Per tenere in piedi l’ormai nauseabondo Emanuela Orlandi Show nuove calunnie e insinuazioni su don Piero Vergari. La grande balla sull’esorcista della Santa Sede don Gabriele Amorth “rivelatore” della morte “orgiastica” di Emanuela.

PREMESSA

Come forse avrete notato se l’argomento non ha suscitato la vostra repulsione, la scomparsa di Emaneuela Orlandi, avvenuta nell’ormai lontano 22 giugno 1983, è trattato in modo sempre più cialtronesco e in spegio alla più elementare decenza giornalistica. Dopo avere seminato false pista a piene mani, a partire da quella dei terroristi turchi che volevano liberare Alì Agca, l’attentatore di papa Wojtyla, si è passati a 7 anni di presa in giro con la pista della banda della Magliana e del defunto Enrico De Pedis, promosso post mortem a grande capo della banda dalla malafede e scarsa professionalità di troppi giornalisti assecondati da politici tanto “buonisti” quanto incapaci e vanesii. Per 7 anni il programma televisivo di Raitre “Chi l’ha visto?” e annessi e connessi hanno suonato la grancassa che aprendo la bara di De Pedis si sarebbe trovata la verità del caso Orlandi. La bara è stata infine aperta e l’intero sotterraneo della basilica di S. Apollinare che la ospitava è stato trivellato, con un atto inqualificabile della magistratura, ma ovviamente il bandolo della maleodorante matassa non s’è trovato. Da allora i mass media si sono scatenati contro l’ex rettore della basilica, don Piero Vergari, che con altre quattro persone ha una comunicazione giudiziaria come semplice atto dovuto per poter procedere ad alcuni controlli sul caso Orlandi. E’ evidente il tentativo di far restare in piedi almeno i calcinacci della ossessiva pista sballata caratterizzata dal nome di De Pedis, inventando man mano ritrovamenti di ossa umane sospette, crani, mandibole e perfino due scheletri di donna nei sotterranei di S. Apollinare. Ora c’è la follia della terra trovata scavando nell’ex cimitero sotterraneo della chiesa, come se scavando nel sottosuolo anziché terra ci si aspettasse di trovare farina o noccioline.

Pur di dare addosso a don Vergari accade che nel gruppo fondato su Facebook da Pietro Orlandi, per raccogliere adesioni nel vano tentativo di convincere con una petizione genuflessa papa Ratzinger a rivelare finalmente la verità sulla fine di sua sorella, si arrivi a dipingere don Piero come un omosessuale che corrompeva preferibilmente giovani africani. Il giornalista Fabrizio Peronaci, destinatario della mia lettera aperta inviatagli mesi or sono come puntata di questo blog, alla quale ovviamente non ha mai risposto anche se con comuni conoscenti minacciava sfracelli a mio danno, è arrivato a fare insinuazioni delle quali infine deve essersi vergognato lui stesso, finalmente. In un articolo per il Corriere della Sera del 5 settembre l’usuale recarsi in Vaticano di don Piero per andare in farmacia, al bancomat e negli archivi chiamati Archivio Segreto Vaticano è stata trasformata in cosa considerata dentro il Vaticano un probabile rintanarsi nella Stato pontificio in vista di “sviluppi delle indagini”, cioè di un eventuale mandato di cattura. Colmo del ridicolo e dell’assurdità, Peronaci ha voluto far notare che gli archivi sono “gli stessi in cui lavorò per qualche tempo la figlia di un funzionario dei servizi segreti indagato a fine anni 80“. Come se questo particolare insignificante possa essere la prova di manovre di don Piero con i servizi o addirittura una sua appartenenza ad essi. Come dire che poiché il Vaticano è frequentato da un certo papa Ratzinger allora questi e don Piero probabilmente sono ciccia e pappa…

Di averla fatta fuori dal vaso questa volta più del solito se ne deve essere accorto lo stesso Peronaci o qualche caposervizio del Corriere. Infatti in seguito su corriere.it l’odiosa allusione ai servizi segreti e alla latitanza è stata tolta, E’ però rimasta sull’edizione cartacea. E che sull’edizione cartacea quelle affermazioni ci fossero lo dimostra anche un zelante ed esagitato membro del gruppo Facebook di Pietro Orlandi, tale Mauro Valentini, che ha avuto la bella idea di pubblicare per intero le insinuazioni di Peronaci e di dichiararsi allibito per la mancanza di reazioni forti contro don Piero, che descrive per giunta come un ghiottone di ragazzini preferibilmente africani.

NOVITA’ ODIERNE

Tutto ciò premesso tanto per darvi la misura di dove siamo arrivati, vale a dire al giornalismo più putrefatto dei cadaveri di cui parla, ho appurato che il “grande scoop” dell’esorcista don Gabriele Amorth, che oltre tre mesi fa parlava di Emanuela morta a seguito di orge vaticane, è solo una balla colossale. Amorth NON ha mai fatto quell’affermazione. Balla colossale, ma rilanciata da tutti i mass media e bevuta avidamente dall’intera opinione pubblica che ha ancora il fegato di seguire questa interminabile telenovela. Per appurarlo non ho dovuto fare altro che telefonare a don Amorth e, come lui mi ha fatto chiedere, inviargli le mie domande per lettera, alle quali ha risposto. Domanda inevitabile: come è possibile che per oltre tre mesi filati a NESSUN giornalista sia venuto in mente di contattare don Amorth e chiedergli conferme? Io non sono certo un genio del giornalismo e credo neppure l’unico che usa verificare le notizie per evitare di scrivere cazzate, anche se a volte può capitare a tutti, me per primo, motivo per cui è particolarmente inspiegabile questa inazione di TUTTI che è diventata ignavia di tutti. Certo, mi si può rimproverare di essermi mosso solo dopo un paio di mesi, ma almeno mi sono mosso! E poi chiunque è in grado di capire che dato il clamore, suscitato certo non per caso dalla bufala della morte orgiastica della Orlandi, era meglio aspettare che la temperatura scendesse un po’ onde evitare di essere mandato al diavolo. Anche se un esorcista come don Amorth il diavolo lo combatte anziché spedirgli i rompiscatole come me.

Nell’intervista del 22 maggio al vaticanista de La Stampa  Giacomo Galeazzi si leggono di don Amorth due affermazioni chiare, anzi chiarissime: “Ho motivo di credere che si sia trattato di un caso di sfruttamento sessuale, con conseguente omicidio poco dopo la scomparsa e di occultamento del cadavere“; “Come dichiarato anche da monsignor Simeone Duca, archivista vaticano, venivano organizzati festini nei quali era coinvolto come “reclutatore di ragazze” anche un gendarme della Santa Sede”. Ma per quanto possa apparire incredibile, la rivelazione chock di Amorth non è stata approfondita, anzi è scomparsa dalle cronache e non si ha notizia di suoi sviluppi giudiziari, al punto che don Amorth non è stato neppure interrogato dai magistrati. Come mai? Le risposte sono più d’una. Vediamo quali.

Il 4 agosto Pietro Orlandi nella pagina Facebook del gruppo “petizione.emanuela”, da lui fondato, s’è rivolto a “tutti quelli che mi hanno chiesto un parere sulle dichiarazioni di Padre Amorth”. E ha spiegato: “Amorth lo conosco , ho parlato con lui qualche mese fa, non ha idea di cosa possa essere accaduto ad Emanuela. Le sue dichiarazioni sono frutto della lettura di un libro . “Non mi sono mai interessato a questo caso” mi disse e mostrandomi un libro – “Qui ho letto alcune cose riguardanti questo storia ma non saprei cosa dirti”. Beh , quelle cose lette sono diventate per alcuni giornalisti le verità sconcertanti di padre Amorth. “Posso dirti soltanto che le modalità del sequestro (proposta lavoro da persona distinta, tranquillizzare la vittima dare l’idea di una persona affidabile ecc) sono le tecniche usate dagli adescatori di sette sataniche ma altro, ti ripeto, non saprei cosa pensare””.

Nella sua dichiarazione Pietro Orlandi non specifica però quale fosse il libro che ha per così dire ispirato don Amorth. Che in risposta ad alcune mie domande il 16 agosto ha svelato l’arcano: si tratta dell’assai poco noto “Emanuela nelle braccia dell’Islam?”, 162 pagine di intrighi vaticani e internazionali dal sapore romanzesco scritte dalla giornalista Anna Maria Turi. La stessa Turi che il 22 luglio 1993 raccolse in una intervista per il giornale Il Tempo le sorprendenti ma tardive dichiarazioni del cardinale Silvio Oddi, titolare di una congregazione, cioè di un ministero del Vaticano: secondo il prelato Emanuela il tardo pomeriggio della sua scomparsa, come  noto avvenuta 10 anni prima dell’intervista, sarebbe stata vista da alcune guardie svizzere rientrare e dopo un po’ uscire di nuovo dal piccolo Stato pontificio passando come al solito per porta S. Anna e salire su un’auto che la aspettava in disparte. In disparte come se l’occupante non volesse farsi riconoscere  dagli svizzeri di guardia a porta S. Anna, probabilmente perché in Vaticano l’uomo in attesa in auto doveva essere una figura ben nota. Il racconto di Oddi, che manda all’aria le versioni ufficiali e i miti metropolitani, figura anche a verbale nella testimonianza resa al giudice istruttore Adele Rando.

Il libro della Turi che ha imbeccato don Amorth batte due piste: quella sessuale in ambito vaticano, che vede papa Wojtyla cinicamente preoccupato solo che non scoppi uno scandalo,  e quella del rapimento per mano islamica e successivo innamoramento di Emanuela per uno dei rapitori. Con il quale l’ex ragazza vivrebbe beata e felice in Marocco con il nuovo nome Fatima, dedita alle opera di assistenza e carità e senza nessuna intenzione di farsi viva con i suoi dimenticati familiari romani. Una delle trattative, guarda caso tutte fallite, tira in ballo addirittura l’allora capo del governo di Israele, Shimon Peres, il famoso generale e ministro israeliano della Difesa dell’epoca Ariel Sharon e il leader palestinese Arafat, oltre all’immancabile Vaticano e i governi italiani: tutti assieme appassionatamente….  Tra le varie affermazioni francamente difficili da digerire, il libro riporta quelle di Ali Rashid, definito “braccio destro di Arafat” e autodefinitosi l’uomo della trattativa con il Vaticano – su incarico di Arafat e col beneplacito della famiglia Orlandi – per la liberazione di Emanuela. Rashid 1° luglio 1993 spiega che la Orlandi e Mirella Gregori, ragazza sparita da Roma un mese e mezzo prima di Emanuela, sono diventate merce preziosa per il capo dell’Autorità Nazionale Palestinese per fare pressione sul Vaticano perché accetti una serie di richieste pro palestinesi. E che fine ha fatto la “merce preziosa”? “Le ragazze furono alfine cedute (in mani meno coinvolte) perché la Chiesa non riusciva a facilitare l’accordo con l’accoglimento delle richiesta avanzate”, anche perché “E’ ovvio che “Peres e Sharon non erano minimamente interessati alla liberazione di Emanuela Orlandi”. Parola di Ali Rashid “braccio destro di Arafat” ad Anna Maria Turi… Peccato solo che nel descrivere il luogo dell’incontro con Rashid l’autrice del libro compia un errore forse per distrazione. “Ci eravamo dati appuntamento dietro la basilica di S. Maria Maggiore, sul lato cioè rivolto a via Merulana”: il problema è che il lato rivolto su via Merulana non è quello “dietro la basilica di S. Maria Maggiore”, bensì, all’opposto, quello davanti, il lato cioè dell’ingresso.

Arafat, Peres, Sharon e annessi intrighi internazionali a parte, il colpo grosso si trova a pagina 40. Vi si legge infatti che su consiglio di un certo Mario, del quale purtroppo viene omesso il cognome, la giornalista Turi il 27 maggio del 2003 si è recata a chiedere della sorte di Emanuela a monsignor Simone Duca nella sua villa in via Tito Livio a Roma. Ecco quanto c’è scritto in merito all’incontro:

“L’ultrasettantenne [don Simeone Duca, ndr], di complessione imponente, era ancora vivace ed energico. Si sedette alla scrivania e m’invitò a chiedergli cosa volevo. Entrai subito in argomento e così rispose alle mie domande sulla Orlandi: “D’abitudine si organizzavano dei festini, e ciò avveniva anche nella sede di un’Ambasciata straniere presso la Santa Sede. Nella faccenda era coinvolto un gendarme vaticano. L’idea delle ragazze era quella di divertirsi e di guadagnare un po’ di soldi. Quanto alla Orlandi, dopo essere stata sfruttata, è stata fatta sparire e quindi uccisa””.

Parole chiare e nette, che almeno in apparenza non lasciano adito a nessun dubbio. Purtroppo però la giornalista dalla bocca del sacerdote non è riuscita a cavare nemmeno una parola in più, nonostante in seguito ne sia diventata amica accompagnandolo anche in un viaggio a Zara. L’impersonale “si organizzavano dei festini” resta impersonale e la domanda su chi avesse l’abitudine di organizzarli resta senza risposta. Restano senza risposta anche altri interrogativi di non poco conto. Qual è l’ambasciata di cui parla don Simeone? Chi è il gendarme vaticano coinvolto? Come, quando è dove è stata prima “fatta sparire e quindi uccisa” Emanuela? Per mano di chi? Domande d’obbligo anche perché il vice capo della gendarmeria vaticana, Raul Bonarelli, nel ’93 è stato coinvolto nell’inchiesta sul caso Orlandi con la pesante accusa di concorso in sequestro di persona, accusa a mio avviso infondata, ma che comunque si è persa nel nulla perché la procura della Repubblica non ha mai risposto al giudice istruttore Adele Rando che nel dicembre ’97 ha chiesto se dovesse proseguire le indagini col vecchio rito o con quello nuovo imposto nel frattempo dalla riforma della giustizia.

Tutto ciò porta ad altre domande. Come è possibile che la giornalista Turi non sia riuscita a sapere nulla di più preciso da monsignor Duca? E’ credibile che questi dopo avere lanciato un macigno così grosso abbia tenuta sempre nascosta la mano, evitando di chiarire alcunché per il resto della sua vita? Don Simeone è morto infatti qualche anno dopo l’incontro con la Turi. Era sicuramente già morto da alcuni anni quando il suo libro è stato edito nell’aprile del 2011, motivo per cui nessun magistrato ha potuto interrogarlo per chiarire tutto ciò che c’è da chiarire. La “rivelazione” di Simeone Duca è avvenuta nell’83 e la pubblicazione del libro solo nel 2011: possibile che la Turi per ben otto anni non abbia fatto cenno con nessuno di quanto appreso, lei che le confidenze del cardinale Oddi le espose subito in un’intervista per un giornale?

Come che sia, il risultato comunque è che monsignor Amorth NON ha mai sostenuto e dichiarato che la sorella di Pietro fosse un’habitué di festini spinti e che in quell’ambito è stata fatta sparire e uccisa. Il monsignore si è solo limitato a riportare frasi altrui vecchie di nove anni, per giunta non verificate da nessuno e ormai non più verificabili. Amorth nel suo libro “L’ultimo esorcista”, pubblicato già lo scorso gennaio, non ha minimamente accennato a festini, tutt’altro:  ha infatti esposto la sua convinzione che Emanuela prelevata con l’inganno sia rimasta vittima di una setta satanica. Convinzioni che, come abbiamo visto, Amorth ha ribadito di persona a Pietro Orlandi. I festini quindi e il Vaticano non c’entrano nulla con quanto scritto ne “L’ultimo esorcista”. A me l’anziano monsignore il 25 agosto ha scritto che “nel mio libro non ho citato Simeone Duca perché se si nomina il Vaticano i giornalisti si scatenano come lupi”. Come si spiega quindi l’attribuzione a lui delle parole in realtà dette da Simeone Duca?

Che le parole di don Amorth siano state forzate me lo ha scritto lui stesso il 16 agosto: “Le frasi riportate non sono del tutto esatte”. E lo scorso 24 maggio lo aveva detto anche ad Antonio Goglia, un signore di S. Giorgio a Cremano da qualche mese in corrispondenza con me perché si interessa al caso Orlandi anche suggerendo piste: per esempio, quella dei preti pedofili di Boston rilanciata con fragore dal Corriere della Sera. Queste la parole di don Amorth a Goglia: ”Guardi, le mie affermazioni generiche circa il caso Orlandi formulate nel mio libro “L’ultimo esorcista” sono state interpretate ad arte da qualche vaticanista”. Sembrerebbe una frecciata al vaticanista de La Stampa che lo ha intervistato. Come che sia, è strano che don Amorth si sia ben guardato dal chiarire pubblicamente che le sue parole sono state “interpretate ad arte”. E così il suo silenzio ha permesso di usarle per poter accusare della morte “orgiastica” di Emanuela don Piero Vergari, che all’epoca della scomparsa della ragazza era il rettore della basilica di S. Apollinare. Accusare don Vergari è un modo per tentare di far restare in piedi almeno un mattone della prolungata montatura contro la cosiddetta banda della Magliana e il suo preteso boss Enrico De Pedis, che come è noto fino a giugno era sepolto per l’appunto in S. Apollinare.

Sono passati più di tre mesi, ma nessuno si è preso la briga di informarsi su don Simeone Duca e tanto meno di cercare di approfondire quanto a lui attribuito da La Stampa, e in seguito da tutti i mass media, a proposito dei festini vaticani con belle minorenni. Nato in Dalmanzia a Borgo Erizzo, don Simeone è scappato dalla Jugoslavia dove nel ’44 era stato condannato ai lavori forzati. Definirlo “archivista vaticano” è francamente riduttivo. Più che altro monsignor Duca è stato molto impegnato a fare da snodo con molti ambienti, tutti chiacchierati e spesso pessimi, per conto della banca vaticana IOR. Il prete dalmata è passato indenne attraverso vari scandali nonostante rinvii a giudizio, come quello del 1986 per lo scandalo dei petroli, mandati di cattura e condanne, come quella del 1983 per avere tentato di comprare da un giudice della Cassazione una sentenza favorevole a un criminale della mafia calabrese. Don Simeone era inoltre noto per la sua ricchezza. A Roma viveva in una villa da straricco e venne soprannominato Monsignor Miliardo perché per evitare le manette all’epoca dello scandalo dei petroli pagò un miliardo di lire di cauzione (pari oggi ad almeno 1,5 milioni di euro). Lo scandalo dei petroli appurò negli anni ’80 che il vertice della Guardia di Finanza truffava lo Stato italiano facendo contrabbando di petrolio e portò alla luce una cordata di monsignori e affaristi impegnatissimi per fare ottenere con modi molto disinvolti promozioni e avanzamenti di carriera ai propri beniamini. Una delle specialità di don Simeone era organizzare ottime cene e incontri lieti per ungere le ruote al fine di fare ottenere ai suoi protetti i favori di politici, vertici militari e grandi manager statali. A quell’epoca per propiziarsi gli interlocutori non si usavano ancora le escort, ma i festini allegri sì.

Certo però che questa storia dei festini un po’ troppo allegri, il buco nero che avrebbe inghiottito Emanuela Orlandi, è strana. Vediamo perché:

1) – Viene lanciata da un vaticanista, quello de La Stampa, che in quanto vaticanista e in quanto accreditato presso la sala stampa vaticana è difficile che scriva cose deleterie per il Vaticano.

2) – Il lancio viene attribuito ad affermazioni dell’esorcista del Vaticano, che in quanto tale è difficile che dica cose pesanti per quella che per lui è la Santa Sede. E infatti, per evitare i giornalisti che “si scatenano come lupi”, non le ha dette.

3) – All’origine di tale storia dei festini c’è la dichiarazione di un sacerdote, archivista capo del Vaticano e armeggione dello IOR, che in quanto sacerdote e dipendente del Vaticano non dovrebbe sparare a zero neppure lui contro il piccolo Stato pontificio che oltretutto è il suo datore di lavoro.

4) – La dichiarazione del sacerdote archivista e maneggione viene raccolta e diffusa, con otto ani di ritardo, da una giornalista che oltre a essere accreditata anche lei presso la sala stampa vaticana è specializzata in libri molto edificanti su santi, madonne, madonnine, grotte miracolose, credenti con le stimmate e mistiche cattoliche, tutti editi dalla casa editrice cattolica Il Segno specializzata in libri di preghiere.

5) – Ed è questa casa editrice molto cattolica a pubblicare anche il libro della Turi con le affermazioni scioccanti di don Simeone che non fanno fare certo bella figura al Vaticano.

Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, e la strada dell’inferno è lastricata di buona volontà. Infatti a pensarci bene appare una ben strana ironia della sorte che a lanciare pietre così pesanti e a “scatenare i lupi” contro il Vaticano sia una sfilza di personaggi legati proprio al Vaticano o comunque in Vaticano bene accreditati e stimati. Così come appare strano che il Vaticano nonostante tutto non li abbia sanzionati né sgridati in nessun modo. Stranezze che fanno assumere di fatto a questa nuova “verità” l’aria di un tentativo di scelta del male minore: assodato che il Vaticano comunque c’entra, è meglio divagare parlando di sette e di orge, senza specificare assolutamente nient’altro, anziché ammettere la verità con nomi e cognomi. Insomma, un modo per esorcizzare la verità. E in un esorcismo così impegnativo, con tanto di diavoli che non fanno coperchi, la figura del decano degli esorcisti mondiali ci sta come il cacio sui maccheroni….

226 commenti
Commenti più recenti »
  1. Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Bernanke ammette che la Fed di fatto è una bad bank
    Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Bernanke ammette che la Fed di fatto è una bad bank says:

    Bernanke ammette: la Fed di fatto è una bad bank
    di Mario Lettieri (sottosegretario all’Economia del governo Prodi ) e Paolo Raimondi (Economista)

    Che la Federal Reserve lo fosse è noto da tempo.
    Adesso anche Ben Bernanke lo afferma presentandola come la nuova teoria monetaria. La Fed è diventata una grande “bad bank” che compra a man bassa titoli tossici dalle banche in crisi.
    Lo ha annunciato ufficialmente a Jackson Hole, nello stato del Wyoming, durante l’ultimo simposio bancario annuale organizzato dalla Fed di Kansas City.
    Bernanke ha ricordato che nell’agosto del 2007, all’inizio delle crisi finanziaria globale, i tassi di interesse della Fed erano del 5,25% mentre oggi sono dello 0-0,25%. Di conseguenza i tradizionali strumenti di politica monetaria e finanziaria della banca centrale americana, in primis le manovre restrittive o espansive sul tasso di sconto e l’estensione temporale dei termini di prestito, non funzionano più.
    Dal 2007 la Fed lavora con “nontraditional policy tools”, con armi monetarie non convenzionali basate anzitutto sulla gestione del “balance sheet”, cioè sull’espansione del suo stato patrimoniale.
    Dopo aver provato una serie di operazioni per sostenere il sistema finanziario in default, la Fed è passata all’acquisto diretto dei titoli del debito pubblico e di altri titoli più tossici in possesso delle cosiddette imprese sponsorizzate dal governo (GSE), come i colossi immobiliari dei mutui subprime, Fannie Mae e Freddie Mac. Per far ciò ovviamente ha fatto lavorare a tempo pieno le rotative per stampare dollari.
    Dal Novembre 2008 e in poco più di due anni, Bernanke ha dettagliato di aver comprato titoli, molti dei quali non più appetibili, per un totale di 3.350 miliardi di dollari!
    Tali operazioni sono state anche chiamate “quantitative easing”. Per cui nei libri contabili della Fed ora vi sono anche 850 miliardi di dollari di mortgage backed securities (mbs), cioè derivati tossici emessi sulla base di ipoteche impagabili.
    Quando si cercavano delle soluzioni alla crisi, tra l’altro si ipotizzò la creazione di “bad bank” dove “parcheggiare” i titoli tossici, insieme ad altre riforme per rendere illegale i meccanismi della “loro produzione”. Nessuna banca privata ha fatto tale scelta per paura di perdere credibilità. La Fed invece lo ha fatto con i soldi pubblici nell’interesse della finanza privata!
    A Jackson Hole Bernanke ha cercato di difendere tale decisione e la sua teoria economica proprio come fanno quei cuochi in televisione che danno le ricette sul momento. “Impariamo facendo”, ha detto. Se il piatto sarà una schifezza lo si saprà solo dopo. Mentre si cucina, invece, si tessono le lodi del cuoco, si decantano l’atmosfera e i colori, evitando attentamente di parlare del sapore.
    Uno degli effetti positivi derivanti dalla politica della Fed sarebbe, secondo alcuni studi, l’abbassamento del tasso di interesse dei bond decennali del Tesoro dello 0,8-1,2%. Misera cosa per una valanga di nuova liquidità!
    Per Bernanke l’importante è il fatto che il Pil e l’occupazione negli Usa non siano crollati. Immettere ricchezza non prodotta sotto forma di nuova moneta è però come dare la droga ad un malato. All’inizio sembra che egli stia bene, ma successivamente starà peggio o per crisi di astinenza o per gli effetti collaterali sopravvenuti.
    Bernanke paragona la sua politica con l’acquisto di bond del Tesoro a lungo termine deciso dopo la Grande Depressione. E’ un paragone inaccettabile. Allora la Fed comprava titoli emessi dal governo per sostenere la ripresa e l’occupazione con grandi progetti di investimento e infrastrutture. Non comprava i titoli tossici mbs. Allora si avviò il New Deal…
    Comunque egli ha dovuto ammettere i rischi della nuova politica: la destabilizzazione dei mercati finanziari, la perdita di fiducia nella Fed in rapporto anche alla minaccia inflazionistica, la ricerca delle banche di nuove operazioni altamente rischiose e la possibilità di grosse perdite per la Fed stessa a seguito di possibili futuri aumenti del tasso di interesse.
    La seconda arma non convenzionale di Bernanke è l’informazione. Nella società della comunicazione e della pubblicità ha ovviamente puntato sull’elemento psicologico. Le aspettative diventano più importanti della stessa realtà. Per questo egli ha annunciato che la politica dei tassi a zero interessi rimarrà “almeno fino alla fine del 2014”.
    La grande stampa sta presentando una Fed interventista ed unica in grado di salvare l’economia. Purtroppo, secondo noi, non è così. Del resto anche l’autorevole Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea in un suo recente paper evidenzia i pericoli insiti nella politica della Fed. Sottolinea infatti che “le misure non convenzionali hanno fornito un supporto temporaneo alle economie. Questo però non vuol dire che l’espansione dei balance sheets delle banche centrali avranno in generale degli effetti macroeconomici positivi”.
    Molti, in particolare gli Usa, vorrebbero che la Bce portasse avanti la stessa politica. Secondo noi invece Mario Draghi ha fatto bene a disertare Jackson Hole. Vogliamo credere che con un tale gesto, Draghi, la Bce e l’Europa abbiano voluto dare un segnale differente.

  2. Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Wall Street contro la City. Ma è scontro vero?
    Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Wall Street contro la City. Ma è scontro vero? says:

    Wall Street contro la City. Ma è scontro vero?

    di Mario Lettieri (sottosegretario all’Economia del governo Prodi) e Paolo Raimondi (economista)

    Se Wall Street e la City, i due pesi massimi della finanza e della speculazione, si scontrano, vuol dire che è suonata la campanella dell’ultimo round per il sistema finanziario? E’ troppo presto per dirlo. Da tempo tra i due templi della finanza c’è un crescendo di colpi per la supremazia.

    Dall’inizio della crisi negli Usa indagini parlamentari e giudiziarie hanno portato a galla i giochi sporchi della finanza speculativa, come dimostrano le vicende dei mutui subprime, dei derivati Otc e di tutte quelle operazioni ad alto rischio fatte dalle grandi banche americane. Alcune come la Lehman Brothers sono fallite, altre come la Wachovia Bank sono state assorbite da altre. Fallimenti e acquisizioni spesso hanno coperto il grande marcio dei loro bilanci. Naturalmente hanno anche così dissolto le responsabilità penali per le grandi truffe dei derivati della Lehman e per il riciclaggio dei soldi della droga della Wachovia.

    Sono emerse le responsabilità delle “too big to fail”, come la JP Morgan o la Goldman Sachs, in azioni speculative e anche fraudolente. Il tutto messo a tacere con alcune dimissioni di manager e con il pagamento di multe che in realtà sono una piccola percentuale dei guadagni illeciti.

    Indubbiamente Wall Street ha accusato il colpo. Ha perso la sua centralità basata sul fatto che la gran parte delle operazioni finanziarie erano fatte in dollari. Ha licenziato operatori e persino tagliato bonus. Ha ridotto le sue attività. Ma nel contempo ha lottato contro le riforme volute da Obama fino a neutralizzarle in gran parte.

    Recentemente anche Bloomberg News ha scritto che Wall Street dovrebbe ulteriormente ridurre i suoi team di 3.000 unità mentre la City si preparerebbe ad assumere altri 9.000 operatori finanziari. Sono dati eloquenti.

    Intanto l’annacquata riforma “Dodd-Frank” dei mercati finanziari americani starebbe per introdurre dei nuovi regolamenti che, seppur molto limitati, potrebbero portare gli speculatori e gli altri operatori a disertare Wall Street per non essere “schedati” e sottoposti ai controlli delle agenzie americane.

    In verità anche la City ha subito colpi pesanti, ma si è tenuta sotto traccia. La City è un tutt’uno con il sistema di potere politico ed oligarchico britannico.

    Ecco perché a parte qualche denuncia verbale, Londra non ha ancora presentato un’indagine seria sulle malefatte speculative della City. Eppure è proprio nella City che ha sede l’80% di tutti gli hedge funds mondiali ed è sempre qui che una grande mole di derivati Otc viene contrattata con modalità altamente opache

    D’altra parte è noto che la City rappresenta almeno il 10% dell’intero Pil inglese. I rapporti con il potere politico britannico sono stati resi palesi al summit di Bruxelles dello scorso 9 dicembre quando il premier David Cameron si rifiutò di sottoscrivere l’accordo europeo che tra l’altro ventilava l’idea della Tobin tax sulle transazioni finanziarie.

    I problemi per la City sono arrivati dall’altra sponda atlantica. Sulla scia di certe indagini aperte in Europa, i Dipartimenti di Giustizia di New York e del Connecticut hanno accusato la Barclays di aver guidato per anni la manipolazione del Libor. E’ vero che anche due banche americane sono coinvolte, la Jp Morgan e la Citigroup, ma per la grande stampa americana la responsabilità è soprattutto inglese ed europea.

    Come da noi già evidenziato tempo fa, una commissione del Senato americano ha accusato la Hong Kong & Shanghai Banking Corporation (Hsbc) di riciclaggio di soldi sporchi della droga tra gli Usa e il Messico. Il procuratore di New York Ben Lawsky ha denunciato una banca storica inglese, la Standard Chartered, di aver “lavato” 200 miliardi di dollari iraniani contravvenendo alle sanzioni americane contro Tehran.

    Secondo il New York Times la denuncia riguarderebbe anche la Deutsche Bank che sarebbe coinvolta in business con i cosiddetti “stati canaglia”, quali la Corea del Nord, la Siria, il Sudan, Cuba e l’Iran. Anche 5 banche europee, le olandesi Abn Amro e Ing, le britanniche Barclays e Lloyd e il Credit Suisse, sono accusate di condurre affari con Corea del Nord, Cuba e Iran che finanzierebbero terrorismo e traffico di droga. Ciò dimostra che sono aperti molti fronti.

    Anche da queste accuse, denunce e scandali il quadro dell’intero sistema finanziario mondiale risulta fortemente compromesso. Del resto era già noto che parte della speculazione si basava anche su traffici illeciti.

    Ci auguriamo che finalmente la verità sulla crisi sistemica emerga in tutta la sua portata.

    Wall Street e la City sono due “lupi famelici” che per il momento si azzannano tra di loro per la supremazia e per i resti della carcassa del sistema finanziario. Ma l’Europa dovrebbe vigilare seriamente perché potrebbe diventare la preda su cui i lupi insieme potrebbero accanirsi.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro,
    alla fine possiamo notare che il tuo link mette in risalto piu’ gli errori dei Palestinesi che quelli Israeliani.
    Ad un certo punto si legge persino della volonta degli Israeliani di andare incontro alle necessita’ Palestinesi.
    Non dimenticare che nell’ articolo si parla di scuole dei territori occupati e di Gerusalemme….ma non dello Stato d’ Israele.
    L’ articolo non menziona lo stato delle scuole e quello che vi si insegna nei territori sotto controllo Palestinese e Gaza…
    informati meglio e leggi….leggi…

    Rodolfo

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Shalom..
    La Butler fa dei gran bei salti mortali quando scrive….
    “E’ vero: non appoggio le pratiche di resistenza violenta e non appoggio, non ho mai appoggiato e non posso appoggiare nemmeno la violenza statale. Forse questa posizione mi rende più naive che pericolosa, ma e’ la mia posizione”.

    Ma….devo dire che sono daccordo con lei su parecchi punti di vista…
    nessun Ebreo ragionevole di destra o sinistra potrebbe non essere daccordo con lei su certi argomenti….ciononostante la Butler ha la lingua biforcuta o almeno e’ molto confusa perche’ nell’ articolo da lei scritto il 30 Agosto 2012 sul settimanale “die ZEIT” dal titolo
    “Ich bin tief verletzt” …”.io sono molto amareggiata ” rispecchia esattamente il link da te postato….
    mentre solo due giorni dopo l’ 1 Settembre 2012 pubblicava sul
    “Frankfurter Rundschau” un nuovo articolo dal titolo
    “Fangen wir an, miteinander zu sprechen” “cominciamo insieme a discutere” in cui tra l’ altro affermava:- “Io capisco perfettamente le critiche a me rivolte sulla mia posizione … io so’ naturalmente che in Germania ci sono speciali motivi per incolpare chi critica Israele di antisemitismo….che ogni critica a Israele in un contesto Tedesco richiama a nuova vita il virulento antisemitismo e odio verso gli Ebrei.

    E’ cosi dunque …che mentre nel primo articolo….dichiara ingiusto di incolpare chi critica Israele di antisemitismo….nel secondo articolo ammette che ogni critica a Israele ….potrebbe sfociare e riportare a nuova vita l’ odio per l’ Ebreo.

    Sono daccordo sul “cominciamo insieme a discutere”…il problema e’ con chi discutere….quando e dove….il governo Israeliano cerca nei Palestinesi un partner che non trova….che non si sente pronto…o incapace o non vuole per niente discutere.
    I Palestinesi riconoscano lo Stato d’ Israele….Israele ha bisogno di questa sicurezza da li si puo’ partire….e da li si partira’ tutto il resto e fuffa. Non sono i palestinesi ad essere in grave pericolo…non lo sono mai stati….tanto che, un buon 10% vive in Israele …Israeliani loro stessi…ma e’ il popolo Ebraico ad essere in pericolo circondato da 300 milioni di Arabi che ne vogliono la distruzione….questi sono i fatti ….tutto il resto sono solo bla bla bla senza valore alcuno….
    per questo sono daccordo che ogni critica ad Israele non puo’ far altro che riportare a nuova vita l’ antisemitismo …sinonimo odierno di odio verso l’ Ebreo.
    Shavua tov
    Rodolfo

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    è proprio degli imbrioglioni capovolgere i fatti.
    Sono i palestinesi che hanno diritto al riconoscimento da parte degli israeliani; e sono loro ad avere bisogno di un minimo di sicurezza, il primo dei quali alla vita, chele sue canaglie negano da più di un secolo.
    Il resto è fuffa.
    I palestinesi che vivono in Israele sono cittadini di serie B, con minori diritti. Ad esempio non possono studiare le materie scientifiche tranne medicina; e neppure archeologia.
    Per altro il vostro obiettivo è di costruire una Grande Israele, senza presenza araba. Sta scritto! Che sarebbe poi un obiettivo strutturalmente intimamente razzista ed antidemocratico.
    Le vomitevoli sbrodolate sull’odio con cui rompete le tasche lei e la pregevole Silvy nega proprio questo semplice fatto: che è più che legittimo odiare chi, senza colpe da parte tua, ti ho portato via tutto.
    Per altro, l’odio dei palestinesi per voi è la copia esatta del vostro per loro. Unito ad un razzistico disprezzo che vi rende il popolo più nazista di questo momento storico. U.

  6. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
    Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo.

    Giorgio Gaber

  7. Damocle
    Damocle says:

    Al caso di Emanuela Orlandi si aggiunge un altro strano mistero. Gli inquirenti hanno trovato del terriccio che al momento è difficile spiegare nell’ossario di Sant’Apollinare a Roma, quello che fino ad alcuni mesi fa ospitava la tomba del boss della Banda della Magliana, Enrico De Pedis. Per quel terriccio la procura di Roma, titolare delle indagini, ha deciso di proseguire le ricerche nella cripta. Questo determinerà uno slittamento di qualche mese della conclusione dell’inchiesta sulla misteriosa scomparsa della ragazza, figlia di un dipendente vaticano, il 23 giugno del 1983.

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo, e Alessandro

    le tabelle che ho letto io si riferiscono, in Israele, alla scuola del’obbligo (11 anni) e alla scuola superiore.
    Due terzi degli studenti israeliani frequentano la scuola riformata del ’99, ( mentre il link postato da Alessandro parla ante ’99)…l’ultimo terzo frequentano scuole diciamo confessionali : ebrei, arabi, drusi.
    In queste scuole è data preminenza allo studio della Bibbia, del Corano e alla storia particolare del gruppo di appartenenza.
    Suppongo che qui stiano soprattutto i germi di una istigazione all’odio reciproco.
    Se si osservano bene i quadri orari, ( cosa che ho trovato molto interessante) qui calano vistosamente le ore di fisica, inglese, biologia e anche “Educazione e problemi” , un’interessante approccio ai problemi dell’individuo e del territorio…(che tanto farebbe bene anche a noi in Italia), per dare più spazio a educazioni religiose e dei Libri Sacri.
    Ma quando c’è da superare i test dell’Università, soprattutto facoltà scientifiche,tutte, quest’ultimi ragazzi non ce la fanno.
    Gli orari diciamo particolari li stabiliscono i Comuni, con una elasticità che io trovo esagerata, ma che tiene sicuramente conto dell’orientamento religioso dei loro cittadini.
    Ma nessuno obbligherebbe gli studenti ad andare alla scuola “religiosa”…quindi si autoescludono dal futuro accesso all’università, che deve, a sua volta, misurarsi con il mondo occidentale. Quindi sono volontariamente cittadini di serie B.

    D’altra parte, lo Stato non potrebbe chiudere queste scuole…suppongo che ebrei radicali, arabi radicali farebbero la rivoluzione. Insomma un pasticciaccio!

    caro Uroburo,
    crede davvero che imbottire la testa dei bambini palestinesi di odio contro l’ebreo fin dalla tenera età, e poi imbottirli di tritolo contro Israele sia una soluzione ai problemi di quella terra?
    Se gli arabi vedono come unica soluzione la distruzione di Israele e la cacciata di tutti gli ebrei…allora sssssì…è una soluzione.
    Ma non facciamo neppure noi gli ipocriti!
    buona domenica
    Sylvi

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    la sua è una posizione sionista ed io vedo le cose in altro modo.
    Invece di continuare con queste sue sbrodolate vada a vedere come si vive nei Territori Occupati e che diritti realmente ci sono per i palestinesi.
    Sono quelli vigenti per le popolazioni slave nel Governatorato Generale.
    Lei è come sempre superficiale e vede solo quello che le fa comodo.
    Contenta lei … U.
    PS. Ovviamente bisogna amare chi ti taglia l’acqua (in un clima arido) o chi ti butta fuori da casa tua e fa delle (continue) esercitazioni militari nel villaggio in cui abiti, o ti sradica la tua unica fonte di sostentamento.
    Ma di cosa cazzo sta parlando, cialtroncella!

  10. sylvi
    sylvi says:

    la cialtroncella….(mi mancava un vezzeggiativo insolente!)

    non ha espresso giudizi, ma esposto fatti generali, tabelle inconfutabili…infatti lei non confuta…insulta.
    Che io sia sionista…è una novità anche per me…non si finisce mai di scoprirsi personalità occulte chissà dove!
    Che gli israeliani commettano numerose ingiustizie e anche crimini…può essere…ma sono in guerra…sono minacciati di distruzione…dovrebbero accogliere e ringraziare?
    Ma diciamolo chiaro…finalmente:
    o gli israeliani accettano, senza contropartite, ovviamente…di formare un solo Stato in Palestina…con i loro sette milioni e gli 11 milioni di palestinesi ( dati presi dal Fatto Quotidiano) più i milioni di palestinesi della diaspora che rientrerebbero immediatamente…beh gli israeliani farebbero la fine degli zaratini…una pietra al collo e in Mediterraneo!
    Così avrebbero definitivamente smesso di occupare terra non loro. Giusto???

    Ma porti un po’ di pazienza…santo cielo…l’Egitto si sta rimangiando i Trattati firmati con Israele, l’Iran si sta dotando di bombe atomiche…per usi civili ovviamente…in uno Stato che annega nel petrolio!!!…di arabi desiderosi di liberarsi di Israele è pieno il MO…suvvia…porti pazienza…avverrà come lei auspica. O NO???

    Sylvi…. ovvero del buon senso, sempre merce più rara!

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo….lei scrive:-
    “Invece di continuare con queste sue sbrodolate vada a vedere come si vive nei Territori Occupati”

    Ma lei…. bacciagaloop che non e’ altro …c’ e’ mai stato da quelle parti? Lei ha visto?
    Io presumo di no.
    Avranno senza dubbio delle difficolta’…..e vivono molti in poverta’ ma le posso assicurare che la loro poverta e’ UGUALE a quella di certi Napoletani….Palermitani o Catanesi che vivono in condizioni indecenti e di poverta’ assoluta. Si controlli le periferie di certe citta’ del sud dell’ Italia ….certe case popolari…e poi vada in Palestina…trovera’ le stesse cose…..con una differenza ….noi siamo un paese industrializzato e ricco….si dice da sempre la settima potenza mondiale….ma la Palestina e’ un paese povero di per se …..e in un paese povero non si puo’ nuotare nell’ oro….cionostante si accorgera’ di come certe persone vivano nello sfrazzo ….si accorgera’ delle belle e sfarzose case …. dei negozi eleganti e dei mercati ben forniti di Gaza, del traffico automobilistico e dei sorrisi e giuochi dei bambini nelle strade.
    Sorrisi di bambini che l’ ostinazione Palestinese a non voler accettare la realta’ incancellabile dello Stato d’ Israele ….trasforma in ghigni insegnando loro fin dalla piu’ tenera eta’ l’ odio per l’ Ebreo.
    Ora …nonostante tutto lei mi sembra una persona ragionevole….ma questo le sembra giusto….le sembra questo un presupposto per una futura pace? Israele ha bisogno di quello spazio….glielo spiegato mille volte…per sicurezza…per prevenire STOP.
    Sono gli Ebrei in pericolo….non i Palestinesi che dovrebbero far altro che una cosa sola per vivere tranquilli ed ottenere un loro definitivo Stato …..riconoscere lo Stato d’ Israele….loro e tutti gli altri 300 milioni di Arabi ansiosi di distruggere lo Stato d’ Israele ….
    dunque la smetta di rompere ….sempre con la stessa litania….oramai noiosa e ammmuffita.
    Un saluto
    Rodolfo

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvy,
    “che gli israeliani commettano numerose ingiustizie e anche crimini…può essere…ma sono in guerra…sono minacciati di distruzione…dovrebbero accogliere e ringraziare?”

    A parte che non “può essere” ma È dato che commettono crimini contro popolazioni inermi mi viene spontanea una domanda:
    gli uni “sono in guerra” quindi praticamente legittimati (sob!) gli altri invece sono soltanto terroristi che lo fanno per ammazzare il tempo? Non sono in guerra anche loro?
    Aggiungo: mettiamo pure il caso che siano terroristi, da chi hanno appreso le lezioni sul come si fa a fare terrorismo?

    C.G.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Uroburo saprà dare una risposta adeguata a un ciarlatano come te.
    Quindi lascio smentire il tuo piagnisteo a chi di dovere.
    Ho soltanto una domanda spontanea anche per te:
    tu, invece, ci sei mai stato?

    C.G.

  14. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    cosa ti fa’ credere che io non ci sia mai stato?
    Tu affermi di esserci stato….ma se anche fosse vero …quanti anni fa’?
    Vatti a fare un viaggetto adesso….vai a Gaza….e poi riporta se vuoi la miseria che non vedrai….la sporcizia che non vedrai…..
    ma che potrai vedere nel sud dell’ Italia…
    vai….accertati …prima dei tuoi bla bla bla.
    Certo non vedrai la tua Svizzera….ma nemmeno certi posti in Africa di cui non parlate mai….eppure quella e’ la vera miseria…..ma per quelli che veramente soffrono l’ inferno nessun pensiero…..ma sempre li a rompere i coglioni con la miseria in Palestina…che non c’e’, ma magnano ….magnano….non ti preoccupare ….li ancora nessuno e’ morto di fame o di sete come in altri paesi di cui non parli e non parlate mai.

    R

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cominciassero intanto a liberare la Palestina!
    Da qualche parte bisogna pur cominciare.

    Sì, ci sono stato anche se non a Gaza, è mi è bastato il razzismo becero di quella gioventù che incontrai, odio razziale contro i loro coetanei arabi inculcatogli in quelle teste di cemento (come la tua) dalle loro scuole e docenti miserabili.
    Un pò come riferiva Sylvi in riguardo ai bambini dall’altra parte del fosso.
    Ma quello è un paese civile, ovviamente. Meglio non fare tanto gli schizzinosi su certe sottigliezze…

    P.S. : sugli endemici mali d’Africa conosco più di quanto tu possa immaginare ma questo non toglie le porcate fatte dalle amministrazioni di Tel Aviv contro chi non aveva neanche gli occhi per piangere.

    C.G.

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro cg 17
    ma non ti accorgi che il tuo discorso non ha nessun senso?
    Che non indica una vera via d’ uscita…. nessuna soluzione .. ma come la Butler rintuzza e ravviva solo l’ antisemitismo?
    Il problema di base di quelli che criticano Israele per le ….chiamiamole cosi….ingiustizie nei confronti dei Palestinesi…e che non si rendono conto della posizione dello Stato Ebraico.
    Hai voglia di dire che Israele e’ la terza o quarta potenza mondiale…
    quello che e’ estremamente importante per Israele sono gli attentati terroristici….per questo ha voluto crearsi un cuscinetto di sicurezza …
    Credo che oggi ….lo Stato Ebraico sia consapevole dell’ importanza di creare uno Stato Palestinese ….ma per arrivare a questo i Palestinesi devono essere in grado di fare uno sforzo….quello di riconoscere lo Stato Ebraico e di cancellare dalla loro Charta il paragafo concernente la distruzione d’ Israele…dovrai capire che altrimenti non se ne puo’ far niente ed il popolo Palestinese sara’ costretto a continuare a vivere in quelli condizioni di occupazione….non certamente di oppressione..
    perche’ come tu sai nessuno li e’ morto di fame o di sete….vivono…

    Israele non trova tra i Palestinesi un partner interessato ad una pace definitiva…ma gente interessata solo al confronto….o meglio allo scontro. Dare ad Israele la colpa di tutti i mali in medio oriente e’ un grosso sbaglio….bisognerebbe invece analizzare anche gli errori degli altri….
    questo e’ quello che tu e voi non siete disposti a fare.
    Non facendolo ….e’ giusto quello che pensa la stessa Butler che essendo solo di parte e perorando la causa di una sola parte si puo essere accusati di antisemitismo e di rintuzzare l’ odio verso gli Ebrei…e questo non e’ solo il caso in Germania….ma anche in Italia…purtroppo…
    Ma ti sembra davvero che tutte le colpe di quella situazione che si trascina oramai da 70 anni siano tutte dalla parte d’ Israele?….
    quando sappiamo che gia’ il primo errore fu quello appunto degli Arabi ad attaccare lo Stato d’ Israele appena nato?
    R

  17. sylvi
    sylvi says:

    ….A parte che non “può essere” ma È dato che commettono crimini…C.G.

    Caro C.G.

    se non ci fossero crimini da entrambe le parti…non sarebbero in guerra.Però…se si può fare distinzioni in una carneficina continua…non è la stessa cosa che si tirino bombe anche dove si sa che possono esserci ANCHE bambini e… mandare un bambino imbottito di tritolo su un autobus…altrimenti non ci sarebbe più differenza fra guerra e terrorismo…e questa distinzione la dobbiamo fare!
    Non sono stata in Israele…mio marito non ha mai voluto andarci…discussioni infinite perchè andavamo in luoghi ben più pericolosi di Israele…ma tant’è!
    Per questo uso il condizionale…devo fidarmi di quel che leggo!
    Ma poichè l’animo umano è all’incirca lo stesso…penso di poter fare dei collegamenti con altre esperienze, queste sì di prima mano.
    La predicazione a Gaza o in un Comune di coloni ebrei penso sia speculare nell’inculcare l’odio.
    Ad esempio, in Israele io chiuderei le Scuole confessionali…il virus dell’odio e del razzismo sta lì…e in Palestina l’Occidente , dato che paga e tanto…dovrebbe fare controlli serrati su libri e manuali…dato che li paghiamo noi… e anche nelle Madrasse…taglieremmo le unghie anche ad insegnanti che predicano l’odio e il terrorismo.
    Poi, niente è facile…Bibbia e Corano non aiutano!

    Ma LI’ c’è qualuno che vuole la pace?

    Sylvi

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Forse vanno a vedere con i loro occhi le porcate lunghe 64 anni.
    A volte la coscienza sporca fa brutti scherzi, porta sempre sul luogo del delitto.
    La cartolina se la mandi da sola. Buonaseeera.

    x Rodolfo.
    Israele, o meglio: molti dei suoi governi non è la causa di TUTTI i mali in Medio Oriente, ma di MOLTI. Troppi.
    Cominciate a definire una buona volta i vostri confini, invece di nascondervi dietro il dito del piagnisteo al quale credono soltanto le komari con l’orizzonte limitato.
    A meno che non trovate il modo di assassinare, come vostro costume, chi fa passi concreti per raggiungere un accordo dignitoso per ambo le parti come fece Rabin.
    Fatto secco senza se e senza ma.
    Se ti serve ti do una rinfrescata di memoria anche se so benissimo che con le teste di cemento c’è poco da provarci.

    C.G.

  19. sylvi
    sylvi says:

    Ps x C.G.

    Leggo che Israele sta costruendo a spron battuto un muro lungo la frontiera con il Sinai verso il Mar Rosso perchè anche là sono arrivati i seguaci di Bin Laden che vogliono penetrare in Israele…
    forse Rodolfo non ha tutti i torti quando dice che Israele deve difendersi ai quattro punti cardinali. Sylvi

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Ma non era previsto per difendersi dai cecchini libanesi?
    Adesso li minacciano i talebani?
    E chissà, in seguito, minacciati anche dagli abitanti dell’Isola di Pasqua?

    Questi, per continuare a fregarsi territori, ne inventano una al giorno.
    Arriveranno pure a dirlo dei friulani?
    màh…

    C.G.

  21. sylvi
    sylvi says:

    x C.G.

    …No, io l’ho saputo perchè i friulani, famosi muratori, sono là a costruire il muro!!! Eh, eh,eh.

    Se leggi su Internet i talebani hanno ucciso militari egiziani, che hanno chiuso i tunnel di Rafah-Gaza e impedito che da quei tunnel passasse ogni tipo di merce non esattamente pacifica.
    Ehhh, i fatti sono più complicati di quel che sembra!

    Sylvi

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mica tanto complicato!
    Ritornassero, per esempio, nei loro confini del 1967 il problema si risolverebbe in buona parte da solo.
    Il piagnisteo di essere “buttati tutti a mare” è vecchio come il cucco.
    Sono 64 anni che ci speculano sopra.

    C.G.

  23. Shalom
    Shalom says:

    x Anita

    Sono quasi tutti turisti cattolici, con tour organizzati in modo che dei palestinesi e della loro condizione non vedano e non capiscano nulla.
    Shalom

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Tu pensi che la sudetta riesca ad arrivare a ragionare nella maniera in cui tu, giustamente, esponi?

    màh..
    C.G.

  25. sylvi
    sylvi says:

    http://www.youtube.com/watch?v=GwDr0h3jsCk

    Questa sarebbe Debora Serracchiani, romana, candidata Governatore in FVG nelle prossime elezioni.
    A parte il tono condiscendente e sprezzante che usa verso un popolo che vorrebbe guidare, sta dicendo anche una miniera di cavolate.
    Il friulano è “aggiunto” non “al posto di”… nessuna ora di lingua è stata tagliata! anche male informata!!!

    Il Friuli è una delle Regioni dove si studiano normalmente più lingue, soprattutto inglese e tedesco… ma anche francese, russo e tutte le lingue slave; ha una Facoltà di Lingue, anche friulano, che è sempre in cima alle graduatorie delle Università nazionali…Roma compresa.
    L’abbiamo votata, anch’io sic, sic, sic…perchè ci rappresentasse in Europa…invece ha fatto il segretario del PD in Friuli per poi uscire con queste sparate!

    Il tono che usa poi….da vecchio imbolsito politico di lungo corso…tono “maternalistico” da chi deve spiegare tutto a degli imbecilli!
    E con queste figurine il PD spera di vincere? Ma bravo Bersani!
    A casa mia ha già perso sei voti!

    Sylvi

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Cerutti Gino { 09.09.12 alle 20:47 } … Ritornassero, per esempio, nei loro confini del 1967 il problema si risolverebbe in buona parte da solo. Il piagnisteo di essere “buttati tutti a mare” è vecchio come il cucco. Sono 64 anni che ci speculano sopra.
    ———————————————
    Haw haw haw …….
    Caro GIno, non vale la pena di rispondere ai deliri di Rodolfo (l’ottava potenza economica mondiale, parole sue, e/o la seconda/terza sul piano militare, parole mie, che viene buttata a mare!…..) ma dovresti dircelo all’acutissima e (mentalmente) moooolto autonoma sciura Silvy.
    Ooooouuuuuhhhyyeaaaaaahhhhhhh!!!!!
    E’ esattamente un secolo che speculano su un mare di menzogne. Ivi compreso quella che nei Territori Occupati si vive benissimo.
    Bene, Rodolfo dice che ci si vive benissimo, io dico che si violano quotidianamente ed in modo grave tutti i diritti umani, ad un livello simile a quello dei nazisti, campi di sterminio a parte.
    Ebbene, mandiamo degli incaricati dell’ONU a controllare come ci si vive realmente.
    Sarebbe così semplice. Ma perchè gli israeliani non ammette NESSUN osservatore neutrale all’interno dei territori da loro occupati?
    Chiedicelo te all’acutissima ed indipendentissima pregevole
    Silvy.
    Un caro saluto U.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Approposito di PD
    La pregevole Silvy ancora poco tempo fa ci faceva le lodi della Seracchiani. Si vede che ha cambiato parere, cosa in sè legittima.
    Personalmente ribadisco che in linea di massima non voterò: io non voto per il Baffetto nè per il Fassino, il fondatore de La Sinistra per Israele. Men che meno voto per i Penati, i Bassolino, le Bimetti ed i Rottelli, l’amico di Ceeeesere (o meglio: il marito dell’amica di Ceeesere) ….
    Tuttavia la sicumera con cui Bersani parla mi ricorda tanto la sicumera di Occhetto e della sua gioiosa macchina da guerra. L’hanno preso nel lisca e ci hanno regalato 20 anni di Banana.
    Ho l’impressione che rischiano di fare la stessa fine.
    Tra l’altro dimenticano che il povero Grullo è accreditato al 20% e potrebbe esser lui il partito maggioritario….
    Ma niente paura gl’Ittagliani sono, com’è noto, inteligenti; e più sono ciciliani e più sono inteligenti..
    Un saluto a tutti U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Per il Gino
    Quella che il povero stato d’Israele, povero Golia in lotta contro i giganti, è stato attaccato ed invaso dai truculenti eserciti arabi è un’altra menzogna sionista che certamente l’acutissima Silvy si beve fino all’ultima goccia di liquame.
    Per incominciare è dubbio che l’associazione delle nazioni unite potesse decidere che una terra abitata da una popolazione diventasse territorio di un’altra. Ma quand’anche fosse legittimo, gli arabi non hanno giustamente accettato l’espropriazione del loro territorio e si sono opposti. Dire chi abbia sparato per primo è impossibile ma gli ebrei erano pronti!…..
    Ora, i paesi arabi non avevano eserciti, tranne la Legione Araba giordana che infatti fu l’unica a resistere, e men che meno armi. Invece gli ebrei erano tutti soldati o ufficiali che avevano combattuto nella II GM e molti con specifiche e particolari capacità e conoscenze (molti erano stati nei Commando inglesi) ed erano riforniti con armi modernissime che sapevano usare moooolto bene.
    E’ stato come sparare sulla Croce Rossa.
    PS. Tu te la ricordi la versione nazi dello scoppio della II GM? Te la ricordo io: i polacchi hanno attaccato una stazione radio tedesca!…. Da qui l’invasione, per difendersi.
    E ti ricordi l’invasione della Russia? Prima versione nazi: stiamo andando in India ad attaccare gli inglesi. Seconda versione nazi: siamo stati attaccati dai russi e ci stiamo difendendo.
    Non ti sembra qualcosa di déjà vu? E’ dal Congresso di Basilea del 1897 che si usano queste tecniche.
    Spiegaci anche questo all’autonomissima sciura Silvy. U.

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Sylvi
    non te la prendere….oramai e’ diventato un dialogo tra sordi …..o meglio con chi non vuole sentire e capire ….si rifugiano nel passato….rifiutano il presente e non riescono nemmeno ad intravedere il futuro….tale e quale i Palestinesi che si rifiutano di guardare in faccia la realta’ .

    Ti spedisco un video….che se qualcuno dei nostri avesse gia’ visto, col cavolo che lo pubblicherebbe in questo blog….da li puoi vedere la poverta’ dei Palestinesi di Gaza…tutte quelle belle macchine …diranno , sono solo dei turisti….

    http://www.repubblica.it/persone/2012/09/10/foto/un_taxi_elettrico_a_gaza-42267846/1/?ref=HRESS-14

    Un caro saluto da me e Anita
    Rodolfo

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    intanto di questi tempi non sono affatto acutissima ,almeno nella vista, infatti mi trasferisco per qualche giorno a Trieste, dalla figlia, per sottopormi a cataratta.
    Ritengo che la cataratta non inibisca le capacità neurologiche nè quelle psicologiche.
    Almeno così mi hanno assicurato…se defaillances ci fossero …erano già prima!!!
    Indubbiamente a volte mi sento come una vettura d’epoca costretta a periodiche revisioni. Ma senza drammi!
    Non mi entusiasma mai andare dai miei figli a dormire…sono sicuramente uno spirito “autonomissimo” come dice lei!
    Anzi, avevo proposto di trovarmi una stanza nei pressi dell’Ospedale…mio genero mi ha risposto a muso duro di aver chiesto la disponibilità di un letto in Psichiatria…così mi avrebbero dato le famose pilloline…come desidera tanto lei!!!
    Dica , per cortesia, al suo amico dell’Eremo che appena torno spedirò la coscetta alla Parrocchia dei SS Pietro e Paolo.
    Se la veda lui!
    Se ci vedremo…ancora non lo so.

    saluti acutissimi…almeno quelli!

    Sylvi

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guardare in TV poliziotti figli di operai manganellare operai dell’Alcoa (i quali potrebbero essereloro fratelli o padri) che disperatamente cercano di salvare il proprio posto di lavoro, fa male.
    Kazzo se fa male!

    Mondo cane.
    C.G.

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Si e’ scritto parecchio qui sulle Olimpiadi di Londra ed ho aspettato invano che qualcuno scrivesse sulle paraolimpiadi…che a me personalmente piacciono molto di piu’ delle olimpiadi normali …. perche’ la voglia di vivere e di fare di quei giovani pur essendo menomati mi entusiasmano …e’ un po’ come lo Stato
    d’ Israele ai suoi inizi …che e’ riuscito dal nulla a creare una nazione. Da 74 nazioni alle Paraolimpiadi di Londra Israele chiude al 45esimo
    posto con 1 medaglia d’ oro ,2 d’ argento e 3 di bronzo per un totale di 8 medaglie.
    R

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi
    Il notorio ciarliero sbrodola sul “rifugiarsi nel passato”.
    Da che pulpito! Un bue che da del kornuto all’asino.
    Proprio lui che ha fatto due palle come mongolfiere (avrà preso dalla komare, penso io) con storielle bibliche di duemila e passa anni fa.
    Chissà che il guitto non ti racconti anche la favola, protagonista un presunto Mosè, che si vide spartire le acque del mare per far passare a piedi asciutti il “popolo eletto”…

    C.G.

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sara’ …caro gc…
    ma io parlo e scrivo sopratutto del presente e del futuro e di rado ho cercato di coprirmi le spalle con citazioni alla Dajan ….Begin ….Sharon e compagnia bella come fai con regolare puntualita’ tu. Fattene una ragione.
    La frittata e’ bella che fatta….Israele c’ e’…
    di oggi e del futuro bisogna parlare il passato e passe’ .
    R

  35. peter
    peter says:

    mi sa che gli atleti ‘falliti’ alle olimpiadi ‘normali’ (come qualche finissimo beota le ha chiamate…) si sono riciclati alle altre come disabili….
    Per esempio, uno del blog avrebbe vinto sicuramente. Sa leggere e (un po’) anche scrivere pur avendo il QI di una gallina. Piu’ campione di cosi’…

    Peter

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma se nei Territori Occupati si sta così tanto bene e se Israele non ha nulla da temere sul suo rispetto per i diritti umani la soluzione è semplicissima: si aprono i Territori ad osservatori neutrali ed internazionali che certifichino il rispetto dei diritti umani da parte di chiunque.
    Così poi magari si scopre che il terrorismo israeliano è stato il diretto prodotto del terrorismo israeliano durato anni ed anni. Anzi, durato da sempre, da quando esistono insediamenti ebraici in Palestina.
    Il fatto è che gli ebrei non hanno mai voluto trovare un’intesa con nessuno ed il loro unico obiettivo è la realizzazione di quel Grande Israele (abitata SOLO da ebrei) di cui non hanno MAI voluto definire i confini.
    Ma questi piccoli particolari sono del tutto scomparsi nella visione delle cose di Rodolfo, cosa che ha una sua logica, ma anche in quella della pregevole Silvy, cosa che invece non ha alcuna logica.
    Ma la pregevole Silvy si trastulla con le tematiche, profondamente politiche, dell’odio ….. oouuhhyeaaahhh.. Che è una tematica puramente sionista, tant’è che è uno dei cavilli di battaglia del nostro buon Rodolfo (e dei Tea Party). U.

  37. alessandro
    alessandro says:

    Il tema dell´odio e´ puerile, ed e´ completamente falso perche´ presume la retorica e bastarda distinzione tra il bene e il male con fanatiche conclusioni puramente sentimentali fuori dalle reali condizioni sociali.
    Invece succede che molte persone non fanno altro che tutelare le proprie sentimentali credenze ideologiche pagando l´alto prezzo di
    barattare la tranquillita´ interiore con un´adeguota comprensione della realta´.Ovvero il predominio della soggettivita´ sull´ oggettivita´.
    Il destino di queste persone e´ l´autoinganno:distorsione degli eventi
    al servizio di una visione sentimentale, soggettive e, quindi, del tutto rassicurante.Per queste persone il problema delle vittime innocenti non si pone o se si pone esso e´ subito spiegato e giustificato proprio attraverso quell´autoinganno.L´autoinganno si manifesta anche con una precisa dialettica e con pochi contenuti di base;con quella dialettica e con quei contenuti di base si puo´ teoricamente rispondere a qualsiasi critica.Uno dei contenuti eccellenti e´:le vittime si sono meritate la loro sofferenza perche´ se lo meritavano.
    Qualsiasi cosa si dica loro, quel contenuto vale come risposta univoca e sempre valida.Svalutata la vittima la sua sofferenza viene data per scontata.Tutto il discorso di costoro deve filare liscio attraverso una precisa organizzazione dialettica che ha gia´ dietro,pero´, dietro e a priori, le su basi fondanti.Per queste persone le vittime devono essere gia´ etichettate in senso neggativo affinche´
    si riesca a giustificare anche il massacro piu´ terrificante.Capire la realta´ , avvertire empatia, ecco ..queste cose rappresentano,per costoro, una vera e propria minaccia all´equilibrio psicologico.
    Ed e´ cosi´ che si giunge a quella che si potrebbe chiamare benissimo distorsione percettiva.
    Anzicche´ mettere in discussione le proprie idee anche attraverso un rapporto traumatico con se stesso e con gli avvenimenti, queste persone difendono credenze rassicuranti che poggiano una una forte razionalizzazione difensiva che ha ,da una parte, l´attribuzione di responsabilita´e, dall´altra, la denigrazione della vittima.
    Non si rendono nemmeno conto che “”l´odio esplode solo se c´e´ qualcuno che decide di servirsene””(P.Rumiz-Maschere per un massacro,Roma 1996).
    Questo fatto e´ estremamente negativo perche´ incide negativamente anche sulla violenza di massa ideologicamente organizzata.Il silenzio o l´autoinganno ,in realta´, rappresentano una protezione dei carnefici.
    Esiste fortunatamente anche una diversa impostazione che si fonda
    non sul sentimentale-soggetivo giustificatore dei mali a priori o col silenzio e ne´ con discorsi rassicuranti e consolatori che servono solo a stare bene con la propria testa, ma sulla reale descrizione dei fatti .
    E´ chiaro,infine, che
    “”le atrocita´ collettive non sono governate da istinti bestiali o da odi ancestrali bensi´ sono costruzioni sociali,prodotti culturali generati da finalita´ economiche e politiche e asservite al dominio di valori assoluti “”(A.Zamperini-Psicologia dell´inerzia e della solidarieta´-Torino 2001).

    alessandro.

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    lei divaga ….e oramai con me lo fa’ anche spesso…lei bleffa di continuo ed ai miei post non ha mai qualcosa di veramente valido da proporre e opporre se non le solite baggianate da quattro soldi.
    Lei cambia continuamente discorso e non segue il filo del mio …perche’ ne e’ incapace o perche’ trova grosse difficolta’ a contraddirmi.
    Io so’…come lo sanno gli Ebrei tutti… compresi gli ultraortodossi ecc…..che la “Grande Israele” e’ e sara’ solo una utopia…ed anche un cervello di gallina come mi definisce un peto fallito di infermiere … lo capisce.
    Chi potra’ mai eliminare da quella terra tutti quei milioni di Arabi per farne una “Grande Israele ” dove vivono solo Ebrei?….Lei scherza suppongo e mi sorprende la sua incapacita’ di valutare una situazione che di per se non e’ nemmeno tanta complicata.
    Le spiego ancora una volta …nella speranza che il mio concetto entri una volta per tutte nel suo cervello di bacciagaloop incallito.
    Il mondo Arabo e in special modo i Palestinesi non hanno niente da fare che una semplicissima cosa…..riconoscere lo Stato Ebraico…anche e solo nei confini del 67…..
    gli Israelianni non possono riconoscere uno Stato che e’ possibile… ma ancora NON C”E” ….comprende?
    In quel momento stesso comincerebbero le trattative per ridefinire i confini ….i problemi dell’ acqua potabile e risolvere la situazione dei coloni.
    Quello che manca nel mondo Arabo sono personalita’ dotati di visioni…che capiscano finalmente che Israele e’ una realta’ incancellabile….ISRAELE E’ E SARA” .
    SPARITA ISRAELE……SPARITI LORO….capisc?
    Non le nascondo che potrebbero sorgere delle difficolta’ riguardo i coloni….difficolta’ che si potrebbero superare facilmente nel senso che come ci sono Palestinesi in Israele…Israeliani essi stessi….cosi quei coloni potrebbero restare li dove sono …in terre che non sono di proprieta’ privata ed acquisire la cittadinanza Palestinese e sarebbero dunque Ebrei cittadini Palestinesi.
    Ma credo ….che contro un riconoscimento definitivo da parte di tutto il mondo Arabo …Israele sarebbe persino disposta a far sgombrare i coloni….cosi come ha fatto con Gaza….con grande riconoscimento da parte loro a suon di razzi quotidiani…come lei benissimo sa’ .
    Al di fuori di questo io non vedo nessuna possibilita’….o ti mangi sta’ minestra o ti butti dalla finestra …soleva dire qualcuno.
    Riguardo il terrorismo….non si dimentichi gli autobus saltati in aria ..luoghi di ritrovo ecc.saltati in aria con centinaia di morti….questo puo’ far indurire il cuore e indurre a rappresaglie ecc./penso che lei farebbe la stessa cosa…chiunque farebbe la stessa cosa….o no?
    E finiamola con questa litania ….di :- ” siete voi ad aver rubato terre ecc. ecc”. ma guardiamo solo la realta’ ….e la realta’ e’ che c’ e’ uno Stato che si chiama Israele e che e’ riconosciuto da tutti gli Stati del mondo esclusi quelli Islamici. Comprende l’ antifona?
    Insomma la volonta’ dei Palestinesi PER UNA PACE DEFINITIVA MANCA…..NON C’ E’….e fin tanto che e’ cosi …i suoi pupilli dovranno sottostare a delle regole….forse non tanto ortodosse….ma le cose stanno cosi e non vi sono alternative possibili…
    lei questo arriva a capirlo?
    Per Israele….fin tanto che le cose stanno cosi…per la sicurezza della nazione e del popolo ha bisogno di quei cuscinetti …..di quei muri …di quel filo spinato ecc…..ed e’ sempre troppo poco.
    Un saluto
    Rodolfo

  39. alessandro
    alessandro says:

    per Uroburo:

    lei si chiede,giustamente, come mai Israele non accetti controlli neutrali
    sui territori occupati.Bene:
    ma:
    -esistono oggi dei controlli veramente neutrali?
    -credo ,comunque, che nessuna forza neutrale abbia reale intenzione di controllare quei territori;da questo punto di vista la situazione palestinese e´,ahime´, fortemente tollerata un po´ da tutti;ed e´ anche questo silenzio a essere complice di molto male .
    Lei sapra´ benissimo che la Germania nazista ha commesso atrocita´ verso ebrei, omosessuali, zingari,ecc. e che questo avvenne nel silenzio
    (o forse addirittura col consenso) di Stati come l´Inghilterra e l´America.
    E oggi e´ anche un po´ cosi´:conviene a livello mondiale che esista
    la questione palestinese.
    un saluto,alessandro.

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro,
    dato che di te mi manca la E Mail…credo che in quella che mi hai dato c’ e’ qualcosa di sbagliatoperche ritornano indietro e dato che non riesco a rintracciarti telefonicamente….son contento almeno di leggerti qui.
    Ho parlato con Rafael che mi ha raccontato quello che e’ successo a Langen…per Witte certo non sara’ stato piacevole…ma credo che abbia preso la cosa a ridere….detto questo voglio ricordarti che
    l’ Ebreo di per se e’ incapace ad odiare….l’ Ebreo non odia mai…puo’ provare dei risentimenti….si puo’ anche vendicare ….ma il sentimento dell’ odio nell’ Ebreo e’ sconosciuto .
    Papa’

  41. alessandro
    alessandro says:

    Per Rodolfo:
    ti senti cosi´ tanto ebreo che dici cose assolutamente false:
    non bisognerebbe mai farsi fregare dall´identita´ collettiva specie in termini religiosi.Questa frefatura ti porta a dire:
    “l´Ebreo non odia mai”.
    Si sa che ,come l´amore, anche l´odio e´ un sentimento.
    Tutti sanno amare e tutti sanno odiare, dipende dalla situazione.
    Nel momento in cui in questa universalita´ dei sentimenti escludi l´ebreo rischi di diventare un fanatico.
    Adesso evita di mettere in moto costruzioni dialettiche per dimostrare il contrario, non ne vale la pena.grazie.alessandro.

  42. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro
    Macche’ controllare e controllare….ma di cosa parliamo….
    in un mondo fatto di internet si viene subito a sapere qualsiasi infrazione o ingiustizia.
    Immaginiamoci…dei bambini che in Palestina muoiono di fame o di sete…uomini o ragazzi che vengono presi a manganellate e maltrattati…donne che vengono stuprate ecc. ecc…..
    hai tutto in un attimo in internet….controlli….ma che cacchio vuoi controllare….perche’ non ti guardi e controlli invece di come vivono veramente questi Palestinesi maltrattati….le loro macchine…il loro lusso…i loro negozi e supermercati….e perche’ no…anche la loro poverta’ …ma quella come tu sai c’ e’ anche a Catania …ed e’ nera.
    Ai tempi dei nazi…internet non esisteva…e molti Tedeschi nemmeno sapevano…ne’ gli alleati sapevano….ne’ gli Italiani….ma solo una ristretta cerchia. Solo dopo ci si e’ resi conto di quello che era veramente successo e di tutte le atrocita’.
    Papa’

  43. alessandro
    alessandro says:

    Per 48:
    faresti bene prima di scrivere qualcosa a pensarci due ore;sei troppo impulsivo e spari minchiate.
    In Internet c´e´ di tutto e il suo contrario.Le informazioni di internet vanno verificate.Come?fuori da internet.
    Per capire queste cose non bisogna essere intelligenti.
    Oggi bisogna controllare tutto perche´ tutto e´ sotto assedio vigendo, a parte casi rari, una chiara democrazia virtuale.Internet e´,a sua volta, il virtuale del virtuale.E non fare il furbetto di venirmi a dire che io vedo le cose complicate, sei tu che lei fai semplici semplici.
    A livello,poi, alto dei poteri le cose non si sanno mai subito, bisogna aspettare anni e anni e di certe cose gravissime sapremo comunque solo una verita´ probabile.
    Ai tempi dei nazi tutti sapevano.

  44. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    Quote:

    “Lei sapra´ benissimo che la Germania nazista ha commesso atrocita´ verso ebrei, omosessuali, zingari,ecc. e che questo avvenne nel silenzio

    (o forse addirittura col consenso) di Stati come l´Inghilterra e l´America”
    —————–

    Non credo…quella era una vera pulizia etnica, religiosa e genetica……

    Tra i gruppi assassinati e perseguitati dai nazisti e dai loro collaboratori, vi erano: zingari, serbi, membri dell’intelligenzia polacca, oppositori della resistenza di tutte le nazionalita’, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali, slavi, malati di mente, disabili e “asociali”, come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti.

    Attento con le insinuazioni !

    Saluti,
    Anita

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] Nicotri si dimostrerà scettico dalle conclusioni parlando di « affermazioni francamente difficili da digerire». Rispetto alle […]

I commenti sono chiusi.