Salvare Israele dal sonno della ragione della sua maggioranza e del suo governo. Tutti ammettono che la lotta contro la nascita dello Stato palestinese è soprattutto per evitare che Israele finisca sotto processo al tribunale internazionale dell’Aja. Così come ormai si ammette che Berlusconi non si dimette solo per paura di finire in galera

Israele e Berlusconi non vogliono essere processati, perché sanno che sono colpevoli e verrebbero quindi condannati. Ciò che colpisce è che ormai quasi tutti riconoscono che il governo di Israele si oppone alla nascita dello Stato palestinese soprattutto per il timore che lo Stato israeliano venga denunciato al tribunale internazionale dell’Aja per rispondere dei suoi vari gravi delitti contro i palestinesi, con il rischio concreto di condanna. Il che equivale ad ammettere che Israele di tali delitti,  contro l’umanità e il diritto internazionale, si è effettivamente macchiato. Colpisce anche l’analogia con il governo Berlusconi: quasi tutti ammettono, a partire dallo stesso Silvio Berlusconi, che non si dimette solo per il timore di finire, giustamente, in galera. C’è bisogno di commenti? No di certo. Mi limito pertanto a pubblicare due articoli esemplari e sorprendenti. Del primo sorprende il fatto che sia stato pubblicato su un giornale italiano, nella fattispecie su Repubblica. Del secondo sorprende che sia stato scritto da un israeliano ebreo, a dimostrazione che l’equazione ebreo=sionista=israeliano e viceversa è assolutamente falsa, come del resto sappiamo molto bene. Checché ne dica il capo dello Stato Giorgio Napolitano,  che tempo fa ha pubblicamente avvalorato tale frottola affermando che oggi l’antisemitismo si traveste da antisionismo. Evidentemente anche Napolitano finge di ignorare che sono semiti anche gli arabi e i palestinesi, e che quindi oggi i veri antisemiti sono i fanatici israeliani come Netanyahu, Barak, Lieberman, Sharon, ecc., nonché i loro potenti sopporters negli Usa con in testa la lobby sionista dell’Aipac.

A tale proposito, è assolutamente sbagliato che si parli di “lobby ebraica”, così come è sbagliato dire che “gli ebrei di New York” hanno tradito i democratici votando in massa per i conservatori  perché contrari alle aperture dei democratici riguardo la nascita dello Stato palestinese. A parte il fatto che tali aperture NON ci sono, se non a chiacchiere, resta il fatto che non di lobby ebraiche si tratta, bensì di lobby sioniste. Sono molti a New York gli ebrei che hanno orrore delle politica israeliana, a partire dal regista Woody Allen, così come è robusta la componente ebraica antisionista in vari Stati degli Usa. L’esempio più eclatante è quello di Noam Chomsky, forse l’intellettuale più importante oggi esistente al mondo. Continuare a parlare di “lobby ebraica”, come fa anche Vittorio Zussoni, è sbagliato e pericoloso anche perché finisce con aizzare le antipatie o gli odi contro gli ebrei in blocco, vizio antico del mondo cristiani di cui è bene fare a meno, anziché contro i responsabili dei soprusi contro i palestinesi, tenendo presente che il sionismo comprende anche, negli Usa, una bella fetta del mondo cristiano. Fetta che è stata per esempio alla base della rielezione di George Bush e molto ha contribuito a spingere per l’invasione dell’Iraq così come oggi spinge per la guerra anche contro l’Iran.
Ma ecco i due articoli.
Israele è in pericolo se si isola dal mondo
Thomas L. Friedman

Non sono mai stato tanto preoccupato per il futuro di Israele. Lo sgretolamento dei pilastri della sicurezza di Israele – la pace con l´Egitto, la stabilità della Siria e l´amicizia con Turchia e Giordania – abbinato al governo più inetto dal punto di vista diplomatico e più incompetente dal punto di vista strategico della sua storia hanno messo lo Stato ebraico in una situazione pericolosissima.
Il governo americano è stufo marcio di questi leader israeliani, ma è ostaggio della sua inettitudine, perché in un anno di elezioni la potente lobby filoisraeliana può costringere la Casa Bianca a difendere lo Stato ebraico all´Onu anche quando sa che il governo di Tel Aviv sta portando avanti politiche che non sono né nel suo interesse né nell´interesse degli Stati Uniti.
Israele non è responsabile del rovesciamento del presidente egiziano Hosni Mubarak o delle rivolte in Siria, o della decisione della Turchia di cercare di ritagliarsi un ruolo guida a livello regionale scagliandosi cinicamente contro Israele per aver spaccato il movimento nazionale palestinese fra Gaza e Cisgiordania. Quello di cui il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu è responsabile è di non aver messo in campo, in risposta a tutte queste trasformazioni, una strategia in grado di difendere gli interessi di Israele sul lungo periodo.
Anzi no, una strategia Netanyahu ce l´ha: non fare nulla, rispetto ai palestinesi o rispetto alla Turchia, che lo costringa ad andare contro la sua base, a scendere a compromessi con le sue idee o a inimicarsi il suo principale partner di coalizione, l´estremista di destra Avigdor Lieberman, che ricopre l´incarico di ministro degli Esteri. Dopo di che, chiedere aiuto agli Stati Uniti per bloccare il programma nucleare iraniano e per farsi tirar fuori da pasticci di ogni genere, ma fare in modo che il presidente Barack Obama non possa chiedere nulla in cambio mobilitando i Repubblicani al Congresso per mettergli i bastoni fra le ruote e incoraggiando i principali esponenti della comunità ebraica a insinuare che Obama è ostile a Israele e sta perdendo i voti degli ebrei. Ecco qua: non si può certo dire che Netanyahu non abbia una strategia.
«Anni di sforzi diplomatici per far accettare Israele in Medio Oriente sono crollati in una settimana con l´espulsione degli ambasciatori dello Stato ebraico da Ankara e dal Cairo, e con la frettolosa evacuazione del personale dell´ambasciata da Amman», ha scritto Aluf Benn sul quotidiano israeliano Haaretz. «La regione sta rigettando lo Stato ebraico, che si rinchiude sempre di più dietro mura fortificate, sotto la guida di una leadership che rifiuta qualsiasi cambiamento, movimento o riforma […] Netanyahu ha dato prova di una passività totale di fronte ai drammatici cambiamenti avvenuti nella regione e ha consentito ai suoi rivali di prendere l´iniziativa e fissare l´agenda».
Che cosa avrebbe potuto fare Israele? L´Autorità Palestinese, che negli ultimi cinque anni ha fatto grandi passi avanti nella costruzione delle istituzioni e delle forze di sicurezza di uno Stato in Cisgiordania, alla fine si è detta: «I nostri sforzi per costruire lo Stato non hanno indotto Israele a fermare gli insediamenti o a impegnarsi per giungere alla separazione dei Territori Occupati, perciò in pratica non stiamo facendo altro che sostenere l´occupazione israeliana. Andiamo alle Nazioni Unite, facciamoci riconoscere come Stato all´interno dei confini del 1967 e combattiamo Israele in questo modo». Una volta resosi conto della situazione, Israele avrebbe dovuto proporre un suo piano di pace o cercare di influenzare la diplomazia dell´Onu con una risoluzione che riaffermasse il diritto sia del popolo palestinese che di quello ebraico di avere uno Stato all´interno dei confini storici della Palestina, e facendo ripartire i negoziati.
Netanyahu non fatto nessuna delle due cose e ora gli Stati Uniti si stanno barcamenando per disinnescare la crisi, per non essere costretti a opporre un veto alla proposta di creare lo Stato palestinese, una mossa che potrebbe rivelarsi disastrosa in un mondo arabo che marcia sempre più verso l´autogoverno popolare.
Quanto alla Turchia, la squadra di Obama e gli avvocati di Netanyahu in questi ultimi due mesi hanno lavorato instancabilmente per risolvere la crisi nata dall´uccisione di civili turchi da parte di agenti delle forze speciali israeliane nel maggio del 2010, quando la flottiglia turca cercava in tutti i modi di sbarcare a Gaza per portare aiuti alla popolazione. La Turchia pretendeva scuse ufficiali. Poi però Bibi ha smentito i suoi stessi avvocati e ha respinto l´accordo, per orgoglio nazionale e per paura che Lieberman lo usasse contro di lui. Risultato: la Turchia ha espulso l´ambasciatore israeliano.
Quanto all´Egitto, la stabilità lì ormai è un ricordo e qualunque nuovo Governo al Cairo dovrà fare i conti con pressioni populiste antisraeliane più forti che mai. Tutto questo in parte è inevitabile, ma perché non mettere in campo una strategia per minimizzare il problema proponendo un vero piano di pace?
Ho grande simpatia per il dilemma strategico di Israele e non mi faccio nessuna illusione sui suoi nemici. Ma Israele oggi non offre ai suoi amici – e Obama è fra loro – nessun elemento per difenderlo. Israele può scegliere di combattere contro tutti oppure può scegliere di non arrendersi e attutire il colpo ricevuto con un´apertura, sul fronte delle trattative di pace, che gli osservatori equilibrati possano considerare seria, in modo da limitare il suo isolamento.
Purtroppo oggi Israele non può contare su un leader o su un esecutivo capace di simili sottigliezze diplomatiche. Non resta che sperare che gli israeliani se ne rendano conto prima che questo Governo precipiti ancora di più lo Stato ebraico nell´isolamento, trascinandosi dietro l´America.

L’iniziativa palestinese di settembre e l’isolamento di Israele
di Michael Warschawski

Sembra che i governanti israeliani non capiscano in che mondo stiamo vivendo. E se lo sanno, questo rende la situazione ancora peggiore.
Considerano la primavera araba come una destabilizzazione temporanea che rafforzerebbe la posizione di Israele come unico alleato affidabile per gli Stati Uniti in Medio Oriente. Dopo il lutto per la caduta dei propri alleati, Ben Ali e Mubarak, i leader israeliani sono ritornati come sempre al lavoro, senza cogliere affatto la forza di quello che lo stesso Ehud Barak ha descritto come uno tsunami. Sotto la leadership della gang Netanyahu-Lieberman-Barak, il governo di Israele ha deciso che la priorità politica è la “dignità nazionale”, che hanno descritto come “assetto strategico”.
Fino a poco tempo fa, Israele aveva due alleati in Medio Oriente: Turchia ed Egitto. Per decenni, la Turchia è stato partner militare e commerciale, un fatto che in qualche modo ha ridotto l’impatto su Israele da parte dei membri della Lega Araba. L’importanza della Turchia è aumentata ancora di più dopo la caduta dello Shah dell’Iran, la trasformazione dell’Iran in una Repubblica Islamica e la fine dell’alleanza militare con Israele.
La visita di Anwar Sadat a Gerusalemme nel 1977 e la conclusione degli accordi di pace di Camp David hanno posto fine al boicottaggio arabo e, mentre le relazioni economiche e turistiche rimanevano minime, la cooperazione militare e dell’intelligence tra Egitto e Israele era tutt’altro che trascurabile.
Sia Egitto che Turchia stanno ora mettendo in discussione le loro relazioni strategiche con Israele e hanno cominciato a costruire una nuova partnership tra loro. Come lo stesso presidente turco ha detto recentemente, gli Stati della regione sono stufi dell’arroganza israeliana. Anche re Abdallah di Giordania, altro alleato di Israele, sta denunciando l’aggressiva politica del governo di Tel Aviv e avvertendolo dal crescente isolamento nell’area.
Le dimostrazioni di massa anti-israeliane in Egitto e la cacciata dell’ambasciatore d’Israele al Cairo, da una parte, e la decisione del governo turco di richiamare il proprio ambasciatore a Tel Aviv e la fine dei contratti militari con Israele, dall’altra, avrebbero dovuto essere percepiti dai governanti israeliani come una spia rossa che indica l’urgente necessità di invertire la rotta. In entrambi i casi, a Israele era stato domandato di chiedere scusa per la morte dei cittadini turchi a bordo della Freedom Flotilla e, più recentemente, dei soldati egiziani in Sinai. Una richiesta minima. Ma in entrambi i casi, il governo israeliano ha rifiutato di presentare ogni tipo di scusa. “È una questione di dignità”, hanno detto il primo ministro Netanyahu e il ministro degli Esteri Lieberman, come se questi due sapessero cos’è davvero la dignità.
Anche l’editorialista di Ha’aretz, Ari Shavit, noto per il suo incondizionato supporto al governo quando è attaccato da Paesi esteri, sembra spaventato dalla cecità di Netanyahu e del suo team: “Sotto la leadership di un premier testardo e di un ministro degli Esteri irresponsabile, la politica di sicurezza nazionale sta cadendo a pezzi. Invece di rafforzarsi contro l’uragano che sta arrivando, Israele sta isolando se stesso”, ha scritto il giornalista, che ha concluso la sua diagnosi con un avvertimento sulla prossima crisi con l’amministrazione statunitense.
Il governo israeliano si ostina in una doppia negazione: la negazione della primavera araba e dell’uragano che sta per travolgere la regione e la negazione degli effetti regionali – e internazionali – dell’Operazione Piombo Fuso, il massacro orchestrato dall’esercito israeliano a Gaza tra il 2008 e il 2009. Come il giornalista di Ha’aretz, Gideon Levy, spiega bene in un articolo dell’11 settembre “Israele sta ora mangiando i frutti amari di Piombo Fuso che è stata la più importante svolta nelle relazioni con il mondo e con la regione a causa di una politica brutale e violenta. Il risultato è che i soli due Paesi che l’hanno sempre accettata, Turchia ed Egitto, stanno ora bruciando le loro relazioni con Israele. Il peccato originale: Piombo Fuso”.

284 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Eppure oggi Abu Mazen, dopo il suo discorso all’Assemblea ONU che ho seguito in diretta su rai news, è stato gratificato da una standing ovation, nonostante non abbia avuto peli sulla lingua contro l’aggressore di Tel Aviv.

    Esclusi ovviamente i soliti noti.
    Fa ben sperare nonostante il niet ammeregano.

    C.G.

  2. Vox
    Vox says:

    BERLUSCONI ‘EROE’ DEL NOSTRO TEMPO

    da un art.
    di Franco Berardi Bifo

    Una banda di criminali sapientemente organizzati si è impadronita del potere mediatico, finanziario e politico, e lo detiene con coraggioso sprezzo del pericolo da quasi un ventennio. Un altro ventennio italiano…

    La linea di difesa, in generale è la seguente: non intendo rispondere, non me ne importa niente delle accuse che mi rivolgete, delle rivelazioni giornalistiche e di quel che si pensa di me. Continuo a fare quel che ho sempre fatto, e nessuno ha la forza di fermarmi.

    Perciò la banda resta salda in sella ancor oggi, autunno 2011. Magari meno solida di un tempo, ma solida abbastanza per continuare a governare sul nulla mentre il paese sprofonda con ogni evidenza in una crisi catastrofica di cui, per essere onesti, la banda non è affatto responsabile, checché ne dica il povero Bersani.

    La crisi è stata infatti provocata da sommovimenti tellurici di portata planetaria, e la banda per lungo tempo ha deciso che il problema non la riguarda, il che non è del tutto riprovevole dato che non c’è alcun modo di venirne fuori finché la dittatura finanziaria non sarà stata abbattuta, checché ne dica il povero di Bersani.

    [Pero’] A questo regime quasi perfetto mancano gli intellettuali, e per quanto si possa ritenere che non c’è un gran bisogno di parole quando disponi di pacchi di denari, alla lunga l’assenza di senso produce un vuoto. E in quel vuoto la banda rischia di sprofondare.

    … Non c’è più alcuna speranza di intendersi fra esseri umani, perché la sottile pellicola della civiltà che negli ultimi cinquecento anni avevamo steso a coprire il massacro, è lacerata.
    Ce lo dicono i bambini armati di bastoni nei parchi della città di New York e quelli armati di mitragliatrice delle guerre africane… La civiltà è finita… un’umanità virtualizzata, un’umanità che ha perduto ogni sentimento del concreto, ogni sentimento dell’empatico, e vive solamente dell’astratta, asintotica, infinitamente rinviata irraggiungibile promessa finanziaria.

    […] Ero a Liverpool il 26 di ottobre del 2010 quando il giovane George Osborne, Ministro del Tesoro britannico presentò al Parlamento il piano di riforma economica di un paese che ha già subito la frusta thatcheriana e il cinismo blairiano. la sua riforma mi fece inorridire: cinquecentomila licenziamenti nel settore pubblico nell’arco di tre anni, riduzione drastica della spesa per la sanità, tagli sistematici alla scuola pubblica, e aumenti del 300% delle spese di iscrizione all’università. Presentando il suo piano il giovanotto sorrideva e io mi chiesi cos’è successo alla classe dirigente europea.

    E’ semplice: la vecchia classe dirigente aveva dovuto fare i conti con la realtà dura della lotta di classe, aveva dovuto combattere contro una società viva, vera, intelligente e capace di reagire. Poi, dopo la sconfitta dell’Union Miners nel 1983, dopo la distruzione sistematica delle strutture pubbliche e la finanziarizzazione dell’economia, il mondo era scomparso, sostituito da funzioni algoritmiche, numeri e percentuali. Questi nuovi politici di destra o di sinistra poco importa, sono cresciuti in business school in cui nessuno gli racconta che un tempo esisteva un pianeta di terra e un’umanità di carne. Non sentono il dolore né il piacere degli altri, non sanno nulla del dolore e del piacere proprio.

    La Francia, che un tempo era il paese in cui la cronaca si interrogava dal punto di vista della storia e la storia si interrogava dal punto di vista dell’etica – ora è un paese cinico incapace di pensiero.

    Io non so se il sessantenne arrestato all’aeroporto JFK, candidato socialista alla Presidenza francese, e presidente in carica dell’International Monetary Fund, ha violentato la cameriera… So che Dominique Strauss Kahn è presidente dell’IMF, un organismo che ha sulla coscienza milioni di affamati, di disoccupati, di morti per fame, che ha sulla coscienza la catastrofe politica della Jugoslavia, e la catastrofe sociale dell’Argentina. So che il partito socialista francese come tutti i partiti della sinistra europea è un partito di sfruttatori e di aspiranti assassini.

    Terri

    Negli ultimi giorni di questa estate torrida nella rete italiana abbiamo potuto vedere e ascoltare l’intervista rilasciata a un giornalista di Repubblica da una ragazza di Bari che si chiama Terri De Niccolò.

    Qui di seguito riporto per esteso la sua intervista. E’ breve, lucida, profonda. Dice tutto quello che c’è da dire:

    “Tarantini è un imprenditore di grande successo un mito che era riuscito ad arrivare all’apice, beh non è da tutti. Tutti coloro che ora lo calpestano, che lo condannano in realtà sono invidiosi non hanno mai vissuto e secondo me non vivranno mai un giorno come Tarantini. Un giorno da leone, invece gli altri vivono cent’anni da pecora è questa la differenza.
    È tutto mosso dall’invidia.
    Se chiedi a una donna se vuole andare da Silvio ma ci va a piedi, correndo anche.
    Se sei una bella donna e ti vuoi vendere lo devi poter fare perché anche la bellezza è un valore come dice Sgarbi.
    Se tu sei racchia e fai schifo te ne devi stare a casa perché la bellezza è un valore che viene pagato come la bravura di un medico. E’ così.
    Chi questo non lo capisce e dice: ah il ruolo della donna viene minimizzato beh allora stai a casa ma non mi rompere i coglioni.
    Io dico che questa definizione della donna tangente è sbagliata perché dacché mondo è mondo voglio dire tarantini non ha scoperto l’acqua calda.
    Questo sistema esiste da tantissimi anni addirittura dalla prima repubblica.
    Se non usa la donna tangente userà le mazzette ma che vuol dire.
    Quando sei onesto non fai un grande business rimani nel piccolo secondo me.
    Purtroppo è così se vuoi aumentare i numeri devi rischiare il culo. E’ la legge del mercato.
    Più alto vuoi andare più devi passare sui cadaveri. Ed è giusto che sia così. Però qui non viene capito perché c’è un’idea cattolica, c’è un’idea morale. Questo mi fa incazzare L’idea moralistica della sinistra che tutti devono guadagnare duemila euro al mese.
    La legge è di chi è leone.
    Se sei pecora rimani a casa con duemila euro al mese. Se vuoi ventimila euro ti devi mettere sul campo e ti devi vendere tua madre.
    A sinistra è peggio perché sono loffi e non pagano a destra almeno sono più alla grande.
    Io mi compro un vestito così e vado con una pezza da cento euro molte donne avevano abiti da due cinque mila euro, vai lì dall’imperatore che fai con un filettino di dodo, vai con cose importanti, lui apprezza perché è un esteta, invece vai da Frisullo…”

    Magari a Terri dovrebbero spiegare che gli sfigati, le racchie e i moralisti che debbono starsene a casa, difficilmente guadagnano “solo” duemila euro come crede lei. Duemila euro in Italia non li guadagna più nessuno lavorando in una scuola, in una fabbrica o restandosene a casa come dice lei. In Italia chi ha vent’anni non solo non guadagna duemila euro, ma non ne guadagna neppure mille, e neppure ottocento. Ne guadagna cinquecento se trova un lavoro precario che dura finché fa comodo a qualche padrone che poi si scopa la Terri col ricavato.
    Perché se vuoi fare il business grosso, come lei dice, devi passare sopra i cadaveri.

    Predatori

    Stiamo vivendo un processo di rapida dissoluzione delle basi stesse della civiltà, e la colpa non è di Silvio Berlusconi, ma del capitalismo finanziario, della logica predatrice della classe dei Berlusconi di tutto il mondo.

    La borghesia, che era classe dirigente nell’epoca moderna, era una classe territorializzata: il potere borghese era fondato sulla proprietà di beni fisici, e sulla prosperità di una larga parte della popolazione che viveva sul territorio, dato che la crescita e l’espansione della ricchezza erano legate al consumo crescente e al benessere sociale. Per questo il conflitto e l’alleanza di operai e borghesia industriale crearono una forma di civiltà sociale che non era tanto amichevole in generale, ma rendeva possibile forme di solidarietà e talvolta perfino di amicizia.

    Ora l’amicizia è bandita, l’amore ridicolizzato, la solidarietà impossibile, perché la vecchia borghesia è stata sostituita da una classe deterritorializzata di predoni, il cui potere si fonda sul continuo spostamento del valore, sulla menzogna sistematica, sulla simulazione e sulla distruzione della ricchezza altrui. La ricchezza finanziaria si fonda su segni, numeri, attese, debiti, promesse.

    Chiamiamola classe virtuale. In primo luogo perché la produzione e la circolazione di merci semiotiche sono rese possibili dalle tecnologie virtuali. In secondo luogo perché questa nuova classe non si può precisamente definire. E’ polverizzata, elusiva, sfuggente e ubiqua, e in questo senso virtuale.

    La partecipazione al gioco finanziario è molto più diffuso di quanto lo fosse la vecchia proprietà borghese. Il net trading ha dato a un vasto pubblico di scommettitori occasionali la possibilità di avere accesso al mercato finanziario, e una larga porzione della popolazione, in modo consapevole o inconsapevole, è obbligata a investire il suo danaro nel rischio finanziario.

    Lavoratori che non hanno la minima conoscenza del gioco finanziario sono costretti ad affidare il loro futuro a quelli che affettuosamente si chiamano “i Mercati” (mi raccomando, dicono i politici, non fate innervosire i Mercati). Sono questi lavoratori parte della classe finanziaria? In un certo senso lo sono: tutti dobbiamo rischiare, tutti dobbiamo sentirci capitalisti, altrimenti rimani a casa e non ci rompere i coglioni come dice la Terri, raffinata.

    Dobbiamo usare i soldi della tua pensione e della tua liquidazione per coraggiose operazioni speculative.

    Un tempo il mercato finanziario era un luogo nel quale si incontravano persone che possedevano denaro con persone che avevano bisogno di denaro per realizzare dei progetti, era luogo di indicizzazione del valore di imprese, individui, prodotti e così via. Le valutazioni finanziarie erano segni che si riferivano a degli oggetti reali: significazioni di valore.

    Grazie agli effetti della globalizzazione digitale e alla polverizzazione degli scambi ora il gioco è rovesciato. I segni che un tempo erano indicatori di valore ora sono diventati atti linguistici performativi. Quando un’agenzia di rating è in grado di degradare un paese, o un’azienda, non si limita a funzionare come indicatore, ma diviene un fattore di valorizzazione o di svalutazione.

    … negli ultimi decenni la pervasività della finanza digitale ha dato un ruolo dominante al fattore finanziario, che ora distrugge risorse, e perfino le condizioni di riproduzione futura.

    Sempre più spesso la valorizzazione finanziaria coincide con la distruzione di beni materiali: NON LA CREAZIONE DELLA RICCHEZZA, MA LA SUA DISTRUZIONE SERVE A PRODURRE DENARO.

    La tecnica predatoria consiste nell’aggredire un territorio, un’impresa, una struttura sociale, una popolazione, dissolvere la sua consistenza produttiva, privatizzare i guadagni e socializzare le perdite, per poi abbandonare quel territorio una volta devastato dallo sciame predatorio.

    Imbonitori

    I partiti politici, i governi e i media sembrano avere solo la funzione di convincere le popolazioni terrorizzate ad accettare lo scambio: lavorare sempre di più per sempre meno salario, allo scopo di ricostituire sempre più in fretta il bene comune che domattina il capitale finanziario verrà a depredare nuovamente. I lavoratori lavorano e i governi procurano carne fresca per i mercati.

    La vecchia borghesia sfruttava il lavoro operaio per investire in macchinari e case di cui poi largamente si appropriava. La classe criminale finanziaria non produce più niente, si limita a distruggere ciò che nei secoli moderni operai e borghesi hanno creato. Ma adesso sta per finire, perché si sta distruggendo le condizioni stesse perché qualcuno possa produrre in condizioni civili.

    Silvio Berlusconi non sopravviverà a lungo nonostante il cerone sul viso e i capelli piantati sul cranio. A lui che gliene può importare? Ha passato gli ultimi quarant’anni a preparare la distruzione di un paese che forse merita quel che gli è capitato (o forse no, ma questo è un argomento su cui non sono preparato). C’è riuscito, gli è andata bene. Si è venduto la madre, ha camminato sui cadaveri, ed ora, bello bello se la svigna, forse senza passare per Piazzale Loreto (non lo so, ora vediamo)…

    http://th-rough.eu/writers/bifo-ita/difesa-di-silvio-berlusconi-e-tutta-la-sua-banda-di-ruffiani-predatori-e-tagliagole

  3. Vox
    Vox says:

    Il peccato originale: Piombo Fuso”.

    Francamente, non sono d’accordo con questa conclusione. E’ come se non ci fossero stati 60 anni di occupazione progressiva della Palestina, di espansione delle colonie, di angherie ai check-point, di impedimento di pescare nel mare di Gaza, di arresti ingiusti, di assassini, di gente in carcere senza alcuna difesa, inclusi dei ragazzini, e via dicendo. Piombo Fuso non e’ arrivata improvvisamente dal nulla, ma e’ stata, in un certo qual modo, la conseguenza di tutto quello che c’e’ stato prima, fin da subito.

    Il peccato originale, in realta’, e’ stato quello di impiantare uno stato laddove gia’ ne esisteva un altro (impiantare un cavallo di Troia nel cuore del Medioriente), e di permettere per decenni che Israele facesse i propri porci comodi, infrangendo tutte le risoluzioni ONU, le leggi internazionali e umane.

    Il peccato originale e’ stata anche l’idea di supporto, quella che ha ‘venduto’ al mondo questa mossa tutta politico-strategica delle potenze europee, e cioe’ che gli ebrei avessero ‘il diritto’ del ritorno, una cosa che sfida ogni razionalita’ e ogni possibile logica sana. Dopo duemila anni? Il ritorno di persone che etnicamente o geneticamente non sono nemmeno discendenti degli israeliti antichi, che semite non sono, o almeno non piu’ dei palestinesi stessi che hanno una continuita’ territoriale indiscutibile, appunto, da duemila anni? Per un fatto puramente cultural-religioso? Non sta in piedi.

    Prendere per capro espiatorio l’orrendo, gravissimo e mostruoso Piombo Fuso e’ un altro modo di negare la realta’ e la responsabilita’ non di un governo, come quello di Netanyahu, ma anche di tutti quelli che lo hanno preceduto. E non sto a ri-citare le ormai arcinote affermazioni di Ben Gurion, Golda Meir, Moshe Daian, ecc., che dimostrano da sole quale fosse il progetto israeliano.

    E’ possibile che lo stato palestinese, ovvero quella fetta di formaggio gruviera che ne rimane, venga permesso. E’ meglio di niente. Ma e’, a suo modo, la ratificazione del peccato originale per come lo vedo io. E temo che le difficolta’ per i palestinesi non si fermeranno con questo, anche se spero vivamente il contrario, per amor di tutti (israeliani compresi).

  4. Vox
    Vox says:

    @ CG
    (A propoito di Sigonella)
    Forse gli abitanti locali dovrebbero davvero intraprendere azioni del tipo occhio per occhio. Che so, chiudergli l’acqua o l’elettricita’, rovinargli le linee telefoniche, mettergli zucchero nei serbatori di benzina, abbandonare sacchi di immondizia nelle vicinanze d’estate, rifiutare di servirli se entrano in ristoranti e bar locali, roba cosi’.
    Che ne dici? Impossibile? Eppure, i partigiani lo facevano coi tedeschi.

  5. Vox
    Vox says:

    I crimini degli Stati Uniti sono stati sistematici, costanti, feroci, senza rimorsi, ma molto pochi ne hanno parlato. Devi concederlo all’America. Ha esercitato a livello mondiale una manipolazione clinica del potere, mascherandosi al tempo stesso da forza del bene universale. E’ un brillante, anche umoristico, atto di ipnosi, di altissimo successo.
    Harold Pinter
    Premio Nobel per la letteratura

  6. Vox
    Vox says:

    LIBIA: SALVARE I CIVILI

    Da un art.
    di Fulvio Grimaldi

    […] In Libia siamo al settimo mese del “regime crollato”, del “Gheddafi fuggito”, e anche dell’incapacità di costringere alla resa il popolo libico, vuoi radendone al suolo città e abitanti (350 vittime in un attacco della RAF a 32 obiettivi “militari” a Sirte, gas e missili all’uranio su Beni Walid) con la potenza dei 27 paesi più armati del mondo, vuoi spingendo affannosamente in avanti le bande di lanzichenecchi cagasotto. Buoni solo, come gli israeliani, a infierire sadicamente e necrofilisticamente, su soggetti inermi, è dal 22 agosto che se la devono dare a gambe, uggiolando “Nato, Nato!”, davanti alle offensive della Resistenza.

    Dunque, visto che la bulimìa di menzogne ha finito con lo spappolare le viscere del suo ingordo principale, visto che satelliti spia fanno delle marionette del CNT i padroni malfermi su frammenti di territorio politicamente sismico e che il 75% del paese sta sotto i lealisti, visto che Gheddafi non lo acchiappano per metterlo nel solito buco, scavato dopo la cattura di Saddam in uno scontro a fuoco, ecco che, mentre si proclama la vittoria, si va per altri tre mesi di “no-fly-zone” Onu e di terrorismo Nato-mercenari.

    I liberatori della Libia, dopo aver maciullato neri e fette di popolo libico, ora indirizzano le loro cure alle decine di migliaia di famiglie fuggite dagli orrori dei mercenari da Bengasi, Misurata, e altre città. Gli è stato intimato di non tornare. Se ci provano, incappano in posti di blocco con la bandiera di Idris che li sequestrano e gli assicurano il trattamento cui erano sfuggiti. Questo nel nome della “pacificazione senza vendette” perorata dall’ONU e blaterata dal CNT.

    – Sebha, Sirte, Kufra, Beni Walid, e tutto il territorio di Tripolitania e Fezzan, sotto bombardamento continuo della Nato, resistono e ricacciano indietro i ratti. Hanno catturato 17 teste di cuoio Nato francesi e britanniche.

    Secondo il mercenariato Nato, Sebha e Jufra sarebbero state però parzialmente prese. Per i crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati e in corso, guerra d’aggressione, sterminio di civili, infanticidio, armi proibite, Sarkozy è stato denunciato ai tribunali francesi e alla Corte Penale Internazionale, dove l’accusa sarà sostenuta da Roland Dumas, ex-ministro degli esteri. Di Obama alcuni congressisti hanno chiesto l’impeachment per lo stesso motivo. C’è qualche magistrato o avvocato in Italia che voglia occuparsi di Napolitano?

    – Le primavere vere e non domate sono oggetto di attacchi combinati, con armi da fuoco, di Usa-sauditi in Bahrein e Yemen. Ma la protesta di masse inermi continua da otto mesi in entrambi i paesi, al costo di centinaia di assassinati dalla repressione.

    – A Sanaa, una manifestazione di centinaia di migliaia contro il regime post-Ali Saleh, rafforzata da truppe passate alla rivolta, è stata attaccata a fucilate con 70 vittime nel fine settimana. In Yemen sono entrati in azione truppe speciali saudite e droni statunitensi.

    Ban KI-Moon, e neppure i marciatori di Assisi, hanno chiesto un intervento contro i despoti in difesa della popolazione civile. Droni Usa continuano a bombardare in Somalia aree controllate dai patrioti Shebaab e affette da carestia. 17 partigiani uccisi nel weekend insieme al solito numero imprecisato di civili (stavano morendo di fame, qui l’eutanasia è accetta)

    – .Il Ministero dell’Offesa tedesco ha inviato in Libia diverse unità di paracadutisti allenati per operazioni speciali “undercover”. Dopo aver evacuato a Creta da Al Nafura alcuni cittadini europei, i parà sono tornati in Libia.
    Secondo i servizi israeliani, dalla nave britannica “Cumberland”, sono sbarcati a Bengasi militari francesi, britannici e statunitensi, avanguardia di uno sbarco di forze militari cui pare associato l’Egitto dei generali.

    Segno di quanto la Libia sia stata “liberata” di gheddafiani. Ma segno anche della forza della promessa di ONU e di tutti i capobastone Nato, quando spergiuravano: No boots on the ground, mai militari Nato in Libia…

    Un patologo forense, calcolate le vittime in tutto il paese denunciate dai congiunti in area gheddafiana, parla di 20mila vittime tra uccisi e scomparsi.

    – Da Beni Walid esce un appello alla Croce Rossa Internazionale, alla Croce Rossa larussiana italiana, alla Croce Rossa svizzera, per un intervento immediato contro l’assedio genocida delle città libiche libere, che consenta la sopravvivenza di bambini e donne con aiuti umanitari. Alla maniera di Gengis Khan e di Goffredo da Buglione, i necrofori hanno avvelenato o tagliato l’acqua, contaminato l’ambiente con armi chimiche, bloccato rifornimenti di cibo e medicinali.
    Salvare i civili.

    http://fulviogrimaldi.blogspot.com/

  7. Vox
    Vox says:

    SULLA RICHIESTA DI UNO STATO PALESTINESE

    da un art..
    di Fulvio Grimaldi

    […] La richiesta ultimativa, rimedio concreto alla necessità storica e umana della Palestina unita, dovrebbe essere un’altra, secondo gli interessati autentici e la comunità internazionale dei giusti: perché, porco diavolaccio, i confini del 1967, imposti con ferocia colonialista, e non quelli definiti dall’ONU nel 1947?

    Sono passati 29 anni da Sabra e Shatila, bazzicavo da quelle parti. E da allora, di quella strage se ne sa ogni anno di più. Oggi anche che le truppe speciali del macellaio Sharon erano alla guida degli squadristi della Falange nello sbudellamento delle donne, nelle baionettate in pancia ai bambini, nelle decapitazioni degli uomini, erano quelli che illuminavano il campo, che nascosero le cifre e con i bulldozer sotterrarono in fosse comuni tremila corpi e più.

    E’ grazie alla ricerca ostacolata e lunghissima, tra famigliari e riesumati, che una compagna dell’OLP seppe mettere insieme quel primo urlo numerico e accompagnarci a una fossa comune immensa che era diventata la discarica di Shatila. Su cui, in una delle spedizioni con l’indimenticabile Stefano Chiarini, facemmo pulizia e piantammo ulivi. E ai responsabili di quel crimine, efferato quanto tanti altri in 64 anni, che si va a chiedere un brandello di giustizia?
    http://fulviogrimaldi.blogspot.com/

  8. Vox
    Vox says:

    Intervento di Mussa Ibrahim, portavoce di Gheddafi
    18 settembre 2011, alla tv siriana.

    […] stiamo combattendo casa per casa, in ogni piazza e ogni palazzo, non stiamo combattendo solamente contro dei comuni ribelli armati, stiamo combattendo contro la NATO, una delle più forti organizzazioni militari che ci siano, che nonostante il loro potenziale di armi è giù di morale, perchè sappiamo che i cittadini Europei sono contro questa aggressione fatta contro il popolo Libico, sappiamo che stanno usando la disinformazione per non far sapere gli avvenimenti e la barbarie che stanno commettendo.

    Nonostante ciò la nostra consapevolezza è sveglia, i nostri cuori battono a ritmo e con orgoglio, la luce della nostra resistenza scaturisce da dentro il nostro corpo, dal credo nella nostra religione perchè crediamo in lei, abbiamo deciso di combattere fino alla fine, o vinciamo o moriremo come Martiri, coraggiosi come i nostri fratelli, le nostre donne e i nostri figli, continueremo questa battaglia fino alla vittoria se Dio lo vorrà.

    Per quanto riguarda la situazione a SABHA, SIRTE e BANI WALID, voglio dire al grande popolo Libico “restate forti, non lasciatevi intimorire dalla propaganda e la speculazione/bugie dei Media, siete stati sempre forti e lo siete ancora, lo so.. Il complotto contro di noi è molto forte, ma anche noi siamo ancora forti e orgogliosi, siamo ancora in grado di far voltare pagina alla situazione contro questi traditori/infami e ai loro padroni della NATO, molte città libiche sono ancora nelle mani del grande popolo libico, la striscia che và da BREGA fino a NEU-HISHA (600 Km) è totalmente liberata, un’altra posizione strategica che parte dal mare fino al confine con il Niger e Chad che passa da Sokna-Hon e Murzuq (1.600 Km) è totalmente liberata.

    Anche una parte strategica tra Sirte e Bani Walid che passa da alcuni paesi è stata liberata, anche nelle zone circostanti che fanno parte di Al-Ejilat e Jenan ci sono ancora sacche di resistenza, voglio ringraziare i nostri valorosi uomini che si trovano nelle zone libere come Wershefana-Al- Asabaa- Al-Gwalish e Mizda come gli altri milioni di uomini leali che stanno combattendo ancora contro questi traditori e infami.

    Nei territori dove la NATO ha consentito ai ribelli di prenderne possesso, la resistenza è ancora molta attiva, nelle settimane scorse hanno preso Tripoli, ma ancora oggi non sono in grado di tenerla sotto controllo, non riescono a mettere piede saldo, la resistenza non è solamente in posti cruciali come Abu Sleem e Al-Hadba, ma anche Siyahya e Soug Al Jumaa, Tajoura, Bab Ben Gheshir e Dreiby.

    Per paura i ribelli hanno abbandonato i posti di blocco e si sono rifugiati nelle scuole e nelle caserme occupate, escono solo la notte dopo che la NATO ha bombardato loro la via libera, evitano di combattere di giorno per che’ sanno che ormai sono diventati un bersaglio legittimato da tutti i liberi Libici.

    Le famiglie Tribali di Werfella e Bani Walid hanno tenuto la loro posizione con coraggio nonostante i massicci bombardamenti della NATO… No.. non lasceremo che la Libia cada in mano agli Imperialisti… libereremo non solo Tripoli ma anche tutta la Libia, anche le famiglie Tribali di Sirte e il numeroso contingente dei valorosi soldati dei Fezzan sono ancora rimasti leali alla loro terra che è la Libia.

    Siamo tristi che Tripoli sia caduta in mano ai ribelli, ma stiamo molto attenti che la NATO non riesca ad individuare il grosso del nostro esercito, perche è la NATO il nostro nemico numero uno.

    [I rtibelli] questi traditori e infami non hanno alcun valore, non sanno combattere, solo grazie alla NATO sono riusciti a conquistare Misurata e Tripoli, non sono uomini, adesso c’è solo voglia di salvare il nostro esercito per l’ora finale e per liberare la Libia dagli invasori imperialisti, in questo momento voglio dire a tutti i coraggiosi Libici e Arabi di non permettere alla Francia e ai suoi alleati di occupare i paesi arabi, se ciò accadesse, sarebbe la nostra schiavitù a vita e per le nostre generazioni a venire.

    …la guerra contro la Libia, per la Francia è un solido investimento, se la Francia ha chiesto e ottenuto dai ribelli il 35% delle nostre riserve petrolifere, quanto tocca all’Italia, all’Inghilterra e all’America? Non dimenticate che hanno distrutto le nostre case, le nostre scuole, i nostri ospedali, le nostre infrastrutture essenziali, hanno massacrato il nostro popolo, volete che succeda anche con voi fratelli arabi?

    Gli estremisti hanno preso per il momento il controllo delle principali città libiche, questi estremisti erano nella lista dei terroristi ricercati e adesso vanno a braccetto con chi fino a ieri ha ucciso i loro soldati in Afganistan, Iraq e altrove nel mondo.

    Come si può avere fiducia in questi criminali? Basta citare chi hanno ingaggiato per fare il loro sporco lavoro, Abdelhakim-Belhadj già arrestato dalla CIA e poi addestrato da loro stessi per commettere atti terroristici dove ce ne fosse di bisogno.”
    Moussa Ibrahim
    Libyan Government Spokesman
    Traduzione a cura di Corrado Belli
    (Mentereale)

  9. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Noham Chomsky ha dichiarato che crede che gli Stati Uniti rimangono il “più grande paese del mondo”, un commento che ha poi chiarito dicendo:
    “Valutare i paesi è privo di senso e non potrei mai mettere le cose in questi termini, ma che alcuni progressi dell’ America, in particolare nel campo della libertà di parola, che sono stati raggiunti da secoli di lotta popolare, sono da ammirare.
    ” Egli ha anche detto:” per molti aspetti, gli Stati Uniti sono il paese più libero del mondo.
    Io non intendo solo in termini di limiti sulla coercizione dello stato, anche se questo è vero anche, ma anche in termini di relazioni individuali.
    Gli Stati Uniti si avvicino alla assenza di classi in termini di relazioni interpersonali di qualsiasi società “.
    ================================

    Non poteva dire altro, da decenni e’ un attivista-anarchico- sindacalista, e ancora e’ un professore emerito universitario (MIT) pur avendo scritto (circa oltre 100 libri) antagonisti e diffamanti contro la sua nazione di nascita, gli US.

    E’ lo scrittore piu’ letto in Europa…….

    Uno dei temi piu’ persistenti nel lavoro di Noam Chomsky e’ stata lotta di classe.
    Si e’ spesso scagliato contro l’uso massiccio dei paradisi fiscali ed ha criticato la concentrazione delle ricchezze nei “trust”.

    Ma i “trust” non possono essere del tutto tutto negativi.
    Dopo tutto, Chomsky, con un valore netto a nord di $ 2.000.000, ha deciso di crearne uno per se stesso.

    Qualche anno fa si reco’ a Boston dal venerabile studio legale Palmer e Dodge, e, con l’aiuto di un consulente fiscale specializzato in “reddito pianificazione fiscale”, creo’ un trust irrevocabile per proteggere le sue attivita’ dallo Zio Sam.

    Ha chiamato il suo avvocato fiscale (ogni esigenza socialista radicale!) E una figlia come amministratori.
    Per il Trust irrevocabile di Diane Chomsky (creato per un’altra figlia) ha assegnato i diritti d’autore di molti dei suoi libri, tra cui molteplici edizioni internazionali.

    Riceve una media di oltre $12’500 per ogni discorso, intervista, articolo….e ne fa decine ogni anno.
    Oltre al lautissimo salario, pensioni, benefici, etc….

    Pero’ e’ anti-capitalista….

    Buonanotte,
    Anita

  10. Peter
    Peter says:

    mi sorprende che qualcuno citi il compianto Harold Pinter, nonostante fosse ebreo e premio Nobel….qualcosa non mi quadra!

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    x Anita

    oddio, cosa sono oggi due milioni di dollari? tu lo puoi compiangere, no? per una cifra simile, non vale certo la pena di scomodare avvocati fiscali…O almeno, io non lo farei se li avessi, mettiamola cosi’. Non servirebbe a niente. Ma le leggi qui sono un po’ diverse.
    Poi c’e’ la questione di principio. Essere anticapitalisti non comporta essere ‘Diogene’. Immagino che per te Chomsky e quelli come lui dovrebbero vivere in una botte di legno vestiti di stracci, campando di elemosine, ma quelli sono i ‘tramps’. Puo’ darsi che a modo loro i tramps di tutte le societa’ contestino il sistema, nella pratica se non nella teoria…solo che nessuno li sta a sentire, anzi spesso sono anche ‘invisibili’…
    Non si puo’ vivere in una societa’ capitalista, sia pure contestandola, da poveri in canna: si puo’ solo sopravvivere. E non si puo’ fare gli intellettuali. Puo’ darsi pero’ che Chomski rifiuterebbe il Nobel se gli venisse dato, come gia’ fece a suo tempo Sartre.
    Quello che hai riportato di Chomski sui rapporti interpersonali in US lo condivido pienamente. Avevo cercato di dirlo a modo mio a suo tempo sul blog, senza riuscirci…La societa’ inglese si e’ anch’essa molto americanizzata, e quello e’ l’unico aspetto dell’americanizzazione che condivido, il fatto che i rapporti di classe sono molto meno visibili e formali che nel continente europeo. Qui ci sono reali ed aristocrazia, ma si vede benissimo che fanno di tutto per stare ancora a galla, una commoner e’ diventata principessa, poi sono andati a Las Vegas…
    Approvo molto di meno le similarita’ del sistema legale, il ‘no win no fee’ degli avvocati, la tendenza a fare causa per ragioni ridicole, i risarcimenti milionari di cui godono soprattutto gli avvocati, etc etc.
    Per il resto, mi sono abituato a dire ‘Sir’ o ‘Madam’ o ‘Mister Jones’ anche a disoccupati cronici che si ubriacano ogni giorno, ed a non offendermi se mi si dice ‘hello mate, what’s up?’ in situazioni che altrove sarebbero molto formali, o almeno lo erano ai miei tempi.
    Qui nessuno mi direbbe ‘lei non sa chi sono io’ o sciocchezze del genere. Se un figlio della Regina non paga la multa per eccesso di velocita’ la cosa finisce sui giornali…

    Ciao, Peter

  12. Faust
    Faust says:

    … geniale sul corriere della serva…
    l’ONU… assegnando “una terra non vuota” a questo popolo senza terra…
    excche’ non piena o mezza vuota o mezza piena?¿?
    Uno sciroppato commentatore che si firma “non credo” sui commenti all’articolo su Abu Mazen alle UN invece di scrivere che la Palestina era gia’ abitata… scrive che era ” una terra non vuota” … geniale direi¿¿
    Viva la Liberta… questa sconosciuta… e non solo sul corriere della serva
    In due gg 5 soli commenti sull’argomento Palestina-usdraele… sul corriere della serva… La vergogna e’ assente xcche’ incarcerata … o incancrenita… adda veni baffone… cazzi amari x i servi …

  13. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    i 2 milioni sono quelli dichiarati, e non sono sicura di che anno si parla.
    Certo al giorno d’oggi sarebbero pochini dopo una una lunga carriera ed oltre 100 libri, Obama e Clinton sono diventati milionari solo per aver pubblicato il primo libro….

    Se vuoi e quando hai tempo leggi la biografia di Noham Chomsky:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky

    Bye…e’ presto per me…

    Anita

  14. carlino
    carlino says:

    al volo mentre leggo l’articolo…

    Ieri ho capito una cosa straordinaria, che forse va un po’ contro l’articolo.
    Il governo Israeliano vuole il riconoscimento, da parte del mondo, come stato che ha come basi l’ebraismo.
    Lo ha detto, oltre a vari opinionisti filo-governativi, anche Benjamin Netanhyau (!?). Vogliono “a Jews State identity”.
    A parte le basi fasciste (l’impossibilita’ di avere un’altra fede e vederti negata la cittadinanza – ed accade gia’)…
    In questo modo si fanno portavoce della voce ebraica nel mondo e qualsiasi ebreo che non si attiene alle linee guida del governo di tel aviv potrebbe essere accustato di anti-ebraismo. A noam chomski gli fu negato il visto per entrare in israele dove avrebbe dovuto tenere una importante conferenza.

    Continuo la lettura…

  15. carlino
    carlino says:

    Confesso di dare poco credito alle agenzie di rating. Si sono dimostrati delle canaglie nascondendo la crisi delle banche del 2008.

    sentite questa…


    Il premier Silvio Berlusconi ha tuonato contro la decisione di Standard & Poor’s, lamentando un pesante condizionamento operato dagli organi informativi sul giudizio emesso dall’agenzia, inscenando una reazione dettata dalle proprie antiche ed incrollabili idiosincrasie.

    comedonchisciotte.org

    Se il rating fosse stato alzato a vedere trombe e fanfare, gonfalonieri, “e’ l’Italia moderna”, e via di questo passo.

    Io mi ricordo di quello che fu detto sui giornali quando il rating ci fu alzato (qualche anno fa se non sbaglio)

  16. Peter
    Peter says:

    non sapevo che Napolitano avesse detto che l’antisemitismo di oggi si maschera come antisionismo, ma noto un notevole fondamento di verita’, e mi fa piacere che lo abbia detto. Io lo penso da molto tempo, e trovo comfortante il riscontro nelle parole del Presidente della Repubblica.

    Peter

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Beh, il mondo cristiano odia gli ebrei anche se forse un po’ meno di prima, ma solo perché il cristianesimo e in particolare il cattolicesimo si stanno indebolendo, se non sgretolando, e perciò trova comodo l’antisionismo come nuova espressione dell’antiebraismo viscerale che hanno da sempre, fin dai tempi di S. Paolo. Questa però non può diventare la scusa per metterla ancora una volta a quel posto ai palestinesi, arabi, iraniani, ecc., e lapidare chi critica il criticabilissimo Stato di Israele e i suoi governi spesso criminali o con ministri criminali. Oltretutto bisogna farla finita con il termine “antisemiti” inteso come nemici degli ebrei. Gli arabi sono semiti tanto quanto i giudei, intesi come ebrei con lontanissimi antenati della Giudea, mentre la gran parte degli ebrei NON è semita, trattandosi di europei come me e te. Semmai sono antisemiti i sionisti, la destra israeliana, i vari Veltroni de “La sinistra per Israele”, perché è tutta gente che detesta i semiti palestinesi e arabi mentre gli israeliani e gli ebrei che tanto amano, ma solo perché oggi sono potenti e influenti in molti rami, finanze soprattutto, NON sono semiti neppure da lontano. E’ stato provato anche con ricerche sul dna.
    Fermo restando il fatto che è una cazzata basarsi sulle “discendenze dei figli di Noè”, che era un cretino davvero biblico, oltre che un mitico ubriacone fegatoso e vendicativo. Ovviamente è una cazzata anche la storia dell’Arca, ma tralasciamo. Se è per questo, è una cazzata anche la figura di Garibaldi “eroe dei due mondi” per non dire di quella di Cristoforo Colombo, uno schiavista avido e carrierista che ha solo avuto il culo di trovare sulla sua rotta terra imprevista, altrui e già scoperta da secoli o millenni dai suoi abitanti. Che la Terra fosse rotonda lo sapevano anche i sassi, non solo gli egizi ne avevano già calcolato la circonferenza, ma era ritenuta rotonda perfino in vari dipinti e mosaici della molto ottusa e ipocrita Santa Madre Chiesa, nei quali molti potenti, santi e mi pare lo stesso Gesù Cristo, spesso avevano lo scettro in una mano e il globo nell’altra: il globo, cioè la Terra sferica.
    Un saluto.
    pino

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Essere comunisti o geni NON significa né essere francescani né della S. Vincenzo o di altre opere pie. Chomsky ha ovviamente tutto il diritto di fare quel che gli pare con i soldi che si è giustamente guadagnato. E’ una vecchia e malsana mania quella di pretendere che i personaggi pubblici siano nella vita privata la proiezione a nostro avviso migliore di ciò che loro sono nella vita pubblica o comunque collettiva. In tutto il mondo ci sono monumenti a Cristoforo Colombo, perché ci si disinteressa del fatto che fosse uno schiavista avido e crudele e ci interessa solo il suo avare trovato per caso le Americhe, che solo per la nostra mania eurocentrica ci accaniamo a dire che ha “scoperto”, quando invece era stata scoperta da secoli da altri esseri umani che infatti la abitavano già a milioni.
    Sono anch’io del parere che gli Usa, da non confondere con l’America, che è l’intero continente, abbiano dato moltissimo in fatto di libertà di parola e di espressione. Ciò non toglie però nulla al fatto che ha avuto lo schiavismo, che l’apartheid è stato eliminato solo pochi decenni fa, che il razzismo dei wasp esiste ancora, che le sue lobby sioniste siano guerrafondaie, che ha usato le bombe atomiche su esseri umani, per giunta inermi, che ha inventato bombe ancor più terribili come le bombe H ed N (frutto dell’intelligenza del sionista Edward Teller) e che ne ha fabbricate a decine di migliaia costringendo così altre nazioni, con in testa l’ex Urss, a svenarsi per armarsi anche loro onde potersi difendere dallo strapotere Usa.
    Gli Usahanno fatto guerre coloniali come quella della Corea e quella del Vietnam e dintorni, con milioni di morti locali, hanno invaso con balle varie Paesi come l’Iraq e Grenada, affamano Cuba, hanno oppresso il Centro e Sud America appoggiando golpisti criminali, hanno ucciso la democrazia in Iran, Congo, Indonesia, ecc. Inoltre sfruttano la gran parte delle ricchezze del mondo, petrolifere, minerarie e agricole, specie nel Sud America, con aziende come l’Anaconda, la United Fruits e le “sorelle” del petrolio che hanno armato squadroni di assassini ovunque e che andrebbero espropriate. Gli Usa reggono la coda al sionismo arabofobo e permettono a Israele i sosprusi contro i palestinesi, soprusi dei quali la Casa Bianca è quindi corresponsabile. Gli Usa tengono sul trono regimi infami come quello saudita e parassiti come quelli dei Paesi del Golfo.

    Gli Usa, ma anche la stessa Europa, sono un po’ come l’antica Roma dei tempi della Repubblica e come l’antica Atene: gran bella democrazia e libertà. Ma solo per i liberi, non per gli schiavi che erano la gran massa e che pagavano la libertà e il benessere altrui. Al posto degli schiavi oggi ci sono i “dannati della Terra”, cioè i popoli sfruttati prima con il colonialismo e ora con il neocolonialismo e la finanza internazionale da rapina.
    Gli Usa hanno infine quel gigantesco intreccio di industrie militari e interessi militari che già il presidente Ike Eisenhower definì “il pericoloso complesso militare-industriale”, che ha tutto l’interesse a fomentare guerre per poter continuare a prosperare producendo e vendendo armi a mezzo mondo.
    Io apprezzo gli Usa per i suoi pregi, ma non ne amo neppure un po’ i difetti. Che sono fin troppo pericolosi. Se è per questo apprezzo anche Israele, dove la libertà di stampa è molto più grande per esempio che in Italia, dove la viltà, l’opportunismo e l’autocensura sono la norma, l’ingrediente indispensanile per poter fare carriera, ma di Israele non amo neppure un po’ i suoi enormi difetti.
    Poiché Usa e Israele sono due potenze militari con grandi arsenali atomici, c’è sempre il pericolo che possano giocare la carta della guerra, fors’anche nucleare, per tentare di evitare che il mondo continui a girare. Il futuro infatti NON è più dell’Occidente, ma i governi e le opinioni pubbliche di quei due Paesi non ne vogliono sapere: non vogliono che il mondo giri…. Io non sono affatto convinto che l’Oriente o il Sud del mondo se comandassero loro sarebbero necessariamente migliori dell’Occidente e del Nord del mondo, perché TUTTI noi esseri umani abbiamo lati animaleschi, belluini, pericolosi. Proprio per questo però dovremmo trattare: NON per continuare a imporre i nostri assurdi privilegi, ma per costruire insieme, Occidente e Oriente, Nord e Sud, un mondo più decente e meno pericoloso.
    Tutto il resto è fuffa. Propagande alla Uòlter.
    Un abbraccione.
    pino

  19. nicola metta
    nicola metta says:

    Grazie caro Pino di questo interessantissimo post, indirizzato ad Anita, molto colto e utile x me che non ho “la accademia” ( come dice il merenguero dominicano Sergio Vargas, approposito di cantanti merengueros, quasi analfabetas) di grande aiuto ad arricchire la mia scarsa “accademia”
    Un saluto riconoscente
    N.M.

  20. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Lei che è brava con internet…una curiosità…mi piacerebbe sapere che tipo di studi ha fatto Terri De Nicolò…quella della “filosofia” di vita!!!

    Grazie
    Sylvi

  21. Peter
    Peter says:

    x Pino

    va bene il tu. Secondo me, caro Pino, chi odia gli ebrei non lo fa per ragioni ‘etniche’, visto che tutti sanno che gli ebrei sono diversissimi tra di loro. Gli ebrei francesi avevano/hanno un aspetto mediterraneo, quelli tedeschi un aspetto slavo, e via dicendo. Odiare gli ebrei e’ come odiare i musulmani: sono musulmani quelli che sono nati tali e si dichiarano tali. Con l’importante differenza che chi nasce musulmano puo’, in teoria, essere messo a morte se ‘rinnega’ la sua fede.
    Ma non sono d’accordo con il tuo uso della parola antisemitismo. Anche se arabi ed alcuni ebrei sono entrambi ‘semiti’, la parola e’ sempre stata usata per designare gli ebrei. Vorrei anche ricordare che si parla arabo in molti paesi, compresi il Sudan, il Marocco e la Libia, le cui popolazioni non sono affatto arabe o semitiche.

    Perche’ infangare la figura di Colombo? puo’ essere stato un avvventuriero, ma non vedo perche’ chiamarlo schiavista, crudele, avido, etc…Era un uomo intelligente e coraggioso, ed anche fortunato, il che non guastava. Mi pare che mori’ in miseria. Mi pare anche di ricordare che convivesse con una ‘indigena’ delle Americhe, per cui la chiesa non volle farlo santo o roba del genere.
    E’ del tutto legittimo usare la parola ‘scoperta’ in quel contesto, visto che le Americhe non erano note a noi europei, e cosi’ tante altre terre.
    Che le avessero scoperte o trovate anche altri prima, e’ del tutto irrilevante, dato che la loro memoria, ammesso che ci fosse mai stata, era andata perduta

    un saluto

    Peter

  22. Peter
    Peter says:

    x Pino

    mi sbagliero’, ma che la terra fosse rotonda lo scoprirono i greci antichi, non gli egizi. Il raggio e circonfereza terrestre vennero calcolati da Eratostene (se la memoria non mi inganna) parecchi secoli prima di Cristo. Si baso’ sull’illuminazione solare del fondo dei pozzi verticali di Alessandria e Cirene, forse la confusione viene da quello

    un saluto

    Peter

  23. Anita
    Anita says:

    x Pino,

    Caro Pino,

    Noam Chomsky e’ libero di dire e scrivere tutto quello che vuole, e’ uno dei nostri privilegi piu’ preziosi, nessuno glielo nega.

    Vede , ognuno di noi trae da quel che legge quello che si avvicina di piu’ a quello che vogliamo sentire.

    Non posso dire che io abbia mai capito l’adulazione Noam Chomsky prende in alcuni ambienti di sinistra.
    I suoi argomenti sono in genere piuttosto discutibili.
    Non dubito che ad un certo punto della sua vita puo’ essere stato un commentatore politico incisivo, ma che non ho mai visto.

    Non ho letto libri di Chomsky, ho sentito interviste ben pianificate, letto articoli, commenti e…critiche.

    Una ragione per cui ne ho un certo interesse e’ perche’ mi stupisce la sua fama all’estero…molto piu’ che negli US.

    Chomsky nega che bin Laden puo’ avere avuto un ruolo negli attacchi del 9 / 11, gli attentati alle ambasciate, l’attacco alla USS Cole, l’attacco al World Trade Center nel 1993 , o attacchi terroristici in Inghilterra, Spagna , Afghanistan, Iraq, Yemen, ed altre nazioni….

    Spesso si contradisce.
    Chomsky lancia tradizionalmente attacchi ad hominem su coloro che sono in disaccordo con lui, molti dei suoi libri sono stati criticati e di sovente e’ dalla parte dei dittatori di nazioni oppresse.

    Criticato di plagio.

    Certo che non sono in grado di giudicare come lei, ma posso esprimere le mie opinioni fondate su quel che leggo….e dalle interviste di solito molto lunghe e lentissime.

    Ricambio l’abbraccione,
    Anita

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Torno da una settimana di vacanza in Sardegna. Bel tempo e bel mare. L’unico in Italia di tipo greco.
    Un saluto a tutti U.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    non poteva essere Cirene, città più o meno alla stessa latitudine di Alessandria. Si trattava invece di Siene (l’odierna Assuan) sul tropico del Cancro. I raggi del sole arrivavano verticalmente al fondo dei pozzi di Siene il giorno del Solstizio d’estate ed invece segnavano un angolo ad Alessandria. Il calcolo dell’angolo e della distanza tra Alessandria e Siene (circa 1000 chilometri) ha permesso ad Eratostene di calcolare la lunghezza del meridiano terrestre con uno scarto minimo.
    Un saluto U.

  26. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Non ne ho idea.
    E la persona non e’ ancora diventata abbastanza importante da figurare su wikipedia (o altrove). Secondo me, ha fatto studi di ‘vita’, donde la filosofia.

  27. alessandro
    alessandro says:

    sono contento che Vox abbia riportato,all´inizio, un articolo del grande Bifo e sono contento che ,in fondo, ha detto (certamente in modo piu´ chiaro) le cose che ho sostenuto io a proposito del caso Strauss Kahn….
    ovvero che nessuno puo´ sapere la verita´
    pero´ si sa chi e´ Strauss Kahn e Bifo lo dice chiaramente.
    Quindi il dubbio,dietrologia o no, mi rimane sempre:
    per quale motivo ,volendo difendere i diritti delle donne e volendo essere dalla parte della giustizia, vado a costruirmi un articolo che ha come controparte un farabbutto come Strauss Kahn???

  28. Faust
    Faust says:

    @Anita
    e di sovente e’ dalla parte dei dittatori di nazioni oppresse.

    .. x esempio?¿ … se puoi fare qualche nome te ne sarei grato.
    F.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Colombo subì un processo e venne condannato, ecco perché morì in miseria. Dall’America portò in Spagna dei nativi per dimostrare che rano ottimi come schiavi, e infatti come tali cominciarono a essere usati. Colombo venneprocessato e condannato proprio per questo, oltre che per la crudeltà contro gli indios.
    Da notare che le disgrazie degli ebrei cominciano proprio a causa della “scoperta” dell’America: i reali di Spagna, i famosi “cattolicissimi” e orribilissimi, maniaci della tortura (che faceva parte dell’educazione die giovani… Venivano infatti puniti, specie per certi “peccati” (!), con qualche giro di “ruota” anziché con le bacchettate), avevano bisogno di quattrini per armare le flotte destinate a fare avanti e indietro con l’America depredandola a tutto spiano. Solo per l’oro rapinato ai nativi l’amministrazione di Carlo V aveva non ricordo quante decine di libroni, mi pare oltre 50. Per procurarsi i quattrini, la corona spagnola andò a prenderseli dove ce n’erano: dagli ebrei, cacciandoli dalla Spagna e confiscandone le ricchezze! Gli ebrei che negli 800 anni di dominio arabo facevano parte della crema della società. Nel ghetto di Roma c’è la via Catalana e mi pare anche la “sinagoga spagnola”, perché gli ebrei cacciati dalla Spagna si insediarono in gran parte là dove poi venne creato il ghetto. Gli ebrei rimasti in Spagna lo poterno fare solo come “marrani”, termine con il quale si indicava l’ebreo convertito, ovviamente al cattolicesimo. Se però si scopriva che aveva fatto finta di convertirsi e continuava invece a seguire i riti ebraici, allora arrivava l’Inquisizione….
    La Chiesa ha fatto il grave errore di impedire l’integrazione degli ebrei, per poterli tenere sotto il tallone e mostrarli come trofeo del proprio trionfo su di loro, cioè sul popolo “deicida” che non credeva affatto che Gesù fosse il Messia. L’altro errore è stato di lasciare loro tutti i mestieri “impuri”, cioè propio quelli da tempo sono i più necessari. Il risultato è che buona parte dell’ebraismo vuole vedicarsi contro il cattolicesimo e il cristianesimo in generale, erodendolo alla radice per esempio a Gerusalemme e Betlemme, come prima o poi scriverò.
    Il dramma è che buona parte del sionismo vuole vendicarsi anche di Vespasiano, Tito, ecc., fino ad Adriano, vuole cioè vendicarsi del potere romano – romano, si noti, come la Chiesa…. – per la distruzione del Tempio e la cancellazione del nome Giuda, ovvero Giudea, in Palestina. Non è certo un caso che la famosa “maratona oratoria” dal titolo che è tutto un programma, “Per la Verità, per Israele”, organizzato a Roma dal parlamentare italiano Fiamma Nirenstein, che risiede nella colonia israeliana di Gilo, vicino Betlemme, sia stata organizzata a Roma nel tempio di Adriano, in piazza di Pietra.
    Le code di paglia, i sensi di colpa e gli opportunismi impediscono di capire la gravità della situazione: vale a dire, dove ci porterà lo scontro tra i tre monoteismi, ma in particolare quello tra i primi due, per questioni vecchie come il cucco che non fregano più a nessuno se non ai fanatici di professione che diffondono, pro domo propria e annesso lesso manzoniano, odio, tossine e le solite pretese di suprematismo e migliore audience presso il Padreterno. Del quale così danno una rappresentazione talmente meschina da suscitare il voltastomaco.

    So bene che per semiti si indicano gli ebrei e per antisemita si intende chi li detesta, ma resta il fatto che sono semiti anche gli arabi, come del resto riconoscevano gli stessi sionisti quando all’inizio della calata in Palestina avvertivano che gli arabi “essendo anche loro figli di Sem sono intelligenti quanto gli ebrei”, motivo per cui prima o poi si sarebbero ribelati all’invasione. E infatti…. Io parlo di arabi, non di popolazioni che parlano l’arabo senza essere arabi.
    C’è già la pretesa sionista del monopolio ebraico in fatto di stermini nazisti, vedi per esempio come e perché è nata la Giornata della Memoria, e prende piede la versione che la seconda guerra mondiale sia stata scatenata da Hitler contro gli ebrei. Pretendere anche il monopolio sul semitismo è un po’ troppo. O no?
    La gente usa credere, a furia di raccontargli panzane, che Emanuela Orlandi sia stata rapita e che Berlusconi è “un perseguitato”, ma resta il fatto che la Orlandi NON è stata rapita e che Berlusconi NON è un perseguitato. La credenza non può sostituire la realtà. Idem per il credere che i semiti siano solo gli ebrei e che gli antisemiti siano solo chi li ha in antipatia. Sono invece antisemiti i sionisti arabofobi e i vari mascalzoni come Sharon, Barak, Netanyahu, Lieberman, ecc. Che anche se ebrei NON sono semiti neppure da lontano.
    Un caro saluto.
    pino

  30. Peter
    Peter says:

    caro Pino

    vedo che siamo ‘at loggerheads’, e poi tu (mi pare che siamo passati al tu?) metti troppa carne al fuoco, il che puo’ creare confusione.
    I ladinos: quando insinuai che l’origine del ghetto di Roma fosse quella, le anime dotte del blog sbottarono che il ghetto data dai tempi di Tito, come minimo, anzi prima…E va be’, dissi io…
    Comunque secondo me ti sbagli sull’oro delle Americhe e la questione ebraica in Spagna. Infatti vi furono diversi tentativi, in parte riusciti, di espellere gli ebrei dalla Spagna per secoli, prima dell’editto di espulsione vero e proprio, firmato da Ferdinando e Isabella, nel marzo del 1492, ovvero prima della scoperta di Colombo (ottobre 1492), e molto prima che si apprezzasse la vera portata ed entita’ di quella scoperta.
    Gli ebrei vennero espulsi ‘por la limpieza del sangre’, la stessa ragione per cui vennero espulsi, e spossessati, gli arabi. E poi perche’ ebrei ed arabi erano alleati di sempre, non ultimo perche’ mangiavano (o evitavano) le stesse cose, un fatto per noi banale, ma per loro no.
    Arzigogolare che semiti sono arabi ed ebrei, che l’antisemitismo riguarda entrambi, che gli ebrei anzi non sono in massima parte ‘semiti’, sono per me sofismi che favoriscono la confusione: mi dispiace

    un saluto

    Peter

    ps
    come puoi dire che Colombo venne processato per schiavismo, da quelli che subito intrapresero il commercio di ‘nativi’? una transitoria crisi di coscienza di spagnoli e portoghesi?!

  31. Faust
    Faust says:

    … ciao Ale, tutto bene…?¿? Qui fa molto caldo ed il cielo e’ coperto…
    Conosco Bifo, non di persona ma di fama e da tantissimi anni… attraverso suoi compagni di Bologna che hanno fondato il progetto Telestreet ed io sono stato fra i fondatori, pur vivendo gia’ in RD… Telestreet una Tv di quartiere… o di caseggiato dal raggio di trasmissione di 1 Km. Progetto utopistico e di ribellione sociale di una Tv alternativa al nanopedofilo che come sapevamo avrebbe instaurato una dittatura mediatica (cosa poi che e’ avvenuta e si e’ realizzata, tanto vedi dove siamo e come ha ridotto il paese e i suoi excittadini, oggi zoombie televisati… e invasati… parlo naturalmente dei berluscloni…) Come ti dicevo, l’idea della Tv di quartiere era alternativa e rivoluzionaria… Si compravano i pochi mezzi elettronici dal costo di circa 1000 euro e s’installava in ogni quartiere, spesso in casa o in cantina un piccolo studio Tv e sul tetto una antenna con raggio di trasmissione di un Km.( non piu’ di un Km di raggio x evitare gli arresti oltre ai sequestri x illegali, da parte della polizia postale…) in ogni quartiere una Tv… che sfruttando i coni d’ombra dei canali che lasciavano scoperti “coni d’ombra” appunto… trasmettevano programmi registrati nel quartiere dai “produttori” di Telestreet… io che lavoravo x hobby ad un progetto di Tv comunitaria ed educativa, da anni… davo ( da Santo Domingo) consigli tecnici e di produzione… e consigli di come fottere la polizia postale ( con impianti di produzione e trasmissione di piccole dimensioni.. pronti a fuggire, o nascondere nell’appartamento del vicino se scoperti dalla polizia postale che saputo dell’esistanza delle piccole Tv… faceva irruzione nelle case dei “rivoluzionari” (guerriglieri dell’etere) e sequestrava gli impianti audiovisivi e i piccoli trasmettitori… arrecando danni economici tragici x il produttore. La rete Telestreet che si era impegnata in questa azione illegale… dopo i sequestri di impianti autofinanziati… e x piu’ volte, si e’ sciolta, dissanguata economicamente ed e’ cosi’ finita la rivoluzione mediatica… della Tv di strada o di quartiere denominata Telestreet. Progetto e idea che ho continuato a perseguire ed ancora sono in questo…Una Tv del popolo.
    Leggere il nome di Bifo, in un post di Vox… mi ha ricordato questa avventura straordinaria che molti giovani di Bologna e di altre citta’ ed io da SD… abbiamo provato a rivoluzionare il mezzo TV… monopolizzato dal capitalismo e da un servizio pubblico che con il nanopedofilo al governo non lo sarebbe piu’ stata tale… RaiSet… la dittatura mediatica che stava nascendo con la discesa in politica del nonopedofilo in Italia… 3 tv+3 di stato… Una sciagura che volevamo fermare ribellandoci… e purtroppo la ns. rivoluzione falli’…
    Come sempre Abbacchi & Braci
    Faust

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Non furono i greci, ma l’enorme progresso provocato anche in Egitto dalla cultura alessandrinista, che in Egitto disponeva della formidabile biblioteca di Alessandria e di una rete di laboratori, officine e aziende, insomma una Silicon Valley ante litteram. Progresso buttato a mare, come ebbi occasione di dire già una volta, prima dai romani e poi dai cristiani: i primi perché non avevano nessun bisogno della tecnica in quanto usavano la manodopera schiavile di massa, i secondi perché per loro la vita terrena doveva essere solo la “valle di lacrime” per guadagnarsi il paradiso.
    L’anno giuliano, attribuito a Giulio Cesare, è in realtà un dono che gli fece la sua amante Cleopatra (per l’esattezza, Cleopatra VII) su “brevetto” del suo astronomo egizio Sosigene. Poi papa Gregorio corresse l’anno giuliano, e l’anno gregoriamo mi pare sia tuttora quello in uso. Ma senza Sosigene e Cleopatra, il 25 dicembre e il 1° gennaio capiterebbero ciclicamente in piena estate…. E il 15 agosto in pieno inverno.

    Il lato comico – ma in realtà tragico – è che contro la cultura alessandrinista i fanatici ebrei scatenarono in Giuda la rivolta del Maccabei: tema del contendere? La circoncisione. No comment. I greci, come anche i romani, detestavano la circoncisione perché ritenevano offendesse la bellezza del corpo maschile e nelle gare atletiche, dove si gareggiava nudi, e nelle palestre, dove pure ci si esercitava nudi, prendevano in giro i circoncisi. Un fanatico della stazza di Giuda Maccabeo innescò la rivolta contro i greci, arrivando a chiedere aiuto a Roma, dove la comunità ebraica era di casa da tempo. Le conseguenze di questo contendere “del cazzo” – mi scuso per il termine, ma è il più adeguato –
    sono state due, una più grave dell’altra: Roma intervenne, ci prese gusto e alla fine si pappò la Grecia, Giuda e Gerusalemme, come raccontano le guide della sinagoga del ghetto di Roma; a Gerusalemme prese il potere il Sinedrio, l’elite religiosa fanatica e serva dei romani che condannò a morte un tale di nome Gesù soprannominato Cristo oltre che Barabba esattamente come il famoso ladrone. Il resto della storia è noto…. Con annessi disastri tuttora perduranti e che minacciano il futuro del pianeta.
    Gli ebrei tuttoggi vanno fieri della vittoria dei Maccabei, quando invece a mio avviso ci sarebbe da vergognarsi, e la celebrano ogni anno con la festa di Hanukkah. Se gli alessandrinisti fossero rimasti al potere l’umanità si sarebbe risparmiata una serie impressionante di atrocità, fino al nazismo, e il progesso scientifico non avrebbe conosciuto i mille anni di blocco che ha invece conosciuto. Forse di atrocità ne avrebbe avute altre, ma non possiamo dirlo. In ogni caso, la bestialità del nazismo non ci sarebbe stata. Non avremmo l’infinita tragedia Israele/Palestina e gli ebrei sarebbero considerati per quello che sono, vale a dire persone con gli stessi pregi e difetti di chiunque, né più né meno.
    ‘Notte.
    pino

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    A PROPOSITO DI BALLE ISRAELIANE UTILI A BOMBARDARE GAZA
    —————————–
    http://www.richardsilverstein.com/tikun_olam/2011/09/21/yediot-idf-investigation-confirms-all-eilat-attackers-were-egyptian-not-gazan/

    Yediot: indagine dell’IDF conferma che gli attaccanti di Eilat erano tutti egiziani e non gazawi.

    di Richard Silverstein

    Alex Fishman, corrispondente veterano di Yediot Achronot per la sicurezza, e uno dei pochi giornalisti israeliani scettici sulla versione ufficiale del governo relativa all’attacco terroristico a Eilat, conferma ciò che molti di noi conoscevano bene: è stato tutto un ordito di bugie. Il governo, all’inizio, ha riferito che per l’attacco erano responsabili i Comitati di Resistenza Popolare (PRC) di Gaza e che gli aggressori ne erano degli affiliati. Poi un giornale egiziano ha riportato che è stato il suo esercito ad aver ucciso tre degli aggressori e che erano egiziani. Questo è uno dei motivi per cui molti di noi hanno messo in dubbio la versione ufficiale. Ora, Fishman riferisce che, in effetti, l’indagine militare conferma che tutti i miliziani erano egiziani. Si pone anche la possibilità che almeno uno dei loro membri sia stato un poliziotto in servizio attivo.

    israeli-egyptian_borders

    E’ stato Fishman (insieme a me e a Idan) a chiedere dove erano i corpi e perché non erano stati identificati da parte di Israele. Il giornalista ha affermato che l’esercito israeliano stava giocando una strana partita a poker con Hamas, per la pretesa, prima di restituirne i corpi, che questi ultimi riconoscessero che i morti provenivano da Gaza.

    Questo spiega perché, a Gaza, non c’erano le tende per il lutto e non c’era notizia di eventuali combattenti uccisi da Israele. Ehud Barak sapeva che con la conoscenza che gli aggressori non erano di Gaza, come sosteneva, sarebbe decaduto l’intero piano di Israele di addossare ad essa la colpa dell’attacco e il progetto di vendicarsi su di lei al posto di chi era all’origine dell’aggressione, l’Egitto.

    Idan ed io, abbiamo riportato che è estremamente sospetto il fatto che Bibi Netanyahu abbia vietato al capo sello Shabak, Yoram Cohen, di testimoniare davanti alla commissione per la sicurezza della Knesset sull’attacco a Eilat. Si tratta di una violazione senza precedenti del protocollo da parte dell’ufficio del primo ministro. Lo si può spiegare solo con il fatto che Bibi non vuole che il governo si esponga al ridicolo più di quanto non abbia già affrontato per la sua inettitudine nei confronti di ciò che circonda l’assalto alla Mavi Marmara, e il frenetico ritiro dei diplomatici israeliani dall’ambasciata del Cairo, sottoposta ad assalto da parte di manifestanti. Il primo ministro non è in grado di spiegare in un momento qualsiasi tante bugie e tale incompetenza. La difesa delle bugie che lui e Ehud Barak hanno divulgato su Eilat potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Fatto strabiliante, l’IDF sostiene ancora, secondo Fishman, che il PRC è stato l’autore dell’attentato. Idan Ladau, che è stato uno dei più brillanti blogger israeliani che ha affrontato questo argomento ha scritto una contestazione completa della versione fornita dal governo. Una delle cose che fa notare, e che Amira Hass ha confermato in un suo articolo su Ha’aretz, è che l’attacco a Eilat era molto complesso, sofisticato e ha richiesto enormi capacità logistiche e organizzative. Chiunque sia un po’ informato sui PRC sa che i suoi quadri ricevono una formazione elementare e sono in possesso solo di armi molto leggere. In sostanza, non hanno le capacità, manovalanza o strumenti sofisticati da mettere in campo. La dichiarazione riportata di un rappresentante del PRC, ne dà conferma.

    Questo rapporto di TIME, rivela che non solo il PRC nega ogni responsabilità, ma continua a farlo anche dopo che Israele ha assassinato i suoi comandanti in un attacco con droni:

    “Se gli israeliani hanno una qualche prova, la mostrino”, afferma Ahmed Yusuf, un ex funzionario di Hamas che ora gestisce un gruppo di esperti di Gaza: “Mi sono incontrato con queste persone dalla Resistenza Popolare. Mi hanno dichiarato ‘Noi vogliamo prendere le distanze da quello che è successo a Eilat e ci siamo chiesti perché ci stanno minacciando’.”

    “Voglio dire, che l’operazione era ancora in corso quando hanno assassinato la nostra gente,” riferisce un portavoce del PRC che va sotto il nome di Abu Mujahed. “Il modo in cui hanno mantenuto il controllo e sono riusciti a combattere per ore, sta a dimostrare che dietro c’è una struttura organizzata molto forte. E’ come se avessero una formazione di tipo militare e avessero l’esperienza per poterlo fare.”

    I miliziani del PRC, dichiara, sono sottoposti al “normale addestramento di base – armi leggere, niente di particolare” Reclute specializzate in armi di piccolo calibro o nel lancio di proiettili di mortaio e di razzi su Israele. “Dovete capirlo, abbiamo operato solo contro israeliani sul fronte di Gaza,” dice Abu Mujahed. “Fino a ora, la decisione è quella di intervenire solo all’interno del confine geografico. Questo ha a che fare con il nostro pensiero strategico. Riguarda le nostre relazioni con gli altri – siano essi l’Egitto o le altre fazioni.”

    Chiunque non abbia familiarità con i gruppi militanti palestinesi, non ha paura di attribuire loro la responsabilità degli attacchi terroristici contro gli israeliani, soprattutto di quelli in cui ci sono degli shahid, dei martiri per la resistenza palestinese. Eppure il PRC si rifiuta di conformarsi alla narrazione israeliana.

    Landau rivela anche che SITO, un sito web che segue l’attività jihadista, afferma che un diverso gruppo terroristico rivendica la responsabilità per le uccisioni di Eilat:

    Un gruppo che si autodefinisce “Jama’a Ansar al-Beit Maqdis” (sostenitori di Gerusalemme) ha rivendicato la responsabilità per i plurimi attacchi effettuati il 18 agosto 2011 a Eilat , in Israele, in cui sono stati uccisi otto israeliani.

    Nessun media israeliano ha riportato questo fatto, né ha messo in discussione la versione del governo che la responsabilità era del PRC.

    Landau, che ha un divertente senso ironico dell’umorismo, ha qualificato un gruppo di noi blogger “pazzi, illusi” in quanto portavamo avanti questa storia e non permettevamo al governo di modificare il suo tessuto di bugie. Si noti che questo è quasi esattamente il linguaggio usato da Avi Issacharoff su Ha’aretz per deridere la mia versione dei fatti. Finora la versione mia e di Landau regge abbastanza bene. Quella di Issacharoff, non altrettanto.

    Landau, nello scritto, fa una critica schiacciante del comportamento di Israele dopo l’attacco:

    Israele sapeva che i terroristi non provenivano da Gaza e non avevano ricevuto ordini da Gaza. Ancora di più, ha trascinato Hamas in un’intensificazione del conflitto contro la volontà di quest’ultimo. Ha mentito consapevolmente ai suoi cittadini sulla provenienza dell’attacco e lo scopo dei suoi omicidi mirati a Gaza [cinque dirigenti del PRC e un bambino di un anno].

    Le vere ragioni delle menzogne: a) il governo di Israele e il suo apparato di sicurezza voleva trascinare i palestinesi in un ciclo di vendette sanguinose poco prima del voto di sovranità alle Nazioni Unite, rafforzando in tal modo gli elementi militanti del fronte avverso [cioè Hamas e PRC a spese di Fatah] e frustrando le opzioni [non violente] della resistenza popolare, dato che ogni attivista ucciso infiamma ancor più l’animo dei suoi colleghi; b) togliere il vento alle vele del movimento di protesta popolare J14 e dirottare la rabbia della società israeliana verso l’esterno [verso Gaza]; c) per vanificare la sua richiesta di una drastica riduzione del bilancio delle spese militari, facente parte della piattaforma del movimento per la giustizia sociale.

    L’indagine dell’IDF rivela, inoltre, che l’unico soldato israeliano ucciso durante l’attacco è stato ammazzato dopo il tramonto dalle forze egiziane a caccia dei terroristi e che le cinque vittime tra i soldati delle forze di sicurezza egiziane sono dovute agli spari in risposta delle forze israeliane. Sembra che la situazione fosse un casino tremendo. Qualsiasi indagine valida dovrebbe cercare di capire come evitare questo massacro in modo che entrambe le parti possano sparare ai cattivi invece di uccidersi a vicenda.

    (tradotto da mariano mingarelli)

  34. nicola metta
    nicola metta says:

    come puoi dire che Colombo venne processato per schiavismo, da quelli che subito intrapresero il commercio di ‘nativi’? una transitoria crisi di coscienza di spagnoli e portoghesi?!

    … vorei dire la mia, x quel che ho appreso girando un documentario sulla scoperta d’america, finanziatomi dall’UE, nel 19992, dal titolo “500 años despues… cerca del horizonte…” (nda, gia’ all’epoca usavo i puntini…) l’orizonte impossibile da raggiungere…
    Colon torno’ in España e porto con se’ oro e indigeni… il piu’ famoso si chiamava Caonabo che s’innginocchio’ ai piedi del re… e Colon fu festeggiato ed omaggiato… Naturalmente impressionati da tanta ricchezza i reali si misero a organizzare una spedizione massiccia x cominciare, quel che poi e’ stato il saccheggio, il genocidio e lo schiavismo attuato dagli europei nel nuovo continente… I finanziatori furono i banchieri spagnoli y/o europei… ma quando cominciarono ad arrivare le ricchezze saccheggiate i reali e i suoi soci di casta… non rispettarono i banchieri e li fotterono espulsandoli dalla Spaña… ma non finisce qui… i reali si occuparono del saccheggio e del genocidio aizzati da santa romana chiesa e i banchieri finanziarono il traffico di schiavi x le americhe… e tutti o almeno alcuni vissero felici e contenti…
    … poi arrivarono i pirati di Francia, Olanda e Inghilterra… ma questa e’ un’altra storia…
    N.M.

  35. Peter
    Peter says:

    x Pino

    Alessandria si chiamava cosi’ dal nome di Alessandro Magno: era cioe’ di cultura greco-ellenistica, e vi si parlava il greco!

    x NM
    forse implichi che i banchieri fossero ebrei, e ti sbagli: in Spagna l’editto di espulsione venne PRIMA della scoperta delle Americhe, e venne attuato in breve tempo.

    ‘notte

    Peter

  36. nicola metta
    nicola metta says:

    … correzione

    I finanziatori furono i banchieri spagnoli y/o europei…

    …. banchieri ebrei spañoli ed europei…
    scusate…

  37. nicola metta
    nicola metta says:

    in Spagna l’editto di espulsione venne PRIMA della scoperta delle Americhe

    … sara’ come tu dici, non so’. Quel che so’ e’ che i reali non avevano soldi da dare a Colon… e lui li ottenne dai banchieri ebrei… eche poi i reali si presero le ricchezze dei nativi, la chiesa aizzo’ i conquistadores al genocidio e i banchieri ebrei, una volta il re arricchito non aveva piu’ bisogno dei banchieri… quest’ultimi continuaro finanziando il traffico degli schiavi… ( traffico mai disturbato dai pirati… addiferenza degli assalti alle navi da carico spañole… spesso le navi che trasportavano schiavi, al ritorno trasportavano carichi senza valori e venivano assaltate e sequestrate dai pirati… e si dice con molta facilita’ ((erano d’accordo pirati e padroni delle navi sequestrate… che prendevano soldi dalle assicurazioni e soldi dai pirati…) questo e’ quel che so’… x l’espulsione degli ebrei dalla spaña ho preso x buono quel che ha scritto Nicotri… In ogni caso banchieri e re non fecero piu’ affari insieme…
    n.m.

  38. Anita
    Anita says:

    x Faust -#33-

    Chomsky e’ sempre pronto a scusare la violenza, il terrore, e le atrocita’ commesse da Stati post-rivoluzionari, come la Cina di Mao e il Vietnam del Nord…da Stalin, da Slobodan Milosevic, etc…

    Critiche sono che Chomsky ha bisogno di vivere nelle varie nazioni per un po’ per capire cosa e’ veramente successo negli ultimi 30-40 anni.

    Mi limito perche’ non mi voglio incappare in discussioni che non risolvono niente.

    Buonanotte,
    Anita

  39. Controccorrente
    Controccorrente says:

    I Neutrini veloci e Maria Stalla Gelmini..!!

    Io vorrei sapere CHI scrive i comunicati stampa per conto della nostra Ministra Maria Stalla Gelmini…?

    http://www.repubblica.it/politica/2011/09/24/foto/i_neutrini_e_il_tunnel_della_gelmini-22158290/1/?ref=HREC1-2

    Infatti puntualmente è scoppiata una Polemica,ma a mio avviso l’oggetto della polemica non ha centratO il bersaglio.
    Infatti è ben noto a tutti,che tra il CERN di Ginevra ed il Gran Sasso non è mai stato costruito nessun TUNNEL , ATTRAVERSO IL QUALE i Neutrini sono passati.
    Quindi, non già di profonda IGNORANZA scientifica trattasi, ma di PROFONDA IGNORANZA SINTATTICA,ovvero della più profonda ignoranza delle regole dell’italiano elementare, che affliggono Maria Stalla Gelmini ed il suo intero “Staff”.
    Per terminare, si può quindi onestamente asserire che l’unica cosa che accomuna ii Neutrino (più o meno veloce) e il cervello della nostra Nostra Ministra è la Massa.
    Non è ancora chiaro poi se il neutrino abbia studiato dalle Suore, o nelle Squole Private Confessionali, ma si possono fare delle ricerche per il Futuro dell’Umanità.

    buona domenica ai tutti i neutrini veloci

    cc

  40. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    Vox aveva postato parte di una intervista “incredibile” di questa escord De Nicolò, una visione del mondo e della vita che la dice lunga su come abbiamo potuto ,in Italia, ridurci nello stato in cui siamo!

    Mi sarebbe piaciuto sapere quali studi abbia fatto…un buon termometro per capire quanto ha contato la scuola e la televisione per “formare” gente di tal fatta!
    Infatti la escort non è sola nella sua filosofia di vita…più o meno
    “vicini” alle sue teorie ci sono fin troppi giovani che cercano : COCA ,SESSO,SOLDI ; traguardi che sono stati istituzionalizzati dal Palazzo.

    Però questi figuri non sono sicuramente la maggioranza…ma questo non appare su giornali e tv.
    Infatti quando ci saremo liberati di Berlusconi, avremo la difficoltà molto più importante di liberare i troppi giovani dall’idea che la vita sia una scorciatoia dove il più furbo e disinibito arriva primo lasciandosi dietro una scia di cadaveri.

    Buon risveglio, ciao
    Sylvi

  41. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    nella Scuola Confessionale ti apostrofavano in maniera brusca durante le interrogazioni semimute…
    -Scusi, ma lei ha lasciato a casa a dormire l’unico neurone che ha?-

    Non sapevano i preti, che avevamo qualche neurino di riserva…che stava scavando, scavando….verso il Gran Sasso.
    Mentre nelle Scuole Pubbliche si preparavano i futuri ministri privi di neuroni e neurini!!!

    Sylvi
    -

  42. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    vedi il problema non era tanto dei neuroni, ma ignoravano le capacità sinaptiche,che avevano la velocità media di un Bradipo!
    I neuroni sono così salvi e la domenica può scorrere scientificamente felice !
    Ahh, attendo sempre i dati del famoso Censimento del FRIULI,FRIULI austro-ungarico del 1913, sperando che il pranzo non vada di traverso a peter e faust !!

    cc

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  1. […] Salvare Israele dal sonno della ragione della sua maggioranza e … […]

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