Finalmente si protesta in piazza S. Pietro contro l’omertà vaticana sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Proprio mentre dall’Olanda arriva l’ennesimo mega scandalo della pedofilia del clero e della annessa protezione vaticana

Un nuovo scandalo per la pedofilia di troppi sacerdoti scuote la Chiesa. Questa volta tocca all’Olanda, dove sotto la spinta dell’opinione pubblica, la Conferenza episcopale olandese l’anno scorso aveva deciso di istituire una commissione d’inchiesta sugli abusi commessi dai preti pedofili.  I sei membri della commissione includevano un ex magistrato, uno psicologo e doventi universitari. Presidente, l’ex ministro Wim Deetman. L’inchiesta ha riguardato oltre 800 sacerdoti  e ha indagato su quanto accaduto dal 1945 al 2000. Come già per gli Usa, Australia e Irlanda, la conclusione è agghiacciante: gli abusi si contano infatti a decine di migliaia, la Chiesa e il Vaticano li conoscevano bene, ma, come sempre, non hanno mai avuto nulla di ridire e non hanno mai preso iniziative per punire i responsabili degli abusi. Nel rapporto si legge tra l’altro:

- “Il problema degli abusi sessuali era ben noto agli ordini e nelle diocesi della Chiesa cattolica olandese, ma non furono prese le misure appropriate”;

- la Chiesa olandese e il Vaticano “pur sapendo non hanno aiutato le vittime”;

- degli oltre 800 autori di abusi “105 sono ancora vivi”.

Eppure in Italia lo spazio dedicato a questo nuovo orrore è minimo. In televisione non mi pare se ne sia parlato, e non è certo colpa di Minzolini. Nei giornali cartacei e nei loro siti online o non se n’è parlato o se ne è parlato poco e di sfuggita nelle pagine interne e nella loro parte bassa, mai in apertura. E’ interesante notare che si tratta di una omertà stranamente simile a quella che vige sempre riguardo gli abusi e i crimini di Israele contro i palestinesi.

Poco o nullo lo spazio dedicato anche a una iniziativa senza dubbio interessante, ma a mio avviso tardiva. Dopo avere raccolto via Internet oltre 40 mila firme a un appello che chiede la fine dell’omertà del Vaticano sulla scomparsa di sua sorella Emanuela, sparita a quasi 16 anni nel giugno del 1983, Pietro Orlandi ha dato appuntamento a tutti i firmatari per domenica, 18 dicembre, direttamente in piazza S. Pietro. Un gesto in apparenza talmente dirompente da apparire provocatorio. Fatto però con un ritardo di quasi 30 anni. Non ho mai capito – o forse l’ho capito fin troppo bene – perché neppure i radicali di Marco Pannella abbiano mai organizzato una simile clamorosa richiesta di chiarezza vaticana, nonostante io l’abbia più volte proposta quanto meno all’onorevole Maurizio Turco quando era un europarlamentare, prima cioè che diventasse un deputato del parlamento italiano quale è oggi.

Dopo la pubblicazione, avvenuta nel 2003, del primo dei miei due libri dedicati alla scomparsa di Emanuela Orlandi, Pannella mi invitò a tenere una relazione sull’argomento in occasione di un convegno del partito radicale come al solito decisamente anticlericale. Il convegno si svolse nella stessa aula dove a suo tempo venne interrogato dall’Inquisizione Galileo Galilei  e vi partecipò, tra gli altri, il saggista spagnolo Pepe Rodriguez, autore di vari libri esplicitamente anticlericali fin dal titolo, come per esempio “Dio è nato donna”.

Ben venga dunque la pur tardiva iniziativa di Pietro per domenica 18. Ma ci sono vari punti deboli, che lasciano pensare che da parte vaticana o non ci sarà nessuna risposta, come da 28 anni ad oggi, oppure ci sarà una risposta di comodo, fors’anche preconfezionata ad hoc. Pietro infatti si rivolge all’attuale pontefice, papa Ratzinger, con una fiducia enorme, che NON trova nessuna giustificazione nella ormai quasi trentennale omertà. Questo infatti il testo del suo appello, firmato fino ad oggi da oltre 40 mila aderenti, me compreso tra i primissimi se on il primo in assoluto:

”Santità, mi rivolgo a lei nella sua duplice veste di capo di Stato e di rappresentante di Cristo in terra per chiederle di porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983. Il sequestro di una ragazzina è offesa gravissima ai valori religiosi e della convivenza civile: a Emanuela è stata fatta l’ingiustizia più grande, le è stata negata la possibilità di scegliere della propria vita. Confido in un Suo forte e ispirato intervento perché, dopo 28 anni, gli organi preposti all’accertamento della verità (interni ed esterni allo Stato Vaticano) mettano in atto ogni azione e deliberazione utili a fare chiarezza sull’accaduto. Un gesto così cristiano non farebbe che dare luce al Suo altissimo magistero, liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene dalla straziante condanna a un’attesa perenne”.

Come si vede, tono e sostanza molto dimessi e rispettosi, tali da apparire subalterni. Pepe Rodriguez nel convegno radicale spiegò che “per un cattolico mettersi contro la Chiesa è una cosa molto ardua, di fatto impossibile, perfino quando si tratta di avere subito casi di pedofilia da parte di membri del clero”. Pietro Orlandi inoltre – se non lo è tuttora – è stato cittadino e inquilino del Vaticano come l’intera sua famiglia nonché dipendente della banca vaticana IOR come la sua consorte.

C’è però un motivo preciso che rende intrinsecamente debole l’appello, anche se ovviamente spero anch’io che possa avere successo. Pietro chiede infatti a Ratzinger “di porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità”. Il problema è che il predecessore di Ratzinger, cioè papa Wojtyla, ha più volte dichiarato pubblicamente che per capire cosa fosse successo a Emanuela stava facendo e stava facendo fare “tutto ciò che è umanamente possibile”. Dichiarazione che ho riportato in entrambi i miei libri (il secondo è stato edito nel 2008) a riprova della linea menzognera tenuta fin dall’inizio dal Vaticano e in particolare dalla sua Segreteria di Stato. Come si vede, la fiducia che Pietro da bravo cristiano ripone verso Ratzinger è decisamente fuori luogo.

Che la Segreteria di Stato sappia cosa è successo a Emanuela è assolutamente certo, perché risulta da una serie di atti giudiziari. Mi limito a riportare le prove più gravi:

- nelle stesse ore in cui inspiegabilmente e senza nessun motivo, perfino a insaputa degli  Orlandi, Wojtyla lanciò per primo l’appello che adombrava un rapimento, monsignor Giovambattista Re, dirigente della sezione Affari Italiani della Segreteria di Stato, rifiutava l’offerta di monsignor Francesco Salerno di attivare le proprie conoscenze per capire cosa fosse successo alla ragazza. “No, grazie, è meglio lasciare le cose come stanno”, è stata la sbalorditiva risposta di Re,

- Lo stesso Salerno, interrogato dai magistrati italiani, dopo avere rivelato il gravissimo “No!” di Re ha aggiunto che gli risulta l’esistenza presso la Segreteria di Stato “di un dossier probabilmente risolutivo su caso Orlandi”.

- Il giorno prima di essere interrogato come testimone, il vice capo della Vigilanza, oggi Sicurezza, del Vaticano, ingegner Raul Bonarelli, è stato raggiunto in auto da una telefonata partita dal Vaticano. A chiamarlo era monsignor Bertani, “cappellano di Sua santità”, che gli ordinava esplicitamente di mentire ai magistrati: “Non dire che la Segreteria ha indagato. Dì che non ne sappiamo nulla perché il caso è di competenza della magistratura italiana, non nostra”.  Da notare, oltre alla gravità dell’ordine impartito, il fatto che molto stranamente, ma significativamente, monsignor Bertani sa che Emanuela è spartita in territorio italiano, anziché in quello vaticano come sarebbe pur stato possibile almeno in linea teorica. L’avvocato di Bonarelli è il noto e molto potente avvocato romano Luigi Fischetti, che ha sempre accuratamente vietato al suo cliente  qualunque contatto con la stampa e qualunque dichiarazione pubblica.

- Il Vaticano ha risposto “no!” a tutte le richiesta dei magistrati italiani di interrogare alcuni cardinali della Segreteria. E quando s’è deciso a consegnare almeno i nastri delle registrazioni delle telefonate di chi telefonava alla Segreteria  spacciandosi per portavoce dei “rapitori” di Emanuela s’è scoperto che i nastri erano vuoti: smagnetizzati per cancellarne il contenuto.

- La persona che in quanto capo dell’Ufficio Legale del parlamento italiano inviava in Vaticano le richieste dei nostri magistrati,  in gergo “rogatorie internazionali”, era la stessa persona,  Gianluigi Marrone, che dal Vaticano in veste di suo Giudice Unico si auto rispondeva “No!”. Quando nel 2002-2003 ho scoperto questo incredibile particolare e gli ho parlato, Marrone, deceduto poco più di un anno fa, è stato esplicito: “Io potevo solo firmare quello che il Vaticano mi diceva di firmare: Se lei mi chiede se il Vaticano ha detto tutto quello che sa io le rispondo negativamente”. Chissà la sofferenza di Natalina Orlandi, la più grande delle sorelle di Emanuela: Natalina infatti, altro particolare incredibile che ho scoperto a suo tempo, era la segretaria di Marrone nell’Ufficio Legale del parlamento italiano.

Insomma, Pietro Orlandi di ragioni e motivi ne ha da vendere. Proprio per questo però la sua iniziativa, meritoria, appare debole perché si limita a una supplica evitando accuratamente ogni accusa tra le molte che potrebbe muovere e che nel lontano passato ha almeno in parte mosso in alcune interviste.  Può essere però che la scelta del profilo basso sia stata dettata saggiamente dal voler raccogliere quante più adesioni possibile e portare in piazza S. Pietro quanta più gente possibile, anche se a mio parere le persone che protestano perfino in piazza S. Pietro è difficile che siano davvero molte.

Ma la nota più stonata, tra le altre su cui sorvoliamo, è l’insistere – nei comunicati su Facebook – per “l’apertura della tomba del boss”, ovviamente  della Banda della Magliana,  alias Enrico De Pedis, nella basilica di S. Apollinare. A parte il fatto che la magistratura romana ha già chiarito la vicenda di tale sepoltura fin dal 1995, resta un fatto ben preciso:  Emanuela è sparita nell’83, e secondo una “supertestimone” (!) sarebbe stata uccisa in quello stesso anno, mentre De Pedis è stato ucciso nel 1990. Credere che le spoglie di Emanuela possano essere state nascoste in una tomba creata 7 anni dopo è più adatto a dei visionari da romanzo o a dei depistatori di fatto anziché a chi è davvero animato dalla sete di verità. “Sono talmente esasperata da questa storia senza né capo né coda che non vedo l’ora la aprano la tomba di mio marito, così questa indecorosa e demenziale montatura di lungo corso finalmente finisce”, è il commento della vedova Carla De Pedis.

Avevo deciso di esserci anch’io domenica in piazza S. Pietro, ma una brutta laringo tracheite, che forse è una bronchite, mi impedisce di muovermi da Milano. Speriamo comunque che l’iniziativa di domenica abbia successo, e auguriamo agli Orlandi di riuscire finalmente a sapere la verità. Anche se sperare che a dirla sia il Vaticano equivale a credere che i miracoli li possa fare un papa ancora in vita e perciò non ancora “santo subito!” o non subito.

220 commenti
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  1. sylvi
    sylvi says:

    Se i limiti si raggiungono sia come risorse, sia come impossibità di ulteriore “rapine” e sia come come sistema storico che tende a produrre denaro su denaro, senza passare dalla produzione per la sua valorizzazione,mi pare più che logico che “alcuni” da tempo comincino a pensare ai problemi della “decrescita”e qualcun’altro parli di Marx….cc

    caro cc,

    smettere di produrre denaro su denaro; lavoro per riciclare; lavoro per ricerca di nuovi sistemi di protezione delle risorse; lavoro per la tutela dell’ambiente; lavoro per mantenere e valorizzare quello che c’è…quanti lavori se riuscissimo a reinventarci il modo di vivere questa povera Terra.
    So che non è cosa immediata, ma si potrebbe incominciare a pensarci, senza tornare nè al medioevo nè al dopoguerra.

    E’ Natale: soprattutto i bambini non devono restare senza un sogno…ma è necessaria una carrettata di “cose” prodotte in Cina??? Facendo felici i cinesi ladri di creatività?

    E’ questione di cultura, di scelte culturali…e noi in questi ultimi tre decenni abbiamo inseguito quel ” che sembra” non “quel che è”.
    Poca Scuola, poca responsabilità, poco lavoro, inteso oggi come tempo passato per passare il tempo, non certamente come tempo di arricchimento interiore, oltre che sociale.
    Fino a quando ci sarà un ragazzo/a che “lavorerà” per sopravvivere, o che si abbasserà a farsi mantenere dalla nonna o dall’Inps, fra un lavoretto e l’altro, noi siamo una Nazione a perdere …
    altro che art. 18, che ribadisco è un’arma in mano ai POTERI SINDACALI PER PUNIRE I PADRONI. Cosa loro.

    Il Lavoro c’entra come i cavoli a merenda.
    Dici giustamente che questa è una Crisi del debito; già!!!
    Ma perchè ci siamo indebitati?
    Ti ricordo che Anita scrive dall’America cose molto simili a quelle che viviamo noi in Europa.
    C’entra la carneficina di due GM?? credo di sì.
    Non mi spaventano i cinesi, nè gli indiani, non ancora, se smettiamo di comprare il 50% delle loro cavolate …tutti, loro compresi, ci daremmo una regolata!
    Io non sono brava nelle analisi globali, ma mi difendo nell’analisi del pelo del naso…che, gratta gratta, i peli sono uguali dappertutto!!!
    Osservo i ripiani dei Supermercati, dei negozi di abbigliamento,… i pacchi regalo, piccole cose per grandi fiocchi e cartoncini molto sobri.

    c’è molto da capire e imparare.
    Stamattina sono stata a S. Daniele: spaccio di Trota Regina di S. Daniele e prosciuttificio.
    Si bada al sodo…dei ricchi non so…non frequento Bulgari, nè Hermes.

    Vado alla microrecitina di Natale di mio nipote; questo sì è importante.

    Gli Auguri li farò più avanti.
    Ps: Datti un’occhiata alla lettera di Natale dei Sacerdoti “comunisti” del nordest.
    Ti farà piacere…e non soltanto a te, nel blog!
    Io li ritengo a volte un po’ troppo moderni!!!

    Sylvi

  2. Vox
    Vox says:

    @ Caro CC,
    secondo te, dunque, bisogna continuare questa politica della “crescita”? E fino a quando? Quanto può durare una crescita infinita – un concetto legato proprio alla struttura del capitalismo e al funzionamento dei mercati che tu stesso definisci fallimentari – su un pianeta le cui risorse non sono infinite?

    Non vedo perchè la decrescita debba portare per forza alla servitù della gleba. Potresti spiegare meglio questa tua affermazione?

    Perchè non parliamo di pianificazione, cosa davvero realistica? Almeno in teoria, pianificare vuol dire tener conto sia della reale domanda (regolando la produzione dei beni in offerta), sia la disponibilità delle risorse.

    La crescita causa sovrapproduzione e uso sconsiderato di materie prime, sia rinnovabili che non rinnovabili. Prendi, per esempio, il caso della pesca del merluzzo e del tonno. La spinta a produrre di più (nel caso presente, a pescare sempre di più) non tiene in alcuna considerazione i tempi necessari alla riproduzione dei pesci, portando a rischio di estinzione queste specie. Il tonno blu, tanto per dire, adesso è nel libro rosso.

    La pianificazione di produzione/risorse non piace al mercato, ovviamente, ma sarebbe l’unica soluzione per salvare il pianeta e noi stessi. E questo, naturalmente, vuol dire cambiare drasticamente il nostro assetto politico-economico, e prima che sia troppo tardi.

  3. Vox
    Vox says:

    GLI UOMINI SONO NUMERI

    L’intervista sul Corriere di ieri del ministro del welfare Elsa Fornero (qui) è agghiacciante. Le sua lacrime si sono rivelate quel che erano e sono: lo sfogo di una tecnocrate intenta a distruggere la vita, le speranze e i sacrifici di milioni di italiani con la buona fede del boia. A parte i vari punti tecnici su particolari categorie e calcoli ragionieristici, questa Thatcher in sedicesimo sostiene cinque tesi fondamentali.

    1)«la pensione si commisura alla speranza di vita».
    Innalzare la soglia del pensionamento segue le statistiche e non l’esistenza concreta degli individui. Paradossalmente, se l’aspettativa di vita dovesse crescere ancora, in teoria si dovrebbe accedere alla pensione a 75, 80, 90 anni… La questione è un’altra: con gli acciacchi e le malattie della vecchiaia, i soldi di una pensione tendenzialmente sempre più posticipata serviranno praticamente a pagare le spese di dottori e ospedali.
    E’ giusto, questo?

    2) «Per funzionare ha bisogno di un sistema in crescita. Non ci possiamo permettere la stagnazione e tantomeno la recessione. Il punto è: il lavoro è ciò che ti dà la pensione … vi stiamo chiedendo di lavorare di più, perché questo vi premia».
    Il modello contributivo… di fatto aggancia la pensione a quanto uno ha lavorato e percepito lungo l’intero arco della carriera. Con la flessibilità dei contratti, però, il lavoro diventa un campo minato privo di certezze e lunghe durate. Questo induce ad un affannosa ricerca di impieghi, anche sommati uno sull’altro, pur di accumulare crediti pensionistici. Non è davvero più vita, ma SCHIAVITU’ LEGALIZZATA.
    Si vivrà per lavorare, e non viceversa.

    3) «Se guardiamo alla curva delle retribuzioni, lo stipendio sale con l’anzianità mentre in altri Paesi cresce con la produttività e quindi fino all’età della maturità professionale ma poi scende nella fase finale, perché il lavoratore anziano è di regola meno produttivo».
    La Fornero pensa a bloccare i prepensionamenti e assicurarsi che le aziende tengano alle proprie dipendenze ultrassessantenni fino al 70-mo anno di età prefigurando una paga calante con l’anzianità.
    Sei vecchio ma la tua esperienza e i tuo meriti non contano: devi sgobbare fino all’ultimo e per di più con una retribuzione minore, perché così conviene alle imprese e allo Stato.

    4) «Io vedrei bene un contratto unico, che includa le persone oggi escluse e che però forse non tuteli più al 100% il solito segmento iperprotetto».
    La ministra, che almeno ha il pregio della chiarezza, dice apertamente che l’operazione di maquillage che prevede la riduzione della giungla di contratti atipici in una sola forma contrattuale avverrà in cambio dell’abbattimento dell’ostacolo noto come articolo 18.
    In poche parole, via libera al licenziamento libero. Il lavoratore diventa definitivamente una variabile economica, una merce da usare e buttare via quando non serve più ai profitti.

    5) «Non ce lo possiamo più permettere».
    Può essere presa come la frase-manifesto, che racchiude la filosofia di questo esecutivo etero diretto dalla Bce e dalle banche internazionali.
    Il bilancio dello Stato, gli indicatori economici, il sistema pensionistico, il diritto e la politica: non devono essere al nostro servizio, delle persone in carne e ossa e della comunità concreta. Dobbiamo essere noi, dev’essere la nostra vita a piegarsi alle esigenze contabili e finanziarie. I numeri diventano i padroni assoluti dei bisogni, dei sogni, delle fatiche della gente. I sentimenti, la storia, i progetti, il sangue e il sudore non contano nulla, di fronte alla volontà sacra e incontestabile del denaro.
    Viviamo in un incubo partorito dalla mente di un economista.

    Alessio Mannino
    http://www.ilribelle.com

    ===

    Con tutto questo, vorrei osservare che la Fornero, come tutti gli altri ministri di questo governo (ma anche dei precedenti) a conti fatti non sono altro che servi ben pagati della Goldman Sachs e della BCE, dei Rothchild e dei Rockefeller, i cui voleri e progetti sono tenuti a realizzare. Prima capiamo che questa è una guerra del supercapitale contro i popoli e meglio sarà per tutti noi.

  4. Anita
    Anita says:

    x CC

    “sei anche Tu come Anita, in questo freddo Natale, che capisci rave per fave?
    Sei perdonata anche tu.”

    ——————–

    Caro CC,

    ancora me lo rinfacci?

    Caspita, un piccolo errore di destinatario e ci stai facendo un processo.

    Non nominare il nome di…Anita…invano.
    E’ uno dei 10 Comandamenti!

    Anita

  5. controcorrente
    controcorrente says:

    Novella di Natale !!

    Da raccontare ai “bimbini” sotto il Fogolar…!!

    Il Giostraio di Lo.no !

    In Mondo è come la giostra di Lo.no , quella del Ciapacodin.
    Sono anni che non vedo più il”Ciapacodin” della Giostra, era un’istituzione per centianaia di bambini che trovavano la giostra sul Lungomare ovest di Loano ai confini con Borghetto !

    Anche i miei bimbini proletari(poco più fortunelli),frequentarono a lungo la Giostra del Ciapacodin , dove ” ciapa” sta per prendere e “codin”,era il classico “codino” che pendeva tra cavallucci , finte ferrari, locomotive e altro ancora ,che giravano incessantemete in un eterno circolo , senza mai andare da nessuna parte.
    Così tutti gli anni !
    Chi “Ciapava” il “Codin” aveva diritto ad un giro gratis.

    I Bimbini ne erano convinti,e noi Adulti lasciavamo credere che chi “ciapava” era sempre il più astuto ed il più bravo!
    Vuoi deludere l’innocenza bimbina…peccato mortale ! , (non è vero Slyvi ,amore mio !)

    Beh , devo dire che ogni tanto, il giostraio permetteva che questo accadesse, come nella vita…a volte(pochissime) succede che chi “ciapa” è anche bravo ”
    Ma statisticamente o stocasticamente, i genitori “accorti” ed in buona fede ,sanno perfettamente che non è cosi …
    Il tutto dipendeva dai giri che ” l’imbranato” faceva a pagamento “genitori”…!!

    Ma vuoi spiegare tutto questo a dei bambini innocenti…e togierli la speranza del futuro..!!
    Nooo peccato mortale…
    Il Mondo è come la Giostra di Loano…, ed a onor del vero il “giostraio” non era proprio così speculatore…ma lo era stocasticamente parlando !!!

    Buona notte bimbini !!

    cc
    – Domani vi spiego la morale della favola , perchè capisco che non sono Rodari !!

    Ahhh … la Giostra , nulla a che vedere con il Vico…non sono mai stato per l’eterno ritorno…anche se le Giostre sono istruttive nel breve periodo …come dire, sono anni che non ho più visto il CiapaCodin !

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Novella di Natale !!

    Da raccontare ai “bimbini” sotto il Fogolar…!!

    Il Giostraio di Lo.no !

    In Mondo è come la giostra di Lo.no , quella del Ciapacodin.
    Sono anni che non vedo più il”Ciapacodin” della Giostra, era un’istituzione per centianaia di bambini che trovavano la giostra sul Lungomare ovest di Loano ai confini con Borghetto !

    Anche i miei bimbini proletari(poco più fortunelli),frequentarono a lungo la Giostra del Ciapacodin , dove ” ciapa” sta per prendere e “codin”,era il classico “codino” che pendeva tra cavallucci , finte ferrari, locomotive e altro ancora ,che giravano incessantemete in un eterno circolo , senza mai andare da nessuna parte.
    Così tutti gli anni !
    Chi “Ciapava” il “Codin” aveva diritto ad un giro gratis.

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Novella di Natale !!

    Da raccontare ai “bimbini” sotto il Fogolar…!!

    Il Giostraio di ..pinco pallo!

    In Mondo è come la giostra di Pino pallo , quella del Ciapacodin.
    Sono anni che non vedo più il”Ciapacodin” della Giostra, era un’istituzione per centianaia di bambini che trovavano la giostra sul Lungomare ovest di Loano ai confini con Borghetto !

    Anche i miei bimbini proletari(poco più fortunelli),frequentarono a lungo la Giostra del Ciapacodin , dove ” ciapa” sta per prendere e “codin”,era il classico “codino” che pendeva tra cavallucci , finte ferrari, locomotive e altro ancora ,che giravano incessantemete in un eterno circolo , senza mai andare da nessuna parte.
    Così tutti gli anni !
    Chi “Ciapava” il “Codin” aveva diritto ad un giro gratis.

    I Bimbini ne erano convinti,e noi Adulti lasciavamo credere che chi “ciapava” era sempre il più astuto ed il più bravo!
    Vuoi deludere l’innocenza bimbina…peccato mortale ! , (non è vero Slyvi ,amore mio !)

    Beh , devo dire che ogni tanto, il giostraio permetteva che questo accadesse, come nella vita…a volte(pochissime) succede che chi “ciapa” è anche bravo ”
    Ma statisticamente o stocasticamente, i genitori “accorti” ed in buona fede ,sanno perfettamente che non è cosi …
    Il tutto dipendeva dai giri che ” l’imbranato” faceva a pagamento “genitori”…!!

    Ma vuoi spiegare tutto questo a dei bambini innocenti…e togierli la speranza del futuro..!!
    Nooo peccato mortale…
    Il Mondo è come la Giostra di pinopallo …, ed a onor del vero il “giostraio” non era proprio così speculatore…ma lo era stocasticamente parlando !!!

    Buona notte bimbini !!

    cc
    – Domani vi spiego la morale della favola , perchè capisco che non sono Rodari !!

    Ahhh … la Giostra , nulla a che vedere con il Vico…non sono mai stato per l’eterno ritorno…anche se le Giostre sono istruttive nel breve periodo …come dire, sono anni che non ho più visto il CiapaCodin !

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Scusa Anny , ma non avevo capito che il destinatario del 65 era Peter e non io ..adesso è chiaro !

    cc

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Vox,

    ..anche tu FILI MII ,rave per fave..e quando mai io avrei affermato ciò e dove…?

    …Non vedo perchè la decrescita debba portare per forza alla servitù della gleba. Potresti spiegare meglio questa tua affermazione?

    Io non ho mai detto nemmemo questo, ma li leggete i miei Post o noh?,Io ho semplicemente detto ,che non sono del tutto convinto di perseguire una politica di decrescita , poichè per farlo, bisogna risolvere a monte il Problema dello Stato e del Potere Politico…

    O pensi che basti svegliarsi una mattina e pensare che tutto il Mondo Occidentale (così com’è ..) si eviri per una giusta causa ?

    cc

  10. Vox
    Vox says:

    @ CC
    Scusami, ho appena riletto i post più vecchi e ho notato che quelle affermazioni tu le avevi solo riprese come citazioni di un post di Sylvi. Ora le cose quadrano, mi sembrava strano, infatti…

    Sono daccordo che i problemi da risolvere siano prima quelli a monte (Rigor Montis in particolare e capitalismo in generale)

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ” E’ Natale: soprattutto i bambini non devono restare senza un sogno…ma è necessaria una carrettata di “cose” prodotte in Cina??? Facendo felici i cinesi ladri di creatività?”
    ——————————————————————————–
    Scrive Silvy.

    Tempo fa ero a Ginevra al Congresso annuale di Medici senza Frontiere e passeggiando per la città ho visto un paio di cinesi
    (sicuramente cinesi dato che mi riesce facile distinguerli dai giapponesi) i quali stavano fotografando una borchia di una ruota di una Ferrari.
    Pensavo: garantito che troveranno la maniera di produrla pressochè simile. I miei pensieri sono andati a quell’ingegniere di Maranello che ci ha studiato magari giorno e notte per disegnarla…

    C.G.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Invece la Komare:

    “Per salvaguardare i pozzi di petrolio, non per appropriarsene”.
    ( A salvaguardia di chi? Di che cosa? A quale scopo?)

    “I pozzi erano l’oggetto di vandalismo, non ce n’era neanche per la popolazione”.
    (Lo racconti ad un altro, i regolari irakeni, sabotandoli, volevano evitare lo scippo di cui siete maestri)

    “Ma cosa si crede che il petrolio grezzo si possa usare cosi’ come sorge dal sottosuolo?”
    (Dove c’è greggio, poco distante ci sono raffinerie. Si informi invece di sparare corbellerie, o meglio: arrampicarsi sugli specchi.
    Accà nisciun’ e fesso, dicono a Napoli.
    Tenkiù.

    C.G.

  13. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Saddam e le sue forze armate in ritirata dal Kuwait bruciarono
    700 pozzi petroliferi come parte di una politica di terra bruciata. (Guerra del Golfo)

    Gli incendi bruciarono fuori controllo per dei mesi a causa dei pericoli di invio di squadre antincendio, mine erano state posizionate in aree attorno ai pozzi di petroliere.
    Circa 6 milioni di barili di petrolio furono persi ogni giorno.

    Alla fine, equipaggi privati sotto contratto estinsero le fiamme, per un costo complessivo di 1,5 miliardi di dollari al Kuwait.
    Le fiamme bruciano per circa dieci mesi, causando inquinamento diffuso.
    ——-

    Successivamente nel 2003, Saddam, le sue forze militari ed i rivoluzionari fecero il bis in Iraq, causando miliardi di danni anche se non massivi come in Kuwait.

    Ecco perche’ forze alleate salvaguardavano i pozzi.

    Di recente altri pozzi petroliferi furono incendiati….mi sembra nella regione di Basra.

    Iraq ha o aveva raffinerie gia’ non sufficienti, ed inoltre deteriorate da anni di negletto.

    Sono quasi alla pari ma soggetti a molte chiusure dovute a perdite del grezzo da tubazioni arrugginite……

    Credo che io debba fare un appuntamento con uno psichiatra per trovare cosa succede al mio cervello per farmi perdere tempo cercando di ragionare con lei.

    Anita

  14. Vox
    Vox says:

    IL CIRCO BILDERBERG E LA DEMONETIZZAZIONE

    CON GRANDE EFFICACIA LA GIUNTA ITALIANA METTE AL BANDO IL CONTANTE
    di Richard Cottrell

    […] in Italia, abbiamo assistito alla recita di un dramma teatrale durante la presentazione della pianificazione dell’aumento dell’età pensionabile, nella forma di un ministro-donna apparire piangente in televisione in prima serata.

    Ma tutto questo non è che fumo e specchietti per le allodole, per mascherare la reale portata del programma di questo governo di non eletti, e con ogni probabilità la vera spiegazione della caduta precipitosa dell’amministrazione Berlusconi.
    La mia impressione è che al gabinetto Monti si addossi niente meno che un esperimento da laboratorio di massa da effettuarsi sul vivo della gente per vedere se sia effettivamente possibile demonetizzare efficacemente un’intera nazione.

    Pochi giorni fa ho pubblicato un documento su “End the Lie” che avvertiva come il fascismo finanziario potesse assumere come prioritaria l’eliminazione di denaro contante per la stragrande maggioranza degli Italiani. Ebbene, questo è accaduto: “L’amministrazione Monti propone di mettere fuori norma le transazioni superiori ai 1.000 euro eseguite in contanti”.

    Allora, non si tratta tanto di una proposta quanto di un diktat che entrerà in vigore con effetto immediato. Il Parlamento atrofizzato potrebbe respingere il decreto entro sessanta giorni. Ma possiamo stare certi che non lo faranno.

    Il sig. Monti afferma di volere con questa mossa riscuotere le tasse che gli Italiani stanno evadendo. Questa è una dichiarazione di una tale lontananza himalayana dalla vita quotidiana degli Italiani normali, inoltre pronunciata nella terra della mafia, che si è portati a concludere da subito che una carriera eccelsa all’interno della torre d’avorio di una università privata (la Bocconi) ha tenuto separato l’ottimo professore da qualsiasi senso della realtà.

    […] Il Primo ministro è un ex consigliere di Goldman Sachs, che come tutti sappiamo sta al Bilderberg come il Sole sta al nostro sistema solare.
    Un obiettivo costante di Goldman Sachs (alias Wall Street, la Banca Centrale Europea e la City di Londra) è quello di controllare il più possibile tutto il denaro in libera circolazione.
    Nel momento che le banche mettono in circolazione moneta elettronica, resta una sola possibilità alternativa per l’azione di stimolo dell’economia. E questa alternativa, naturalmente, è il denaro sotto forma di banconote e monete che passano di mano in mano tra gli individui normali nel corso delle loro attività quotidiane.

    Cattura la moneta circolante!, e non sarà più necessario per i banchieri preoccuparsi di reflazionare i propri bilanci utilizzando denaro preso a prestito dai mercati, o da altre banche, a tassi di interesse inusitati. (Per reflazione si intende l’espansione della domanda e relativi effetti che accompagnano una fase di ripresa economica.)

    La direttiva significa che i cittadini italiani onesti non avranno altra scelta che quella di movimentare molte delle loro transazioni attraverso le banche, di cui due – cioè Unicredit e Intesa Sanpaolo – sono state da poco sottoposte a tensioni connesse a problemi di flusso di cassa.
    Che fantastico incremento si verificherà dalla cattura automatica di tutte le partite di giro in biglietti contanti oltre un migliaio di euro!
    (Per flusso di cassa si deve intendere l’incremento o la diminuzione che le disponibilità liquide, di una banca in questo caso, hanno subito per un certo periodo di riferimento a causa della gestione aziendale)
    E ricordate, se le banche hanno tutti i vostri soldi, sono loro che possono quindi decidere se lasciarvene avere, o no, a seconda dei casi.

    La macchina del razionamento del denaro è già efficacemente in azione, attraverso 100.000 sportelli automatici sparsi in tutto il paese. Dietro le quinte viene messa in gioco una tecnologia che veramente merita attenzione, come vedremo di seguito. Siamo ad un passo molto breve da qui a sottoporre ad un interrogatorio gli Italiani sul perché vogliono ritirare il loro denaro.
    Di fatto, questo sta già succedendo! Di recente ho sentito una notizia dall’Italia, di un signore che è stato interpellato telefonicamente dal suo direttore di banca, che chiedeva a questo cliente come mai stesse mungendo il bancomat ogni mattina. Il resto di questa storia contiene un linguaggio esplicito non adatto ad essere qui riprodotto.

    Chi ha pensato a tutto questo?

    Come potrà la famosa polizia finanziaria d’Italia, la Guardia di Finanza, far fronte all’enorme nuovo carico di lavoro? Perfino gli attuali 68.000 funzionari, con tutti i mezzi messi a disposizione della loro marina e aviazione militare indipendenti, troveranno difficile sottoporre a controllo 60 milioni di Italiani, e praticamente tutte le loro spese, fino agli spiccioli.

    Bene, i costi supplementari ammonteranno a miliardi. Questo, senza tener conto di tutto il lavoro dei tribunali che dovranno occuparsi delle “canaglie”… si congettura che con buona probabilità l’aumento delle entrate verrà superato di gran lunga dai costi aggiuntivi di polizia e dell’amministrazione.
    Francamente penso che i promotori di questo ambizioso progetto si preoccupino molto poco di questo.

    Vedete, se si riflette per un attimo da certe prospettive conviene scegliere un paese come l’Italia, noto per il suo tradizionale lassismo fiscale, e usarlo come banco di prova per una “demonetizzazione” su vasta scala.

    Inoltre, risulta di enorme vantaggio che l’Italia, praticamente unica, possieda un forte apparato di polizia fiscale militarizzato, i cui poteri (compreso l’arresto e le ricerche casuali ) sono già molto sviluppati.

    Ho già fatto il punto sul fatto che l’amministrazione Monti in sé assomiglia molto ad un esperimento per uscite future in grande stile in altre parti di Europa, e forse anche negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
    Per il momento siamo in presenza di un esperimento di demonetizzazione che, per quanto posso vedere, non ha precedenti moderni nel mondo capitalista…

    Demonetizzare, ammesso che si superino gli ostacoli iniziali, ha conseguenze sociali significative.

    In modo efficace, VIENE CONCESSO L’ACCESSO AL DENARO CONTANTE COME UN PRIVILEGIO. La demonetizzazione agisce come una forma di manipolazione sociale, dati gli intimi rapporti tra le banche, l’oligarchia finanziaria internazionale e le grandi e potenti strutture come l’Unione europea. Fa parte della palese distruzione delle libertà civili e delle libertà private in corso dall’“11 settembre”.

    SIGNIFICA CHE LE BANCHE POSSONO DETENERE E PERFINO CONFISCARE REDDITI E DEPOSITI PRIVATI. Questa è una deviazione drammatica e significativa dalla nostra comprensione abituale di “banca”…
    Naturalmente, assumendo il controllo delle operazioni in contanti, verrà evitata la corsa convulsa agli sportelli bancari, come ora si sta verificando nella “provincia di Bilderberg / Goldman Sachs”, chiamata Grecia.

    GRECIA
    Nel mese di settembre e ottobre, i risparmi e i depositi si sono ridotti di oltre 13 miliardi di euro, quando i Greci sono ricorsi a metterli al sicuro nelle banche di casa “Calzino” e “Materasso”.
    Nel mese di novembre la corsa agli sportelli bancari è continuata senza controllo, inducendo un importante banchiere centrale ad informare una commissione parlamentare addomesticata: “Così, il nostro sistema bancario manca della prospettiva di finanziare la crescita.” Si riferiva, naturalmente, allo tsunami di denaro in fuga dalle banche greche.

    Non credo che gli stranieri, che attualmente sono ancora una volta al governo della Grecia, consentiranno che questo “andazzo” continui ancora per molto…

    ESPERIMENTO ITALIANO
    Quello che sta accadendo in Italia, e che sarà presto copiato in Grecia, è parte integrante del progetto di Sarkozy-Merkel di confezionare una crisi artificiale, al fine di imporre la completa unità fiscale sul continente europeo.

    Alla fine, tutto gira attorno alla digitalizzazione del denaro, il secondo “calcio di sfondamento” a partire dal processo di demonetizzazione. I soldi veri cesseranno di esistere come presenza tangibile in tasca o nella borsa. Invece si avrà qualcosa di simile a una “tasca-telefono cellulare” idonea a compiere ogni operazione, non importa quanto piccola, come prendere una birra o un caffé in un bar. È possibile la ricarica – quando sarà permesso – dal computer centralizzato.

    Isaac Asimov deve guardare dall’alto tutto questo, sprezzantemente affascinato. Soldi che operano nel cyberspazio sono facilmente alla portata delle attuali tecnologie.

    In realtà si tratta di un imbastardimento degli argomenti di Friedrich Hayek a favore di una politica monetarista per le imprese private, che aveva esposto in un suo famoso libro sull’argomento nel 1977 (Denationalisation of Money: An Analysis of the Theory and Practice of Concurrent Currencies).

    Il grande maestro del liberismo Hayek, forse l’economista più brillante di tutti i tempi, giustamente temeva il potere onnicomprensivo delle emittenti centrali di valuta, che egli sospettava avrebbe alla fine procurato una condizione di servaggio su grande scala.

    […] la digitalizzazione del denaro porta a un unico ordine finanziario globale, è un progetto che guarda a successivi sviluppi, prediletti dal Bilderberg e da Wall Street, che senza dubbio ha superato l’ordine del giorno del summit del Bilderberg di quest’anno a St.Moritz
    E, naturalmente, questo andrebbe a rimpinzare per bene la mafia. Chissa’ se il professor Monti ha già riflettuto su questo.

    Richard Cottrell (scrittore, giornalista ed ex membro del Parlamento europeo, collaboratore di End the Lie)

    ttp://EndtheLie.com/2011/12/07/bilderberg%e2%80%99s-roman-circus-italian-junta-effectively-outlaws-cash/#ixzz1gt0jPeP4

    L’effetto piu’ immediato di questa riforma sembra essere il controllo capillare dell’individuo e la limitazione della sua libertà, che sarà dipendente esclusivamente dal volere della banca.
    In pratica, i cittadini non saranno piu’ padroni del loro denaro.
    Un ottimo furto legalizzato.
    Se passa questa norma avrà via l’esperimento di dittatura finanziaria (per poi passare piano piano a quella reale) piu’ audace della storia. Una specie di golpe. E nessuno dei politici italiani, di destra o di sinistra, che dica niente, che sollevi almeno dei dubbi, che richieda un dibattito pubblico.
    E’ sconcertante.

  15. Vox
    Vox says:

    CRIMINI USA IN IRAQ
    (Ma per loro niente corte dell’Aia, mai)

    Nuove denunce delle atrocita’ compiute dagli americani in Iraq
    Documenti e video (attenzione, immagini non per stomaci deboli)

    http://www.informationclearinghouse.info/article30034.htm

    New Pictures Of US Atrocity In Iraq, With Documents and Video

    By David Swanson

    The Iraqi was detained and questioned with his hands tied behind his back, then SGT Rogers skinned his face…

  16. Vox
    Vox says:

    Nel filmato postato sopra, il padre di un soldato racconta la storia del figlio, il quale aveva piu’ volte denunciato crimini compiuti da altri soldati e dai superiori in Iraq (anche con materiale fotografico) . Il soldato, come solo risultato, aveva ottenuto di essere arrestato, torturato e perseguitato dai superiori, fino a morire improvvisamente in carcere.

    Anche i tentativi del padre (un veterano egli stesso) di ottenere giustizia sia per il figlio che per i casi che questi aveva denunciato non hanno raggiunto risultati soddisfacenti. Le alte sfere dell’esercito americano sono troppo interessate a insabbiare quanto piu’ possibile i numerosissimi casi di atrocita’ commesse durante le varie invasioni, esse stesse un crimine per la legge internazionale (se la legge internazionale venisse davvero applicata equamente).

    Per le invasioni illegali e sotto falso pretesto, per i golpe e per l’ingerenza sanguinosa negli affari interni di stati sovrani, cosi’ come per le innumerevoli atrocita’ e i crimini contro i civili commessi in Afghanistan, Iraq, Libia e altri luoghi che sarebbe troppo lungo enumerare, gli Usa meritano da molto tempo la corte dell’Aia e la condanna dell’umanita’ e della storia. Quest’ultima, almeno, e’ senz’altro garantita.

  17. Peter
    Peter says:

    certo che l’ideazione paranoide, dei ‘geni’ che ci vengono proposti dai siti internet, e’ davvero una cosa che fa pensare…

    Intanto osservo che giorni fa l’innominabile del blog (se la nomino gia’ rappresenta secondo lei ‘harassement’) auspicava la demonetizzazione delle transazioni commerciali tout court. Solo che ora, pare, ci stanno pensando i ‘capitalisti’, e allora eccoli subito accusati di fascismo monetario: ma non le va mai bene niente! eppure il povero Monti, si direbbe, cerca solo di limitare l’evasione fiscale endemica in Italia, la vera rivoluzione, diceva Cavour 150 anni fa…

    Orbene, io mi chiedo QUALI transazioni commerciali, da almeno mezzo secolo a questa parte, per non dire da 70 anni, se superiori all’equivalente di poche centinaia di euro di oggi, vengano regolate per valuta contante, ‘cash’.
    Vediamo: pagamenti di riscatti? acquisto di droga? depositi presso banche svizzere di varie origini? una notte con prostitute d’alto bordo, pardon escorts? tangenti? (o secanti…). Insomma, vedete voi.
    Si obiettera’ che le carte da credito sono una cosa di massa da appena una ventina d’anni, ma che dire degli assegni e giro conto?
    Se si compra una casa, lo si fa tramite transfer da banca a banca, tranne forse in Pakistan o Bangladesh…
    Idem per l’acquisto di una macchina, che al limite si puo’ anche acquistare con carta da credito. O forse in Italia non si usa tutto cio’? mah…
    Il vero punto e’ che e’ sempre possibile stabilire l’origine del denaro ‘virtuale’, mentre quella del denaro contante (spesso sporco…) non ne’ di solito cosi’ ovvia…
    Se le banche poi falliscono, e’ ovvio che una famiglia puo’ perdere soldi, dato che oggi le banche coprono fino a 85.000 sterline qui in GB (erano solo 50.000 fino a un anno fa).
    A meno che qualcuno non proponga qui di avrre tutti i risparmi in contanti, e di metterli sotto il materasso…

    Peter

  18. Peter
    Peter says:

    x CG

    distinguere cinesi da giapponesi solo dall’aspetto non e’ di solito possibile. Oggi sono quasi tutti cinesi in giro, sono molto piu’ numerosi, il rapporto sara’ di 15 a 1…
    Si distinguono per la lingua ed i costumi. I giapponesi sono poi piu’ riservati ed introversi in genere, anche molto piu’ educati

    Peter

  19. Anita
    Anita says:

    x VOX

    The Veterans Project.org » Blog Archive » 48 Hours Mystery: “Private Needham’s War” Airs November 12

    http://www.theveteransproject.org/?p=1809

    Ho letto ed ascoltato i 45 minuti del video da lei postato. #119
    Il programma e’ stato anche sulle nostre TV, ci sono discrepancies percio’ e’ impossibile sapere la vera verita’, specialmente quando e’ mischiata con la politica.

    Post-Traumatic Stress Disorder on Soldiers si verifica su 1 su 10 combattenti reduci dall’Iraq, mio nipote era parte of Bravo Company in Iraq, e’ un Marine ed uno dei suoi incarichi era di raccogliere “body parts” dei suoi commilitoni uccisi dalle IEDs roadside explosions, e’ in cura e manifesta sintomi di detachment.
    Insonnia, sudori notturni….incubi.

    Quattro dei suoi amici, hanno fatto ritorno in Iraq per vari turni, sono ritornati senza disturbi mentali, almeno fino ad ora….

    Il Private Needham del video e della storia ha uccisa selvaggiamente la sua ragazza, gli ha spappolata la testa a botte…irriconoscibile, non posso passare giudizio perche’ e’ morto.

    Il video e’ incluso nel link piu’ sopra.

    Anita

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter e x chi e’ interessato…

    Da qualche anno a questa parte molte banche assicurano fino a $ 250’000 dollari per nome o persona.
    Una famiglia di 4 adulti pou’ avere depositi fino ad un milione di dollari.

    Io sto pensando di prelevare una certa sommetta da UBS perche’ non sono assicurati dalla FDIC, non di chiudere i due acconti, ma di lasciarci pochino.

    FDIC = Federal Deposit Insurance Corporation.

    Ma voglio trovare una banca o Credit union che non richiede un minimo stravagante.
    La mia attuale richiede un minimo di $20’000, almeno una volta mi davano il libro degli assegni gratis.

    Soldi in contanti…quasi tutti usano solo carte da credito, io preferisco ad avere contanti alla mano.

    L’avviso e’ di avere un minimo di due mesi in contanti in caso di emergenza, ed di un anno di risparmi.

    La gente e’ un po’ ridicola, non hanno mai soldi in contanti, io sono la loro banca, mi chiamano dagli uffici: puoi prestare $10 a mio figlio per una pizza, o mio figlio e’ a corto di benzina…mi sono dimenticata di andare in banca, devo pagare la donna di servizio…

    Se si deposita $10’000 ed oltre, scatta l’allarme per la IRS, Internal Revenue Service, si deve giustificare la fonte di quei soldi.
    Cosi’ invece di $10’000, si deposita $9’990….ma il controllo e’ stretto.

    Si puo’ dare un regalo annuale di $20’000 per persona esente da tasse.
    Cosi’ ho fatto quando ho passata la casa a mia nuora, con mio marito le abbiamo ceduto un quinto del valore per 5 anni consecutivi, naturalmente con tutte le carte legali.
    E mio marito me lo rinfacciava sempre….ma era la cosa giusta da fare.

    ‘Notte,
    Anita

  21. carlino
    carlino says:

    Mentre il nobel per la pace Obama dichiara finita l’esperienza in Iraq (grazie vox per l’articolo) preparandosi ad un’altra missione di pace in Sirya (e perche’ no? pure in Iran visto che ci siamo), organizzandosi per la spoliazione delle risorse in tutto il medio oriente, ecco un quadro dello stato sociale della nazione…

    50 DATI ECONOMICI DEL 2011 QUASI TROPPO FOLLI DA CREDERE

    FONTE: Economic Collapse
    Anche se molti americani sono davvero frustrati per la situazione economica, la realtà è che la gran parte di loro non ha ancora la minima idea di quanto sia profonda la nostra decadenza economica o quanti problemi ci aspettano se non avverrà un drastico cambiamento. Se non educhiamo il paese sulla gravità dell’economia, continuerà a trangugiare le solite vecchie bugie raccontate dai nostri politici raccontano. Cercare di “ritoccare” qua e là non riuscirà a sistemare l’economia. L’America ha davvero bisogno di un cambiamento radicale. Gli Stati Uniti consumano più ricchezza di quanta riescano a produrre e il nostro debito è in fase di eruzione. Se proseguiremo sulla strada attuale, il collasso economico sarà inevitabile. C’è da sperare che i folli dati economici del 2011 che ho incluso in questo articolo siano abbastanza scioccanti contundenti da riuscire a svegliare qualcuno.

    In questo periodo molte famiglie si riuniscono, e nella maggioranza dei casi la conversazione si orienterà prima o poi verso la politica. Magari molti di voi utilizzeranno la lista qui riprodotta per condividere la realtà della crisi statunitense con la famiglia e gli amici. Se lavoreremo tutti insieme, forse riusciremo a destare milioni di persone e a far modo che si rendano conto che il “business as usual” porterà all’Apocalisse economica nazionale.

    I cinquanta dati del 2011 qui elencati sono quasi troppi folli per essere creduti:

    #1 Uno sconvolgente 48 per cento di tutti gli Americani è considerato a “basso reddito” o vive in povertà.

    #2 Circa il 57 per cento di tutti i bambini negli Stati Uniti vive in famiglie considerate a “basso reddito” o impoverite.

    #3 Se il numero degli americani che “cercano un lavoro” fosse lo stesso di quanto era nel 2007, il tasso “ufficiale” di disoccupazione rilasciato dal governo sarebbe superiore dell’11 per cento.

    #4 Il periodo medio di disoccupazione di un lavoratore negli Stati Uniti è ora superiore alle 40 settimane.

    #5 Un recente sondaggio ha rilevato che il 77 per cento delle piccole imprese statunitensi non ha in progetto l’assunzione di lavoratori.

    #6 Ci sono oggi meno lavori retribuiti negli Stati Uniti di quanti ce ne fossero nel 2000 anche se si sono aggiunte 30 milioni di persone alla popolazione da allora.

    #7 Dal dicembre del 2007, il reddito medio delle famiglie negli Stati Uniti è calato del 6,8% se viene calcolata l’inflazione.

    #8 Secondo il Bureau of Labor Statistics, 16,6 milioni di Americani erano lavoratori autonomi nel dicembre del 2006. Oggi questo numero si è ridotto a 14,5 milioni.

    #9 Un sondaggio di Gallup dell’inizio di quest’anno ha scoperto che circa un americano su cinque che ha un lavoro si vede già come un disoccupato.

    #10 Secondo l’autore Paul Osterman, circa il 20 per cento di tutti gli adulti negli USA stanno svolgendo lavori pagati con stipendi a livello di povertà.

    #11 Nel 1980 meno del 30% di tutti i lavori negli Stati Uniti erano a basso reddito. Oggi più del 40% di tutti gli impieghi negli Stati Uniti è a basso reddito.

    #12 Nel 1969 il 95 per cento di tutti gli uomini tra i 25 e i 54 anni aveva un lavoro. A luglio solo l’81,2 per cento degli uomini di questa fascia di età aveva un lavoro.

    #13 Un recente sondaggio ha rilevato che un americano su tre non sarà in grado di pagare il mutuo o l’affitto il mese successivo se dovesse perdere improvvisamente il lavoro.

    #14 La Federal Reserve ha recentemente annunciato che la ricchezza totale netta delle famiglie statunitensi è calata del 4,1 per cento solo nel terzo quarto del 2011.

    #15 In base a un recente studio condotto dal BlackRock Investment Institute, il rapporto tra debito delle famiglie e reddito negli Stati Uniti è ora del 154 per cento.

    #16 Se l’economia ha rallentato, lo stesso hanno fatto i matrimoni. Secondo un’analisi del Pew Research Center, solo il 51 per cento di tutti gli americani che hanno almeno 18 anni sono al momento sposati. Nel 1960 il 72 per cento di tutti gli adulti negli USA erano coniugati.

    #17 L’U.S. Postal Service ha perso più di 5 miliardi di dollari nello scorso anno.

    #18 A Stockton in California i prezzi delle case sono diminuiti del 64 per cento dal valore di picco del mercato immobiliare.

    #19 Il Nevada ha il più alto tasso di sgomberi per mutui non pagati della nazione da 59 mesi consecutivi.

    #20 Da non credere, ma il prezzo medio di una casa a Detroit è di circa 6.000 dollari.

    #21 Secondo l’U.S. Census Bureau, il 18 per cento di tutte le abitazioni nello stato della Florida è vuoto. Questo dato è del 63 per cento più alto di quanto fosse dieci anni fa.

    #22 Nel2011 la costruzione di nuove case negli Stati Uniti è sul punto di stabilire il nuovo minimo di tutti i tempi.

    #23 Come ho già scritto in precedenza, il 19 per cento di tutti gli uomini americani tra i 25 e i 34 anni ora vive con i genitori.

    #24 Le bollette dell’elettricità negli Stati Uniti sono cresciute più del tasso di inflazione da cinque anni consecutivi.

    #25 Secondo i dati del Bureau of Economic Analysis, nel 1980 i costi sanitari assommavano al 9,5% di tutti i consumi individuali. Oggi raggiungono circa il 16,3%.

    #26 Uno studio ha scoperto che circa il 41 per cento di tutti gli statunitensi in età lavorativa ha problemi di pagamento dei conti sanitari o sta saldando un debito relativo alle proprie cure.

    #27 Se riuscite a crederci, un americano su sette ha almeno dieci carte di credito.

    #28 Gli Stati Uniti spendono circa 4 dollari in beni e servizi che vengono dalla Cina per ogni dollaro che la Cina spende per beni e servizi proveniente dagli Stati Uniti.

    #29 Si prevede che il passivo commerciale degli USA nel 2011 sarà di 558,2 miliardi di dollari.

    #30 La crisi dei pensionati negli Stati Uniti continua a peggiorare. Secondo l’Employee Benefit Research Institute, il 46 per cento di tutti i lavoratori americani ha risparmiato meno di 10.000 dollari per la pensione e il 29 per cento ne ha meno di 1.000.

    #31 Oggi. un anziano americano su sei vive sotto la linea federale di povertà.

    #32 In base a uno studio appena pubblicato, la paga dei CEO nelle più grandi aziende statunitensi è cresciuta del 36,5% negli ultimi dodici mesi.

    #33 Oggi le banche “troppo grandi per fallire” sono più forti che mai. Gli asset totali delle sei maggiori banche statunitensi sono incrementati del 39 per cento tra il 30 settembre 2006 e il 30 settembre 2011.

    #34 I sei eredi del fondatore di Wal-Mart Sam Walton hanno un patrimonio netto che corrisponde più o meno a quello del 30 per cento degli Americani col reddito più basso.

    #35 Secondo un’analisi dei dati del Census Bureau fatta dal Pew Research Center, la ricchezza media netta delle famiglie capeggiate da chi ha più di 65 anni è 47 volte maggiore della ricchezza media delle famiglie capeggiate da quelli che ne hanno meno di 35.

    #36 Se riuscite a crederci, il 37 per cento di tutte le famiglie statunitensi è guidato da individui sotto i 35 anni che hanno un patrimonio netto pari a zero o sotto zero.

    #37 La percentuale di americani che vive in estrema povertà (6,7%) è la più alta mai registrata.

    #38 I bambini senza una casa negli Stati Uniti sono adesso il 33 per cento in più di quanto fossero nel 2007.

    #39 Dal 2007 il numero dei bambini che vivono in condizioni di povertà nello stato della California è incrementato del 30 per cento.

    #40 Triste a dirsi, la povertà infantile sta assolutamente esplodendo in tutta l’America. Secondo il National Center fo Children in Poverty, il 36,4% di tutti i bambini di Philadelphia vive in povertà, il 40,1% di tutti i bambini di Atlanta vive in povertà, il 52,6% di tutti i bambini di Cleveland vive in povertà e il 53,6% di tutti i bambini di Detroit vive in povertà.

    #41 Oggi un cittadino americano su sette e un bambino su quattro usufruiscono dei buoni alimentari.

    #42 Nel 1980 la redistribuzione dei redditi da parte del governo era pari a solo l’11.7% di tutti gli introiti. Oggi assommano a più del 18 per cento.

    #43 Uno sbalorditivo 48,5% di tutti gli americani vive in famiglie che ricevono una qualche forma di sussidio. Nel 1983 questo dato era inferiore del 30 per cento.

    #44 In questo momento la spesa del governo federale è pari a circa il 24 per cento del PIL. Nel 2001 era solo del 18 per cento.

    #45 Per l’anno fiscale 2011 il governo statunitense ha un deficit di bilancio pari a circa 1,3 trilioni di dollari. È il terzo anno consecutivo che il nostro passivo di bilancio ha superato il trilione di dollari.

    #46 Se Bill Gates desse ogni centesimo delle proprie fortune al governo statunitense, riuscirebbe a coprire il passivo di bilancio degli USA solo per quindici giorni.

    #47 Incredibilmente, il governo statunitense ha ora accumulato un debito totale di 15 trilioni di dollari. Quando Barack Obama salì in carica, il debito nazionale era solo di 10,6 trilioni di dollari.

    #48 Se il governo federale iniziasse in questo momento a ripagare il debito nazionale al ritmo di un dollaro al secondo, ci vorrebbero più di 440.000 anni per ripianarlo.

    #49 Il debito nazionale degli Stati Uniti è incrementato in media più di 4 miliardi di dollari al giorno dall’inizio dell’amministrazione Obama.

    #50 Durante l’amministrazione Obama il governo statunitense ha accumulato più debito di quanto fatto da quando George Washington è salito in carica fino alla presidenza di Bill Clinton.

    Naturalmente il cuore dei nostri problemi economici è nella Federal Reserve. La Federal Reserve è una perpetua macchina di debito, ha quasi completamente distrutto il valore del dollaro e ha dato inquietante dimostrazioni di incompetenza. Se il sistema della Federal Reserve non fosse mai stato creato, l’economia degli Stati Uniti sarebbe in condizioni molto migliori. Il governo federale deve chiudere la Federal Reserve e iniziare a emettere moneta che non sia gravata da debito. Sarebbe un significativo passo in avanti per ripristinare la prosperità negli Stati Uniti.

    Durante il 2011 abbiamo fatto molti progressi nell’informare il popolo americano dei suoi problemi economici, ma c’è ancora molto da fare.

    Speriamo che il prossimo anno ancora più cittadini americani si sveglino, perché il 2012 rappresenterà un grosso punto di svolta per questo paese.

    **********************************************
    Fonte: 50 Economic Numbers From 2011 That Are Almost Too Crazy To Believe

    17.12.2011

    Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org

  22. carlino
    carlino says:

    Ma non vi preoccupate che in Italia siamo sulla buona strada. Non sia mai che a qualcuno venisse in mente di non emulare le stelle e strisce.

  23. Peter
    Peter says:

    x Carlino

    ho dato una scorsa, i dati da lei riportati sono interessanti, ma non c’e’ niente di sconvolgente, a parte un tentativo di dare la colpa ad Obama per tutti i mali di questo mondo…
    Domanda: chi stabilisce che quasi la meta’ degli americani ‘e’ al di sotto della soglia di poverta’? come minino, tale soglia dovrebbe essere definita a chiare lettere, non crede? e cosi’ per la poverta’ infantile. Altrimenti, potrebbe anche darsi che i bambini di Cleveland risultino piu’ poveri di quelli di Bombay o Karthoum, per quanto ne sappiamo…il che sarebbe divertente.
    Molte famiglie hanno perso la casa per non poter pagare il mutuo, e’ vero, ma succede lo stesso in Europa (GB in particolare…), per via della crisi e recessione. Di meno negli altri paesi europei, perche’ ci sono meno mutui. La cultura del mutuo per la casa e’ tipicamente anglosassone, nel continente la gente tende a stare in affitto, ed il sistema legale e bancario la incoraggiava in quel senso. Per esempio, in Italia o in Germania ottenere un mutuo era molto piu’ difficile, mentre era anche molto piu’ difficile per i proprietari di case sfrattare affittuari che non pagassero piu’ l’affitto. Qui e’ sempre stato il contrario.
    Il debito pubblico USA e’ aumentato come in tutti gli altri paesi. Obama non ha fatto pero’ una guerra in Iraq o Afghanistan, ha solo ereditato una situazione sviluppata da Bush.
    Ora si trova anche a dover gestire una crisi economica cominciata da prima, un welfare senza soldi che deve aiutare i nuovi poveri, e via dicendo. Almeno, ha messo in opera una riforma sanitaria che dovrebbe includere anche chi era tradizionalmente escluso…il che costa allo stato.
    La Federal Reserve? non mi intendo di banche. Ma ad occhio e croce, un paese federato, cioe’ unito, ha bisogno di una banca centrale federale. Smantellarla significherebbe minare l’unita’ dello stato alle sue fondamenta.

    Peter

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Carlino.
    Vacci piano con quei dati, altrimenti alla komare Anita gli piglia un colpo.

    C.G.

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Credo che io debba fare un appuntamento con uno psichiatra per trovare cosa succede al mio cervello per farmi perdere tempo cercando di ragionare con lei”.
    ——————————————————————————
    Bofonchia la Komare rivolgendosi al sottoscritto..
    Le consiglierei mestamente di aprire gli occhi e magari anche il naso.
    Basterebbe e avanzerebbe, invece di postare panzane, falsi e pelosa propaganda copiata dalle veline del (fascistoide) Patriotic Act.

    Pessima cosa sentirsi orfana di un imbecille chiamato Bush e del suo padrone, quel porco di Cheney i quali, come rimarca giustamente Vox ,dovrebbero IMMEDIATAMENTE essere portati con la forza forza davanti al Tribunale dell’Aia per rispondere di crimini contro l’umanità insieme a quei maiali imbalsamati che vestono la divisa con quattro stellette sul bavero.

    C.G.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S. x la Komare:
    da piccolo vedevo Tarzan andare in giro nudo, Cenerentola che arrivava sempre a mezzanotte, Pinocchio che diceva bugie, Aladino ..un ladro!, Batman guidava a 320 km/h., Biancaneve abitava in casa con addirittura 7 uomini, Popeye fumava spinaci ed era tutto un tatuaggio .
    Come potrei esserle gentile?
    Troppo tardi!
    La colpa non è mia ma della mia infanzia.

    C.G.

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Novella di Natale !!

    Da raccontare ai “bimbini” sotto il Fogolar…!!

    Il Giostraio di Lono !

    In Mondo è come la giostra di Lono , quella del Ciapacodin.
    Sono anni che non vedo più il”Ciapacodin” della Giostra, era un’istituzione per centianaia di bambini che trovavano la giostra sul Lungomare ovest di Lono ai confini con Borghetto !

    Anche i miei bimbini proletari(poco più fortunelli),frequentarono a lungo la Giostra del Ciapacodin , dove ” ciapa” sta per prendere e “codin”,era il classico “codino” che pendeva tra cavallucci , finte ferrari, locomotive e altro ancora ,che giravano incessantemete in un eterno circolo , senza mai andare da nessuna parte.
    Così tutti gli anni !
    Chi “Ciapava” il “Codin” aveva diritto ad un giro gratis.

    I Bimbini ne erano convinti,e noi Adulti lasciavamo credere che chi “ciapava” era sempre il più astuto ed il più bravo!
    Vuoi deludere l’innocenza bimbina…peccato mortale ! , (non è vero Slyvi ,amore mio !)

    Beh , devo dire che ogni tanto, il giostraio permetteva che questo accadesse, come nella vita…a volte(pochissime) succede che chi “ciapa” è anche bravo ”
    Ma statisticamente o stocasticamente, i genitori “accorti” ed in buona fede ,sanno perfettamente che non è cosi …
    Il tutto dipendeva dai giri che ” l’imbranato” faceva a pagamento “genitori”…!!

    Ma vuoi spiegare tutto questo a dei bambini innocenti…e togierli la speranza del futuro..!!
    Nooo peccato mortale…
    Il Mondo è come la Giostra di Loano…, ed a onor del vero il “giostraio” non era proprio così speculatore…ma lo era stocasticamente parlando !!!

    Buona notte bimbini !!

    cc
    – Domani vi spiego la morale della favola , perchè capisco che non sono Rodari !!

    Ahhh … la Giostra , nulla a che vedere con il Vico…non sono mai stato per l’eterno ritorno…anche se le Giostre sono istruttive nel breve periodo …come dire, sono anni che non ho più visto il CiapaCodin !

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Cari tutti,
    un guasto all’ADSL durato quattro giorni (siamo in Ittaglia!) mi ha impedito di leggere il blog e soprattutto di mandare a tutti i miei più cordiali e sinceri auguri di Buon Natale e Buon Anno.
    Uroburo

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,

    in merito ai dati pubblicati da carlino, devi onestamente ammettere che Voi anglosassoni oltre a perdere il vostro classicco “senso dell’umorismo” avete pure perso il senso della relatività di un avvenimento economico.
    Quando si dice di povertà (o meglio aumento della povertà) negli USA,ci si riferisce allo “standard” di uno o due anni prima.
    Quando si dice aumento della ricchezza a Bombay anche.

    Infatti i proplemi della decrescita sono proprio legati alla situazione psicologica dei “consumatori di massa” .
    E’ una vita che dico alla Sylvi di comprarsi un Piaggio , magari a gas, per le spese ed il trasporto di Alexander….Noi la AMEREMO LO STESSO..e non la percepiremmo di certo come una perdente o caduta in disgrazia…!!

    Allego un sito dell’usato che potrebbe far comodo…

    http://www.vetrinamotori.it/auto-usate/piaggio/furgoni/

    Buon natale anche alla Regina ed alla Pippa che insomma …ora come ora è meglio del The della regina !

    cc

  30. Congtrocorrente
    Congtrocorrente says:

    Novella di Natale !!

    Da raccontare ai “bimbini” sotto il Fogolar…!!

    In Mondo è come la giostra di Loano , quella del Ciapacodin.
    Sono anni che non vedo più il”Ciapacodin” della Giostra, era un’istituzione per centianaia di bambini che trovavano la giostra sul Lungomare ovest di Loano ai confini con Borghetto !

    Anche i miei bimbini proletari(poco più fortunelli),frequentarono a lungo la Giostra del Ciapacodin , dove ” ciapa” sta per prendere e “codin”,era il classico “codino” che pendeva tra cavallucci , finte ferrari, locomotive e altro ancora ,che giravano incessantemete in un eterno circolo , senza mai andare da nessuna parte.
    Così tutti gli anni !
    Chi “Ciapava” il “Codin” aveva diritto ad un giro gratis.

    I Bimbini ne erano convinti,e noi Adulti lasciavamo credere che chi “ciapava” era sempre il più astuto ed il più bravo!
    Vuoi deludere l’innocenza bimbina…peccato mortale ! , (non è vero Slyvi ,amore mio !)

    Beh , devo dire che ogni tanto, il giostraio permetteva che questo accadesse, come nella vita…a volte(pochissime) succede che chi “ciapa” è anche bravo ”
    Ma statisticamente o stocasticamente, i genitori “accorti” ed in buona fede ,sanno perfettamente che non è cosi …
    Il tutto dipendeva dai giri che ” l’imbranato” faceva a pagamento “genitori”…!!

    Ma vuoi spiegare tutto questo a dei bambini innocenti…e togierli la speranza del futuro..!!
    Nooo peccato mortale…
    Il Mondo è come la Giostra di Loano…, ed a onor del vero il “giostraio” non era proprio così speculatore…ma lo era stocasticamente parlando !!!

    Buona notte bimbini !!

    cc
    – Domani vi spiego la morale della favola , perchè capisco che non sono Rodari !!

    Ahhh … la Giostra , nulla a che vedere con il Vico…non sono mai stato per l’eterno ritorno…anche se le Giostre sono istruttive nel breve periodo …come dire, sono anni che non ho più visto il CiapaCodin !

  31. sylvi
    sylvi says:

    dall’ANSA friulana.

    “La notte artica scende lentamente sulla partita e l’avviluppa in una specie di domopak, come quando la mamma mette le bistecche nel freeser. Il gelo sale dalle caviglie degli spettatori, e inchiavarda quelle dei giocatori.
    C’è poco di romantico, i un bel 21 dicembre a Udine, Siberia”.
    M.C. da la Repubblica di oggi

    Com’è romantico invece!!! …siamo tutti “avviluppati” e” inchiavardati” dal gelo siberiano in questa landa desolata!!!
    Ohhh Siguuur!… se ne sono accorti i corrispondenti romani…ma soprattutto i tifosi juventini che stanno a Torino, a ridosso delle Alpi, quelle vere,da 4000m!!!???
    I turinès che scambiano un miserabile -1 o -2° per Yakuts in Siberia???
    O forse la grande Juve non ha vinto perchè “inchiavardata” da questa squadretta di ” tre bras, un franc” ( friulano…significa “di poco conto…” che sicuramente non è avviluppata nel calcio scommesse di ieri e di oggi…perchè conosco il Paron Pozzo, che è un vero Paron che si fa un baffo dell’art. 18???
    Giusto per la completezza dell’informazione:
    Ieri sera si girava in “siberia” con la sciarpetta e il maglioncino alla marchionne!!!

    Sylvi

  32. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - I derivati Otc hanno rotto gli argini. Rischi di nuova crisi finanziaria
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - I derivati Otc hanno rotto gli argini. Rischi di nuova crisi finanziaria says:

    I derivati Otc hanno rotto gli argini. Rischi di nuova crisi finanziaria

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    La Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea nel suo ultimo rapporto trimestrale conferma l’impazzimento della finanza globale. I derivati finanziari Over the counter (Otc), cioè quelli negoziati fuori dai mercati regolamentati e tenuti fuori bilancio, nel primo semestre del 2011 sono aumentati in modo stratosferico.

    Alla fine di giugno il valore nozionale totale degli Otc ha raggiunto 708 trilioni di dollari con un aumento del 18% rispetto ai livelli calcolati a fine dicembre 2010!

    In sei mesi, quindi, le operazioni in derivati sono aumentate di 107 trilioni, cioè di 107.000 miliardi di dollari! Sono stati superati tutti i record.

    Si ricordi che alla vigilia della grande crisi, a giugno 2008, il totale Otc aveva raggiunto la vetta di 673 trilioni di dollari.

    La straordinaria crescita di tali titoli è avvenuta nonostante i tanti ottimistici impegni a riformare il sistema finanziario globale assunti dal mondo politico nei vari meeting internazionali dopo il crollo della Lehman Brothers.

    Ora, mentre il Fmi paventa una recessione nel mondo cosiddetto avanzato, la Bce la dà per certa in Europa e l’Ocse parla di gravi rischi di una “crescita negativa”, le grandi banche internazionali, in primis quelle americane ed inglesi, ed il sistema bancario ombra da loro controllato, hanno dato una accelerata senza precedenti ai prodotti derivati.

    La finanza speculativa si allarga a dismisura e l’economia reale e produttiva si contrae! C’è il rischio di un’altra crisi molto più devastante di quella che stiamo ancora vivendo

    La Bri rivela che l’esplosione dei contratti Otc è determinata quasi totalmente dalla crescita dei derivati accesi sul rischio dei tassi di interesse. Da soli essi coprono 554 trilioni. In questo campo le operazioni sono aumentate del 19% in 6 mesi. Sono contratti fatti un po’ in tutte le principali monete.

    Un altro aspetto preoccupante è che la maggior parte dei contratti suddetti ha una scadenza sempre più breve. Quelli con scadenza oltre i 5 anni si sono ridotti del 6%, assestandosi intorno a 130 trilioni di dollari, mentre quelli con scadenza a meno di un anno sono aumentati del 30% raggiungendo i 247 trilioni di dollari.

    Ciò è sintomo di alta instabilità e di grande volatilità che, nel momento in cui gli Otc entrassero in fibrillazione, potrebbero provocare un devastante “effetto valanga” soprattutto sulle economie più deboli. Potrebbero esserci effetti negativi anche sulle monete in cui i contratti sono stati sottoscritti.

    Certamente questa nuova ondata speculativa soddisfa gli operatori e gli speculatori della City e di Wall Street. Secondo l’Office of the Comptroller of the Currency (Occ), l’agenzia che regola e controlla il sistema bancario americano, nel terzo trimestre del 2011 le banche Usa hanno infatti registrato dei profitti enormi: 13, 1 miliardi di dollari con un aumento del 78% rispetto al trimestre precedente.

    L’Occ tra l’altro dimostra che i derivati creati dalle banche americane sono poco meno di 250 trilioni di dollari, di cui l’87% in prodotti strutturati sui tassi di interesse.

    Si ripropone la grande questione delle banche “too big to fail”, quelle troppo grandi per lasciarle fallire, che di fatto hanno determinato il sistema economico e finanziario e hanno ricattato il mondo politico. Nel frattempo esse hanno accelerato il loro processo di concentrazione e di controllo del potere finanziario.

    Infatti, se nel 2009 le cinque maggiori banche americane detenevano l’80% di tutti i derivati emessi negli Usa, oggi 4 banche soltanto, la JP Morgan Chase, la City Group, la Bank of America e la Goldman Sachs, ne detengono il 94% del totale.

    Dai preoccupanti dati esposti emerge con forza la necessità per l’Italia e per l’Europa non solo di adottare con celerità le decisioni di propria competenza, ma anche soprattutto di giocare un ruolo più attivo in sede di G20 dove, purtroppo, finora non si è mai deciso nulla di realmente efficace contro lo strapotere del sistema bancario finanziario speculativo.

    *Sottosegretario dell’Economia nel governo Prodi **Economista

  33. Faust
    Faust says:

    Buon gg a Tuti, Beli e Bruti. Auguri di buone feste e tanta salute a Voi tutti del blog di Pino Nicotri, x me non sara cosi… sono ammalato e non festeggio natale e spero di non morire in queste feste ma un po’ piu’ in la’… 5 anni ancora sono il minimo delle previsioni piu pessimistiche. Mi accontenterei di andarmene dopo, (speriamo, x mia madre ancora molti anni), la dipartita della mia cara mammetta. Apparte queste tristi note Vi saluto e come sempre
    Abbacchi & Braci, Vs. Diavolaccio di Fiducia
    Faust

  34. Anita
    Anita says:

    x Carlino

    Caro Carlino,

    in quanto alla poverta’ negli US tutto e’ relativo.

    IE: A Detroit ci sono zone totalmente deserte, abbandonate, era la zona degli autoveicoli. Con l’andar del tempo demoliranno quella parte della citta’ e ne sorgera’ una nuova.

    Non mi dilungo senno’ si affaccia un certo C.G. ed inizia la solita tiritera.

    Si’, l’economia e’ stretta, nell’incertezza si esita a fare investimenti, i datori di lavoro piccoli e grandi stanno fermi, per una ripresa ci vuole un incentivo, nessuno investe soldi senza sapere quali saranno i cambiamenti e riforme del domani…

    La questione dei mutui….e’ stata discussa a iosa, la costruzione si sta riprendendo ma piu’ per condomini e town houses.

    I Canadesi si stanno comprando una seconda casa in Florida, i prezzi sono buoni, molte vendite in contanti…

    Anita

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    ho pensato spesso a te, soprattutto dopo il tuo ritorno in Italia.
    In un blog, anche famigliare e amorevole!!! come questo, non si chiede perchè un blogghista non scrive…sono affari suoi…però ci si aspetta sempre di leggerlo…magari in tono rusticano!

    Ti ho conosciuto, oltre ai tuoi post luciferini, soprattutto per telefono, una voce! ; tanto mi basta!!!
    Esiste un dovere sacrosanto, o sacrodiavolo?…di ammalarsi e morire dopo i genitori…magari anche un bel po’ dopo!
    La Chiesa ti direbbe che il dolore, la mancanza e la nostalgia della mamma perduta sono un giusto Purgatorio per raggiungere il Paradiso.
    Perciò lunga vita alla tua mamma, lungo Purgatorio a te.

    Seriamente: sforzati di aver cura di te.
    Buon Natale a te e alla tua mamma…il buon Anno viene di conseguenza.

    Ariviodisi biel ( e tu sai che quell’ariviodisi è proprio un lungo e affettuoso arrivederci o risentirsi).

    Ti abbraccio
    Sylvi

  36. Anita
    Anita says:

    Notizie a meta':

    Washington, 21 dic. (Adnkronos/Washington Post)

    – Come era stato annunciato i repubblicani della Camera, dominati dal Tea Party, hanno bocciato il compromesso approvato al Senato per il rinnovo di due mesi degli sgravi sulle payroll tax. Ora, con i senatori partiti gia’ per le vacanze dopo aver approvato un accordo che credevano definitivo e i deputati ormai in partenza, solo Barack Obama e’ ancora a Washington, mentre la famiglia e’ gia’ alle Hawaii, sperando in una sorta di accordo. E sembra inevitabile che per 160 milioni di lavoratori americani il regalo di Natale sara’ l’aumento delle tasse in busta paga gia’ del mese di gennaio.
    ——————————

    I repubblicani tirano per il rinnovo UN ANNO degli sgravi sulle tasse, due mesi sono una presa in giro…..

    Tutta una manovra politica cosi’ Obama potra’ dire che la colpa e’ dei repubblicani.

    Poi perche’ tirare a lungo fino a Natale?

    Questa e’ la storia di ogni anno, poi passano un fascicolo di 2000 pagine che nessuno legge.

    Il Tea Party non e’ un Party, e’ un movimento.

    Anita

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Faust,
    non fare scherzi da prete!
    Passa un Natale tranquillo che pensare al domani c’è sempre tempo e modo.
    Hasta siempre!
    C.G.

  38. carlino
    carlino says:

    Sono stato frainteso, forse (sono forse diventato come Berlusconi o come Mills?)

    L’articolo che io ho riportato, e le cui fonti sono verificabili nell’articolo originale, non voleva significare che il tracollo economico degli Stati Uniti sia dovuto ad Obama (che ci ha solo messo del suo) ma ad una visione sociale del sistema paese che affando ardici ben piu’ indietro. Affonda radici nelle politiche liberaliste di Reagan (e della Tatcher).

    Due cose che non mi convincono (riferite al sig. Peter). In Italia la casa e’ stata sempre considerata come la sicurezza un bene da avere a tutti i costi (cosi’ almeno un tetto sulla testa lo si ha) e la casa la si compra col mutuo a meno che non si sia milionari.

    Il discorso della poverta’ dei bambini mi e’ poco chiaro. Io leggo i numeri che dire che non siano catastrofici mi pare quantomeno miopismo a meta’. Un dato viene comunque fuori: stiamo ritornando tutti (o meglio quasi) alla poverta’, quella vera, quella dei buoni pasto.

    Mi concedente una nota complottistica?

    Visto quello che e’ successo in questi ultimi giorni in Iraq, paese reso relativamente sicuro almeno questo e’ quanto si e’ affrettato a dire Obama neig giorni pre-ritiro, non e’ che si stanno ritirando le truppe per fare da scudo protettivo all’assalto ai forni di Manzoniana memoria?

    Chiudo con una poesia…

    Due date importanti stanno per arrivare.
    e con queste rime le vado a festeggiare.
    Buon Natale a tutti
    ai buoni, ai belli e pure ai brutti.
    Per me festa non e’
    visto che dico che dio?… per me non c’e’.
    Preferisco dedicare questa data
    a tutti i veri atei d’annata.
    Amado, Bakunin, Tornatore…
    ma la lista puo’ andare avanti per ore.
    Dei preti una aggressione reazionaria
    vorrebbe privare i lavoratori dell’unica giornata d’aria.
    Con uno scatto d’ira di proletaria gloria
    del natale ne ho fatto di Bertrand Russel la giornata della memoria.
    Ma c’e’ un altro augurio che in questi giorni in tanti si fanno.
    Percio vi dico pure Buon Anno.

    State bene.

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