Lettera sull’apartheid in Palestina scritta dal giornalista Arjan El Fassed, che la firma polemicamente Nelson Mandela, al giornalista filo israeliano Thomas Friedman, che aveva scritto ad Arafat una lettera imitando George Bush figlio

Date le dichiarazioni di Obama, può essere utile riportare dal sito dal sito http://zeitun.ning.com/forum/topics/apartheid-nella-palestina-una una lettera di 11 anni fa firmata Mandela, ma che non è di Mandela, oggi quanto mai attuale. Come si legge all’inizio dell’articolo del  link citato, “Questa lettera è stata scritta nel marzo 2001 e si trova sul sito Media Monitors Network di un giornalista presumiamo palestinese Arjan El Fassed . In questi giorni è rimbalzata sulle mailing list. A seguire la bella lettera scritta da Arjan El Fassed alias Nelson Mandela a Thomas Friedman (famoso giornalista del New York Times) Infatti la lettera non e’ di Nelson Mandela, bensi’ di Arjan El Fassed, scritta nel marzo del 2001, in stile “mandeliano”, in risposta a un articolo di Friedman del 27 marzo 2001 in stile George W. Bush come lettera ad Arafat”.

“Caro Thomas,

So che entrambi desideriamo la pace in Medioriente, ma prima che tu continui a parlare di condizioni necessarie da una prospettiva israeliana, devi sapere quello che io penso. Da dove cominciare? Che ne dici del 1964? Lascia che ti citi le mie parole durante il processo contro di me. Oggi esse sono vere quanto lo erano allora:

“Ho combattuto contro la dominazione dei bianchi ed ho combattuto contro la dominazione dei neri. Ho vissuto con l’ideale di una societa’ libera e democratica in cui tutte le sue componenti vivessero in armonia e con uguali opportunita’. E’ un ideale che spero di realizzare. Ma, se ce ne fosse bisogno, e’ un ideale per cui sono disposto a morire”.

Oggi il mondo, quello bianco e quello nero, riconosce che l’apartheid non ha futuro. In Sud Africa esso e’ finito grazie all’azione delle nostre masse, determinate a costruire pace e sicurezza. Una tale determinazione non poteva non portare alla stabilizzazione della democrazia.

Probabilmente tu ritieni sia strano parlare di apartheid in relazione alla situazione in Palestina o, piu’ specificamente, ai rapporti tra palestinesi ed israeliani. Questo accade perche’ tu, erroneamente, ritieni che il problema palestinese sia iniziato nel 1967. Sembra che tu sia stupito del fatto che bisogna ancora risolvere i problemi del 1948, la componente piu’ importante dei quali e’ il Diritto al Ritorno dei profughi palestinesi.

Il conflitto israelo-palestinese non e’ una questione di occupazione militare e Israele non e’ un paese che si sia stabilito “normalmente” e che, nel 1967, ha occupato un altro paese. I palestinesi non lottano per uno “stato”, ma per la liberta’, l’indipendenza e l’uguaglianza, proprio come noi sudafricani.

Qualche anno fa, e specialmente durante il governo Laburista, Israele ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di restituire i territori occupati nel 1967; che gli insediamenti sarebbero rimasti, Gerusalemme sarebbe stata sotto l’esclusiva sovranita’ israeliana e che i palestinesi non avrebbero mai avuto uno stato indipendente, ma sarebbero stati per sempre sotto il dominio economico israeliano, con controllo israeliano su confini, terra, aria, acqua e mare.

Israele non pensava ad uno “stato”, ma alla “separazione”. Il valore della separazione e’ misurato in termini di abilita’, da parte di Israele, di mantenere ebreo lo stato ebreo, senza avere una minoranza palestinese che potrebbe divenire maggioranza nel futuro. Se questo avvenisse, Israele sarebbe costretto a diventare o una democrazia secolare o uno stato bi-nazionale, o a trasformarsi in uno stato di apartheid non solo de facto, ma anche de jure.

Thomas, se vedi i sondaggi fatti in Israele negli ultimi trent’anni, scoprirai chiaramente che un terzo degli israeliani e’ preda di un volgare razzismo e si dichiara apertamente razzista. Questo razzismo e’ della natura di: “Odio gli arabi” e “Vorrei che gli arabi morissero”. Se controlli anche il sistema giudiziario in Israele, vi troverai molte discriminazioni contro i palestinesi. E se consideri i territori occupati nel 1967, scoprirai che vi si trovano gia’ due differenti sistemi giudiziari che rappresentano due differenti approcci alla vita umana: uno per le vite palestinesi, l’altro per quelle ebree. Ed inoltre, vi sono due diversi approcci alla proprieta’ ed alla terra. La proprieta’ palestinese non e’ riconosciuta come proprieta’ privata perche’ puo’ essere confiscata. Per quanto riguarda l’occupazione israeliana della West Bank e di Gaza, vi e’ un fattore aggiuntivo. Le cosiddette “aree autonome palestinesi” sono bantustans. Sono entita’ ristrette entro la struttura di potere del sistema di apartheid israeliano.

Lo stato palestinese non puo’ essere il sottoprodotto dello stato ebraico solo perche’ Israele mantenga la sua purezza ebraica. La discriminazione razziale israeliana e’ la vita quotidiana della maggioranza dei palestinesi. Dal momento che Israele e’ uno stato ebraico, gli ebrei godono di diritti speciali di cui non godono i non-ebrei. I palestinesi non hanno posto nello stato ebraico.

L’apartheid e’ un crimine contro l’umanita’. Israele ha privato milioni di palestinesi della loro proprieta’ e della loro liberta’. Ha perpetuato un sistema di gravi discriminazione razziale e disuguaglianza. Ha sistematicamente incarcerato e torturato migliaia di palestinesi, contro tutte le regole della legge internazionale. In particolare, esso ha sferrato una guerra contro una popolazione civile, in particolare bambini.

La risposta data dal Sud Africa agli abusi dei diritti umani risultante dalla rimozione delle politiche di apartheid, fa luce su come la societa’ israeliana debba modificarsi prima di poter parlare di una pace giusta e durevole in Medio oriente.

Thomas, non sto abbandonando la diplomazia. Ma non saro’ piu’ indulgente con te come lo sono i tuoi sostenitori. Se vuoi la pace e la democrazia, ti sosterro’. Se vuoi l’apartheid formale, non ti sosterro’. Se vuoi supportare la discriminazione razziale e la pulizia etnica, noi ci opporremo a te.

Quando deciderai cosa fare, chiamami. Nelson Mandela”

189 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Chi ha cominciato lo sanno anche i bimbi dell’asilo.
    E chi, in quella regione ha introdotto il terrorismo, anche.

    C.G.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Leggevo, in attesa di un controllo dal medico, che le persone rimaste ferite nell’operazione terroristica israeliana mostrano strane macchie sulla pelle dei loro corpi.
    Dati i precedenti, spero che nei loro laboratori chimici non abbiano sperimentato qualche altra nefandezza.

    C.G.

  3. rodolfo
    rodolfo says:

    “Lo so e me lo immagino che il mio post Nr. 49 non produrra’ nessun effetto…lo sara“ persino minore per quelli che non hanno nessuna voglia di informarsi…nemmeno delle decine e decine di foto false che girano nei media…perche’ non vogliono che la loro visione del mondo possa essere distrutta per cui…Augen zu und durch…vero cg?
    Rodolfo

  4. alessandro
    alessandro says:

    per tutti:
    per costringere Piergiorgio Odifreddi a lasciare il suo blog ce n´e´ voluto.
    Attacchi contro il Vaticano,contro la classe politica..ecc.ecc.
    ma Israele non si deve toccare, ne´ paragonarla ai nazisti:questa probabilmente e´ stata la valutazione di Repubblica che,alla fine,
    ha censurato quell´articolo.
    Odifreddi ha postato l´ultimo topic, d´addio.
    In un paese dove ancora vive e spopola la censura non si puo´ dire che esso sia democratico.
    Disonore a Ezio Mauro e a Giannini.

    P.S.
    un consiglio se posso:
    boicottare il giornale LA Repubblica,ciao.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A me sembra invece che tu, Rodolfo, sia pessimamente informato.
    Se ti lamenti del fatto che i tuoi pistolotti non “producono” effetto (sob!) dovresti domandarti il perchè.

    Per quanto riguarda le presunte foto falsificate, dai un’ occhiata sul sito “come donchisciotte”. Li troverai la verità micidiale delle mattanze chimico-terroristiche israeliane.
    Questa volta in Libano, altro “fiore all’occhiello” di quei fottuti maiali che dagli F16 lanciano razzi che non si sa quali porcherie contenessero, su gente inerme, con i corpi bruciati ma con i vestiti ancora indenni.
    Vai, e vergognati come mi sono vergognato io stesso di appartenere alla stessa razza umana.
    C.G.

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    Arrivando a questo punto non posso dire altro che….
    buon divertimento..a chi piace falsificare…
    R

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quelle foto sono spaventosamente vere!
    Fanno tutti così quando non sanno più dove aggrapparsi e il “chiagn’e e fotte” non produce gli effetti desiderati.
    Si nascondono dietro un dito, ipocriti merdosi che di più non si può!

    C.G.

  8. Shalom: chissà che ne dice il barboncino di Israele...
    Shalom: chissà che ne dice il barboncino di Israele... says:

    Israele, rabbini: e’ consenso uccidere bambini palestnesi

    Tel Aviv – Il Consiglio dei Rabbini in Cisgiordania che chiede al regime israeliano di dare ordine di uccidere i civili in Libano e a Gaza e di non avere pieta’ per i piccoli palestinesi perche’ secondo la Torah l’uccisione dei bambini durante la guerra e’ lecito!
    “La Torah da’ il consenso di uccidere i bambini e le donne in tempi di guerra …”, si recita nell’appello, trasmesso dal canale 7 della tv israeliana. Tale mossa ovviamente sara’ solo un rafforzativo nell’operato terroristico e criminale di Israele.

    Fonte: http://italian.irib.ir/notizie/palestina-news/item/116689-israele,-rabbini-e-consenso-uccidere-bambini-palestnesi

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro Alessandro,

    no, non boicotterò La Repubblica , e se il prof Odifreddi ha lasciato il blog…beh era ora! Non per colpa di Mauro o Giannini , ma perchè quel che scriveva aveva davvero superato il segno…e se tu avessi letto anche i commenti ai suoi articoli, ti saresti reso conto che lo contestavano i lettori, non Mauro e Giannini.
    Nell’ultimo aveva addirittura equiparato le Fosse Ardeatine con i bombardamenti a Gaza, e i crimini nazisti a quelli degli israeliani. Cioè volgarmente si mescolano scarpe e pentole!

    Se Odifreddi si è sentito leso nella sua libertà di espressione…beh lui dall’alto di un blog su un quotidiano nazionale credeva di ” catetizzare” impunemente.
    La sua libertà è finita dove è cominciata quella dei lettori che comprano Repubblica.
    Non aggiungo altro su Odifreddi, perchè non sono abbastanza serena e distaccata sul giudizio sull’uomo, sul professore…se poi sa di matematica…beh avrebbe fatto meglio a insegnare quella.
    C’è un limite anche alla parzialità e alla faziosità!

    ciao
    Sylvi

  10. peter
    peter says:

    x Sylvi

    vedo che ha ignorato la mia risposta, come del resto e’ suo diritto.

    Non conosco il caso Odifreddi, e leggo Repubblica on line raramente.
    Tuttavia trovo singolare, tanto per cambiare, la sua opinione che un cronista o collaboratore di giornale se ne debba andare se i lettori (e quanti, poi? un sondaggio???) non lo approvano o condividono in cio’ che scrive…

    Che in Israele usino da tempo metodi francamente nazisti non e’ un’opinione, e se lo fosse non sarebbe certo isolata. I blogs in inglese sono stracolmi di commenti dello stesso tipo.
    Forse l’unica nota davvero stonata era il paragone con le Fosse Ardeatine, non mi pare che si facciano rastrellamenti, decimazioni ed esecuzioni di massa. Non ancora, almeno.

    Peter

  11. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Mi fa benissimo andare ai funerali…
    sempre che siano quelli cui sono abituata: come questa dolce nonnina, che faceva gli gnocchi “più meravigliosi e più buonissimi”, come affermava mia figlia bambina , aveva 94anni!
    Ci sono rimasti i ricordi della sua saggezza, della sua mansuetudine e della sua laboriosità infaticabile di furlana di montagna!

    Leggo nel suo 40:
    Orbene, lei e’ convinta che sia una cosa innaturale o contro natura. Peter
    intendeva che i gay adottino bambini.
    Sì, è contro natura che si decida di imporre una situazione, che è ritenuta non proprio secondo le leggi di natura ( ho già scritto che non siamo ancora ermafroditi; rilegga!), a dei bambini che poi dovranno fare , nella società in cui vivranno, da apripista di situazioni che , le piaccia o no, non sono ancora “normali” nel senso di consueto, agli stessi adulti!

    Lei ha visto bambini adottati da gay felici???
    Io, che ho frequentato l’infanzia un pochino più di lei, le dico semplicemente che lei non capisce niente di bambini.

    Lei ragiona: intanto approviamo la legge…poi si vedrà.
    Io ragiono: col cavolo che voi fate leggi sulla pelle di UN SOLO bambino!

    Quando non si hanno argomenti validi…si accusa l’interlocutore di essere vecchio, con le arterie sclerotizzate, un papista reazionario…
    Io le dico semplicemente che quelli che ragionano come lei sono fior di egoisti! Amen

    Ps: mi insegnavano a scuola che : “ti voglio bene” significa voglio “il TUO bene”, non il MIO! Mediti, mediti!

    Sylvi

  12. sylvi
    sylvi says:

    Tuttavia trovo singolare, tanto per cambiare, la sua opinione che un cronista o collaboratore di giornale se ne debba andare se i lettori (e quanti, poi? un sondaggio???) non lo approvano o condividono in cio’ che scrive…Peter

    x Peter
    Ehh che!…dovrebbero andarsene i lettori???!!!
    Infatti io evitavo il blog perchè mi irritava!
    Se n’è andato? (non cacciato), era ora!
    In fondo siamo noi lettori che lo paghiamo.
    Ragionamento difficile???

    Sylvi

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    lei e’ supponente e di una chiusura mentale esemplare. La risposta e’ si’, vi sono bambini felicissimi in coppie gay e lesbiche. Lei quanti ne conosce? Conosco sia i bambini che i suoi pregiudizi atavici.

    Quanto al giornalismo, non sapevo che i cronisti o opinionisti fossero come i politici, che se ne devono andare se perdono in consenso (cosa che per i politici, in Italia, non succede poi quasi mai, sempre per inciso).
    Devono al contrario stimolare, e ‘rompere’, i lettori dicendo cose non sempre ovvie, plausibili e digeribili, specie se sono vere.

    Peter

  14. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Cerutti, ultimamente il termine guerra lo si usa sempre in modo improprio e per giustificare qualcosa che altrimenti non avrebbe alcuna giustificazione. Si dice guerra al terrorismo e si giustifica l’invasione di un’altra nazione; con guerra alla droga si giustifica l’arricchimento criminale di tutte le mafie del mondo; con la guerra israelo-palestinese addirittura il genocidio di un popolo.
    Io con la mentalita’ del secolo scorso ero fermo alla guerra quale scontro militare fra due nazioni. Oggi invece c’e’ addirittura l’ossimoro di guerra per la pace.
    Ma piu’ che aggiornarmi io si dovrebbero aggiornare i tanti giornalisti e commentatori che hanno inflazionato questo termine facendolo diventare una pezza d’appoggio per qualsiasi nefandezza.
    Un saluto, F.

  15. Anita
    Anita says:

    x C.G. #57

    A mio parere postare foto di cose successe nel 2006 non fa altro che inacerbire la situazione corrente.

    Le foto sono un arma, sono propaganda….vere, artefatte, non dell’evento attuale, ect….

    Il Libano e Gaza sono ostaggi di Hamas e di Hezbollah, cosi’ la vedo io, non credo che il popolo palestinese desideri di vivere in subbuglio e terrore da anni e tanto meno l’Israele.

    Buona serata,
    Anita

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.

    Parole sue:
    “Di solito non mi intrometto su Israele e Palestina, ho siegato il motivo: Sento troppe campane.

    Sembra che come succedeva in Lebano succeda anche in Gaza; Hamas installa lancia razzi proprio nelle case, un tetto si apre e dentro c’e’ un lancia razzi.
    ===

    Nel 2006, i guerriglieri Hezbollah in Libano hann lanciato circa 4000 razzi e missili nello stato ebraico”.
    —————————————————————————

    Nel 2006… quindi mi sembra che lei debba mettersi d’accordo con se stessa, gentile signora. Non si rimprovera un post quando quello da lei datato risponde esattamente alla stessa problematica.
    Questione di coerenza direi, anche se, dispiace dirlo, per voi miopi e sordi su ciò che riguardano le mattanze indiscriminate, la coerenza è stata sempre un optional.
    Buona serata.

    C.G.

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Follotitta.
    Aggiungerei che bisogna partire dal presupposto se si vuol ritenere
    terroristi chi lancia razzi nel sud di Israele, si dovrebbe usare un peso e una misura e gridare a squarciagola che sono terroristi ANCHE chi, dentro un F16, spara missili potentissimi su un agglomerato con densissimo numero di abitanti sapendo bene che questo comporta una strage omicida.

    Mi sono sempre domandato, altresì, cosa provano questi piloti quando tornano a casa. Se saranno capaci di guardare negli occhi i propri figli senza vergognarsi.
    Davvero, non riesco ad immaginarlo.

    Un saluto .
    C.G.

  18. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Un conto e’ riportare quello che si sa gia’….un conto e’ propagare foto che possono esacerbare ed escalare confronti militari.

    Anita

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nò,
    significa rendersi conto in che mondo viviamo, in che mondo ci ha portato l’odio, il disprezzo per l’altro, il rifiuto del diverso.
    Quei monconi erano esseri umani come lei, come me, come noi.
    Quei cadaveri non hanno tempo, è tutta tragica attualità.

    Girare la testa dall’altra parte significa essere complici indiretti di questo maledetto strazio.

    C.G.

  20. alessandro
    alessandro says:

    cara Sylvi,
    ho sempre pensato che si vale solo se si riesce ad avere coerenza.
    Ora, essere coerenti non vuol dire certo dire sempre le stesse cose(in quel caso la supposta coerenza puo´ risultare un bleuff );non vuol dire nemmeno evitarsi la possibilita´ di cambiare idea(la vita e´ movimento).
    La coerenza e´ quel minimo di filo conduttore che ti da dire :e´ lui;non la maschera della situazione, non la metafisica, non l´idea fissa.
    E´ lui:nelle cose che dice c´e´ una logica ,supportata dai fatti.
    La coerenza,insomma, e´ non tradirsi e,conseguentemente, non tradire gli altri.
    Non tradire gli altri(essere loro ,come dire, fedele) non comporta,peraltro, che la coerenza non ferisca gli altri(nell´ordine del discorso gli altri sarebbero coloro i quali viaggiano nel mare di idee vaghe, di ideologia conservatrice o clericale, fuori dai fatti).
    La coerenza, quindi, sara´,presumibilmente, leggermente impura;ci si dovra´ sporcare anche le mani , per coerenza.
    Questo e´ cio´ che mi e´ passato la testa leggendo il tuo post.

    1)le colpe saranno comunque pur sempre di qualcuno; questo qualcuno non potra´ mai essere una persona che pacificatamente esprima le sue opinioni, quale esse siano.Se qualcuno scrivendo diffama qualcuno, non e´ che gli faccio saltare l´articolo;si tratta,cioe´, di un problema giuridico non d´un problema interno a un giornale che decide di censurare un articolo.Dietro queste censure c´e´ la forza di un potere(se ho fatto i nomi di Mauro e Giannini, non significa che siano stati loro a decidere, dietro ci sara´ stata una certa pressione, di potere) che impone, senza piu´ bisogno dei manganelli fascisti( sempre vivi pero´ come abbiamo visto da poco!) quello che, bene o male, devi pensare e dire;un potere che ti dici che al tuo dire ci sono dei limiti;questi limiti non sono ,per il potere, di natura morale, anzi sono l´opposto:sono dei limiti dignitosamente servili quando va bene.Uno scrive non per risolvere gli enigmi del mondo, e nemmeno per idre quale sia la verita´ che tutti devono seguire.Uno scrive,in un giornale(o in un blog), la sua opinione che, magari altri, potranno non condividere,
    Se la maggior parte dei lettori espime un pare negativo vuol dire che cio´ che e´ stato letto non valga nulla e ,quindi, meritevole di censura?Peraltro mi dici una falsita´:molti commenti a quel topic erano favorevoli.
    Ma ti ripeto, non e´ questo il punto:si puo´ scrivere anche se,per assurdo, tutti fossero in disaccordo.
    Odifreddi ha detto quel che pensava( e che peraltro troverebbe anche Uroburo, mi pare, consernziente);che Israele sta compiendo un genocidio come e´ successo per il nazismo.
    Peraltro io avrei ancora rincarato la dose:perche´ l´attuale genocidio e´ ancora piu´ terribile di quello nazista:e´ un genocidio attuato sotto la forma della democrazia.
    (che dovrebbe fare ora Nicotri, cancellarmi il posta?).
    “La sua liberta´ e´ finita dove e´ cominciata quella dei lettori che comprano Repubblica”:che non e´ una fase coerente:
    non e´ che Odifreddi si debba necessariamente leggerlo, uno legge chi gli pare;ma se lei legge un giornale ci sara´ qualcuno che abbia scritto delle assurdita´?non vedo il problema.
    peraltro se avessi letto i commenti all´ultimo topic di Odifreddi ti saresti resa conto che quasi tutti sono contro la decisione di Repubblica;come vedi i lettori non la pensano come te; apprezzano Odifreddi senza per questo condividerne tutte le su idee.
    E poi finalmente ti sbilanci un po´:sono cattivo a pensare che le ultime tue quattro righe si possano tradurre con ” Odifreddi e´ ateo”?
    Perche´ la coerenza vorrebbe che censurato Odifreddi si dovrebbe censurare anche,per motivi diversi, che so io, l´omelia domenicale del Papa a milioni di “fedeli”.
    Perche´ se tu esprimi un parere da cattolica e accetti la decisione di Repubblica dovresti accettare pure chi ,da ateo, vorrebbe che si censurasse il Papa, perche´ per lui il Papa gli risulta parziale e fazioso.
    Ma questo,forse, non ti e´ mai passato per la testa e qualora fosse censurato il Padre Santissimo grideresti allo scandalo.

    P.S.
    mi pare che qualche giorno fa sia stato proposto(se non ricordo male dalla Lega) un d.d.l. che vorrebbe,in casi gravi, il carcere per il giornalista che per es, a detto qualcosa di qualcuno senza portare le prove.Solo che cosi´ facendo si crede che il giornalismo sia solo informazione, mentre il giornalismo e´ tutto un mondo che comprende,per es., anche il giornalismo di denuncia o il giornalismo di inchiesta:insomma, il pasoliniano IO SO.
    Pare che il nuovo potere ne abbia inventata un altra per farsi tutti buoni e accondiscendenti.
    Poi, toh, t´arriva qualcuno che ti dice no, e tu che fai?me lo censuri?

    Tieni in considerazione che certa filosofia ha sostenuto che tutto e´ interpretazione( anche se Eco ha parlato di Limiti dell´interpretazione);beh, se fosse cosi´ non puo´ esistere qualcuno con una verita´ assoluta, ovvero, per certi aspetti, tutto potrebbe essere parziale……A meno che tu riesca a dirmi qualcuno che,quanto a verita´, sia imparziale sempre.
    E non vorrei che mi rispondessi con i nomi che a Sky hanno pronunciato alla fine Vendola e Bersani.
    La nascita del circolo vizioso porta all´incoerenza bello stile?

    un caro saluto,alessandro

  21. Anita
    Anita says:

    x C.G. #71

    Per conto mio, c’e’ tempo e c’e’ tempo.

    Non occorre tirare in ballo fatti accaduti o presumibilmente accaduti anni fa’ in questi momenti cosi’ delicati, pendiamo da un filo di ragno.

    ‘Notte,
    Anita

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    se i palestinesi sono ostaggi di Hamas non si potrebbe dire la stessa cosa degli israeliani ostaggi di un governo militarista e guerrafondaio?
    La guerra e l’espansione territoriale sono sempre stati l’obiettivo di Israele. se si vuol conoscere la storia. Se invece ci si accontenta delle fole del MEMRI e dei complici governi occidentali, allora va bene tutto, anche un genocidio mascherato da legittima difesa.
    Ma allora aveva ragione anche il povero Adolf …… U.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    PER ALESSANDRO
    Caro figliolo,
    farei fatica a cambiare anche solo una virgola del tuo bellissimo n. 72.
    La politica israeliana è così da sempre, da ancora prima della proclamazione dello stato d’Israele, che non ha fatto altro che tradurre in prassi politica quelle che erano le direttive intellettuali e morali del sionismo di Herzl, suo padre fondatore. Questi ipotizzava la cacciata, sic et simpliciter, delle popolazioni arabe, TUTTE! Il supposto invito a fuggire che gli israeliani dicono essere stato proclamato dalle radio arabe (quali?) alle popolazioni palestinesi, e che secondo loro starebbe alla base della fuga dei palestinesi dalle loro case, è un’evidente menzogna. Sono stati cacciati dai soldati israeliani con le armi, gli omicidi e gli stupri di massa. [Cosa fatta apposta contro un popolo che ha una visione della sessualità così particolare: immaginiamoci degli stupri di massa sulle donne siciliane di mezzo secolo fa!).
    Che un giornale laico non possa discutere neppure in un blog della politica israeliana per quel che è, questo è un vero scandalo.
    La Silvy poi Odifreddi l’avrebbe buttato a mare da tantissimo tempo: da buona integralista cattolica non tollera uno spirito laico, e per di più dichiaratamente ateo.
    Un caro saluto U.
    PS. La maggioranza dei lettori del blog sono d’accordo con Odifreddi.
    Quanto al boicottaggio: se non compero Repubblica che mi rimane da leggere? Epperò una lettera di protesta la si può anche inviare!…..

    PER PINO
    Come si fa ad inviare una mail di protesta ad Ezio Mauro?

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Come per tutti i giornalisti di Repubblica: lettera iniziale del nome, un punto, il cognome per intero e poi @repubblica.it
    Un saluto.
    pino
    p. s. Ornella ha preparato una ottima sup de’ mort sostituendo alla salsiccia non ricordo cosa. Moooolto buona.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    UN ALTRO PO’ DI INFORMAZIONE NON LECCACULESCA:

    Pubblicato su Il Manifesto, il 21/11/2012)

    La Rete Ebrei contro l’Occupazione (ECO) chiama tutti coloro che si schierano per Giustizia, Libertà, Indipendenza e Pace ad esprimere il loro sdegno e la loro concreta opposizione alla strage condotta da Israele nella Striscia di Gaza.
    I furiosi attacchi condotti ormai da parecchi giorni contro Gaza con la moderna tecnologia di guerra Israelo-americana hanno già causato decine di morti e centinaia di feriti, per la maggior parte civili, oltre ad ingenti danni. Chiediamo che la strage sia subito fermata: lo chiediamo anzitutto ai governanti di Israele, responsabili della strage e distruzione, ed ai governi che appoggiano questa azione criminale: quelli degli Stati Uniti, dei Paesi occidentali, al nostro governo italiano che ha il dovere di agire, direttamente ed in cooperazione con la Comunità Europea. Su scala europea la azione potrebbe essere più efficace, se utilizza i mezzi forti. Chiediamo anzitutto, la immediata sospensione, a) di ogni collaborazione militare con Israele finchè esso non abbia cessato l’aggressione e l’assedio di Gaza, che impedisce l’accesso dei soccorsi umanitari oltre che strangolare l’economia degli abitanti, e la ricostruzione di quanto distrutto in questi giorni e durante la aggressione di 4 anni orsono. b) la sospensione dei contratti di scambio privilegiati di cui Israele beneficia in molti campi.
    La aggressione a Gaza è solo l’ultima manifestazione di una politica ostile e oppressiva che Israele attua, nel modo più crudele e sprezzante per i valori umani e civili, sin dalla sua nascita: fin da quando, cioè ha avuto origine lo stato di ingiustizia dovuto alla cacciata dalla loro Terra dei Palestinesi, di cui Israele non ha mai riconosciuto il Diritto al ritorno, pur proclamato dalle Nazioni Unite. Israele ha la responsabilità di aver agito ed agire in dispregio anche dei valori che pure hanno, nei secoli passati, caratterizzato la cultura Ebraica. Per questo, ci rivolgiamo anche alle Comunità Ebraiche, in Italia e nel mondo, perche intervengano con voce che potrebbe essere autorevole nei riguardi di Israele, se chiaramente espressa senza concessioni all’idolatra nazionalismo sciovinista.
    ECO si unisce a chi, associazioni e singoli cittadini, ha a cuore giustizia, libertà e pace, per manifestare a sostegno dei palestinesi colpiti così ferocemente da un’aggressione che nulla può a vantaggio della sicurezza dei cittadini di Israele.

  26. peter
    peter says:

    a proposito di religione, qualche aggiornamento da queste parti.
    La settimana scorsa si dice che ad una donna in Irlanda venne rifiutato l’aborto ‘terapeutico’. I medici le avrebbero detto ‘questo e’ un paese cattolico’. La donna e’ morta. La veridicita’ della storia mi pare assai dubbia visto anche che a sostenerla e’ solo il marito indiano rimasto vedevo, ma vedremo.

    Ieri la chiesa anglicana ha votato contro le donne vescovesse, per pochi voti. Il patetico arcivescovo di Canterbury salta su e giu’ incazzatissimo, dato che la promozione di donne vicarie a vescovesse era il suo cavallo di battaglia. In effetti, mi pare strano dato che a capo della chiesa, formalmente, vi e’ una donna, ma la chiesa ancora resiste a certi cambiamenti.
    Non ci sono in effetti molti campi rimasti immuni da ‘invasioni’ femminili, bisogna dire, tranne la Nettezza Urbana (mai vista una signora…), l’idraulica, l’elettrotecnica, le miniere e le costruzioni edili (i muratori e piastrellisti), bisogna dire. Chissa’ poi perche’?…
    In compenso, mai visto un uomo ‘ostetrico’ o levatore, mentre in urologia ho notato abbondanza di infermiere ed operatrici donne. Mai visti uomini come receptionists in ambulatori medici, o segretari.

    Non sono religioso ma sono all’antica. Mesi fa sono stato ad un matrimonio di amici (uomo e donna, Sylvi sospirera’ contenta), in chiesa. Il celebrante era una vicaria. L’ intera cerimonia, lo ammetto, mi e’ parsa una farsa. Non mi riusciva tanto di prendere la cosa troppo sul serio.
    Alla fine, la signora celebrante ha ammonito i presenti di non gettare confetti o coriandoli all’uscita degli sposi. ‘ la nettezza urbana (a proposito…) arriva tardi il lunedi’, ed io e la sagrestana (pure quella una donna, manco a dirlo) non vogliamo passare ore a spazzare lo spiazzo’. Gia’, le due avevano di meglio da fare insieme, alcuni hanno insinuato…

    Peter

  27. Anita
    Anita says:

    x Peter

    negli US le donne fanno quasi tutto, nei lavori considerati maschili sono ancora una piccola minoranza, certo che per alcuni mestieri ci vuole la forza fisica che non tutte hanno.

    Ieri parlavano delle donne ‘Vescove” ….ci sono in varie denominazioni religiose, piu’ che altro Protestanti.

    Verra’ anche il giorno per la Chiesa Cattolica? Difficilmente, almeno credo, ma gia’ hanno cariche sull’altare che non avevano prima.

    L’ultima volta che sono andata in Chiesa e’ stato per il Battesimo del mio pronipote Xavier ed ho notato molti cambiamenti…una donna leggeva il Vangelo, donne passavano il cestino per l’obolo…l’insieme quasi tutto mi era estraneo, sopra tutto mancava quel feeling di essere in Chiesa, la mancanza di spiritualita’…

    Anita

  28. Marta x Peter
    Marta x Peter says:

    Rubando 10 minuti di tempo al mio lavoro desidero rispondere al suo post (27) di qualche giorno fa.
    La Svizzera non è, o non è piu’, un paese chiuso ermeticamente come crede chi lo osserva da fuori, e se lo è stato ero ancora troppo piccola per percepirlo. Da adulta vedo un piccolo Paese abbastanza ordinato, non perfetto ma perfettibile.
    Mi dispiace che negli ultimi anni siamo stati bollati come la nazione dalle banche disoneste, con cittadini cui loro unico pensiero è quello di arricchirsi, refrattario allo straniero, insomma impegolati in tante storiacce poco edificanti e naturalmente molto lontano dal modello che il mondo ha costruito su di noi. Ma c’è anche del buono, come dappertutto e questo mi fa star meglio.
    Il Consiglio Federale sta lavorando sul segreto bancario, che quasi piu’ segreto non è, qui devo fare un appunto, Liechtenstein, Andorra, Lussenburgo, Austria, Montecarlo, San Marino tutti paradisi fiscali che fanno? Non mi pare che in quei Paesi sia estinto o almeno non completamente e fanno parte della UE. Due pesi due misure o è il ricatto per farci entrare nel gruppone!!!
    Si sta raggiungendo con diversi paesi l’intesa fiscale, anche con Roma verrà portata a termine entro fine anno. Sperando che scompaia anche il nome del mio Paese, regalo di Tremonti, sulla bleck list.
    Caro Peter non abbiamo politici di grosso spessore da essere come , tedeschi, italiani, francesi o inglesi tutti giorni sui giornali, ma poco importa l’importante che facciano il loro lavoro.
    Ci sono tante altre cose da raccontare, la storia degli ebrei in Svizzera, il rapporto JF Bergier su Svizzera ed ebrei, che scateno’ l’ira di tanti miei connazionali, il rapporto con il nazionalsocialismo. Pagine poco belle, ma anche con storie di grande umanità dentro per persone meno fortunate di noi. Il mio cantone ha aiutato tanti partigiani fuggiti dall’italia per paura di rappresaglie, come anche politici ecc….
    alla prossima, saluti M.

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Marta,
    hai dimenticato il Lussemburgo che è forse peggio dell’Austria, da cui non esce un dato manco morti.
    Un saluto U.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.

    “Il post cancellato sul mio blog? La comunità ebraica ha fatto pressioni su Repubblica“. E’ quanto dichiarato da Piergiorgio Odifreddi ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio 24, a proposito del suo post censurato Repubblica.it, dal titolo “Dieci volte peggio dei nazisti”, e incentrato sull’attacco di Israele a Gaza. Il professore nega che l’ordine sia arrivato dall’editore Carlo De Benedetti. “Credo che abbia più urgenti e importanti da fare che non seguire queste piccole diatribe” – spiega – “Da quello che ho appreso, credo che sia stata una protesta abbastanza forte di alcuni esponenti della comunità ebraica non con me, ma col sito di Repubblica”. Alla domanda di Cruciani, che gli chiede se chi tocca Israele è destinato a morire, Odifreddi risponde: “Questa è la cosa interessante, perchè io sul blog non parlavo assolutamente di ebrei ma del governo israeliano“. Nel corso dell’intervista, il matematico espone il contenuto del suo post e le sue parole vengono ripetutamente rintuzzate da uno dei conduttori, David Parenzo, che definisce “scemenze e scempiaggini folli” le argomentazioni del suo interlocutore e invoca accoratamente un’autoambulanza. Odifreddi non fa una piega e giustifica la propria posizione. “I capi politici e militari di Israele devono essere processati” – afferma – Ma sappiamo bene che i Tribunali internazionali processano chi fa comodo a loro“. “Lei sarà anche un matematico, ma di politica estera non capisce un beneamato cazzo” – controbatte Parenzo – “Caro professore matematico, lei paragona uno stato democratico ai nazisti”. “Cosa significa ‘stato democratico’?” – replica Odifreddi – “Le ricordo che anche Hitler è arrivato al potere con le elezioni“. E aggiunge: “Se invece ‘democrazia’ significa comportarsi in un certo modo, temo che Israele non sia particolarmente democratico“. Il saggista risponde poi a Cruciani che gli chiede chi voterà alle primarie del centrosinistra. “Appoggio Vendola, per lui ho fatto un appello pubblico” – dichiara – ” e lo faccio non dimenticando che lui è cattolico e io sono ateo”.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    di solito non leggo gli allegati, mi manca il tempo, ma ho fatto un’eccezione con il tuo n. 79: Dieci cose da sapere su Gaza.
    Io so tante cose sulla questione palestinese ma il punto 4 non lo conoscevo.
    Direi che è il caso di citarlo: <>
    Quindi se parlo di genocidio dico il vero.
    Un saluto U.

  32. sylvi
    sylvi says:

    Ho riconsegnato i pargoli ai loro legittimi responsabili. Che quiete…dopo la tempesta!

    Caro Alessandro,

    sono d’accordo sul tuo concetto di coerenza come filo conduttore di una vita nel senso di ” non tradirsi e, conseguentemente, non tradire gli altri” come tu affermi.
    Però tu aggiungi…” è lui, nelle cose che dice c’è una logica supportata dai fatti” … quali fatti?? vissuti, percepiti, appresi da altri?
    Dici anche che la coerenza può ferire chi viaggia nel mare di idee vaghe (?) , di ideologia conservatrice o clericale fuori dai fatti.
    I fatti???

    O forse tu contrapponi una coerenza atea “buona” a una coerenza sempre “cattiva” di idee vaghe, conservatrici e clericali?
    Non credi che questa sia una affermazione molto intollerante, in parte arrogante, di chi, alla Odifreddi, afferma che non c’è altra verità e ideologia al di fuori della mia?
    Nota che conosco molti odifreddi con la tonaca!
    Ed è quello che mi irrita, sia detto dal matematico che dal teologo!
    Credo fermamente che la tolleranza non sia una banderuola che accolie qualsiasi vento soffi, ruotando al suo servizio;
    la tolleranza è una vela, robusta, resistente, che tien conto di tutti i venti, li regge, li accompagna al fine di raggiungere la meta prefissa.
    Certamente, al soffiare di tutti i venti, la tela si tende, scricchiola, a volte pare non reggere…si può straorzare, scuffiare persino,…quando non si sono rispettate le diversità e le “coerenze”, dei venti, che, come le logiche che mandano in bestia Uroburo , ce n’è più d’una.
    Per uscir di metafora… e della fatica delle coerenze…parlando non del prof Odifreddi, nè dell’ateo, ma della persona che io non stimo proprio, perchè percepisco in lui, quando esplicita le sue convinzioni,non una persona che espone correttamente la sua “carta d’identità” ideologica , ma chi manipola i fatti, li corregge secondo convenienza, per convincere, per indottrinare chi l’ascolta.
    Come i peggiori preti!
    La coerenza, caro Alessandro, dovrebbe presuporre, sempre, non solo la tolleranza, ma anche il rispetto dell’interlocutore, soprattutto se scarsamente provvisto di salde basi culturali.
    Presuppone anche l’esatta percezione dell’importanza del ruolo che si assume e del luogo ove avviene l’espressione del proprio pensiero.
    Scrivere su Repubblica non è scrivere alla stessa platea del giornaletto degli atei-sbattezzati!

    Io ho rifiutato le sue tesi sulla tragedia israelo-palestinese, e ritengo che lui le abbia falsate scientemente.
    Non ho scritto a Repubblica , ma ero d’accordo coi molti che lo hanno contestato.
    Mi pare anche molto forzato il tuo paragone fra la censura subita da Odifreddi e le omelie del Papa che dovrebbero essere censurate da chi?
    C’è una certa sproporzione …e ne verrebbe fuori un discorso a parte.

    A te e a Uroburo dedico due riflessioni che io…nel mio integralismo cattolico, come dite voi, ho accolto con spirito sia laico che cristiano…riconoscendomi in queste due persone in buona fede.
    Sono: Margherita Hack, astrofisica dichiaratamente atea di sx;
    don Di Piazza, un prete coerente e sociale…lo definirei!
    Hanno scritto insieme un libro che uscirà tra breve.

    M.H. Non credo ci sia un aldilà.
    L’atomo di idrogeno è praticamente immortale, e le
    molecole che oggi sono M.H. si sparpaglieranno nell’atmosfera, serviranno a costruire altre persone o oggetti; chissà…
    Ma io non ci sarò più. Vedo il cervello come un hardware e l’anima come un software che non gli sopravvive….

    don Di Piazza:
    Dobbiamo assumerci una maggiore responsabilità verso la vita, perchè troppo spesso la morte è provocata.Dalla fame, dall’ingiustizia, dalle guerre. La morte è rottura delle relazioni umane di cui è tramata la vita. Ed è il cuore del mistero: credo che in quel momento la vita venga accolta, sebbene non sappiamo spiegare dove e come.
    Non è una fiducia irrazionale, è un pensiero che avverto indimostrabile ma ragionevole.
    Nella morte è il senso primo dell’affidamento a Dio, hanno detto Kung e Martini…..

    Come vedete ce n’è per tutti, anche per un intollerante!!!
    saluti
    Sylvi

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Eppure il punto 4 lo avevo già pubblicato mi pare nella puntata precedente. Ho anche pubblicato direi meno di due mesi fa le prove che dimostrano come gli statunitensi a suo tempo abbandonarono Beirut d’accordo con Sharon per permettergli il terribile massacro di Sabra e Chatila.
    Un saluto.
    pino

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    SE VOLETE RIDERE E SE AVETE STOMACO CHE REGGE. LA COSA GRAVE È CHE QUESTA CARICATURA DI GIOVANNA D’ARCO E ORIANA FALLACI È VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ESTERI DEL PARLAMENTO ITALIANO. E SPINGE PER FARE APPROVARE UNA LEGGE CHE EQUIPARA L’ANTISIONISMO ALL’ANTISEMITISMO PUNENDOLI ENTRAMBI. INSOMMA, UNA FORMA POST MODERNA DI FASCISMO, DI SUPREMATISMO E DI DIFESA DELLA RAZZA “SUPERIORE”.

    http://m.youtube.com/#/watch?feature=youtu.be&v=0SYz1qtWOik&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D0SYz1qtWOik%26feature%3Dyoutu.be&gl=IT

    SE VOLETE RIDERE E SE AVETE STOMACO CHE REGGE. LA COSA GRAVE È CHE QUESTA CARICATURA DI GIOVANNA D’ARCO E ORIANA FALLACI È VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ESTERI DEL PARLAMENTO ITALIANO. E SPINGE PER FARE APPROVARE UNA LEGGE CHE EQUIPARA L’ANTISIONISMO ALL’ANTISEMITISMO PUNENDOLI ENTRAMBI. INSOMMA, UNA FORMA POST MODERNA DI FASCISMO, DI SUPREMATISMO E DI DIFESA DELLA RAZZA “SUPERIORE”.

    http://m.youtube.com/#/watch?feature=youtu.be&v=0SYz1qtWOik&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D0SYz1qtWOik%26feature%3Dyoutu.be&gl=IT

    Per la Verità per Israele
    Maratona oratoria
    Giovedì 22 novembre 2012 alle ore 18,00
    Piazza di Montecitorio, Roma
    Summit, l’Associazione presieduta dall’On. Fiamma Nirenstein, Vice Presidente della Commissione Esteri, insieme ad un nutrito numero di altre organizzazioni annuncia per il prossimo giovedì alle 18,00 la maratona oratoria “Per la Verità per Israele” davanti a Montecitorio, Roma.

    L’On. Nirenstein spiega: “Ritengo che per amore della pace dobbiamo ristabilire la verità sul conflitto in corso e cancellare le parole malate con cui si criminalizza Israele e si delegittima il sacrosanto diritto di qualsiasi stato democratico a difendere la sua popolazione civile gratuitamente attaccata”.

  35. peter
    peter says:

    x Sylvi

    cara signora, pur non essendo credente rimango un perfido cattolico. Eccetto che sono meno ‘settario’ di lei, questo sia chiaro. E di sicuro meno antiromano di lei e Pino. Trovandomi mesi fa in Croazia, notai un gruppo guidato da un prete in tonaca nera. ‘Padre, lei di certo mi sapra’ dire dov’e’ la chiesa con i dipinti del Tiziano’. ‘Mi spiace, sono canadese’, mi rispose il giovane ‘padre’. Il quale indossava una tenuta che i preti delle mie parti non usavano piu’ dagli anni ’50, con poche eccezioni. Il cattolicesimo e’ rincuorante per la sua universalita’, la sua immortalita’ paragonabile all’idrogeno.

    Tuttavia la signora Hack si sbaglia. Non vi e’ nulla di immortale, tutto si trasforma. Il nostro caro Sole sara’ una gigante rossa entro 5-10 miliardi di anni, quando tutto il suo idrogeno si sara’ trasformato in elio. Sperando che non vi siano incidenti di percorso…per fortuna, e’ troppo piccolo per diventare nova. La nostra cara stella e’ di mezza eta’, giallo-bianca, di medie dimensioni….in medio stat virtus. La notra razza sara’ estinta da miliardi di anni prima che la gigante rossa distruggera’ la Terra. Una roccia arida in un sistema solare morente. Amen. (Pero’ la sua orbita si allarghera’ moltissimo per la diminuzione di gravita’ solare, mente Mercurio e Venere saranno fritti e disintegrati).

    Tornando ad Odifreddi, la sua idea che un opinionista se ne debba andare per avere ‘offeso’ parte del pubblico e’ integralmente assurda.
    Provi a vergognarsi.

    un saluto

    Peter

  36. alessandro
    alessandro says:

    cara silvy,
    hai le idee un po´ confuse, mi sembra:fai giri e giri di parole(giochi di prestigio?).Dove sta la confusione?
    1)i fatti?tu ci metti il punto interrogativo,io no(sono arrogante?me ne assumo il limite).I fatti sono i fatti fatti fuori le nostre belle chimere.
    Che l´articolo di Odifreddi sia stato censurato e´ un fatto.Tu mi ci metti il punto interrogativo?Io saro´ pure arrogante ma non mi piace chi stravolge i fatti per chi sa quali motivi!
    Non stiamo,quindi, parlando di ambugua politica internazionale, stiamo parlando d´un fatto.
    I fatti,cara silvy,allora ci stanno ;se vuoi, a livello generale, puoi chiamarli Storia.
    Le manganellate alla Diaz, la morte di Giuliani, ecc.ecc. sono dei fatti

    2)anche se e´ un po´ inevitabile l´intervento della nostra ideologia(intesa come visione generale del mondo) un fatto comporta certo delle interpretazioni, ma che dovrebbero essere scevre delle nostre posizioni.Il limite all´interpretazione deriva dal rispetto per il fatto stesso.Chi,invece, parte per esporre le proprie opinioni non fai fatti ma dalla sua unica visione ,spesso, incappa
    in interpretazioni sensa senso(in riferimento al fatto;il fatto scompare, o quasi, e resta un semplice e noioso vagito.
    Che certa ideologia conservatrice e clericale abbia idee fuori dai fatti concreti della vita sociale,per me, e´ un fatto evidente.Potrei portarti decine di esempi concreti.Considera,poi, che certe ideologie hanno sempre qualcosa da difendere e da proteggere:il fatto viene camuffato fino a scomparire, e ne emerge uno nuovo, ma completamente diverso dall´originale.La coerenza e´ ,quindi, anche cio´ che ti permette di legare i fatti criticamente senza la protezione di dio o di chi per lui.
    Presumo,allora, che la posizione atea(o agnostica) sia una posizione assai diversa:non si vuole che proteggere la propria identita´ e la propria opinione:i se, i ma, le censure, ecc.ecc. appartengono alla trasformazione dei fatti e alla trasformazione(in negativo) della liberta´ di pensiero.

    3)La tua superficialita´(scusa ancora la mia terribile arroganza!) ti spinge a scrivere anche:
    “non credi che questa sia una affermazione molto intollerante, in parte arrogante, di chi, alla Odifreddi, afferma che non c´e´ altra verita´ e ideologia al di fuori della mia?”
    La domanda e´ posta maluccio;comunque, la verita´ e´ relativa nel senso che non esiste una verita´ uguale per tutti e per tutti valida.
    Per me, questa idea e´ il massimo della “tolleranza”:nessuno ha la verita´ in mano per partito preso.L´intolleranza e´ la soluzione bella e pronta che proviene senza curarsi minimamente delle cose pratiche e dei fatti reali.

    4)”la meta prefissa” di cui tu parli e´,per quanto mi riguarda, un minimo di gioia umana, di dignita´ umana; per queste cose non ci serve nessuna tolleranza, anzi essa e´in realta´ la banderuola della nostra nuova societa´.
    Qualcuno ha sostenuto che in un paese dove e´ vietato tutto si puo´ fare tutto, in un paese dove,invece, e´ tollerato solo qualcosa si puo´ fare solo quel qualcosa.Da questo punto di vista “e´ intollerabile essere tollerati”!ma poi tollerati di che cosa e per quale motivo?
    e da chi proviene questa dolce tolleranza?
    La tolleranza e´ un mito, serve a addormentare la coscienza;la tolleranza vorrebbe darci qualcosa che gia´ ci appartiene per dignita´ umana.

    5)Se qualcuno manipola i fatti bisogna indicargli quali fatti sono stati manipolati ed esprimere altresi un´altra versione dei fatti non manipolata.Ma se qualcuno esprime una opinione, per quanto sconcertante possa essere, e´ antidemocratico censurarlo.

    6)Il caro Odifreddi ha fatto gia´ la sua carriera, non deve leccare nessuno, non ha nessun potere se non quello di scrivere e di parlare;uno cosi´ non ha intenzione di indottrinare nessuno e, sicuramente, molto meno dell´indottrinamento delle religioni monoteiste(colpa, peccato et similia).

    7)La coerenza ,secondo me, non dovrebbe presuppore la tolleranza(vedi sopra); il rispetto dell´interlocutore si, ma in termini diversi dai tuoi;non e´ che, per es., un ateo per rispetto dell´interlocutore credente gli puo´ dire che dio esiste;la coerenza lo portera´ ,magari, a parlargli di Darwin,per es.L´interlocutore ascolta, pone domande, insomma inizia un dialogo neutro, e senza censure.

    8)Viviamo nella multiculturalita´, porre barriere di settore e´ un´idea conservatrice:si puo´ scrivere cio´ che si pensa ovunque.O vogliamo restare ancora dentro le divisioni:questo a te e questo a me(idea certo tollerante ma molto pericolosa:porta acqua al proprio mulino!)

    9)Puoi, e´ ovvio, sostenere di non essere d´accordo sull´articolo di Odifreddi, ma dire che hanno fatto bene a censurarlo(che era ora!)
    e´ intollerante.Qui,cara silvy, sta la tua incoerenza(e voglio essere ancora arrogante:da quella tua incoerenza tu non puoi uscirne che in un solo modo:ritornando sui tuoi passi e dicendo,per es., che quelli di Repubblica hanno fatto male a censurarlo:non eri tu,peraltro, che hai parlato di tolleranza?).Contestare qualcuno e´ giusto farlo usando mezzi democratici;contestare qualcuno per tappargli la bocca e´ un sopruso( ma i cattolici non sono contro i soprusi ?ah, la coerenza e´ una gran brutta rogna!)

    10)”c´e´ un certa sproporzione” scrivi(a proposito del mio esempio dell´omelia papalina), certo.Il punto e´ che le minoranze non fanno proporzione ma questo non toglie che anche le minoranze abbiano le loro ragioni che ne´ lo Stato ne´ la Chiesa conoscono, o se le conoscono valgono per quel che sono:idee di minoranza.
    A te cosa interessa la sproporzione o i diritti delle minoranze?
    La presenza di sproporzioni invalida le idee dei pochi?

    un caro saluto, alessandro

  37. peter
    peter says:

    x Sylvi

    a riprova del mio ‘ innato’ cattolicesimo, riproduco una lettera da me inviata tempo fa a Channel 4, una importante emittente inglese:

    ‘I found Dr Starkey’s comparison between Louis XIV and Hitler absurd, biased, nonsensical. The historian goes on making prejudicial and arbitrary anticatholic remarks, stating that protestantism saved England and the parliament, that French Catholics of that time were ruthless and cruel to french Protestants and so on, totally neglecting that Catholics had exactly the same treatment in UK , if not worse. No mention of what Cromwell did in Ireland either. Starkey accuses Louis XIV of being an imperialistic warmonger, from which allegedly Hitler (!) took example almost 3 centuries later…He fails to mention that all European nations, including UK, were constantly at war for many centuries, and if Hitler was looking for a role model in history he would have been spoilt for choice. Starkey claims that the parliament in UK was a ‘baby’ of protestantism, neglecting or ignoring that the Magna Charta saw the light in 1215, when England was still a very Catholic country and would be so for several centuries to come. The role of the parliament grew bigger a long time after William of Orange (a welcome invader for Mr Starkey, just for a change) under the Hanovers, mostly because they spoke German and did not understand English internal affairs very well.
    In short, I found his views biased and prejudicial, and his judgements totally out of historical context, which amounts to propaganda.

    la risposta:

    Dear Mr (…)

    We are sorry to hear that you felt Dr Starkey was being sectarian in this programme.
    Please be assured that your comments have been logged and forwarded to those in charge of our programming.

    Thank you again for taking the time to contact us. We appreciate all feedback from our viewers; complimentary or otherwise.

    Una risposta educatissima e diplomaticissima, molto inglese. Se crede, si faccia tradurre il testo da Anita. Questo per dire che i conflitti religiosi sono sempre politici, e non sono ancora estinti. Ed anche per dimostrare che sono un rompipalle anche nel paese di adozione.

    Saluti

    Peter

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    LA FIGLIA DEL VICE CAPO DEL MOSSAD IN GALERA PERCHE’ CONTRARIA ALL’OCCUPAZIONE

    http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=41708&typeb=0&Israele-figlia-vicecapo-Mossad-dice-no-a-guerra

    di Dheera Sujan

    

Omer Goldman ha ventidue anni, è ebrea, vive a Tel Aviv, è una bella ragazza e non è difficile immaginare che riesca a realizzare la sua ambizione di diventare un’attrice. Ma da quando aveva 8 anni, ha anche un altro sogno – quello di lavorare con un’organizzazione come Amnesty International, sperando di contribuire a realizzare un mondo migliore. Fino ad ora, il suo modo di agire in questa direzione è andando in prigione. Scegliere di andare in prigione piuttosto che servire nell’esercito israeliano – un adempimento obbligatorio per tutti i giovani israeliani.

E Omer Goldman non era destinata alla prigione. Per la maggior parte della propria vita pensava di arruolarsi nell’esercito, e di diventare un eroe del proprio paese. Dopo tutto, suo padre, è un ex capo del Mossad, ed è ancora considerato uno degli uomini più potenti dell’apparato di sicurezza del paese. La sua sorella maggiore e la maggior parte dei suoi amici hanno fatto il servizio militare senza discutere.

Ma la seconda guerra contro il Libano ha iniziato a cambiare la mente di Omer. Ha visitato Hebron, ha iniziato ad andare regolarmente in Cisgiordiania e ha visto come i palestinesi vivono, come vengono trattati.

Ha iniziato ad andare alle dimostrazioni, e ha fatto parte, in un paese della Cisgiordania, di un gruppo di protesta che cercava di rimuovere un checkpoint che era stato costruito in mezzo al paese senza alcuna necessità.

«Non doveva stare lì. Lo hanno messo solo per commettere un sopruso verso i paesani». E improvvisamente i soldati hanno iniziato a fare fuoco contro il gruppo di manifestanti.

«Questo è l’esercito che ero stata indotta a credere che mi stava proteggendo, che mi stava aiutando», dice: lo shock dell’avvenimento è ancora evidente nella sua voce. È stata colpita ad una mano da un proiettile di gomma e in quel momento ha capito che non avrebbe mai indossato l’uniforme di una forza che commette azioni del genere.

Il giorno che doveva firmare, si è presentata con un centinaio di sostenitori. E si è pubblicamente rifiutata di arruolarsi.
    È stata immediatamente portata in una cella, e poi davanti a un tribunale militare, dove il giudice – un ufficiale di alto rango – ha cercato di convincerla che poteva diventare un soldato e cambiare le cose dall’interno.

«Potresti offrire caramelle ai bambini palestinesi nei checkpoint», le ha detto, a quanto pare senza ironia. La sua replica («Offrire caramelle non cambia il fatto che sarò lì illegalmente») lo ha fatto infuriare tanto che le è stata inflitta una sentenza più dura di quelle comminate ad altri obbiettori di coscienza che stavano lì quel giorno.

Omer ha scontato due periodi di tempo in galera – e nonostante la sua paura della prigione, e la sua consapevolezza che è stata un’esperienza orribile venire rinchiusa in una cella di medie dimensioni con altre quaranta donne – dice che retrospettivamente quel periodo è stato tra quelli più significativi della propria vita.


    Omer è adesso esentata dalla coscrizione per motivi medici, ma continua a partecipare alle dimostrazioni, e a parlare pubblicamente contro quella che considera un’ingiustizia commessa dai propri connazionali e dal suo governo contro una popolazione civile innocente. La sua presa di posizione le è costata parecchio. Gli amici l’hanno allontanata, gli estranei l’hanno attaccata fisicamente, e suo padre rifiuta ogni contatto con lei.

 Così, perché continuare? Perché prendere una tale posizione? La sua risposta è ferma: «Perché quando l’Occupazione finirà, in venti o trent’anni, sebbene spero che succeda prima, voglio poter dire che ho fatto qualcosa, che non sono stata solo a guardare questa ingiustizia.il mio stare in prigione non ha aiutato neanche un palestinese, lo so, ma almeno ho fatto qualcosa pensando che fosse giusta».

  39. alessandro
    alessandro says:

    per Silvy:
    ti ringrazio per le due riflessioni,
    ma sono quasi convinto che nessuno di loro due sarebbe stato d´accordo con la censura di Odifreddi(sempre per restare ai FATTI!).

    Concludo:
    con l´idea che la censura possa essere giusta e con l´idea ” della “sproporzione” sai quale pensiero conclusivo( ma sempre sommario e provvisorio) mi hai fatto venire in mente?
    che quelle due idee sono state tra le cause principali della morte in croce(qualora ci sia veramente stata!) di Gesu´.

    E si resta impietriti a non capire piu´ chi e´ vivo e chi e´ morto!

    ciao,

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    UN PO’ DI INFORMAZIONE NON GUASTA

    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/11/21/gaza-dentro-lospedale-di-shifa-usate-armi-non-convenzionali/211660/

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/10/le-mani-del-qatar-su-gaza.html

    


http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/08/striscia-di-gaza-centrale-elettrica.html

    

http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/05/hamas-incontri-segreti-con-5-paesi.html


http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/02/paola-caridi-invisiblearabs.html


  41. Anita
    Anita says:

    Traduzione Google – post #96

    ‘Ho trovato Starkey confronto tra il dottor Luigi XIV e Hitler assurdo, prevenuto, senza senso. Lo storico continua a fare commenti anticatholic pregiudizievoli e arbitraria, affermando che protestantesimo salvato l’Inghilterra e il parlamento, che i cattolici francesi di quel tempo erano spietati e crudeli ai protestanti francesi e così via, trascurando del tutto che i cattolici aveva esattamente lo stesso trattamento nel Regno Unito, se non peggio. Nessuna menzione di ciò che ha fatto Cromwell in Irlanda sia. Starkey accusa Luigi XIV di essere un guerrafondaio imperialista, da cui presumibilmente Hitler (!) Ha preso esempio quasi 3 secoli dopo … Non riesce a dire che tutte le nazioni europee, tra cui Regno Unito, erano costantemente in guerra per molti secoli, e se Hitler era alla ricerca di un modello di ruolo nella storia sarebbe stato l’imbarazzo della scelta. Starkey sostiene che il parlamento nel Regno Unito è stato un ‘baby’ del protestantesimo, trascurando o ignorando che la Magna Charta ha visto la luce nel 1215, quando l’Inghilterra era ancora un paese molto cattolico e sarebbe stato così per diversi secoli a venire. Il ruolo del Parlamento è cresciuta più a lungo dopo Guglielmo d’Orange (un invasore di benvenuto per Starkey onorevole, tanto per cambiare) con il di Hannover, soprattutto perché parlava tedesco e non capiva l’inglese affari interni molto bene.
    In breve, ho trovato le sue idee distorte e pregiudizievoli, e il suo giudizio del tutto fuori contesto storico, che ammonta a propaganda.

    la risposta:

    Egregio Signor (…)

    Siamo spiacenti di apprendere che è stato sentito il dottor Starkey essere settaria in questo programma.
    Si prega di essere certi che i vostri commenti sono stati registrati e trasmessi ai responsabili della nostra programmazione.

    Grazie ancora per il tempo dedicato a contattarci. Apprezziamo tutti i feedback dei nostri telespettatori, gratuito o meno.

    “automatically translated by Google”

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