Inizia il requiem per Israele Stato sionista “degli ebrei”? L’ingordigia porta al fallimento.

http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/09/israele-abbiamo-perso-e-tempo-di.html

Israele: abbiamo perso. E’ tempo di pensare a uno stato unico
di Carlo Strenger

[Sintesi] Migron è stato evacuato, ma questo non salva la soluzione dei due Stati. E’ stato evacuato perché costruito su un terreno privato, non perché fa parte del futuro stato di Palestina. Decine di altri insediamenti restano in piedi, ora ci sono più di 300.000 coloni ad est della Linea Verde, escludendo Gerusalemme est.Per decenni la sinistra di Israele si è impegnata per la soluzione dei due stati, ma è il momento di guardare la realtà . Abbiamo perso. L’anno scorso Sari Nousseibeh, nel suo libro, ha invitato i compagni palestinesi a rendersi conto che gli ebrei sono troppo traumatizzati dalla loro storia per rinunciare alla sovranità della West Bank e che uno Stato palestinese non vale ulteriore caos e sangue. Non ero pronto a sentire questo, allora, ma è semplicemente inutile continuare a chiudere gli occhi. Mi arrendo. La soluzione di due Stati non accadrà.
La maggior parte dei membri della coalizione di Netanyahu sono esplicitamente per la soluzione dello stato unico, Bibi stesso solo a parole si è dimostrato favorevole a uno stato palestinese. Le sue azioni hanno mostrato il contrario, ma anche i leader dell’opposizione israeliana si sono resi conti che la soluzione di due Stati fa perdere loro voti .
Inoltre, la situazione è abbastanza simile da parte palestinese. Élite palestinesi preferiscono l’Occidente , la posizione politica di Abbas è debole, non è chiaro se ci sarà un altro leader palestinese impegnato nella soluzione dei due Stati.
Quindi, nonostante i cuori stanchi, abbiamo bisogno di cercare alternative. Alleati naturali della sinistra sono coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia liberale come Moshe Arens e Reuven Rivlin. Entrambi ritengono che Israele dovrebbe annettere la Cisgiordania e dare ai palestinesi pieni diritti politici e quindi respingere uno stato di apartheid. Questa ipotesi incontra serie difficoltà: come   potrebbe   funzionare uno stato unico dopo quasi un secolo di tragiche e mortali lotte? L’ethos nazionale sarà bloccato per il predominio etnico per decenni. L’arma centrale in questa lotta sarà, come il demografo Arnon Sofer ha dichiarato, il ventre femminile: ebrei e palestinesi si combatteranno tra di loro per avere il maggior numero di  bambini  al fine di ottenere la supremazia
Ma forse il futuro Stato non sarà molto diverso dalla realtà in cui viviamo già. Israele è coinvolta in una guerra culturale per definire il suo futuro. Da decenni. ebrei nazional-religiosi e ultra-ortodossi hanno puntato a far nascere  bambini per superare gli ebrei laici. Molti di loro aspettano il momento in cui la democrazia di Israele si trasformerà in una vera e propria teocrazia. Lo Stato di israele non è unitario,ma costituito da un certo numero di tribù che non hanno valori comuni. Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo.
Il nuovo stato dovrà funzionare come una confederazione e dare autonomia ai suoi Stati costituenti o cantoni. Dovremo guardare in profondità i modelli esistenti come la Svizzera,il Canada e il Belgio. Dovremo guardare da vicino come l’UE punta a un governo centrale più forte per unire culture  diverse. Scrivo questo senza piacere e gioia. Penso che il nuovo stato emergerà attraverso doglie dolorose e un lungo conflitto. Ma questo è ciò che la maggior parte degli israeliani hanno deciso con le loro azioni e attraverso il loro voto. Questo è ciò che i palestinesi hanno determinato con una serie di errori storici. Dobbiamo trarre il meglio da una brutta situazione.
18 commenti
  1. Pasquino
    Pasquino says:

    DISTRUTTA PALESTINA

    Il ruscello che scorre lento sui sassi montani,
    è il pensiero umano che riposa dalle sue oscenità.
    L’universo è un miracolo, e, non merita l’uomo.
    La terra ha un cervello, ha un cuore che pulsa
    e che si svela alle anime pure e illuminate.
    Tutti possiamo morire in questa pace a prestito,
    al di là del mare, sulle innevate cime, nelle città,
    perchè creare un’inferno così malvagio e brutale ?
    Maledetti quegli esseri mossi da stolta ingordigia.

    Pasquino

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri…
    lei giuoca al Nostradamus….come la guerra che non verra’ contro l’ Iran…
    pero’ devo dire che il suo ultimo articolo potrebbe essere una buona prospettiva….io personalmente me lo augurerei.
    Quello di Migron non e’ niente di eccezionale….i tribunali Israeliani non sono tribunali di una repubblica delle banane e giustamente ha ingiunto ai coloni di sparire perche’ il terreno era di proprieta’ privata…nessuna chance per i coloni….ma da qui , a parlare di
    “Inizia il requiem per Israele Stato sionista “degli ebrei”?”
    ne ne’ vuole.
    Perche’ vede….anche se nascesse uno Stato confederato tipo Svizzera….Israele esistera’ sempre e sara’ quel territorio dove continueranno a vivere e a prosperare gli Ebrei…questo mi sembra logico e credo che lei ne converra’.
    Un saluto
    Rodolfo

  3. sylvi
    sylvi says:

    Studio della poesia “Mamma”
    Mamma, io partirò presto, prepara il sudario
    Mamma, io affronto la morte, io non vacillo
    Mamma, non piangere per me se cadrò
    Non ho paura della morte e il mio destino è morire come un Martire
    (La nostra lingua araba classe 7, pag. 63)

    Fa parte dei programmi educativi palestinesi…ma è fra le più “leggere” rispetto a molto altro che si può leggere sull’odio istillato quotidianamente nelle scuole palestinesi verso gli ebrei e gli israeliani soprattutto.
    Una cultura dell’odio e della jhad intesa proprio come guerra santa
    E i libri scolastici e i manuali per gli insegnanti grondanti odio vengono pagati dall’Onu e dalle Nazioni occidentali!!!
    Ma li controllano?
    E con queste premesse si parla di un solo Stato???

    Ps: mi sento indignata che un bambino della scuola dell’obbligo impari oscenità del genere…e magari la mamma controlla che la sappia bene a memoria!!!!!!

    Sylvi

  4. sylvi
    sylvi says:

    Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo. …dal post di Pino

    Caro Pino,
    sono andata a leggermi il sistema scolastico israeliano…e quello che è scritto qui sopra più che inesatto è elusivo e superficiale.
    Fino al ’99 Israele aveva un programa scolastico molto individualizzato, a livello di singole scuole, almeno nelle materie più “sensibili” ( religione- storia), ma il grosso delle ore di insegnamento umanistico- scientifico era obbligatorio e uguale in tutto lo Stato.
    Però, essendoci una soglia molto severa all’accesso all’Università, soprattutto nelle facoltà scientifiche, e diventando difficile per studenti di alcune zone accedervi, venne ristretto l’ambito di autonomia oraria delle singole scuole, aumentando appunto le ore di studio scientifico , per tutti uguale, a detrimento delle ore ” religiose” di ebrei, arabi
    e cristiani.
    Anche da noi le Scuole cattoliche Lr hanno un’ora di religione in più di quelle statali, e ciò non inficia il loro valore.

    Ritengo l’Ordinamento scolastico israeliano al passo di quello occidentale…e non insegna ai bambini che devono “preparare il sudario”.
    Saluti
    Sylvi

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Credo abbia sbagliato indirizzo. Deve rivolgersi a Carlo Strenger e a Sari Nousseibeh, dei quali comunque condivido tali idee. Che io sia per la soluzione Magnes è arcinoto, l’ho scritto decine di volte. Così come sostengo che lo Stato palestinese è ormai fuori dalla Storia, al massimo potrebbe essere un bantustan, un vergognoso o almeno umiliante “protettorato” israeliano, e che pertanto chi insiste per tale soluzione penso finisca per essere simmetrico al fanatismo sionista antisemita. Oltre che massa di manovra e carne da cannone per le mene di alcuni Stati, anche occidentali.
    Le soluzioni sono solo due: o uno Stato democatico come gli altri, anche se federato o confederato, o la guerra permanente. Fino a quella nucleare. Terzium non datur.
    A me non pare una grande conquista che lo storico volersi rinchiudere in quartieri solo propri, tant’è che per istituire i ghetti non dovettero far altro che chiudere i quartieri già esistenti, finisca con l’approdare a un altro ghetto nell’ex Palestina, sia pure molto più grande e terribilmente armato. Pensare che tutti gli ebrei del mondo, vale a dire più o meno 13 milioni, compresi gli israeliani, ben oltre il doppio degli attuali abitanti di Israele, possa eventualmente trovarvi rifugio senza un’altra pulizia etnica e mattanze ai danni dei palestinesi è solo una affermazione ipocrita e priva di senso. Stavo per dire che è una coglionata, ma evito di dirlo.
    Buon shabbat.
    pino nicotri

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Silvy.
    Vediamo se ti scandalizza quanto segue:

    Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca dei terreni e il taglio di tutti i servizi sociali per liberare la Galilea della sua popolazione araba:
    (David Ben Gurion, maggio 1948, discorso allo Stato Maggiore. Da “Ben Gurion a Biography”, di Michael Ben Zohar, Delacorte, New York)

    I palestinesi sono bestie con due zampe
    (Iitzahk Shamir, premier, discorso ai coloni ebraici, New York, 1. aprile 1988).

    Noi dichiariamo apertamente che gli arabi non hanno alcun diritto di abitare anche in un solo centimetro di Eretz Israel… Capiscono solo la forza. Noi useremo una forza senza limiti finchè i palestinesi non vengano strisciando a noi.
    (Rafael Eitan, capo di Stato Maggiore, in Yedioth Ahronot, 13 aprile 1983).
    —————————————————————————

    Se vuoi, se non riesci a scandalizzarti, posso continuare…

    C.G.

  7. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.,

    io sto parlando di libri contemporanei, che sono adottati oggi nelle scuole palestinesi, non di affermazioni storiche…
    se dovessimo andare alle affermazioni di Hitler e Mussolini…

    E’ oggi che con queste premesse si toglie ai bambini palestinesi la speranza per un qualsiasi futuro che non sia il Martirio.
    E oltrettutto “questo” lo paghiamo anche noi!

    Sì, di questo mi scandalizzO!

    Sylvi

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Adolfo
    Dimenticavo: detesto gli Stati che anziché definirsi laici e di tutti i suoi cittadini, quali che essi siano, si definisce cristiano, islamico, ebraico, zulu, wasp, bianco, nero e a pallini. Si legga Shlomo Sand, scoprire dove e quando è nato il nazionalismo sionista e che una imbarazzante comunanza geografica e di base con un altro nazionalismo europeo che preferisco non nominare.
    pino nicotri

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Guardi che Carlo Strenger è psicanalista e filosofo, direttore del programma post laurea di psicologia all’Università di Tel Aviv nonché esperto e commentatore di questioni mediorientali per alcune testate internazionali. Immagino quindi che ne sappia più del barista qui sotto. Peraltro il sistema scolastico israeliano imbottisce la testa degli studenti on falsificazioni “eroiche” della storia ebraica, alimentando l’obbrobbrio del suprematismo e un certo risentimento verso il mondo. legga anche lei Sand. E magari anche il docente andato via da Israele Ilan Pappè, Ariel Toaff, docente universitario israeliano, figlio dell’ex rabbino capo di Roma, e altri che non fanno propaganda. Anche perché hanno capito dove stanno e stiamo andando a finire a furia di balle. Un po’ come il sistema scolastico italiano subito dopo l’unificazione dell’Italia, con le eroiche gesta di Garibaldi, tacendo degli appoggi inglesi e francesi, definito eroe dei due mondi, altra balla colossale. O se preferisce, un po’ come il sistema scolastico sovietico.
    Un saluto.
    pino

  10. alessandro
    alessandro says:

    per Sylvi:
    nella poesia che riporti e´ difficile vederci dell´odio.
    E´ una poesia che avrebbe potuto recitare un rappresentante della resistenza italiana prima di salutare la madre.
    Poiche´ dici anche che e´ delle piu´ leggere
    potresti cortesemente riportare quella piu´ odiosa e violenta´?

    alessandro.

  11. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    ho solo sentito nominare Carlo Strenger, nell’ambito di contatti internazionali concernenti la sua professione.
    Non ho detto che scrive cose inesatte…ho detto che l’ordinamento scolastico israeliano è molto meno “individualizzato” di un tempo..dove le singole scuole avevano molti spazi orari indipendenti.
    Basta leggere le tabelle orarie delle materie nei singoli cicli, prima del ’99 e dopo.
    Poi che lui sappia come queste nuove tabelle vengono in realtà usate nel territorio nazionale…io non metto lingua, ci mancherebbe.
    Anche in Italia gli stessi Programmi sono usati in maniera molto diversa…nel territorio nazionale!
    Però anche un barista che sa leggere può confrontare quadri orari. Non crede?

    Non intendo infilarmi letterariamente in un ginepraio come quello israelo-palestinese…ciò che imparo da lei già mi spaventa!
    saluti
    Sylvi

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi,
    cosa pretendi quando generazioni sono cresciute in simili contesti?
    Rose e fiori? Porgere l’altra guancia, sopportare?
    Quei fottuti oggi sono ritenuti “Padri della Patria” mentre invece erano semplicemente dei generici terroristi.
    Cominciamo a renderci conto su questo, da qui, dai fatti.

    C.G.

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro,
    si parla di martirio dunque di terrorismo….quelli che si fanno saltare sugli autobus sai? Mica la poesia di uno che parte per la guerra.
    R

  14. sylvi
    sylvi says:

    caro Alessandro,

    ma questa è una poesia imparata alle elementari…non è il testamento di un partigiano…o in Palestina si usano i bambini come partigiani?
    Sicuramente sì, ma questo è un obbrobrio!
    Ci sono siti su internet che riportano brani di libri in adozione nelle scuole palestinesi…e parti di manuali per gli ins.
    Non ho salvato il sito, anche perchè io non salvo mai niente, e sbaglio! , ma a cercare si trova, come ci insegna il nostro caro Shalom.
    Nella poesia che ho scelto io ci vedo l’odio per i propri bambini, l’uso della loro innocenza per perderli…se c’è un martirio ci sono nemici contro cui rivolgersi per martirizzarsi, o immolarsi!
    E …le lezioni continuano…leggi, leggi!

    Sylvi

  15. peter
    peter says:

    l’indottrinamento dei bambini e’ orrendo, ma tipico di tutte le societa’ totalitarie anche moderne, e nel caso palestinese la societa’ non e’ solo totalitaria (Arafat era una specie di sultano) ma anche sotto assedio. E’ nella cultura islamica in genere, araba in ispecie, l’idea della morte in battaglia o anche suicidio alla Sansone come ‘martirio’ in onore di Allah, ed i bambini non fanno eccezione. Del resto, a che eta’ dovrebbero apprendere l’idea del martirio e delle 77 vergini, 18 anni?…
    Il Giappone della Seconda GM (tutti sappiamo di Germania ed Italia, e di Cine e Russia anche molti anni dopo…) indottrinava i bambini, preparandoli a fare i kamikaze.
    Preparandosi all’invasione USA (in realta’ vennero due atomiche), gli insegnanti addestravano i bambini anche piccoli, prendi questa bomba, togli la sicura, ti butti sotto il carro armato, e poi muori, muori.

    Peter

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Il terrorismo e l’ odio lasciamolo agli adulti.
    Io non so’ e non ho mai saputo di paesi che nelle loro scuole istruiscono e preparano i loro rampolli al terrorismo e all’ odio.
    Ne ho mai saputo e sentito di padri o madri terroristi essi stessi inculcare ai loro figli sentimenti di odio.
    I bambini sono bambini….sono il futuro di una eventuale pace….sono innocenti.
    Quello che fanno i Palestinesi e’ contro ogni ragione perche’ ereditano il loro odio ai loro figli ….escludendo cosi una eventuale pace futura.
    Rodolfo

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO (su quello attuale intendo tornare).
    BUONA LETURA.
    pino nicotri

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