Dopo le balle sull’Iraq per poterlo invadere, le balle e le provocazioni all’Iran colpevole di esistere

Gridare che l’Iran “provoca gli Usa” o addirittura “sfida l’Occidente” solo perché conduce manovre navali davanti alle proprie coste e testa un paio di missili da appena 200 chilometri di gittata, non è molto onesto. Appare anzi piuttosto grottesco.  Le carte geografiche indicano chiaramente che il mare dove l’Iran sta conducendo esercitazioni navali si chiama “Golfo Persico”, come peraltro scrivono tutti i giornali,  che è come dire Golfo Iraniano. Infatti, la parte di mondo che una volta si chiamava Persia oggi si chiama Iran, ha cambiato nome né più e né meno come altri Stati. Per esempio, l’isola che chiamavamo Ceylon oggi preferisce chiamarsi Sry Lanka così come l’isola di Formosa è diventata Taiwan. Insomma, gridare contro queste manovre navali iraniane nelle acque “persiche” sarebbe un po’ come stracciarsi le vesti se l’Italia facesse esercitazioni navali nell’Adriatico. C’è semmai da trovare inopportuno che siano gli Stati Uniti ad avere mandato fin laggiù, in acque lontane molte migliaia di chilometri dalle coste americane, una potente flotta militare, dotata come al solito anche di bombe atomiche e comprendente una o più portaerei. In acque che per giunta, ripeto, si chiamano Golfo Persico e NON Golfo Statunitense o Baia di Hudson.

Sì, certo: dallo stretto di Hormuz, collo di bottiglia che mette in comunicazione la “bottiglia” del Golfo Persico con il mare Arabico (ripeto: Arabico….), passa l’incessante processione di petroliere che alimentano l’Occidente. Trasportano infatti senza sosta migliaia e migliaia di tonnellate di oro nero estratto dai pozzi dello stesso Iran, del Kuwait, Bahrain, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. E’ quindi interesse vitale dell’Occidente che tale arteria non venga chiusa, perché equivarrebbe a strangolarci. Ma chi è che minaccia di bloccare lo stretto di Hormuz? L’Iran non ha nessun interesse a farlo, perché senza i dollari delle esportazioni petrolifere crollerebbe al suolo così come faremmo noi senza il petrolio dei vari Paesi di quel Golfo. Certo, se Washington manda uno squadrone navale armato fino ai denti, comprese portaerei e qualche decina di atomiche, è ovvio che a Teheran non resta altro che strepitare. Ovviamente solo a parole. Dovrebbe forse incassare l’umiliazione di flotte altrui che scorazzano davanti casa sua e magari anche applaudire contenta?

Cosa direbbero gli Stati Uniti, e cosa diremmo noi tutti in Europa, se l’Iran (o la Cina….) mandasse nel Golfo del Messico o nel mare davanti a Norfolk una flotta militare con tanto di portaerei e missili anche se non nucleari? Forse dovremmo meditare sulla nostra mania di volerci permettere qualunque iniziativa e di accusare gli altri di minacciarci non appena si permettono un centesimo di quel che ci permettiamo noi. Forse che gli Usa e i Paesi europei non testano missili quando e come vogliono, a partire dalla fissazione missilistica dello “scudo spaziale” Usa? Cosa sono i 200 chilometri dei due missiletti di Teheran di fronte ai 2.500 chilometri di un qualunque Tomahawk onnipresente a decine e decine sulle navi Usa? Per non parlare dei missili intercontinentali, che l’Iran non possiede e che gli Usa possiedono a migliaia.

Le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali suonano la sirena d’allarme perché con quei due missili “in grado di raggiungere Israele e le basi americane in Asia” l’Iran ha “sfidato l’Occidente”.  Perfino un falco come Edward Lutwak ha ridimensionato la situazione dichiarando che Ahmadinejad “spara i suoi fuochi d’artificio, me non è una minaccia credibile”. Fuochi d’artificio a parte, la logica e l’onestà suggeriscono una domanda: come mai non ci preoccupiamo minimamente – anzi! –  e non abbiamo lanciato allarmi – anzi! – per i missili che, viceversa, da Israele e dalle basi americane in Asia possono radere l’intero Iran e non solo quello? Mistero. Anzi, no, nessun mistero: si tratta del solito vizio dei due pesi e due misure. Aggravato dall’eterno considerare gli “altri” sempre come barbari alle porte bramosi di invaderci o sterminarci. Da Nasser in poi, quanti “nuovi Hitler” abbiamo contato in Medio Oriente e nel resto del mondo? Eppure, la realtà storica è quella che è, anche se per noi molto spiacevole: di Hitler ce n’è stato uno, prodotto non dagli “altri”, ma dall’Europa.  Cioè da noi.

Ho già scritto tempo fa dell’impossibilità dell’Iran di dotarsi di armi atomiche in tempi non escatologici. E anche se le avesse, è da dementi pensare che si precipiterebbe a lanciarle su Israele, come si continua molto disonestamente a voler far credere. Teheran infatti non farebbe in tempo a dispiegare e lanciare il primo missile nucleare che si troverebbe incenerita dalla atomiche israeliane (3-400, senza che nessuno chieda spiegazioni anche sul perché di una tale quantità. Che va ben oltre la strategia della deterrenza). Senza contare che poiché in Israele vivono quattro milioni di musulmani nessun Paese musulmano, qual è l’Iran, li spazzarebbe all’altro mondo con una Shoà nucleare.

Eppure, nonostante tutto ciò, si lancia l’ennesimo allarme atomico contro l’Iran solo perché nei giorni scorsi gli iraniani hanno mostrato con orgoglio la prima barra di uranio 238 da loro arricchita con il 20% di uranio 235, del tipo cioè utile a costruire le atomiche. Queste però – come è ormai arcinoto – se sono del tipo fabbricato con uranio anziché con plutonio hanno bisogno di un arricchimento di almeno il 97% di uranio 235, arricchimento impossibile da realizzare in Iran se non in quantitativi trascurabili. Con percentuali del 20% si possono solo produrre barre di combustibile nucleare per le centrali che producono corrente elettrica o “pastiglie” per macchinari a raggi X come si usano in medicina e in metallurgia.

Che l’Iran non sia un pericolo mortale per Israele neppure se dotato di armi atomiche lo ha sostenuto perfino l’attuale capo del Mossad, Tamir Pardo, davanti a una affollata platea di ambasciatori israeliani convocati in Israele per aggiornamenti. Il quotidiano israeliano ‘Ha’aretz’, citando tre diplomatici presenti, ha scritto che il capo del Mossad ha dichiarato senza peli sulla lingua che Israele  sta ricorrendo a vari mezzi (vedi gli omicidi di scienziati nucleari e i vari sabotaggi non solo informatici) per contrastare il programma nucleare iraniano e così continuerà a fare, ma se l’Iran dovesse realmente riuscire a dotarsi di armi nucleari, ciò non significherebbe la distruzione dello Stato di Israele. Pardo farà la fine del suo predecessore? L’ex capo del Mossad, Meir Dagan, prima di essere rimosso aveva affermato che un attacco aereo sull’Iran era “un’idea stupida”, dalle conseguenze disastrose.

Perché allora questo continuo allarme contro l’Iran? Perché questa ossessione del “pericolo atomico iraniano” inventato nel 2002 dal presidente George Bush junior? Cioè dallo stesso Bush, si noti, che in seguito ha inventato anche l’esistenza delle atomiche di Saddam per poter avere la scusa buona a invadere l’Iraq, Paese dal quale gli americani si sono ritirati solo pochi giorni fa dopo averlo ridotto al rango di loro protettorato. La risposta purtroppo è semplice: spingere gli “altri” verso il fanatismo, meglio se non solo nazionalista ma anche religioso, serve egregiamente a poter convincere la nostra opinione pubblica – europea, statunitense e occidentale in genere – a serrare i ranghi e a sentirsi assediata, in modo da farle accettare le strategie aggressive man mano decise dal potere dominante contro gli “Stati canaglia” e  i “terroristi” anche quando non si tratta affatto di Stati canaglia né  terroristi.

Due secoli di imperialismo occidentale e il colpo di Stato organizzato dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra nel 1953 per impedire la nazionalizzazione del petrolio decisa dal primo ministro democraticamente eletto Mohamed Mossadeq si sono rivelati infine un boomerang. A un certo punto infatti, nel gennaio 1979, gli iraniani hanno cacciato lo scià Reza Pahlawi, personaggio corrotto manovrato a piacimento dagli Usa, e hanno accolto a braccia aperte l’ayatollah Ruhollah Komeini, che ha instaurato il deprecabile regime teocratico tuttora al potere. Tuttavia,poiché gli iraniani, popolo di antica civiltà,  non sono affatto dei barbari e tanto meno dei cretini, nel 1998 il presidente Khatami appena eletto ha porto il ramoscello d’ulivo verso Washington. Khatami infatti:

- elogiò la “grande civiltà americana”;

- prese posizione a favore del “dialogo tra civiltà”;

- deprecò l’occupazione del novembre 1979 dell’ambasciata americana e la annessa cattura di ostaggi da parte degli studenti universitari, guidati dai pasdaran, per protesta contro il dorato asilo concesso dal presidente Carter alla famiglia Pahlawi;

- si schierò dalla parte degli Usa dopo la tragedia delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 condannando senza mezze misure “i terroristi talebani”, aprendo i propri porti alle navi americane e incitando contro i talebani la parte di Afganistan in buoni rapporti con l’Iran.

Non  a caso l’allora ministro degli Esteri inglese, Jack Straw, corse a Teheran per quella che lui stesso definì una “visita storica” e per ringraziare il governo di Teheran perché l’Iran  era “schierato con la Gran Bretagna per contrastare il terrorismo di ogni tipo”.

Khatami, ferocemente avversato in patria dalla destra, iniziò una serie di grandi riforme, anche a favore delle donne e della libertà di stampa, che contava di completare una volta che la sua parte politica avesse vinto le nuove elezioni e consolidato così il suo potere. Ma ecco che nel gennaio 2002  George W. Bush nel tradizionale discorso sullo stato dell’Unione conia la disgraziata espressione Asse del Male contro i Paesi, Iran, Corea del Nord e Iraq, sospettati di sostenere il terrorismo internazionale e di minacciare la pace mondiale con ricerche sulle armi di distruzione di massa. L’accusa piombò sull’Iran come un fulmine a ciel sereno, gli iraniani si sentirono traditi e feriti nell’orgoglio nazionale, motivo per cui  alle elezioni premieranno i nazionalisti antioccidentali. Bush ha così spianato la strada ad Ahmadinejad, che infatti nel 2005 riuscirà a prendere il posto di Khatami.

Il resto è purtroppo storia ancora attuale. Che avanti di questo passo non è detto non ci porti a sbattere.

319 commenti
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  1. Peter
    Peter says:

    x Pino

    sinceramente io sono perplesso. Lo stretto di Hormuz e’ di vitale importanza per i traffici internazionali di petrolio. Uno dei ‘vice’ di Amahdinejad ha detto giorni fa che l’Iran considerava la chiusura dello stretto, in retaliation per le sanzioni. Mi pare ovvio che gli occidentali siano allarmati e mandino le loro flotte armate al Golfo.
    Immagini cosa diventerebbero i ricatti iraniani se si munissero di armi atomiche. Per inciso, caro Pino, non sarebbe da escludere che abbiano gia’ armi atomiche ‘tattiche’, diciamo cosi’, gentilmente fornitegli dai russi, per esempio, o dai cinesi…
    Piu’ ci penso, piu’ mi rendo conto quanto sia vitale per i nostri interessi che gli iraniani NON si muniscano di armamenti atomici. Tutto il resto puo’ essere negoziabile, ma quello proprio no

    un saluto

    Peter

  2. Peter
    Peter says:

    x Anita e Pino

    needless to say, neanche qui si festeggia l’Epifania…
    Tranne forse in Irlanda.
    Ancora mi ricordo quando trovai una ‘Befana’ insaccata nel camino di casa, certi miei parenti avevano riempito di paglia le calze ed i vestiti di una vecchia zia o due…ed appeso la Befana ad un gancio. Vi era un lungo biglietto di spiegazioni della Befana, per me era un mistero, avevo forse 6 anni. In breve, diceva che il suo spirito era fuggito sulla scopa, mentre il suo corpo materiale era rimasto intrappolato in quell’angusto camino, e veniva a riprenderselo dopo…Un ricordo indimenticabile, mi sembra quasi ieri, e mi ricordo le facce delle vecchie signore ‘derubate’…seccate, divertite, ansiose….tirala giu’, tirala giu’, quella e’ la mia sottoveste…
    Un altro ricordo divertente, mia sorella che ormai 20 anni fa faceva i regali ai nipoti. Per differenziarsi dagli altri parenti, ebbe la ‘geniale’ idea di scrivere sul biglietto ‘io sono un’altra Befana’. Ancora mi torco dal ridere quando ci penso

    Peter

  3. Vox
    Vox says:

    insomma, Usa, Israele e Nato POSSONO minacciare guerre e bombe atomiche sull’Iran un giorno si e l’altro pure, imporre ingiuste sanzioni economiche (che gia’ da sole equivalgono a una dichiarazione di guerra) e montare l’isteria del media, ma l’Iran, per difendersi, NON DEVE PERMETTERSI di minacciare di chiudere lo stretto, il quale tra l’altro, fa parte anche delle loro acque territoriali.

    No, devono farsi zerbino di Usraele, lasciarsi sodomizzare e zitti.

    Caro Pino, discutere con chi non vuole vedere e’ pura perdita di tempo. Gli dimostrerai in mille modi che il bianco e’ bianco, e continuera’ ugualmente a ripetere che e’ nero.
    Se non e’ mala fede, sara’ cecita’ mentale autoindotta, doppiopesismo e ipocrisia.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Vox
    Lo vado ripetendo dalla notte dei secoli:
    doppiopesismo peloso e ipocrisia perniciosa.
    Con una robusta spruzzata di malafede.

    C.G.

  5. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Gli Stati che si affacciano sul Golfo Persico sono sei:

    L’Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Baharain e Oman.
    Queste sei nazioni fanno parte del Gulf Cooperation Council. Anche l’Iraq e’ considerato uno stato arabo e condivide un piccolo bordo con il Golfo Persico.

    L’Iran non ha l’esclusiva dello stretto di Hormuz.

    Mahmoud Ahmadinejad visitera’ il Venezuela ed altri Stati del Sud America.

    I rumori corrono che basi missilistiche sono o verranno installate in Venezuela puntate sugli US……

    Anita

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Benissimo!
    Cosi non appena si muovono per rompere gli zebedei agli altri un bel missile ‘ndò cojo cojo sulle loro corna non glielo leva nessuno.
    Chissà che non serva a far passare la voglia schizofrenica made in US di incendiare ( e ovviamente scippare) il mondo intero?

    Un peso e una misura.
    E già..

    C.G.

  7. Vox
    Vox says:

    basi missilistiche sono o verranno installate in Venezuela puntate sugli US
    Anita

    Magari! Così assaggerebbero un po’ della propria medicina.
    Vediamo se gli piace.

  8. Faust
    Faust says:

    … ricordo che in Colombia (confina con Venezuela, Ecuador, Brasile) sono installate 7dico7 basi militari de los gringos, munite oltre che dei soldatini… da un fotti’o di armi supersofisticate… 10 miliardi ogni 3 anni al governo colombiano… La coca e’ garantita sul mercato gringo… e di ottima qualita’ (mentre scarseggia o e’ di pessima qualita’ in tutti gli altri paesi consumatori del mondo).
    … e con 7basi7 pieni di missili atomici tutt’intorno alle frontiere venezuelane… e ascolti e infiltrazioni di criminali nei paesi vicini di tutti i tipi ( compresi disturbi al satellite venezolano) Chavez deve solo gagarsi addosso?? Per fortuna il Cnte Chavez non e’ un cagasotto alla busch o altri ” eroi” di Gringolandia… Ha coglioni da indios e si allea con chi gli e’ amico… Iran, Cina e Russia e tanti altri Paesi latinamericani… (purtroppo, vecchia tecnica da guerra fredda) e’ obbligato x difendersi asspendere un mare di soldi in armi… soldi preziosi x lo sviluppo sociale interno. Ma Chavez ce la fara’ assfanculare los gringos… con missili cino-iraniani e continuando arregalare x l’inverno gas x riscaldamento ai poveri nordamericani indigenti… x salvarli dal freddo e dalla miseria di non avere come pagarsi il gasolio… grazie a politici guerrafondai e servi dei capitalisti usurai…
    Faust

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Coppia?
    La Vispa Teresa non si rende conto, purtroppo per lei, che sono pensieri condivisi da tre quarti degli abitanti del pianeta.
    Quelli che loro, gli usaescippa, da 65 anni a questa parte hanno sempre provato, spesso riuscendoci, a mettere contro.

    Ma anche per loro il banchetto è finito. Il loro pres. Obama ha detto che adesso, ai gringos, toccherà fare una guerra.. per volta.
    Sob!
    Non si possono più permettere quelle in serie.
    Poveretti..mi immagino quante mummie in fine e stiratissima divisa militare non dormiranno più la notte.
    Noting to kill? No party!!

    C.G.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Faust,
    parole sante le tue, che condivido in todo.
    Il maggior problema dei gringos è stato quando qualcuno, in quei paesi, ha provato ad incentivare lo sviluppo sociale interno.
    Veleno micidiale questo, per gli sfruttatori di popoli.
    Molti ne hanno fatti fuori, servendosi di banditi tagliagole alla Pinochet, altri li hanno strozzati economicamente per decenni, vedi Cuba.

    Porci!

    C.G.

  11. Faust
    Faust says:

    … grazie Anita, sto solo un po’ meglio… le cure sono lente e lunghe… e’ molto tempo che faccio fatica anche asscrivere non solo nel blog ma anche ad un sacco di persone che non sanno nulla di me degli ultimi mesi… spero poter scrivere di piu’ a Tuti, Beli & Bruti… appresto!!!
    Faust

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Carissimi,

    sono molto affranto per le preoccupazioni della Sylvi, che si sente minacciata dall’Iran degli Ahia,,tollah,probabilmente da piccola ,un tizio con il turbante deve avergli calpestato un alluce dall’unghia incarnata.

    La Sylvi si sente affranta e teme che missili al plutonio, cadano sulle verdi pietraie del suo Amato Friuli !

    In realtà una più attenta analisi della situazione dovrebbe portare la Sylvi a preoccuparsi di più per l’attacco all’euro che gli USA stanno portando all?Europa.
    Ma si sa, che “caduto il comunismo”,
    la Sylvi teme ora Ali Babà e i 40 ladroni,del suo capitale!

    Ad essere sinceri già oggi più del 50% del Petrolio estratto nel Golfo Persico e transitante per lo stretto, prende la via della Cina e dei paesi emergenti, che non sarebbero molto contenti se chiudessero quel rubinetto, mentre sono in piena espansione economica.

    Gli USA ovviamente ,come sempre ci ha detto la beneamata Anita ,sono sostanzialmente indipendenti da quel Petrolio, in caso di necessità attiverebbero per molti anni le loro scorte dell’alaska e quelle bituminose ,che nel caso di crisi diverrebbero improvvisamente economiche.

    Ergo, la “crisi ” dell’Iran è intesa ad accerchiare vieppiù la Cina e il suo sviluppo…come l’invio di truppe e basi in Australia,, in chiave strategica.

    Il vero problema sarebbe in caso di Crisi..come si comporterebbe l?Europa che nel suo complesso non ha assolutamente nessun interesse che gli Amerikani controllino pure il petrolio Iraniano ?
    Se capiterà , vedremo !

    Nel frattempo invito tutti a scrivere un pezzo di solidarietà per le paure della Sylvi, che potrebbero portarla a gravi disfunzioni psichiche, dopo tutto quello che ha già passato per il perico lo titino ,non vorremmo mica caricarla anche di queste paure?

    Rallegratevi la terza guerra mondiale come già ho detto è già cominciata.

    Ad Udine e Gorizia stanno già costruendo rifugi antiatomici ad hoc, il solo rammarico sarà non poter pescare astici sotto il naso degli slavi !

    cc

    caro Pino , perfetto ed esatto il tuo pezzo sull?uranio, ma come ben sai del tutto inutile la scienza contro le fiabe , vince sempre Ali Babbà..e i tappeti volanti ..vuoi mettere !!!

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    hai ragione, ai tempi dell’impero del male scorrazzavano per il Mediterraneo parecchie navi sovietiche.
    Ma era una strategia occulta,infatti all’epoca ci furono parecchi “suicidi” di benestanti sugli Yacht…alla sola vista della bandiera rossa, questi si buttavano in mare,alla sola offesa che quelle navi percorressero il MARE NOSTRUM.
    Pensa alla Anita che un giorno si sveglia e vede ancorata una portaerei nucleare cinese nel suo Golfo!
    Prende Alexander e fugge sui monti o nelle foreste ,a fare l’eremita!

    cc

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Vedere gli “altri” come selvaggi pronti a sgozzarci, per giunta quando non lo possono fare e il solo tentarlo provocherebbe il loro sgozzamento, non solo e’ razzista e sciocco, ma anche immotivato e disinformato. Strano questo voler vedere sempre e solo come potenziali aggressori popoli che abbiamo aggredito e che NON ci hanno mai rotto le palle. Riguardo poi il timore che cinesi o russi o eschimesi possano vendere atomiche all’Iran o ad altri e’ solo una cosa da romanzi e brutti film di fantasia. Forse che gli Usa venderebbero le atomiche alla Germania o all’Arabia saudita o all’Italia? Cosa le fa pensare – oltre alla paura suscitata dalla valanga di disinformazione – che le venderebbero invece i cinesi all’Iran o ad altri?
    Forse dovremmo invece riflettere di piu’ sul fatto che a permettere la realizzazione delle atomiche (a centinaia!) di Israele e’ stata soprattutto la Francia. Che mi pare sia un Paese europeo.
    Un saluto.
    pino

  15. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    la benamata Anita non ha scritto che……

    “….. in caso di necessità attiverebbero per molti anni le loro scorte dell’alaska e quelle bituminose ,che nel caso di crisi diverrebbero improvvisamente economiche.”

    Ho sempre scritto che abbiamo petrolio in Alaska, abbondante nella riserva dell’ ANWR che non possiamo toccare, che il Canada e’ il nostro fornitore No. 1, che il Canada ha le tubature pronte per connettersi con i 48 stati, da Alberta fino al Texas…lavoro di molti anni, il progetto Keystone e’ in limbo, il Presidente dara’ una decisione nel 2013, nel frattempo il Canada ha un cliente molto interessato, la Cina.

    Ecco la mappa:

    http://assets.motherjones.com/environment/2011/pipelinemap/trasnparentMap.gif

    Ci sono giacimenti di petrolio in molti Stati, stati semi deserti come il Montana, ma gli Ambientalisti hanno una lobby fortissima.

    Ti traduco un pezzettino sul petrolio dell’Alaska:

    [“……..nel rifugio per diritto di superficie a 896.000 acri (3.630 km2) di proprietà di aziende di sei gruppi nativi dell’Alaska, tra cui Aleuti, Eschimesi e Tlingit.
    Il rapporto sostiene che le potenzialità di petrolio e gas della pianura costiera sono necessari per l’economia del paese e la sicurezza nazionale.
    Ambientalisti sostengono che lo sviluppo del petrolio inutilmente minaccia l’esistenza del caribù Porcupine tagliando la mandria da aree di parto.”]

    Ti ricordi il motto di Sarah Pallin? “BABY DRILL, BABY DRILL”

    Tra parentesi, dove ci e’ permesso di trivellare, le mandrie dei caribu’ sono in aumento e stanno benissimo.

    Idem per il gas naturale, ne abbiamo in abbondanza ed importiamo molto dal Canada, tanto che i prezzi calano ogni anno.

    Non balle, lo vedo dalle mie bollette annuali che pago mensilmente, da $290 al mese, sono scesa gradualmente a $221 al mese, e riscaldo 9 camere piu’ i servizi e corridoi.

    Il petrolio Iraniano e’ d’importanza per voi, non per gli US, non importiamo dall’Iran dal 1973.

    Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x CC

    “Pensa alla Anita che un giorno si sveglia e vede ancorata una portaerei nucleare cinese nel suo Golfo!
    Prende Alexander e fugge sui monti o nelle foreste ,a fare l’eremita!

    No, le portaerei non passano oltre il Newport bridge.

    La Baia e’ ben guardata ci sono deep sea divers della guardia costiera sempre in addestramento.

    Sembra che la nostra (del RI) General Dynamics Electric Boats si stia rimettendo in business seriamente, costruiscono sottomarini nucleari, hanno gli appalti governativi.

    Anita

  17. sylvi
    sylvi says:

    Ieri era una splendida giornata di sole; + 15 in pianura e solo -1 in quell’angolo splendido e incontaminato fra la Carnia, il Tirolo e la Carinzia di cui non faccio il nome, perchè altrimenti arrivano a torme i milanesi e i romani che scappano da Cortina!!!
    Dirò soltanto che si gode la vista mozzafiato delle Dolomiti carniche circondate da vallate strette ed impervie , selvagge, che lo rinchiudono in una piccola conca , a 1300m, baciata dal sole a 360° ; che vi si produce un favoloso prosciutto e uno spek che si sciolgono in bocca , forse poco conosciuti, speriamo, nella civiltà industriale ;
    che la storia di questo angolo pressochè irraggiungibile dai suv dei ricchi che , anche arrivassero, non troverebbero le boutique all’ombra delle Tofane dove acquistare senza scontrino!
    Soltanto deliziosi prodotti di tessitura a telaio lavorati rigorosamente a mano lì, nella bottega dove si compra.
    E’ un enclave di discendenti tedeschi dal 1200 che mantennero i loro usi, la loro lingua ( incomprensibile), il loro S. Osvaldo…pare fosse un Santo inglese di cui si portarono, per vie impescrutabili, la reliquia del pollice …infallibile contro “peste fame et bello”!!!

    I politici friulani, che pure lì hanno casa, non hanno mai potuto, o voluto?, spendersi per fare una strada decente che non fosse, ancora oggi, una sfida al mal di macchina, o un tratturo per spericolati auto e motociclisti!
    Ci arriva insomma solo chi è fortemente ” motivato”!, infatti lì finisce la strada …e anche il mondo.
    Ieri spericolati sciatori sfidavano il vento gagliardo che alzava la neve sulle piste avvolgendoci tutti in una nebbia gelata che il sole faceva brillare come diamanti.

    Siamo andati a mangiare in un ristorante di piccole stanzette (quattro tavoli) dove l’ostessa ripeteva il menu una sola volta per tutti e dove, ovviamente, ci siamo ritrovati a discutere di tavolo in tavolo sulle scelte da fare.
    C’era il medico con la moglie, il gruppetto di valligiani per la riunione settimanale, il “foresto” dall’accento “strano”… di Perugia, abbiamo appurato, con figlia, moglie incinta di due gemelli e madre , maestra umbra in pensione…
    Sì,Sì CC, abbiamo subito socializzato con la maestra…. e abbiamo anche scoperto che “il foresto” aveva la nonna originaria di quelle parti!!!
    Pareva strano che fosse arrivato fin lì!!!!
    Insomma un pranzo quasi ” in famiglia allargata” …il menu…dopo il prosciutto e il lardo…tris di gnocchetti conditi con prosciutto croccante, burro e “squete” ricotta affumicata stagionata; cervo con mirtilli e polenta; frico con funghi e salsiccia. Una bottiglia di merlot da scolare a piacere o da dividere col vicino di tavolo.
    Torta della casa con frutti di bosco , o strudel di pere e panna con mirtilli. Caffè e gnape rigorosamente.
    Alla fine abbiamo affrontato la bufera di neve tenendosi tutti a braccetto…se qualcuno capisce male!!!…era perchè le strade erano diventate una sottile lastra di ghiaccio!!!
    Nel turbine , mi è parso di vedere vecchie Befane con la scopa che rientravano, oltre i monti, dalle loro scorribande…
    Ma non sono sicura!!!

    Ho finito la mia “lenzuolata”…e che Pino abbia pazienza!!!

    Sylvi

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    non sono un sadico,ma personalmente mi diverto molto ultimamente a sentire il “mare di cazzate” dei media ufficiali sulle vicende del Golfo.
    Mi divertono ancor di più quelli che le riprendono e scrivono altrettante “cazzate” sui Blog ,come se la vicenda delle armi di distruzioni di massa di Saddam non fosse mai esistita e mai stata dettA.(solo l’ultima in ordine di tempo)
    E’ ridicolo, imbarazzante ….trovare convincimenti morali per autogiustificare la Nuova aggressione che si sta preparando…
    Cosa vuoi mio caro ..io mi diverto con poco..di questi tempi !
    Dico io , ma porca puttana, facciano quello che hanno sempre fatto senza trovar giustificazioni..la cosa mi sembrerebbe più seria e corretta!
    La cosa più ridicola e che se “provochi”alla “stracazzo” con una portaerei cinese nucleare , pure ti rispondono come se avessi detto una cosa seria !

    cc

  19. peter
    peter says:

    X pino e cicci

    Quale disinformazione? Dell iran si parla quasi solo qui.
    Quale razzismo? Dico solo che non puo’ controllare lo stretto, under pain of war. ma guerra non sgnifica necessariamente invasoone

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    ma guerra non significa necessariamente invasione…!!

    Ma basta là…incredibile,l’hai capito pure tu !
    Se io tutte le volte che parli , ti dessi sempre del pirla, grande e grosso come dici di essere ,finisce cha magari mi metti le mani addosso..ed io dico che tu sei un violento!

    cc

  21. Anita
    Anita says:

    x CC

    Una portaerei cinese sarebbe un po’ troppo visibile, ma i sottomarini….e’ possibile.

    Anni fa un sottomarino Cinese appari’ tra le esercitazioni della Kitty Hawk carrier.
    Passo’ inosservato tra circa una dozzina di US warships che proteggevano la Kitty Hawk.

    Nella mia baia c’e’ o c’era molta sorveglianza appunto perche’ alcune spie sono state intraprese sott’acqua.
    Conosco il direttore ed istruttore dei scuba divers, era l’istruttore ed amico di mio figlio Alan.

    Ecco perche’ a volte gli scherzi colpiscono il segno.

    Anita

  22. Vox
    Vox says:

    @ CC

    Tutto cambia e tutto finisce, prima o poi. Soprattutto quello che causa immense sofferenze a milioni di esseri umani. I cambiamenti cominciano in modo impercettibile, invisibile. Nel momento stesso in cui la prima persona formula il pensiero che un impero debba finire, questo comincia il suo lento processo di disgregazione. Lento, ma inevitabile. Chi non lo vuole vedere, semplicemente dimentica la storia, o semplicemente ha i suoi interessi personali a cui pensare e degli altri milioni di persone se ne frega.

  23. Anita
    Anita says:

    ancora x CC

    Ma di aggressione sull’Iran se ne parla solo qui e nei blogs, devono pure fabbricare senno’ di cosa parlano?

    Che ci sia tensione e’ vero, ma di invasioni non se ne parla.

    L’Iran si sente alle strette per la minaccia di ulteriori sanzioni e spara colpi grossi….cosi’ come il Nord Korea.

    Qui siamo occupati col mud slinging dei repubblicani, l’uno contro l’altro e col giochetto di Obama di creare 4 ministeri senza approvazione del Senato, cosi’ infrangendo di nuovo la Costituzione.
    Il Senato non era chiuso, appunto per prevenire che Obama ne approfittasse dell’assenza….non occorre che siano tutti presenti, basta qualche rappresentante.

    Anita

  24. Vox
    Vox says:

    Mi piace quest’affermazione (delusional) che della guerra all’Iran si parli solo su questo blog. In rete non si parla d’altro, specialmente negli ultimi giorni. Ecco quel che succede, quando ci si affida ai soli media ufficiali e a certi siti ‘favoriti’ e unilaterali: cecita’ mentale completa. Altro che salame e banane, hanno sugli occhi tre metri di cemento armato.

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    L’Iran si sente alle strette per la minaccia di ulteriori sanzioni e spara colpi grossi….cosi’ come il Nord Korea.

    e questo non ti fa pensare a nulla ?

    cc

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Per razzismo intendo il pensare che un popolo, per giunta con alcuni millenni di civiltà, non appena possieda una o due bombe A corra la tentare di lanciarle. By the way, col solo risultato di venire cancellato dalla faccia della terra. E’ da razzisti anche credere che i cinesi o comunque gli “altri” si mettano a vendere atomiche come fossero noccioline. Gli unici che ci hanno tentato, peraltro, pare siano proprio gli israeliani, quando hanno stipulato un accordo con l’infamre regime segregazionista del Sud Africa per un programma sperimentale e “produttivo” comune.

    Caro Peter, da qualche secolo fino ad oggi la REALTA’ è che l’Occidente ha invaso tre quarti di mondo, spazzando via centinaia di popoli, culture e civiltà. La Cina, l’Iran, ecc, NON hanno MAI invaso NESSUNO, diciamo da 2.000 anni, mentre siamo stati NOI a rompergli i coglioni. L’Inghilterra e pezzi d’Europa, dopo avere spazzato qualche decina di milioni di esseri umani per impadronirsi delle loro terre nelle Americhe, hanno perfino imposto alla Cina la “guerra dell’oppio”, ovviamente in nome della democrazia allora chiamata liberalismo commerciale. Capisco che abbiamo la coda di paglia e la coscienza sporca, ma criminalizzarli a ogni loro starnuto è anche ridicolo. Oltre che tragico nelle conseguenze, vedi invasione dell’Iraq (e dell’Afganistan).
    Non so se l’Iran abbia il diritto di bloccare lo stretto di Hormuz, ma certo gli Usa NON hanno il diritto di inviare nel Golfo una flotta militare, dotata di atomiche, perché è una evidente provocazione e minaccia inaccettabile. Gli Usa si arrogano il diritto di fare blocchi navali a Cuba, all’Iran per spodestare Mossadeq, a Grenada per invaderla e cambiare governo, nel golfo della Sirte per provocare Gheddafi, ecc. Forse qualcuno li vuole imitare, cosa comprensibile anche se NON auspicabile.
    Adesso c’è la notizia delle manovre navali congiunte Usa-Israele contro il “pericolo” (inesistente) iraniano. La lercia verità è una sola, sempre quella da tempo: Israele e gli Usa vogliono assolutamente trovare la scusa buona per demolire l’Iran come fatto con l’Iraq. La balla dell’atomica è un po’ più difficile da rifilare a cinesi, russi, ecc. perché è un bidone già visto. Allora si gioca la carta del “pericolo navale”, petrolifero. Un trucco che gli Usa hanno usato con successo con “l’incidente de L’Avana” per fare la guerra alla Spagna, con l’affondamento del Lusitania per entrare in guerra nella prima guerra mondiale, “l’incidente del Tonchino” per la guerra nel Vietnam, ecc.
    Se qualcuno vuole abboccare ancora, affari suoi. Io nel mio piccolo denuncio ciò che c’è da denunciare. Anche se ovviamente non serve a nulla. Se non a non farmi sentire disonesto. E complice.
    Un saluto.
    pino

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Anita, mettiamola così
    io ti soffoco lentamente …e tu ad un certo punto mi tiri un pugno per difenderti..io ti accoppo, dicendo che sei stato un Aggressore !
    Poi condisco pure il tutto con un pò di paroloni sulla democrazia ect,ecte,ect tanto per far storia!

    amen

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Gli Usa (e l’Inghilterra) NON vogliono un’Europa unita e autonoma, con un euro alternativo al dollaro. Vogliono un’Europa alleata, ma bisognosa dell’alleanza, perciò un’Europa – e un euro – comunque più debole degli Usa e dipendente dagli Usa. Il resto sono chiacchiere e retorica.
    Il problema Usa, per ora, non è prendersi (anche) il petrolio iraniano, ma impedire che gli iraniani- tramite le centrali atomiche – possano consumarne meno e venderne di più, così da svilupparsi economicamente in modo ancor più impetuoso. Soprattutto, gli Usa NON vogliono che l’Iran il petrolio lo possa vendere ai cinesi.
    Oggi come oggi, la politica europea punta al crollo o al “contenimento” dell’Iran giocandogli contro la Turchia, altra potenza in forte ascesa anche conomica, alla quale ha chiuso in faccia la porta di ingresso in Europa proprio per spingerla a crescere di più, e in tutti i sensi, in Medio Oriente. La politica Usa, e Israele, punta invece al crollo della Siria per poter poi marciare anche su Teheran. In OGNI caso, l’opzione occidentale, dell’Europa e degli Usa, è di guerra all’Iran: guerra economica intesa come “guerra fredda”, e guerra militare se quella “fredda” non dovesse bastare. Il resto è tutto blablablà.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Ovviamente spero ardentemente di sbagliare. Ma non ho mai scambiato le mie speranze per realtà già avverata…

  29. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Correzione, ho scritto:

    “Ma di aggressione sull’Iran se ne parla solo qui e nei blogs, devono pure fabbricare senno’ di cosa parlano?”

    I blogs sono in internet se non erro.

    Leggo abbastanza, non 24 ore al giorno, non mi occorrerebbe neanche andare in internet, la mia mail-box e’ piu’ attiva del forum, ogni giorno ricevo una media di 100 messaggi, tra giornali, blogs, videos e qualche nota o lettera da amici.
    (no spam)

    Beh…devo andare a fare la spesa.

    Anita

  30. Peter
    Peter says:

    x Pino

    caro Pino, questa volta non cado nel suo vecchio trabocchetto di andarsene sempre al Libro della Genesi, ovvero alle crociate, l’impero britannico, il commodoro Perry, etc etc.
    Gli occidentali, per motivi genetici, sociogeografici, o chissa’ cosa, sono sempre stati piu’ efficienti in guerra degli altri popoli, questo e’ vero. Forse anche piu’ aggressivi e violenti, ma di questo non sarei proprio sicurissimo, perche’ la tecnologia e’ una cosa, la ferocia un’altra. Guardi appunto ai giapponesi, per esempio, ma anche a cinesi ed indiani nelle guerre interne di secoli fa.
    I persiani, a proposito, avrebbero cambiato la storia del mondo come lo conosciamo se solo avessero sconfitto i greci, i loro nemici tradizionali nell’antichita’. Serse ci provo’ con un milione di uomini, e falli’. Poi le presero da Alessandro Magno qualche secolo dopo…
    Ma il presente e’ quello che conta. Seriamente, io dubito che USA e GB vogliano invadere l’Iran come qui si ripete da anni.
    Sono certo pero’ che non vogliono che si munisca di armi atomiche, e secondo me hanno ragione. Il controllo iraniano sul traffico del petrolio diventerebbe pesantissimo, perche’ ad una minaccia di guerra se chiudessero lo stretto risponderebbero con una minaccia atomica. E non sono affatto certo, a differenza di lei, che non la eseguirebbero. E’ solo a scacchi che le minacce sono piu’ forti delle loro esecuzioni…
    Invocare il ‘diritto’ in questioni di questo genere e’ per me irrilevante, si tratta di scelte di campo. L’Iran non ha alcun diritto di minacciare di chiudere lo stretto, cosa che ha gia’ fatto.
    Andrebbe bene a lei se GB chiudesse quello di Gibilterra, di cui e’ formalmente sovrana, oltre al Marocco?
    Vox parla degli interessi di milioni di persone, come se il petrolio che transita da Hormuz non riguardasse milioni di persone. Senza di quello, niente broom broom sulla sua motoretta quando fa il motocross, niente hockey sul ghiaccio…niente piste di sci da cui la cara Marta le manda un bacio rivoluzionario facendo lo slalom…Poi dice che io sono delirante, ma che dire di lei che attinge informazioni da Don Chisciotte, con cui puo’ andare solo a cacccia di mulini a vento?
    Cicci’ dice che persino io ho capito che guerra non significa necessariamente invasione, ma mi chiedo se lo capiate VOI.
    Comunque sono stanco, questa storia e’ diventata un disco rotto.
    Lascio il suo blog per un certo tempo, poi si vedra’

    un saluto e buon proseguimento

    Peter

  31. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    mi dispiace, ma anch’io ho bisogno di una sabbatica.

    In this case, the less said, the better……

    Don’t be a stranger.

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    L’oro

    The United States holds more gold bullion than any other country, with about 2.39 times that of the next leading country, Germany.

    Gli Stati Uniti detengono lingotti d’oro più di ogni altro paese, con circa 2,39 volte piu’ di quella del paese leader, la Germania.

    Buonanotte,

    Anita

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ho piu’ volte detto che non credo ci siano popoli migliori degli altri. La guerra tra africani di Shaka Zulu fece piu’ o meno un milione di morti, e senza armi da fuoco! Non e’ quindi che i neri siano piu’ buoni dei bianchi, all’occasione. E’ un fatto pero’ che gli occidentali hanno, o meglio abbiamo, piu’ responsabilita’ degli altri per il semplice motivo che piu’ degli altri ne abbiamo fatte.
    I parti, nonni degli iraniani di oggi, hanno il grave torto di avere distrutto Babilionia, ombelico del mondo per 4.000 anni. Se avesse vinto Serse e avessero perso i greci non e’ che il mondo e la civilta’ sarebbero scomparsi, solo sarebbesro stati diversi. Per me, uno vale l’altro, visto che NESSUNO libera gli uomini e le donne dalla supremazia del potere.
    Cio’ detto, nessuno vuole invadere l’Iran, ma vari lo vogliono condizionare, limitarne la crescita e farselo “amico”, cioe’ sarellite. Il golpe angloamericano contro Mossadeq non fu un’invasione terrestre, ma, appunto, un “condizionamento”. Avvenuto non migliaia di anni fa, ma poco piu’ di 50 anni fa e i cui effetti, molto brutti, pagano ancora oggi gli iraniani e di riflesso anche noi. Come vede….
    L’unico motivo per cui l’Iran non e’ stato ANCORA UNA VOLTA colpito e’ la paura per le conseguenze e l’uso alternativo delle “pressioni” di vario tipo al postoi, per ora, dei mezzi militari, vale a dire guerra fredda invece che guerra calda, militare. Come per l’Urss a suo tempo. Come anche per la Cina, oggi, con una flotta militare Usa schierata nel Pacifico (che rischia di dover cambiare nome….).
    Tutto qui. Mi pare siano dati innegabili, motivo per cui non vedo perche’ lei se ne sia adontato.
    Riguardo il Medio Oriente, non vorrei le sfuggisse che da decenni si susseguono guerre e tragedia NON per fatti di ieri mattina, ma per fatti avvenuti – e assai male interpretati e molto bene manipolati – quasi 2000 anni fa e per altri decisi dall’Inghilterra meno di un secolo fa. Insomma, la Storia esiste. E condiziona.
    Un cordiale saluto.
    pino
    P. S. Io non credo di essere piu’ buono di lei, ne’ vicevarsa. Pero’ se una dei due tratta a pedate l’altro per decenni, e’ ovvio questi reagisca con scarsa simpatia e magari, se puo’, anche a bastonate. Elementare, no? Idem per i rapporti Occidente\resto del mondo. E’ per questo che le pedate andrebbero limitate…. O eliminate.

  34. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Vox,
    è commovente che in questo Blog, sovente venga citato pure Orwell, quasi sempre solo in chiave “anticomunista”,senza nemmeno averlo ben letto.
    Ma si sa, per “qualcuno”,solo i dati che combaciano con la propria mentalità sono validi e solo il fastidio di confrontarsi con “qualche cosa di diverso” dai propri pregiudizi ,spinge alla “FUGA”,con ridicole scuse.
    ___________________________
    “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario!”
    __________________________________________

    La fine degli imperi porta con sè a volte farse e tragedie “tragicomiche” con interpreti al presente, che fuggono o nascondono la testa come gli struzzi pur di non ammettere l’evidenza.
    E’ il caso di Peter, che non sapendo più cosa dire,..si rifugia nella banalità di asserire che tutti i popoli, le nazioni, sono crudeli..meno forse..(la mamma e le sorelle, come nel famoso caso di omofobia indotta da corna).
    Romani e greci si comportarono nè più e nemo come Persiani, Cinasi ,Mongoli..ect ,i Barbari come si sa sono sempre gli altri,come nel caso della Sylvi ,dove i confini della civiltà sono addirittura ristretti al Friuli.

    E’ interessante notare come poi si contraqddicano in maniere palese, quando come Cristiani ed eredi del Sacro roamano (cristiano) Impero devono ammettere che le usanze dei barbari tedeschi usciti dalle selve contribuirono in modo determinante alla fine della schiavitù (ovviamente)di legge.

    Oggi immensi spostamenti di persone avvengono in Cina ed in India dove a tutti gli anni centinaia di migliaia di persone si spostano verso la Civiltà industriale inurbandosi.
    La Cina oggi sta chiedendosi se lanciare un grande piano “case”,per esempio allentando la crescita esterna per aiutare quella interna..cose già viste da noi..40 anni fa, come dall’iItalia per esempio partono 1,7 Miliardi di Euro, verso la Cina..rimesse di emigrati…solo che quando lofacevamo Noi andava tutto bene..nevvero!

    Com’è piccolo il mondo in fondo, quando è tutta economia di mercato,questi imbecilli prima predicano la libertà di circolazione di merci e capitali come assunti morali della vera democrazia, poi quando fa comodo vorrebbero mettere le mutande al mondo !

    Fatto sta che che centinaia di migliaia di persone altrove, passano dalla civiltà feudale di tipo asiatico a quella industriale moderna ..e noi ..embè che piaccia o meno faremo come i Romani, che accolsero in un primo tempo i barbari nei confini..per durare almeno un trecento anni in più, poi sappiamo tutti come è finita..(per i romani )…inevitabilmente!

    cc

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Dimenticavo la cosa piu’ importante: l’Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz, cosa che perlatro e’ impossibile possa fare dati i rapporti di forza militari esistenti, solo ed esclusivamente perche’ l’Occidente ha inasprito le sanzioni economiche , che oltre a essere pretestuose come a suo tempo quelle contro l’Iraq mirano solo a impedire il decollo industriale dell’Iran. Lei giustamente dice che l’Iran non puo’ arrogarsi il diritto di chiudere il golfo Persico, ma dimentica di dire che l’Occidente non puo’ arrogarsi il diritto di chiudere, strangolandolo, l’Iran. Per giunta usando strumentalmente le stesse bugie e panzane gia’ utilizzate contro l’Iraq. Piu’ che gli iraniani, dovrebbero inferocirsi gli amricani e gli europei, presi di nuovo per il. culo e spinto di nuovo a macchiarsi le mani di sangue. O no? E se per restare abbarbicati al proprio benessere non ci si ribella, allora si e’ complici. O no?
    Buona domenica.
    pino
    P. S. Senza contare che alla fine a restare fregati saremo, o meglio gia’ siamo noi italiani. Il petrolio libico infatti ce lo siamo gia’ perso, e’ passato sotto l’ombrello franco inglese e abbiamo perso le condizioni di favore conquistate man mano dall’Eni. Ora ci stiamo perdendo il petrolio iraniano. Avanti di questo passo, il petrolio e la benzina da dove li prenderemo? Quanto dovremo pagarli? Li paga lei? Questa politica demenziale ci costera’ ben piu’ della manovra Monti….
    Con il golpe contro Mossadeq gli angloamericani buttarono fuori gioco l’Eni, che s’era offerta di aiutare l’Iran a nazionalizzare il petrolio senza restare soffocato dal blocco navale ed economico. Idem con l’invasione dell’Iraq. Del resto l’Eni accoltellava i francesi aiutando, giustamente, ma in nome del petrolio, la Resistenza algerina contro il pesante giogo coloniale francese. Vedra’ come abbaieremo anche contro l’Algeria, con accorre della VI Flotta, non appena la diga del potere militare, educato nelle accademie militari francesi e inglesi, a volte anche americane, iniziera’ a cedere….

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Gli Stati Uniti detengono lingotti d’oro più di ogni altro paese, con circa 2,39 volte piu’ di quella del paese leader, la Germania”.
    ——————————————————————————-
    Sarebbe interessante, per lei egregia signora addirittura istruttivo, sapere quanto di questo oro sia “pulito” e non frutto di porcate
    varie.
    Si accusa, spesso a ragione, altrettanto spesso a minchia, la piccola Svizzera di averne approfittato, sugli US invece silenzio da tomba, tutti muti come pesci.

    C.G.

  37. Peter
    Peter says:

    x Pino

    caro Pino, le rispondo dato che sapevo che avrebbe scritto al mio indirizzo, ed ho dato un’occhiata al blog…
    Brevemente, dato che la questione e’ divenuta ormai vexata quaestio. Dopodiche’, mi ritiro a vita privata come ho gia’ detto.
    Con rispetto per lei, sono riuscito a farle dire ‘nessuno vuole invadere l’Iran’. Veda di dirlo, se puo’, a Vox, quando lo dico io dice che sono pazzo, o in malafede, o la caxata del secolo, etc etc….
    Lei Pino dice che lo si vuole condizionare (l’Iran). Scusi, embe’? la politica internazionale e’ da sempre fatta di reciproci condizionamenti, il che e’ meglio delle bombe, o lance, o catapulte, finche’ non si arriva o arrivava, purtroppo, a quello.
    Dice che dati gli attuali rapporti di forza, l’Iran proprio non puo’ chiudere Hormuz…ed io sono d’accordo, finche’ nel gioco non entrerebbe il carico da undici, cioe’ le atomiche, che e’ cio’ che ripeto da giorni.
    Qui si dice che l’Iran ha il diritto alle atomiche come Israele. Prosaicamente, rispondo all’americana, perche’ a volte ci azzeccano: two wrongs does not make one right…
    Lei Pino dice che l’Iran ha diritto al suo decollo economico, a sorti migliori, e progressive, ad un nuovo rinascimento, etc etc. Percio’ ha bisogno del nucleare civile, cosi’ usa il petrolio per altri scopi, cioe’ per venderlo tutto ai cinesi, forse? A parte il fatto che puo’ usare benissimo cio’ di cui la natura lo ha generosamente gia’ dotato, cioe’ il petrolio, sia per una cosa che per l’altra, la sua mi pare un’argomentazione pretestuosa. E dannosa per gli interessi occidentali tout court, dato che il petrolio iraniano e’ arabo e’ meglio che ce lo cucchiamo noi che non i cinesi. E se chiede a ma, lo paghiamo gia’ troppo, ma di questo dovremmo anche chiedere conto alle famose Sette Sorelle. Ed agli stati che tassano poi a dismisura benzina e diesel.
    L’Italia sara’ lasciata all’asciutto? ma no, non credo. Non l’hanno lasciata a secco per 60 anni. E’ vero che ha quasi sempre avuto governanti idioti e corrotti, ma gli italiani in genere sono ok, per cui godiamo di una certa indulgenza da sempre, o almeno dal Fascismo in poi…i cattivi pastori, e tutto il resto.

    un caro saluto

    Peter

  38. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    il laghetto era solo parzialmente gelato!!!
    Constato che sicuramente “almeno un milanese” sa di che ho raccontato.
    Non ho dubbi che fin lassù possa averla guidata il profumo del prosciutto e dello spek, oltre che il panorama!
    Complimenti al suo buon gusto di cui non dubitavo!!!

    Ps: forse non sa che Lì avviene la prima stagionatura del prosciutto istriano, che solo in un secondo tempo viene esposto alla Bora e all’aria salmastra che gli dà la consistenza e il sapore tutto particolare!

    Sylvi

  39. Peter
    Peter says:

    ecco, questa ‘masturbazione del gusto’, di cui Uroburo e Sylvi sono qui insigni italici esponenti, e’ una cosa tipicamente italiana, che mi ha sempre fatto senso.
    Almeno Sylvi e’ coerente, dato che e’ inequivocabilmente e dichiaratamente ricca, destrorsa, amante del benessere e del cosiddetto ‘beau vivre’, etc. Mah…

    un saluto a tutti

    Peter

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Non vedo dove sia il problema se su Iran o altro ci siano opinioni diverse. Vox ragiona non con la mia zucca, ma con la propria testa, esattamente com Peter, CC, ecc,
    Nessuno vuole invadere l’Iran, ma limitarne la crescita si’, se necessario anche a bastonate. Certo, da sempre la politica e’ politica, ognuno cerca di condizionare gli altri. Il problema pero’, neppure troppo trascurabile, e’ che noi usiamo farlo anche organizzando golpe (Mossadeq, Sukarno, Pinochet, Lumumba,….) e dittature militari spesso feroci (Argentina, Cile, Indonesia, Iran, ecc.), mentre l’Iran, la Cina, ecc., invece NO. Certo, potessero lo farebbero anche loro, essendo persone come noi, ma non possiamo ragionare a base di processi alle intenzioni, a n base di Se’ e di “ma” e neppure a base di “se mia nonna avesse le ruote sarebbe in trolley”.
    L’Iran NON intende vendere TUTTO il suo petrolio alla Cina, anche se ha il diritto di farlo specie se continuiamo a strangolarlo. Sono gli Usa, con annessi e connessi, che vogliono esasperare l’Iran fino a spingerla a fare l’errore di vendere “tutto” il petrolio ai cinesi o a bloccare Hormuz. Perche’? Elementare, Watson! Perche’ sono gli unici due argomenti che consentirebbero di fare accettare all’opinione pubblica occidentale di colpire militarmente l’Iran, come del resto conferma per esempio cio’ che lei qui espone. Infatti il tema “pericolo atomico” e il tema “sicurezza di Israele”ormai attaccano poco, usati come sono gia’ stati usati con disonesta’ ripugnante.
    Lei inoltre, Peter, dimentica una cosa, recente e non vecchia di millenni: gli Usa – e l’Europa – hanno gia’ fatto una lunga guerra, con milioni di morti, all’Iran servendosi dell’Iraq. Salvo poi inculare – mi scusi il termine, ma chiarisce bene le cose – anche l’Iraq… Due piccioni con una fava. Questa e’ l'”onesta'” e la “superiorita'” dell’Occidente! In nome dalla quale insistiamo a voler schiantare (anche) l’Iran.
    Spero di non turbare con le mie dimostrazioni, inconfutabili, il suo buen ritiro a vita privata. Stiamo pero’ attenti: ritirarsi mentre arrivano forse gli untori non sempre e’ saggio. Puo’ essere che quando si riaprono gli occhi il paesaggio sia radicalmente cambiato. Dalla primavera araba a un nuovo generale inverno….
    Sempre sperando, ovviamente, di sbagliarmi. Ma le leggi della fisica della gravita’ e dell’impossibilita’ del vuoto, destinato a essere occupato e riempito da “altro”, non ammettono eccezioni. E non fanno neppure sconti.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Basare la nostra politica energetica sulla nostra simpatia di italiani e sullo stellone anziche’ su approvvigionamenti petroliferi certi, e’ molto da incoscienti.

  41. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Sono d’accordo, stranamente, con tutto ciò che ha detto!
    E giustamente due torti non hanno mai fatto una ragione.
    Però mi si torce lo stomaco a volte leggendo post di incitamento alla guerra, alla distruzione di una civiltà a favore di un’altra.
    Come non ci fossero alternative pacifiche!

    A una visione della Storia che non ha insegnato assolutamente nulla; alla obnubilazione che grida al “tanto peggio tanto meglio”!

    E perciò ritornerò a scrivere e descrivere la civiltà delle mie terre che conoscono fin troppo bene invasioni, guerre, distruzioni, fame e sottosviluppo.
    E non possiamo dire: vedetevela fra voi, arrangiatevi…magari!!!
    Non ci vendono il petrolio? Che se lo bevano!
    Lo vendono alla Cina? e la Cina a chi venderà le sue porcherie che produce con il petrolio?

    Una Nazione, l’Iran,ricchissima, che ha larghissimi strati di popolazione ancora quasi all’età della pietra; che non investe nello sviluppo civile e sociale perchè deve sviluppare l’atomica per distruggere Israele, come se tutti gli altri stessero con le mani in mano…!!!
    che non permette ai suoi giovani, tutti, di studiare, conoscere il mondo, scegliere la loro vita…che non sa usare la diplomazia, solo la forza ( vedere come si comporta all’ONU), questa è una Nazione guidata da folli criminali che porteranno nell’abisso prima il proprio popolo, poi forse…, Altri.
    Ho pietà degli iraniani dei villaggi sperduti; delle iraniane ancora analfabete che non sanno che cosa sia una lavatrice per non farle morire di fatica; che non sanno che cosa significhi scegliere l’amore; che non sanno che cosa sia la libertà di pensare.
    ( La Danieli, azienda metalmeccanica, ha lavorato per decenni in Iran. Parlo di racconti di amici tecnici e ingegneri che là lavoravano!)
    E i nostri occidentali, così pieni di tutto, vorrebbero che tornassimo come loro??????
    L’ideologia fa impazzire per caso??? Spero mi risponda CC.

    Non se ne vada!

    Sylvi

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