabili» cari a Ratzinger e Wojtyla. Proprio qualche mese fa ad esempio, in Argentina, è passata una legge sulle unioni civili che equipara quelle fra persone dello stesso sesso al matrimonio «fra un uomo e una donna».

Perché Bergoglio
Se questo insieme di difficoltà e di fallimenti sono alla base delle dimissioni di Benedetto XVI, si può capire come anche un conclave fra i più retrivi abbia potuto identificare un successore adeguato nel gesuita, e arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Bergoglio.
Legatissimo a Wojtyla, da cui fu fatto cardinale, Bergoglio condivise con lui la lunga lotta contro la teologia della liberazione e, come provinciale dei gesuiti, impose il suo conservatorismo teologico anche alla compagnia, che in America latina era tradizionalmente molto aperta: Bergoglio, secondo il gesuita uruguayano Pérez Aguirre, trasformò la «Compagnia da progressista in conservatrice e retrograda». Tale conservatorismo, e l’ostilità verso le idee rivoluzionarie, può spiegare anche il suo comportamento negli anni della dittatura, che alcuni considerano colluso, altri quanto meno opaco. Lo stesso Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel, secondo cui Bergoglio non è stato «complice della dittatura», ha aggiunto nel suo blog che «gli mancò il coraggio di accompagnare la nostra lotta nei momenti più difficili».
In ogni caso l’arcivescovo di Buenos Aires è in forte continuità con Ratzinger e Wojtyla specie in materia di «valori non negoziabili». Esemplare in questo senso la battaglia da lui condotta contro la legge sulle unioni civili prima ricordata. Bergoglio non si è limitato a dichiarare non accettabili per i cattolici i matrimoni gay, ma ha promosso una mobilitazione di piazza contro l’approvazione della legge e ha invitato i monasteri carmelitani della capitale a pregare «il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro». Al pari di Woytjla, che nel 1994 aveva condannato la mozione del parlamento europeo a favore delle unioni di fatto perché «non conformi al piano di Dio», Bergoglio ha definito la legge sulle unioni civili «un tentativo distruttivo del disegno di Dio».
Siamo quindi in presenza non solo di un papa che rifiuta ogni apertura sul piano dottrinale a istanze provenienti dagli stessi credenti, ma che manifesta la consueta vocazione teocratica pretendendo di imporre la dottrina cattolica a tutti i cittadini, con la gherminella (cui ricorse ampiamente Benedetto XVI) di dichiararla conforme alla «legge naturale».

Fra oscurantismo e pauperismo
E tuttavia Bergoglio non porta le scarpette firmate ma ostenta la croce di ferro, rifiuta l’anello d’oro, gira in autobus, lava i piedi agli ultimi, si occupa di loro, si paga il conto in albergo come un grillino qualsiasi, «sparisce ogni volta che può per infilarsi in orfanotrofi, carceri, ospedali a compiere il suo apostolato» (Carotenuto); e invoca una «Chiesa povera e per i poveri», sull’esempio di Cristo e del poverello di Assisi, del quale adotta il nome.
Bergoglio, in una parola, unisce al conservatorismo dottrinale che rassicura i cardinali più retrivi la sobrietà di vita, la semplicità di costumi e l’attenzione verso i derelitti, che servono a ristabilire il feeling perduto fra pastore e gregge, specie quello più numeroso e più insidiato dai «lupi famelici» delle chiese protestanti (come li definì Giovanni Paolo II). Per questo, secondo alcuni, Francesco potrebbe addirittura essere stato eletto in vista di contrastare i governi socialisti del continente, così come Wojtyla servì contro il «socialismo reale» – anche se i mutati contesti rendono questa ipotesi poco probabile. In ogni caso la combinazione di conservatorismo teologico e pauperismo, e un richiamo alla povertà evangelica scisso dalla tensione rivoluzionaria che animava la teologia della liberazione, rendono il nuovo papa funzionale a un progetto di riconquista ed estensione dei consensi soprattutto nel terzo mondo. Certo, la cosa potrebbe comportare dei costi che la curia non intende pagare. Ma al riguardo sono certo già pronti o in via di approntamento freni adeguati per impedire che si passi dalle parole e dalle promesse ai fatti.
Quel che ci attende, in conclusione, più che un rilancio del mitico Vaticano II, sembra un pontificato che si riallaccia sostanzialmente a Wojtyla, con una restaurazione che procede, ma sotto la copertura della “povertà”. Una copertura insidiosa, stando anche alla gioia e alle speranze manifestate in Italia non solo dai cattolici “buoni” ma anche da una certa cultura laica e perfino laicista – che apprezza la favola del poliziotto buono (Gesù) contro il poliziotto cattivo (la Chiesa) e che non ha le idee molto chiare su quel che fu realmente Francesco: l’antidoto della povertà come scelta volontaria e privata contro il veleno di un ordinamento sociale egalitario, predicato dagli albigesi. Non per caso fu lo stesso Innocenzo III a benedire il primo e a sterminare i secondi.

112 commenti
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  1. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Che futuro può esserci per quel minore ogni 4 che vive sulla soglia della povertà, o per uno degli 800.000 che ha interrotto gli studi, o per uno dei 314.000 che non ha mai usato un pc o visto un film?

    Valerio Neri Save the Children Italia

  2. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Si fa presto a dire «apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno». Altra storia quando ci caschi dentro e ti accorgi che sì, insomma, mica male affondare il dente e sentire che sapore ha.ù

    E così alla fine anche il M5S si lascia tentare dai privilegi, quelli che visti da fuori erano una roba da cancellare in nome di quel popolo che anche per questo li ha mandati in Parlamento al grido di «vaffa» ai partiti e ai loro vizi. Ecco, dunque, che timidamente i nuovi «cittadini» hanno sfilato nel corridoio dei Presidenti e sono entrati nella sala delle Competenze parlamentari a chiedere le tessere per l’autostrada e il telepass, l’abbonamento per i biglietti ferroviari, Qualcuno si è spinto oltre: «Vorrei la tessera della metro».

  3. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    «Grillo ha idee da sessantenne. Il web come Tv senza confronto»
    Lo sostiene il seguitissimo blogger e filosofo trentenne QuitTheDoner. «Grillo è un Berlusconi al quadrato.

  4. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Cipro: continua il caos, il prelievo arriva al 40% Banche ancora chiuse per il decimo giorno consecutivo. E il contante scarseggia.
    Le perdite per i correntisti con depositi di oltre 100 mila euro potrebbero arrivare a toccare il “40%”. Lo ha detto il ministro delle Finanze cipriota, Michael Sarris, in un’intervista alla Bbc precisando che i controlli sui conti e i movimenti di capitale “si protrarranno per alcune settimane”.

  5. rodolfo
    rodolfo says:

    xstriscia rossa
    il futuro….il benessere …la ricchezza la si raggiunge con la fatica e con il lavoro, ma sopratutto con l’ intelligenza e la voglia di rischiare e provare.
    Mi ricordo che da bambino regolarmente ogni mattino sentivo la voce del lattaio che passava …in un carrettino portava in giro latte e ricotta…
    “aaaiiiiuuuu lattiiiiiiii….a ricoooooooooooo’ “‘ quella vove alta , potente …finiva con un grido strano..come se chiedesse aiuto…
    poi passava quello delle uova….”aaaiiiiuuuuuu ooooovaaa..”
    anche questa era una voce che accompagnava i miei risvegli..ed era piacevole…
    le gente usciva fuori e comprava.
    Anni doppo a 16 anni stufo del paese….volevo lavorare..
    consequenza emigrazione…e per farla breve un giorno tornando a casa come ogni anno mi accorsi che quei due nel frattenpo avevano aperto dei piccoli negozi…oggi hanno una catena di supermercati.
    Ci sara’ qualcuno ancora che a casa ha bisogno di latte e di uova…che vadino per le strade del quartiere a vendere latte e uova….sbarcherebbero sicuramente il lunario….oppure faccino come me …emigrino….iniziativa ci vuole…
    aspettare che papa’ Stato risolva i problemi e metta loro in un piatto d’ argento un lavoro …possibilmente davanti ad una scrivania sono solo illusioni….purtroppo i nostri ragazzi hanno imparato a vivere di illusioni e di quello che ci esce dalle tasche delle mamme e dei nonni.
    Un saluto
    Rodolfo

    .

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    ‘Pessach sameach vekascher’
    Festa della liberta’…anche quella di inventare la vita…
    Rodolfo

  7. rodolfo
    rodolfo says:

    Certamente era solo un esempio .. eran altri tempi..non tutti si possono mettere a vendere uova …latte e ricotta…non piu’ oggi…
    ma lavori alternativi ce ne sono basta avere un po’ di buona volonta’ e sopratutto la voglia ferrea di fare qualcosa…
    purtroppo in Italia si e’ persa anche la cultura dell’ emigrare…del tentare…cosi alla cieca come ho fatto io…
    per esempio l’ Australia e il Canada e in parte anche gli USA hanno bisogno di manodopera…ma anche laureati …ingegneri ecc….se fossi giovine andrei sicuramente li…
    i nostri ragazzi dunque non emigrano…l’ Italia pero’ accetta emigranti per i lavori duri e sporchi che il ragazzo Italiano non e’ piu’disposto a fare….ne sa fare.
    Ora qualsiasi governo andra’ al potere secondo il mio parere fallira’ … qualsiasi siano le buone intenzioni di creare e dare lavoro …oggettivamente non si possono creare tanti posti di lavoro…che naturalmente devono essere adeguati ai nostri ragazzi che certamente sono poco portati alla fatica….non sanno cosa significa sudare.
    E’ una gioventu’ cresciuta male…per cui andare all’ estero per loro sarebbe sicuramente l’ inferno…
    insomma siamo messi proprio male.
    Rodolfo

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Dal Blog di Pino Nicotri…

    …Una copertura insidiosa, stando anche alla gioia e alle speranze manifestate in Italia non solo dai cattolici “buoni” ma anche da una certa cultura laica e perfino laicista – che apprezza la favola del poliziotto buono (Gesù) contro il poliziotto cattivo (la Chiesa) e che non ha le idee molto chiare su quel che fu realmente Francesco: l’antidoto della povertà come scelta volontaria e privata contro il veleno di un ordinamento sociale egalitario, predicato dagli albigesi. Non per caso fu lo stesso Innocenzo III a benedire il primo e a sterminare i secondi…..

    cc

  9. Shalom
    Shalom says:

    Non manca il mascalzone provocatore israeliano “pio ebreo” che vuole andare a sacrificare “l’agnello rituale” sulla Spianata delle Moschee. Con gentaglia così si finisce solo negli abissi.
    Shalom

  10. rodolfo
    rodolfo says:

    Poi pensandoci bene…(come son volubile) erano davvero bei tempi…i pantaloni rappezzati…le scarpe con il buco…
    vedere il contadino per le campagne sull’ asino (u sceccu).. perche’ non dovrebbe essere possibile un cambiamento un ritorno repentino ai vecchi tempi…per poter costruire un nuovo boom economico come quello degli anni 60 …magari facendo meno errori frutto dell’ esperienza…insomma un’ inversione… il progresso sociale puo’ essere reversibile. …soprattutto quando non lo sai difendere ….
    e gia’ sta accadendo…
    Rodolfo

    Siccu allignutu, sempri a faticari
    parti e ritorni sempri carricatu
    e sempri paglia ti fannu mangiari.
    E inveci a mia; porcu sopraffinu,
    nun travagliannu e nun riennu un gnitu:
    mi dunanu a mangiari di cuntinu
    e sugnu rispittatu e ben servitu.
    E infatti, vidi tu, chi sugnu grassu
    chi facci tunna e beddra culurita…
    Mangiu, mi curcu, dormu e mi la spassu…
    Cu nasci porcu, fa la bella vita!”

    “Iju sugnu sceccu, m’haiju accuntintari…
    supportu li ‘ngarii chi mi fannu…
    Però tu, caru miju, nun mi pari:
    essiri chiddru di lu scorsu annu!”

    Secco…legnoso…sempre a faticare
    parti e ritorni sempre caricato
    e sempre paglia ti fanno mangiare
    ed invece io…porco sopraffino
    non lavoro e non muovo un dito
    mi danno da mangiare di continuo
    e sono rispettato e ben servito
    e infatti vedi come son grasso
    che faccia tonda e ben colorita
    mangio…vado a letto…dormo e mi diverto
    chi nasce porco ….fa’ la bella vita..

    Io sono un asino…mi devo accontentare
    sopporto le angherie che mi fanno
    pero’ tu…caro mio…non mi sembri
    essere quello dello scorso anno..
    Agostino d’ Ascoli

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Sartorie associate del Nord !(SAn)

    Egr Sig Rodolfo,

    Nel caso avesse bisogno di un rattoppo a poco prezzo, può rivolgersi a Noi!
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    Mica stiamo a girare i pollici !

    cc Amm delegato senza pollici !

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Sempre, SAN,

    Le rammentiamo che la nostra specializzazione consiste nel rattoppo ad arte, delle patte dei pantaloni, nel caso fosse questo il suo problema !
    La nostRA divisione” sano”SARTORIE ASSOCIATE DEL nORD oVEST è SEMPRE A SUA DISPOSIZIONE PER QUALSIASI EVENIENZA!

    iNSEZIONE COMMERCIAle regolarmente autorizzata a puri scopi pubblicitari !

    CC Art director , sez NO

  13. Alberto C.
    Alberto C. says:

    Gentile Pino,
    Peruzzi pare inclinare a una spiegazione dell’elezione di Bergoglio più vicina al mio parere, ossia il pericolo di perdere le masse del maggior continente cattolico, l’america latina (e non si dimentichi l’africa, ove la situazione è in parte simile – ci sono chiese pentecostali che hanno più praticanti della chiesa cattolica italiana), opponendosi certo – in questo concordo con lei – ai governi di sinistra latinoamericana sul tema dei “valori” (termine da abolire…).
    Un ex teologo della liberazione (sconfitta da GP. II e dai ‘suoi’ vescovi in sudamerica) brasiliano mi raccontava che in brasile la propaganda religiosa si fa ormai negli stadi, con i cantanti, sulle radio (stessi strumenti usati da cattolici e altre chiese cristiane in ascesa), mentre coloro che ancora si richiamano alla teologia della liberazione, sottolineando molto il tema ambientale, sono in (parziale) sintonia ad es. con la nuova presidente, ma non colpiscono le masse delle favelas, che mandano denaro alle straricche chiese “mediatiche”. Indubbiamente B. ha le capacità di ribaltare il rapporto a favore dei cattolici.
    In ciò si richiama giustamente Wojtila, che quei sistemi ha inaugurato con successo nella chiesa. La seconda spiegazione, ad uso dell’europa, è il nome di Francesco, che suona strumentale quanto una moneta di latta con una patina d’oro (nel suo caso la latta sta sopra l’oro, ma è uguale). Spero abbia letto i post che ho inviato su Francesco (quello vero): fu una PERSONALE (e di pochi seguaci) scelta di sottomissione, rinuncia al potere e sequela Christi, della ‘forma del vangelo’, peraltro in diretta dipendenza dal papato che lo appoggiò in ogni momento (non esiste la contrapposizione che si vorrebbe: tant’è vero che i primi inquisitori con Gregorio IX, da cardinale protettore dell’ordine minoritico, furono appunto domenicani e francescani, o per meglio dire Predicatori e Minori). Le baggianate del poverello, nero, verde, rosso, arcobaleno sono ignoranti strumentalizzazioni novecentesche, l’ultima delle quali è quella di Bergoglio.
    Applicare il (vero) modello francescano alla chiesa (cosa che nemmeno francesco ha mai pensato) vorrebbe dire rinunciare a ogni tutela e favore, concordati, stato vaticano, lobbing per produrre leggi favorevoli, cosa che non accadrà.
    poi vedremo, se veramente la moneta è falsa, ora è presto.

    a proposito di moneta, tutto giusto, ma il problema essenziale è l’insolvibilità. non dello stato, per ora, che è più o meno col bilancio in pareggio, ma delle banche. se un cedrto numero di banche italiane (che comprano i btp) sarà insolvente per vari motivi, fuga di capitali, crediti inesigibili, saltano e salta la solvibilità dello stato, a meno (forse) di non prelevare dai cc assai più di cipro. e addio: ulteriore fuga, licenziamenti, crollo del pil, disoccupazione, che si esca o meno dall’euro. povertà vera, e non volontaria come quella francescana (?).

  14. Alberto C.
    Alberto C. says:

    grillo non è berlusconi al quadrato, è la radice quadrata di mussolini unita alla radice quadrata del fondatore di scientiology

  15. rodolfo
    rodolfo says:

    Egr. Sign. cc
    la ringrazio per l’ offerta ma ho appena ricevuto una mail dalla Sicilia ….dopo aver letto la mia poesia la
    Sartoria Lupara e Company SRL…
    si e’ offerta di rattoppare i miei pantaloni gratis.
    Cordiali saluti
    Rodolfo C.

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    il discorso dei giovani è ben complicato!
    Non è solo questione che non si va più a vendere uova o latte!
    O il pesce che da Chioggia o da Marano Lagunare i pescatori con le cassette di ghiaccio portavano in bicicletta, massimo il motorino, macinando 50/80 km nel cuore della notte!
    Questa è archeologia.
    I giovani dovrebbero avere una buona scuola, regolari stage nelle aziende per apprendere la pratica, soprattutto voglia di “lavorare” nel senso di trovare un lavoro da amare e che dia scopo alla vita, sviluppo alla creatività e all’intelligenza.
    Invece…da quanto sentiamo solo parlare di “posto fisso” statale o similari?
    Da quanto sentiamo parlare di impiegati statali e regionali che arrivano, timbrano il cartellino e se ne vanno per i fatti loro?
    Da quanto i giovani, anche nelle aziende private, nei colloqui chiedono : quanto al mese? quanto di ferie? quanto di permessi?
    E soprattutto non vogliono muoversi dalla scrivania, …figurarsi andare per fiere, che sarebbe aggiornamento, nè tanto meno andare all’estero!
    I laureati quando escono col titolo di “dottore” (che esiste solo in Italia, perchè all’estero è dott. solo chi ha superato il dottorato; quattro anni dopo la laurea!) non sanno fare nulla, anche se escono con una buona preparazione teorica .
    Il laureato che vuole emigrare non deve avere 110 e lode come si vantano i nostri, permettimi, soprattutto al sud!
    Devono essere talmente in gamba da sapersi inserire in reparti di Ricerca e Sviluppo; dimostrare capacità di iniziativa, autonomia di decisione; altrimenti vanno a fare i camerieri, attività dignitosa ma che potrebbero fare anche in Italia!
    Lo Stato: ho già detto che la Scuola statale italiana, a tutti i livelli , è precipitata in un abisso di ignoranza.
    Maestri e professori assunti in quantità industriali, pagati malissimo, controllati peggio, secondo l’assunto famoso
    – io faccio finta di pagarti e tu fai finta di lavorare. –
    Malattie fasulle, raccomandazioni politiche, leggi ad personam…
    assenteismo imperante.
    In nome di un discutibilissimo egualitarismo si continuano a fare graduatorie nazionali così succede ( era anche oggi sul Messaggero V.) che prof siciliani hanno avuto cattedra in Friuli, non hanno mai preso servizio, presentano regolari certificati medici, non c’è supplente perchè la Scuola non ha soldi per pagarli, e i ragazzi non hanno lezione! Da settembre!!!

    Infine…la Ricerca che dovrebbe essere stimolo a tutta l’attività
    didattica ma anche delle aziende del territorio…è inesistente …e quando c’è…è per pochi …mooolto eletti!
    Perciò: Stato che non predispone strumenti , mezzi e prof competenti; studenti a cui è stato fatto credere che basta uno straccio di carta per avere diritto a un buon comodo lavoro;
    ragazzi che dovrebbero avere più coraggio e anche più senso del sacrificio (parolaccia); e soprattutto più orgoglio e dignità per riprendere in mano la propria vita, senza aspettare che la mamma e la nonna gli diano la paghetta fino a trentanni e oltre!

    Come se ne esce? Lo so!
    Solo con la miseria!!!
    Amen

    Sylvi

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Non sapevo che gli ascolani (circa 80-90 km a sud di dove sono cresciuto) parlassero anche siculu.
    Lu dialettu ascolano lu capiscu muto vè (molto bene) ma forse allora, tanti anni fa, mi sono perso qualche cosa.

    Si impara sempre qualcosa.

    C.G.

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alberto C

    Mah, ho l’impressione che il nome Francesco e i discorsi sulla povertà siano per fare accettare la povertà ventura per l’Italia e non solo.
    Che la vulgata su S. Francesco d’Assisi sia fasulla è ovvio, ma quello che funziona è l’icona che ne hanno fatto. Idem per Padre Pio, ecc. O per le regine “che soffono”. Il popolo per restare sottomesso deve essere ingannato.
    Un saluto.
    pino nicotri
    P. S. Peruzzi è stato il mio professore di filosofia al liceo scientifico, anche se solo per un anno o due.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Non so se si possa definire il Grullo un fascista tout court.
    Li accomuna la demagogia populista e la visione totalitaria; li accomuna il profondo disprezzo per l’altro (le fotografie con le smorfie del Grullo sono estremamente rappresentative delle passioni che lo squassano); li accomuna la radicale incapacità di concepire la politica come scambio, come commistione, come intesa tra diversi.
    Ma il grullismo non ha la violenza eversiva del fascismo quanto piuttosto il fideismo totalitario degli invasati. Mi pare che il paragone con Scientology sia più azzeccato. U.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Per CC e Pino
    Voi sapete che io sono radicalmente antiberlusconiano da sempre…
    Ebbene se dovessi fare il famoso gioco della torre non avrei delle perplessità su chi scegliere.
    O, se preferite, comincio a pensare che forse tra Cosch’ittaglia senza il Banana ed i grullini, i secondi siano più pericolosi.
    Il paese ha scelto, ancora una volta ha scelto nel modo peggiore.
    Un saluto U.

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Pino per favore cancella il messaggio precedente.
    Ho sbagliato a battere.
    ———————————————
    Per CC e Pino
    Voi sapete che io sono radicalmente antiberlusconiano da sempre…
    Ebbene se dovessi fare il famoso gioco della torre avrei delle grosse perplessità su chi scegliere.
    O, se preferite, comincio a pensare che forse tra Cosch’ittaglia senza il Banana ed i grullini, i secondi siano più pericolosi.
    Il paese ha scelto, ancora una volta ha scelto nel modo peggiore.
    Un saluto U.

  22. rodolfo
    rodolfo says:

    Mah….io non so’ che cacchio c’ avete contro la poverta’..
    essere poveri e’ bello …sublime… le piu’ belle idee…le piu’ belle poesie…le piu’ belle emozioni si sono trovate e si trovano a lume di candela.
    Il ricco e’ abbagliato dal danaro….non puo’ godersi veramente la vita….vuole diventare sempre piu’ ricco …vive nella scontentezza e nella noia delle sue agiatezze…
    vive nella paura di diventare povero….non puo’ mai godere veramente e intensamente di un bel bicchiere di acqua fresca…ne’ potra’ mai sapere quanto e’ buono un pezzo di pane senza il companatico…ne’ potra’ mai provare nell’ amore le sensazioni…le dolcezze del povero…
    il povero vive internsamente la vita….prova il freddo dell’ inverno….le meraviglie della primavera….l’ afa dell’ estate…la malinconia dell’ autunno….
    il ricco che prova ….n’cacchio prova…
    Rodolfo C.
    -

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ragioni come un vecchio pieno di rimpianti.
    Siamo nel 2013, casomai non te ne sei accorto.
    Vallo a dire a chi davvero soffre la fame quanto questa sia sia sublime e emozionalmente romantica.
    Poi ci racconti quello che ti hanno risposto.

    C.G.

  24. Shalom: Il caporale israeliano Ari Ben Reuven dice: "rompete tutte le ossa" del ragazzo palestinese piangente, sequestrato sulla strada per la scuola
    Shalom: Il caporale israeliano Ari Ben Reuven dice: "rompete tutte le ossa" del ragazzo palestinese piangente, sequestrato sulla strada per la scuola says:

    http://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/israeli-corporal-ari-ben-reuven-says-break-every-bone-crying-palestinian-boy

    Il Popolo Che Non Esiste
    QUEI BRAVI RAGAZZI

    Il caporale israeliano Ari Ben Reuven dice: “rompete tutte le ossa” del ragazzo palestinese piangente, sequestrato sulla strada per la scuola

    Inviato da Ali Abunimah Dom, 2013/03/24 – 15:58

    The Electronic Intifada ha catturato ancora più terribilmente dichiarazioni razziste e violente da parte dei soldati israeliani su Facebook destinate a bambini palestinesi, come parte del nostro sforzo per documentare questo fenomeno diffuso .

    Il giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato per la sua visita Israele la scorsa settimana, le forze di occupazione israeliane a Hebron hanno violentemente sequestrato e detenuto decine di bambini palestinesi, alcuni più giovani di otto anni, sulla strada per la scuola.

    Il video straziante, sul’attacco dell’esercito israeliano sui bambini, è andato virale su YouTube.

    B’Tselem , l’organizzazione israeliana che documenta e critica alcune delle violazioni dei diritti umani di Israele, che ha pubblicato il video, ha condannato l’arresto di massa dei bambini come “illegale” e ha detto che alcuni dei bambini erano stati portati in centri di interrogatorio in cui subiscono gravi e sistematici abusi , compresa la detenzione di bambini in isolamento e duri interrogatori senza genitori o avvocati presenti, che è la norma.

    In casi precedenti, i bambini palestinesi hanno testimoniato che in tali condizioni essi sono stati costretti a confessare agli interrogatori israeliani per false accuse di lanciare pietre o bombe molotov e pressati per informare su amici e parenti.

    “Una pallottola in bocca”

    Yoni Gordon della Brigata Givati pensa che il bambino palestinese dovrebbe essere messo in ginocchio e sparato in bocca. ( Fonte )

    Quando il video dell’arresto dei bambini è stato pubblicato sul popolare pagina Facebook israeliana ” Siamo tutti a favore della morte ai terroristi , ” un focolaio di incitamento razzista, ha fornito l’occasione per decine di israeliani, ancora una volta, di esprimere visualizzazioni terribilmente violente (vedere l’ immagine di tutti i commenti nel contesto ).

    Alcuni di questi commenti, sono dei soldati israeliani. Qui ci sono alcuni che indicano la mentalità di questi soldati:

    Oren Degani, della Brigata Kfir, visto con un bambino, pensa che i bambini palestinesi sono “stronzetti.” ( Fonte )
    Oren Degani, il cui profilo Facebook contiene informazioni secondo le quali è membro del “Black Scorpions”, unità della Kfir Brigade dell’esercito israeliano , ritiene chiaramente che i bambini palestinesi meritano tale trattamento e che sono tutti presunti colpevoli. Egli ha scritto sotto il video:
    “Fingono di essere santi innocenti che non hanno fatto nulla. So questo dal mio servizio di riserva. Gettano una bomba incendiaria e quando li catturiamo piangono e giurare su Maometto che non hanno fatto nulla … stronzetti.

    L’immagine del profilo del caporale Ari Ben Reuven comprende il motto “La strada per la pace è lastricata di mirini telescopici” e “Lasciate che l’esercito li falci giù!” ( Fonte )
    Ari Ben Reuven, il cui profilo Facebook indica che si tratta di un caporale dell’esercito israeliano, è stato ancora più schietto :
    “Mi piacerebbe spezzare ognuna delle sue ossa”

    Ron Shwartz ha avuto una reazione simile e haosservato :
    “Più violenza è necessaria. Dove sono i manganelli per rompere le gambe?”

    Yoni Gordon , un membro della Brigata Givati, aveva un semplice consiglio su come trattare con un bambino palestinese :
    “Mettetelo in ginocchio e sparategli un proiettile in bocca.”

    Avisaf Hillel (al centro) rimpiange i suoi giorni nell’esercito per aver abusato di bambini palestinesi. ( Fonte )
    Avisaf Hillel, il cui profilo Facebook dice che frequenta ” l’Università di Ariel , “un’istituzione di coloni nella Cisgiordania occupata, ed è un duro sostenitore della squadra di calcio di Israele Beitar di Gerusalemme, i cui tifosi sono noti per le loro scorribande razziste, ha guardato indietro con affetto e con un tocco di sarcasmo il suo tempo nell’esercito quando maltrattava i bambini palestinesi:
    “Come mi mancano quei giorni! Ma durante il mio tempo in regolare servizio militare, non hanno potuto ottenere un bip fuori dalla loro bocca! Ci siamo presi cura di loro molto bene!”

    Anche Avi Mayer, propagandista del social media Agenzia Ebraica difende l’abuso di minori
    Un altro di quelli che difende e giustifica la brutalità dei soldati che si vede nel video è stato il propagandista del social media Agenzia Ebraica Avi Mayer – egli stesso un volontario americano nell’esercito israeliano.

    In una serie di tweet, Mayer, ex portavoce dell’esercito israeliano , ha suggerito che le accuse mosse contro i bambini dall’esercito di occupazione israeliano dovrebbero essere prese come verità incontrovertibili che i bambini erano criminali che meritavano tale trattamento scioccante, e che i bambini palestinesi dovrebbero essere considerati come colpevoli fino a provare tutto ciò di cui l’esercito israeliano li accusa.

    Non sorprende che Mayer ha assolutamente rifiutato di criticare la routine da parte dell’esercito israeliano, gli abusi documentati di bambini o le dichiarazioni raccapriccianti dei suoi compagni d’arme.

    Si ringrazia Dena Shunra per ulteriori ricerche.

  25. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro Uroburo.
    ma questo io l’ avevo gia’ capito che lo spoglio delle schede non era ancora terminato….quindi scrissi che la miglior cosa per il paese sarebbe stata un alleanza PD + PdL…
    non l’ avessi mai fatto…mi sono dovuto sorbire le ire di cc e persino quelle mio figlio Alessandro e del suo “vergognati”…
    tra l’ altro presumo che Berlusconi per consentire una allenza PD+ PdL si metterebbe volentieri da parte.
    Rodolfo

  26. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro cg…
    hai ragione i poveri ….o meglio i veri poveri non sanno
    com’ e’ sublime la poverta’ e anelano alla ricchezza…
    loro soffrono senza sapere di godere intensamente la vita ..
    ma chi dopo la poverta’ piu’ nera raggiunge una certa agiatezza….si accorge riflettendo (se intelligente)che la sua vita da povero era piu’ ricca piu’ piena …piu’ interessante…
    insomma alla monotonia e alla noia del ricco io preferisco una vita di guai e di sofferenze ….
    secondo me…tutti i poveri dovrebbero assaporare la ricchezza piu’ sfrenata ….e tutti i ricchi la poverta’ piu’ umiliante….credo che dopo si potrebbe forse raggiungere una via di mezzo.
    Poi pensandoci bene ….ho creduto sempre che la via di mezzo e’ sempre la piu’ degradante….per cui sono gli estremi che mi hanno sempre attirato.
    Credo che dovro’ riordinare un po’ le mie idee…
    Rodolfo
    o forse e’ il riscaldamento che e’ saltato ed ha casa fa’ un freddo cane…..mah

  27. Alberto C.
    Alberto C. says:

    Gentile Pino,
    condivido pienamente l’analisi di Peruzzi, pur avendo meno interesse per le sorti della chiesa. solo dall’osservazione finale dissento. Gli albigesi non avevano scopi sociali, erano una elitaria chiesa gnostica di derivazione orientale piena di aristocratici (oggi sarebbero gente come Calasso o Cacciari). Non ci sono disegni di egualitarismo sociale in quell’epoca. Gli storici della DDR, scrivendo dell’eresia, premettevano per dovere (per essere pubblicati) che essa era la sovrastruttura di istanze sociali, poi la esaminavano esattamente come i loro colleghi occidentali…
    Pieno accordo anche con lei. La povertà non è l’arcadia che ci dice Rodolfo, ma se non altro l’impoverimento ci toccherà, se le passività bancarie diverranno insolvenza, nell’irresponsabilità completa di una classe dirigente. Credo che non esista chi non si mette in politica per ambizione (tutti lavoriamo anche per ambizione, oltre che per vocazione o per necessità), ma almeno fossimo in mano di ambiziosi responsabili e capaci (i grillini possono servire da pungolo, ma non ad altro). Ci vorrebbe chi avesse una levatura europea e sapesse imprimere una svolta alla politica dell’UE, altro che società civile. La seconda repubblica non esiste, se non come scadimento della classe dirigente e irresponsabilità dilagante e con un tasso di corruzione non certo in miglioramento. Ieri abbiamo visto una scena indegna del parlamento (in cosa è meglio Terzi di Scilipoti? probabilmente, dato il ruolo, è peggiore): la diplomazia esiste per trovare riservatamente soluzioni soddisfacenti per le parti, qui si è usata per fare bassa propaganda e un casino che pregiudica il risultato. In campo economico non vedo differenze. Bene o male per fare politica ci vogliono politici, tra l’altro capaci di gestire un’alta burocrazia astuta e frenante.
    Mi è piaciuto il suo articolo su Grasso. Mi scuso di esserne stato sorpreso, avevo dimenticato che c’è ancora qualche giornalista d’inchiesta che non è l’altoparlante dei massimi sistemi. La seguo proprio perché penso che le teorie possono servire da stimolo per l’azione, da motivazione, ma non per capire i fatti, gli avvenimenti, che sono sempre diversi.
    Saluti a lei
    a.

  28. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Caro Rodolfo,

    raccontami questa storia quando ritornerai nella stagione invernale e ci dovesse mancare la corrente per qualche giorno come fu’ quest’anno.

    Credo che ringrazierai la mia decisione di fare installare un generatore capace di energizzare tutta la casa…senza muovere un dito.

    Per conto mio ti posso dire che non ho mai avuto tanto freddo in tutta la mia vita….si’ una cenetta al lume di candela e’ romantica, basta che duri poche ore.

    Nella mia vita ne ho viste di tutte, la vera poverta’ l’ho trovata in America, mi sono tirata su le maniche e non mi sono mai sentita povera, so fare di tutto, la necessita’ aguzza l’ingenio.

    Non trovo che la “via di mezzo” sia degradante, solo…meno scomoda, per di piu’ quando si arriva ad una certa eta’.

    Ciao,
    Anita

  29. rodolfo
    rodolfo says:

    A Napoli..quando i Carabinieri cercano di arrestare un ragazzo o un delinquente anche adulto … in certi quartieri abbiamo visto quello succede….ci si rivolta verso i Carabinieri e verso lo Stato anche con violenza…gridi e minacce.
    Che facciamo …il ragazzo sospettato di avere rubato la borsetta della vecchietta lo lasciamo libero?
    Indifferenti aspettiamo che un’ altra vecchietta venga trascinata a terra?
    Frasi come….” A questa gente spezzerei le ossa” o
    “Cosa da sparargli in bocca”….sono frasi di convenzione….dette li per li a chi tra grida e ingiuria e di consequenza perde un po’ anche le staffe….e’ umano.
    Inumano sarebbe al contrario se quei propositi dette in un momento di rabbia fossero successe veramente.
    La stessa cosa succede in Israele…i poliziotti Israeliani non sono angeli…sono persone normali e nella foga di una vera e violenta manifestazione perdono anche loro le staffe….in effetti non si voleva altro che arrestare un ragazzo colpevole di avere lanciato delle bottiglie incendiarie.
    Ora buttare bottiglie incendiarie o pietre e’ un reato come lo e’ in Italia.
    Certamente i Palestinesi certe cose le lasciano compiere ai ragazzi …gli adulti si tengono come sempre in disparte….e’ la stessa strategia di quelli che a Gaza si nascondevano dietro i bambini a cui viene insegnato ad odiare l’ Israeliano.
    Questi non mi sembrano i presupposti per arrivare ad un processo di pace..
    Porre dunque certi frasi dette nei momenti impetuosi di una vera e propria manifestazione come se fossero davvero avvenute senza analizzare i retroscena ma solo per criminalizzare una parte lo trovo sconcertante direi razzista.
    La violenza in Palestina trovera’ sempre un manganello pronto a spezzare le gambe…”.ma cio’ succede in tutto il mondo” un ragazzo che lancia bottiglie incendiarie viene arrestato…ma cio’ avverrebbe anche da noi… ….manifestazioni pacifiche contro lo Stato possono a lungo andare produrre risultati migliori.
    Rodolfo

  30. rodolfo
    rodolfo says:

    Il mio 31 era naturalmente per il nostro Shalom
    R
    Ma probabilmente succedera’ qualcosa di strano ma prevedibile

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,

    e se si trattasse di “inciucio” della pregiata ditta B&G?
    La realtà ha ormai da tempo superato la fantasia, siamo solo Noi che non ci abituiamo all’idea !
    A ben pensarci,esistono decine di ragioni , perché ciò accada, a cominciare dal famoso detto che il nemico del mio nemico , è mio amico e via discorrendo.
    Su come poi gestire il resto,ti rimando al Machiavelli e alle corti rinascimentali.
    In mezzo ci stanno pure gli intellettuali duri e puri,che sperano di essere di guida ai movimenti reali che borbottano nelle pancie oscure delle società.(vd Il fatto Quotidiano)
    La storia insegna poi, che quando scoppia la diarrea,le cose non vanno mai nella direzione “prefigurata”…
    Non si impara proprio mai nulla !

    cc

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Egr sig Rodolfo,

    siamo lieti che Ditta”Sartoria Lupara e Company SRL…”si sia offerta per la riparazione delle sue toppe.
    Nel frattempo provvederemo ad inviarle Omaggio, un paio di Sai di nostra produzione,con toppe posticce espressamente disegnate da Valentino..di modo che Lei non abbia mai a sfigurare,nelle sue esternazioni di povertà!
    Nel frattempo la Invitiamo ad ad andare a Gaza vestito con uno dei nostri SAI (modello FII) a predicare il Vangelo, come fece Fprimo.
    La sartoria Lupara potrebbe dotarla poi del modello “canne mozze” , come costume impone.
    Ovviamente se ciò accadesse,potremmo offrirle un contributo, in quanto “testimonial”della Nostra… ditta.
    Vadi ,vadi,vadi in pace e porti seco questo nostro messaggio commerciale…

    cc

    Amm delegato della SANO

  33. rodolfo
    rodolfo says:

    Se pero’ fosse Israele e le organizazzioni poliche Israeliane a definire lo Stato Israeliano comprendente anche i territori l’ intero mondo griderebbe allo scandalo.
    Queste sono le differenze.
    R

  34. rodolfo
    rodolfo says:

    Hai visto caro cc? Bella citta’ Gaza nevvero?
    Io la trovo meglio di Catania o Napoli per esempio….pulita..
    linda….per niente Araba…
    Aquila e’ invece li abbandonata a se stessa….
    faremmo bene …prima di parlare della merda degli altri …a parlare della merda che sommerge noi stessi.
    Rodolfo

  35. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma tu caro Francesco III, (alias Rodolfo) sei mai stato a Gaza ?
    Una “Full immersion” ti farebbe bene ,vai e predica !

    cc

  36. rodolfo
    rodolfo says:

    E tu dimmi…ci sei mai stato?
    Sei mai stato in certi quartieri di Napoli, Palermo e Catania?
    Sicuramente no…per questo ti ho spedito delle immagini di Gaza.
    Non ti convincono? Affari tuoi ….certamente non miei…
    R

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Alberto C,

    Lei ha fatto bene a ricordare al gentile pubblico del Blog,che i Catari,fossero una élite !
    Ciò-nondimeno,furono ampiamente sterminati e la presunta eresia ,cancellata…!!
    Vede caro Alberto C, alla fine si finisce sempre dove , ci si rifiuta ostinatamente di non voler ricominciare…
    Se I Catari si fossero rifugiati in conventi sopra dei Monti Athos, creati all’abbisogna ,probabilmente non sarebbe successo nulla o poco..
    La domanda quindi è sempre la stessa, cosa realmente “muove” i massacri,(piccoli e grandi ), se non la solita solfa, che attraversa i millenni,assumendo via via aspetti diversi, ma nella sostanza confluendo sempre al solito punto nei momenti cruciali ?

    Prendiamo gli Illuministi, se in fondo in fondo, alla fin fine ..non vi fosse stata una profonda mutazione economica..alla base , avrebbero avuto lo stesso successo ..o non piuttosto sterminati a loro volta, sotto l’egida di Dei crudeli ed anacronistici che chiedono per dimostrare la fede in loro ,il sacrificio del primogenito ??

    cc

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro rodolfo III,
    facciamo così, io vado a Catania e Palermo tu a Gaza, io a Napoli ci sono già stato !

    cc

    Poi ci raccontiamo !
    Io vado naturalmente da Turista, tu ovviamente da Predicatore !

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per mettere in chiaro il problema della densita’ di popolazione nella Striscia di Gaza …le seguenti informazioni
    2003….densita’ 3541
    2004 ………………3680
    2005 ……………..3823
    2006……………….3968
    2007……………….4117
    2008 ……………..4167
    2009……………….4310
    2010……………….4456
    2011 ……………….4603
    2012 ………………..4750


    Principato di Monaco………16 689
    Macao (Cina)…………………16 068
    Singapore……………………….6 485
    Hong Kong (Cina)…………..6 356
    Gibilterra (Regno Unito)…4 297

    R

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Il caso Aldrovandi !

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/27/Aldrovandi-agenti-manifestano-sotto-ufficio-madre_8467979.html

    Bene fanno i Poliziotti a lamentare disparità (eventuali di trattamento) tra Delinquenti comuni e Poliziotti in materia di Pene.

    Anche se ,in teoria non è la stessa cosa iscriversi alla mafia o camorra o alla delinquenza comune ed alla Polizia (almeno dovrebbe )

    Ma nessuna scusa ,anzi , un vomitevole senso di schifo, nel volerlo fare sotto le Sedi della Mamma di Aldrovandi.
    Poche balle, non vengano a dire che non sapevano…ridicolo !
    Mai visti Poliziotti fare le stesse cose a Catania e Palermo sotto le finestre di Noti Benefattori dell’Umanità!
    Di questo passo finiremo come il caporale di Gaza,e i distinguo del noto francescano Rodolfo ! detto ormai negli ambienti Fra Rodolfo del bambin gesù!

    cc

  41. rodolfo
    rodolfo says:

    Per dirla in parole povere la Striscia di Gaza ha un incremento della popolazione del 3%…
    nonostante le guerre…la presunta fame e sete…con una immigrazione uguale a 0%…

    l’ Italia che ha una intensa immigrazione …non ha mai avuto una guerra negli ultimi 70 anni …
    un incremento della popolazione del solo 0,38%…..
    Rodolfo

  42. Shalom
    Shalom says:

    Il king David della propagandina, al secolo Radolfo il Rudolfo, è sempre in azione. Povera Israele!
    Shalom

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Proprio per questo spaccano le ossa ai bambini palestinesi.
    Potrebbero essere i nemici di domani…

    C.G.

  44. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    Le ossa non vengono spaccate a priori….
    anche in quel video di Shalom non c’ e’ nessun ragazzo finito con le ossa rotte…
    si riferisce solo una frase….
    le ossa caso mai si rompono a chi oppone una forte resistenza….
    ma questo succede dovunque….
    poi quando scrivi”Potrebbero essere i nemici di domani”…
    hai voglia di rompere ossa con quelli che si moltipicano come i conigli…..
    Rodolfo

  45. Alberto C.
    Alberto C. says:

    per controcorrente
    i catari nel sud della francia a inizio 200 erano una elite con vasto seguito e appoggi politici locali: ai sovrani francesi conveniva la crociata papale per ampliarsi a sud..
    in italia gli inquisitori contro i catari trovarono invece difficoltà scontrandosi a volte con gli organismi comunali e alcuni domenicani furono ammazzati, poi lentamente riuscirono a inserirsi. ma nel 300 contro i Visconti si scornarono e il papato.. si accordò.
    Gli illuministi nel 700 erano più forti della chiesa perché appoggiati dai sovrani che volevano rafforzare le competenze statali a danno dei privilegi e poteri ecclesiastici, percepiti come un limite politico-economico-ideologico, per cui illuminismo, giansenismo e giurisdizionalismo spesso andarono a braccetto.
    infatti furono i gesuiti nel 1773 ad essere soppressi (e gli indios sudamericani caddero dalla padella alla brace..), mentre l’inquisizione romana dal 600 non comminava più pene di morte (assai diversa quella spagnola dipendente dai sovrani).
    in uno degli ultimi processi x stregoneria nel 700 a rovereto l’avvocato delle due poverette insisteva che fossero anche eretiche e quindi fossero giudicate dall’inquisizione (che appunto da un secolo non comminava sentenze di morte), invece prevalse il tribunale civile (laico) e furono condannate a morte.
    Come vede quello che contano sono i rapporti di forza, come sempre nella storia. i fanatismi prevalgono quando sono armati: hitler disarmato sarebbe stato un mezzo sovversivo fallito, purtroppo le condizioni economico-sociali gli fecero acquisire consensi. è dal consenso al fanatismo che bisogna guardarsi.

    si parla di palestina: l’unica soluzione (che non sarà mai accettata) sarebbe un grande stato unico effettivamente LAICO con pari diritti giuridici, politici ed economici tra ebrei e palestinesi, che lentamente avrebbero un peso demografico simile, con una proporzionale etnica come in alto adige per i nuovi posti nella burocrazia e nell’esercito. del resto chi avrebbe 150 anni fa pensato che eredi degli schiavi neri e bianchi in usa potessero mischiarsi con pari diritti? (anche se questo non è ancora del tutto raggiunto nella pratica).
    uno stato misto non avrebbe ragione di essere avversato o minacciato dai vicini, mentre un piccolo stato ebraico contrapposto a uno palestinese (una specie di ghetto) sì. ma dovrebbe essere patria ugualmente per ebrei e palestinesi.
    in alto adige gli odi erano veramente forti, ma si è riusciti. ovviamente prevarranno gli odi e le manovre di stati vicini e lontani e non accadrà.
    l’unica scusante per gli israeliani è lo choc che hanno subito con lo sterminio e la paura conseguente che gli induce a non fidarsi di nessuno e usare la forza. succede anche x chi ha subito maltrattamenti da piccolo. forse io odierei il mondo intero se avessi avuto la famiglia sterminata sistematicamente dai tedeschi ma con complicità in ogni nazione

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