Israele è come gli 007: ha la licenza di uccidere. Concessa dalle loro maestà Usa ed Europa. Grazie ai miti creati dal sionismo e dimostrati come falsi da vari docenti di storia israeliani

Nuova strage di pacifici manifestanti palestinesi per mano del solito esercito israeliano dall’ammazzamento facile. Dopo la ventina di omicidi, con contorno di centinaia di feriti, di pochi giorni fa in occasione delle manifestazioni per la Naqba, cioè per Il Disastro della cacciata a mano armata di 700 mila palestinesi dalle loro terre seguita alla proclamazione dello Stato di Israele, ecco la ventina di omicidi delle ultime ore in occasione della Naksa: in occasione cioè della ricorrenza della sconfitta nella Guerra dei Sei Giorni del ’67 dei farraginosi eserciti di Egitto, Siria e Giordania per mano di quello di Israele. Che si prepara alla nuova mattanza di “pacifinti”, come gli ipocristi chiamano i pacifisti non antipalestinesi, della prossima Flotilla diretta a Gaza dopo la strage di 9 pacifisti turchi a bordo di una nave della Flotilla precedente. A parte le chiacchiere, le bugie e il sempre più cinico e intollerabile farsi scudo della Shoà, che non è una tragedia privata degli israeliani, non appartiene solo a loro, ma è una tragedia del mondo e al mondo intero appartiene, le cifre mettono a nudo la realtà della repressione militare israeliana e i suoi obiettivi. Dal 200o al 2010 a fronte di 1.083 vittime civili della “insorgenza” palestinese ci sonon 6.371 vittime civili palestinesi. Non siamo ancora al famoso rapporto “1 a 10″, di orribile memoria, ma ci siamo vicini, anche perché nel 2011 le altre vittime palestinesi non sonio certo poche: una vergogna per Israele. Che ai palestinesi ha anche rubato terra per piazzarci ben 430 mila colonim in spregio a tutte le leggi internazionali e alle stesse risoluzioni e richieste dell’Onu. I rifugiati palestinesi che campano con l’elemosina dell’Unrwa, l’apposita agenzia dell’Onu, sono ormai arrivati alla astronomica cifra di 4,8 milioni. Le case demolite e gli alberi da frutta palestinesi, olivi e arance soprattutto, distrutti per rappresaglia dagli israeliani assommano ormai a decine di migliaia le prime e a centinaia di migliaia i secondi. Ho perso il conto dei pozzi e delle fonti d’acqua palestinesi requisiti, cioè rubati, ai palestinesi. Ci sono situazioni scandalose che francamente gridano vendetta, dall’impossiiblità per certi villaggi, piani di bambini, a poter disporre di acqua ed elettricità alla moria di donne incinta impossibilitate a ricoverarsi in ospedale per partorire a causa dei chek point chiusi e del menefreghismo dei soldati addetti al loro funzionamento.  La situazione di Gaza non ha bisogno di essere illustrata.Di ormai insopportabile ipocrisia l’appello Usa “alla calma” dopo la mattanza di manifestanti della Naqsa, insopportabile specie dopo che Obama ha dovuto rimangiarsi di fronte alla platea dell’AIPAC, la più potente delle lobby sioniste pro Israele degli Usa, quello che pochi giorni prima aveva fatto infuriare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in visita alla Casa Bianca. L’AIPAC fa ballare in particolare la signora Hilary Clinton, cioè il segretario di Stato Usa all’origine del viscido appello “alla calma”: oltre ad essere stata eletta con l’appoggio dell’AIPAC, la signora Clinton ha la figlia Chelsea andata sposa in pompa magna un anno fa a Marc Mezvinsky, rampollo di una straricca famiglia di finanzieri sionisti tenaci sostenitori di Israele sempre e comunque.

Obama ha dovuto dichiarare pubblicamente all’AIPAC il contrario di quello che poche ore prima aveva sbattuto in faccia a Netanyahu. Se a questi aveva annunciato che lo Stato palestinese è ormai inevitabile che finalmente nasca, tanto ormai dopo 60 anni di angherie, furti di terra e vessazioni varie sarà grande al massimo come un francobollo gruviera, alla platea dell’AIPAC ha docuto garantire che gli Usa non ne appoggeranno la nascita se non alle condizioni di Israele. In particolare, lo Staterello palestinese “dovrà essere smilitarizzato”, cioè sempre sottoponibile a invasione da parte di Israele usa a violare i confini altrui e dotata anche di centinaia di testate nucleari. Non c’è bisogno di commenti.

Vale la pena invece di occuparci del discorso di Netanyahu al senato Usa fatto dopo la gelida visita alla Casa Bianca. E’ ora infatti di prendere di petto tutta una serie di miti e chiamarli coni il loro nome: miti, appunto. O, più prosaicamente, panzane alle quali un popolo è libero di credere – ogni popolo, compreso quello italiano, ha le sue “panzane” mito, e sono sacre – ma non può certo pretendere, per giunta con le armi, che ci debbano credere anche gli altri popoli. Specie se si usano i propri miti come comoda scusa per mettersi sotto il tallone altri popoli.

Nel suo applauditissimo discorso al parlamento Usa, il capo del governo israeliano – che punta chiaramente a evitare che Obama venga rieletto, e quindi punta anche a che l’AIPAC non stanzi fondi per la sua campagna elettorale – ha infatti ripetuto la solita ferrea, monolitica e tranchant affermazione, il classico cavallo di battaglia e tabù del sionismo: “Israele è la terra dei nostri avi e quindi abbiamo tutto il diritto di tornarci e di restarci”. La prima obiezione che viene spontanea è perché mai lo stesso diritto non lo debbano avere le centinaia di popoli delle Americhe, del nord, del centro  e del sud, costretti a vivere in riserve o a essere cittadini di serie B, quando non di serie C, o i vari popoli africani, come i boscimani o i bantù, e gli aborigeni australiani. I mapuche dell’Argentina hanno anzi perso la causa in tribunale con la quale chiedevano di poter tornare nelle terre degli avi in Patagonia, terre oggi occupate dagli italiani Benetton – sì, quelli della United Colors of Benetton – per far pascolare le mandrie di pecore dalle quali ricavano la lana per i loro tessuti. In Australia gli aborigeni si sono rivolti alla magistratura per chiedere di riavere almeno la città di Perth, che è oltretutto aborigena anche nel nome. Nella foresta amazonica sono ancora oggi varie le etnie spazzate via per far posto alle miniere e alla deforestazione per mano delle grandi compagnie minerarie o dei grandi latifonsisti, che fino a pochi decenni fa davano un premio a chiunque portasse loro un orecchio o un’altra prova di avere ucciso un “selvaggio”, cioè un indio da sfrattare armi alla mano mandandolo all’altro mondo.

Anche a voler evitare di polemizzare con tali paragoni, che dimostrano come anche nel campo dei diritti umani valga il criterio dei due pesi e due misure, basato sul principio che il più forte ha ragione mentre i più deboli se la prendono in quel posto, resta una obiezione fondamentale all’affermazioni di Netanyahu e del sionismo in genere. Rizzoli ha da poco pubblicato la traduzione del libro di un docente di Storia israeliano all’Università di Tel Aviv – ed ebreo, se questo particolare interessa a qualcuno che ha bisogno di timbri a garanzia – che si aggiunge a vari altri che spazzano via la definizione di “popolo ebraico” dimostrando che un tale popolo non esiste, né più e né meno come non esiste il popolo cristiano o cattolico, ma esistono vari popoli cristiani o cattolici, spesso perfino in guerra tra di loro come mostra impietosamente e in modo supremo anche e soprattutto la seconda guerra mondiale. Il docente in questione è Shlomo Sand, nato in Austria da genitori polacchi internati dai nazisti e scampati alla Shoà, emigrato con il figlio in Israele dopo avere rifiutato qualunque indennizzo dalla Germania. Sand nelle oltre 500 pagine del suo documentatissimo libro dimostra – anzi, ricorda, perché si tratta spesso di cose scritte già nella bibbia, anche se taciute – che alla religione nata in Giudea, oggi nota come ebraismo, si sono man mano convertiti re, regine e interi popoli, dal Marocco alla Mesopotamia, dal Sahara all’Europa, che con la Giudea non avevano nulla a che spartire. mi viene da ridere all’idea che Paolo Mieli o Momi Ovadia siano diversi da me perché sono ritenuti “semiti”, quando invece i semiti sono semmai gli arabi e i palestinesi, ma certo non gli ebrei europei o africani, come i falascià. Se la memoria  non mi inganna, già Koestler fece notare che Hitler e i nazisti, e quindi anche Mussolini e i fascisti, erano ignoranti come bestie in fatto di “semiti” e non, visto che i tanto esecrati ebrei europei di semita non hanno mai avuto nulla.

Il professor Sand ricorda anche che la famosa diaspora ebraica è nata spontaneamente e molto tempo prima che i romani riconquistassero Gerusalemme distruggendo anche il Tempio, e che se si parla di “popolo ebraico errante” è solo perchè nell’800 il sionismo ha fatto proprio il mito cristiano dell'”ebreo errante”, eternamente errante in quanto “popolo deicida” perché aveva “ucciso Gesù”. A dire il vero Sand ricorda anche un’altra cosa, piuttosto imbarazzante: il sionismo è nato nella setssa epoca e nella stessa zona dell’Europa orientale che ha visto nascere altri nazionalismi basati su falsificazioni mitologiche della Storia e sul mito della “purezza del sangue e delle origini”, come il nazionalismo tedesco diventato poi nazionalsocialismo o nazismo che dir si voglia e lo slavismo. Sand fa notare altre due cose. La prima è che le democrazie e gli Stati dell’Europa occidentale, dall’Inghilterra all’Italia, dalla Francia alla Spagna, hanno un concetto della cittadinanza e dello stesso nazionalimo che è un concetto “inclusivista”, vale a dire che include chiunque viva, e meglio se paga le passe, su uno stesso territorio nazionale a prescindere dalla religione e dall’oridine familiare e degli avi della  proprio nazionalismo. La seconda è che gli Stati e i nazionalismi dell’Europa orientale hanno invece avuto una concezione della cittadinanza tipicamente “esclusivista”: vale a dire, che esclude chi non appartenga alla stessa “razza”, allo stesso ceppo “del sangue” o non discenda dalle “tribù fondatrici” dei rispettivi popoli. Tra i nazionalismi “esclusivisti”, oltre al nazionalismo tedesco sfociato nel nazismo della “pura razza ariana”, c’è il nazionalismo ebraico noto come sionismo. Che, come si vede, e lo dimostra Sand, non lo dice cioè un “antisemita”, non ha un bel blasone, un gran bel pedigree.

In ogni caso, ma Netanyahu&C ignorano volutamente anche questo, cioè che il sionismo non è mai stato un blocco monolitico, per giunta antiarabo o antipalestinese. Non solo c’è stato il sionosmo per esempi di Judha Magnes, che voleva sì la creazione dello Stato israeliano nela Palestina storica, ma voleva che fosse uno Stato e una democrazia “inclusivista”: vale a dire, con pari doveri e diritti per ebrei, musulmani, cristiani, atei, agnostici e quant’altro. E tra i vari partiti sionisti, Mapai, Mapam, ecc., c’erano anche quelli che non distinguevano – sotto il profilo della cittadinanza e della parità di diritti e dover – tra ebrei e non ebrei. Lo scrive molto bene un altro docente di Storia israeliano – ed ebreo, sempre se a qualcuno interessa il sigillo di garanzia – come Ilan Greilsammer, nel suo agile libretto “Il sionismo”, edito da il Mulino. Greilsammer dimostra anche come il sionismo abbia falsificato la storia ebraica inventando una serie di miti utili alla causa del nazionalismo ebraico teso ad avere un suo Stato.

Sia Sand che Greilsammer auspicano, come il sottoscritto e una moltitudine di intellettuali israeliani e di ebrei non israeliani, che – ora che Israele esiste – il sionismo politicamente si aggiorni, rivisiti il suo nazionalismo e i suoi miti, e si renda conto che la legittimità dello Stato di Israele è basata non sulla bibbia et similia, bensì sulla famosa risoluzione dell’Onu del 1948. La stessa che legittima, finora – e forse ormai per sempre – inutilmente, la nascita di uno Stato palestinese.

Intanto però Netanyahu a Washington ha barato, come del resto la maggioranza dei sionisti odierni, e ha potuto farlo, per giunta venendo anche applaudito pare ben 30 volte, solo perché su certi argomenti si preferisce coltivare l’ignoranza, lasciare briglia sciolta e pascolo libero a stereotipi e falsità storica, base per l’appunto dell’ignoranza di massa utile a predicare ciò che da troppo tenpo si predica. E si pratica.

Di fronte alla durezza di Netanyahu, che punta addirittura a far cacciare Obama dalla Casa Bianca facendo leva negli Usa sulla comunità ebraica e su quella cristiana sionista , è bene cominciare a dire ad alta voce che a contribuire al suo dente avvelenato è, oltre alla sete di potere tipica dei politici, il fatto che è il fratello di un soldato, Jonathan Netanyahu, caduto durante l’attacco israeliano all’aeroporto di Entebbe nel 1976. E’ il caso di cominciare a dire ad alta voce anche che l’attuale primo ministro israeliano ha creato negli Usa, nei vari anni in cui ci ha vissuto, il think tank Jonathan Institute, non a caso intitolato al fratello caduto nell’attacco a Entebbe.  E’ bene infatti si sappia, se si vuole capire perché Israele rischia il vicolo cieco, con tutte le sue conseguenze, che il Benjamin Institute ha avuto un ruolo non trascurabile nel teorizzare il passaggio dalla guerra fretta Usa-Urss al confronto tra Nord e Sud del mondo. Il confronto, vale a dire, che ha permesso alle industrie di armi di continuare a prosperare e che rischia di trascinarci in una nuova guerra mondiale.

Netanyahu non è un politico onesto, tra i sionisti è forse il politico più pericoloso e meno onesto: confonde infatti i suoi rancori e la sua sete di potere con gli interessi di Israele, per giunta spacciandoli anche lui come interessi di tutti gli ebrei del mondo. Chiunque sia amico del mondo ebraico, e magari anche di Israele, senza per questo essere nemico mortale di altri mondi e altri Stati, deve svegliarsi: aprire gli occhi e fare la sua parte. Prima che sia troppo tardi.

150 commenti
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  1. Vox
    Vox says:

    La seconda è che gli Stati e i nazionalismi dell’Europa orientale hanno invece avuto una concezione della cittadinanza tipicamente “esclusivista”: vale a dire, che esclude chi non appartenga alla stessa “razza”, allo stesso ceppo “del sangue” o non discenda dalle “tribù fondatrici” dei rispettivi popoli.

    ===

    Se Shlomo Sand sostiene questo, allora l’affermazione non regge alla verità dei fatti storici. E’ ben noto, infatti, che i paesi dell’Europa orientale sono da secoli un gran misto di popoli diversi che, nella gran maggioranza dei casi, convivono piuttosto pacificamente. Nella sola Russia (non Urss, ma sola Russia) tutt’ora se ne contano oltre 300 e ognuno ha conservato addirittura la sua lingua e le sue tradizioni in parallelo col russo.

    Io direi che, anzi, fin dall’epoca degli zar, da Pietro il Grande in poi, la convivenza nell’impero di diverse nazionalità ed etnie sia stata una caratteristica saliente che ha influenzato la stessa cultura propriamente russa. E in Russia, a differenza per esempio dell’Italia, l’integrazione è stata più riuscita.

    Quindi questa divisione che Sand fa in Occidente europeo “buono” perchè inclusivista e Oriente europeo “cattivo” perchè esclusivista-razzista la trovo quanto meno curiosa, per non dire completamente errata.

    Mentre, come mostrano i fatti, il sionismo è portatore di esclusione e razzismo, ma secondo la mia opinione (potrei sbagliare) questo è frutto della religione giudaica stessa. Il sentirsi speciali, appartenenti a una casta “eletta”, prescelta da dio porta giocoforza a ritenere tutti gli altri inferiori, sia che credano, sia che non credano in quel dio.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    Sand non dice minimamente che l’Occidente è buono e l’Oriente cattivo. Dice solo che in crte zone dell’Europa orientale sono nati dei nazionalismi “essenzialisti”, basati cioè sulla “purezza del sangue”. Se non ricordo male, ci mette dentro anche certo slavismo di una ben limitata zona dell’Europa orientale.
    Certe caratteristiche della religione ebraica sono nate a fronte dei tentativi della Chiesa di convertirne i fedeli in massa, in tempi non lontani, e il sionismo ha falsato una serie di miti e di caratteristiche dell’ebraismo. Né più e né meno come fanno del resto tutti i nazionalismi, che si basano su letture mitizzate, cioè falsificate, della storia dei popoli che vogliono rappresentare. Il nazionalismo italiano per esempio, lanciato da Mussolini, ha imbastito una serie di minchiate sull'”impero romano”, così come Petrarca e l’Umanesimo hanno fatto riguardo le radici Greche e romane” della cultura europea pur di negare il ocntributo arabo islamico.
    NON c’è un ebraismo unico, quello che la cultura alessandrinista, sconfitta dalla rivolta dei Maccabei, aveva reso universalita non era male. La grettezza e la chiusura sono frutto della reazione alla cecità degli imperatori Flavii, a partire da Vespasiano e Tito, ereditata poi dal cristianesimo. Che pur essendo in teoria “evangelico”, cioè “buono”, ha commesso le peggiori porcherie della Storia, compreso l’allattare il fascismo e il nazismo.
    L’apporto ebraico alla Rivoluzione francese, a quella russa e anche all’Unità d’Italia, oltre che al comunismo, non è cosa da poco. Così come, dalla parte opposta, al capitalismo.
    ‘Notte.
    pino

  3. Vox
    Vox says:

    Se non ricordo male, ci mette dentro anche certo slavismo di una ben limitata zona dell’Europa orientale.
    @ Pino

    Una mera curiosità: quale zona esattamente? Quale etnia o popolo si intendono di preciso?

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Tale distinzione ha iniziato a studiarla per primo Hans Kohn (1891-1971), sionista di origine ceco tedesca che abbandonò infine il sionismo e la Palestina. Vanno lette del libro di Sand le pagine da 81 a 89, se si vuole comprendere bene il discorso. In sintesi, il nazionalismo etnicista, dal quale è nato anche il sionismo, “dal Reno si è diffuso a est per raggiungere la Germania, la Polonia, l’Ucraina e la Russia”. Nei “Paesi anglosassoni, nei Paesi Bassi, in Francia e in Svizzera” l’etnicismo esclusivista è stato superato anche nel sistema scolastico statale, e “in ogni democrazia liberale è sorto un immaginario civico in cui il futuro e più importante del passato”. “Al contrario, in Paesi come Germania, Polonia, Lituania, Ucraina e Russia, malgrado la presenza di consistenti movimenti che propugnavano la definizione dei confini dell’identità nazionale sulla base di principi civico-politici, alla fine a prevalere furono quei gruppi che insistevano su miti incentrati su un’origine unica e antica”.
    “Basta guardare le caratteristiche delle entità nazionali sorte dopo il crollo della Jugoslavia e i loro incerti criteri di appartenenza per avere un’idea di quanto fosse forte il legame tra definizione etnoreligiosa ed esplosione della xenofobia tra comunità”. “E’ soltanto il ricorso ad antichi miti (totalmente infondati) che ha consentito di aizzare i croati “cattolici” contro i serbi “ortodossi” e, questi ultimi con particolare crudeltà, contro i bosniaci e kosovari “musulmani””.
    A pagina 89 leggiamo, per quanto riguarda l’Italia, il fascismo italiano e il nazismo tedesco: “il nazionalsocialismo [cioè il nazismo] adottò l’eredità etnbiologica di cui si era nutrito fin dalla sua nascita, mentre il fascismo italiano continuò a ispirarsi, almeno fino al 1938, al nazionalismo politico-inclusivo dei leggendari fondatori dell’Italia, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi”.
    Mi pare che basti.
    Un caro saluto.
    pino

  5. peter
    peter says:

    x Anita

    suvvia cara, tutti abbiamo la nostra nemesi virtuale, ed alcuni piu’ di una…
    Tu sei il ‘bersaglio’ preferito del vecchio CG. Io ne ho due, ma ci tengo a precisare che non sono questioni personali (come potrebbero esserlo tra sconosciuti?), mi limito a criticare cio’ che scrivono…E vengo abbondantemente ricambiato.
    Devo ammettere pero’ che tu sei molto americana nel tuo stile, di nemesi personali non ne hai

    ciao, Peter

  6. peter
    peter says:

    x Anita

    il clima qui e’ di certo piu’ mite che dalle tue parti…
    Tuttavia i fichi non producono niente di buono o commestibile, o almeno non ancora.
    L’albicocco idem, anche se e’ cresciuto in modo spaventoso.
    Le viti nisba, a total waste of time and money. I due peschi, praticamente nisba, e le folglie hanno una specie di rogna.
    Il nespolo cresce bene ma niente frutti. I due arancetti morirono nel gelo anni fa.
    La frutta che va bene in questi climi: mele, prugne, pere, fragole. Ciliegie anche, ma l’alberetto che ho non ne fa ancora…
    I rivali sono gli uccelli, e nel mio giardino ne vengono troppi: pettirossi, gazze, piccioni, passeri, persino i gabbiani dato che sto sul mare…
    E poi i vermi, anche loro amano la frutta appena matura…

    ciao, Peter

  7. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    non e’ nella mia natura to inflicts retribution or vengeance.
    Nemmeno nella vita privata.
    La nostra stagione e’ molto in ritardo, ha fatto un caldo umido come nel mese di agosto dopo due settimane di pioggia, ma siamo ritornati ad un piacevole freschetto del mese di aprile…..

    Dopo tanti anni di giardinaggio mi sono arresa, limito i miei fiori a tipi che non sono soggetti al clima ed agli insetti, niente orticello o alberi da frutta.
    Dietro il tennis court ci sono cespugli di black berries, gli uccelli se le pappano tutte appena prendono colore.
    —-

    Oggi il piccolo Xavier dovrebbe essere rilasciato dall’ospedale, non era ancora di sicuro.
    D’altro non so niente…forse e’ meglio cosi’!

    Ciao,
    Anita

  8. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    oggi Rick Santorum ha annunciato la sua candidatura Presidenziale per il 2012.

    Santorum e’ nata a Winchester, Virginia, e cresciuto a Berkeley County, West Virginia, e Butler County, Pennsylvania, il figlio di Aldo Santorum (nato nel 1923) e Catherine (nata Dughi, nato 1918).
    Sia suo padre che suo nonno erano immigrati dall’Italia.

    La famiglia di Santorum proviene da una paesello ai piedi delle Dolomiti, non so quale paese, ma l’ha visitato e dice che e’ un piccolo paradiso su un lago.

    Non e’ molto conosciuto, ma siamo ancora all’inizio e ci sono molti candidati.

    Il nonno aveva un buon posto di lavoro in Italia ma non gli piacevano i mezzi di indottrinamento di Mussolini, in America inizio’ a lavorare nelle miniere di carbone della Pennsylvania….

    Un abbraccio,
    Anita

  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Santorum e’ un cognome trovato in Trentino-Alto Adige ed in particolare zone del Lago di Garda.

    Anita

  10. Peter
    Peter says:

    x Anita

    io invece ho il tenero dubbio che il cognome originario fosse Santoro, e che il furbetto o il suo papino lo cambio’ per sembrare meno ‘wop’, o meno terrone, a secondo che seguissero la logica americana o italiana?
    Misteri dell’anagrafe…

    ciao, Peter

  11. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Francamente non sapevo che Santorum fosse un cognome Italiano.
    L’ha detto il senatore stesso, io credevo che fosse un cognome Latino.

    Ho ricercato i cognomi Italiani e a Riva del Garda ci sono 69.9 Santorum.
    Santoro e’ anche un cognome dell’Alto Adige.

    Ciao, stavo spegnendo il PC.
    Anita

  12. sylvi
    sylvi says:

    Cara Anita ,

    quanta acqua mi sono presa in questi giorni!!!
    Un acquazzone sull’altro…sembrava la nuvoletta di Fantozzi, dove arrivavo… lì scaricava.
    E pare che anche domani sarà così!
    Riccardo è andato a Grado con sua madre…speriamo possa giocare un po’ sulla spiaggia.

    Io sapevo che c’era un cognome Santorium , dalle nostre parti, assieme a Santini e Santolin ecc.
    Sono andata a vedere…
    E’ uno dei cognomi, fra i primi dieci cognomi panitaliani, diffusi ovunque nelle loro versioni che partono ovviamente dal latino “sancire” rendere sacro…
    Ho anche letto che discende dalla frase che condensa la Festa di Ognissanti, il 1\ novembre: Ecclesia sanctorum omnium
    in latinorum ecclesiastico o “maccheronico”.
    Il mio libro dice anche che la stessa origine ha lo spagnolo Sanchèz.
    Ma ci sono tre pagine di vari cognomi che derivano da Santo.

    So di molti, da queste parti, che se ne sono andati in tutti i continenti, durante il fascismo, soprattutto nei primi anni, quando ancora Mussolini non rendeva la vita troppo difficile ai giovani che volevano emigrare. Avevano minimo la terza elementare, ma molti la quinta e un mestiere imparato nelle scuole “arti e mestieri”.

    Ritengo che in America ormai gli italiani si siano fatti onore…possono anche diventare Presidenti US!!!

    Un bacino al piccolo Xavier
    Ciao Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    x Anita

    sara’, ma il dubbio mi resta…
    In ogni caso, dubito che ce la fara': e francamente spero di no, per ragioni politiche che non hanno nulla a che vedere con le sue piu’ o meno remote origini.
    Del resto, la sua presenza alle prossime elezioni riaccendera’ certe ‘barzellette’ che giravano alle precedenti, se ti ricordi: ‘elezioni piene di negri, donne e italiani…’.

    Un piccolo favore : quale funzione o chiave sul control panel di un computer qualsiasi ti dice a che ora e’ stato spento, o acceso, in un dato giorno? anche un giorno di una settimana fa, per esempio

    ciao, Peter

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    “vecchio”.. un corno!
    La Vispa Teresa un mio “target”? …due corna!

    Non saprei far del male a una mosca.
    Detesto l’ipocrisia.
    Quella congenita e molto ammmeregana, poi, non ne parliamo.
    Saluti
    C.G.

  15. Peter
    Peter says:

    x CG

    suvvia, dicevo vecchio in senso buono, ‘vecchia conoscenza’, come lo siamo tutti…
    Se Anita non e’ il tuo target preferito, non mi chiamo Peter da quando sono nato…

    Giro la domanda informatica a te: come si trovano elencati gli orari e date di switch on and off?

    Peter

  16. Anita
    Anita says:

    X Peter

    Lascia perdere, e’ come parlare con un muro.
    ——

    Non ti saprei dire se c’e’ a switch on and off for computers.
    Maybe for office use?
    Do you think that you computer has been tampered with?

    I’ll ask around, but not now.

    Anita

  17. Peter
    Peter says:

    x Anita

    no, e’ che io spengo sempre il mio computer di persona prima di uscire da un certo posto. E qualcuno insinuava che fossi uscito prima del tempo. Sono certo che ci deve essere un modo di sbugiardarli…

    Peter

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Domanda superflua: non lo so.

    Preparati, tra poco irromperà l’irrefrenabile Lady con un suo
    http://www.switscheme-tu-che -te -switscho-io. com….

    Meglio scappare, sotto le lenzuola.
    Buonanotte a tuti, beli e bruti.

    C.G.

  19. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Anita,

    …Francamente non sapevo che Santorum fosse un cognome Italiano.
    L’ha detto il senatore stesso, io credevo che fosse un cognome Latino….

    Si, in effetti ha colto di sorpresa pure il sottoscritto, infatti in base ai miei dati ,essendo arcinoto che i latini eranno antiche popolazioni che si aggiravano tra il Laos e la Cambogia, la “cosa” mi ha colto di sorpresa..
    Io poi sono di origini “celte”liguri e penso di essere bene informato !

    Buona giornata

    cc

  20. Anita
    Anita says:

    x CC

    Rick Santorum – Wikipedia, the free encyclopedia

    http://en.wikipedia.org/wiki/Rick_Santorum

    Ho sentito il suo discorso dove annuncia la sua candidatura, ed ha specificato la provenienza di suo nonno e di suo papa’ allora bambino.
    Ai piedi delle Dolomiti Italiane, ha visitato il paese o cittadina sul lago.

    Per Latino io pensavo al Sud America.

    Anita

  21. Anita
    Anita says:

    Motore di ricerca per i cognomi nel comune di Riva del Garda

    http://trentinoaltoadige.indettaglio.it/ita/motori/cognomi/motore_cognomi_out.html?nome_comune=Riva%20del%20Garda
    —————

    Il cognome Santoro e’ comune anche nel Sud Italia, Sicilia, Puglia…..

    Ai tempi di mio nonno ed anche quando ero bambina il mio cognome era strettamente lombardo e ce n’erano pochissimi, adesso sebbene il nucleo piu’ vasto sia ancora in Lombardia, e’ sparso nel Piemonte, e qui e la’ in tutta Italia.

    Anita

  22. Controccorrente
    Controccorrente says:

    X Anita

    Compriendo mia dolce querida,ma per Noi Latini,si dice Latinos intendendio ..”Latinos è il termine con il quale vengono identificate le persone ispanoamericane negli Stati Uniti. Secondo gli ultimi censimenti,…
    Por nos Latini

    cc

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia cara Silvy,
    mi riferisco al suo sylvi { 01.06.11 alle 12:08 }
    1) Questo suo continuo sottolineare la differenza tra “camicie nere e i soldati dell’Esercito Italiano che avevano giurato fedeltà al Re e alla Patria, non a Mussolini!” è contraddetta dalla storia e dai documenti. Le repressioni nei paesi occupati (Eritrea, Libia, Etiopia, Iugoslavia e Grecia) sono state condotte in maniera uguale e con sistemi identici dalle Camice Nere (che comunque facevano parte delle Forze Armate Italiane) come dai reparti del Regio Esercito, composti da soldati di leva.
    2) “In fondo se siamo fin qui arrivati la responsabilità è proprio di tutti quelli come lei che, obnubilati dalla ideologia…”
    A me pare che lei parli a casaccio senza neppur sapere quel che dice. Io obnubilato dall’ideologia? Eqqualemai?
    3) “piuttosto di avere qualcosa da questo Stato che ha premiato e graziato anche partigiani assassini…preferisco mangiare pane e m. come dice un nostro comune amico!!!!”
    Ma lei non ha una pensione dello stato?
    4) “la VERITA’, quella possibile ovlius… L’ho avuta …”
    Lei come tutti perché i fatti storici (ad esempio proprio il suo caro eccidio di Porzus) sono conosciuti da tempo e mai negati. Mentre invece è sempre stata negata la partecipazione di reparti delle SS italiane alle stragi avvenute tutt’intorno a Marzabotto e quelle compiute dagli italiani nei territori occupati dal nostro esercito.
    5)” ma non per merito di certa Resistenza che ha sempre preteso di essere l’unico baluardo alla democrazia … dopo una rapida scopata sotto il tappeto di un bel po’ di sporcizia!!!”
    La Resistenza ha una sua visione delle cose. I fascisti ne hanno un’altra. A me quella della Resistenza sembra molto più attendibile, a lei ovviamente no. Alla fin fine ognuno sta meglio con i propri simili, non trova?
    Un saluto U.

  24. sylvi
    sylvi says:

    ….Ma lei non ha una pensione dello stato?…Uroburo

    Bravo!!! Mi costringe a rispondere.
    Anche se lei conosce benissimo la mia risposta!
    I collaboratori di mio marito andati in pensione dopo una vita di lavoro, dovrebbero di tanto in tanto inchinarsi a lui che gli fa la “carità” della pensione”?
    Non è un diritto derivante da lavoro prestato?
    E l’Inps o l’Inpdap…non sono Enti che pagano molto molto profumatamente i suoi dirigenti per gestire i “miei versamenti” culo e camicia con il Governo di turno? Di dx e di sx?

    Io ho una miserabile pensione che, con i versamenti fatti,soldi frutto del mio lavoro, in Francia, in Germania varrebbe il doppio!
    Che io regali forzatamente i miei soldi a politici, a finti malati, a finti dirigenti…beh questa è la disgrazia di vivere nel displuvio sbagliato delle Alpi Carniche e Giulie!!!
    Le pare che devo qualcosa a questo Stato????

    Se era per me, mia madre avrebbe rinunciato a 290euro mensili di “risarcimento” di questo Stato per essere rimasta vedova a 24 anni, non per sua colpa nè di mio padre! O no?
    Ero disposta a darglieli ogni mese; mi rispose: sono soldi di tuo padre, noi non ne disponiamo!
    Ha capito che cos’è la DIGNITA’???

    Sylvi

  25. Anita
    Anita says:

    x Peter

    In this case we have to thank the internet.

    Thank goodness we have the internet to solve PC problems and more…..

    Anita

  26. Vox
    Vox says:

    “Al contrario, in Paesi come Germania, Polonia, Lituania, Ucraina e Russia, malgrado la presenza di consistenti movimenti che propugnavano la definizione dei confini dell’identità nazionale sulla base di principi civico-politici, alla fine a prevalere furono quei gruppi che insistevano su miti incentrati su un’origine unica e antica”
    @ Pino

    E’ come avevo capito all’inizio e continuo a non essere d’accordo con questa asserzione (a meno che non si riferisca ai gruppi ebraici residenti nei suddetti paesi). Mi sembra che i fatti la contraddicano completamente, forse eccezion fatta per la Germania e la Lituania.

  27. Anita
    Anita says:

    x CC

    Quando io ho scritto nel passato circa questa crescente minoranza sono stata chiamata razzista, anche quando ho citato le gangs ed i problemi associati….

    I dati di Wiki non includono i 12-15 di illegali o con permessi di lavoro temporaneo.

    Latinos Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

    Latinos è il termine con il quale vengono identificate le persone ispanoamericane negli Stati Uniti.

    Secondo gli ultimi censimenti, i latinos sono circa 23 milioni. Nella figura del latino, si è identificato l’ispanoamericano che vive nel ghetto delle grandi città e che il più delle volte parla solo la propria lingua d’origine.
    Sono considearati alla stregua di un vero gruppo etnico, quello con la più netta crescita secondo le ultime stime.
    A Miami, in Florida, il 45 % della popolazione è costituito da ispanici, contro il 35% di bianchi e il 20% di neri.
    Anche a Los Angeles i latinos sono ad un passo dal costiutire la maggioranza etnica.

    Nelle inner city e nei ghetti metropolitani, gli scontri tra bande di latinos e bande di afroamericani sono molto frequenti.
    A Miami, nel 1988, l’omicidio di un ragazzo nero compiuto da un poliziotto, scatenò una rivolta degli afroamericani contri i bianchi e i latinos.
    Questi ultimi, tra l’altro, sono anche i protagonisti degli scontri di Los Angeles del 1992, una vera e propria rivolta urbana con tanto di razzie e sciacallaggi compiuti dopo il passaggio dell’uragano Andrew.

    Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/Latinos”
    ————————–

    La percentuale mi sembrava arretrata, forse del 2000.

    Hispanic Americans: Census Facts — Infoplease.com

    http://www.infoplease.com/spot/hhmcensus1.html

    Population 48.4 million million

    The estimated Hispanic population of the United States as of July 1, 2009, making people of Hispanic origin the nation’s largest ethnic or race minority. Hispanics constituted 16 percent of the nation’s total population. In addition, there are approximately 4 million residents of Puerto Rico, a Carribbean U.S. territory.

    Continua nel link…….

    Anita

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Il razzismo comprende anche ogni atteggiamento passivo di insofferenza, pregiudizio, discriminazione verso persone che si identificano attraverso la loro regione di provenienza, cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico, accento dialettale o pronuncia difettosa, abbigliamento, abitudini, modo di socializzarsi o altre caratteristiche”.
    ————————————————————————-
    Sul razzismo subdolo perchè mai ammesso apertamente, dei cosidetti “benpensanti”, quelli come questa sopra che si nasconde dietro un dito, meglio stare alla larga e stenderci sopra un velo di pietà.
    C.G.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Se lo scordi.
    Capisco che dire pane al pane e vino al vino agli ipocriti (e ipocrite) di turno li manda in nervosa fibrillazione.

    Si occupi meglio di susine e di kakkette dell’Alex, mi dia retta.
    Il suo disprezzo nascosto e peloso, ovvero subdolo, per le genti che non appartengono alla sua ristretta visionedel mondo è un terreno minato. Lei salta in aria ad ogni passo.
    Bum!
    C.G.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 07.06.11 alle 13:33 } Ha capito che cos’è la DIGNITA’???
    ———————————————————-
    No cara, non ho proprio capito cosa sia la dignità ma certamente la dignità per me e cosa diversa da quel che è per lei.
    Lo stato italiano paga poco da sempre, e per di più paga male ed in ritardo. E’ una cosa che vale per tutti non solo per lei. E paga con molte ineguaglianze ed ingiustizie, si vedano ad esempio le baby pensioni. Che non sono state volute dai sindacati visto che ci sono sempre state, quindi credo che siano state introdotte dal Truce per pagare i suoi scherani (ti pago poco ma in cambio non fai un caxxo e ti do una pensioncina presto, presto, così poi fai quel che ti pare, ad esempio il delinquente come hai sempre fatto). Così stan le cose, mia povera cara; si informi.
    Certo la pensione è un diritto, anche le pensioni per i caduti lo sono e rifiutarle, per scarse che siano, mi sembra solo una ripicca. Una delle sue tipiche.
    E in ogni caso lei presenta la sua solita confusione mentale di sempre, visto che è una nazionalista ma che aggredisce belluinamente questo stato organizzato così com’è proprio dai suoi amici di sempre, che non sono certo sindacati e sinistre ma quella classe digggerente di destra di cui lei è parte integrante.
    Quindi veda un po’ di cercare di fare un po’ di ordine nelle sue solitamente confuse idee.

    La destra non cambierà MAI questo sistema, questo lo potrà fare solo un governo di sinistra. Ma ci vuole tempo, molto tempo per non trovarci con un bel colpo di stato (come quello del Banana, riflettendoci sopra). Quindi sarebbe necessario un governo socialdemocratico che durasse venti o trent’anni. Eqquandomai?
    Quindi non si lamenti di quel che ha fatto il suo governo di destra nei 146 anni nei quali ha avuto il potere sui 150 di unità d’Italia. Ha voluto la bicicletta? E mo’ pedali! Senza far tanto la piangina e possibilmente senza rompere le palle a quelli come me che con questi sistema non c’entrano veramente nulla.
    Un saluto un tantino irritato. Uroburo

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quanto il rispetto per il diverso viene meno, cade tutto e la violenza diventa lo stile di vita della nostra vita.
    Negli US, così come in tutte le parti del mondo ci sono minoranze etniche e, in queste, si annidia sicuramente anche una minoranza di persone poco raccomandabili.
    Non conta un kazzo, per i fottuti benpensanti, se la stragrande maggioranza si guadagna la pagnotta con un onesto lavoro.
    Contano più le gang dei ragazzacci di quartiere, dei ghetti e non passa loro minimamente per la testa che se ci sono ghetti, è perchè a qualcuno fa MOOOOOOLTO comodo che ci siano.
    Per loro, i benpensanti, sono questi che sconvolgono la loro vita.
    A loro non frega niente del resto.

    Pensate che si scandalizzavano, ieri, quando mandavano i loro gangsters in divisa militare e non, nelle terre dei latinos a scippare beni altrui, torturare, massacrare, supportare tagliagole sanguinari come (spero di non dimenticare nessuno) in Guatemala, Cile, Honduras, Cuba, Bolivia?

    Nò. Non si sono scandalizzati.

    Pensate che si scandalizzino, oggi, per le loro mattanze sempre da gangsters in terre altrui, desertiche, atte ad accaparrarsi, l’oro nero?

    Nò. Non si scandalizzano.
    Perchè il vero scandalo sono loro, ma non se ne rendono conto.

    C.G.

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    sono anch’io irritata, da qualche giorno, perchè sono costretta ad andare in parecchi posti e …continuo a prendere poderose secchiate d’acqua dalla testa ai piedi.
    Torno da essere stata sulle colline..a comprare il vino.
    I soliti bianchi, ma anche un po’ di rosso e rosato!
    L’Azienda vinicola da pochi anni fa anche La Gialla Brut, una Ribolla frizzante, molto gradevole sia come aperitivo che pasteggiando con spiedini di pesce e conchiglie varie.
    E perchè no? Qualche fettina di S. Daniele o una crosticina di frico croccante!!!

    Per il resto…mi spieghi qual’è la SUA dignità, cos’ha il DOP lumbard???
    A me pareva che uno Stato che ha equiparato, almeno nella metà dei cittadini, di sx, i soldati dell’EI, al tempo del fascismo, con i fascisti delle leggi razziali e molto altro…che ha insultato i soldati obbligati ad andare in guerra, come aggressori, quasi le scelte fossero state loro…dunque penso che questo Stato sia un ipocrita a pagare la “carità” alle vedove.
    Badi…alle vedove e stop…non vorrei sorgessero confusioni!!!
    Per coerenza avrebbe dovuto spedire vedove e orfani in qualche steppa russa, o deserto africano…con un bel vantagggio economico!
    Io ho scelto di impiegarmi con lo Stato…accettandone i termini… i soldati sicuramente no!
    Perciò meritavano RISPETTO…ha presente il significato?

    Io sarei di dx solo perchè dico troppe verità sulla sx che spesso le è speculare???
    Ma li legge i giornali? Le guarda le due facce della stessa medaglia?
    Subito qualcuno griderà che non sono tutti uguali. E’ vero, infatti io discrimino fra Berlusconi e Tremonti; fra Bersani e la Bindi…e D’Alema e Veltroni!

    Ma vado…ho trovato delle bellissime braciole di vitello con osso…vado a preparare la “milanese” ai miei uomini!!!

    Sylvi

  33. peter
    peter says:

    x la signora Sylvi

    i soldati italiani mandati in Spagna per stroncarne la democrazia e la legittima repubblica, ed anche quelli mandati in Russia dopo, non meritano o meritavano rispetto piu’ di quelli tedeschi che hanno fatto le stesse cosette. Dire che facevano un lavoro, prendevano ordini, non potevano scegliere, etc, non sono scuse valide al tribunale della storia. Fermo restando che la storia non giudica i casi individuali, nel caso lei personalizzi subito dicendo che suo padre non c’entrava nulla, etc…In breve, trovo del tutto giusto e dovuto il dare le pensioni a vedove ed orfani di guerra, ci mancherebbe altro.
    Trovavo pero’ davvero singolare che i volontari reduci della guerra di Spagna prendessero la pensione fino alla morte, visto che laggiu’ non avevano fatto nulla di meritevole, decoroso o accettabile sotto alcun punto di vista. Ed erano spesso, appunto, dei volontari…

    Peter

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    la Ribolla Gialla un tantino frizzante per me è una novità. Ma conti che è un vino che conosco sol da un paro d’anni: prima neppur sapevo che esistesse.
    Lei mi irrita non poco ma tenere il broncio ad una persona che mi beve la Ribolla con il Frico (che presumo sia un vecchio formaggio) ecc. ecc. non è possibile. Le offro l’olivo della pace.

    Seriamente: io le ho mandato un messaggio complesso e con tanti temi, lei ha risposto parlando d’altro, come fa spessissimo.
    La sua frase “A me pareva che uno Stato …” non significa nulla e parla di cose che non sono MAI esistite. Lei odia la sinistra (in blocco e senza distinzioni, in questo lei è proprio come il pregevole e defunto signor Popeye) per cose inesistenti e da lei interpretate in modo del tutto personale ed astorico.
    Se lei riuscisse ad essere una normale conservatrice come presumo che sia suo marito penso che sarebbe meglio. Ma così lei parla di cose che esistono solo nelle sue fantasie infantili.

    Comunque un saluto, passabilmente cordiale. U.

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. La dignità consiste anche nell’accettare una pensione che, per quanto mi riguarda, ritengo dovuta ancorchè scarsa, senza fare le sue ripicche del kaiser.
    Magari distribuendo, equanimemente ma realisticamente, responsabilità e meriti.
    E magari senza farmi dire cose che non ho mai pensato.
    Un saluto, sempre con la Ribolla (tuttavia il Pinot Grigio mi sembra più di classe). U.

  36. Peter
    Peter says:

    x Vox

    in merito al suo messaggio per Pino sullo slavismo etc, direi che lei ha la cosiddetta coda di paglia.
    Fino a pochi mesi fa, ci teneva lei stessa a dire sul blog chi fossero i veri slavi ad Est e chi no, i rumeni non sono slavi, etc etc. A me peraltro risultava che nella lingua rumana vi siano radici slave (es nella parola sangue, mi pare vlad) accanto a quelle latine, ma era una diatriba inutile con lei.
    Lei stessa distingueva tra i ‘veri’ russi, e gli altri (es. ebrei) sotto mentite spoglie, anche se magari lo erano i loro bis-bis nonni…

    Le ricordo che solo la Russia fa ancora distinzione tra ‘cittadinanza’ e ‘nazionalita’, e mi corregga se sbaglio.

    In sostanza, il testo riportato da Pino e’ del tutto veritiero

    Peter

  37. Peter
    Peter says:

    x CG

    la definizione da te riportata del razzismo e’ talmente vasta da renderci tutti razzisti…
    Se dovessi chiamare razzisti tutti quelli che sogghignano per il mio accento, avrei la reputazione di una persona inavvicinabile, e da prendere coi mollettoni…E cosi’ riguardo i commenti a volte irriguardosi e discriminatori sulla mia provenienza geografica…A cominciare da quando ero ancora in Italia, sia chiaro…

    Tanto piu’ che tu parli di atteggiamento passivo, quindi anche quelli che ascoltano commenti sgradevoli e non dicono nulla sono razzisti…

    Riguardo il genere (uomo-donna) e l’orientamento sessuale, occorre in quei casi parlare di sessismo, sciovinismo, misoginia, omofobia…

    ciao, Peter

  38. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    per ora parlo di frico…di altro parlerò più sotto!
    Esistono due tipi di frico, questo si piatto tipicissimo carnico;
    il frico “proletario” e quello “nobile”.

    Il primo è fatto molto spesso come conseguenza della pulizia del frigo…insomma resti di formaggio ( i friulani sono grandissimi mangiatori di formaggio per lo più nostrano!) tagliati a tocchettini e sparpagliati nella padella di ferro dove già cuocevano e si doravano fettine sottili di patate.
    Si amalgama il tutto, e poi si da la forma di una torta dorata.
    Buonissimo mangiato freddo a fettine!

    Il secondo è più raffinato e dispendioso ; lo copiano i ricettari del parmiggiano reggiano, da qualche anno!
    Ci vuole ottimo “formaggio latteria” carnico, invecchiato oltre un anno.
    Lo si grattugia e poi si procede come nelle crepes, nell’ apposito padellino. Non è facile da fare.
    Quando è una “frittatina” ancora calda gli si dà la forma preferita.
    Da servire nei modi più raffinati!
    Freddo è una croccante bontà!
    E la Ribolla ci sta da dio, anche se il Pinot lo esalta.

    In Francia mi portavo dietro lo stravecchio, così si chiama; …ho fatto certi figuroni…coi francesi sciovinisti che, sans rien dire,
    pulivano le briciole.

    Sylvi

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