Nuovo spaventoso e ingiustificabile massacro di manifestanti palestinesi, con il chiaro intento di far saltare il recente accordo ANP-Hamas. Senza che il nostro presidente della Repubblica abbia sentito l’elementare opportunità, mentre i militari israeliani uccidevano, di almeno rinviare se non rifiutare il premio assegnatogli da Israele

Dunque non sono i lanci dei piccoli e inefficaci razzi Qassam o il terrorismo palestinese le vere cause della violenza militare israeliana contro gli abitanti dei Territori occupati e di Gaza. L’impensabile e ingiustificabile cifra di ben 20 pacifici manifestanti uccisi dall’esercito israeliano al confine con Gaza, con il Libano e la Siria ne sono la scandalosa prova. Il ragionevole sospetto è che in realtà il governo israeliano voglia forzare Hamas a interrompere la tregua che si è impegnata a rispettare con i recenti accordi con l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), presieduta da Abu Mazen, firmati di recente in Egitto. Una ripresa del terrorismo da parte di Hamas fornirebbe infatti a Israele un buon alibi per fare pressione sul presidente Usa Obama e avere disco verde per una nuova escalation militare, in modo da far saltare anche il fresco ma non ferreo accordo Hamas-ANP. E’ stata la giornalista israeliana Tania Reinhart a documentare, con il suo libro “Distruggere la Palestina”, che soprattutto il governo di Sharon ha sempre puntato a colpire i palestinesi proprio quando soprattutto Hamas non agiva sul piano terroristico, in modo da costringerla a rispondere e poter così continuare nella spirale della morsa distruttiva degli assi portanti della società palestinese, donde il titolo del libro. Reinhart ha dimostrato come gli “omicidi mirati”, arrivati ormai a quota quasi 300, contro dirigenti e militanti veri o presunti di Hamas e di altri gruppi armati, senza contare i morti civili “collaterali”, siano serviti soprattutto a tener viva l’iniziativa “militare” di Hamas in modo da poter avere gli alibi per continuare a reprimere e poter costruire sempre nuove colonie e il famigerato Muro senza trovare troppe proteste nel mondo occidentale ed europeo in particolare. Non bisogna dimenticare che del resto la stessa Hamas è nata per reazione al massacro nella moschea di Abramo perpetrato dal colono israeliano Baruch Goldstein il 25 febbraio 1993: 29 musulmani uccisi mentre pregavano e nessun colpevole appurato da parte israeliana, che diede la colpa del massacro al solo colono assolvendo la polizia e i militari che lo avevano lasciato entare in moschea armato di mitra.

Non bisogna neppure dimenticare che Israele ha rifiutato anche il piano di pace offerto mi pare nel 2005 da re dell’Arabia Saudita, che garantiva il riconoscimento diplomatico in cambio delle restituzione di buona parte delle terre occupate illegalmente. E’ chiaro che se il concetto di sicurezza di Israele pretende tra l’altro anche di essere l’unica potenza atomica del Medio Oriente e di avere attorno solo Paesi militarmente deboli ed economicamente privi della possibilità di produrre energia elettrica con le centrali nucleari anziché con il petrolio, oltre che governati da governi, partiti e personaggi graditi a Tel Aviv, allora non si va da nessuna parte: O meglio: si va a sbattere. Di nuovo e sempre peggio.

Israele ha giustificato questa nuova carneficina affermando “difendiamo i nostri confini”. Motivazione poco convincente in bocca a chi i confini altrui non li rispetta, vedi le periodiche invasioni del Libano con mattanze nel cuore della stessa Beirut, l’occupazione ancora oggi esistente di un pezzetto di Libano chiamato “Fattorie di Sheba” e il continuo allargamento – illegale e condannato dall’Onu – delle colonie israeliane su terra palestinese e nella stessa Gerusalemme araba. Motivazione poco convincente in bocca a chi si arroga il diritto di controllare i confini di Gaza limitandone arbitrariamente la loro estensione al largo in mare e impedendo a mitragliate perfino l’arrivo di pacifisti, vedasi i sette uccisi della Freedom Flotilla. In attesa del prossimo massacro contro la prossima Freedom Flotilla?

Duole dover constatare che mentre i militari israeliani si abbandonavano all’ennesima carneficina in almeno tre diverse zone il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia ritirato in Israele il premio assegnatogli anziché rinviare a nuova data la cerimonia del ritiro. Continuare a limitarsi, come ha fatto Napolitano, a sollecitare “l’immediata ripresa dei negoziati di pace” mentre i militari falcidiano i pacifici manifestanti è solo pura retorica, se non colpevole acquiescenza di fatto e a prescindere dalle intenzioni. Duole dover constatare che mentre ci riempiamo la bocca con la “difesa dei civili” per poter intervenire militarmente in Libia, dove è ormai chiaro che non c’è nessuna “rivoluzione democratica”, ma solo la ribellione di gruppi addestrati e armati dalla Francia e dall’Inghilterra, anche questa volta ce ne laveremo le mani della difesa dei civili palestinesi. Mani lavate e coscienza sporca. E’ il binomio che ha permesso che Israele cestinasse e violasse fino ad oggi quasi 80 risoluzioni, ammonimenti e raccomandazioni dell’Onu, alla quale gli Usa e l’ignavia dell’Europa hanno sempre impedito di inviare truppe di interposizione e indagini tempestive per i non rari massacri delle rappresaglie militari israeliane. Un pessima prova di debolezza e subordinazione, quella dell’Onu, iniziata già nel ’48 con l’uccisione a Gerusalemme del suo inviato Bernadotte da parte dei terroristi sionisti del gruppo Stern, senza che al Palazzo di Vetro reagissero se non a parole.

E’ scandaloso anche che mentre Israele con una mano fa di tutto per organizzare ovunque nel mondo le giornate della Memoria per ricordare la tragedia della Shoà, con l’altra mano non solo impedisce a fucilate le manifestazioni per ricordare la Nabka, la Catastrofe, come i palestinesi chiamano la cacciata dalle loro terre, ma vuole impedire legalmente perfino l’uso del termine, vietandolo in particolare ai cittadini israeliani di etnia palestinese, circa due milioni di persone, che del resto in Israele, tappezzata di bandiere nazionali con la stella di Davide, non possono assolutamente esporre la bandiera palestinese.

Israele fa la sua politica. Condannabile, a volte esecrabile come quella di Hamas o affini. Ciò che però è più esecrabile è la nostra ipocrisia e il nostro doppiopesismo, da Washington a Roma: perché sono loro che alimentano la tragedia palestinese e israeliana. E in quanto a questo la Parigi di Sarkozy non è seconda a nessuno: il marito di Carla Bruni ha infatti assicurato nei giorni scorsi Netanyahu che la Francia è si favorevole alla creazione dello Stato palestinese, ma eliminando totalmente il diritto al ritorno dei palestinesi della diaspora, cioè della massa di gente cacciata dal ’48 ad oggi.

Ormai la nascita dello Stato palestinese è un puro esercizio di retorica. Come dimostrano vari studi, anche di ricercatori israeliani, non ci sono più neppure le condizioni giuridiche, oltre cha materiali, per la nasciata di tale Stato. Al massimo ci potrà essere l’equivalente di qualche bantustan o di qualche riserva indiana, che permetterà all’Europa e agli Usa a far finta di avere la coscienza a posto e a continuare con la politica dei sussidi che in realtà i palestinesi li corrompe, a partire dalla dirigenza. Sarebbe ora che in un soprassalto di onestà dicessimo ad alta voce che la soluzione può essere solo quella sognata già a suo tempo dai sionisti come Judah Magnes: uno Stato unico con parità di diritti e doveri per tutti, ebrei, musulmani, cristiani, buddisti, atei, ecc. Se ci avessero pensato prima, o se l’Onu avesse imposto anche la nascita dello Stato palestinese fin dal ’48 o poco dopo, non saremmo a questo punto. Non saremmo cioè alla tragedia periodica, che promette nuove guerre e nuove tragedie.

Ecco un video girato al passo di Herez, cioè al confine tra Gaza e Israele, da Italiani del convoglio “Restiamo Umani” durante le ore della nuova mattanza israeliana:

http://vik2gaza.org/2011/05/15/manifestazione-al-valico-di-erez/ .

216 commenti
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  1. Vox
    Vox says:

    GUERRA, PURCHE’ SI FACCIA

    Gli Usa hanno solo l’imbarazzo della scelta su dove e cosa bombardare. La loro lista è lunga qualche metro. Dopo aver ridotto in macerie e riportato indietro di decenni l’economia e le infrastrutture dell’Iraq, dell’Afghanistan, dopo il tentativo in corso di fare lo stesso alla Libia (le cui navi e i carrarmati infrangevano la No Fly Zone e i cui civili da salvare stanno già crepando sotto i bombardamenti), attendono una crocetta la Siria, l’Iran, il Pakistan, forse qualche altro paese africano. Poi, chissà (sempre che non inciampino nel loro scoglio fatale).

    Questa follia militaresca dimostra quanto siano corrotti e collusi i nostri governi, colonialmente proni a qualunque decisione prendano gli Usa, sia essa irragionevole, illegale o criminale.

    Dei governi liberi, indipendenti, sovrani, avrebbero già da un pezzo messo fine all’organizzazione a delinquere NATO che, semmai ha avuto una qualche giustificazione ragionevole, dal 1991 non ne ha più alcuna. E non solo non avrebbero partecipato, ma avrebbero condannato e fermato le gesta USA di occupazione, distruzione, rapina, avvelenamento di altri paesi, pacifici e sovrani.

    Restare intellettualmente passivi davanti alle azioni dei nostri governi sul piano internazionale e combatterli solo sul piano interno, nazionale, non basta a spezzare le catene che li legano gli uni agli altri e agli Usa/Israele. Negli ultimi anni ci siamo appiattiti solo sui nostri problemi nazionali. Dove sono finiti i movimenti per la pace? Dov’è andato a finire l’Arcobaleno?

    Per combattere il neoliberismo che sta distruggendo le nostre vite, bisogna opporsi strenuamente anche alle guerre, perchè neoliberismo e guerre sono due aspetti della stessa medaglia. Cominciamo a dire NO alla Nato, NO alle guerre neocolonialiste, NO alla nostra partecipazione, NO ai nostri militari (volontari, quindi complici). Se non ora, quando?

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  2. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    secondo le mie possibilità, credo di aver capito!
    Mi piacerebbe farti due piccoli esempi di cui so.

    Parentesi: ho sempre pensato che il cooperativismo, con opportuni aggiustamenti in grandezza, non sia affatto defunto come idea. Spiego: le multinazionali , almeno spero, quelle che confondono molto facilmente la produzione con la finanza dovrebbero avere vita sempre più difficile.
    O dovremmo rendergliela almeno! Quando si perde di vista il “particolare” è logico che il “generale” diventa un anonimo succhiasangue.
    Ci ripetevano e ci ripetono che dobbiamo diventare grandi…forse su alcuni prodotti, certamente non su tutti!
    Dobbiamo cercare convergenze a livello europeo, anche mondiale ma mantenendo la piccola specificità.
    mi riferisco ad esempio al modello universale Mac Donald che, almeno da noi chiude…
    Parliamo pure anche di un robot …i cui componenti possono essere acquistati ovunque, al miglior prezzo, ma la soluzione robotica
    resta ancora caratteristica di un territorio, di una offerta di professionalità, di una specificità territoriale che va ovunque… dalla stalla alla dolciaria!!!
    Sviluppo nel territorio!
    Dobbiamo tornare ad essere “piccoli sottoinsiemi competenti e affidabili” nell’insieme più grande.
    E’ ancora possibile esserlo.
    Naturalmente non nel campanello della bicicletta…quello lo lasciamo ai cinesi…fin che dura.
    E qui si inserisce il discorso RICERCA, fondamentale…e la percezione, anche a sx, che chi investe in ricerca , chi si aggrega ad Università DECENTI…non è uno sfruttatore!
    Ma da quest’orecchio …i sordi sono un’epidemia!

    Mi puoi ribattere…ma ci sono i Poteri Forti …
    certamente non li vinceremo con la rivoluzione!!! E nemmeno subito!
    Ma possiamo provarci!

    Il famigerato “consumatore ” compra ciò che trova a minor prezzo…forse…ma comincia anche a saper scegliere…
    sia nella macchina che si rompe il giorno dopo, sia nella bistecca che ha una faccia da funerale!

    La forza della Germania è sempre stata la sua “affidabilità”…questa per me è parola magica…che non ha molto successo in Italia.
    Quello che scrivi tu sull’esempio del “magazzino” può già essere in via di superamento…si offre un servizio completo garantito e un relativo supporto tecnico da concordare…
    E la Scuola torna ad essere fulcro! Scuola Pubblica? Benissimo, purchè efficiente …e da troppo tempo non lo è!!!

    Poi ci sono , e mi pare che in Italia, anche se in maniera disordinata, qualcosa si muova, ci sono le specificità dei prodotti del territorio…ma non lo spiego a te che sei piemontese come Petrini.
    C’è molto da fare nella organizzazione fra Comuni, Associazioni…e molto altro!!!
    Possibilmente senza la Mafia di mezzo!

    e qui il tasto dolente è al solito la POLITICA ,che sicuramente non ama i suoi “sudditi”!
    Come avrai capito, dobbiamo ridiventare o diventare “cittadini”.
    Se per noi può essere tardi, per i nostri figli NO!

    I due esempi di cui parlo all’inizio sono: la Danieli metalmeccanica e la Illy caffè. Al solito parlo di ciò che so!

    La prima è Impresa come io non vorrei, anche se da lì passano tutti i tecnici e gli ingegneri della zona e del Triveneto; la seconda guarda al futuro!
    Ma qui è difficile spiegare le differenze!

    Sylvi

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  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Mi porti un esempio di predizioni e di congiure portate da me”.

    Ma se non perde occasione di postare “dalli all’Obama, ci porterà al disastro” eccetera… e quaglieggi da stroncare la resistenza di un elefante.

    Quack! (una mia supposizione, lamento di spossatezza di un pachiderma)
    C.G.

    Rispondi
  4. Vox
    Vox says:

    Mi sembra che il discorso di Obama (150) sia infarcito di retorica e di pericolose deviazioni dalla verità, oltre che di agganci a scusanti per future guerre.

    Per esempio, mentre da un lato rimprovera Israele per la continuazione della costruzione di colonie (un rimprovero a parole: basterebbe tagliare a Israele il flusso di sussidi Usa e le colonie si fermerebbero come per miracolo), dall’altro rimprovera l’ANP di accordarsi con Hamas “che non riconosce Israele”!

    Ma
    1) l’accordo tra ANP e Hamas è proprio quello che Israele non vuole assolutamente.
    2) Hamas ha ben ragione a non riconoscere Israele, quando questa, continuando a mangiarsi giorno dopo giorno terre e diritti umani dei palestinesi, non riconosce neanche la possibilità della creazione di uno stato palestinese.
    Inoltre, per riconoscere uno stato, bisognerebbe in primo luogo capire quali sono i confini di questo stato. Confini che, al giorno d’oggi, non esistono.

    Obama cominci col dire che PRIMA Israele definisce i propri confini (e anche quelli del 1967, onestamente, sarebbero un eccesso, visto che neanche un centimentro della terra palestinese era loro in partenza, ma vabbè) e POI lo stato palestinese riconoscerà Israele, a fronte di un riconoscimento RECIPROCO.

    Ma proseguiamo. Il tentativo di addossare colpe all’Iran si inserisce nella politica in cui si sono recentemente imbarcati gli Usa, arrivando addirittura a insinuare che l’Iran avesse nel 2001 “legami con al-Qaeda” e che sia responsabile del 9/11.
    Ma davvero? Ma non avevano detto che era l’Afghanistan, onde per cui sono andati a bombardare quel disgraziato paese?

    Ora che nella loro lista di paesi da bombardare l’Iran occupa una posizione preminente, cominciano le allusioni a una mai dimostrata (e francamente ridicola) idea di una collusione col 9/11. Allusioni che possono soltanto avere lo scopo di preparare l’opinione pubblica al già demonizzato Iran. E visto che ci sono riusciti con la Libia e con le guerre precedenti, sperano di riuscirci pure in questo caso. Tanto, la maggior parte della gente, da bravo pecorume cresciuto sulla biada dei media ufficiali, si beve qualunque cosa.

    No, non credo affatto all’onestà delle intenzioni di Obama e i suoi apparenti “rimproveri” a Israele li vedo solo come l’ennesima sceneggiata a uso e consumo dei suoi pec… sorry, volevo dire i suoi elettori e ammiratori.

    Rispondi
  5. sylvi
    sylvi says:

    Ho letto sul Venerdì di Repubblica la pagina di Giorgio Bocca sui giardinieri malvestiti e sui professionisti e pensionati “in alto loco”!!!

    E’ una pagina di razzismo nascosto, incuneato nella psiche e lì incrostato!
    E’ la pagina di chi negando le differenze sociali e vorrebbe nel contempo magnanimamente “cambiare le cose”…avvicinarsi al volgo competente di fiori e piante…dall’alto ovviamente!!!
    Così come si grida, se uno esclama “sporco negro” o ” brutto frocio”, al fascista ecc. ecce.

    Giorgio Bocca sarà anche invecchiato…ma la patina delle differenze sociali e culturali gli è rimasta.
    Io ho una grande ammirazione per il mio giardiniere competente, come ce l’ho per il mio medico competente!!!

    Sapeste quante cose sa il giardiniere…con i pantaloni corti e camiciola comoda perchè fa caldo all’aperto..che il mio medico con giacca e cravatta chiuso nell’ambulatorio climatizzato… non sa!

    Sylvi

    Rispondi
  6. Vox
    Vox says:

    @ GC

    Le critiche di Anita a Obama e le mie rivolte allo stesso soggetto, non hanno nulla in comune e sono basate su motivazioni completamente differenti in partenza.

    Tuttavia, il fatto che l’operato di questo strano presidente sia criticabile sia da destra che da sinistra dovrebbe far riflettere su che razza di chimera sia. Per me, il prodotto di un’abile operazione di marketing per conciliare (ingannandole) le giuste aspirazioni del popolo americano per un cambiamento con i progetti criminali di Wall Street, Pentagono e allegra compagnia tutta.

    Se guardi ai fatti, i cambiamenti auspicati e promessi non solo non ci sono stati, ma sono stati sostituiti da grandi cambiamenti in peggio per gli americani e per tutti gli altri, secondo l’agenda delle forze più reazionarie, le stesse che manovravano anche Bush. Le guerre sono finite? Macchè, si sono addirittura ampliate. L’economia è migliorata? Macchè, si sta peggio di prima. E via di questo passo.
    Ecco perchè considero Obama una frode. L’ennesima marionetta tirata dagli stessi fili di sempre.

    Rispondi
  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Sarei felicissima se Obama fosse un Presidente in cui potrei credere, un Presidente con la sua nazione al cuore.

    Cio’ non cambierebbe la mia posizione conservatrice, ma nonostante lo appoggerei pienamente per il bene della Nazione, cosi’ come appoggio alcuni Senatori e Congressmen democratici perche’ li considero sinceri.
    Non devo necessariamente condividere, ma li rispetto.

    Anita

    Rispondi
  8. Vox
    Vox says:

    LA GUERRA ILLEGALE IN LIBIA
    E LE INCONGRUENZE DI OBAMA
    (per non chiamarle diversamente)

    Durante la campagna elettorale (2007), Obama aveva detto: “Non ignoreremo la legge, solo quando conviene. Non è questo che siamo… Daremo l’esempio a tutto il mondo che la legge non è soggetta ai capricci di leader cocciuti”.

    Lo stesso anno, Obama dichiarava: “Il presidente, in base alla Costituzione, non può autorizzare un attacco militare unilaterale, se non si tratta di fermare un pericolo imminente per il Paese”…

    http://www.informationclearinghouse.info/article28134.htm

    The Illegal War in Libya

    “No more ignoring the law when it’s inconvenient. That is not who we are. . . . We will again set an example for the world that the law is not subject to the whims of stubborn rulers” — candidate Barack Obama, August 1, 2007

    “The President does not have power under the Constitution to unilaterally authorize a military attack in a situation that does not involve stopping an actual or imminent threat to the nation” — candidate Barack Obama, December, 2007…

    Rispondi
  9. Anita
    Anita says:

    x 159

    L’ho scritto anch’io, ma de me e’ preso come una battuta contro Obama.
    Ci sono discorsi e videos……
    Nel caso della Libia e’ stata una sorpresa, ha agito senza alcun consenso dal congresso, una semplice telefonata dal Brasile in via per il Cile.

    Rispondi
  10. Vox
    Vox says:

    ENNESIMO ATTACCO-DRONE ILLEGALE SU PAKISTAN
    UCCIDE 6 PERSONE

    http://presstv.com/detail/180849.html

    Unauthorized US strike kills 6 in Pakistan

    A non-UN-sanctioned US drone strike has killed at least six people and wounded several others in Pakistan’s troubled northwestern tribal region.

    ===

    E poi se la prendono con Gheddafi. Il bue che dà del cornuto all’asino. Se non è il massimo dell’ipocrisia, questa, non so cosa sia.

    Rispondi
  11. Vox
    Vox says:

    Non per essere catastrofista a tutti i costi, ma osservando la presente situazione con realismo, mi sembra ci sia da temere l’insorgere della tanto paventata IIIGM.

    Il calderone del mondo ribolle sul fuoco del moltiplicarsi delle guerre, delle ingiustizie, della povertà, del crescente disprezzo per la legalità. Non vedo cos’altro possa fermare questa macchina impazzita targata Usa/Israele e guidata (si fa per dire) da banchieri e finanzieri, lanciata senza freni lungo un pendio infernale e capace, ormai, di qualunque cosa. Sembra addirittura peggio della Germania nel 39, anche perchè non ha più alcuna razionalità, nessuna ideologia, se non quella del guadagno a qualunque costo. In quel “qualunque” sta il nòcciolo della tragedia incombente.
    E spero davvero di avere torto marcio.

    Rispondi
  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ho poco tempo, ed ancor meno tempo da perdere, quindi la leggo di rado. Ma ogni tanto qualche sua frase mi colpisce, più o meno come ti colpisce una barzelletta, allora torno indietro e leggo qualche suo messaggio: mi mettono di buonumore. Naturalmente trovo il suo stile – con i suoi numerosissimi punti esclamativi, interrogativi, di sospensione – rettoricamente deprecabile ma si sa che la botte da il vino che ha ed una maestrina con la bava alla bocca come lei non potrebbe scrivere diversamente. Si potrebbe dire di lei come del manzoniano don Ferrante: aveva poche idee e tutte sbagliate ma ci era attaccatissimo.

    Dalle sue sbrodolate emergono sempre alcuni punti portanti, sempre ripetitivamente gli stessi:
    1) L’Ittaglia dovrebbe fare come la Germania.
    – Compito come ognun sa facilissimo: basta mettersi i lederhosen e siamo a posto.
    2) La scuola va male ed è colpa della sinistra.
    – Che ha creato la scuola confessionale, tolto fondi alla scuola pubblica per darli alla Chiesa, favorito dovunque il nepotismo delle università. Lei e sempre e solo lei. Invece i Ciellini, i democristiani, i grassisti, i leghisti, i Banana’s, ecc. ecc. ecc. quelli sì che sono sempre stati un esempio di correttezza e di trasparenza professionale e morale.
    3) Comunque i mali del paese sono colpa dei sindacati (ovviamente intendendo per sindacati sempre e solo la CGIL) e della sinistra.
    – La destra ittagliana ha sempre fatto tutto bene, a cominciare dal fascismo. E comunque la colpa è di Togliatti.
    4) La PMI, salvezza dell’Ittaglia, è osteggiata dai suddetti sindacati e sinistra che non hanno ancora capito che la lotta di classe è finita da un pezzo.
    – La lotta di classe quando la fanno i padroni si chiama ristrutturazione, quando la fanno gli operai si chiama rivoluzione e tumulto.
    Insomma mia cara lei dimostra la solita acutezza e profondità culturale ed inteletuale di sempre. Effettivamente leggerla è come leggere le barzellette della Settimana Enigmistica: una botta di vita.

    Concludo con alcune altre sue recenti note sparse: Delle autentiche perle.
    1) Vedremo i grillini…
    – Li abbiamo già visti.
    2) piccoli sgarbi crescono
    – Guardi che non si tratta di errori ma di programmi premeditati e voluti
    3) Avrei rispetto della Concia e delle sue scelte se il suo ruolo di parlamentare avesse, fin da principio, inquadrato i suoi sacrosanti diritti con quelli altrettanto sacrosanti di chi…non ha proprio santi in Paradiso e neppure in Parlamento!!!
    – Chissamai perché ognuno dovrebbe fare quel che va bene a lei. Se a lei la difesa di questi diritti non interessa interesserà qualcun altro. O bisogna prima occuparsi dei vecchietti e poi degli omosessuali? Dopo quando? Dopo mai? La solita sessuofobia vetero-cattolica!
    4) le multinazionali , almeno spero, quelle che confondono molto facilmente la produzione con la finanza dovrebbero avere vita sempre più difficile.
    – E’ arrivata la Silvy, Terrore di Wall Street…..
    5) Meglio se ci beviamo una bottiglia di Prosecco!!!
    – A me il Prosecco non piace ma è l’unica cosa apprezzabile che lei ha scritto.

    Un saluto cara. Vede, il bello della democrazia è che parlano tutti, anche quelli che non hanno niente da dire. U.
    Vado a farmi un buon caffè. Faustiano. Ottimo. Per iniziare bene la giornata è quasi come le sue barzellette.

    Rispondi
  13. Uroburo
    Uroburo says:

    PER VOX
    Per fare una guerra mondiale ci vuole un nemico. Un nemico che sia all’altezza. E dove sarebbe il nemico?
    Se gli Useggetta attaccheranno Iran e Pakistan, il secondo non si capisce proprio perché, allargheranno il campo delle loro azioni. Cosa pericolosa perché non hanno le forze neppure per presidiare adeguatamente i campi attualmente aperti (l’Afghanistan gli sta lentamente scappando di mano e comunque è tutto tranne che normalizzato, quindi è inutilizzabile).
    Non ci sarà nessuna guerra perchè nessuno può competere in campo aperto. Si continuerà con questa guerra asimmetrica che non si può vincere ma che è difficile da estirpare. U.

    Rispondi
  14. carlino
    carlino says:

    Un piano Marshall per Egitto e Tunisia, oltre alla possibilità che questo possa poi essere esteso anche ad altri Paesi del Vicino Oriente e del Nord Africa in futuro sono le sole, per quanto sostanziali, novità annunciate ieri da Barack Obama nel suo atteso discorso volto a illustrare al mondo la nuova strategia degli Stati Uniti per le due aree travolte dall’ondata delle rivolte popolari.
    “Abbiamo chiesto alla Banca mondiale di presentare un piano al G8 della prossima settimana per rilanciare l’economia della Tunisia e dell’Egitto (…) al nuovo governo democratico del Cairo cancelleremo fino a un miliardo e gli daremo un miliardo di crediti per rilanciare l’imprenditoria. E stiamo inoltre lavorando con il Congresso perché istituisca un fondo per rilanciare gli investimenti in Tunisia ed Egitto con una struttura da due miliardi di dollari”, sono state le parole del presidente Usa che ha inoltre invitato anche altri Paesi ad affiancarsi a Washington in questa operazione. Un’operazione volta a sfruttare a proprio vantaggio l’effetto delle rivolte mettendo le mani sui quei Paesi che fino a poco tempo fa si opponevano all’avanzata nordamericana tanto in nord Africa quanto nella penisola araba. Obama ha infatti annunciato che gli Stati Uniti collaboreranno con tutte quelle entità che hanno voglia di “cambiamento e di riforme” non necessariamente con i governi. “Due dittatori sono caduti, altri seguiranno”, ha affermato ancora lasciando intendere, neanche troppo velatamente, che i prossimi a seguire Mubarak e Ben Ali, una volta grandi alleati di Washington ora scaricati come fazzoletti usati nello sciacquone, saranno quasi certamente Muammar Gheddafi e il presidente siriano Bahsar al Assad. Il primo dato dal presidente Usa come ormai per spacciato, mentre al secondo ha ribadito le solite minacce “guidi il processo di riforme o lasci”. Riforme in parte già effettuate ma che il governo nordamericano si rifiuta, per convenienza, di riconoscere.
    Il resto dell’atteso discorso invece non ha riservato alcuna novità, a cominciare dagli attacchi all’Iran, considerato anche da Obama il vero fomentatore delle proteste contro i governi alleati di Qatar e Bahrein che pure stanno reprimendo nel sangue le proteste legittime delle proprie popolazioni. L’inquilino della Casa Bianca ha quindi affrontato anche la questione palestinese e purtroppo, proprio come preannunciato dal vice segretario del dipartimento di Stato Usa in visita a Tel Aviv, ha dimostrato con le sue parole di aver ormai sposato ufficialmente e in toto la linea tracciata dal governo israeliano.
    Obama ha infatti dichiarato che nessuna pace può essere imposta e ha quindi ribadito la necessità di una rapida ripresa dei negoziati diretti fra le parti, sostenendo ad ogni modo che non si potrà prescindere dal riconoscimento dell’esistenza d’Israele, che lui stesso ha definito“uno stato per gli ebrei”. Parole che puntano a mettere fine all’iniziativa di un riconoscimento unilaterale di uno Sato palestinese lanciata dal presidente dell’Anp Mahmud Abbas, nonostante lo stesso capo di Stato Usa avesse promesso al suo omologo il sostegno statunitense in caso di fallimento degli scorsi colloqui di pace. Come se non bastasse Obama ha inoltre sottolineato la necessità che il futuro Stato palestinese, che sembra non dover vedere mai la luce, dovrà necessariamente essere smilitarizzato per garantire ai vicini israeliani la sicurezza di cui hanno bisogno. A quanto pare quindi l’idea della Palestina che nascerà, se nascerà, di Washington è quella di un’enorme area dove confinare il popolo palestinese: in parole povere un’altra Striscia di Gaza.

    Matteo Bernabei

    Rispondi
  15. carlino
    carlino says:

    This was no ‘peace activist’
    By Geoffrey Alderman, May 13, 2011
    Few events – not even the execution of Osama bin Laden – have caused me greater pleasure in recent weeks than news of the death of the Italian so-called “peace activist” Vittorio Arrigoni.
    On Thursday 14 April Arrigoni was murdered in Gaza by members of Jama’at al-Tawhid wal-Jihad (JTJ), who had him strangled and then dumped his body in a deserted Gaza apartment. This same group had previously had him kidnapped in order – apparently – to compel the Hamas government of Gaza to release the group’s leader, Sheikh Abu al-Walid al-Maqdisi.
    Hamas was naturally having none of this, and launched a search for Arrigoni, whose murder may have been ordered to prevent discovery of the kidnappers, though it is just as likely that the deed was carried out merely as a routine (so to speak) quasi-judicial punishment for the crime of being a foreigner (i.e. a non-Muslim) in a Muslim land.
    JTJ is an al-Qaida affiliate. Its precise history is necessarily obscure, but it seems to have originated in Iraq, where it has resorted to any means (including the use of chlorine gas) in the pursuit of its goal of turning Iraq, post-Saddam, into an Islamic state.
    In Gaza it has sought to establish itself as an alternative government to that of Hamas. Its religious leader, al-Maqdisi, by birth an Egyptian, is credited amongst many other things with having orchestrated the murder of western tourists in Sinai in 2006. He is certainly the author of a fatwa enjoining the kidnapping and killing of tourists in countries ruled by what he and his followers would regard as “apostate” Muslim governments. At the beginning of March this year he was detained by Hamas, perhaps at the request of the Egyptian authorities.
    But my concern is less with Abu al-Walid al-Maqdisi than with Vittorio Arrigoni, whose killing was immediately pounced upon by the western media as an affront to the civilised world. Even Hamas felt impelled to associate itself with these encomia.
    The Italian was described as a “peace activist.” But the truth is very different. Vittorio Arrigoni, a disciple of the International Solidarity Movement, had travelled to Gaza to assist in the breaking of the Israeli naval blockade. As a supporter of Hamas he was a consummate Jew-hater. His Facebook page contained not merely the customary insults aimed at Israel but explicit anti-Jewish imagery, which may have reflected in part his Catholic upbringing: one image, for example, shows Jesus under arrest by Israeli soldiers.
    The death of a consummate Jew-hater must always be a cause for celebration. In this case, however, the benefit is compounded by the dissensions that it has sown within the wider Israel-hating and Jew-hating fraternities.
    Some members of these fraternities, ignoring or (in one case) making a virtue of the complete absence of evidence, have actually accused Mossad of his murder, alleging (in the wake of the Goldstone Retraction) that Arrigoni alone knew “the truth” of Operation Cast Lead. The Zionists, according to this argument, having forced Richard Goldstone to withdraw his contemptible allegation that during Cast Lead Israeli troops deliberately targeted civilians, needed to silence Arrigoni lest “the truth” be told.
    But what particularly caught my eye was the emotional plea for Arrigoni’s life posted on YouTube by Ken O’Keefe, the former US marine who has taken it upon himself to espouse the cause of Hamas and with whom I appeared on Press TV last year.
    Arrigoni is not the first ISM activist to be murdered by Palestinian Arabs. In September 2007 Akram Ibrahim Abu Sba’ was killed in Jenin by members of Islamic Jihad. But in his video plea O’Keefe ignored this precedent, and engaged instead a typical rant not only against the Jewish state but against its Christian supporters. Whoever had kidnapped Arrigoni, he argued, had branded themselves as collaborators of Israel and of its Zionist enterprise. And he repeated the charge of collaboration in a further video made after the discovery of Arrigoni’s body.
    The idea that JTJ – or indeed any fundamentalist Islamic group of the Salafist variety – would collaborate with Israel is too fanciful to merit attention. But in putting forward this argument O’Keefe has revealed himself as completely detached from reality.
    During our Press TV discussion O’Keefe challenged me to a public debate. Naturally I accepted, and we subsequently fixed the date – 28 April 2011. This date has come and gone. But if we manage to reschedule the event I’ll let you know.

    Articolo di The Jewish Chronicole

    Poi mi spiegate perche’ non dovrei sostenere che la comunita’ ebraica (non israeliana) non e’ xenofoba.

    Rispondi
  16. Uroburo
    Uroburo says:

    SPECIALMENTE DEDICATO ALLA PACIFISTA SIGNORA SILVY
    Netanyahu frena la proposta Obama
    “Indifendibile tornare ai confini del ’67”
    Bilaterale a Washington. Il premier israeliano respinge l’idea del presidente Usa. E quella di trattare la pace con Hamas.

    I palestinesi DEVONO riconoscere Israele, ouuhhhyeaaahhhh.
    Gli israeliani , dotati di bombe atomiche, invece devono difendersi, ouuhhhyeaaahhhh.
    Dai terrificanti bombardamenti dei razzi di Hamas. Ouuhhhyeaaahhhh. Che spaventano i poveri bambuini israeliani di Ashdod (come diceva Rodolfo). Ouuhhhyeaaahhhh.
    Ma questi qui fanno i furbi o sono solo dei poveri scemi? Gli israeliani si difendono ….. come il povero Adolf ……
    Mah. U.

    Rispondi
  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Carlino,.
    Obama non è un falco. E’ solo un presidente useggetta come tutti (TUTTI) gli altri prima di lui.
    Magari meno rozzo di quello scemo di Giorgetto o di Reagan. U.

    Rispondi
  18. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    lei è riuscito a far scappare alcuni bloggers che semplicemente non la pensavano come lei.
    Un paio di volte ha fatto saltare qualche nervo anche a me e non solo!!!
    Mi accusa di dire sciocchezze che la fanno ridere….questo mi fa piacere, perchè io riesco dove lei mai e poi mai riuscirebbe…

    L’unica bava che riconosco è quella delle limacce in giardino…cui corro dietro a mettere il sale in coda!
    Non so e non mi interessa che cosa siano le sue emissioni…
    ma avrei qualche idea…che non dico perchè sarò una sciocca maestrina, ma l’educazione mi è stata insegnata!!!!!!!!!!!!!!

    E questo NON E’ PACIFISMO A TUTTI I COSTI, questa è proprio solo tolleranza , tolleranza….vada alla T di qualsiasi buon dizionario; così anche oggi potrà dire di aver imparato un nuomo vocabolo!!!!!

    – Le rispondo soltanto a proposito della Concia:
    E’ l’esempio perfetto del Parlamentare lobbista che pretende, urlando oltrettutto, inasprimento di pene per un solo tipo di reato.
    Io me ne frego dei suoi gusti sessuali… e i miei non li metto in piazza,ma che pretenda leggi che costano…coi miei soldi…soltanto per una categoria di cittadini…minoritaria,abbandonando gli altri, molto più numerosi e indifesi, a un Welfare da terzo mondo…
    In mala fede tira fuori l’Europa che ci ride dietro…l’Europa ci ride dietro per ben altro…

    Sessuofobica vetero-cattolica???
    Lei non sa niente dei miei bunga bunga…perciò…taccia per sempre!!!!

    Sylvi

    Rispondi
  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia cara e buona Silvy,
    abbiamo la bellezza di un migliaio di parlamentari giustappunto perché ciascuno possa rappresentare, in modo legittimo, gli interessi di coloro che l’hanno eletto.
    Così i contadini eleggeranno qualcuno che abbia interessi e conoscenze in quell’ambito, i medici pure, e tecnici anche, ecc. ecc. ecc. La scelta si dovrebbe fare non solo in base allo schieramento politico o al territorio ma anche in base alla categoria professionale, agli interessi, alle bandiere che difendono. Io ad esempio avrei votato volentierissimamente Loris Fortuna, solo perché era favorevole al divorzio.
    Non vedo cosa ci sia di strano se la Concia difende gli interessi degli omosessuali. Qualcun altro difenderà quelli dei suoi vecchietti. Cosa c’è di male? Saranno una minoranza ma esistono anche loro, pagano le tasse e sono discriminati da questo governo finto-macho ma in realtà strutturalmente finocchio e senza palle (trannne quelle dei preti che continuano a leccare).
    Il vero problema è che lei non ha la più pallida idea di cosa sia la democrazia rappresentativa ma, ancora una volta, ci propone una visione da stato etico di puro stampo gentiliano.
    Ebbene mia cara, uno stato che funzioni non è altro che la sintesi collettiva (e sempre in movimento) di tutti gli interessi di parte. Quindi la smetta di triturarci le palle con la sua nazione del kaiser che qui è servita solo per fare settecentimila morti per prenderci terre neppur nostre, astutamente perdute dopo vent’anni. U.

    Rispondi
  20. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Mi frega un kaiser dei suoi bunga bunga. Quel che vedo è che per lei giudica illegittimi gli interessi degli omosessuali. La sessuofobia è questa, mica la sua danza del ventre del kaiser.

    Rispondi
  21. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    come puoi vedere da questo articolo il “fiuto ” di tuo marito non può sbagliare, mica fa il “pianista ” sulle navi Lui o l’attore in una rivista da avanspettacolo di terzordine dove sono ammessi “rutti” peti et similia per far distarrre la geeeentte !!

    http://www.repubblica.it/economia/2011/05/21/news/outlook_sp-16555319/?ref=HRER3-1

    I dati istat quindi sono un evento “congiunturale”, ma dettociò io ho usato solo la Metafora delle scorte a scopo didattico per far cpire il problema del dato disaggregato.
    Altro parametro disaggregato,importanteè quello di conoscere nel dettaglio se “gli ordini” provengono dall’estero o dal mercato interno e poi di quali 2ordini ” si tratti , ovvero se di ordini per prodotti startegici ad alta tecnologia ad valore aggiunto, o dei soliti 2campanelli di bicicletta” inseriti in terza fascia da assemblatori esteri..dove il succo sta da un’altra parte, ovviamente.
    Detto ciò ancora se esiste squilibrio forte tra domanda interna e domanda esterna , questo vuol solo dire che mancando un’esportazione qualificata,e mancando un mercato interno,lo Squilibrio generale si amplia, per il futuro…in sostanza Noi ci “impoveriamo ” sempre più in termini relativi anche se si può ancora godere di effimere puntate produttive.
    Un pò come se lentamente ci si riduce ad esportatori Africani di banane…o altre materie prime..ma il valore aggiunto sta da un’altra parte..

    Reso l’idea ???
    Se infine anche nel mercato dell’assemblaggio di alta qualità , si retrocede a non possedre nemmeno più le conoscenze scientifiche e techiche e strumentali, quello che si cerca di assemblare (robotica) , può darsi che in un futuro prossimo , i raccoglitori di banane (ex) riescano pure a farci concorrenza in questo campo !
    Distretti e cooperzione nelle PMI, sì capisco e comprendo,apprezzo ..è una ricetta valida , che ha trovato molte difficoltà anche da noi ad affermarsi…frutto della Miopia individualista…a volte mi è sembrato di essere un’Utopista ?

    Se non si capisce questo e in fretta, e si corre dietro alle stronzate leghiste” delle Zingaropoli” e delle Moschee…tanto vale cominciare subito a fare come San Francesco..io no, all’uopo farò altro !!

    Svegliaa!!

    buona giornata cc

    Rispondi
  22. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    ti faccio ancora un’esempio “piu” personalizzato.
    Più di vent’anni fa ero all’Aquila per un corso di perfezionamento sulle fibre ottiche e sui laser e sui componenti optoelettronici dell’epoca..
    Molti docenti erano Ing dello Cselt di Torino.
    Come ben saprai proprio in quei laboratori si sperimentarono tra i primi al mondo le macchine per la produzione dei Primi Cavi ottici in fibra..”sembra archeologia) sistemi e brevetti di cui si avvantaggiò pure la Pirelli…
    Sconsolato l?ing mi diceva..se va avanti così ..tra un pò noi non possederemo nemmemo più le “risorse ” per capire se quello che ci vendono dall?estero vale i soldi che spendiamo…
    Questo pù di vent’anni fa…
    Poi arrivarono pure i privati , ..nell’era della Finanza,, smantellamento del carrozzone della Ricerca….ect,ect..beh adesso presumo che siamo al limite per capire lo stato dello Fibre della carta Igienica..presumo..
    Poi sai lo “stellone”..
    Ma non ci contate troppo…!!

    cc
    Ps Forse questa storia l’ho già raccontata nel Blog, ma come sai Repetita Juvant…per i Montanari di tutta la facsia alpina, in questo caso da Occidente fino ad Oriente..!!
    Bisogna pregare e pregare ..come un tempo, e chissà che tra dicendo più novene su novene,si riesca a battere Cinesi , indiani e tedeschi, magari che so pregare Eridano , e al posto delle Moschee, innalzare templi al Sole Padano , Officiante L?ing Castelli che di “produttivo ” Lui ha dimostarto di avere molto, nello stato e parastato eccte…!!

    Rispondi
  23. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    dimenticavo di speigarti il meccanismo di impoverimento di una nazione”…
    Ovviamente come spiega Uroburo se il mercato non tira,gli imprenditori ristrutturano (meno manodopera qualificata e non ), il mercato interno tira ovviamente di meno , per cui poi per competere si ricorre a meno stipendio e meno Welfare,..alla fine non potendo toccare “nulla ” si rientra in un nuovo ciclo ovviamente “uguale ” al primo, per meno più meno (ovviamente i profitti no sennò come si fa a tirare avanti e pagar dividendi ) e via dicendo fino al medio Evo, dove c’aera il Conte, e i contadini…
    ChIar ?
    Ovviamente dimenticavo preti e suore ..quelli non mancano mai ..ovviamente..

    cc
    Qualche poeta figlio cadetto di Conte o di notaio che sa leggere scrivere e romanzare sulle disgrazie del mondo e sulla fiilosofia,per la teologia bastano san Tommaso e Agostino imperituri !!

    Rispondi
  24. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    a volte,troppo spesso, quando mio marito ritorna a casa, lo guardo in faccia…e poi gli dico: abbi pietà di me!!
    e lui: -ecco, non posso più parlare nemmeno con te!

    Due riflessioni:
    – l’Italia praticamente non produce alta tecnologia da assemblare-
    Ci si rivolge all’estero!

    E sarebbero fabbriche e lavoro!

    – Dopo l’assemblamento di alta tecnologia…e sono già troppo pochi gli “assemblatori”, mancano “gli operai”
    quelli cioè che controllano il ciclo, intervengono sui pannelli elettronici con competenza.
    E allora, anzichè assumere, si chiama “mamma ingegnere” …e si paga…per problemi che dovrebbero essere risolvibili in loco!
    E il costo del lavoro va su…e la Scuola sforna letterati, avvocati e quant’altro!
    Ovviamente nelle zone d’Italia dove c’è un minimo movimento!
    Altrove…meglio non pensarci!
    Le percentuali sull’esportazione e su ciò che resta in Italia, sono quelle dell’articolo…spesso sono anche parecchio superiori verso l’estero!

    Agghiaccia leggere che ” il valore aggiunto” di giovani, nel 40% se n’è andato all’estero.
    Esempio nel piccolo: siamo tre coppie di vecchi amici con due figli ciascuno; sei ragazzi…uno si sta laureando, gli altri tutti laureati…soltanto mio figlio stabilmente in Italia, anche se con un piede in Germania! Gli altri …in Europa, a dare agli Altri intelligenza e competenza e a ricevere strutture e strumenti efficientissimi!

    L’Italia li ha cacciati…perchè se avessero potuto sarebbero rimasti!
    Vado a Grado a ballare un po’ di bunga bunga in riva al mare!!!

    Sylvi

    Rispondi
  25. sylvi
    sylvi says:

    x cc

    Abbiamo detto le stesse cose…da altri punti di vista!
    Chi paga dividendi di questi tempi??? Da queste parti si contano su poche dita…le Generali in testa!!!

    Non leggo mai però che in una Azienda stipendio e welfare dipendono anche dalla collaborazione fattiva dei dipendenti!
    Molti imprenditori si dimezzano lo stipendio, altro che dividendi, per non licenziare!!!
    Fare un po’ di scrematura non guasterebbe!

    I dividendi? Basterebbe controllarli e tassarli adeguatamente…premiando chi investe.
    Questo non lo ha fatto nemmeno la sx.
    Visco, per non far nomi,ha tassato selvaggiamente la PMI, riuscendo nello scopo di o far chiudere o evadere e rubare!
    O restare microscopici!
    E quando le tasse ci sono…persino per Tremonti è impossibile toglierle!

    Sylvi

    Rispondi
  26. sylvi
    sylvi says:

    Ps x cc

    Mia zia suora ,92enne, s’è fatta 30 anni a Bolzano,all’Ospedale, altri 20 a Brescia alli Spedali Civili, poi infermiera superiora nelle case di riposo, …
    il soldo per la scheda telefonica glielo diamo noi nipoti…
    davvero pensi che sia stata un danno per l’Italia???

    Sylvi

    Rispondi
  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    la tendenza di produrre soprattutto per il mercato estero infischiandosene allegramente di quello interno è SEMPRE stata una caratteristica dell’industria ittagliana, PMI compresa. Hanno sempre avuto una visione asfittica, provinciale della politica e dell’economia. Gente da Medioevo che sa solo correre e far correre. Organizzazione zero; ricerca zero; motivazione zero; compartecipazione zero; diritti zero; solo lavorare come somari, perché gli schiavi costano meno. Non capiscono neanche che gli schiavi se ne sbattono di quel che fanno. E poi si lamentano se manca la coscienza civica. Minchia, proprio loro!
    Gli frega un kaiser a questi qui di far star meglio i loro operai in modo che possano comperare più merci. Gli frega un kaiser creare collegamenti (ad esempio i treni per i pendolari), comunicazioni (ADSL dovunque), avere un sano mercato del lavoro (senza caporali e raccomandazioni, come s’usa nei paesi civili), avere a che fare con cittadini e non con sudditi.
    Questi vogliono operai esattamente come gli immigrati del III mondo: sottopagati, super sfruttati e via pedalare.
    Nell’opimo Nord una ragazza viene pagata per lavorare come cameriera fino alle 2.00 di notte a 5.5 euri all’ora! Ecco questo è il padronato ittagliano del put. PMI compresa.
    Un saluto U.

    Rispondi
  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    nel suo preciso 176 (senza ironia) ha però dimenticato di dire che la colpa (di TUTTO) è di Togliatti, del PCI e dei sindacati (si intende ovviamente la CGIL).
    Altrimenti il suo messaggio – ripeto: molto preciso- è monco.
    O no? U.

    Rispondi
  29. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Le suore, come tutti gli ecclesiastici, sono rappresentanti di un potere.
    Alcuni rispettabili, ma la maggior parte sono gente di potere, né più né meno di chiunque abbia una carica equivalente. Fanno però tutti parte di una congrega reazionaria che impedisce a questo paese di diventare moderno.
    Come dice la Concia. U.

    Rispondi
  30. Anita
    Anita says:

    x Uroburo -#169-

    “Magari meno rozzo di quello scemo di Giorgetto o di Reagan. U.”
    ———————————————————–

    Ma dove l’ha letto?

    Mi dispiace di dirlo che la Casa Bianca ha perso l’eleganza e la dignita’ dei precedenti Presidenti.

    Ogni mercoledi’ sera danno gran parties di poco buon gusto, lo stesso vale per un buon numero degli invitati, con rappers che cantano o rap parole oscene, anti americane, sovversive.

    Non vorra’ mica paragonare lo stile e dignita’ di Nancy Reagan o di Laura Bush con Michelle Obama.

    Legga le critiche.

    Anita

    Rispondi
  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo dico da sempre,
    non si può paragonare l’eleganza e la dignità emanata da Wisketto Bush (chissà quella povera donna della sua consorte, quante pene ha dovuto inghiottire).

    Irrangiungibile, ineuguagliabile, il non plus ultra dello stile.

    Scusi signora, ma lei ha preso qualcosa di forte , oggi?

    C.G.

    Rispondi
  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    un temporalone in corso e i ciclisti del Giro sullo Zoncolan sotto l’acqua ( qui si è sempre pensato che, nonostante tutto, il ciclismo è sport di VERI lavoratori…) mi bloccano in casa!
    All’inizio della salita dello Zoncolan c’è un cartello: Lasciate ogni speranza voi che entrate!!! Pùars frus (poveri ragazzi!)!

    Il suo post per CC mi ha fatto sorridere…Togliatti non avrebbe potuto far meglio…nè tantomeno la CGIL!!!
    En passant…da queste parti io so che una cameriera, la più sfigata, non scende sotto gli otto euro orari netti…più il resto!
    Se è in nero è un discorso ” da perseguire” …come ama dire lei!!!

    Ha mai sentito parlare di burocrazia assatanata e incompetente?
    Mai sentito parlare di pagamenti a 180gg, quando pagano? in Europa è a 60gg, nel peggiore dei casi!
    Il fornitore vuole i soldi a 60gg, altrimenti chiude !
    Ha mai sentito parlare di operai che rifiutano un intervento urgente di sabato, strapagato, o che sia più lontano di 30km???
    Ha mai sentito parlare di operai che impediscono una organizzazione del lavoro perchè tirano il can per l’aia accampando malattie fantasiose ( quelle psichiche sono le più gettonate), o difficoltà personali femminili ( quelle sono le più comprensibili!) ma spesso sono di ragazze senza figli, senza nonni malati ecc.ecc.

    Lei dice che gli operai sono sempre e comunque difendibili CONTRO padroni delle Ferriere medioevali.
    Peccato che la CGIL difenda i garantiti, mai i precari…nè i troppo scolarizzati…quelli si attacchino!!!

    Le Ferrovie…fanno parte di quelle numerose riforme strutturali che in Italia nessuno ha mai affrontato…meglio occuparsi dei problemi
    di quattro gatti che hanno deciso di comunicarci che hanno orientamenti sessuali creativi!!!!
    Hanno tutti i diritti civili come cittadini??? SI, e allora aspettino il turno. Si mettano in coda ai diritti!

    I vecchi e i disabili non hanno rappresentanti in Parlamento che sbraitano al razzismo, i bambini tanto meno!!!Queste sono le priorità!
    Me l’ha insegnato mia nonna che ha guidato con pugno di ferro una famiglia di undici figli, e bisnonna compresa!!!

    Sylvi

    Rispondi
  33. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    E no…non accetto per mia zia il termine “alcuni rispettabili”…lei ha contribuito a sostenere un servizio pubblico essenziale, ha fatto da supplente allo Stato…dove un Togliatti, al tempo, aveva potere per
    sostituirla con personale altrettanto competente!!!
    Ma era impegnato con le tute blu…non aveva tempo per le divise bianche che sostenevano, curavano e consolavano i malati!
    Affrontando ogni inimmaginabile “miseria umana” come ama dire lei!!!!

    Sylvi

    Rispondi
  34. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    però Michelle Obama è molto elegante…anche nel vestire!!!!!!
    E’ mooolto intonata ai suoi parties!
    Assomiglia a J. Kennedy….!!!! O no???

    Forse non ha molti soldi per pagare dei couturiers più raffinati!!!

    Scherzo, ovviamente!

    ciao Sylvi

    Rispondi
  35. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 21.05.11 alle 15:08 } supplente allo Stato…dove un Togliatti, al tempo, aveva potere per sostituirla con personale altrettanto competente!!! Ma era impegnato con le tute blu…
    —————————————————–
    Caraaaa …… ma si sente bene???

    Quanto al suo 184, purtroppo in certi casi reale, è appunto quello che dicevo: se le cose in Ittaglia vanno male è per colpa dei lavoratori. E dello stato, sindacalizzato e di sinistra, che non paga.
    E’ tutto così semplice ….. U.
    PS. Lo stato del Banana, che però almeno quello non è dei kommunisti (dico bene?), paga più puntualmente? Nooooo??????
    Minchia, ma allora siete veramente perduti: i kommunisti si sono infiltrati perfino nel governo del Banana.
    Mi stia bene, mia cara. E mi raccomando …… si riguardi…… U.

    Rispondi
  36. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ti avevo risposto sull’eleganza di Michelle…ma ho cliccato la freccia a sinistra per errore….

    Ti scrivero’ piu’ tardi.

    Ciao, Anita

    Rispondi
  37. Faust
    Faust says:

    … pippa o non ppippa… Amme la Pippa, Sua bellezza reale, Middlethon… mi ppiasce… e fossi giovin me la pipperei…
    Caro Uroburo… attento che le pippe, reali o virtuali… accecano…
    Abbacchi e Braci con un buon caffe organico di montagna… il gusto ci…
    Faust

    Rispondi
  38. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Eccomi sul discorso dell’eleganza di Michelle Obama.

    No, non e’ Jackie Kennedy, Jackie era fine ed elegante, non sfarzosa.

    Ognuno di noi dovrebbe vestirsi secondo le proprie proporzioni, questo e’ un problema per Michelle dotata di un generoso derriere.

    Non dare retta alle riviste di moda, le foto di tutte le donne e uomini sono ritoccate e ridotte di decine di libre.

    Le scelte del vestiario sono anche importanti secondo le occasioni, non si va a Buckingham Palace sbracciata o a Westminster Abbey con leggings.
    Abiti da sera stretti come un tubo, scollati fino al seno, con montagne di perlame esageratissime.
    La First Lady dovrebbe essere un ritratto di decoro, non dovrebbe essere ostentata.

    Hillary era ed e’ criticata per i suoi pant suits, c’e’ un motivo, Hillary copre i suoi fianchi e cosce…una sola volta e’ apparsa una foto con una camicetta (sotto la giacca) con un bottone sbottonato ed e’ stato lo scandalo del giorno, si intravedeva un po’ di cleavage, e non era neanche piu’ la First Lady.

    Condoleezza Rice era elegante, molti tailleur ma con una flair moderna, ama le scarpe….

    Adesso vediamo cosa mi tirano addosso gli ometti.

    Ciao,
    Anita

    Rispondi
  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Niente, Madame la gossippara . Non si merita naeanche un quack.

    Sono grato a mia madre e mio padre di non appartenere a quel mondo puzzolente.

    C.G.

    Rispondi
  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Il suo mondo e’ piu’ puzzolente del nostro.
    Si legga le critiche che vengono dal SUO mondo, l’Europa.

    Per ometto intendevo lei.

    Anita

    Rispondi
  41. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo stesso, per puzzolente.
    Par condicio.

    Un bottone sbottonato e si grida allo scandalo.
    Ogni minuto, in questo mondo (puzzolente) muoiono 8 bambini per carenza di cibo e malattie, volendo, curabilissime.
    8 x 60= 480 ogni ora
    480 x 24= 11’520 ogni giorno
    11’520 x 365= 4’204.800 ogni anno

    Un bottone sbottonato… ma che andassero fanculo loro e i loro bottoni!

    C.G.

    Rispondi
  42. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Il bottone sbottonato non dava da mangiare a nessuno.
    Le critiche vengono dalla stampa e dai commentatori.

    Lei soffre di qualche psicosi.

    Rispondi
  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non pretendere che certe “donnette” capiscano il senso o il parallelo.
    Da noi sarebbero assidue frequentatrici del TG4 di Fido Fede, noto bollettino per le casalinghe di Voghera…
    Buonanotte a te.

    C.G.

    Rispondi
  44. Anita
    Anita says:

    x CC

    Avrei dovuto usare il singolare.
    Quello che dorme tutto il giorno e si sveglia appena scrivo una riga.
    Evito di scrivere appunto per quel ometto.

    Anita

    Rispondi

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