L’antisemitismo del quale non si parla e che si vuole tenere accuratamente nascosto

Di Amira Hass

Haaretz
Ecco una statistica che non vedrete nelle ricerche sull’anti-semitismo, per quanto lo studio possa essere meticoloso. nei primi sei mesi dell’anno, sono stati registrati 154 assalti di tipo anti-semita, 45 dei quali attorno a un solo villaggio. Alcuni temono che il record dell’anno scorso di 411 attacchi -un numero notevolmente maggiore dei 312 del 2010 e  dei 168 nel 2009 – potrebbe essere superato questo anno.
Cinquantotto incidenti sono stati registrati soltanto in giugno, compresi lanci di pietre mirati ad agricoltori e pastori, finestre fatte a pezzi, incendi dolosi, danni a condutture d’acqua e a cisterne, alberi da frutta sradicati, e un luogo di culto danneggiato. Talvolta gli assalitori sono mascherati, a volte no; a volte attaccano  di nascosto,  talvolta alla luce del giorno.
Ci sono stati due attacchi violenti al giorno, in sedi separate, il 13, 14 e 15 luglio. Le parole “morte” e “vendetta” sono state  scarabocchiate in varie zone; un messaggio più originale promette che “Noi faremo ancora massacri.”
Non è un caso che i diligenti ricercatori  di antisemitismo  abbiano omesso questi dati. La ragione è che non li considerano rilevanti, dal momento  che i Semiti che sono stati attaccati vivono nei villaggio che si chiamano Jalud, Mughayer e At-Tuwani, Yanun e Beitilu. La dose giornaliera di terrore (altrimenti nota come terrorismo) che viene inflitta a questi Semiti, non viene compilata in un  rapporto statistico ordinato, né viene notata dalla maggior parte della popolazione ebraica di Israele e del mondo – anche se gli incidenti rassomigliano alle storie raccontate dai nostri nonni.
Il giorno che i nostri nonni temevano era la  domenica, il Sabbath per i Cristiani; i semiti che non interessano i ricercatori che monitorano  l’anti-semitismo, temono il sabato, il Sabbath degli Ebrei. I nostri nonni sapevano che le autorità preposte all’imposizione dell’ordine, non sarebbero intervenite ad aiutare una famiglia ebraica che veniva attaccata; sappiamo che le forze di difesa israeliane, la polizia israeliana, l’Amministrazione civile, la polizia di frontiera, e i tribunali stanno in disparte chiudendo gli occhi, facendo indagini superficiali, ignorando le prove, minimizzando la gravità delle azioni, proteggendo chi compie gli attacchi, e incoraggiando quei persecutori.  Le mani che promuovono gli attacchi sono di Ebrei Israeliani che violano la legge  internazionale vivendo in Cisgiordania Gli obiettivi e gli scopi degli attacchi sono l’essenza della non-occupazione israeliana. Questa violenza sistematica fa parte dell’ordine esistente. Essa completa e facilita la violenza del regime e quello che i suoi rappresentanti – i comandanti di brigata, i comandanti di battaglione, i generali e i funzionari dell’Amministrazione civile – stanno facendo mentre “sopportano il peso” del servizio militare.
Stanno arraffando più terra possibile, usando pretesti e trucchi resi giusti  dall’Alta Corte di Giustizia; stanno confinando le persone del luogo in riserve densamente popolate. Ecco l’essenza del grandissimo successo noto come Area C: un intenzionale assottigliamento della popolazione palestinese nel 62% circa della Cisgiordania, in preparazione all’annessione ufficiale.
Giorno dopo giorno diecine migliaia di persone vivono all’ombra del terrore. Oggi ci sarà un attacco contro le case al margine del villaggio? Saremo in grado di arrivare al pozzo, all’orto, al campo di grano? I nostri bambini arriveranno bene a scuola, o riusciranno ad arrivare illesi a casa dei loro cugini? Quanti alberi di ulivo sono stati danneggiati durante la  notte?
In casi eccezionali, quando si ha fortuna, una video camera usata da volontari di B’Tselem, documenta un incidente e perfora l’armatura dell’ignoranza ostinata  indossata dai cittadini dell’unica democrazia del Medio Oriente. Ma questa abitudine di violenza che aumenta è molto reale, anche se non se ne dà abbastanza notizia.
Secondo l’organizzazione per i diritti umani Al-Haq, l’escalation ricorda ciò che è accaduto nel 1993-1994, quando avevano avvertito che l’incremento di violenza, unito all’incapacità delle autorità di intervenire, avrebbe causato un numero enorme di vittime. E poi il dottor Baruch Goldstein dell insediamento di Kiryat Arba, è arrivato e ha freddato 29 fedeli musulmani presso la moschea Ibrahim. Il massacro ha  lo scenario  per una politica di Israele  di vuotare la Città Vecchia di Hebron dei suoi residenti palestinesi , con l’assistenza di persecutori Ebrei israeliani, C’è qualcuno tra coloro che prendono  decisioni nel paese e che le attuano che speri in un secondo round?
………………………………..
Censura? Haaretz cancella l’articolo di Amira Hass sulla crescente violenza dei coloni
Di Ali Abuminah
Il quotidiano di Israele, Haaretz ha misteriosamente cancellato un forte articolo di Amira Hass intitolato :”L’antisemitismo di cui si tace,” riguardo a un incontrollato aumento di violenza contro i Palestinesi da parte dei coloni israeliani.
Questo è almeno il secondo notevole atto di apparente censura da parte di Haaretz nei mesi recenti. In dicembre, come abbiamo riferito, il giornale ha espunto dal suo sito web un articolo di David Sheen su un orripilante dimostrazione anti-africana a Tel Aviv.
L’articolo della Hass, originariamente pubblicato il 18 luglio, paragonava l’allarmante aumento di attacchi dei coloni al periodo che ha portato al massacro del 1994 di Palestinesi di Hebron da parte dei coloni:
Secondo l’organizzazione per i diritti umani Al-Haq, l’escalation ricorda ciò che è accaduto nel 1993-1994, quando avevano avvertito chel’incremento di violenza, unito all’incapacità delle autorità di intervenire, avrebbe causato un numero enorme di vittime. E poi il dottor Baruch Goldstein dell insediamento di Kiryat Arba, è arrivato e ha freddato 29 fedeli musulmani presso la moschea Ibrahim
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La Hass è un a delle più note giornaliste di Hareetz, famosa a livello internazionale per il modo in cui documenta le violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei confronti dei Palestinesi.
………………
L’articolo sparisce
La versione in lingua ebraica dell’articolo della Hass, è ancora presente sul sito del quotidiano in ebraico. E’ la versione inglese che è sparita.
La  versione inglese si può ancora leggere tramite Google Cache (v. sopra).
Tuttavia, l’url originale dell’articolo ora rimanda a una pagina a cui non si può accedere
http://www.haaretz.com/opinion/the-anti-semitism-that-goes-unreported-1.394279.
Una ricerca nell’archivio di Haaretz degli articoli di Amira Hass, indica che fino a oggi, il suo articolo più recente era del 16 luglio. L’articolo del 18 luglio non riesce a trovare da nessuna parte.
Ironicamente, l’url che originariamente portava all’articolo della Hass, ora collega a uno scritto di un uomo che ha come sottotitolo:”Donne, non siate sceme.  La voce della protesta femminile non viene ascoltata.” La Hass è una delle poche donne importanti che scrive su  Haaretz e sembra che la sua voce non possa essere ascoltata.
Fonte: http://www.zcommunications.org/censorship-haartez-deletes-amra-hass-article-on-surging-
settler-violence-by-ali-abunimah
Originale: Electronic Intifada
Traduzione di Maria Chiara Starace
Da Znet
384 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    per quel po’ che ascolto…ho imparato che uno scienziato, un ricercatore, per quanto ateo, non è mai così perentorio come lei sull’idea di sacro, che credo anch’io non c’entri niente coi tabù.
    Sicuro che qualche tabù non lo disturbi?

    Sylvi ovvero colei che rompe le sfere!

  2. peter
    peter says:

    x Sylvi

    lei di certo non ha il tabu’ delle ‘sfere’ altrui…

    I tabu’ disturbano tutti, e per la verita’ non ho mai detto che non fossero necessari, almeno alcuni.
    Il sacro religioso e’ del tutto analogo ai tabu’ delle societa’ primitive, ma anche la famiglia si basa su determinati tabu’, che ho indicato sopra, i quali vanno bene entro certi limiti…

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    Muggia, dall’altra parte del Golfo di Trieste, là dove, nuotando, può capitare di avere le braccia in Slovenia e i piedi ancora in Italia. Ultima propaggine dell’Istria in territorio italiano…cioè ciò che ci resta dell’Istria.
    Vi dominarono i Goti, i Longobardi, i Bizantini, i Franchi e poi Aquileia. Poi Venezia, l’Austria- Ungheria e infine l’Italia!
    Credo che gli Unni di Attila non siano arrivati fin là perchè non sapevano nuotare.
    La Città nuova è un bel borgo con le calli , i palazzi con le bifore…e l’immancabile Campanile veneziano che contraddistingue tutta l’Istria.
    C’è la cooperativa dei pescatori muggesani che, sopra i magazzini a mare, fra pescherecci e battane in secca, reti ammucchiate diligentemente, ha una bella grande terrazza …metà esposta direttamente alla Bora , dove si mangia solo quando non soffia; l’altra metà è chiusa, all’incirca, da tendoni che dovrebbero offrire un po’ di riparo.
    Perciò si mangia sempre e solo quando la Bora lo permette.
    Il Ristorante non è sicuramente all’altezza di quelli frequentati da Formigoni,…
    …panche da pescatori, tovagliette di carta, vino nel boccale ( però buona malvasia, o prosecco di quello di Prosecco sul Carso!).
    Il menu praticamente ti dichiara: -te magni quel che gavemo trovà ogi!-.
    Pesce azzurro, molluschi, pesce povero, sarde, sardoni, seppiette, cefali, moli…e “ribalta vapori”
    ovvero paranza.
    Ma freschissimi,… ma cotti in maniera celestiale con ancora il profumo del mare!
    Le sarde in saor…le migliori in assoluto che io abbia mangiato!

    Volendo…ci sarebbe stato anche tonno e ricciola freschi…sospetto che in acque internazionali li abbiano comprati dai croati che hanno una flotta più importante.

    Insomma bei ragazzoni cotti dal sole ti servivano senza tante cerimonie, ma con un sorriso e una battuta, grandi piatti da misura di pescatore affamato.
    Il sole tramontava su strisce di nuvole rosate sul mare, una brezza deliziosa addolciva la calura e le luci di Trieste si accendevano in lontananza.

    Sylvi

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Jimmy Lee Gray (1949 – September 2, 1983) was convicted for the murder of three-year-old Deressa Jean Scales in 1976, after kidnapping and anally raping her.

    At the time of this murder, he was free on parole following a conviction in Arizona for the murder of a 16-year-old girl.

    e gia’

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    e già..
    quando lo Stato si mette “in opera” allo stesso livello degli
    assassini pare diventi lui stesso assassino.
    Non sono poi tanto diversi da quelli che usano la legge del taglione.

    e già..

    C.G.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …senza soffermarci su quelli che hanno abbrustolito sulla sedia elettrica e che poi, al limite, erano del tutto innocenti.

    Effetti collaterali, ovviamente.
    e già..

    C.G.

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    davvero interessante la tua osservazione!
    Io mi sono limitato a fare una domanda….e a sollecitare una risposta..in tono scherzoso..ponendo degli interrogativi !
    Quindi mi pare di capire che tu giustifichi Rudy !
    Anche questa è una domanda diretta..!
    Che attende una risposta !
    Per la risposta, magari fai a farti una Merenda con chi sai,saprà consigliarti il giusto..la Signora che non si stupisce mai di nulla!

    un caloroso saluto-” idiota”

    cc

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Alessandro,

    non conosco ,né ho la più pallida idea di cosa sia “il sacro”.
    L’unico significato con cui riesco ad accostare la parola “sacro” è il tabù..
    Un bel canto gregoriano in una cattedrale con buona acustica, il profumo di incenso ed altri aromi..beh sì ,mi sembra un ottimo spettacolo, ma credo che non abbia nulla a che vedere con la dimensione del sacro di cui si discetta…
    Anche la contrapposizione razionale , irrazionale.., ma prima di definire cosa sia” irrazionale” a mio avviso bisognerebbe intendersi su cosa sia il razionale.
    Le categorie con cui mi piace cimentarmi sono pensiero “concreto” che in genere si riferisce all’analisi dell’odierno e al pensiero cosiddetto “astratto ” che è la chiave con cui dare una spiegazione del mondo che ci circonda, cercando di tenere fuori i propri IO o interessi e vedere come dietro ogni affermazione ci sia l’interesse… che distorce il concreto ,il sostanziale !
    In genere poi, mi occupo di orticoltura e prima di addormentarmi leggiucchio qui e là ..iersera ero interessato ai “linguaggi” e al loro legame con la aritmetica…sono interessanti le varie combinazioni di sintagmi possibili, grammaticalmente corretti che però non vogliono dire nulla !

    cc

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Gino,

    esiste anche la “puntura” letale, il paziente viene fatto accomodare in un lettino ove viene diligentemente legato.
    Ho letto dell’ultima esecuzione sulla stampa poco tempo fa..ci sono tre punture due preparano il paziente, l’ultima lo ammazza.
    Ora pare che i prodotti contenuti nelle prime due punture siano di esclusiva produzione europea che ne ha vietata l’esportazione negli USA.
    Morale, i baldi “giovanotti” hanno pensato bene di razionalizzare , hanno iniettato direttamente l’ultima..il giornale parlava di mezz’ora di agonia.
    Direi che tutto sommato c’è stato un risparmio !
    Un incidente di percorso..si giustificherebbe l’Anita…quando ho dovuto anni fa ..abbattere il mio pastore tedesco completamente paralizzato agli arti posteriori..sono bastati pochi secondi ,dopo la puntura !!
    Diciamo che sono questioni di Amore e di sensibilità tutta made in USA…la Sylvi infatti, non si stupirebbe,Lei non si stupisce mai di nulla,sono sicuro che giustificherebbe !

    cc
    magari dopo ci racconta di quando andò quella volta sulle Dolomiti, tra le vette granitiche a sentire cantare l’urogallo..!!
    Noi poi dopo siamo tutti più commossi e senza dubbio migliori..!

  10. alessandro
    alessandro says:

    caro controcorrente,
    lei dovrebbe gia´ sapere che io non credo che ogni cosa sia oggetto di conoscenza.L´esempio che fa lei infatti non fa al caso nostro.Diciamo,se vuole, che il razionale e´ tutto cio´ che rispetta il principio di realta´ e il principio di non contraddizione.Io non nego mica il pensiero “concreto”
    e “astratto”,ma non penso che essi esauriscano la dimensione umana.
    L´IO spesso segue ,Ahime´, i propri interessi,ma esiste una dimensione dell´io dal quale non si esce che fa di controcorrente controcorrente e non il sig.Rossi.Ma, secondo me, il nodo del problema e´ che si crede solo a cio´ che e´ reale,documentabile,misurabile, ecc.ecc.
    Eppure il magma, l´indivisibilita´,il sacro “esistono”.Non sono semplicemente delle idee,non importa nemmeno se siano reali, sono delle sensazioni percettive se cosi´ posso esprimermi;non sono delle cose che si toccano con mano insomma.Se vogliamo poi essere paradossali potremmo anche dire che dato che oggi l´uomo puo´ TUTTO mi sembra ragione di equilibrio che,quando puo´ e se puo´, si riprenda il nulla, l´inutile.Spero che quanto detto possa dare un piccolo contributo alle sue letture ultime in particolare a quei sintagmi grammaticalmente corretti che non significano nulla.
    Ma se Nessuno e´ sempre il nome di qualcuno
    il nulla avra´,in fondo, da qualche parte, anche un significato.
    Cercare Hortensia.
    ciao,alessandro.

  11. peter
    peter says:

    x Pino

    i tabu’ non sono necessariamente strade da percorrere…sono piuttosto delle barriere, che e’ spesso necessario rispettare. Non credo occorra essere ‘dissacranti’ per sport, provocazione, sfida…
    Curioso che un blogger provocatore mi consigliasse di farmi psicanalizzare: ho il sospetto di essere l’unico tra i partecipanti regolari ad aver fatto l’analisi…
    Il mio analista inglese ad un certo punto decise di raccontarmi aneddoti molto personali (non era freudiano), io risposi d’istinto, e’ sicuro di volerlo fare? piuttosto allarmato…tempo dopo, mi disse che evidentemente non ero ancora pronto per vederlo come una persona in carne ed ossa anziche’ uno schermo neutro, ma la mia reazione era stata perfettamente ‘salutare’…quel ‘e’ sicuro di volerlo fare?’ era il mio avviso di non infrangere un tabu’, che in quel particolare frangente dell’analisi sarebbe stato come ‘incestuoso’…il prototipo o meglio archetipo di praticamente tutti i tabu’…anche se lui avrebbe solo normalmente parlato, credo, del suo modo di trattare coi suoi genitori da giovane o roba del genere…

    ‘notte

    Peter

  12. peter
    peter says:

    x Alessandro

    non vi e’ nulla di sacro o divino nell’uomo, non in senso metafisico, almeno. Credere cio’ vale quanto credere il suo contrario, cioe’ che vi sia una dimensione trascendente con la differenza che si e’ piu realistici e coi piedi per terra, e meno inclini a fare delle cadute pericolose…

    ‘notte

    Peter

  13. alessandro
    alessandro says:

    Per controcorrente:
    se vuole le racconto un sogno che avente per oggetto il volo si sviluppa in tre sequenze a distanza di 20 anni.Non per spiegare il sacro ma per capire quanto strano sia l´immateriale e quante comunicazioni strane esso riesca a dare.?

  14. alessandro
    alessandro says:

    per peter:
    anzitutto non confonda sacro e divino e poi le ho gia´ detto che il sacro non e´ per me qualcosa di metafisico.Per il resto ciascuno si porta dietro cio´ che e´.buonanotte anche a lei,alessandro.

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Alessandro,

    io penso che con questo pò, pò di combinazioni ci stia benissimo anche il tuo sogno e la sua combinazione

    ..Nel XVII secolo il fisico inglese Robert Hooke fece un calcolo «delle idee distinte che la mente è in grado di tenere presenti». La risposta cui giunse era 3.155.760.000. Per quanto grande questo numero possa sembrare (non vi basterebbe tutta la vita per arrivarci contando!) oggi sarebbe considerato una clamorosa sottostima. Il nostro cervello contiene circa dieci miliardi di neuroni, da ciascuno dei quali si dipartono dei tentacoli, o assoni, che lo connettono a circa mille altri. Tali connessioni svolgono un ruolo nella generazione dei nostri pensieri e ricordi. Come ciò avvenga è ancora uno dei segreti più riposti della natura. Mike Holderness propone che uno dei modi per stimare il numero dei possibili pensieri che un cervello può concepire sia di contare tutte queste connessioni. Il cervello è in grado di fare molte cose contemporaneamente, per cui potremmo pensarlo come un certo numero – diciamo un migliaio – di piccoli gruppi di neuroni. Se ciascun neurone effettua un migliaio di differenti collegamenti con dieci milioni di altri nello stesso gruppo, allora il numero dei modi diversi in cui potrebbe formare connessioni nello stesso gruppo di neuroni è 10^7 x 10^7 x 10^7 x … mille volte. Ciò fornisce 10^7000 possibili configurazioni di collegamento. Ma questo non è che il numero relativo a un solo neurone del gruppo. Il numero totale per 1O^7 neuroni è 10^7000 moltiplicato per sé stesso 10^7 volte. Ciò equivale a 10^70.000.000.000. Se i circa 1000 gruppi di neuroni possono operare in modo indipendente l’uno dall’altro, allora ciascuno di essi contribuisce al totale con 10^70.000.000.000 possibili connessioni, facendolo salire fino al numero di Holderness, 10^70.000.000.000.

    Tratto da i” Numeri dell”Universo” di J Barrow

    cc

    Poi sul fatto che Io sia io,non v’è alcun dubbio,fino a prova contraria

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Diciamo che il razionale può derivare dal fatto che si possono scartare tutte le possibili combinazioni che “non vogliono” dire nulla ,ma che sono grammaticalmente corrette..un processo di selezione direi ..quasi..

    per esempio a mio avviso un” pazzo” nella sua pazzia può dire cose perfettamente logiche,mentre sovente molti non” pazzi” costruiscono su questo Blog parecchie frasi grammaticalmente corrette” che non vogliono dire nulla..,mentre in realtà dicono molto,come quando si inceppa un giradischi ..

    cc

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Alessandro ,

    …lei dovrebbe gia´ sapere che io non credo che ogni cosa sia oggetto di conoscenza.L´esempio che fa lei infatti non fa al caso nostro.Diciamo,se vuole, che il razionale e´ tutto cio´ che ..

    No, io credo che tutto possa diventare “oggetto di conoscenza”,semplicemente quello che non conosciamo oggi, potremmo benissimo conoscerlo domani..mi sembra che sia l’unica cosa sicura della Storia umana..un progresso continuo della conoscenza..dire oggi se sia un bene o un male è un discorso filosofico..che non mi interessa !
    e’ così !

    e adesso vado a fare alcuni sogni !
    notte
    cc

  18. alessandro
    alessandro says:

    caro Controcorrente,
    c´e´ conoscenza e conoscenza , dipende dal suo oggetto e quando di mezzo c´e´ l´uomo questa sua totale e smisurata fiducia io non ce la vedo.L´uomo e´ un essere finito.E il finito non puo´ conoscere l´ infinito.Certo lei e´ un razionalista puro fiducioso nel progresso, nella ragione,nella scienza ma non porsi il problema se sia un male o un bene questo continuo PROGRESSO della conoscenza e anzi ritenerlo solo un discorso filosofico e´ una cantonata bella e buona se non mi ci mette il concetto di responsabilita´ morale.E vogliamo credere al calderone della conoscenza !
    Le confesso che mi sarei aspettato prima che lei leggesse il sogno e poi desse come spiegazione Barrow, dico per una questione di metodo.Ad ogni modo Barrow sembri che parli delle numerosissssssime combinazioni ma non spiega perche´ nel mio sogno si sono verificate proprio quelle(3) e non spiega nemmeno un´altra cosa:non spiega come mai io so che sul tema (il volo)io non faro´ nessun altro sogno perche´ la storia del sogno(20 anni) si e´ chiusa con una perfezione sublime.Ma dato che lei crede a Barrow
    e attraverso lui spiega i sogni(che non conosce) beh, mi tocca tenermeli per me.
    notte
    alessandro.

  19. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    nel mio #213 ti chiedevo semplicemente:

    “Dov’e’ la logica di queste parole?”

    e tu mi rispondi con una domanda.

    Nel tuo #257 scrivi:

    “Per la risposta, magari fai a farti una Merenda con chi sai,saprà consigliarti il giusto..la Signora che non si stupisce mai di nulla!”

    Chi sarebbe questa consigliera o consigliere?

    ===

    Il cane era un dobermann non un lupo pastore, e fu mio marito che chiamo’ un veterinario suo amico mentre io ero al tennis club….al mio ritorno si prese le mie ire di Dio con la premessa che aveva fatta la cosa giusta e di non badare a quello che dicevo….ero molto addolorata.

    Il cane aveva 16 anni ed era incontinente da circa un anno con le gambe posteriori paralizzate, ma non soffriva, era un lavoro tremendo…e continuo, ma anch’io sapevo che non poteva durare piu’ a lungo.

    Ho dovuto far mettere giu’ un Alano di mio figlio Alan, l’iniezione fu istantanea, si addormento’ senza un tremore.

    Mi chiedi se giustifico Rodolfo…
    Capisco da dove viene, su questo forum ho passato diversi battesimi di fuoco, negli US non me sono mancati, dovrei usare il plurale…so cosa vuol dire essere un ‘outsider’, spesso forma il carattere.

    Ciao,
    Anita

  20. peter
    peter says:

    Ueila’, l’Italia ha gia’ 8 medaglie d’oro! subito dopo Cina e USA, paesi enormi…complimenti, complimenti! stiamo facendo meglio di francesi, britannici e tedeschi…

    Peter

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Non mi hai ancora detto se il mio 40 lo hai letto no.
    Buona giornata.
    pino

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    Mi rendo conto di non avere risposto adeguatamente al suo commento che rileva una mia carenza di considerazione e/o analisi riguardo i guasti provocati a livello planetario dal capitale finanziario. Mi ero fermato alla critica del mio mettere al centro sempre gli Usa, il Vaticano e Israele, anche se a dire il vero al centro ci metto anche l’Europa.
    Il discorso sul capitale finanziario è lungo e nello stesso tempo drammaticamente breve, lascio che lo trattino, quando lo fanno, i due economisti che inviano i loro commenti al blog. In sintesi, da sempre il potere ha dato ricchezza a chi lo deteneva e, viceversa, chi deteneva il potere si procurava ricchezza ancor più grande. Il discorso si applica al primo e secondo Tempio come ad Alessandro, Cesare, Serse, Ciro e i Gran Re persiani, Costantino, la Chiesa, Crasso, Carlo Magno, Carlo V, i mahrajà e oggi agli sceicchi del petrolio. La novità è che l’ingordigia ha fatto perdere di vista il fatto che la ricchezza è un mezzo, non può essere un fine. Se diventa un fine è come la sega del tizio che sega il ramo sul quale è seduto. Anche la religione è un mezzo, per stare in pace con se stessi, con gli altri e con l’universo mondo, e quando invece diventa un fine sono guai.
    Peraltro, anche in tema di finanza internazionale si vedono in filigrana le fisionomie “religiose”, capitale di area cattolica o cristiana, capitale di area ebraica, capitale di area musulmana…. È quindi ragionevole sospettare, purtroppo, che dietro o dentro il tentativo di egemonizzare la finanza mondiale ci sia anche il solito tentativo merdoso di egemonizzare o almeno molto condizionare il monoteismo. A complicare la faccenda c’è lo strano fatto che la massa finanziaria è in gran parte in mano a chi non ha materie prime, motivo per cui tende a svalutarle, cioè a creare male, con una visione distorta della realtà e un ricorso eccessivo alla supremazia militare.
    Buona giornata e un caro saluto, mentre mi dirigo verso gli ultimi bagni liberatori in mare. Domani si parte.
    pino

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    A dire il vero mi pare che Attila e i suoi unni arrivarono quanto meno a Valeggio sul Mincio, dove la tradizione dice che fu convinto dal papa a tornarsene a casa. A Verona nella via tra piazza delle Erbe e i Portoni Borsari c’è una targa di marmo che ricorda come Verona “combusta est” proprio da Attila, se la memoria non mi inganna.
    Ma questo è niente. Una massa inarrestabile di 40 mila cavalieri mongoli stava per arrivare a Vienna quando giunse loro la notizia che il loro re rimasto in patria era morto, e così per affrettarsi a beccarsi il trono quella terribile “orda d’oro” se ne tornò in fretta in Mongolia. Se quel re non crepava o se il comandante di quei 40 mila fosse stato meno coglione, dilagando cioè anche in Europa centrale anziché fare dietro front, oggi l’intera Storia e geopolitica degli ultimi vari secoli sarebbero totalmente diverse.
    Un saluto.
    pino

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Ma che fine ha fatto? Spero non le sia successo nulla di grave.
    Un caro saluto.
    pino nicotri

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e C. G.

    E’ dimostrato da indagini statunitensi che almeno il dieci per cento dei condannati a morte negli Usa sono innocenti (nel resto del mondo ovviamente saranno anche di più). Inoltre la camera a gas gli Usa avrebbero dovuto abolirla, se non altro per decenza, almeno subito dopo avere scoperto che Hitler ne faceva uso anche lui, e su scala industriale.
    Un salutone.
    pino marittimo ancora per poco

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Non credo proprio che la gentile signora (ma non solo lei, altrimenti se la prende a male) possa farci su una riflessione, magari un tantino critica.
    D’altronde e tra l’altro da quelle parti piacciono le mattanze, non ne possono fare a meno. Dicono che sono giuste anche se fanno male.
    E per tenere a bada la coscienza collettiva sventolano le loro bandierine a tutto spiano.
    Lo chiamano patriottismo, valli a capire..
    Io non ci riesco.

    P.S.: “patriottismo”..uno spunto per un tuo eventuale nuovo argomento?
    Ci sarebbe di che discutere.

    Abbracciami il mare, un abbraccio da un suo figlio, anche se la ruota della mia vita ha girato in tutt’altra maniera.

    C.G.

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    x Pino marittimo che struscia il Pollicione nelle infradito, allontanando poeticamente la sabbia….ect,ect si potrebbe comporre un poema..

    certo che ho letto il tuo 40 !

    cc

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Alessandro,

    possiamo forse noi determinare la traiettoria di un “singolo” elettrone…certo che no….,ma nella massa e secondo le statistiche sì ! sappiamo perfettamente come si comporta un fascio di elettroni così come la traiettoria di una palla da biliardo
    Abbiamo mai visto un singolo salto quantico? …,ma eppure ce ne sono a ….miliardi di miliardi mentre scrivo e determinano fenomeni ben noti e controllabili !

    Non sono un razionalista né cinico , né baro e nemmeno un positivista o un neo positivista..anzi quel fenomeno è storicamente datato e a ben vedere era un “materialismo volgare” dettato da una Borghesia trionfante che nelle scoperte scientifiche..credeva di aver trovato il bandolo della “fede” e della Sua immortalità…

    Di quel cinismo positivista se ne possono trovare tracce anche in questo Blog, quando fa comodo soltanto,un cinismo giustificazionista, che afferma e condivide solo i dati di fatto che si adattano ai propri interessi,,diversamente si scrivono poesie di AMORE ,ci si rivolge alla natura, si fanno un sacco di Bla,bla,bla,quando fa comodo, come nel caso della crisi economica e della diatriba israelo-palestinese.. allora si invoca la realtà cogente ..così è cosi è stato ect,ect quasi fosse una scienza ..è l’unica scienza che conoscono: quella che fa comodo!
    I residui dunque di una fede ben radicata..che si intreccia con le superstizioni di comodo e le proprie paure e debolezze..terrene!

    Non è certo il Tuo caso !

    In generale poi (e non è il tuo caso) sovente, non amo essere preso per i fondelli..in sostanza la legge di gravità impedisce agli Asini di volare !

    cc

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    ps- Citando BARROW mica volevo sostenere che quello che Lui afferma fosse il vangelo !
    Dico solo,che certi ragionamenti anche se non spiegano il pelo nell’Uovo, almeno ci forniscono serie indicazioni a lmomento sul perché il” pelo ” sia finito dentro l’uovo..diversamente la colpa direbbe la Sylvi potrebbe benissimo essere dei Komunisti e dei Sindacati e visto che ci siamo, si potrebbe generalizzare in una Legge: Tutti i peli nell’uovo che trovate e che avete trovato in passato sono causa della Camusso !

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    Attila, dalla Pannonia, discesce attraverso le Alpi Giulie fino ad Aquileia che assediò per tre mesi.
    Dice Pio Paschini che stava per abbandonare l’assedio, vista la resistenza tenace degli aquileiesi, quando vide le cicogne con i loro piccoli abbandonare la città, e così capì che questa era allo stremo; la prese e la rase al suolo.
    Poi, azichè girare a sx verso Trieste si diresse a dx verso Concordia Saggitaria e Altino…infine a Padova e anche queste le rase al suolo.
    Forse a Verona accese qualche fuocherello prima che intervenisse il Papa Leone I.
    Pare che l’esercito romano fosse acquartierato al di là del Po e che si fosse ben guardato dall’intervenire durante tutto l’assedio!!!
    Come dire che fece più la Croce che le centurie romane.
    Ma questa è una malignità!

    buon rientro
    Sylvi

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Pino,

    non sono del tutto d’accordo con te, e cioè che siano le religioni a determinare il corso dell’economia,così come singoli uomini a determinare il corso della Storia..semmai servono da catalizzatori o acceleratori in determinati momenti…non già perché il corso della Storia sia perfettamente determinato..ma semplicemente perché , pochi fatti generali, sono inequivocabili !

    leggevo iersera una vecchia analisi pre-89…ebbene se spogliamo la storia dei personaggi per un attimo e analizziamo alcune cause delle guerre, risulta evidente come il problema tedesco sia Strategicamente importante ..è questo, indipendentemente dal kaiser,da adolfo, o dalla merkel…così come il giappone,la cina o la politica USA…
    In sostanza, siamo oggi alle prese con gli stessi “problemi di duecento anni fa..la cui soluzione può riservare diverse soluzioni, ma resta il problema di fondo che quando certe cose raggiungono il loro culmine beh, entrano in conflitto , conflitto è, che sia caldo o freddo ,poco importa..
    Così per il passato ,così per il presente !
    Solo che ,ed questa la mia sola preoccupazione, e che questa volta abbiamo finito il Globo”
    Prepara quindi un’idea di astronave, per Marte.,.mentre fai scivolare gli ultimi granelli di sabbia dalle infradito !

    cc

    ps- portiamo anche la Sylvi, dove, sono sicuro,troverà là, un angolo di friula , sono sicuro! ..che le sabbie rosse Sue saranno diverse da quelle dell’intero pianeta rosso !

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    La Storia..ah la storia..

    Attila fu sconfitto da una maledizione e i mongoli davanti a Vienna ..furono fermati..da una Visione !
    Il capitalismo invece è una legge naturale scientifica inequivocabile ,eterna,e salvo pochi casi del tutto irrilevanti, del tutto certa!

    cc

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ma no che non è una malignità! Solo una leggenda. Autoreferenziale. Come tante altre. Tipo Annibale che non ha preso Roma in omaggio alla sua grandezza….
    pino

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CC

    Mah, ho idea che la Storia, ammesso che esista, non la fa nessuno. Solo che a posteriori qualcuno la scrive. A suo comodo.
    Oggi sono perfino andato in pedalò….
    Un saluto spiaggiato.
    pino

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Cerruti Gino

    Il mare ricambia il saluto. Dice anche di non prendertela e di salutargli la Lambretta.
    A volte mi viene da piangere.
    pino

  36. peter
    peter says:

    X CC

    la buontempona trascura o ignora che
    i romani avevano perso una lunga serie
    di battaglie con gli unni…
    Salvo Ezio che aveva sconfitto Attila una
    volta mi pare in Catalogna…
    Ma sempre a frignare sta quella…poi i piagnoni
    sarebbero a sud…
    Tra l’ altro come ex austroungarica dovrebbe
    amare gli unni…Attila e’ un comune
    nome ungherese…

    Peter

    P

  37. sylvi
    sylvi says:

    Riscrivo la storia che ho raccontato al 253…ma vista da un razionalista cinico e baro, positivista e neo positivista un po’ depresso a forza di dare di manico nel suo campicello, quasi Cincinnato novello!!!

    Città nuova di Muggia è un borghetto con reminiscenze veneziane, qualche resto di bel palazzetto, il Duomo e il Campanile, l’immancabile Leone di quei megalomani di veneziani in tutti i cantoni.
    Le callette sono le solite di tutti questi borghi: case a tratti cadenti, qua e là qualche fece o m. di gatto.
    Ovunque passeggiano i soliti triestini che sbraitano in quel loro dialetto che, a me friulana, dà giustamente tanto sui nervi.

    Mia figlia e mio genero mi avevano promesso una cenetta in un ristorantino sui generis…dove , a sentir loro, si mangiava benissimo.
    Sgomitando infiliamo un portone da magazzino marittimo.
    Arredi kisch di conchiglie varie appesi qua e là; quel puzzo di acqua salmastra che saliva dai mucchi di reti accatastate alla rinfusa, rastrelli ( i soffianti) per le vongole; un guazzabuglio di arnesi vari da pesca, galleggianti con quelle orrende pezze di plastica nera…
    Una lavagna con scritto il menù e l’avvertenza:
    – quel che no xe scrito qua, lo disemo a vose!
    e ti pareva!…non per niente son parenti dei triestini!
    Usciamo in una grande terrazza…panche e tavoli da sagra strapaesana…tovagliette di carta di infima qualità, posate in busta…ma d’acciaio, piatti di terracotta porcellanata. Sic!

    L’offerta gastronomica consisteva in pescetti vari…ma di infima qualità…che popolano l’alto Adriatico, anche se cotti decentemente.
    Niente aragoste, nè astici, nè granseole per una spaghettata decente,…nè boreti invitanti!
    Vongole e peoci in scotadeo, impepati con vino del Carso, o a condire spaghetti.
    Le sarde in saor avevano la cipolla mal cotta…ce l’ho ancora sullo stomaco.
    Non soffiava vento e ci opprimeva un’afa che soffocava!
    Espressi a mio genero le mie rimostranze per un ambiente così poco consono a una signora!
    Mia figlia baruffò con me, madre ingrata…mio marito baruffò con me perchè avevo baruffato con mia figlia…guai a chi gliela tocca!

    Sul Golfo spiccava la nera sagoma delle acciaierie di Servola con la ciminiera sbuffante che, dopo aver avvelenato i poveri operai e la Città intera, oscurava il cielo con i suoi vapori malefici.
    Due petroliere arrugginite caricavano dai depositi simili a tante enormi cappelliere bianche in riva al mare.

    Tornammo a casa infelici e incazzati!
    Amen

    Sylvi

  38. peter
    peter says:

    Oh ma guarda guarda…
    L’ardita friulana avrebbe persino un lato
    realistico…
    Ovviamente i gestori erano di origini
    meridionali. lo avrebbe aggiunto
    nel prossimo post.
    In cauda venenum…

    Peter

  39. alessandro
    alessandro says:

    per Nicotri:stasera leggero´ meglio il suo post;

    per Controcorrente;sono d´accordo su quanto dice ma non credo che la scienza spieghera´ mai la natura umana.

    -per Peter :
    sinceramente la voglia di raccontarli ora mi manca, vedremo stasera ;ma se dovessi raccontarli desidererei che lei evitasse un qualsiasi commento psicoanalitico.va bene?

    un saluto a tutti,alessandro.

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    caro pino,

    la storia esiste eccome…anche la storia per esempio di un bossi o un calderoli o uno sporchezio e dei loro seguaci,accoliti o anche solo simpatizzanti..o per caso ce li siamo sognati..in una notte di mezz’estate ?

    cc

    dimmi che ho sognato il sole di adro ,dopo una bevuta di grappa
    o mio caro capo blogger !!

  41. controcorrente
    controcorrente says:

    caro peter,
    con i suoi due pezzi la “letterata” dimostra soltanto la mia tesi e cioè che con la letteratura si può dire tutto e il suo contrario, altrettanto bene…
    Il resto è storia !
    la realtà è invece dialettica !
    Se s ianalizza la storia in chiave dialettica si può comprendere qualche barlume di verità !
    cc

  42. peter
    peter says:

    x Alessandro

    va bene. Del resto le spiegazioni psicanalitiche estemporanee lasciano il tempo che trovano

    Peter

  43. sylvi
    sylvi says:

    x CC e Peter

    ma quanto la fate difficile fra dialettica- storia e letteratura!
    Semplicemente la prima versione è la mia…
    la seconda sarebbe stata quella di mia suocera!!! eh, eh, eh!

    Peter…tutti sanno che i triestini e i napoletani sono sicuramente:
    una faza -una raza!!!!

    Sylvi

  44. peter
    peter says:

    mi sbagliavo, l’Italia ha 8-9 medaglie ma solo due o tre d’oro…
    Comunque, gli italiani hanno appena battuto USA nel tiro con l’arco…la prima medaglia d’oro in quello sport nella storia d’Italia

    Peter

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