Mario Monti l’Arcitaliano

E dunque alla fine Mario Monti nonostante il loden e la valigia con il trolley si è rivelato più italiano che anglosassone. Anzi, s’è rivelato proprio il classico Arcitaliano, per usare un termine caro a Giuliano Ferrara, che di arcitalianità se ne intende al punto da avere coniato il termine e da usarlo come suo soprannome nella sua rubrica sul settimanale Panorama. Arcitaliano e quindi anche discretamente vanesio. Chi accetterebbe che il dentista una volta quasi completati i lavori per i nostri denti pretendesse di continuare a occuparsene anche se abbiamo forse deciso di cambiare dentista cercandone uno più bravo e/o meno costoso? E chi accetterebbe che l’architetto o l’impresario edile una volta quasi terminata la ristrutturazione della nostra casa pretendesse di continuare a occuparsene, per giunta in coabitazione con noi, anche se abbiamo deciso di cercarne di meglio o meno cari? Certamente nessuno accetterebbe tali eventuali invasioni di campo, decisamente impensabili. Mario Monti invece più o meno questo sta facendo. Il che dimostra che non è del tutto vero che lui è un tecnico prestato alla politica per necessità di quest’ultima. Se lo fosse accetterebbe di passare la mano, con i nostri sentiti ringraziamenti, accettando quanto deciso dai padroni della dentatura e di casa con annesso guardiano, vale a dire dal parlamento e dal presidente della Repubblica. Invece ha deciso di restare in politica e mettere in piedi una coalizione di centro. Che porterebbe via voti sia alla sinistra che alla destra e lo metterebbe forse in grado di restare a palazzo Chigi. Evidentemente a Monti il premio d’ingaggio pagato come anticipo per le sue prestazioni da tecnico, cioè la nomina a senatore a vita, non è bastato.

Per carità, nessuno vuole privare Monti dei suoi diritti politici sia attivi, come fondatore o catalizzatore di partiti e alleanze, sia passivi, come candidabile al governo da parte di tali alleanze.
Però non si venga a dire che Monti è un tecnico e che come tale è stato prestato alla politica oppure che una volta prestato alla politica ci abbia preso gusto. A ben guardare, la linea di governo di Monti è stata orientata fin dall’inizio, volutamente o no, verso gli sbocchi attuali: vale a dire, verso il compattamento di un blocco di centro che dal Vaticano fino ai finanzieri e industriali “illuminati”, quale si usa dire sia per esempio Montezemolo, fosse in grado di spingere ancora una volta la sinistra e il centrosinistra nell’angolo dietro la lavagna.
La Chiesa infatti, a partire dall’Imu, è stata sempre molto ben trattata (anche) dal governo Monti. E lo stesso Monti non solo va a messa tutte le domeniche, al contrario di Pierluigi Bersani, ma ci tiene anche a farlo sapere. Inoltre la formazione e la carriera professionale dell’attuale primo ministro sono tali da permettere di relegare il luogo dove ha studiato, la celebrata Università privata Bocconi, a ricordo di gioventù mentre le varie istituzioni estere dove Monti s’è fatto il gran nome assurgono a plasmatori e garanti della sua capacità tecnica: Monti diventa così il loro naturale uomo di fiducia e di riferimento nell’Italia di oggi e di domani. Istituzioni, si noti bene, che non praticano la filantropia, ma fanno il proprio interesse. E lo fanno a prescindere da quello che potrebbe essere il nostro di cittadini di un Paese chiamato Italia.
Il plauso di Obama e l’invito pubblico del cancelliere tedesco Angela Merkel e del capo di Stato francese François Nicolas Holland parlano chiaro: Monti ci dà più affidamento e garanzie di Bersani. E in Vaticano sono in apprensione all’idea di un governo Bersani con dentro anche un “estremista” come Niki Vendola, per giunta gay dichiarato, e l’inevitabile prospettiva di dover pagare l’Imu sulla marea di immobili posseduti in Italia e di perdere gli incostituzionali finanziamenti e appoggi nelle scuole private a (ulteriore) danno di quelle pubbliche. Vade retro, Bersani! Tappeto rosso e incenso invece per il cattolico praticante Mario Monti, da cooptare come nuovo uomo della Provvidenza…
Insomma, i poteri veri vogliono garanzie e mettono i piedi nel nostro piatto. Intendiamoci: non è affatto detto che sia un male. E fare gli offesi perché “cediamo sovranità” fa semplicemente ridere. Oggi la sovranità intesa come isola felice per definizione oltre a puzzare ormai di provincialismo è anche fuori dalla realtà. Senza contare che di fronte al Vaticano e agli interessi della Chiesa il BelPaese la sovranità o non l’ha mai avuta o si è accontentato delle sovranità limitata. Nel piatto c’è dunque posto anche per i piedi degli azionisti di riferimento dell’Unione Europea. Meglio però se non puzzano.
A conti fatti, la trasformazione in corso d’opera fornisce di Monti un’immagine più realistica, diversa da quella accreditata con insistenza. Accusiamo la classe dirigente di essersi fatta casta e di approfittare degli incarichi pubblici per prolungarli e passare da un incarico all’altro restando così comunque sulla scena, con gli inevitabili vantaggi personali. Beh, Monti non sta forse facendo di tutto per restare in scena e riavere un incarico pubblico di governo? E sì che il palco come senatore a vita, altro regalone piovuto dal cielo quirinalizio, gli permetterebbe comunque di sedere di diritto in teatro. E un bravo tecnico con frecce nel proprio arco saprebbe di sicuro come partecipare in qualche modo all’allestimento non solo delle scene, ma anche dei canovacci.
L’etica invocata da Monti come imperativo categorico che lo costringe a restare in scena non c’entra nulla. E’ la politica, bellezza! As usual. O permetteremmo forse al dentista o all’impresario edile o all’architetto di invocare l’etica per continuare a occuparsi comunque della nostra dentatura e del nostro appartamento anche a lavori terminati e annesso benservito? In Italia peraltro non mancano né i dentisti ottimi né gli impresari edili e gli architetti in gamba.
La cosa strana è che per scongiurarne la discesa in campo, anzi la “salita in politica”, sia Pierluigi Bersani che Berlusconi offrono a Monti il Quirinale se evita di candidarsi. L’offerta mi pare incongrua. Monti infatti il Quirinale o lo merita per le sue capacità e garanzie internazionali delle quali è portatore oppure non lo merita. Tertium non datur. Invece il tandem Berlusconi-Bersani, che potremmo ribattezzare BB o, per non far torto a Brigitte Bardot, BeBe o meglio ancora BerBer, promette al premier dimissionario il Quirinale se si toglie dai piedi! Strano modo di (s)ragionare, manco fossimo al suk di Algeri.
Forse la cosa migliore che BerBer dovrebbe fare è – quale che sia il Ber che vince e specie se vince quello del centrosinistra – assegnare a Monti i dicasteri Economia, Tesoro e Finanze, oppure quello degli Esteri. Fermo però restando il fatto che la linea la danno il capo del governo e il governo nel suo insieme. E fermo restando anche che Monti non è certo un genio, come dimostra anche il fatto che non solo non gli è mai stato assegnato il premio Nobel per la discipline per le quali si è fatto un nome, ma non è mai stato neppure proposto per tale riconoscimento. Merita però di sicuro il premio Nobel per l’Arcitalianità. A proporlo per tale premio potrebbe essere Eugenio Scalfari, che dopo averlo a lungo incensato si è finalmente accorto che il suo era un amore farlocco. Con Monti che gli ha rifilato un sacco di balle riguardo i vari “ci sto pensando”, “non ho ancora deciso”, “la notte porta consiglio”, “la notte di Natale mi porterà consiglio”, e via bugiardando facendogli fare una pessima figura di allocco, quando  invece Monti il Vanesio aveva tutto ben chiaro e deciso in testa. Sotto la sua rassicurante capigliatura un po’ cotonata, a mo’ di innocua nonnina o anziana zia che veste in loden.
235 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro cg
    scrivi:”Però devo attestare a Rodolfo che da un paio di giorni a questa parte non la ha (miracolo!) buttata sulla solfa del “gli arabi ci vogliono buttare tutti a mare”.

    T isbagli …e’ sempre cosi….basta controllare le ultime dichiarazioni dei leader Palestinesi….informati BENE e poi mi saprai dire…
    Rodolfo

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x PETER

    Che sia antisemita anche Rodolfo e chiunque sia anti palestinese o anche “solo” anti arabo non ci piove. Sono infatti semiti anche costoro, tant’è che le loro lingue vengono definite anch’esse lingue semitiche. Certo, il fasciosionismo, come lo definisce il mio amico FB Ariel Toaff, figlio dell’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, pretende che siano considerati semiti solo gli ebrei, gran parte dei quali sono occidentali ed europei che di semita non hanno nulla e i cui avi nulla hanno avuto mai a che fare con la Giudea e la sua capitale Gerusalemme, che oltretutto gli ebrei hanno strappato ai cananei, cioè ai fenici, del ceppo gelbuseo. Motivo per cui i libanesi di oggi potrebbero accampare pretese su Gerusalemme e dintorni…. Che il “popolo ebreo” sia in realtà un insieme di poli tra loro diversi man mano convertiti alla religione prima giudeica e poi ebraica, esattamente come il “popolo cristiano” è un insieme di popoli convertit al cristianesimo, lo ha dimostrato un docente israeliano ebreo, Shlomo Sand. Il quale ha anche demistificato molto di quanto sostiene il sionismo politico.
    Del resto il fasciosionismo pretende di avere l’esclusiva del genocidio hitleriano, buttando a mare il genocidio degli “zingari” pure di mano hitleriana e le decine di genocidi perpetrati dagli europei man mano che diventavano coloni americani nelle Americhe. Di questo passo, il fasciosionismo pretenderà che la seconda guerra mondiale è stata fatta contro gli ebrei, buttando a mare i 30-40 milioni di russi ammazzati da tedeschi e italiani e gli altri 10-20 milioni di vittime.
    Che i fasciosionisti, a partire dall’attuale governo israeliano, siano antisemiti lo ha scritto anche la grande e coraggiosa giornalista israeliane ebrea Amira Hass in un suo articolo su Ha’aretz che io ho pubblicato tempo fa non tra i commenti, ma come puntata del blog. Per rinfrescare la memoria anche agli smemorati, e ai monopolisti della Memoria a senso unico, riporto il link e l’intero testo di quella puntata:

    http://www.pinonicotri.it/2012/07/3682/

    L’antisemitismo del quale non si parla e che si vuole tenere accuratamente nascosto
    da Pino Nicotri
    Di Amira Hass
    Haaretz
    Ecco una statistica che non vedrete nelle ricerche sull’anti-semitismo, per quanto lo studio possa essere meticoloso. nei primi sei mesi dell’anno, sono stati registrati 154 assalti di tipo anti-semita, 45 dei quali attorno a un solo villaggio. Alcuni temono che il record dell’anno scorso di 411 attacchi -un numero notevolmente maggiore dei 312 del 2010 e  dei 168 nel 2009 – potrebbe essere superato questo anno.
    Cinquantotto incidenti sono stati registrati soltanto in giugno, compresi lanci di pietre mirati ad agricoltori e pastori, finestre fatte a pezzi, incendi dolosi, danni a condutture d’acqua e a cisterne, alberi da frutta sradicati, e un luogo di culto danneggiato. Talvolta gli assalitori sono mascherati, a volte no; a volte attaccano  di nascosto,  talvolta alla luce del giorno.
    Ci sono stati due attacchi violenti al giorno, in sedi separate, il 13, 14 e 15 luglio. Le parole “morte” e “vendetta” sono state  scarabocchiate in varie zone; un messaggio più originale promette che “Noi faremo ancora massacri.”
    Non è un caso che i diligenti ricercatori  di antisemitismo  abbiano omesso questi dati. La ragione è che non li considerano rilevanti, dal momento  che i Semiti che sono stati attaccati vivono nei villaggio che si chiamano Jalud, Mughayer e At-Tuwani, Yanun e Beitilu. La dose giornaliera di terrore (altrimenti nota come terrorismo) che viene inflitta a questi Semiti, non viene compilata in un  rapporto statistico ordinato, né viene notata dalla maggior parte della popolazione ebraica di Israele e del mondo – anche se gli incidenti rassomigliano alle storie raccontate dai nostri nonni.
    Il giorno che i nostri nonni temevano era la  domenica, il Sabbath per i Cristiani; i semiti che non interessano i ricercatori che monitorano  l’anti-semitismo, temono il sabato, il Sabbath degli Ebrei. I nostri nonni sapevano che le autorità preposte all’imposizione dell’ordine, non sarebbero intervenite ad aiutare una famiglia ebraica che veniva attaccata; sappiamo che le forze di difesa israeliane, la polizia israeliana, l’Amministrazione civile, la polizia di frontiera, e i tribunali stanno in disparte chiudendo gli occhi, facendo indagini superficiali, ignorando le prove, minimizzando la gravità delle azioni, proteggendo chi compie gli attacchi, e incoraggiando quei persecutori.  Le mani che promuovono gli attacchi sono di Ebrei Israeliani che violano la legge  internazionale vivendo in Cisgiordania Gli obiettivi e gli scopi degli attacchi sono l’essenza della non-occupazione israeliana. Questa violenza sistematica fa parte dell’ordine esistente. Essa completa e facilita la violenza del regime e quello che i suoi rappresentanti – i comandanti di brigata, i comandanti di battaglione, i generali e i funzionari dell’Amministrazione civile – stanno facendo mentre “sopportano il peso” del servizio militare.
    Stanno arraffando più terra possibile, usando pretesti e trucchi resi giusti  dall’Alta Corte di Giustizia; stanno confinando le persone del luogo in riserve densamente popolate. Ecco l’essenza del grandissimo successo noto come Area C: un intenzionale assottigliamento della popolazione palestinese nel 62% circa della Cisgiordania, in preparazione all’annessione ufficiale.
    Giorno dopo giorno diecine migliaia di persone vivono all’ombra del terrore. Oggi ci sarà un attacco contro le case al margine del villaggio? Saremo in grado di arrivare al pozzo, all’orto, al campo di grano? I nostri bambini arriveranno bene a scuola, o riusciranno ad arrivare illesi a casa dei loro cugini? Quanti alberi di ulivo sono stati danneggiati durante la  notte?
    In casi eccezionali, quando si ha fortuna, una video camera usata da volontari di B’Tselem, documenta un incidente e perfora l’armatura dell’ignoranza ostinata  indossata dai cittadini dell’unica democrazia del Medio Oriente. Ma questa abitudine di violenza che aumenta è molto reale, anche se non se ne dà abbastanza notizia.
    Secondo l’organizzazione per i diritti umani Al-Haq, l’escalation ricorda ciò che è accaduto nel 1993-1994, quando avevano avvertito che l’incremento di violenza, unito all’incapacità delle autorità di intervenire, avrebbe causato un numero enorme di vittime. E poi il dottor Baruch Goldstein dell insediamento di Kiryat Arba, è arrivato e ha freddato 29 fedeli musulmani presso la moschea Ibrahim. Il massacro ha  lo scenario  per una politica di Israele  di vuotare la Città Vecchia di Hebron dei suoi residenti palestinesi , con l’assistenza di persecutori Ebrei israeliani, C’è qualcuno tra coloro che prendono  decisioni nel paese e che le attuano che speri in un secondo round?
    ………………………………..

    Censura? Haaretz cancella l’articolo di Amira Hass sulla crescente violenza dei coloni
    Di Ali Abuminah

    Il quotidiano di Israele, Haaretz ha misteriosamente cancellato un forte articolo di Amira Hass intitolato :”L’antisemitismo di cui si tace,” riguardo a un incontrollato aumento di violenza contro i Palestinesi da parte dei coloni israeliani.
    Questo è almeno il secondo notevole atto di apparente censura da parte di Haaretz nei mesi recenti. In dicembre, come abbiamo riferito, il giornale ha espunto dal suo sito web un articolo di David Sheen su un orripilante dimostrazione anti-africana a Tel Aviv.
    L’articolo della Hass, originariamente pubblicato il 18 luglio, paragonava l’allarmante aumento di attacchi dei coloni al periodo che ha portato al massacro del 1994 di Palestinesi di Hebron da parte dei coloni:
    Secondo l’organizzazione per i diritti umani Al-Haq, l’escalation ricorda ciò che è accaduto nel 1993-1994, quando avevano avvertito chel’incremento di violenza, unito all’incapacità delle autorità di intervenire, avrebbe causato un numero enorme di vittime. E poi il dottor Baruch Goldstein dell insediamento di Kiryat Arba, è arrivato e ha freddato 29 fedeli musulmani presso la moschea Ibrahim
    ……………………
    La Hass è un a delle più note giornaliste di Hareetz, famosa a livello internazionale per il modo in cui documenta le violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei confronti dei Palestinesi.
    ………………
    L’articolo sparisce
    La versione in lingua ebraica dell’articolo della Hass, è ancora presente sul sito del quotidiano in ebraico. E’ la versione inglese che è sparita.
    La  versione inglese si può ancora leggere tramite Google Cache (v. sopra).
    Tuttavia, l’url originale dell’articolo ora rimanda a una pagina a cui non si può accedere
    http://www.haaretz.com/opinion/the-anti-semitism-that-goes-unreported-1.394279.
    Una ricerca nell’archivio di Haaretz degli articoli di Amira Hass, indica che fino a oggi, il suo articolo più recente era del 16 luglio. L’articolo del 18 luglio non riesce a trovare da nessuna parte.
    Ironicamente, l’url che originariamente portava all’articolo della Hass, ora collega a uno scritto di un uomo che ha come sottotitolo:”Donne, non siate sceme.  La voce della protesta femminile non viene ascoltata.” La Hass è una delle poche donne importanti che scrive su  Haaretz e sembra che la sua voce non possa essere ascoltata.

    Fonte: http://www.zcommunications.org/censorship-haartez-deletes-amra-hass-article-on-surging-
    settler-violence-by-ali-abunimah
    Originale: Electronic Intifada
    Traduzione di Maria Chiara Starace
    Da Znet

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x PETER e x TUTTI

    Pretendere che siano antisemiti solo gli ebrei, la gran parte dei quali – ripeto – peraltro non è semita neppure da lontano. è come pretendere che siano considerati europei solo i francesi o i tedeschi o gli italiani. Oppure che siano considerati americani solo i canadesi o i cileni o i panamensi o gli statunitensi. Si tratta cioè di ignoranza crassa, oltre che di prepotenza e imbecillità decisamente gravi. Degne del fascismo e del nazismo, che infatti nella pratica consideravano semiti appunto solo gli ebrei.
    Spero di non dover tornare su questo disgustoso argomento.
    Buona serata.
    pino nicotri

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    A volte si puo’ diventare antisemiti per opportunismo….questo e’ il caso di Bruno Kreisky cancelliere Austriaco dal 1970 al 1983…e Haider era stato un suo buon alunno ed ha imparato bene..

    Kreisky e’ stato vittima dell’ antisemitismo Austriaco e per quanto possa sembrare paradossale divento’ lui stesso per opportunismo antisemita…
    Austriaco ma in quando Ebreo costretto all’ emigrazione in Svezia…. divento’ un antisemita … per quanto paradossale possa sembrare…tornava in patria nel 1945 ma fu allontanato per non dare al partito dell’ SPÖ una impronta Ebraica…
    fu mandato a Stocolma per organizzare le ambasciate e i consolati Austriaci….tornando in Austria imparo’ che per essere accettato bisognava essere antisemiti …diventa cosi uno dei piu’ feroci denigratori dello Stato d’ Israele…ma nello stesso tempo diventa anche Cancelliere…per ben 13 anni alla guida del paese
    (questo il suo premio)…famoso il suo incontro con Arafat leader del PLO nel 1979 …gia’ allora organizazzione terroristica…
    Rodolfo

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    insomma essere antisemiti ad alcuni conviene…si sa’…

    nessuno poi ha mai sostenuto che sono solo gli Ebrei ad essere Semiti…e’ chiaro che lo sono anche i Palestinesi….ma da quando e’ stato coniato questo aggettivo…”antisemita” pure le pietre lo sanno e qualsiasi cretino lo sa’… che e’ sinonimo di antiebraismo….
    insomma cerchiamo di essere realisti e dire pane al pane e vino al vino…a che vale l’ ipocrisia….lasciamocela dietro le spalle…non ne vale la pena a discuterne.
    Rodolfo

  6. peter
    peter says:

    x Pino

    anch’io tendo a dire antisemita nel senso di odio antiebraico, ed a dire Olocausto invece di Shoa, dato che l’uso e’ quello che e’. Ma sono del tutto d’accordo che oggi siano molto piu’ semiti i palestinesi degli israeliani ebrei.
    La manipolazione di certi sul blog lascia perplessi. Kreisky era un uomo onorevole, disse lui stesso che in vita sua soffri’ per essere socialista, non per essere ebreo. Non era sionista, il che per i soliti noti equivale ad essere antisemita. Ma non oppose mai l’esistenza di Israele come stato, ed aveva amici tra i laburisti israeliani (socialisti) di allora. Era odiato da S. Wiesenthal perche’ non si accaniva contro politici austriaci del suo tempo che avevano avuto un passato filonazista da giovani o giovanissimi (e che dire ad esempio del papa attuale?…). Per Kreisky, ognuno aveva il diritto ad errori di gioventu’.
    Sostenere che Heider fosse ‘suo allievo’ e’ davvero ridicolo, oltreche’ denigratorio della memoria di Kreisky

    un saluto

    Peter

  7. peter
    peter says:

    la parola semita, per inciso, venne coniata da un archeologo tedesco del XIX secolo. Quindi un tantino datata, obsoleta, di sicuro fraintesa all’epoca

    Peter

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    “allievo”in senso metaforico naturalmente…
    Kreisky amico d’ Israele e degli Ebrei? Nemmeno per sogno…
    famosa una sua frase:-
    “”Se gli Ebrei in Israele sono un popolo, e’ un popolo miserabile”
    piu’ antisemita di cosi….si muore…
    Rodolfo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    che poi fosse amico dell’ uno o dell’ altro non toglie che per opportunismo Kreisky fosse un antisemita ….uno dei peggiori..
    R

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    So bene come è nata la parola “semita”, è stato ricordato su questo blog mi pare proprio da Rodolfo direi un paio di anni fa.
    Il problema è che l’accusa di antisemitismo come equivalente di odio contro gli ebrei oltre a essere una grande e disonesta puttanata si accompagna all’armamentario di altre accuse infami: “ebreo che odia se stesso” (Self-Hating and/or Israel-Threatening, con l’acronimo SHIT, cioè merda! Proprio come i nazifascisti!), “pacifinti”, e altre porcate degne dei processi dell’Inquisizione o di quelli stalinisti, dove si lapidava la gente rispettivamente come “strega”, “stregone”, “amica del demonio” o “servo dell’imperialismo” , “lacchè dei padroni”, “lacchè dell’imperialismo”. Senza dimenticare l’espressione e il concetto di “utile idiota” coniato mi pare da Mussolini o dai suoi scagnozzi.
    In Israele hanno avuto la faccia come il culo di considerare “semiti” e “ritornati in Israele” (dopo 2000 anni…) perfino un gruppo di peruviani convertiti all’ebraismo e decine di migliaia di russi che non sono neppure ebrei, ma cristiani ortodossi, tant’è che quando muoiono vengono sepolti in cimiteri non ebrei.
    E’ fin troppo evidente ormai perché si agitano e cosa si prefiggono coloro che battono e ribattono lo stesso chiodo come un disco rotto: l’importante non è argomentare e convincere, ma solo far perdere tempo e seminare confusione. Strategia ben precisa, utilizzata al massimo dal governo Netanyahu. Come denunciano molti ebrei israeliani e non.
    Un saluto.
    pino

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Peter:-“anch’io tendo a dire antisemita nel senso di odio antiebraico …
    ma sono del tutto d’accordo che oggi siano molto piu’ semiti i palestinesi degli israeliani ebrei”.


    Un contrasto in se….
    R

  12. peter
    peter says:

    infatti Kreisky non credeva in un popolo ebraico, diceva che l’ebraismo e’ una religione ne’ piu’ ne’ meno come il cristianesimo o l’islam. Che e’ poi anche quello da sempre sostenuto da Pino ed altri sul blog, e da tanti altri nel mondo.
    Che a Rodolfo piaccia o no, il sionismo e’ sempre stato un movimento di destra nazionalista, appoggiato di fatto dalle destre in occidente, US in particolare. Fin qui nulla di particolare, ma la perfida manipolazione mediatica sta nel giochetto non sionista o antisionista uguale ‘antisemita’. So di ebrei britannici ai quali non importa un fico secco d’Israele, sono antisemiti pure loro??
    La posizione di Kreiski, molto equilibrata, era poi quella delle sinistre europee in genere

    Peter

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    La particolarita’ del popolo Ebraico e la necessita’ di un nido per gli Ebrei deriva dalle sue persequzioni e dal non essere stato mai accettato completamente dagli Stati in cui si stabiliva….da qui
    l’ antisemitismo sempre vegeto e pimpante ancora oggi…
    Mentre per le due altre religioni cio’ non e’ successo…ed un Cattolico che vive in un paese anticattolico o un Musulmano che vive in un paese antiislamico….se ce ne sono…haavuto sempre un luogo dove rifugiarsi…l’ Ebreo no…e’ stato in balia degli altri pur avendo avuto in passato uno Stato…..questo e’ un dato di fatto.
    Ora a torto o a ragione se lo e’ ricostruito ed anche bene.
    L’ invidia sta’ proprio li…certi questo non riescono a sopportarlo.
    Questo e’ tutto
    Rodolfo

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 03.01.13 alle 19:07 } L’ invidia sta’ proprio li…
    ————————————-
    L’invidia??!! Rodolfo si sente bene? U.

  15. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non so’ caro Uroburo…io lo chiamo cosi questo astio verso Israele …invidia per qualcosa fuori dal comune…chi poteva mai immaginarselo che da un’ idea e da un pugno di pionieri potesse nascere quel luogo che oggi si chiama Israele….ricostruire uno Stato irrimediabilmente perduto…ancora 60….100 anni fa’ lo si sarebbe ritenuto impossibile…cosi come 100 anni fa’ lo sbarco sulla luna…
    e’ stato uno sforzo immane…compiuto dai scampati alle persecuzioni naziste e fasciste …ma anche un po’ da tutti…
    questo…magari non per lei…ma per molti (secondo il mio parere)
    e’ motivo d’ invidia.
    Un saluto
    Rodolfo

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    come sempre ve la cantate e ve la suonate come piace a voi, ma sempre sull’aria del Chiagne e futte …
    I sionisti avevano denaro a bizzeffe ed un livello culturale altissimo. Quelli che hanno creato l’esercito israeliano erano in gran parte veterani della II GM, molti delle truppe d’assalto, con una conoscenza di altissimo livello dei sistemi d’arma, di tattica e di strategia.
    Contro avevano solo dei poveracci senza armi e senza conoscenze. Avrei vinto anch’io.
    Invidia? ?!! Tanto quanto per le SS. U.
    PS. Visto quanto abbiamo saputo dell’Hasbarà direi che tutte le dichiarazioni dei palestinesi riportate dagli israeliani sono sospette di spudorata menzogna secondo i ben noti metodi del MEMRI. Quindi si risparmi, non ci crediamo più. u.

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quel pugno di pionieri lo fecero nascere attraverso bombe e stragi di innocenti che non facevano del male a nessuno.

    Si dovrebbe chiamarli “pionieri” aggiungendo “terroristi” se si fosse meno ipocriti e strabici.

    C.G.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S. x Rodolfo.
    Durante le mie acquisti al supermercato faccio sempre attenzione quando specialmente compro frutta che il prodotto non abbia il codice di barra israeliana che conosco a memoria, ma non voglio divulgare,

    Non è invidia ma boicotto. Sano e cosciente boicotto.
    Sapessi quanti ne conosco che fanno lo stesso.. neanche te lo immagini. Infatti dove mi reco a fare la spesa le primizie di frutta israeliana sono sempre di meno, soppiantate da spagnole, marocchine e anche italiane E se mi capita (molto raramente) di intravvedere prodotti di Palestina, acquisto sempre il doppio se possibile.

    Sono altresì cosciente che sono piccoli gesti i quali non cambieranno la barbarie, il sopruso e l’uso delle armi.

    C.G.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Ebbene sì, Rodolfo, siamo contenti nel nostro piccolo. Mattoncino dopo mattoncino diamo il nostro piccolissimo contributo per la giustizia, la verità, il rispetto per i diritti altrui. U.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Da Repubblicaonline
    Huffington Post
    “SENATORE A VITA”
    Bertinotti chiede a Napolitano: Pannella al posto della Montalcini. In esclusiva la lettera al presidente
    —————————————————-
    L’onorevole Spennella è proprio qualcuno a cui la democrazia ittagliana non deve nulla ed al quale, invece, deve moltissimo questa politica spettacolare, gridata, fatta di slogan (spesso idioti) senza contenuto [ad esempio: Lo sterminio per fame nel mondo, metricamente perfetto, con cui questo cialtrone ha assordato la politica ittagliana per anni ed anni].
    Ma che ci si può aspettare dall’Infausto? Caxxate, no?
    Un saluto U.

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DAVVERO UNA BELLA DEMOCRAZIA. STRANO PERO’ CHE RICORDI IL SUDAFRICA PRE MANDELA LIBERO
    ————————————————————
    http://www.lindro.it/politica/2012-12-14/61863-vite-nella-firing-zone

    In pericolo le comunità palestinesi nell’Area C
    Vite nella Firing Zone
    Tel Aviv minaccia di espulsione i residenti a Sud di Hebron. In attesa dell’Alta Corte
    di Emma Mancini
    Betlemme, Venerdì 14 Dicembre 2012, 10:07

     Dodici villaggi presi in ostaggio. È la storia di un gruppo di comunità palestinesi, 1.500 persone che vivono da decenni di pastorizia nelle colline verdi e sassose a Sud di Hebron, in Cisgiordania. Dall’inizio degli anni Settanta, le autorità israeliane hanno dichiarato l’area ‘Firing Zone 918′, zona militare chiusa destinata alle esercitazioni dell’esercito israeliano. Dopo anni di soprusi, ora otto dei dodici villaggi stanno subendo una nuova drammatica minaccia: l’espulsione forzata dalle loro case e dalla loro terra. Domenica 16 dicembre l’Alta Corte israeliana emetterà la sentenza definitiva, dopo anni di attese e petizioni.
     
    Ma le dodici comunità palestinesi non intendono arrendersi. Martedì hanno lanciato una campagna internazionale per l’abolizione della Firing Zone 918: obiettivo, attirare l’attenzione del mondo su un fazzoletto di terra sconosciuto, ma che rappresenta la violenza dell’occupazione israeliana. La storia della Firing Zone 918 comincia negli anni Settanta: Israele trasforma in zona militare chiusa l’area di Masafer Yatta, dodici villaggi al confine Sud della Cisgiordania, lungo la Linea Verde. Tuba, al-Mufaqarah, Isfey, Maghayir al Abeed, al-Majaz, at-Tabban, al-Fakheit, Halaweh, Mirkez, Jinba, Kharoubeh e Sarura: comunità in piena Area C, ovvero sotto il controllo militare e civile israeliano. “Nel 1999 le forze militari israeliane, insieme ai funzionari dell’Amministrazione Civile, hanno espulso i palestinesi residenti dentro la Firing Zone 918, distruggendone le proprietà – spiega il Comitato di Coordinamento per la Lotta Popolare, leader del gruppo di associazioni che ha avviato la campagna internazionale – Gli abitanti hanno presentato una petizione all’Alta Corte israeliana, che ha emesso un’ingiunzione temporanea con la quale autorizzava i residenti a ritornare nelle proprie case e impediva allo Stato d’Israele di espellerli fino a decisione definitiva”.
     
    La ragione di una simile attenzione da parte israeliana è chiara: l’obiettivo è annettere definitivamente l’area allo Stato di Israele. La zona si trova al confine ufficiale tra Cisgiordania ed Israele ed è occupata da numerose colonie e insediamenti illegali israeliani, minaccia continua alla vita della popolazione palestinese. Dichiarando l’area “zona militare chiusa”, si compie un passo verso l’annessione definitiva. Unico ostacolo è la popolazione residente, che Tel Aviv intende espellere il prima possibile. “Il 19 luglio 2012 – prosegue il Comitato – lo Stato israeliano, su istruzione del Ministero della Difesa, ha presentato alla Corte una notifica con la quale dichiara che gli abitanti delle 12 comunità non sono ‘residenti permanenti’ e non hanno il diritto di vivere nella zona. Il 7 agosto l’Alta Corte ha dichiarato la notifica dello Stato ‘un cambiamento della situazione’ e ne ha accettato la richiesta: le comunità vanno espulse. Subito, i residenti hanno presentato una nuova petizione: la Corte emetterà la sentenza il 16 dicembre. Se il tribunale rigetterà la petizione, gli abitanti di otto villaggi su 12 saranno evacuati e le loro case demolite”.
     
    Uno scenario drammatico per 1.500 persone che vivono in quelle terre da decenni, da ben prima della creazione dello Stato di Israele. E che ora potrebbero essere espulse con la forza dall’occupante. “Per comprendere il caso della Firing Zone 918, si deve prima di tutto conoscere la situazione delle colline a Sud di Hebron – ci spiega Hafez Huriaini, coordinatore del Comitato Popolare delle colline a Sud di Hebron – Quella israeliana è un’occupazione volta ad evacuare la popolazione palestinese residente. Dal 1967 ad oggi le politiche attuate nell’area sono state volte al trasferimento forzato dei residenti. In molti modi diversi: le comunità in questione non hanno accesso ai servizi di base, acqua ed elettricità. Si trovano in Area C ed è Israele ad essere responsabile di fornire tali servizi. Ma non lo fa. Allo stesso modo, in Area C non è permesso costruire: è necessario il permesso dell’Amministrazione Civile israeliana”.
     
    Nel 94,5% dei casi, i permessi richiesti dalle comunità palestinesi residenti in Area C vengono rigettati. Per sopravvivere e resistere nella propria terra, i palestinesi costruiscono lo stesso. La reazione israeliana è la demolizione. “Demoliscono case, scuole, moschee, strutture agricole – prosegue Hafez – nell’obiettivo di farci lasciare le nostre terre. Altra strategia è quella della violenza: le comunità palestinesi a Sud di Hebron sono circondate da insediamenti israeliani illegali. I coloni sono estremamente violenti, aggrediscono continuamente pastori e studenti e attaccano le nostre proprietà. E poi c’è la Firing Zone 918. Tutte politiche volte ad un unico obiettivo: l’evacuazione dei villaggi palestinesi, il trasferimento della popolazione verso Nord, oltre la Road 370, una strada riservata ai coloni e che Israele immagina come il nuovo confine con la Cisgiordania. Se riescono a cacciarci, annetteranno l’area e le colonie presenti allo Stato di Israele”. 
     
     “Cosa si può fare per fermarli? Noi non ci fidiamo dell’Alta Corte israeliana, è il tribunale dell’occupante, prende ordini politici dal governo e ordini militari dall’esercito. Siamo abituati ad aspettarci sempre il peggio da Israele, sia da parte dell’esercito che da parte delle corti di giustizia. Per questo facciamo appello al mondo: se la comunità internazionale apre gli occhi su quanto sta accadendo nelle colline a Sud di Hebron, Israele non potrà più nascondersi. Se è vero che vogliono evacuare l’area perché destinata a esercitazioni militari, beh, dovrebbero evacuare anche le colonie”.
    “Quella che si sta prospettando è una nuova Nakba (‘la catastrofe’ del popolo palestinese, quando nel 1948 con la creazione dello Stato di Israele, le milizie d’occupazione espulsero 750mila palestinesi dalle loro terre, tre quarti dell’intera popolazione. Ndr) – conclude Hafes – Stessi gli obiettivi, stessi i metodi”. Come allora, un’azione terribile e illegale, che viòla il diritto internazionale. La creazione della Firing Zone 918 e il suo mantenimento non è considerata “una necessità” secondo i dettami della Quarta Convenzione di Ginevra. Di conseguenza l’evacuazione forzata degli otto villaggi palestinesi è illegale. A cui si aggiunge la Convezione di Hague, secondo la quale espropriazioni e restrizioni al movimento di civili non sono autorizzate in una zona militare chiusa: la proprietà privata va rispettata e non può essere confiscata.
     
    La giustificazione israeliana al mantenimento della Firing Zone 918 risale al 2006: dopo la guerra contro il Libano, il governo di Tel Aviv ritiene la sicurezza dello Stato di Israele in costante pericolo. Un pericolo che andrebbe affrontato incrementando il numero delle truppe e intensificando le esercitazioni militari, ottimali – secondo la leadership israeliana – nelle colline a Sud di Hebron per la speciale conformazione geografica dell’area. Che, come notano le associazioni impegnate nella difesa delle dodici comunità palestinesi, non può differire da quella del Nord del Negev, ovvero del territorio israeliano oltre il confine della Linea Verde. 

  22. peter
    peter says:

    ripensando al mio ultimo post di ieri per Sylvi, mi rendo conto che era eccessivamente acre o graffiante (direi harsh in inglese), anche se non ne cambierei la sostanza o succo. Ma avrei potuto scriverlo senza alcun commento personale. Me ne scuso con la signora

    Peter

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma suvvia Peter, ormai ci conosciamo. Sappiamo bene che quando si tocca uno dei suoi nervetti scoperti (classicamente omosessualità e Meridione) lei diventa un filino polemico.
    E’ come per i temporali d’estate: si cerca di bagnarsi il meno possibile e si aspetta che passino. Chevvvofà?
    Un saluto U.

  24. peter
    peter says:

    x Uroburo

    I take your point, si dice da queste parti, ma potrei rispondere che i suoi nervetti sono usaegetta, Israele, classe digggerente ittalica, familismo amorale meridionale…solo che per lei sono scottanti temi d’attualita’, non nervetti scoperti…ammetto comunque che lei raramente perde le staffe.

    Un saluto

    Peter

    ps
    per Sylvi invece sinistre, sindacati e soprattutto i meridionali sono alla radice di tutti i mali italici. E guai poi a confondere l’Italia con la serenissima repubblica autonoma ed indipendente del friuli…

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    I ladri di terra palestinese sono sempre in azione.
    …………..

    Medio Oriente. Scontri nella West Bank per nuovi insediamenti

    Nella giornata di ieri si sono verificati gravi scontri nella West Bank, in Israele, per la seconda volta in pochi giorni. La violenza si è scatenata tra i coloni israeliani e gli abitanti di un vicino villaggio palestinese.

    Ancora violenze dal Medio Oriente, questa volta nell’avamposto ebraico di Esh Kodesh nella West Bank, in un territorio adiacente un vicino villaggio palestinese. Coloni e palestinesi si sono fronteggiati già nei giorni scorsi lanciandosi pietre e bastoni, costringendo così l’esercito israeliano a intervenire nella disputa. Il giorno prima due ufficiali erano stati feriti e ben quattro israeliani sono stati trattenuti dalle forze dell’ordine. Recentemente l’Alta Corte di Giustizia aveva stabiliti che i palestinesi potessero continuare a vivere nel territorio vicino all’avamposto. I coloni dal conto loro secondo il Jerusalem Post continuano a reclamare come loro quella terra, sostenendo che la starebbero coltivando ormai da dieci anni. Le tensioni tra arabi e israeliani del resto continuano a salire da quando la Palestina è stata riconosciuta come un membro osservatore all’interno delle Nazioni Unite. Da quel momento in poi infatti, Israele ha dato una brusca accelerata ai piani per costruire nuovi insediamenti nella zona occupata della West Bank. Nonostante un coro di condanna internazionale, e le minacce dei palestinesi di andare fino in fondo con la Corte Criminale Internazionale, il Primo Ministro Netanyahu sembra convinto di andare avanti fino in fondo con gli insediamenti.

    http://tribunodelpopolo.com/2013/01/03/medio-oriente-scontri-nella-west-bank-per-nuovi-insediamenti/

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    I ladri di terra palestinese puntano a impadronirsi di Israele.
    …………………..

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2013/01/loccupazione-precedente-era.html?spref=fb&m=1

    VENERDÌ 4 GENNAIO 2013

    L’obiettivo dei coloni: occupare Israele.
    di Ari Shavit
    Sintesi personale

    L’occupazione precedente era l’occupazione della Palestina. E ‘iniziata con l’occupazione militare della Cisgiordania e proseguita con l’occupazione da parte degli insediamento della Cisgiordania dove vivono 360.000 israeliani .In passato ha impedito un accordo di pace con la Giordania, ha interferito con i negoziati con i palestinesi e ha impedito il ritiro unilaterale. Anche se l’occupazione precedente era anacronistica e non vantaggiosa fin dall’inizio, ha mostrato vitalità impressionante e ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi. Questo sorprendente successo le ha permesso di continuare e di attaccare lo Stato democratico ebraico . Ora ol niuovo obiettivo è l’occupazione di Israele mediante un processo politico. Questa volta l’intenzione non è quella di negare ai palestinesi il loro diritto all’autodeterminazione, ma negare gli israeliani la possibilità di terminare la prima occupazione. Dopo che i coloni riuscirono a impedire la creazione di uno stato palestinese occupando la Giudea e la Samaria, ora stanno chiedendo di svuotare lo Stato di Israele dalla sua essenza assumendo il controllo della Knesset.
    Il modus operandi della nuova occupazione: un avamposto di coloni nel partito di governo e la creazione di un partito coloni forti “, dall’altro. Il risultato atteso della nuova occupazione: una legislatura e un governo di loro gradimento, che subordini il bene dello Stato di Israele al bene degli insediamenti occupanti.I primi passi dell’ occupazione vecchia d Hebron, Sebastia e Ofra hanno deragliato Israele da un percorso storico spostandola su un altro piano , così la nuova occupazione sta prendendo piede nella campagna elettorale in corso. In una prima fase i coloni riuscirono a stabilirsi all’interno del Likud ,trasformandolo in un partito prigioniero. Dopo di che sono riusciti a trasformare il primo ministro in un ostaggio. La loro essenza è l’estremismo e il rifiuto degli ordini militari.E ‘così che la nuova occupazione, di fronte ai nostri occhi, sta conquistando la struttura del potere centrale di Israele con una ben pianificata manovra a tenaglia, finalizzata a garantire che gli interessi degli insediamenti e non i valori della nazione siano salvaguardati dal nuovo governo. Il futuro della maggioranza degli israeliani sarà guidato da una piccola minoranza. Ci sono grandi differenze tra il dominio coloniale francese in Algeria e il governo israeliano in Giudea e Samaria. Ma ciò che sta accadendo ora è impossibile non considerarlo se non l’acquisizione da parte di una provincia coloniale della sua madre patria. La debolezza della repubblica israeliana ha permesso ai coloni ebrei che hanno attraversato la linea verde a Gerusalemme nel 2013 quello che i colonialisti francesi in Algeria non sono riusciti a raggiungere a Parigi nel 1960. Essi stanno marciando sulla capitale e conquistando la madre patria : una nazione sotto il controllo della colonia alle quali lei stessa ha permesso la nascita .
    http://www.haaretz.com/opinion/the-settlers-aim-occupy-israel.premium-1.491570

    articolo intero qui:
    http://informazionedemocratica.wordpress.com/2013/01/04/haaretz-the-settlers-aim-occupy-israel/

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo { 04.01.13 alle 9:36 }
    Ebbene sì, Rodolfo, siamo contenti nel nostro piccolo. Mattoncino dopo mattoncino diamo il nostro piccolissimo contributo per la giustizia, la verità, il rispetto per i diritti altrui. U.


    Ma caro Uroburo la vostra non e’ altro che una soddisfazione che lascia la bocca amara….perche’ difende solo la giustizia …la liberta’ ….la verita’ e il rispetto dei diritti di una sola parte del contenzioso e fa orecchio da mercante quando si parla anche di altre verita’…
    quando io parlo (post 89) della xenofobia e dell’ intolleranza dei Palestinesi verso l’ Israeliano che lo porta ad insegnare ai bambini nelle scuole l’ odio verso l’ Ebreo mostrando loro cartine geografiche dove la Palestina si estende dal Sinai alle alture del Golan ….non viene preso in considerazione… quando scrivo dei 60.000 assassinati in un solo anno dal regime di Assad in Siria… che superano di 5 volte i morti di 60 anni di guerre Israelopalestinesi scopate sotto banco…
    quando scrivo che qualche giorno fa’ il leader di Hamas Khaled Meshal ha detto al raduno di una grande manifestazione a Gaza:-:”La Palestina dal Giordano al mare appartiene a noi” non vi passa nemmeno per l’ anticamera….se ora vi facessi osservare che tutti gli inni Arabi indistintamente parlano di martirio ecc. mentre e’ solo quello Israeliano che parla di vita ….di pace e di speranza ci passereste su come su una lastra di ghiaccio….
    no… caro Uroburo cosi non va’…quelle sono le cose veramente importanti….difficilmente da cambiare…fatte di una ideologia prettamente antiebraica e antiisraeliana…evito l’ aggettivo antisemitismo…perche’ se no spunta Nicotri e per la 100esima volta mi fa osservare che Semiti sono anche i Palestinesi….come se non si sapesse che quando si parla di antisemitismo si parla di antiebraismo.
    Quelle sono le cose che non si riusciranno mai ad estirpare …altro che alberi….altro che case che si possono abbandonare o demolire.
    Se un colono ti costruisce una casa su una collina brulla….dove tra
    l’ altro il Palestinese non andrebbe mai (manco a pagarlo)…quella casa la si puo’ demolire e il colono cacciare …come e’ successo a Gaza….ma l’ odio per l’ Ebreo e l’ Israeliano che si inculca ai bambini nelle scuole…o le dichiarazioni di un pazzo che estende la Palestina dal Sinai al Golan …quelle cose no….non si possono demolire …ma sono strutture indistruttibili che si costruiscono e che sotterrano per sempre ogni proposito di pace….ed allora che siano benvenuti gli insiedamenti che proteggeranno il nucleo di Israele …lo Stato
    d’ Israele dai pazzi e da quei bambini che stanno crescendo con l’ odio nel cuore.
    Per cui tutte le cose che scrive Nicotri a spron battuto… non hanno nessun valore….carta straccia…parole al vento …non portano assolutamente a niente …perche’ guarda la pagliuzza nell’ occhio di suo fratello e non si accorge della trave nel suo….o meglio come disse Gesù ….la lucerna del corpo e’ l’occhio…. se dunque il tuo occhio e’ chiaro… tutto il tuo corpo sara’ nella luce…. ma se il tuo occhio e’ malato… tutto il tuo corpo sara’ tenebroso.
    Io dico invece ed ho sempre sostenuto….che i Palestinesi hanno diritto ad un loro Stato ….cosi come lo hanno proclamato ieri….
    ma per poterlo avere definitivamente devono convincere Israele e il mondo attraverso il riconoscimento dello Stato Ebraico…senza se e senza ma….ripeto anche ai confini del 67….finche’ questo non avverra’ e finche’ esistono dei pazzi come Khaled Meshal che fanno dichiarazioni idiote…e finche’ i Palestinesi non cambieranno i testi dei loro libri nelle scuole…in Medio Oriente non ci potra’ mai essere pace.
    Ora voi potete girare frittate a tutto gas….ma non potete cambiare la realta’…..altro che (Sand) sabbia negli occhi e (Hass) e odio nei cuori.
    Un saluto
    Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ripeto…se voi foste in grado di parlare…scrivere e analizzare anche gli errori dei Palestinesi e del mondo Arabo…allora sarebbe un’ altra cosa….ma qui i discorsi girano esclusivamente sugli errori di Israele…
    in contrasto con il testo di questo blog che parla di essere contro i due e pesi e misure….cio’ porta solo odio e risentimenti verso una sola parte…..fino ad ora e’ stato sempre cosi….cio’ mi porta a pensare che siate un po’ fanatici e ossessionati a senso unico….
    e balza su… solo una domanda:-“Perche’?”
    Rodolfo

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    mi creda, mescolare psicologia e politica è pericolosissimo.
    Quel che conta sono i diritti, le leggi oppure, nel vostro mascalzonesco caso, le norme del diritto internazionale.
    Nessun paese al mondo, di quelli attuali, ha mai commesso tanti misfatti come voi da più di un secolo (potremmo fare un’eccezione per il Ruanda o per il Congo).
    Voi siete intimamente e strutturalmente genocidi, come per altro scriveva il vostro capofila, Herzl.
    Io faccio quel pochissimo che posso per rendervi l’impresa difficile. Non ha idea di quanto poco le vostre porcherie siano conosciute ma mattoncino dopo mattoncino …
    Ehhhh sì, bisogna dare un’informazione corretta, altrimenti certi mascalzoni riescono a far credere tutte le loro porcherie.
    Un saluto U.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Infatti,
    quando i tuoi eroi buttano giù i loro confetti di morte su gente innocente, più bambini accoppate addestrati all’odio che fomentate con angherie, terrore e soprusi vecchi di 60 anni (ma questo, ovviamente è solo un piccolo dettaglio) meglio è.
    Chissà, da questo tuo punto di vista chiagne ‘e futte, potrebbero essere i nemici di domani.
    Guerra preventiva, mica si scherza!

    Altrimenti questi, diventati adulti, con le loro fionde e una manciata di pietre vi butteranno tutti a mare…

    C.G.

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    hessi caro gc….l’ abbiamo visto le belle manciate di pietre che sono riusciti recentemente a buttare persino su Tel Aviv…immaginati se avessero la possibilita’ di avere armi piu’ micidiali …Israele non con il suo blocco navale riesce a parare qualcosa ma non e’….come abbiamo visto ….
    molto piu’ difficile e’ fare qualcosa per il vostro blocco mentale…
    il nostro Uroburo scrive….
    “Io faccio quel pochissimo che posso per rendervi l’impresa difficile”…
    anch’ io in questo blog cerco di fare qualcosa…..ammetto pero’ che e’ molto difficile …ma non me ne faccio un cruccio….anch’ io continuero’ a rompere…sara’ lecito no?
    Almeno chi leggera’….non sentira’ solo una campana s che suona stonata a tutto spiano…
    Un saluto
    Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    hessi caro gc….l’ abbiamo visto le belle manciate di pietre che sono riusciti recentemente a buttare persino su Tel Aviv…immaginati se avessero la possibilita’ di avere armi piu’ micidiali …
    Israele con il suo blocco navale riesce a parare qualcosa ma non e’ sufficiente ….come abbiamo visto ….
    molto piu’ difficile e’ fare qualcosa per il vostro blocco mentale…
    il nostro Uroburo scrive….
    “Io faccio quel pochissimo che posso per rendervi l’impresa difficile”…
    anch’ io in questo blog cerco di fare qualcosa…..ammetto pero’ che e’ molto difficile …ma non me ne faccio un cruccio….anch’ io continuero’ a rompere…sara’ lecito no?
    Almeno chi leggera’….non sentira’ solo una campana che suona stonata a tutto spiano…
    Un saluto
    Rodolfo

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    la sua domanda è anch’essa a senso unico dato che il suo/vostro Perchè è del tutto evidente: il mondo ce l’ha con voi perchè è razzista.
    Non è così.
    Io me ne infischio delle razze, che per me contano quanto il colore dei capelli; ma non me ne infischio di una prassi ormai secolare di ingiustizia e di rapina che è quella che avete messo in atto e continuate ancora ora a mettere in atto. La realtà vera è che volete una Grande Israele e senza arabi, in un modo o in un altro.
    I Palestinesi possono fare tanti, e magari anche tantissimi errori, ma sono tutti giustificati dall’emergenza della situazione. Voi invece non siete scusabili perchè siete gli aggressori. Questo cambia tutto e mette voi COMUNQUE dalla parte del torto.
    Nella II GM non aveva importanza il fatto che il singolo partigiano, o magari anche un intero reparto di partigiani, facesse cose sbagliate; erano comunque dalla arte della ragione, quanto meno nella loro lotta contro i nazisti.
    Quindi la smetta di romper l’anima con gli errori dei palestinesi: quello che conta sono i vostri e solo i vostri. VOI siete dei grassatori di terre e dei genocidi, gli altri si difendono come possono.
    La responsabilità della tragedia mediorientale è tutta e solo vostra e degli inglesi. Perfino gli Useggetta si sono trovati in eredità una situazione che non avevano causato loro. U.

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ti consiglio invece di far registrare la tua campana. Sbatocca di arabofobismo come una casseruola scassata e non “chiama a messa” nessuno. Prendine atto se non vuoi apparire ridicolo.
    Altrochè rompere..

    Quaglieggi, questo sì.
    C.G.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo… “ma non me ne infischio di una prassi ormai secolare di ingiustizia e di rapina”
    =
    Caro Uroburo….lei che e’ un ‘ esperto di storia sapra’ quante ingiustizie e rapine si sono perpretate nell’ arco di 2000 anni…
    molto ben piu’ gravi e devastanti di quella Palestinese…peraltro provocata dall’ antisemitismo Europeo…
    da dove vuole cominciare …dai barbari…da Attila…dalla Russia …dagli USA….dalle Americhe…dall’ Australia …dall’ Africa…dal nord est Italiano o dalla Jugoslavia?
    Il mondo e’ come un ingranaggio….per ora tra il pignone e la corona ci sono dei denti che non combaciano perfettamente….e’ la storia che va’…
    lei tra tutti quei denti si e’ scelto quello di Israele e Palestina….
    avra’ i suoi buoni motivi …come d’ altronte Nicotri e gc…
    e va bene cosi…ma si ricordi accanto ai centinaia di milioni di esseri umani uccisi barbaramente dal principio del mondo….e’ stato facile far sparire dal periodo che va’ dal 36 al 44-45 piu’ di sei milioni di Ebrei….
    ora non sara’ piu’ una cosa facile lei ne converra’…cosi come molto difficile sara’ far sparire quei 3 0 4 milioni di Palestinesi….lasci che
    l’ ingranaggio si aggiusti…lo Stato Palestinese ci sara’ come l’ amen alla fine della messa….si rallegri e sia ottimista….
    beviamoci su un goccetto…e come diceva Amedeo….
    “chi non beve con me peste lo colga”
    Un saluto
    Rodolfo

  36. Daniele
    Daniele says:

    “Nella II GM non aveva importanza il fatto che il singolo partigiano, o magari anche un intero reparto di partigiani, facesse cose sbagliate; erano comunque dalla arte della ragione, quanto meno nella loro lotta contro i nazisti.”

    ooooooyyyyeeeeaaaaaaaaaaa! Basta essere dalla (p)arte della ragione tutto e’ perdonato: ammazzare civili, buttarli nel mare, spararli razzi sulla testa, tagliarli la gola ecc, ecc.
    Se poi non sei sicuro quale sia la (p)arte della ragione puo’ domandarlo a Uroburo Usaggetta e solo lui.

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    IN ATTESA CHE GLI INGRANAGGI SI AGGIUSTINO….COME DICE il buon RUDULFUS,,NEL POST QUI SOPRA..!!

    Cara Sylvi,
    non avermene con me…come dice Uroburo,alla fine i conti si devono pur fare..e li faranno tutti..questione di tempo.
    Io non giustifico nè Togliatti ,nè Tito..ma perdinci applica almeno una qualche logica…
    A) Chi furono gli aggressori ?
    B) Chi furono i perdenti ?

    In certi tuoi raghionamenti, sei peggio dei Meridionali tanto aborriti, per te ,si cicaleggia, si mangia..e poi quando è ora di pagare l’oste, si chiagna, si chiagna,..adducendo che lo spezzatino non era morbido..e pensarci prima..noh èhh ,fasti imperiali, ludi ,benedizioni , ma mai che sorgesse un dubbionoh ehh!!
    Allineati e coperti !

    cc

    ps-a ripensarci..la colpa del duce tanto per specificare, la colpa del Duce,non fu quella di mandare gli ALPINI in Russia, ma quella di andarci con l’intero ARMIR…poi volendo sai com’è , magari se fossero solo state solo divisioni di fanteria calabro-sicula-lucana-campana,..magari si chiagnerebbe di meno ..o forse noh???
    Sai com’è, se è il dente dell’altro a dolere…si chiagna forse di meno..?!

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Daniele,

    ma guarda un pò, forse hai anche un poco di ragione…guarda un pò quei “bricconi” di Usagetta con le Atomiche , duecentomila nippo, in un colpo solo ..e con ciò ?che forse avesse ragione Adolfo, che ha sempre iniziato guerre di difesa..!

    cc
    Sarei curioso di conoscere a fondo, la tua parte di Ragione…mi sono già fatto un pensierino, ma aspetto conferma !
    Di sicuro ti posso garantire che al di là delle ragioni,in qualche caso sarebbe meglio tacere , al fine di non oltrepassare la soglia del ridicolo !
    Alla base delle guerre, vi sono sempre e soltanto ragioni economiche e le guerre sono sempre guerre di rapina,condite da benedioni cristiane ,litanie ,preghiere per i perdenti,per i vincitori, poi per i caduti ect,ect,ect e te lo dice uno che non è un pacifista !
    Mi spiace ,solo le donne, a volte, le mamme in particolare, superano i confini delle ragioni…a meno che non siano invasate pure loro..!!

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Daniele.
    Bèh, mi sembra che chi rapina stia sempre dalla parte del torto, almeno per una questione e visione puramente oggettiva.
    E nel susseguio di questi ultimi 64 anni, i governi israeliani, se si esclude quello edificante di Rabin, poi fatto secco da un terrorista israeliano (si può dire senza per questo passare per antisemita?) perchè disturbava il progetto parafascista mai abbandonato della “Gross-Israel”, in quanto a rapine non è che ci siano andati con mano leggera.
    Sarebbe istruttivo, chissà, forse mi sono perso qualcosa e potrò assimilarlo, se venisse contestato con argomenti validi e non con solito il piagnisteo peloso, (sopratutto ipocrita) data la sproporzione di forza contundente da una parte e dall’altra.

    Ci prova lei ad acculturarmi?
    Gliene sarei grato.

    C.G.

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Daniele

    Per prima cosa la invito a smetterla di usare IP anonimizzati. Le persone oneste non hanno nessun bisogno di mascherarsi e nascondersi.
    In secondo luogo la sua critica non deve farla a Uroburo, ma alla Storia e al genere umano che lauda i vincitori e schifa gli sconfitti. E’ già successo con i giudei dopo Tito e potrà succedere con gli israeliani.
    In terzo luogo veda di criticare magari chi ha usato bombe atomiche contro esseri umani, che mi pare il massimo dell’orrore.
    pino nicotri

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rod0lfo,
    partecipo molto volentieri ad un brindisi alla salute sua e di Anita, tuttavia devo dirle che l’argomentazione “Si è sempre fatto così'” , andava bene prima del processo di Norimberga.
    Da allora in poi ciascuno risponde per quel che fa e risponde non solo davanti a Dio ma davanti ai tribunali.
    Voi non avete il diritto di sottrarvi ad un giudizio proprio perchè vi siete arrogati il diritto di giudicare Eichmann.
    Quanto allo stato Palestinese, per ora non se ne vede nulla, neppure un vaghissimo indizio. La realtà è che non l’avete mai voluto e mai l’accetterete.
    Questo dice chiaramente il vostro governo di assassini e di ricattatori che è l’esatta espressione di quel che pensa e vuole la stragrande maggioranza degli israeliani.
    Un saluto, cordiale almeno sul piano personale. U.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Daniele { 04.01.13 alle 20:08 } tutto e’ perdonato: ammazzare civili, buttarli nel mare, spararli razzi sulla testa, tagliarli la gola ecc, ecc.
    ————————————————-
    Non perdo il mio tempo a rispondere alle stupidaggini del signor Daniele, soprattutto dopo aver appreso che scrive in forma anonima (o meglio: usando un IP anonimo).
    Devo tuttavia precisare che non ho mai sostenuto nessuna delle tesi illustrate nel messaggio n. 139

  43. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro gc 7290 e’ il codice ( che tu nella tua magnanimità non hai voluto pubblicare) che riconosce il prodotto Israeliano…..qui sotto un link che ti rendera’ euforico
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1007


    Peccato che circa 80.000 Palestinesi ogni giorno si recano a lavorare in Israele….altri circa 15.000 senza permesso…distruggere l’ economia Israeliana significherebbe per quelle 100.000 persone restarsene a casa…..ci pensera’ il governo Palestinese a mantenerli …insieme alle loro numerose famiglie…tanto i soldi li hanno…
    Rodolfo

  44. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    mi pare di ricordare che il totale dei soldati partiti per la Russia fossero cr 250.000.
    Se togliamo Mussolini e , metti caso, due, tre, quattro centinaia di altissimi ufficiali, Al caldo e al sicuro a “fare strategie”!!! sicuramente fascisti, ma soprattutto assetati di potere e ubriacati di strategie e controstrategie belliche…mettiamo un battaglione di camicie nere cresciute a manganello e olio di ricino, resteranno sempre un 200.000 di disgraziati , e ci comprendo gli ufficiali inferiori, moltissimi dei quali hanno in tutto e pertutto condiviso la sorte dei loro soldati, …dicevo… disgraziati che l’ultima cosa che avrebbero voluto era …partire con carri bestiame per mezza Europa, patire ogni sorta di disagio, marciare a tappe forzate per raggiungere la prima linea sui fiumi russi,posizionarsi con scarsissime strutture, scarsissimi mezzi offensivi, spesso nutrirsi di brodaglie immangiabili senza neppure il conforto di un bicchiere di vino ( lo scrive mio padre, nonostante la censura), poi proprio morire di fame…per la sete c’era la neve… ed aspettare…aspettare l’inverno russo che farà il resto, e loro lo sapevano (lo scrisse sempre mio padre).

    E TU vorresti dirmi che questa gente erano gli aggressori???
    O non erano essi stessi le prime vittime?
    O le vittime stanno sempre e solo dalla parte che ci piace …senza cernita di responsabilità?

    Ad esempio… la Julia partì per la Russia DOPO le Divisioni Tridentina e Cuneense…non perchè fossero più codardi, semplicemente perchè dopo la Grecia e l’Albania, e il naufragio del Galilea , NON c’erano più ragazzi in Friuli da spedire…hanno dovuto raccattarli come potevano, qua e là!
    Non c’era più carne da cannone, ti è chiaro?

    TU dici Vae victis???
    Certo, guai ai perdenti…ma se questa è una legge che deve valere, deve valere sempre ed ovunque…in Palestina come a Hiroshima, nei campi di sterminio ebrei o rom come in Ruanda fra Hutu e Tutsi ecc. ecc.
    E allora siamo semplicemente MOSTRI!!!
    Sylvi

  45. sylvi
    sylvi says:

    Sono stata a cena da amici.
    Abbiamo parlato di Sarajevo e degli sviluppi futuri di quella città.
    Non so quanto sappiate di questo focolaio ben vivo sotto cenere nemmeno tanto spessa.
    C’erano gli ebrei…sono praticamente scomparsi.
    C’erano soprattutto serbi, musulmani e croati.
    I Croati sono rimasti il 5% della popolazione in città.
    Un po’ più folta l’etnia serba, ma la maggioranza in continua crescita , è musulmana.
    Non si ristrutturano, dopo l’assedio dei primi anni ’90, Ospedali, Scuole, Università, palazzi e tutto ciò che rendeva questa città così particolare, così interetnica e cosmopolita e così bella.
    Si costruiscono moschee e madrasse e le rachete ( i campanili musulmani) hanno cambiato completamente il profilo panoramico della città stessa.
    Ora: Sarajevo è la capitale della Bosnia- Herzegovina :
    a nord c’è la repubblica srbska, con grande autonomia e proiettata verso la Serbia.
    Al centro c’è la Bosnia musulmana.
    A sud c’è la Herzegovina a maggioranza cattolica ( Medjugorje) e croata.

    Nel medio periodo, dicevamo a cena, possono esserci due scenari:
    – l’Europa sarà così forte da inglobarli in qualche modo e impedire nuovi massacri.
    – La seconda opzione non abbiamo osato prenderla in considerazione.

    buonanotte a tutti
    Sylvi

  46. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Sono molto felice che l’Italia abbia avuto l’intuizione e l’intelligenza di votare a favore della risoluzione Onu per l’ingresso della Palestina come osservatore. È stato un passo molto coraggioso.

    Daniel Barenboim

  47. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ancora una volta dimostri di essere rimasta al medioevo con questa tua concezione privatistica degli stati.
    Gli italiani non sono stati aggressori, dunque. Visto che c’è stata una guerra, saranno allora stati gli aggrediti. Comunque non era giusto che pagassero i poveracci. Curioso che quel che dici tu valga per la Julia e non valesse invece per le trincee del Carso, molto più sanguinose. Insomma Mussolini ha voluto la guerra, che se la pagasse lui! Epperò se avessimo vinto le conquiste le avremmo fatte noi, tutti noi, compreso i friulani. Altro particolare dimenticato.
    Ed infine, altra dimostrazione di mentalità privatistica-medievale, a sentir te sembra che abbiano pagato solo i friulani. Ma in Russia c’era di tutto, compreso i siciliani! Tutti gli italiani hanno pagati per le sconfitta: con i morti, con i combattimenti (ad esempio a Cassino e sul crinale appenninico), con il passaggio di eserciti spesso assai poco compiacenti (come le milizie coloniali francesi) e soprattutto con i bombardamenti. Tutto il paese ha pagato per le scelte della sua classe diggggerente, in toto, come si usa nella concezione moderna degli stati.
    Giusto o sbagliato che sia tu sei rimasta indietro solo di qualche secolo. U.

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