I trucchi e le manovre degli “esportatori di democrazia” Netanyahu e Al Thani per avere ai piedi l’intero Medio Oriente. Intanto però comincia ad attecchire anche tra israeliani e filo israeliani l’idea di Israele Stato anche dei palestinesi

La 66esima sessione dell’Onu ha visto Netanyahu fare una figura ridicola, da piazzista imbonitore. Dopo 20 anni che si suona l’allarme sulle “bombe atomiche iraniane”, instillando spesso il sospetto che ne abbiano già o le stiano producendo, il piazzista imbonitore Netanyahu, che oltretutto veste come un impiegato del catasto al dì di festa e indossa cravatte di banale mancanza di gusto, il suo allarme lo ha lanciato dicendo che “l’Iran ha terminato la prima fase, entro l’estate 2013 concluderà la seconda e da quel momento in poche settimane consentirà di arrivare all’uranio ad alto potenziale necessario a realizzare un ordigno”. E’ la ripetizione caricaturale della menzogna che Bush figlio ordinò al generale Colin Powell, suo Segretario di Stato,  di raccontare all’Onu per ingannare il mondo intero brandendo una bustina che disse piena dei terribili batteri antrace e cianciando di armi di distruzione di massa accumulate dall’Iraq. Powell però il suo show lo mise in piedi su ordine del suo superiore piazzato alla Casa Bianca, Netanyahu invece lo ha messo in scena di propria volontà, convinto forse che a ordinarglielo sia il suo superiore piazzato nell’alto dei cieli…
Come si vede, nonostante l’ormai ventennale starnazzare “Al lupo! Al lupo!” siamo sempre solo nell’anticamera dell’anticamera del pericolo…. Il piazzista imbonitore di Tel Aviv ha in pratica rimandato all’anno prossimo il molto strombazzato attacco all’Iran, puntando – o sperando – che a scendere in campo affianco all’esercito di Tel Aviv siano soprattutto l’esercito Usa con il contorno della Nato. Come una caricatura del Grande Dittatore di Charlie Chaplin, Netanyahu&C sognano un mondo al loro guinzaglio. Megalomania sorprendente. Oltre che molto pericolosa.
Stessa speranza, o pretesa, pare ce l’abbia l’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani, monarca assoluto del suo piccolo regno ma straricco di petrolio. Dopo avere avuto il ruolo principale nell'”esportazione della democrazia” in Libia, l’emiro ha tentato il bis in Siria fomentando da mesi, assieme agli Usa, l’Inghilterra e Israele, la rivolta in Siria. Rivolta che vede impegnati non tanto cittadini siriani quanto contingenti di militari e istruttori militari, soprattutto del Qatar, fatti affluire dall’estero, riforniti di armi Usa e affiancati da mercenari strapagati. Dopo mesi di massacri da ambo le parti e di notizie fasulle per spingere l’Occidente a indignarsi e intervenire quindi in armi, l’emiro ha dichiarato a un giornale del Kuwait che “è ora di prendere atto dell’impossibilità di rovesciare il regime siriano”. Motivo per cui Al Thani ritira le sue truppe  e i suoi mercenari dalla Siria e punta sull’intervento degli eserciti dei Paesi del Golfo in blocco più l’Arabia Saudita, sperando inoltre che si muova anche la Nato. E per “spingere” meglio usa la sua formidabile emittente televisiva Al Jazeera per veicolare versioni di comodo e verità pilotate.
Non si capisce bene come possa “esportare la democrazia” un monarca assoluto come Al Thani, padrone del 95% dell’intera ricchezza del suo Paese, Paese dove vige la famigerata legge islamica nota come Shariah, tratta gli immigrati quasi come schiavi privi di diritti e distribuisce i 245 miliardi di prodotto interno lordo tra i 224 membri della famiglia reale. Al resto del Paese, ovvero al 99,999992% della popolazione che ammonta a 1.432.867 abitanti, va il risicato 4,8% del PIL, cioè a dire 12 miliardi di euro. Ma il 90% di quel 4,8% va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale”, di fatto moderni vassalli. Al Thani spende inoltre il 25% delPIL in armamenti, con l’Italia terzo fornitore. Come si vede, l’emiro – che in Italia ha messo le mani su parte dell’Eni e ha firmato accordi a vasto raggio con l’Ansa, che è la principale agenzia di stampa italiana, è davvero un “esportatore di democrazia”, anzi è uno straordinario “esportatore di democrazia”….
L’ossessione della destra israeliana per l’immaginifica Bomba iraniana non riesce dunque a nascondere il fatto che da 20 anni si raccontano balle, una sorta di bis ipnotico e di lunga durata delle balle “atomiche” e di “distruzione di massa” usate da Tony Blair e Bush figlio per ingannare il mondo e invadere l’Iraq. E sorvoliamo sull’indecente e razzista seconda parte del delirio netanyahuano: l’ipotetica Bomba iraniana  “non minaccia solo Israele ma anche l’Europa, gli Stati Uniti e il mondo intero perché è come se fosse nella mani dei terroristi di Al Qaeda”. Meglio avrebbe fatto Netanyahu a dire qualcosa sull’arsenale nucleare iraniano e a spiegare perché mai è così ricco di ordigni nucleari – si stima circa 300 – da rendere evidente che il loro ruolo non può essere solo quello della deterrenza, per la quale bastano infatti anche solo un paio di atomiche. Meglio avrebbe fatto il primo ministro israeliano a spiegare perché mai i maligni, anche israeliani, fanno trapelare la notizia, si spera falsa, che esista “l’opzione Sansone”, a fronte della quale diventano noccioline e impallidiscono anche gli asseriti piani aggressivi atomici  iraniani.
L’unica cosa certa, a parte le chiacchiere, è lo sforzo israeliano, degnamente supportato dagli Usa, di impedire a tutti i costi la nascita dello Stato palestinese. Del quale ormai si parla sempre più inutilmente da oltre 60 anni, al punto che ormai i governi israeliani si possono permettere l’offensiva magnanimità di offrire ai palestinesi l’elemosina di una riserva indiana, un miserabile bantustan per giunta disarmato e condizionato in mille modi da Israele. Che intanto prosegue a strangolare Gaza e ad asfissiare i palestinesi ridotti nelle enclave di quella che fu la Palestina e che è ridotta a brandelli di terra controllata in modo ossessivo dai militari israeliani e sempre più impoverita da continui furti di terra e fonti d’acqua per far sempre più spazio alla diffusione delle peste coloniale.
a proprio questo pervicace muro contro i diritti dei palestinesi comincia a far circolare con insistenza la convinzione che l’idea dei due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, sia ormai totalmente irrealistica e che la soluzione può essere invece solo ed esclusivamente quella auspicata dal sionismo di Judah Leon Magnes, eminente rabbino sia negli Usa che in Palestina dell’ebraismo riformato,  morto nel ’48: vale a dire, uno Stato unico per ebrei, musulmani, cristiani, atei, ecc., tutti con pari doveri e diritti a prescindere dall’appartenenza religiosa ed etnica.
Le due voci oggi più sorprendenti di questo rilancio delle idee di Magnes sono probabilmente quelle di Carlo Strenger e dell’avvocato statunitense di origine israeliana  Josef Avesar. Il primo è psicanalista e filosofo, direttore del programma post laurea di psicologia all’Università di Tel Aviv nonché esperto e commentatore di questioni mediorientali per alcune testate internazionali. Il secondo è un avvocato di successo negli Usa, fondatore e presidente della Confederazione Israelo-Palestinese (  http://www.aboutipc.org/AboutUs.htm ), per ora solo aupiscata e sulla carta. Strenger ha scritto di recente un articolo per il quotidiano israeliano Haaretz che ha suscitato grande sorpresa e vasta eco, per sostenere appunto che la soluzione dei due Stati è ormai impossibile e che si deve andare verso lo Stato unico con l’annessione della Cisgiordania e la parità di diritti e doveri dei palestinesi. Dell’articolo esiste una sintesi in lingua italiana, con indicato il link dell’originale. La sintesi, a cura del blog Frammenti vocali in Medio Oriente, è la seguente e si trova in http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/09/israele-abbiamo-perso-e-tempo-di.html:

“Israele: abbiamo perso. E’ tempo di pensare a uno Stato unico.
di Carlo Strenger

Migron [una colonia ebraica in terra palestinese, ndr] è stato evacuato, ma questo non salva la soluzione dei due stati. E’ stato evacuato perché costruito su un terreno privato, non perché fa parte del futuro Stato di Palestina. Decine di altri insediamenti restano in piedi, ora ci sono più di 300.000 coloni ad est della Linea Verde, escludendo Gerusalemme est. Per decenni la sinistra di Israele si è impegnata per la soluzione dei due Stati, ma è il momento di guardare la realtà. Abbiamo perso. L’anno scorso Sari Nousseibeh, nel suo libro, ha invitato i compagni palestinesi a rendersi conto che gli ebrei sono troppo traumatizzati dalla loro storia per rinunciare alla sovranità della West Bank e che uno Stato palestinese non vale ulteriore caos e sangue .Non ero pronto a sentire questo, allora, ma è semplicemente inutile continuare a chiudere gli occhi. Mi arrendo . La soluzione di due Stati non accadrà.
La maggior parte dei membri della coalizione di Netanyahu sono esplicitamente per la soluzione dello stato unico, Bibi stesso solo a parole si è dimostrato favorevole a uno stato palestinese. Le sue azioni hanno mostrato il contrario ,ma anche i leader dell’opposizione israeliana si sono resi conti che la soluzione di due Stati fa perdere loro voti .
Inoltre, la situazione è abbastanza simile da parte palestinese. Élite palestinesi preferiscono l’Occidente , la posizione politica di Abbas è debole, non è chiaro se ci sarà un altro leader palestinese ompegnato nella soluzione dei due stati.
Quindi, nonostante i cuori stanchi, abbiamo bisogno di cercare alternative. Alleati naturali della sinistra sono coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia liberale come Moshe Arens e Reuven Rivlin. Entrambi ritengono che Israele dovrebbe annettere la Cisgiordania e dare ai palestinesi pieni diritti politici e quindi respingere uno stato di apartheid. Questa ipotesi incontra serie difficoltà: come   potrebbe   funzionare uno stato unico dopo quasi un secolo di tragiche e mortali lotte ? L’ethos nazionale sarà bloccato per il predominio etnico per decenni. L’arma centrale in questa lotta sarà, come il demografo Arnon Sofer ha dichiarato, il ventre femminile: ebrei e palestinesi si combatteranno tra di loro per avere il maggior numero di  bambini  al fine di ottenere la supremazia
Ma forse il futuro Stato non sarà molto diverso dalla realtà in cui viviamo già. Israele è coinvolta in una guerra culturale per definire il suo futuro. Da decenni. ebrei nazional-religiosi e ultra-ortodossi hanno puntato a far nascere  bambini per superare gli ebrei laici. Molti di loro aspettano il momento in cui la democrazia di Israele si trasformerà in una vera e propria teocrazia.Lo Stato di israele non è unitario,ma costituito da un certo numero di tribù che non hanno valori comuni. Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo.
Il nuovo stato dovrà funzionare come una confederazione e dare autonomia ai suoi Stati costituenti o cantoni. Dovremo guardare in profondità i modelli esistenti come la Svizzera,il Canada e il Belgio. Dovremo guardare da vicino come l’UE punta a un governo centrale più forte per unire culture  diverse. Scrivo questo senza piacere e gioia. Penso che il nuovo stato emergerà attraverso doglie dolorose e un lungo conflitto. Ma questo è ciò che la maggior parte degli israeliani hanno deciso con le loro azioni e attraverso il loro voto. Questo è ciò che i palestinesi hanno determinato con una serie di errori storici. Dobbiamo trarre il meglio da una brutta situazione“.

Interessante anche l’intervento di cui al link http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3849%3Aperche-e-il-momento-di-discutere-della-soluzione-dello-stato-unico&catid=23%3Ainterventi&Itemid=43&fb_source=message , che non riporto per non allungare troppo il testo di questa puntata del blog, ma che vi consiglio di leggere cliccando sul link.
Il problema è che anche da parte palestinese si insiste pur se ormai irrealisticamente per avere un proprio Stato nazionale e che a insistere di più sono gli estremisti, la burocrazia che campa soprattutto con i sussidi dell’Europa e tutti quegli operatori che del turismo per così dire rivendicativo e solidale e dell’assistenzalismo internazionale sono riusciti a farne il proprio business. Poiché uno Stato palestinese che non sia solo un bantustan o un protettorato israeliano è ormai fuori dalla Storia, insistere su tale richiesta, ormai una pretesa, serve solo a tenere in vita il terrorismo e il suo uso strumentale da parte di vari Stati mediorientali.

L’avvocato Avesar, presidente del progetto di Confereazione Israelo-Palestinese, ha addirittura diffuso tramite Youtube il suo progetto di Stato unico, illustrandolo con una divertente animazione da cartoni animati e mettendolo in rete nelle tre lingue principali per un tale argomento, inglese, arabo ed ebraico:

A quanto pare, quindi, il solito fare la voce grossa all’Onu contro l’ipotesi di Stato palestinese o il continuo tirarla per le lunghe con una Road Map affidata al sempre più inconcludente Quartetto, forse non riuscirà a nascondere l’inizio di mutamento di registro in parte degli intellettuali e dell’opinione pubblica di Israele e degli ebrei della diaspora.
382 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Per saperne un po’ di più di quanto ci rifilano la propaganda, l’antisemitismo di cui non si parla e il razzismo.

    http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Ftraffic.outbrain.com%2Fnetwork%2Fredir%3Fkey%3D251d380510eccad72f3748c267b907cb%26rdid%3D392201688%26type%3DIMD_d%252Fg3_ch%26in-site%3Dfalse%26req_id%3Dd180ec310963bb1b313c793b8a4b7bb9%26agent%3Dblog_JS_rec%26recMode%3D13%26reqType%3D1%26wid%3D101%26imgType%3D2%26refPub%3D85%26prs%3Dtrue%26scp%3Dfalse&h=pAQFOVWH1AQEkSOA-0xsQR3IszHeQDTYIU9wgQTEmqEshfw&s=1

    http://www.haaretz.com/opinion/diamonds-from-africa-ginger-from-the-settlements.premium-1.468595

    http://ilblogdioliva.blogspot.co.il/2012/10/attacchi-israeliani-su-gaza-7-8-ottobre.html

    Amira Hass

    È una giornalista israeliana. Vive a Ramallah, in Cisgiordania, scrive per il quotidiano Ha’aretz e ha una rubrica su Internazionale.

    L’acqua negata ai palestinesi
    8 ottobre 2012 10.00
    Fichi, uva e olive. Fichi che si sciolgono in bocca, raccolti per me da due ragazze del posto. Grappoli d’uva grandi e succosi, olive immerse nell’acqua in due bottiglie di plastica. Una donna mi chiede se so come trattare le olive tra dieci giorni, quando perderanno il loro gusto amaro. Sì, rispondo imbarazzata. Devo immergerle in acqua, sale e limone. L’ho imparato anni fa nel campo profughi di Shabura, a Rafah, nella Striscia di Gaza.

    Il mio imbarazzo non dipende dalla poca esperienza nel trattamento delle olive. È un imbarazzo che ho già provato a Einabus (un villaggio a sud di Nablus) e a Hebron. Questa volta sono ad Halhul (appena a nord di Hebron). Le persone che con tanta generosità condividono con me i frutti della loro terra vivono in regioni dove l’acqua è talmente scarsa che durante l’estate esce dai rubinetti solo una volta alla settimana, una volta al mese o anche mai. Fortunatamente questi frutti non hanno bisogno di molta acqua, a parte quella piovana.

    Ho visitato questi villaggi per un’inchiesta sulla penuria di acqua. Forse però penuria non è la parola giusta. Basta guidare per qualche chilometro a est o a sud ed ecco che si incontrano posti dove l’acqua non manca mai. Sono le colonie israeliane.

    Il controllo delle falde acquifere permette a Israele di limitare la quantità d’acqua a disposizione dei palestinesi. Quindi non si tratta di penuria: è una deliberata distribuzione diseguale della risorsa naturale più preziosa.

    Traduzione di Andrea Sparacino

    Internazionale, numero 969, 5 ottobre 2012

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    ma vedi …quello e’ il racconto di una guerra…di battaglie…per liberare un paese da una dittatura…con tutte le ingiustizie e brutture connesse…perche’ non esistono guerre pulite….se gli Irakeni avessero avuto la possibilita’ si sarebbero comportati ancora peggio.E’ chiaro?
    Cosa c’ entra l’ una cosa con l’ altra …lo sai solo tu.
    Il link che ho mandato io e che tu dici di aver visionato…non ha niente a che fare con una guerra ….ma ha a che fare con una intolleranza religiosa da parte dei Musulmani nei confronti del Cristianesimo che si sta’ allargando a macchia d’ olio in tutto il mondo Islamico…con centinaia di morti e centinaia di miglia di profughi e chiese distrutte…cosi come puoi apprendere dal link.
    Cose da medio evo.
    Pero’ loro in Europa vogliono essere rispettati e vogliono costruire le loro Moschee. Questo io lo trovo inconciliabile. Tu no?
    Rodolfo

  3. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    “E questo è per la sventolabandierine di professione.”

    Lei e’ una vera piaga, le bandierine le sventolo per lei….e solo per lei….

    Grazie per il Fanculo che ricambio doppiamente….e con gioia !!!!!!!!!!!

    Anita

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri ….il suo
    “http://ilblogdioliva.blogspot.co.il/2012/10/attacchi-israeliani-su-gaza-7-8-ottobre.html”…
    mostra fotografie di bambini feriti da schegge….i racconti sono quelli di gente che ha sofferto sotto un bombardamento ecc….
    un racconto pieno di particolari…..ach i particolari..ma
    c’ e’ un “ma”….perche’ quel bombardamento? E perche’ proprio li?

    Se lei puo’ rispondere a queste due mie ultime domande….potremmo anche andare daccordo…se pero’ va’ per vie traverse
    “nun se ne fa gnente”.
    Rodolfo

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vorrebbero essere rispettati anche in casa loro e non bruciati vivi per provare e vedere l’effetto che fa, nuovi strumenti di morte oppure essere impallinati come tordi per l’ego malato di quei fottuti al sicuro dentro un elicottero, bravi a fare il tiro a segno su persone inermi e indifese.
    “La guerraè guerra”.. “effetti collaterali”.. sempre e comunque la solita solfa ipocrita delle mezzecalzette.

    Dove sta la differenza, non è miserabile terrorismo anche questo?

    C.G.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guardi, egregia signora, che il “fanculo” non era diretto a lei (che non perde occasione per essere acida dato che capisce sempre fischi per fiaschi) ma a quei fottuti terroristi dentro un elicottero , in divisa militare del SUO Paese.
    Si calmi, prenda magari un tranquillante. Le farà bene e le eviterà di mandarmi generici insultiil più delle volte fuori luogo.
    Grazie anticipate e buonaseeera.

    C.G.

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Sono però molto curiosa di andare in Piemonte…mi piacerà guardare in faccia queste persone che ritengo oneste e per bene ma che sono incapaci di allungare il discorso sulla pari opportunità.
    E gli chiederò di spiegarmi come può esserci solidarietà in una situazione come ho detto sopra.
    Perchè la Solidarietà è figlia delle Vere Pari Opportunità

    UNA FRASE AMBIGUA CHE E’ BENE CHIARIRE SUBITO A SCANSO DI EQUIVOCI..!!!

    Cara Sylvi,

    la mia “faccia” la conosci..quella dei sicuri fin’ora all’appuntamento no, ma ti posso garantire che sono facce normali di persone che al mio pari ,se non di più, hanno sempre lavorato nella vita.
    Per quel che mi riguarda poi ,provengo da una famiglia che prima di chiedere la “carità” pelosa all’epoca della Chiesa si sarebbero ammazzati di fatica..una sorta di “pudore da aristocrazia operaia”,figuriamoci poi quella dello Stato ad UFA, anche se il sistema che si stava mettendo in piedi DC,e Borghesia inconpetente e facilona, era un sistema assistenziale socio-mafioso che ha garantito per anni i suoi frutti elettorali.
    Anzi la Borghesia si era cullata nel Welfare di tipo fascita, che gli garantiva prebende, ma gli garantiva “pace sociale” alias “abbastanza tranquillità per cazzate senza dover pagare troppo pegno nei confronti della concorrenza e dopo..si è continuato con altri mezzi…più fini..socializzando le perdite e garantendo commesse sicure sul Mercato interno…se le Aziende di Stato si fossero comportate come da mercato ,non si sarebbero accollate i Fallimenti dei Privati ladroni..per esempio..infatti dove il sistema invece ha funzionato ..ha funzionato !

    Le pari opportunità ?
    Se tu riesci a dimostrare che qualc’uno dei blogghisti abbia mai detto qualche cosa in merito tira fuori qualche pezzo in cui si affermi ciò,Il merito ? Vale lo stesso discorso..,per noi e penso di parlare per tutti gli altri..in genere non ne parliamo mai ,poichè si danno queste cose per scontate….,mentre sappiamo perfettamente chi è stato e per quali scopi si è messo in piedi un sistema di Welfare malato !

    Per finire, ritengo che “al di là dei “complimenti”, l’espressione “guardare in faccia” sia una caduta di stile ,che avrebbe facile risposta..Ovvero, sono curioso di guardare IN FACCIA” CHI mi volesse interrogare su PARI OPPORTUNITA E mERITO ,
    Soprassediamo quindi …non è questione di SX!
    Anche perchè sinceramente non ho mai ritenuto il Welfare un qualche cosa che avesse a che fare con le mie idee di sinistra, anzi..!!

    cc

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    258
    Sara’…che Anita abbia frainteso….puo’ capitare…
    Io pero’ sarei piu’ esplicito e piu’ chiaro….perche’ un “fanculo” alla fine di un post …puo’ essere interpretato in mille modi…
    potresti per esempio indirizzarlo …cosi come hai spiegato, a quei fottuti nell’ elicottero…a tutti gli Americani….ad Anita…
    e persino a se stesso.
    A scanso di equivoci io specificherei.
    Rodolfo

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nò. Non a tutti – me ne guarderei bene – ma a quegli specifici puzzoni vigliacchi (e terroristi, cerchiamo di essere chiari) per i quali la vita delle persone, persone senza ombra di dubbio inermi, non contava un cacchio, più o meno il valore di una sventagliata di mitragliatrice.
    Ari-fanculo!

    E se la signora Anita ha frainteso il tutto, saranno solo e comunque problemi suoi, non miei. Io so perfettamente a chi mi riferivo.

    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    potrei dire che moltissimi post dedicatimi sono rivolti a una fascista, nel migliore dei casi, una di dx perchè ho parlato di merito e di pari opportunità DI PARTENZA.
    Ma potremo spiegarci.
    Quello della “faccia” da noi non ha connotati negativi; confidenzialmente potremmo dire anche guardiamoci ” nelle palle degli occhi” . Insomma come non intendevo fare complimenti, ma affermare ciò che ho ricavato dalla frequenza del blog, così ho parlato di facce.
    Aggiungo solo: credi davvero che se finalmente ci prendiamo tre giorni di pace, decidiamo di venire a Ovest per salutarvi, lo facciamo per visitare gente che riteniamo “rompiballe”?
    Ma per favore!

    Sia chiaro che non ci vediamo per farci gli esamini reciproci…
    ma ognuno di noi si porta dietro ciò che è. E meno male!
    Ricordo che quando sono stata a Rueglio..mi sono guardata in giro, mi pareva di essere in Carnia…perchè mio caro io non studio i massimi sistemi, osservo le “minuterie” e mi piace scoprire che la gente minuta, quella autentica, ti fa sentire sempre …a casa!

    Sylvi

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Il concetto o termine “Confirmation Bias” indica nella psicologia della cognizione …la predisposizione di scegliere informazioni … interpretarle e manipolarle secondo i propri interessi.
    Dalle informazioni dunque vengono inconsapevolmente e inconsciamente dissolti quelle parti che non coincidono con il proprio interesse e convinzione.
    La persona colpita soccombe dunque ad una autoillusione ed inganna se stesso.
    Matt Ridley: The Perils Of Confirmation Bias. The philosopher Karl Popper famously made the case that the distinguishing feature of a scientific theory is that it is falsifiable. Scientists set out to shoot down each other’s theories and only when they fail does a hypothesis become an accepted scientific fact. For some time it has been clear that is not how most climate scientists operate.
    Rodolfo

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    daccordo…”TU LO SAI a chi ti riferivi”…
    ma si devrebbe essere cosi chiari….da fare in modo che anche gli ALTRI lo capiscano….senza fraintendimenti.
    R

  13. sylvi
    sylvi says:

    Ps X CC

    Dovresti sforzarti, però di misurare la differenza fra la storia del Piemonte, soprattutto quella industriale, e quella del Triveneto, quando parli di borghesia.
    Anche Uroburo ragiona da lombardo…voi avete ancora i Grandi Borghesi, noi ne abbiamo solo le tracce.
    Noto che quando parlate di imprenditori pensate alle vostre grandi Famiglie che hanno munto abbondantemente lo Stato con lo spauracchio dei licenziamenti.
    L’imprenditoria nostrana non viaggia sulle migliaia di lavoratori, ma sulle centinaia…quando non si parla di decine e unità!
    Credimi è tutta un’altra storia.

    Sylvi

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    xCC
    Cheddici, se mi travestissi da musulmano con tanto di palandrana
    e kefiah alla Sylvi gli verrebbe un colpo?
    Bèh, sto esagerando.. diciamo il singhiozzo acuto?
    màh..
    C.G.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guarda che essendosi incanutiti (uè, gli anni passano ..) li ho minimizzati. Almeno quando mangio non mi sbrodo e non devo più neanche essere soggetto ai soliti sguardi commiserevoli
    di chi, suo malgrado, a tavola mi sta di fronte.

    Saluti e a presto.

    C.G.

  16. sylvi
    sylvi says:

    Sono una che fa la spesa “attenta”; leggo attentamente provenienza e composizione del prodotto…quando è possibile sono autartica, compro arance di Sicilia e passata di pomodori rigorosamente italiana…l’olio che compro l’ho visto spremere in frantoio…

    Però… compro sempre latte austriaco a 0.83 euro litro.
    Il nostrano costa 1.70£.
    Mi chiedevo sempre come fosse possibile che il nostro latte e anche il nostro burro costasse il doppio dell’austriaco e del tedesco.
    Mi è capitato di parlare pochi giorni fa con uno che sa …e finalmente mi ha svelato l’arcano.
    -Tutti gli imbrogli delle quote latte e delle stalle finte sono stati pesantemente multati dalla UE. Bene! Le multe non le pagano gli imbroglioni ma tutti gli italiani sul prezzo del latte!
    Io continuo a comprare austriaco!

    Altra piccola curiosità: i succhi di frutta Pago vengono fatti a Klagenfurt. Mio figlio è stato in fabbrica, in visita.
    Ha notato che sull’etichetta, sempre, la prima scritta è in italiano. Ha chiesto se fosse la partita diretta in Italia.
    -No- gli hanno risposto- queste etichette sono per tutto il mondo. Abbiamo scelto di mettere in cima l’italiano perchè gli acquirenti pensano che venga dall’Italia e tutto ciò che è italiano
    è migliore!-
    Ecco, mentre noi ci massacriamo gli zuma zuma da soli…gli altri vendono a nostro nome!!!

    Ma noi nel frattempo polemizziamo sui massimi sistemi!

    Sylvi

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Alla luce del mio 264…volendo mettere le carte in tavola e dire pane al pane e vino al vino …della vicenda Medio orientale ci si potrebbe ricordare che 39 anni fa’ il 6 ottobre 1973 scoppiava la guerra piu’ dura tra Israele e gli Stati Arabi….quella guerra duro’ solo 20 giorni
    ….le altre due guerre importanti risalgono a quella del 1948 e quella del 1967 che come tutti sanno duro’ solo 6 giorni….”il settimo giorno Israele si riposo’ ” (satira)
    Ma… queste tre guerre non sono stati gli unici scontri arabo-israeliani….dal 1948 in poi ci sono stati molti scontri….battaglie diciamo cosi… e in generale si puo’ dire che il conflitto Arabo-Israeliano e’ il conflitto piu’ complicato che sia stato mai sperimentato…e pare che all’approsimarsi dei 40 anni dalla guerra del 73 …ed e’ tempo che nel mondo Arabo comincino a farsi delle domande per quanto riguarda il passato…il presente e il futuro.
    Le domande sarebbero :” Quale e’ stato il costo reale di queste guerre nel mondo arabo e la sua gente”? …ma la domanda piu’ difficile che nessun cittadino arabo vuole porsi e’ :-” Qual’ e’ stato il costo reale per il non riconoscimento di Israele nel 1948 e sopratutto perché gli Stati Arabi non hanno investito i loro capitali e le loro attività nell’ istruzione…nella sanità …. nelle infrastrutture.. invece che in guerre? Un’ altra domanda difficile per l’ Arabo e’…. che non vogliono saperne di analizzare se il vero nemico del popolo Arabo e’ Israele.
    Dopo le immagini e le notizie di quello che sta’ succedendo a Mali …con centinaia e centinaia di migliaia di profughi…donne stuprate …bambini uccisi….dei bambini affamati dello Yemen…il Souk di Aleppo ridotto a cenere…i sottosviluppati in Sinai (Egitto)…
    le autobombe in Irak….gli edifici distrutti di Tripoli…immagini che manda una delle televisioni piu’ accreditate e rispettate del mondo Arabo.. la rete Al-Arabiya’….ci si domanda cosa c’ e’ in comune tra tutte queste cose .
    C ‘ e’ che la fame…le uccisioni e la distruzione in questi paesi Arabi non sono state procurate da un nemico esterno…ma sono state e vengono attuate con le loro stesse mani …quindi.. la domanda ora e’ … chi e’ il vero nemico del mondo Arabo?
    Un mondo Arabo che ha sprecato centinaia di miliardi di dollari e ha perso decine di migliaia di vite innocenti per combattere un nemico …che in effetti non c’ e’…..un paese a cui non hanno ancora riconosciuto l’ esistenza.
    La verita’ e’ che il mondo Arabo ha molti nemici….ma e’ proprio Israele tra questi ad essere ultimo in fondo alla lista… i veri nemici del mondo Arabo sono la corruzione… la mancanza di buona educazione… la mancanza di una buona assistenza sanitaria… la mancanza di libertà… la mancanza di rispetto per le vite umane …e per le donne..e dulcis in fundo i loro stessi dittatori e califfi che hanno utilizzato il conflitto arabo-israeliano anche a nome dell’ Islam per sopprimere i propri popoli…e indurli alla schiavitu’ …cosi come e successo e succede a Gaza.
    Rodolfo

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A proposito di corruzione:
    se non sbaglio il premier israeliano Ehud Olmert, fu accusato di diversi intrallazzi e, tra i tanti, anche di corruzione.
    Condannato alla galera riuscì a salvare la pellaccia grazie alla condizionale o prescrizione, se ricordo bene.
    E fu mandato a casa all’istante.

    Inoltre, quando leggo che (cito):
    “le uccisioni e la distruzione in questi paesi Arabi non sono state procurate da un nemico esterno” …mi cascano le braccia.

    Questo vaneggia, ma dovrebbe farsi un giretto a Gaza, in Iraq oppure in Afghanistan e parlare con quella gente.
    Sempre che non lo prendono a scarpate in faccia.

    C.G.

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    per cominciare ,una doverosa precisazione :


    -Tutti gli imbrogli delle quote latte e delle stalle finte sono stati pesantemente multati dalla UE. Bene! Le multe non le pagano gli imbroglioni ma tutti gli italiani sul prezzo del latte!
    …..

    Ok , d’accordo , ma di questo, devi dire grazie ai baldanzosi,Leghisti, che un tempo abbondavano principalemnte nel Lombardo-Veneto , Tosi compreso “che non poteva non sapere”….!!(eh,eh mi sovvengono altre cose dette da te, ma è meglio soprassedere eh,eh)
    Se poi vogliamo affondare il “coltello nella merda” diciamo che ai tempi del Gobierno Prodi, mentre i baldanzosi legaioli irroravano di merda gli eroici difensori dell’ordine “costituito” e tutti tacevano….
    poco più tardi i difensori dell?ordine costituito irroravano di botte inermi dimostarnti al G8 A GENOVA,,CON ALti strilli dei soliti benpensanti di ogni risma e ceto,senza che nemmeno il buon Fini ne sapesse nulla..!!

    Ovvero se ai tempi della Merda la Polizia avesse steso per sbaglio un feroce Merdaiolo,ad Adro gli averbbero o dedicato un monumento granitico alla memoria………..senza tanti strillil ecumenici di Madri colpevoli di strirare le tute al merdaioloiolo caduto sul campo di lotta!!
    Due pesi ,due misure ,come il Titolo del Blog !!

    cc

    Per il resto apprezzo e condivido la tu replica , aggiungendo un semplice appunto…………come vedi vedi è facile personalizzare, mentre su un Blog bisogna per forza parlare tramite categorie generali..a meno di non essere come l’idiota di Dostojeski….solo Lui ormai può parlare di tutto dal generale al personale.., ma direbbe Uroburo ,che come bidello se ne intende, ..bisogna capire !!

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    .. sempre per rinfrescare la memoria al Rodolfo che se la ritrova sempre più corta e labile:

    A proposito di stupri, l’ex presidente israeliano Moshe Katsav è stato condannato a diversi anni di galera (7, mi sembra) per stupro e molestie sessuali.

    Così, tanto per ricordarglielo.

    C.G.

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Follow by Email

    Tuesday, October 9, 2012
    Grumblings in the Chomsky Cult
    Misunderstood by his Master, unjustly rebuked for heresy by him, wrongfully scolded by him for disloyalty, what is the Disciple to do ? This one tells us: “I almost lost the will to live.”
    Who is this disciple ? Is it perhaps one of the twelve whom Jesus rebuked in Mark 8:18 (“Having eyes, see ye not? and having ears, hear ye not? and do ye not remember?”) ? Or is it perhaps Rudolf Hess, whose peace trip to England was so brutally condemned by his adored Führer ? No, none of these. It is rather one of Noam Chomsky’s faithful followers, the Guardian’s columnist George Monbiot, who reports this crushing experience in his relationship to Chomsky. And another of Chomsky’s disciples, the journalist Ben Cohen, upon hearing that Monbiot almost lost the will to live, chimes in: “as a huge fan of Noam Chomsky, I almost did too”.
    The background to this bit of crisis in the Chomsky cult is the following: Edward Herman and David Peterson, not only Disciples but actually Apostles in the Chomsky cult, published a book “The Politics of Genocide” in 2010. The salient thesis of this book is that the 1994 genocide of the Rwandan Tutsi never happened; that, if anybody, it is the Hutu who were the victims; that, moreover, it is US imperialism that is at fault in the history of all true genocides (Vietnam, Korea, American Indians, etc.); and that the ostensible genocide of Tutsi is a story concocted by these self-same US imperialists. Chomsky wrote an endorsing foreword to this book (as, indeed, he had contributed a preface to a book by the Holocaust-denier Robert Faurisson) and it is Chomsky’s name that appears, together with the authors’, in the same font and size, on the cover of this Herman-Peterson volume. There are two thorough reviews of this book: one by Gerald Caplan, the other by Martin Shaw. Both agree in their description of the book, as follows (in Caplan’s words):
    Why they want to create such gratuitous hurt for the survivors of the genocide in Rwanda is impossible to fathom, but their egregious views relegate them squarely to the lunatic fringe.
    Now Monbiot, Chomsky’s loyal follower up to this point, happens to be an expert on Africa, and, loyalty to Chomsky notwithstanding, cares about the Tutsi. He wrote to Chomsky repeatedly but respectfully, even obsequiously, asking the Master to distance himself from this lunatic-fringe view of the Rwandan tragedy. (Monbiot published this correspondence here.) But Chomsky would not budge. In fact, he sees fit to shower his erstwhile disciple with sarcasm and personal nastiness. So now, it would seem, Monbiot is banished from the cult.
    There is a bit of a moral here. To be an accepted Disciple in the Chomsky cult, shed all vestiges of humanitarian concern. And never, ever, cross the Master.

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    veramente dare la colpa di tutto ai soli poveri leghisti…con quel che esce fuori dall’Alpe a Capo Passero…
    Le stalle vuote e inventate, magari fossero solo quelle dei leghisti…informati un po’ più a Sud!
    Oppure informati sulle freschissime notizie dell’unità d’Italia fra la Lombardia e la Calabria!
    I leghisti al confronto sono colombelle che giocano con le troterelle…e ci lasciano le penne e le squame!

    Ho sempre pensato che a Genova non c’era lo Stato, con le sue direttive e le sue circolari…come dovrebbe essere.
    Non c’era l’arbitro, non c’erano i guardalinee…
    Ricordati che quando uno Stato permette di intitolare un’aula del Parlamento,..del Parlamento…a un ragazzo che è morto imbracciando una bombola da scagliare contro chi , in quel momento, difendeva lo Stato e tutti noi…tutto quello che è successo dopo non era più normale, non era più il senso dello Stato”!
    Comunque io sto dalla parte di Pasolini che stava dalla parte dei miserabili servitori dello Stato latitante!
    Tu non hai lavorato per lo Stato! Tu non sai come ci si sente soli a voler servire BENE lo Stato che ti intralcia in tutti i modi e ti fa sentire uno che ha sbagliato tutto! Per uno stipendio da fame.
    Tu non sai che cosa significhi ogni giorno dirsi:
    -lo faccio per me, per la mia dignità, e lo faccio soprattutto perchè il mio lavoro è importante, anche se i frutti si vedranno quando io sarò o vecchia o morta.-

    Scendo sul particolare, così ripassi il libro Cuore: un paio di settimane fa è venuta a trovarmi, con in mano un cestino di ciclamini, una donna, ormai giovane nonna che è stata mia scolara alle elementari oltre 35 anni fa.
    Ricordavo quella classe perchè era in un microscopico paesino abbandonato da Dio e dagli uomini; c’era la stufa di terracotta e quando faceva particolarmente freddo non c’era legna a sufficienza e i bambini se la portavano da casa. Non scherzo!
    La ricordavo anche perchè era il mio primo anno di ruolo nella conquista della mia scalcagnata cattedra!
    I bambini arrivavano a scuola con il grembiule che aveva fatto il giro di fratelli e sorelle maggiori…ma lustri, con un grande meraviglioso fiocco che nascondeva tutte le magagne e le antichità!
    Non avevano altro…non genitori con tempo di seguirli, non libri da guardare, se non da leggere; avevano grossi problemi di dislalia, parlavano solo friulano!
    Ma sapevano tante cose che io non sapevo…ad esempio come andare a catturare le lumache in letargo.
    O come accendere la stufa senza far fumo, quando, ed era spesso, il bidello era latitante.
    Questo e altro abbiamo ricordato allegramente l’altro giorno…quando mi ha raccontato di come la sua esperienza scolastica le sia stata preziosa con i figli…
    Sulla porta di casa si ferma e mi dice:
    -maestra, vado a fare un secondo giro di chemio.-
    Un pugno nello stomaco!

    Siamo rimaste lì fuori, sotto il portico, a chiedere e a spiegare.
    Mi disse:- avevo voglia di dirtelo!-
    Le ho solo risposto:- combatti, come sapevi fare!-
    Ci siamo abbracciate e, fra i groppi nello stomaco, ho pensato che a qualcosa forse ero servita!

    Dovremo pur tornare a questa comunicazione!
    Sylvi

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Quei due da te elencati… sono solo fatti isolati….senza nessunissimo valore…
    e’ diverso quando diventa cancrena e interessa tutto l’ arco di un governo….di dittature e Califfati….come e’ il caso di tutti i governi Arabi inclusi quelli dei Palestinesi interessati solo ad uno status quo per continuare ad arricchirsi alle spalle del popolo…..
    vedi il caso della cricca di Hamas a Gaza…

    Una cosa del genere in Israele… che e’ fino a prova contraria un paese Democratico e’ esclusa….tanto e’ vero…che vengono scoperti e processati….anche se sono capi si Stato.
    Guarda invece a casa nostra dove un Berlusconi e’ uccel di bosco….
    dove la corruzione impera….come abbiamo ben letto in questi giorni.
    Ma non farmi ridere va’…e attieniti ai fatti…
    Rodolfo

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “e’ diverso quando diventa cancrena e interessa tutto l’ arco di un governo….di dittature e Califfati….come e’ il caso di tutti i governi Arabi inclusi quelli dei Palestinesi interessati solo ad uno status quo per continuare ad arricchirsi alle spalle del popolo…..
    vedi il caso della cricca di Hamas a Gaza…”.

    Come in Arabia Saudita?
    Fatti spiegare da chi ne sa più di me per quale motivo lo Zio Sam
    non ha mai fatto tanto lo schizzinoso nei riguardi di questo potentato medioevale e corrotto.
    Magari da qualche sottopanza della “famigghia” Bush, dato che ti trovi da quelle parti, ma non solo loro, interessatissimi allo status quo da quelle parti.
    Informati un pò, eviterai di fare figure barbine.

    Io, se fossi te – ma grazie al cielo NON lo sono – piuttosto mi preoccuperei delle cricche succedutesi a Tel Aviv, le quali in quanto a porcate non sono mai state seconde a nessuno.

    C.G.

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.: per quanto riguarda la Testa Asfaltata nostrana, al secolo Berlusconi, non è stato uno di quelli che si è sempre spellato le mani quando c’era da fare le lodi su Netanyahu e la sua sporca politica?

    Quindi cosa vai cianciando? La politica italiana è certamente corrotta, ma almeno da 65 anni a questa parte l’italiano, detto in senso lato, non si è mai sognato di sfruttare un popolo togliendogli e fregandosi le risorse vitali per allargarsi senza ritegno.

    C.G.

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x278cg
    Come in Arabia Saudita?…
    Si come l’ Arabia Saudita….dove gli Americani forse possono fare affari…..ma mai cambiarne la loro mentalita’ mediavale…..
    le tue sono solo divagazione senza senso….
    i fatti sono come quelli descritti nel mio 271….
    quella e’ secondo me…una delle verita’ ….ne esistono anche altre…
    http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_umani_in_Arabia_Saudita
    Rodolfo

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non “forse”,
    gli affari li fanno, e come li fanno!
    Da quelle parti la democrazia mica la “esportano”, non sono del tutto scemi.
    Vale a seconda della quantità di barili.

    C.G.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xgc
    il mio 271 era solo per farti capire…e se tu fossi solo un po’ perspicace avresti dovuto convenire che tutto il post si incentrava sul fatto che se il mondo Arabo gia’ nel 1948 avesse accettato Israele …e avessero di piu’ pensato al benessere dei loro popoli…si sarebbero risparmiati un sacco di di guai…il mondo si sarebbe risparmiato un sacco di guai…incluso l’ 11 Settembre.
    Certamente oggi ci sarebbe un mondo migliore di quello che e’.
    Rodolfo

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sai cg…
    a volte penso… che se il popolo Ebraico…se l’ Ebreo non avesse sentito la necessita’ di crearsi uno Stato…(.questo presupposto sarebbe stato sicuramente possibile senza le persecuzioni e i pregiudizi della Chiesa…le persecuzioni Spagnole… Russe e Tedesche verso l’ Ebreo…insomma senza questo odio congenito )
    se mai ci sarebbe stato un popolo ed uno Stato Palestinese.
    Io arriverei quasi al colmo ….al paradosso da sostenere …che se un giorno sorgera’ uno Stato Palestinese per i Palestinesi….lo dovranno
    principalmente proprio all’ Ebreo.
    Pensaci….ma pensaci forte…

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Perche’ se non fosse successo tutto quello che e’ successo….quel territorio se lo sarebbero diviso tra Libano…Siria….Giordania e Egitto…
    poco ma sicuro…con pieno consenso di quello che oggi chiamiamo popolo Palestinese. Per cui i Palestinesi si sarebbero integrati ai Giordani…perche’ e’ da LI che PROVENGONO..
    Gaza sarebbe Egiziana…il Golan e la Galilea al Libano e alla Siria.
    Rodolfo

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oddio sso’ rovinato….stasera Anita ha fatto li carciofi ripieni…con contorno di pisellini in una salsa che non conoscevo…per di piu’ il pollo …questo fatto anche a modo suo…
    me ce sso’ magnato mezzo chilo de pane….pane fatto da me….perche’ il pane de qui nun me piace….nemmeno quello ando’ ce scritto “pane Italiano” che di Italiano nun ha niente……ed ora me sento cosi ppieno…che non so’…credo che domani faro’ digiuno…
    ma so anche di nun poter resistere a tutti li manicheretti chellei fa’ …
    per cui …oltre che per altre cose non meno importanti …me sento preso per la gola….e me sento cosi` ….cosi` …perso.
    Rodolfo

  32. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Va bene, domani pane e acqua.
    Pero’ non hai scritto che durante il pomeriggio ti sei sbafato quasi tutta la torta di mele fatta da te…….. ;-)

    Anita

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Non è un mio problema andare o no d’accordo con chicchessia, lei compreso.
    Ridicolo e razzista quel suo dire “quello che chiamano il popolo palestinese” e sostenere che provienemdalla Giordania,, detto da chi fa parte di insiemi di persone venute da ovunque fuorché dalla Palestina. Con gente come lei non deidero neppure andarci d’accordo.

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mi pare che al Rodolfo in quanto a coerenza, quella con i suoi starnazzo-piagnistei, devono avergliela piantata sotto le suole delle scarpe.
    Quando poi sciorina le sue menate come “quello che chiamano il popolo palestinese” non credo che sia razzismo ma imbecillità allo stato puro.
    Il problema (suo) è che non è capace di prenderne atto, nè di rendersi conto.
    Questo succede a chi non digerisce le torte di mele.
    Che vada ancora più stitico di quello che normalmente è a causa dell’aria atlantica?
    Possibile.

    C.G.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Se e’ per questo….tu caro cg abbondi di diarrea…orale…naturalmente..
    Si…e’ proprio cosi… se vuoi saperlo ….un popolo Palestinese non esiste in verita’ ….ed uno Stato Palestinese men che meno…
    Ci sara’ un loro Stato….questo e’ poco ma sicuro….e lo dovranno proprio agli Ebrei…
    ma questi Palestinesi sono proprio quella gente che originariamente provenivano dalla Giordania….stabilitisi in territorio originariamente Ebraico.
    Informati tu e Nicotri pure.
    Il vero Palestinese originario e’ l’ Ebreo….costretto alla diaspora…e dopo tante vicessitudini (negative) tornato all’ ovile dai tanti paesi dove si era stabilito…odiato e ucciso….da sempre …cioe’ e’ tornato la’ da dove proveniva. Chi lo potrebbe mai mettere in dubbio…
    Chi potra’ mai mettere in dubbio…che senza gli Ebrei il futuro Stato Palestinese o quello che oggi c’ e’ …non sarebbe mai esistito…ma sarebbe territorio Siriano….Libanese….Giordano….Egiziano?…
    Chi lo potrebbe mai mettere in dubbio….solo gli stolti.
    Rodolfo

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Credo davvero che tu sia matto. Da legare.
    Ai matti, come si consiglia da parte medica, è d’obbligo dire sempre di sì, altrimenti si fanno male.
    Peccato.

    C.G.

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    No….sbagli caro gc….intanto come vedi io non ho ancora offeso….mentre tu senza nemmeno accorgertene mi ha detto…razzista …imbecille e matto…cioe’ pazzo.
    E poi Nicotri si lamenta se scrivo “stronzo ” o “testa zubba”…
    eh si….
    ma le tue frasi fatte di offese (di cui io…come sai me ne strafotto)non contengono un argomento….una contro tesi alle mie idee….sono cose buttate li….come stracci senza valore.
    Divertiti come sai.
    Rodolfo

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non dimentichiamoci….che i Filistei….(di cui il nome Palestina)…che con il tempo si fusero al popolo Ebraico….non sono i Palestinesi di oggi in origine….i Palestinesi di oggi sono un popolo Giordano o provenienti dalla Giordania.
    Rodolfo

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quindi, secondo te, su cui il sottoscritto ha fortissimi dubbi che ci stai con la testa, con quella gente cosa ci facciamo?
    Li “buttiamo a mare”, come quando scrivi e riscrivi su questo tanto per per nasconderti dietro un dito?

    P.S. Ma non eri tu che piagnucolavi che si vanno a spulciare gli “anedotti” di 64 anni fa dei vari ben Gurion, Golda Meier, Dayan, Begin, ovvero noti bombaroli assortiti, mentre tu starnazzi (perchè di questo si tratta: starnazzo!) su favole bibliche vecchie di 2000 e passa anni?

    Quando ho postato sulla tua scarsissima coerenza senza, per giunta, arrabattarmi per via del tuo melenso perbenismo interessato e chiaramente fasullo altrimenti non finirei più, mi riferisco anche (e non solo) a questo. A quel tuo modo bislacco e miserosaccente, inadatto a capire in quale maniera gira mondo da quelle parti.

    Occupati di torte di mele, scopri quel nuovo contesto di cui sei entrato a far parte e goditelo senza perdere un minuto, ma lascia stare le cose serie, tragiche.
    Sie sind ein paar Nummern zu gross für Dich.

    C.G.

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Ho forse mai scritto di buttarli a mare?
    Al contrario ho scritto che se avranno un loro Stato lo dovranno solo ed esclusivamente agli Ebrei.
    Sono loro invece….i Palestinesi ad aver il desiderio di buttare gli Ebrei a mare…. di buttare a mare proprio quelli che hanno reso possibile la loro esistenza….quale ironia del destino.
    E scritto nella loro Charta (costituzione)
    Tutto il resto di quel che scrivi e’ solo fuffa…e non ci voglio dedicare nemmeno un momento del mio tempo prezioso.
    Rodolfo

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oh….gli anedotti e le parole…sono cose che se li porta via il vento…
    i fatti restano…ed e’ quello l’ importante…
    dietro ai fatti bisogna andare… non dietro alle fantasie di un Sand o di un Noam Chomsky.
    Rodolfo

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Estratti dal pensiero malaticcio di una Fiamma Nirestein?

    A proposito: la bislacca acido-islamofoba (mi ricorda qualcuno) ha pregato il Berluska di non cambiare la legge elettorale meglio nota come ” legge porcellum”.

    Perchè sa che se si andasse a votare con le preferenze non la voterebbe neanche suo marito…

    C.G.

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.:
    Di la verità: negli ultimi anni quanta Fiamma Nirestein (e soci) ti sei bevuto?

    C.G.

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Non leggo la Nierenstein…son pensieri miei…che scaturiscono da una mia logica… ….una realta’ ed un futuro che vedo secondo il mio sentire. Se ne potrebbe parlare invece di andare dietro ad ombre e fantasmi.
    A proposito questa mattina ho gia visto le prime case decorate per la prossima festa di Halloween che cade il 31 Ottobre….
    Rodolfo

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