Il capitano Schettino è indifendibile, ma il suo linciaggio è vergognoso. La criminale diffusione della telefonata De Falco-Schettino ci cola a picco tutti. Per il salvataggio solo un elicottero, per le guerre invece….

Ho voluto tardare a bella posta a intervenire sul naufragio della Costa Concordia perché ero preso da un tale sdegno contro il comandante Francesco Schettino da ritrovarmi sorprendentemente nel coro degli urlatori di professione e forcaioli d’animo. Compagnia che mi imbarazza talmente da avermi consigliato prudenza. Anche perché l’esperienza ha dimostrato a suo tempo sulla mia pelle che le verità lanciate con grande clamore e immediatamente a ridosso dei fatti sono troppo spesso verità per modo di dire, se non baccano suscitato ad arte per nascondere la verità o sue importanti parti. Tant’è che avevo preparato un pezzo certo non a favore di Schettino, ma neppure di accettazione del “colpevole unico”, classico capro espiatorio per salvare il sedere di molti altri. Poi ho ascoltato – disgraziatamente – la telefonata tra Gregorio De Falco e Schettino. E m’è crollato il mondo addosso. Quella telefonata mostra l’intero vertice di comando della Costa Crociere talmente vile e ignominioso che non ci posso credere, mi rifiuto, la fuga di un comandante, per giunta assieme al suo secondo e terzo ufficiale, è un abominio inimmaginabile, roba che neppure in un film o in un pessimo sceneggiato da trash tv. Se le cose stessero davvero come sembra da quella telefonata, a dover fare hara hiri non è solo Schettino, ma qualunque italiano che ha pudore, perché quella telefonata, se fosse tutto come sembra, ci condanna come Italia intera, come popolo di ignavi, cialtroni, mascalzoni e irresponsabili. Neppure popolo “solo” da bunga bunga ed elettori entusiasti di gente come Bossi, Berlusconi, Calderoli…., ma addirittura di cialtroni da corte marziale e – infamia suprema – fucilazione alla schiena e con gli occhi bendati. Chiunque abbia passato così a razzo alla stampa la registrazione di quella telefonata, e, come vedremo meglio in seguito, si direbbe che pare possa essere stato solo De Falco, ha fatto una grande mignottata che ci ha accoltellato tutti alla schiena.

Cerchiamo quindi di ragionare. Schettino ha sbagliato ed è indifendibile. E’ stato lui stesso ad avere ammesso col magistrato una serie di circostanze che lo inchiodano:

- ha ordinato lui di uscire fuori rotta per avvicinarsi al Giglio;

- ha deciso lui di abbandonare il pilota automatico e di mettersi a timonare lui, personalmente e manualmente;

- l’accosto al Giglio lo ha deciso per un “inchino” al collega in pensione Mario Palombo, “inchino” preannunziato allo stesso Palombo con una apposita telefonata;

- ha ordinato la virata troppo tardi;

- il ritardo nell’ordinarla è dovuto al fatto che “ero perso nei miei pensieri”.

Anche se non di “pensieri” si trattava, ma – a quanto pare – della vicinanza di una bella bionda, ce n’è abbastanza per prendere a pedate Schettino fino a consumargli tutto il sedere.

In aggiunta, è innegabile che Schettino ha perso oltre un’ora da perfetto cretino, quando invece durante quell’ora la nave era ancora in assetto, cioè non sbandata, e potava sbarcare tutte le persone in perfetto ordine e senza che nessuno finisse affogato intrappolato nelle cabine o in sala pranzo. Ma quell’ora e un quarto l’ha persa da cretino perché è cretino lui o perché l’armatore gli ha ordinato di non lanciare subito l’SOS e di non chiedere neppure ispezioni e verifiche in mare perché “il tempo è danaro” e le crociere, come si dice degli spettacoli, “must go on”? Non so se sia vero che Schettino durante quell’ora molto abbondante abbia, tra l’altro, cercato anche di fare sparire la “scatola nera” onde evitare si potessero appurare le sue responsabilità per la rotta temeraria e l’errore da peracottari. E’ inoltre grave, anzi inaudito, che abbia abbandonato la nave. E che lo abbia fatto con i suoi due vice è talmente inaudito da essere impensabile. Così come è patetica, ridicola, lestofantesca, la scusa di essere “caduto in una scialuppa di salvataggio”, per giunta di esserci caduto con i due vice, eventualità statisticamente impossibile se non in un film di topo Gigio.

Tutto ciò detto, nulla dimostra che Schettino stesse scappando, che avesse cioè abbandonato la nave per svignarsela. Forse lui è un vile, ma credere che lo siano anche i suoi due vice mi pare surreale. Non voglio neppure prendere in considerazione quello che, stando ai giornali, avrebbe dichiarato il parroco dell’isola, e cioè che Schettino era sbarcato tranquillo e beato anche col computer. Il parroco pensi a vergognarsi per NON avere mai reclamato neppure lui per l’usanza degli “inchini” a pochi metri dalla terraferma da parte di un bestione come Costa Concordia e non solo.

Insomma, NON si può che Schettino stesse scappando. E’ sceso dalla nave, certo, e NON doveva farlo, ma NON per scappare. Probabilmente voleva rendersi conto di persona della falla, dall’esterno visto che dall’interno era impossibile, o forse anche cercare di rendersi utile cercando di mettere ordine tra i natanti nelle vicinanze, anche se questa ipotesi non mi convince perché i natanti con i passeggeri erano – a quanto pare – dall’altra parte della nave, quella che guarda la terraferma a pochi metri da essa. sull’altro lato della nave. Se è sceso, per giunta, ripeto, con gli altri due ufficiali, uno dei quali era una donna, probabilmente è stato perché a sua valutazione i soccorsi sulla nave procedevano, anche se non ho capito sotto la direzione di chi. La presenza di un ufficiale donna nella scialuppa con Schettino mi fa credere ancor più difficile una fuga o un pensare comunque solo a se stessi: una donna, per giunta ufficiale di marina, abbandona vecchi e bambini e altre donne al loro destino? Difficile da credere. Ritengo umanamente e professionalmente più probabile che il comandante, pur con deplorevolissimo ritardo, abbia aiutato passeggeri a mettersi in salvo e sia sceso in ispezione in mare solo quando gli è parso di poterlo fare perché non c’era più ressa nel salvataggio.

La voce impallata di Schettino nel rispondere a De Falco, mi ha fatto arrossire per quel pesante accento campano da “guapp’e cartone” dei film, da decenni “prova provata” dell’infingardaggine e cialtroneria dei “terroni”. Né Totò né Massimo Troisi avrebbero potuto immaginate tanto… Accento campano a parte, la voce di Schettino m’è parsa stranamente impastata, come anche le sue risposte a De Falco spesso sconnesse. Troppo alcol? Una “sniffata” di troppo e già a fine effetto? Lo appureranno i magistrati.

Insomma, Schettino è spacciato. Come capitano è spacciato. Come marinaio è spacciato. Come uomo, se la vedrà con se stesso, con i non pochi morti dovuti all’aver perso più di un’ora senza muovere un dito, anche se forse per ordine dell’armatore e non per decisione propria. Ma impiccarlo adesso sulla pubblica piazza a furor di popolo, no. Fucilarlo alla schiena sulla base dei soli elementi d’accusa, senza neppure vagliarli, contestualizzarli e verificarli, assolutamente no. Il giornalismo scoopista a tutti i costi ha già fatto una serie di danni storici, dal “ballerino anarchico” Pietro Valpreda fino al “rapimento” di Emanuela Orlandi ha già preso una quantità di granchi colossali. Meglio andarci più cauti.

Andiamoci cauti anche nel voler vedere in De Falco il cavaliere bianco, l’eroe salvatore di quei frangenti terribili. Il suo ordinare a Schettino di risalire a bordo salendo per la biscaglina, che è una scala di corde con gradini di legno,  “in senso inverso a quello dei passeggeri” che si stavano faticosamente mettendo in salvo, lo trovo un ordine assurdo.  La biscaglina, detta anche biscaggina, è una scala fatta di corde e con gradini di legno o di plastica in modo da poterla arrotolare e srotolare a piacere. La biscaglina inoltre è stretta, la si scende stando rivolti verso la nave e tenendosi con le mani al cordame laterale mentre si poggiano i piedi su uno scalino alla volta, stando bene attenti a non scivolare.  Non è certo larga a sufficienza da permettere il transito nei due sensi, per giunta in una situazione di emergenza drammatica. Sarebbe stato più logico issare a bordo Schettino, e gli altri due ufficiali, con una fune calata da un elicottero. E qui che casca l’asino, un altro asino! Come mai da Livorno non hanno mandato più elicotteri? A Livorno c’è una imponente base Nato, più un aeroporto italiano. Si fosse trattato di andare a bombardare la Libia o qualche nave di “terroristi” gli elicotteri ci sarebbero stati, sarebbero stati fatti arrivare da ovunque. I giganteschi elicotteri militari in grado di issare anche mezzi corazzati. La capitaneria di porto di Livorno ha un solo elicottero? E di chi è la colpa? Di Schettino?

Certo, Schettino ha sbagliato fin dall’inizio, fin da quando cioè ha deciso la bravata dell’avvicinarsi troppo all’isola del Giglio per dare “un salutino” al “mitico” commodoro e far vedere ai turisti direttamente sotto il loro naso la suggestiva cartolina notturna dell’isola del Giglio illuminata. Regalando nel contempo – due piccioni con una fava – agli isolani la suggestiva cartolina dell’enorme città galleggiante da crociera che a mo’ di maxi balena addomesticata si avvicina fin sotto casa, saluta educatamente a mo’ di serenata con i suoi maestosi fischi ad alto volume e tonalità a bassa e se ne va.

Però, però, c’è un però: visto che l’incredibile “salutino” a distanza ravvicinata era una consuetudine, o comunque una cosa niente affatto rara, dov’erano la capitaneria di porto, i carabinieri, la polizia, il sindaco, il parroco e gli abitanti del Giglio quando la balena da crociera arrivava fin quasi sotto le finestre? Todos caballeros? Un bestione come Costa Concordia o simili NON è un gommone o una barchetta che passa inosservata, e male, malissimo hanno fatto, dalla capitaneria all’ultimo dei pescatori o marinai della domenica, a non reclamare mai, a non avvertire mai nessuno della sbalorditiva usanza. Gentile e bella quanto si vuole, ma usanza pericolosa anche agli occhi di un cieco.  A Genova, al quartier generale della Costa Crociere, nessuno mai si è accorto di nulla? I TIR  hanno la scheda registratrice nel tachimetro, con la quale la polizia stradale – se vuole – può controllare a che velocità ha marciato l’autista durante tutto il viaggio del TIR. Ovvio che le navi, e le grandi navi, non siano prive di controlli anche più sofisticati. Sia a bordo che dalle capitanerie, oltre ai satelliti.

Strumenti di controllo a parte, non è solo al Giglio che si avvicinano pericolosamente le enormi città galleggianti e divertimentifici marini. Lo sanno anche i sassi che ci si fa pubblicità anche così: chiunque abbia visto sfilare di sera nella laguna di Venezia o nel golfo di Napoli o nel porto di Genova un transatlantico o una grande nave da crociera con tutte le luci accesi sa bene di cosa parlo. Ma in un Paese dove se si hanno soldi si può diventare capo del governo e farsi fare anche le leggi ad  personam, su misura, ogni volta un “inchino” del parlamento al Cavaliere, non sorprende che un Comandante di nave si faccia un pezzo di rotta ad personam, su misura per un “inchino a chi vuoi tu”, come dice la filastrocca.

Torniamo infine alla telefonata tra De Falco e Schettino. Chi se non lo stesso De Falco può avere dato quella registrazione ai giornalisti, visto che è lui stesso a dire a Schettino che sta registrando la telefonata? I magistrati? In questo caso non possono avere avuto il tempo di ricevere la registrazione, ascoltarla, valutarla e passarla a qualche cronista.  Alla stampa quel dialogo sputtana-Italia è stato consegnato prima che arrivasse ai magistrati.
Insomma, anche quella della diffusione della  telefonata è una storiaccia, sotto troppi punti di vista.

Sembra un brutto presagio: se quello di Federico Fellini si intitola “E la nave va”, il film della Costa Concordia si intitola invece “E la nave non va”, anzi, fa naufragio. Naufragio che capita per giunta nel momento più sbagliato, nel bel mezzo della tempestosa navigazione della nave Italia tra le secche, gli scogli e le intemperie  dell’euro, della recessione, del debito sovrano, dello spread, del rating…. Per il Times il disastro della Costa Concordia è infatti la metafora dell’Italia che affonda. Per il Wall Street Journal è addirittura la metafora dell’ormai a suo dire inevitabile naufragio dell’euro e dell’intera Comunità Europea. Non vorremmo Angela Merkel o chi per essa replicanti di Schettino. Ma neanche di De Falco. Mandino a salvare l’euro, l’Europa e gli europei più di un elicottero. E non calino solo una biscaglina…….

449 commenti
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  1. sylvi
    sylvi says:

    Cara Anita,

    torno da Trieste…strade intasate da auto, moto, taxi …fermi!
    Circolavano soltanto veicoli non inquinanti…si poteva passeggiare in mezzo alla strada…una bellezza!

    La mamma di quel bambino di Cogne è stata condannata in tre gradi di giudizio e ora dovrebbe essere in galera…se non le hanno già dato la libertà…perchè qui non è che si sta molto in galera…
    buona condotta, condoni ..cose così ti fanno uscire anche se hai ammazzato …si perdona tutto!!!
    Prima però si va in TV a Porta a Porta di Bruno Vespa che prepara i plastici,… e fa l’interrogatorio, il controinterrogatorio,
    sentiamo il parere di uno psichiatra, Crepet di solito, e poi …
    non “in nome del Popolo Italiano” ma il popolo italiano, tutto, emana la sentenza.

    L’unica puntina di ragione che ha la dx è dire che la Giustizia Italiana…ha parecchi problemi.
    Certo che…da che pulpito viene la predica!!!

    Spero di essere stata chiara.
    ti abbraccio
    Sylvi

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    veramente mi pare che la Giustizia italiana si è degradata parecchio anche in nome di un garantismo becero che ti faceva e ti fa dire che ” quello della mia parte” è sempre innocente e perseguitato, mentre quello dell’altra parte” è un delinquente che si deve sbattere in galera!!!
    E tu mi capisci perfettamente…che poi sia questione di soldi…

    -I bèz e l’amicisie ‘e svuarbin la justisie”.
    I soldi e l’amicizia accecano la Giustizia
    mia nonna non aggiungeva…di dx o di sx!!!

    Sylvi

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    Quale DX , sarebbe bene specificare..oggi non si capisce più niente….!!

    cc
    Sono le leggi sbagliate? o gli interpreti, o gli esecutori ?
    Un pò tutti.?.bene se è così quando non funzionano gli attori, i registri, gli scenografi,gli elettricisti il cercarobe..ect,ecct assale il sospetto che sia proprio la commedia a non funzionare ..o noh?

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Guarda Sylvi sapevo già che mi avresti risposto come una buona destra e che il male stava nel buonismo…ma ti assicuro che è di norma una grande cagata….i dati lo confermano…e poi tu come al solito la butti in Politica da quattro soldi che Oggi non interessa più nessuno…io resto fermo ai Costumi ed aggrappato alla realtà dei dati !

    cc

    I delinquenti li mettiamo tutti a casa tua.!!.manco quattro carceri sono riusciti a costruire in 20 anni..secondo te per quale ragione e chi veramente vuole fuori i delinquenti ??
    La sx per buonismo…?

  5. Anita
    Anita says:

    x CC -#101-

    Al momento no ho tempo di leggere tutto, ho un appuntamento…

    Ho data una guardata in Internet e non ho trovata nessuna fonte affidabile, tutti websites a me ignoti o da scontare.

    Che la Cina si stia armando si sa’ da anni, non e’ una novita’.
    La Russia sta rimpiazzando vecchi armamenti e velivoli.
    Gli US, sono al livello del 1935, cosi’ sento…
    Anche se lo fossero mi sembra stupido sbandierarlo al mondo.

    Ciao,
    Anita

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    su una cosa però ti dò ragione…la giustizia italiana non funziona in genere ,quando le beghe rigurdano la Piccola Proprietà…ovvero le piccole beghe tra poveracci da una parte e poveracci dall’altra.
    Funziona quando si tratta di grandi proprietà e di grandi beghe!

    Ma anche in questo caso, se rifletti bene,c’è una ragione…in fondo..come sai io sostengo che le “cose ” non accadono mai per opera dello Spirito Santo..
    E poi in fondo anche il Sig B un fondo di ragione c’è l’ha…
    Come ben saprai ..quando Noi eravamo giovani , chi erano i giudici ?
    Tutta gente formata dal fascimo e dalle sue leggi…beh oggi è capitato che non è più così…e quando capita che viene condannato un Potente sono lamentele…certo però che se Lo Stato non fa carceri, toglie la benzina alla polizia, non mette cancellieri e fotocopiatrici nelle procure…anche gli onesti si devono arrendere…
    Ma non buttiamola in Politica…guardiamo ai fatti dei Ceti , delle classi e dell’economia che come dite sempre Voi ,cosa c’entrano con la Giustizia?

    cc

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    sappi che se sono vere le tue notizie dagli USA (del 1935) io, ed un mio gruppo di amici .abbiamo da ora dichiarato guerra agli USA !
    Preparati a ricevere un bombardamento a tappeto nel RI!

    ciao
    cc

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Ah scusa Sylvi dimenticavo, smettiamo la di parlare di politica…
    In fondo siamo una classe unica, cosa c’entarno le ideologie della Dx , si sa solo la Sx fa le cose ideologiche..non è vero ??
    Come vedi sono un antipolitico per eccellenza, mi sono trasmutato, trasfigurato.. Sono un Antipolitico di Moda !!

    cc

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    com’è noto la giustizia è sempre di classe perchè, alla faccia dei principi generali (ad esempio: la legge è uguale per tutti), difende sempre, lo si sappia o meno, determinati interessi e non altri.
    Tuttavia anche una giustizia di classe può funzionare in modo competente oppure incompetente.
    La giustizia ittagliana – come l’ordine pubblico, la burocrazia, il governo ecc. – oltre che essere di classe è mediamente incompetente.
    Insomma c’è un’ulteriore aggravante del sistema….
    Un caro saluto U

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro uroburo,
    e poi come sai, ad essere “sovversive ” in Italia ,sono da sempre state le classi dirigenti !
    Che ad onor del vero, qualche volta gli riesce pure bene ..vedasi fascismo..oggi trovano duro a fare i sovversivi ,di comodo ,..pensa gli tocca essere intelligenti,,per confrontarsi con la Globalizzazione!
    E’ dura..è molto dura !!

    cc

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    il link che hai inviato non può che riempirmi di gioia.
    Che finalmente Russia e Cina si rendano conto che gli Occidentali vogliono metterli in un vicolo cieco senza alcuna via d’uscita [tipo il Giappone nel 1940, per intenderci. Che ovviamente non è un appoggio al governo giapponese dell’epoca, militarista e reazionario.] è l’inizio per incominciare a mettere dei limiti.
    L’armamento della Cina è, a tutt’oggi, ridicolo; ma quello nucleare della Russia non lo è. Sarebbe ora che si incominciasse a dire esplicitamente che certe aggressioni verrebbero considerate come aggressioni agli interessi (congiunti) sino-russi. E intendo aggressioni dirette. Così,tanto per stabilire una linea di demarcazione.
    Cosa che sarebbe valida anche se l’Useggetta avesse l’armamento del 1925. Affermazione comunque ridicola perchè una sola flotta useggetta ha una potenza di fuoco paragonabile a quella di qualunque altro paese al mondo, Russia a parte.
    Un saluto U.

  12. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    c’è soprattutto un altro problema…te lo spiego in didattichese…
    Quando all’Università mi insegnavano a costruire i primi Curricoli, e le prime Unità didattiche…partivo a razzo a cercare fonti e documenti, ma ben presto mi ritrovavo che questi mi rimandavano ad altro, poi a altro ancora…insomma mi ritrovavo a poter scrivere tutto e il suo contrario.
    Troppa merce!!!
    Ho imparato quando ho appreso a “fare sintesi”, cogliendo l’indispensabile e rinchiudendolo per bene in un recinto culturale; che rimandasse, poi, ad altri richiami e approfondimenti, ma i paletti restavano ben fissi!
    Non so se questo è fattibile con la caterva di leggi, leggine, codici e codicilli e commi dei Codici italiani.

    Borghezio, mi pare, ci abbia deliziato con un finto falò di leggi inutili o superate che non è servito nemmeno a scaldarci le mani!!!
    Azzeccagarbugli è vivo, vegeto e le incrostazioni legali forse restano là, di proposito, proprio per gli Azzeccagarbigli!
    Che ci piaccia così?

    Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    non vado mai in Germania, o Austria, d’inverno, e quando l’ho fatto sono quasi crepato di freddo, con tutti i piumoni da lei decantati, a occhio…
    Quello che ho qui e’ favoloso, e non lo cambierei facilmente. Ne avevo prima uno sintetico come Uroburo, sono lieto di averlo cambiato. Anzi vorrei averlo fatto prima.
    Si sollazzi pure tra piume d’oca e di anatra ausdtriache, me l’immagino a battere piumoni col battipanni, una specie di Ave Ninchi per intenderci…si parva licet…

    Mi chiedo poi quale Italia conosca LEI, vecchia mia, dato che anche Uroburo ha confermato in pieno la mia impressione, e non mi pare che viva a Canicatti’ o a Foggia…
    Ti danno antibiotici a domanda, e senza ricetta, OVUNQUE in Italia. Del resto, insistendo un po’ lo fanno anche in Germania ed in Francia. In Spagna e’ esattamente come in Italia. In GB mai.

    I prodotti omeopatici, se non altro, sono esenti da prescrizione medica, e dispensati liberamente OVUNQUE non solo in Italia, ma in Europa tutta. Non e’ una pratica necessariamente sbagliata, perche’ tali prodotti possono funzionare o meno, ma in genere non arrecano danni. Salvo quando causano un aggravamento dei sintomi, il che e’ un fatto spesso ‘positivo’, ma chi lo sa?

    Peter

  14. Peter
    Peter says:

    perbaccolina, la signora Dallas si e’ beccata una condanna a 6 mesi SENZA la condizionale…ne hanno voluto fare un esempio.
    La signora aveva fatto una ricerca internet sull’imputato, nonostante espressa e ripetuta proibizione del giudice. L’imputato era accusato di lesioni personali, ma la signora era riuscita a sapere che in passato era stato accusato, ed assolto, di stupro. Cionondimeno, aveva fatto menzione della passata accusa di stupro agli altri giurati, forse piu’ di una volta.
    Il risultato e’ che e’ stata condannata lei per oltraggio alla corte…dato che per legge solo le informazioni acquisite in aula possono essere usate dalla giuria in un processo…e la povera signora se ne e’ fregata. (Mi chiedo cosa avrebbe fatto la Sylvi, eh eh eh…).

    Uroburo ha perfettamente ragione sul sistema penale italiano. A me, l’ho detto piu’ volte, e’ anche sembrato assurdo che un procuratore chiamasse l’imputato Schettino ‘scellerato’ PRIMA ancora del processo e di fronte alla stampa.
    Il sistema legale italiano e’ comunque diverso anche nella struttura, mi pare che in Italia la giuria non sia affatto autonoma, e conti meno del due di briscola…

    un saluto

    Peter

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    l’unica cosa seria che può fare uno come Borghezio, è cospargesi di benzina e darsi fuoco davanti a Montecitorio.(come un bonzo)
    Due fiori alla festa dei morti, come consuetudine,posso portarli anche io.
    In fondo il nostro ,a Torino è un esperto di Molotov, quando con la Gioventù Legaiola andava ad appiccar fuoco ai barboni sotto i ponti del Po .

    cc

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Peter,
    pur con il massimo rispetto per le Corti parruccone Inglesi, ora che pare pure Westminster e il Campanone , stiano per affondare nel Tamis, il massimo che ti può accadere è che ti impicchino con una corda d’oro per aver “rubato due o tre cervi nel parco del Re. E’ un privilegio raro !
    Che il Dio Tamis vi protegga!

    cc

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    il sistema legale italiano è fatto da leggi che a loro volta modificano altre leggi che sono la modificazione di altre leggi, e così fino al parlamento subalpino.
    Nel nostro sistema è importante far riferimento alle leggi che si modificano in modo da permettere a tutti di orientarsi nel perchè e quindi nell’interpretazione della legge. Bisogna poi aggingere che in Italia molto più importante della legge stessa è il Regolamento di attuazione o Norme di attuazione, che dicono come ed in qual modo la legge debba essere interpretata ed applicata.
    La giuria in Italia è un’invenzione recente: non ci sono mai state fino a pochi decenni fa. La giuria è composta dai giudici popolari e da uno (o più, adesso non ricordo bene) giudici togati. Per quel che ne so io è difficile che una giuria popolare riesca ad esprimere un verdetto in contrasto con il parere dei giudici togati. Però non ho esperienza in materia e quindi potrei dire cose del tutto inesatte.
    Tuttavia io sono del parere che la presenza dei giudici togati offra, in un paese come il nostro, maggiori garanzie di competenza e di controllo dell’emotività.
    Il nostro è un popolo o forcaiolo o perdonista. Ma mai legalista.

  18. sylvi
    sylvi says:

    una specie di Ave Ninchi per intenderci…si parva licet… Peter

    Ritengo Ave Ninchi una bravissima attrice, una donna intelligente e colta, una professionista seria e affidabile…era di origine triestina ed è morta a Trieste!!!
    Diciamo che la “stazza” ha risentito della sua vita a Roma …
    Pensava di offendermi???

    Ps:I piumini non si battono; si mettono in terrazzo a prender aria, si fanno lavare da specialisti alla fine dell’inverno!

    Sylvi

  19. sylvi
    sylvi says:

    2 ps x Peter

    Io posso benissimo essere vecchia…ma non certamente la SUA!!!
    Dio scampi!!!

    Sylvi

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro uroburo ,
    girolando per Intarnette ecco una risposta a domanda che pare faccia al nostro…

    …Una giuria popolare in Italia non esiste, non nel senso del modello americano.

    in corte d’assise ed in corte d’assise d’appello esistono giudici popolari (non togati) con cui il legislatore ha ritenuto di dare attuazione all’art 102 della costituzione in tema di partecipazione diretta del popolo all’amministrazione della giustizia.
    Giudici togati e popolari formano un UNICO collegio misto giudicante. Non sono separati.
    Per quanto riguarda la giuria di derivazione americana, assolutamente contrario alla sua esportazione.
    Già in un sistema “povero” di fonti come quello americano basato sulla common law dove le norme procedurali e sostanziali sono ridotte all’osso mi sentirei molto insicuro se la mia colpevolezza od innocenza fosse affidata che so ad uno spazzino o ad un commercialista o ad una cantante.
    Figurati in un sistema proceduralizzato come il nostro.
    no, voglio essere eventualmente giudicato da persone competenti, che conoscano e sappiano applicare la legge.

    cc

    Pensa ad un collegio giudicante italiano sul modello ammerikano che dovesse giudicare B..,per carità gli costerebbe meno di un Scilipoti qualunque !!

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    pensa ad essere giudicati da …meglio tacere ..in fondo scrivere su un Blog può ancora andar bene…!!
    I pregiudizi si sentono eccome, ma non fanno mai tanto danno !!

    cc

  22. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    al contrario, dicevo si parva licet non solo con riferimento alla grandezza morale ed artistica della Ninchi, ma anche allla sua stazza fisica, che presumevo fosse maggiore della sua…
    Non sapevo che la Ninchi fosse sua conterranea, ma come vede spesso ci azzecco a caso. E te pareva, poi, che lei non riuscisse a dare la colpa anche di QUELLO (la stazza) a roma?!!!
    Lei e’ una persona TRIBALE, di una tribalita’ ferina e medievale.
    Di piumini e piumoni ne sapra’ certo piu’ di me, e buon pro le faccia…

    Peter

  23. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    Azzeccagarbugli, hai ragione …oh come hai ragione,,quel Sant’Uomo di Manzoni, ci aveva azzeccato quasi in tutto e con una precisone “millimetrica”.
    Peccato che Poi nel finale di partita, che so Torre,-alfiere, contro Torre- cavallo,affidasse il tutto alla Divina Provvidenza che per me è un pò come le opere dello Spirito Santo e al”intervento di quel Borromeo che ad onor di cronaca e di storia, pare che non fosse proprio quel sant?Uomo che il divino Alessandro ci volesse far credere…

    cc

  24. Peter
    Peter says:

    x CC

    a te ti metterebbero invece in gabbia con un pappagallo, mio caro, magari in una piazza, e poi gli spettatori dovrebbero decidere chi ripete meglio dei due…

    Mi permetto pero’ di osservare una cosa sulle giurie ‘di esportazione americana': non e’ vero, la giuria e’ un’invenzione inglese, se non erro il diritto ad essere giudicato da ’12 pari’ risale addirittura alla Magna Charta del 1215.
    Mi pare che persino in Francia abbiano una giuria separata, e forse anche in Germania.
    Ogni sistema ha i suoi pro e contro. In caso di accuse gravi, mi sentirei meglio se a decidere, magari separatamente, fossero 13 persone anziche’ tre, o una soltanto…
    Neanche in GB comunque la giuria e’ SEMPRE prevista, vi sono eccezioni

    Peter

  25. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    in pratica, il sistema legale italiano e’ BIZANTINO, e fattto in modo che nessuno, o quasi, ci capisca mai un accidente, o mi sbaglio?
    Invece non so cosa sia il parlamento subalpino, me lo dica, se crede

    un saluto

    Peter

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,

    non so come si direbbe in pappagallese,(ci sono pappagalli nel Galles?), ma io, ho la massima stima del nobile animale piumato, per cui non serve la gabbia….
    Mi sentirei onorato di essere accompagnato da un pappagallo gallese o meno,piuttostochè da un certo tipo “d’uomo”.

    cc

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,

    ….ma poi caro peter, perchè mettermi in gabbia con un pappagallo, Tu lo sai che io quando parlo di Inglesi , scherzo sempre,..in fondo io con gli Inglesi sono incazzato dai tempi di quando quel galantuomo di Orazio Nelson (figlio di quella nobile stirpe di corsari-pirati che siete, grandi marinai..) prese a cannonate la Repubblica Partenopea, decretando la morte dell’amm Caracciolo.. (si era dimenticato la Magna carta nel gabinetto di bordo..ah già dimenticavo la Magna vale solo per i magni britannici)ah già dimenticavo ancora .. tu sei Pugliese e non ami i Napoletani..sai, di razzismi ne vedo di tanti tipi e di regionalismi anche ,più stupidi a volte degli stessi razzismi..

    cc

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Credo si riferisse al primo parlamento dell’Italia unita, con capitale Torino.
    Un saluto.
    pino

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Peteruccio caro,
    che la punizione fosse per il papp, lo avevo capito, non avevo capito la gabbia, infatti avevo capito che la gabbia era per me e non per il pappagallo !
    Sei un Pugliese in fondo , per lo Humor (anglosassone)devi ancora andare a scuola !

    cc

  30. Peter
    Peter says:

    x CC

    Ciccino carissimo, e chi lo terrebbe il pappagallo ‘gallese’ insieme con te senza una gabbia?!!!
    Non dubito che tu staresti come a casa tua, ma lui forse no…

    Poi non te ne avere a male, io ho il mio humour, Peter’s humour, e le etichette storte le lascio al Johnnie Walker…

    Peter

    ps
    mi si dice poi che i piemontesi NON abbiano humour di nessun genere…ma sara’ poi vero?!

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peteruccio,
    e qui ti sbagli,un tempo abitavo dalle parti di porta Susa e respiravo l’aria di Fruttero, mancato da poco…
    Ti posso assicurare che certe battute di Fruttero lasciavano il segno !
    In quanto a Humor i piemontesi non hanno nulla da invidiare agli Inglesi !

    cc
    debolissimo il tuo 135,io con un pappagallo non ci litigherei mai,con un “pavone inglese” ,magari si, mi ritroverei più a mio agio !

    ri-cc

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    come ha detto Pino, intendevo il primo parlamento d’Italia, con sede a Torino.
    Le nostre giurie sono fatte da due giudici togati e sei giudici popolari. Le giurie ci sono in Francia, Belgio, Svizzera. Non so in Germania.
    Però ho scoperto su Wikipedia che i giudici popolari c’erano perfino nel vecchio Piemonte e da allora ci sono sempre stati nell’ordinamento giudiziario italiano. Non lo sapevo. U.

  33. Peter
    Peter says:

    x CC

    e come no, e nemmeno l’ordinamento giuridico piemontese aveva nulla da invidiare. Emanuele Filiberto fece fare anche lui una magna carta. Nel senso che si magnava pure quella…

    un saluto

    Peter

    ps
    fatti un pediluvio in acqua fredda

  34. controcorrente
    controcorrente says:

    Con granu salis o senza ?
    In genere piedi caldi e borsa del ghiaccio in testa !
    In Piemonte si fa così, in England magari al contrario come per la circolazione..il sangue da voi va dai piedi al cervello ?

    ciao
    cc

  35. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    ho fatto anch’io un po’ di ricerca in rete…
    Vediamo, la giuria come ‘figura processuale’ , per essere tale deve essere composta da persone profane, scelte a caso anche se poi selezionate, senza formazione legale, e deve deliberare SEPARATAMENTE dai giudici. La giuria come tale esiste solo nei paesi anglosassoni, a cominciare dall’Inghilterra che la invento’. Decide su questioni di fatto: colpevole o no, ma non di diritto, dove a decidere e’ il giudice con la sentenza.
    Faccio osservare che una giuria di tal fatta ovvia o limita, in qualche modo, la giustizia di classe che diceva lei, dato che i giudici sono sempre di classe medio-alta, i giurati variano. All’origine, era richiesto che i giurati fossero della stessa condizione dell’imputato.

    La giuria nei paesi latini ed altri e’ lo ‘scabinato’, laddove i giudici laici e quelli togati deliberano insieme sia su questioni di fatto che di diritto…
    Venne addirittura inventato dai tedeschi nel 1924…
    Venne poi adottato in Italia (solo in corte d’assise), Francia, Svezia, Svizzera, Portogallo, Grecia.
    Un sistema misto, dove una giuria separata laica decide su questioni di fatto, ma poi si associa ai giudici togati per deliberare anche su quelle di diritto, e’ una specie di aborto (mia opinione) che esiste in Austria, Norvegia, Belgio.
    Che ci si creda o no, nei Paesi Bassi non esiste alcuna forma di giuria!!!

    un saluto

    Peter

  36. Peter
    Peter says:

    x CC

    senti caro, forse hai la febbre, ed allora la borsa di ghiaccio in testa va bene…
    e’ cosa buona ed opportuna, comunque, che il sangue circoli, andando cosi’ dai piedi alla testa, e poscia dall testa ai piedi…senno’ ti viene magari un ictus…faccio per dire.
    Secondo me un pediluvio freddo e’ quello che ti ci vuole adesso

    Peter

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    ancora troppo humor pugliese , troppo poco quello inglese, Galles compreso!!!

    Sylvi

  38. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    la mia anglicita’, apulita’ e italianita’ non sta a lei giudicarla. E’ talmente tribale che non le vanno bene neanche le oche di altre zone…
    Ed il Galles, a proposito, non sta in Inghilterra…
    ma lei non sa neanche che ci sono due Pianose, vecchia mia, che parlo a fare?

    Peter

  39. Peter
    Peter says:

    poi non ho capito perche’ per CC e Sylvi non andrebbe bene lo humour pugliese…tse’, coppia di razzisti presuntuosi …
    Se dovessi giudicare l’umorismo piemontese da CC, e’ una cosa o astrusissima che non capisce nessuno, o una cosa terra terra con pretese assurde di grande profondita’…
    E se dovessi giudicare quello friulano o giuliano dalla Sylvi, e’ una cosa chhe prima di capirla ti sono scese le (…) a terra.
    Ma so che non e’ sempre cosi’, Ave Ninchi da bambino mi faceva, almeno un po’, ridere…

    Peter

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    A proposito di risate…

    caro peter,non pretendo che tu possa capire lo “humor piemontese” ci mancherebbe altro…sai,noi poveri continentali a malapena sappiamo dire Spicche Inglisch ?figurarsi capire lo humor pugliese…
    L’importante è che ci capiamo tra di noi!

    cc

  41. sylvi
    sylvi says:

    …ma lei non sa neanche che ci sono due Pianose, vecchia mia, che parlo a fare?…Peter

    x Peter

    Ma lei sa ancora leggere l’italiano???
    Allora si rilegga i miei post e quelli di C.G., a proposito di PIANOSE (DUE!), poi…solo POI parli…
    altrimenti taccia per sempre!!!

    Sylvi

  42. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    qui non si sta parlando ne’ di piumini ne’ di piumoni, cara mia, quindi si metta magari a nanna sotto il suo piumone doc e stia buona

    ‘notte…

    Peter

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