273 commenti
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  1. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    ma è il Capodanno che costa…i Re e i Presidenti presenti in sala, i cinesi e i giapponesi, o i russi che pagano qualsiasi cifra pur di apparire lì.
    Anzi ti dirò che ogni anno una parte dei biglietti viene sorteggiata a chi capita capita. E’ la legge del mercato…e credo che i Philarmoniker finanzino così le loro scuole, i loro vivai.
    E poi, la Sala vista per televisione appare molto grande; invece è piccola e sia i musicisti che gli ascoltatori stanno uno addosso all’altro. E’ l’acustica che è perfetta.
    Io ci sono stata a Corpus Domini…ho pagato 90 euro, ma si può spendere di meno… mi pare che il minimo sia 40 euro, nella stessa sala.
    No, credo che i Wiener non verrebbero in una sala della Caritas…non credo che queste abbiano una buona acustica e su questo loro non transigono.
    Ma la loro musica è alla portata economica di tutti!

    Sylvi

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Vox,
    ti ringrazio per il regalo delle “voci”.
    Ne manca una….

    Non dire mai”paraculi” al posto di “Media”.

    cc

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    Val la pena di ricordare che la marcia di Radetsky, fu composta in onore del maresciallo ai tempi della “fatal” Novara.
    Non se Zio e Nipote composero una Marcia Funebre per il Giulay e Cecco Beppe, dopo Solferino…a dimostrazione che i tempi cambiano !

    cc

  4. Vox
    Vox says:

    COSì COMINCIA IL FASCISMO

    Come augurio di Buon Anno al suo Paese, Obama ha firmato la controversa legge che permetterà di arrestare arbitrariamente (cioè senza prove) e detenere indefinitivamente (senza rappresentazione legale) qualunque cittadino americano, sia sul suolo Usa che altrove.

    In questo modo, un presidente che aveva promesso di chiudere Guantanamo, ha invece esteso Guantanamo a tutto il paese, permettendo l’abolizione della legalità nelle azioni dello stato. Si profila uno scenario cileno, con migliaia di potenziali desaparecidos.

    La gravità di questo passo non dovrebbe essere sottovalutata e risiede soprattutto nell’aver creato un precedente, al quale altri stati potrebbero ispirarsi, soprattutto in tempi di proteste e sollevazioni di massa.

    Questa legge, infatti, piuttosto che combattere la criminalità (per la quale già esiste la polizia) servirà quasi certamente a mettere la museruola al movimento Occupy Wall Street.

    Coloro che andranno a protestare contro i furti perpetrati dalle banche, la disoccupazione e la miseria, verranno dichiarati ‘terroristi’ e prelevati dalle loro case, dai luoghi di lavoro, dalla strada, come nel Cile di Pinochet. Poichè non bisognerà presentare alcuna prova, questi ‘terroristi’ (che terrorizzano i banchieri) verranno fatti sparire dalla circolazione, internati nei nuovissimi campi di concentrazione preventivamente costruiti già da un paio di anni, torturati in stile Abu-Grahib, eliminati. Gli altri, per la paura, staranno zitti.

    Quest’anno, ci saranno le elezioni presidenziali. Di tutti i candidati, sia del partito democratico (?) che repubblicano, ce n’è solo uno – Ron Paul, medico – contrario a questa legge, come alle guerre, a Israele, alla Cia, alla Federal Reserve. Sta raccogliendo moltissimi voti, soprattutto tra i giovani e nel movimento Occupy Wall Street. Ma come possono, i potenti attuali, permettergli di vincere? E anche se vincesse, gli lascerebbero mai smantellare il sistema?

    http://www.prisonplanet.com/happy-new-year-obama-signs-ndaa-indefinite-detention-now-law-of-the-land.html

    Happy New Year:
    Obama Signs NDAA
    Indefinite Detention Now Law of the Land

    Ushering in the New Year, President Obama makes indefinite detention law of the land, further destroying the principles the nation was founded upon.

  5. Vox
    Vox says:

    Ron Paul Calls National Defense Authorization Act
    “Slip Into Tyranny”

    New American
    The National Defense Authorization Act (NDAA) is an unprecedented, unconstitutional, and unchecked grant of dictatorial power to the President.

  6. Vox
    Vox says:

    Obama signs NDAA into law, dismantles Bill of Rights

    Salt Lake City Independent Examiner
    According to the ACLU, President Barack Obama just signed one of the most controversial bills into law since the Patriot Act.

  7. sylvi
    sylvi says:

    Caro CC,

    la Marcia di quest’anno il maestro Jansons l’ha trasformata in qualcosa di poco militare, di gioioso, di allegro… di pacifico insomma; i tempi cambian, è vero!
    Non si è visto però se la Regina di Danimarca battesse le mani anche lei a tempo di musica.
    Comunque con quel che costa …i Wiener devono almeno una “marcetta” ai presenti!
    E’ come il…no Martini, no party!
    E poi credo che la suonino solo a Capodanno, come il Bel Danubio…insomma… il panettone e lo Spumante a casa tua.
    O hai fatto senza???

    Ps: sapevi che Tchaikovsky ha scritto una bella polka?
    Non soltanto i Strauss!!!

    Sylvi

  8. Vox
    Vox says:

    RON PAUL (candidato alla presidenza 2012):
    LE SANZIONI CONTRO L’IRAN SONO UN ATTO DI GUERRA

    http://www.informationclearinghouse.info/article30110.htm

    Ron Paul: Sanctions Against Iran Are an ‘Act of War’

    “ABC News” – -Unwilling to back down from the growing criticism that his foreign policy would be “dangerous,” Ron Paul told voters in Iowa that western sanctions against Iran are “acts of war” that are likely to lead to an actual war.

    Paul said that Iran would be justified in responding to sanctions by blocking the Straits of Hormuz, adding that the country blocking the strategically important strait is “so logical” since they have no other recourse.

    ===

    The more the MSM bashes Ron Paul, the more he appears to be the only alternative to the current failed system.

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    con Tchaikovsky,ho un rapporto particolare: è stato il primo compositore di classica da me ascoltato con un vecchio “giradischi”.
    I 33 me li avava prestati un Nipote di un maestro di musica , con la raccomadazione di non farli girare su un “mezzo ” poco adatto!
    Ma “noi” proletari “quello avevamo e quello usammo.

    Poi ho visto la sua residenza a Majorca,,immersa sulle colline, con George Sand che annoiandosi andava alla taverna con grande “scandalo ” dei locali..sai fumava e portava i pantaloni…,poi alla sera non so..quello che faceva con il grande compositore..fatto sta che la loro permanenza non durò a lungo nell’isola..e armi e bagagli e pianoforte (fatto arrivare apposta) se ne andarono !!

    cc

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    Mia cara,
    lo spumante beh, il panettone mai, mi provoca strani disturbi con lunghe permanenze poco dignitose nel mio luogo di decenza!

    cc

  11. Vox
    Vox says:

    Pochi sanno che, pochi mesi prima dell’assassinio di JFKennedy a Dallas, lo stesso Lee Oswald (che era un agente ‘esterno’ della compagniadellazia) aveva avuto l’incarico, con altri, di organizzare un attentato alla vita di Fidel Castro.

    Un medico della cerchia del leader cubano era stato corrotto e convinto a prendere parte al progetto di eliminarlo in modo originale, senza destare sospetti sugli Usa: doveva ricevere e inoculare una sostanza appositamente preparata in laboratorio in Usa, che avrebbe causato a Fidel un cancro incurabile e particolarmente aggressivo. Il progetto fallì e le notizie inerenti sono emerse solo di recente. Sono anche state rivelate in un documentario, con la testimonianza, tra gli altri, della fidanzata di Oswald, un’infermiera che era stata lei stessa marginale al progetto.

    La cosa non ha nulla di fantasioso, tant’è vero che ogni giorno a migliaia di povere cavie di laboratorio (ratti, conigli, scimmie) viene indotto questo o quel tipo di cancro per motivi di ricerca.

    Quando Chavez si ammalò di tumore e, quasi allo stesso tempo, anche l’ex presidente del Brasile, Lula, quella attuale Dilma Roussef, il presidente del Paraguay e ora anche Cristina Fernandez (Argentina) questa storia mi è tornata in mente.
    A quanto pare, non solo a me. Troppe coincidenze.

    http://venezuelanalysis.com/news/6716

    Leftwing Latin American Presidents with Cancer

  12. Anita
    Anita says:

    x VOX

    E’ facile essere socialisti quando mamma, papa’ ed i nonni mantengono i giovani….

    Ron Paul propende verso posizioni liberali estreme, a favore di un totale libero mercato, di una bassa, se non nulla, tassazione, cancellazione di ogni sovvenzione e assistenzialismo, compresa la sanita’….

    Sia in casa che all’estero, sospendere tutte le sovvenzioni.

    No alla cittadinanza ai figli di emigranti nati sul suolo degli US….etc….

    Anita

  13. Anita
    Anita says:

    x VOX #163

    E’ arrivata in ritardo, questa favola la leggiamo da tempo.

    Allora chi e’ che da il cancro al seno alle mogli di una buona parte dei politici e presidenti?

    Must be silly season in Venezuela . . . Chavez, and his friends, should concern themselves with their life style.

    Anita

  14. Anita
    Anita says:

    x CC

    Propendere e’ una parola Italiana = favorire, avere inclinazione….gravitate, slant……

    Anita

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Si sapeva (a iosa) che lei “propendeva” per quel disturbato mentale del Bushetto.

    C.G.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chavez non ha mai parlato a vanvera.
    Questo, per chi da 65 anni a questa parte subisce il lavaggio del cervello, è praticamente impossibile capirlo.
    Nel suo paese moltissime cose sono migliorate per gli ultimi della scala sociale di quella società.
    Gli usaescippa non sopportano che il Venezuela (ricco di petrolio) non sia più un feudo da sfruttare a loro piacimento.
    Il che, in parole povere, significa che Chavez ha fatto e fa bene.

    Lunga vita a lui e a tutti quelli che si sono ribellati alla colonizzazione dei gringos.

    Vero Faust?

    C.G.

  17. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Cosa c’entra tutto questo con la malattia di Chavez?

    Lui stesso ha detto che ha rifiutato una doppia endoscopia, e che si e’ pentito di aver ignorato le raccomandazioni mediche.
    Perche’ nel passato era stato curato per sindromi maniaco-depressive.
    Inoltre ando’ a Cuba per farsi curare perche’ in Venezuela non si fidava di nessuno.

    Secondo un medico curante si tratta di un cancro aggressivo nella regione della prostata, ma non alla prostata.

    Se poi e’ vero, non lo so.

    Anita

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    In Venezuela non hanno (ancora) le strutture necessarie per curare quel tipo di carcinoma, per questo è andato a Cuba,
    Paese dove, nonostante gli US hanno sempre provato a destabilizzare con i loro metodi criminali, le strutture sanitarie sono all’avanguardia nell’America latina.

    Quindi lei racconta soltanto baggianate alle quali non crede nessuno che abbia un pò di cervello.
    Ovviamente non lavato e stra-lavato come il suo, cara signora.

    Buonanooootte…e si sogni pure Bushetto jr.
    “Propendemente”, inevitabilmente, decisamente, irreversibilmente e cordialmente.

    C.G.

  19. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Racconto le baggianate lette sui giornali Italiani, non ha altro che controllare.

    Ma non si stanca mai di ripetere la medesima suonata da anni ????

    Anita

  20. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Oggi ho seguita un’ intervista con Ron Paul, lui non vorrebbe dare assistenza sanitaria a persone che vivono precariamente, fumatori, alcolici, omosessuali ammalati di AIDS, drogati e cosi’ via.
    Dice che non e’ giusto che la societa’ paghi per danni alla salute causati dal loro stile di vita.

    “si trovino un assicurazione che li accetti.”

    Sul lavoro; se una donna non si sente a suo agio con commenti rudi e sciovinisti….non e’ un gran che….

    Questi sono commenti da un suo libro del 1987 e riaffermati oggi.

    Credo di avere salvato il video….non so per quanto tempo sia disponibile e’ from direct TV.

    Anita

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vada piuttosto sul merito su quanto da me postato, egregia signora, e lo contesti se ha argomenti.
    Le potrei citare centinaia di migliaia di opinioni diverse da quelle di cui lei si dopa.

    Ma lei, invece, non si è ancora stancata di fare il salto della quaglia.. keddiko!.. del canguro?

    nò, èh? Sempre a zompare irrimediabilmente, goffamente, paradossalmente, ammereganicamente?
    Contenta lei..

    C.G.

  22. Faust
    Faust says:

    Inoltre ando’ a Cuba per farsi curare perche’ in Venezuela non si fidava di nessuno.

    …questa cara Anita dove l’hai alletto?? il CG, pur non essendo un baciapile religioso, con te usa la tecnica con te di un baciapile bigotto e famoso che ha lanciato questo pensiero “Appensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca” con te non si fa peccato difendi “sempre” e una sola parte fondamentalista del capitalismo usuraio, ci si azzecca nell’accusarti di quaglieggio… appensar male.
    La sequela di Leader di sinistra latinamericani colpiti da cancri e’ sospetta… di tutta centroesudamerica… in poco tempo sono stati colpiti dal male “solo” Leader socialisti… ( avrei pagato x un cancro alla gola di uribe… uno al buco del culo di roberto micheletti…) gniente solo Leader di sinistra… in una nuova Latinamerica, voluta e in costruzione, con le mani di chi e’ recentemente colpito dal satanico male…
    … Il Cnte Fidel Castro ha subito in 50 anni 620 attentati personali e in latinamerica sono tantissime le azioni di sabotaggio contro Paesi in disaccordo con los gringos…

    Appensar male si fa peccato… ma spesso ci s’azzecca…
    Faust

  23. Peter
    Peter says:

    x Anita

    volendo cercare una logica nei posts di Vox, la sua simpatia per Ron Paul nasce dal fatto che Vox pensa che sarebbe un presidente isolazionista, per il ritiro totale delle truppe USA dal Medio Oriente, il disinteresse per il resto del globo, etc. Che poi Mr Paul sia politicamente ‘liberalissimo’, nel senso di niente tasse e niente assistenza sociale, a Vox non puo’ interessare di meno, dato che lei non vive in US. Questo spiega anche la sua simpatia per i Tories di GB, nella misura in cui siano isolazionisti anche loro, odino la EU e l’euro, etc. E per tali motivi, non mi stupisce affatto che abbia riportato spesso qui (ora di meno per via delle osservazioni dello stupido Peter…) gli articoli e le opinioni del Daily Mail, un tabloid di estrema destra, per quanto lo si possa essere da queste parti…nel senso che estrema destra inglese e estrema destra italica non hanno poi tanto in comune, per inciso.
    Invece, cara Anita, non ho mai dubitato che pur dichiarandoti di destra tu abbia in fondo idee di sinistra, dato che non approvi il liberismo selvaggio, da Far West, di Ron Paul, per esempio…
    Riguardo l’assistenzialismo ed il welfare, credo sia giusto, anzi doveroso, che sanita’ ed un minimo di sussidi e benefits siano garantiti per tutti, compresi quelli che fumano, bevono, si drogano, sono sessualmente promiscui e non usano i preservativi, quelli che guidano in modo spericolato e fanno incidenti, etc etc. Bisogna guardare al corpo sociale nel suo insieme…’Chi e’ causa del suo mal, pianga se’ stesso’ e’ una massima da non applicare per giustificare il rifiuto di aiutare a livello di societa’ e welfare.
    Io non ho mai approvato l’abuso del welfare da parte di ragazze madri qui in GB, per esempio. Si fanno mettere incinte piu’ o meno deliberatamente, spesso da partners diversi in serie, per avere assegni, case senza affitto, etc…Di fatto, a mantenergli i figli siamo tutti noi tax payers…
    Pero’ so che in difesa ed armamenti si spende molto di piu’, e allora…

    ciao, Peter

  24. Peter
    Peter says:

    x Faust

    senza offesa, il cancro e’ una malattia molto comune nei paesi del Terzo e Secondo Mondo, per tante e tante ragioni.
    Anche nei paesi sviluppati, il cancro (anzi i cancri) del collo e della testa sono molto piu’ comuni nelle classi povere. Sara’ forse una combinazione di un ambiente familiare che fuma e beve, piu’ un’alimentazione ed uno stile di vita non proprio salubri.
    A me non risulta che vi siano sostanze capaci di indurre il cancro in modo pulito e mirato, e neanche virus o radiazioni.
    Molte sostanze ed agenti vari possono provocare tumori, ma in modo erratico, se vogliamo statistico, e dopo molti anni di esposizione…Una singola iniezione di checchessia, per quanto ne so, porterebbe alla morte in breve tempo per tutt’altre ragioni, cioe’ avvelenamento, per cui desterebbe subito sospetti.
    Un’altra cosa: se vi fossero agenti noti capaci di indurre questo o quel cancro in modo preciso e mirato, vi sarebbero anche cure del cancro precise, pulite e mirate, il che purtroppo non e’, e non sara’ il caso per molti anni a venire.

    un abbraccio e buon anno

    Peter

  25. Noam Chomsky: il solito ruolo USA anche in Egitto
    Noam Chomsky: il solito ruolo USA anche in Egitto says:

    da Egypt Indipendent
    trad ZnetItaly

    Noam Chomsky, beniamino della sinistra, è famoso per le sue critiche ben articolate della politica estera americana. L’intellettuale americano si interessa specialmente al modo in cui gli Stati Uniti coccolano i regimi autoritari che sono minacciati, in particolare quando ci sono di mezzo interessi politici ed economici.

    Chomsky è da lungo tempo professore nel dipartimento di linguistica e filosofia all’Istituto di tecnologia del Massachusetts (MIT), dove è famoso anche per aver sviluppato delle teorie che comprendono la “fabbrica del consenso” e la diffusione della propaganda attraverso i mezzi di informazione di massa. (http://www.ibs.it/code/9788856500073/chomsky-noam/fabbrica-del-consenso….).

    Di recente si è offerto di condividere le sue opinioni personali sull’Egitto del dopo-Mubarak con Egypt Indipendent (un settimanale che è anche on line, n.d.T.). http://egyptindependent.com/

    Egypt Independent: Quale è la sua opinione sullo svolgimento degli avvenimenti del periodo di transizione militare? E da che parte pensa che stiano gli Stati Uniti in questa situazione?

    Chomsky: dall’inizio ci sono state tutte le ragioni per aspettarsi che gli Stati Uniti e i militari, che naturalmente si sono alleati in modo stretto, avrebbero fatto quello che gli era possibile per limitare il funzionamento della democrazia.

    Egypt Independent: Per quale particolare ragione, secondo lei?

    Chomsky: I militari, per ovvie ragioni: vogliono mantenere il massimo controllo politico e proteggere i loro notevoli interessi economici. Il governo degli Stati Uniti per una serie di motivi: il più limitato è che sono ben consapevoli dell’opinione pubblica egiziana, come si è saputo dai sondaggi gestiti dalle più prestigiose agenzie di sondaggi di opinione statunitensi; l’ultima cosa che vogliono è che quelle opinioni si riflettano nella politica, come avverrebbe in una democrazia che funziona. Il motivo più ampio è che, in generale, la democrazia è considerata una minaccia per gli interessi del potere, anche in patria. All’estero è ben consolidato nella cultura tradizionale che gli Stati Uniti hanno appoggiato la democrazia se e soltanto se è conforme a interessi economici e strategici, e non c’è la minima prova questi comprensibili, anche se deplorevoli, impegni siano cambiati.

    Egypt Independent: Perché le continue dichiarazioni di Washington che condannano la brutalità dei militari e sostengono il fiorire della democrazia?

    Chomsky: Naturalmente c’è un impegno retorico per la democrazia e tutte le cose buone, ma soltanto le persone più ingenue prendono sul serio queste dichiarazioni, da parte di qualsiasi stato. E la pratica, compresa quella molto recente, si accorda pienamente con le dottrine tradizionali.

    Egypt Independent: Che cosa intende con “dottrine tradizionali?”

    Chomsky: Quando un dittatore che a loro piace molto è in pericolo, come avviene di continuo, Washington segue una procedura abbastanza chiara: appoggiarlo il più a lungo possibile, per esempio, se l’esercito gli si rivolta contro, poi emettere dichiarazioni sul nostro anelito per la democrazia, e poi lavorare sodo per mantenere al suo posto il precedente sistema di dominio il più possibile. Gli esempi abbondano: Somoza, Marcos, Duvalier, Chun, Ceausescu, Mobutu, Suharto e altri. Che la stessa procedura sia stata seguita nel caso di Mubarak non dovrebbe meravigliare nessuno.

    Egypt Independent: Pensa che gli Stati Uniti sarebbero disponibili a venire a compromessi su principi come i diritti umani per mantenere gli interessi come Israele e gli accordi di Camp David?

    Chomsky: Non si può venire realmente a compromessi sui principi come “i diritti umani” prima di tutto perché in primo luogo essi non vengono seriamente difesi – eccetto, naturalmente, quando si tratta di nemici o dove non ci siano in gioco importanti interessi di potere. Le prove di questo fatto sono schiaccianti, non soltanto per gli Stati Uniti, naturalmente, al punto tale che è superfluo persino ricordare alcuni dei numerosi esempi. I centri di potere degli Stati Uniti, statali e privati, hanno interessi strategici ed economici di vecchia data in quella area geografica che essi continuano a considerare fondamentali. Le politiche governative riflettono questi interessi, come hanno fatto anche i governi della Gran Bretagna e della Francia nei loro giorni di gloria (e, tuttavia, come potenze minori). La stessa cosa si può dire anche di altri.

    Egypt Independent: Per quanto riguarda gli Stati Uniti, lei crede che in generale condividano tutti lo stesso punto di vista, cioè: il Dipartimento di stato, il Congresso, la Casa Bianca, la difesa, ecc.

    Chomsky: I sistemi di potere non sono omogenei e quindi ci sono delle differenze all’interno del governo e dei centri di potere centrati nel mondo degli affari che hanno un ruolo enorme nel programmare la politica interna ed estera. Lo spettro, però, non è molto ampio. Ci sono naturalmente quelli che partono dal consenso, coloro che il consigliere di Kennedy e Johnson per la Sicurezza nazionale McGeorge Bundy, chiamava “gli uomini selvaggi dietro le quinte”. Ci sono anche forze esterne, compresa l’opinione pubblica quando vasti segmenti del pubblico sono organizzati e attivi. All’interno dello spettro operativo, però, vengono tollerate soltanto opinioni ristrette, come la casistica rivela chiaramente.

    Egypt Independent: Sono emersi dei rapporti recenti che asseriscono che il senato degli Stati Uniti si è presumibilmente attivato perché la cifra annuale di 1,3 miliardi di dollari che versa per finanziamenti militari nell’anno finanziario 2012, sia subordinata al trasferimento di potere a un governo civile – sulla base di violazioni dei diritti umani e di uso scorretto di gas lacrimogeni, ecc. Che cosa ne pensa?

    Chomsky: la parola “presumibilmente” è importante. Gli Stati Uniti hanno leggi che proibiscono il trasferimento di armi a stati che ricorrono alla tortura, a gravi violazioni dei diritti umani e ad altri crimini – per esempio, la grave violazione di Israele riguardo alle Convenzioni di Ginevra nei territori [palestinesi] Occupati. Vengono applicate in qualsiasi misura importante quando interferiscono con interessi strategici ed economici?

    Egypt Independent: Per quanto riguarda l’opinione pubblica, quali sono le sue opinioni sull’uso persistente di propaganda contro rivoluzionaria condotta tramite i mezzi di informazione statali, particolarmente riguardo alla distorsione di informazioni sugli scontri tra militari e dimostranti, nell’Egitto post-25 gennaio?

    Chomsky: Naturalmente i regimi autoritari tentano di restringere e controllare le idee e l’espressione delle stesse. Ad alcuni, come i nazisti tedeschi, sembra sia riuscito molto bene farlo, alla Russia bolscevica, un po’meno, ma quello si svolgeva in un periodo molto più lungo senza conflitti militari in corso che facevano da forza mobilitante.

    Egypt Independent: Malgrado, però, un incremento di scetticismo da parte degli Egiziani verso i mezzi di comunicazione statali all’inizio di questo anno, la propaganda di stato continua a dimostrarsi particolarmente efficace nello sviare e distorcere l’opinione pubblica nel tempo. Che cosa provoca questo, secondo lei?

    Chomsky: Presumo che sia un riflesso di preoccupazioni più importanti. La lotta contro sistemi duri e brutali costa molto. La gente deve sopravvivere, un argomento di particolare preoccupazione per coloro che, per prima cosa, sono già al limite della sopravvivenza. Mentre la lotta continua, e la gente non vede guadagni concreti nella loro vita quotidiana – ma invece distruzione e insicurezza – è naturale che molti vorrebbero la stabilità, il che vuole dire subordinazione al potere. Un effetto collaterale potrebbe essere maggiore disponibilità ad accettare la propaganda che dà la colpa delle privazioni alla lotta per la libertà e la giustizia. E’ un fenomeno comune in queste lotte, in tutta la storia.

    Egypt Independent: Recentemente c’è stato quello che alcuni hanno descritto come “guerra dei mezzi di informazione” tra il giornalismo indipendente e i mezzi di informazione di massa statali. Lei pensa che questa sia davvero una lotta bilaterale con un aumento di piattaforme di mezzi di informazione orizzontali/sociali che costituiscono una minaccia, o è un fenomeno troppo marginale perché abbia un reale impatto sulle gerarchie dell’informazione ormai costituite?

    Chomsky: In quanto al possibile impatto, non ne so abbastanza per poter esprimere un giudizio con certezza. Qualsiasi sia il giudizio, è chiaro che cosa si dovrebbe fare: estendere la contestazione, e arruolare gruppi più grandi perché vi partecipino. Senza dubbio è una battaglia impari, ma i sistemi di potere non è detto che debbano assolutamente vincere. Aver deposto Mubarak è soltanto un esempio di questo. Non è necessariamente una battaglia persa in partenza. Che cosa si deve fare dipende dai giudizi di coloro che sono direttamente impegnati nella lotta.

    Egypt Independent: a proposito delle dittature che in passato sono state minacciate minacciate e che hanno forti legami con gli Stati Uniti, come lei ha detto, rispetto alle “dottrine tradizionali”, ha qualche parere sul modo in cui stanno andando le cose questa volta, e/o sulle speranze di poter essere ottimisti?

    Chomsky: La speranza più grande di essere ottimisti è offerta dalle persone coraggiose che hanno affrontato tanti rischi a Piazza Tahrir per rovesciare un regime brutale, motivando altre persone in tutto il mondo e dalle molte persone come loro oggi e in tutta la storia che hanno rifiutato di accovacciarsi in silenzio davanti all’oppressione e all’ingiustizia. Eco perché il mondo è diventato un posto un po’ più decente, non senza regredire, spesso con un ritmo angosciosamente lento, ma con molte vittorie importanti.

    Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

    http://www.znetitaly.org

    Fonte: http://www.zcommunications.org/dictatorships-us-relations-and-state-prop
    Originale : Egypt Independent
    Traduzione di Maria Chiara Starace

  26. sylvi
    sylvi says:

    Sono morti quasi in contemporanea due “preti”, entrambi di origini venete: don Verzè e mons. Alfredo Battisti, Arcivescovo emerito di Udine, nella Diocesi friulana da un 40ennio.

    Di don Verzè sapete tutti vita morte miracoli! E vi siete fatti un’idea di come vivesse il sacerdozio!
    Mons. Battisti lo spiego; fu l’uomo e l’anima della resurrezione del Friuli terremotato; anima molto attiva e molto battagliera anche se il suo modo di fare era, diciamo, montiano…da Monti!

    Fu l’inventore del comandamento sulla ricostruzione:

    Prima le fabbriche, poi le case…infine le Chiese!

    Ruppe con la DC, troppo attorcigliata nelle lentezze burocratiche e furbette della politica; dialogò con il PCI con reciproco rispetto e senza complessi.
    Diede immobili per i più miseri fra i terremotati;
    rinforzò la Caritas che divenne un pilastro nell’assistenza.
    Si battè infine per la nascita dell’Università del Friuli e la tutela del friulano che parlava meglio di me.
    Fu un Prete che visse la sua missione tutta proiettata sul sociale…sull'”altro” che mi è fratello.

    Tutto il Friuli, ma soprattutto Gemona del Friuli, la città più disastrata, oggi piange il Vescovo e suo cittadino onorario che in maniche di camicia scavava con le mani, tra le macerie, per diseppellire ancora vivi e morti!
    Ma superata la ricostruzione… rivolse la sua attenzione e le sue cure ai primi migranti…li sostenne con fondazioni di Centri di aiuto e tutela, soprattutto per donne e ragazzi.
    Fu attivo, usando tutti i suoi mezzi, nella guerra yugoslava, in aiuto di vittime e profughi.
    Ho esperienza personale di come fosse disponibile , anche per usare la valigia diplomatica, durante l’assedio di Sarajevo.

    Nel 2000 si ritirò per raggiunti limiti di età nelle colline friulane. Rimase in Friuli, nonostante, da uomo coltissimo qual era, avrebbe potuto fare scelte …diciamo così più “mondane”, come aveva fatto quell’altro “prete”!!!

    Se la Politica è servizio alla Comunità…ebbene è morto un grande politico.
    Che il Signore lo accolga!

    Sylvi

  27. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Nico,

    io non ti chiedo mai dove hai letto le cavolate che scrivi tu….
    Normalmente io seguo con un link di giornali piu’ o meno affidabili, non conosco bene i giornali stranieri.

    Sono sicura di averlo letto su un giornale Italiano e credo di averlo conservato sulla mia posta.
    La mia posta e’ un po’ piena, sotto le feste poi non riesco a starci dietro.
    Prima o poi trovero’ il link.

    I cancri di Chavez, Castro, Lula e Rousseff sono tutti di natura differente, considera anche l’eta’ e lo stile di vita, luoghi di nascita, etc….

    Se il tuo compare Chavez fosse politicamente intelligente non avrebbe fatta un’ ipotesi simile.

    Un articolo sul Venezuela:

    La malattia di Chavez fa ammalare il Venezuela

    http://www.meridianionline.org/2011/08/24/4776/

    Ciao,
    Anita

  28. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Ti riporto l’articolo, non trovo il link:

    Giornalettissimo

    ——————————————————————————–

    “Chavez ha due anni di vita”

    Tommaso Caldarelli – YOUniversal

    17 ottobre 2011
    Lo dice il suo medico personale ad una rivista messicana: il tumore non lascia scampo

    “Crediamo che la prognosi del paziente Hugo Chavez non sia buona”, dice Salvador Navarrete Aulestia, parte del team medico che ha in cura il presidente venezuelano per il tumore che lo affligge. “E quando dico che non è buona vuol dire che la speranza di vita potrebbe essere massimo di due anni”. Ecco spiegata “la necessità di tenere elezioni anticipate”. Insomma, la rivista messicana Milenio ha in effetti confezionato un piccolo scoop, se è vero che il chirurgo personale di Chavez ha deciso di parlare per descrivere quale è la situazione clinica del suo assistito. Per nulla incoraggiante.

    IL TUMORE DI CHAVEZ – Hugo Chavez ha un tipo molto particolare di cancro alla parete prostatica: non alla prostata. Si tratta di un sarcoma al muscolo del ginocchio, un tipo di “tumore retroperitoneale” del “pavimento pelvico”. Si tratta di un tumore “molto aggressivo” che richiede una analoga chemioterapia. Smentite dunque nettamente le voci che lo volevano afflitto da un cancro alla prostata: “Non è un cancro della prostata”, esclude il medico. “E’ un tumore vicino alla prostata che invade la vescica. Oppure è un tumore originato nella vescica che invade il pavimento pelvico”. E’ per questo che i primi sintomi di Chavez sono stati muscolari.

    Sotto questa regione c’è il muscolo ileopsoas, responsabile del sollevamento del femore. E’ il muscolo che alza il ginocchio mentre siamo seduti. Perciò pensiamo che il tumore sia muscolare, originato ed ospitato lì. Lo dico perché, prima di essere sottoposto a chirurgia per rimuovere un tumore maligno grande come una palla da baseball, il presidente ha sofferto un problema al ginocchio: un “referred pain”

    Come è noto, Chavez è andato a curarsi a Cuba, dall’amico Fidel Castro.

    ARROGANZA – La sua assenza dal Venezuela aveva molto preoccupato la stampa locale che si chiedeva quale fosse il suo stato di salute. Chavez era tornato dalle cliniche cubane dimagrito ma molto combattivo; il nuovo look con la testa rasata lasciava intendere una chemioterapia: e in effetti dopo molte voci era stato lo stesso presidente a confessare la sua malattia. Ora il medico ci spiega che il leader della repubblica Bolivariana non si fa curare in patria perché in Venezuela “non si fida di nessuno”, solo dei cubani: “All’ospedale militare c’è un appartamento pronto ad ogni evenienza con uno staff interamente cubano. Non solo: l’esperienza privata e personale del medico del paziente Chavez è stata quella di un soggetto troppo sicuro di sé, fino ad ignorare tutte le prescrizioni mediche: “Volevamo fargli una doppia endoscopia, sopra e sotto, ma lui ha rifiutato”. Dopo la diagnosi del tumore però il presidente si è detto “pentito” di aver ignorato le raccomandazioni mediche”: “Non pensavo di ammalarmi”, avrebbe detto il presidente Chavez, che sarebbe stato curato in passato anche per “sindromi maniaco-depressive”.

    ——————————————

    Ti basta ????????????????

    Anita

  29. Peter
    Peter says:

    x Anita

    ma che chiaccherone, pero’, questo medico medssicano che avrebbe in cura il sig. Chavez…
    Si direbbe che non abbia nessun vincolo di codice deontologico professionale…il che non mi stupisce conoscendo (da lontano) i messicani.
    Immagina se lo psichiatra austriaco che aveva in cura un certo Mr Nixon avesse avuto il permesso di ‘parlare’ a suo tempo…

    Peter

  30. Peter
    Peter says:

    pardon, chiacchierone, senno’ la evangelica Sylvi mi bacchetta.

    A proposito, qui e’ primavera. Splende il sole, cielo terso, mare azzurro, di cui mi godo la vista da casa…
    Ah, il global warming…
    E’ il secondo anno di fila con le temperature MEDIE piu’ alte mai registrate in UK, cioe’ lo e’ stato il 2011.
    La parola media in maiuscolo e’ per Vox

    Peter

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    ho letto che sei un profondo conoscitore di cose messicane….non è che stai esagerando in tequila e peperoncino in questi ultimi tempi–
    Da noi c’è il Maalox ,in GB ci sarà l’analogo !

    cc

    A meno che sei allergico al fruttosio !

  32. Peter
    Peter says:

    x CC

    ho ddetto ‘alla lontana’…
    forse anche da voi ci sono occhiali e lenti a contatto?

    Peter

  33. l'Ingegnere Comunista
    l'Ingegnere Comunista says:

    Don Pietro Gallo, Il prete comunista
    «Quando do da mangiare a un povero, mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora mi chiamano comunista.»

  34. Vox
    Vox says:

    1. Ron Paul è l’unico candidato alla presidenza americana che parla di fermare tutte le guerre Usa/Nato e ritirare le truppe.

    Questo vuol dire PACE per tutti, vuol dire tagliare drasticamente le spese militari e liberare una gran quantità di denaro per creare posti di lavoro. Dunque, la pace sarebbe o non sarebbe un gran favore per il popolo americano?

    2. Ron Paul è l’unico candidato che parla di abolire la Federal Reserve, ovvero dare allo stato la possibilità di stampare il proprio denaro senza interessi (adesso, ogni dollaro emesso dalla banca PRIVATA costa allo stato americano 1,13$ circa).

    E questo avrebbe dei risvolti positivi sia per l’economia internazionale che per quella domestica.
    Dunque, sarebbe o non sarebbe per il bene del popolo americano?

    3. Ron Paul è l’unico candidato che sostiene che israele è in grado di sostenersi da solo e che se, stando alla Costituzione, lo stato non può dare aiuti economici a uno stato straniero dotato di armamenti nucleari (e Israele ne è più che dotato), vuol dire che tutte le amministrazioni precedenti e i candidati futuri INFRANGONO la lettera della loro stessa Costituzione.

    Se gli Usa smettessero di finanziare Israele, 1) si libererebbe una cifra enorme che protrebbe essere usata per creare posti di lavoro e 2) Israele dovrebbe per forza diventare meno aggressivo, alleggerendo quindi la sorte dei palestinesi e di tutto il Medio Oriente, con gran guadagno del mondo intero.

    E’ on non è anche questo a favore del popolo amricano?

    4. Ron Paul è l’unico candidato che dice le cose come stanno sulla cia: un’organizzazione criminale, ormai praticamente autoreferenziale, che traffica in droga (Afghanistan, Messico e Colombia) e organizza golpe e altri casini in paesi sovrani altrui.
    Abolirla sarebbe un bene per il mondo intero e, di rimando, anche per il popolo americano.

    Senza la cia, le cose andrebbero molto meglio in Colombia e in Messico e nell’America Latina in generale, contribuendo a diminuire, tra le altre cose, il flusso degli immigrati verso gli Usa.

    Ancora una volta, sarebbe o non sarebbe questo un bene per il popolo americano?

    Quindi piantatela con questa balla propagandistica che gli europei che sostengono Ron Paul “se ne fregano” della sanità o dei poveri in Usa, perchè è l’esatto contrario.

    Piuttosto, cara Anita & co., dovreste dirci cosa progettano di buono tutti gli altri candidati per il popolo americano e per il mondo intero?

    Da Santorum a Gingrich, da Romney a Obama, cantano tutti il coro della fedeltà a Israele e alle sue cause (mica al popolo americano e al lavoro?), promettono tutti di bombardare l’Iran e la Siria (Santorum lo vorrebbe fare addirittura con bombe nucleari), sono tutti zerbini di Wall Street e della FED, del Pentagono e dell’IMF. Cosa promettono per migliorare VERAMENTE le condizioni del popolo americano?
    Nulla.

    Il movimento Occupy, i giovani, capiscono tutto questo molto meglio di voi e di me, e proprio per questo votano Ron Paul, malgrado sia tutt’altro che socialista. A volte il vero ‘socialismo’ di una persona non sta nell’etichetta che porta addosso, ma nelle sue azioni.

  35. Peter
    Peter says:

    x l’ingegnere

    embe’? avevano ragione a chiamarlo comunista.
    Persino il Maestro, diceva ‘non mi rompete il paniere con questi poveri. Sono sempre con noi i poveri. Ne cacci due e ne entrano quattro’…

    Peter

  36. Peter
    Peter says:

    x Vox

    una lunga lista di ‘wishful thoughts’….
    In particolare, non vedo proprio come un Ron Paul taglierebbe le spese militari, abolirebbe la cia, mollerebbe Israele, ed abolirebbe la FR (ammesso e non concesso che quest’ultimo sarebbe un bene…lo dice sempre lei).
    Never mind.

    Buon anno anche a lei…

    Peter

  37. Vox
    Vox says:

    Si tratta di un sarcoma al muscolo del ginocchio, un tipo di “tumore retroperitoneale” del “pavimento pelvico”
    @ Anita

    Non nota nulla di un po’ sconclusionato nella frase qui sopra?
    Le do un paio di clues: ‘ginocchio’ e ‘pelvico’.

    Quanto al resto, a me sembra la tipica descrizione di un sarcoma prostatico (forse di livello 4:3?), che normalmente richiede la rimozione di tutta la prostata e, a volte, anche di parte dei tessuti circostanti.
    La chemioterapia può essere o non essere applicata, in dipendenza da vari fattori, incluso il tipo e l’estensione dell’ intervento eseguito (resezione totale, TURP o altro) e dalla situazione individuale del malato.

    Senza la cartella clinica di Chavez, tutto quello che viene pubblicato in materia è insomma speculazione più o meno ciarlatanesca. Ma, soprattutto, che importanza ha? Resta il fatto che nel giro di un anno e mezzo, si sono ammalati di tumore tutti i presidenti latinoamericani di sinistra. Ma niente per quelli di destra di Colombia, Honduras, Cile, ecc. Qualche sospetto viene, specialmente considerando gli interessi Usa nel continente.

  38. Vox
    Vox says:

    @ Peter
    Infatti, temo che se anche riuscisse a vincere, lo farebbero fuori, come fecero con altri presidenti americani con idee simili. L’apparato che viene chiamato ‘governo Usa’ è un’entità tentacolare mostruosa che sta alla giustizia e alla libertà più o meno quanto la nutella al pecorino.

  39. l'Ingegnere Comunista
    l'Ingegnere Comunista says:

    LODE DEL COMUNISMO

    È ragionevole, chiunque lo capisce: è facile.

    Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere.

    Va bene per te, informatene.

    Gli idioti lo chiamano idiota e, i sudici, sudicio.

    È contro il sudiciume e contro l’idiozia.

    Gli sfruttatori lo chiamano delitto.

    Ma noi sappiamo:

    è la fine dei delitti.

    Non è follia ma invece

    fine della follia.

    Non è il caos ma

    l’ordine, invece.

    È la semplicità

    che è difficile a farsi.

    (Bertolt Brecht)

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