Nuovo spaventoso e ingiustificabile massacro di manifestanti palestinesi, con il chiaro intento di far saltare il recente accordo ANP-Hamas. Senza che il nostro presidente della Repubblica abbia sentito l’elementare opportunità, mentre i militari israeliani uccidevano, di almeno rinviare se non rifiutare il premio assegnatogli da Israele

Dunque non sono i lanci dei piccoli e inefficaci razzi Qassam o il terrorismo palestinese le vere cause della violenza militare israeliana contro gli abitanti dei Territori occupati e di Gaza. L’impensabile e ingiustificabile cifra di ben 20 pacifici manifestanti uccisi dall’esercito israeliano al confine con Gaza, con il Libano e la Siria ne sono la scandalosa prova. Il ragionevole sospetto è che in realtà il governo israeliano voglia forzare Hamas a interrompere la tregua che si è impegnata a rispettare con i recenti accordi con l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), presieduta da Abu Mazen, firmati di recente in Egitto. Una ripresa del terrorismo da parte di Hamas fornirebbe infatti a Israele un buon alibi per fare pressione sul presidente Usa Obama e avere disco verde per una nuova escalation militare, in modo da far saltare anche il fresco ma non ferreo accordo Hamas-ANP. E’ stata la giornalista israeliana Tania Reinhart a documentare, con il suo libro “Distruggere la Palestina”, che soprattutto il governo di Sharon ha sempre puntato a colpire i palestinesi proprio quando soprattutto Hamas non agiva sul piano terroristico, in modo da costringerla a rispondere e poter così continuare nella spirale della morsa distruttiva degli assi portanti della società palestinese, donde il titolo del libro. Reinhart ha dimostrato come gli “omicidi mirati”, arrivati ormai a quota quasi 300, contro dirigenti e militanti veri o presunti di Hamas e di altri gruppi armati, senza contare i morti civili “collaterali”, siano serviti soprattutto a tener viva l’iniziativa “militare” di Hamas in modo da poter avere gli alibi per continuare a reprimere e poter costruire sempre nuove colonie e il famigerato Muro senza trovare troppe proteste nel mondo occidentale ed europeo in particolare. Non bisogna dimenticare che del resto la stessa Hamas è nata per reazione al massacro nella moschea di Abramo perpetrato dal colono israeliano Baruch Goldstein il 25 febbraio 1993: 29 musulmani uccisi mentre pregavano e nessun colpevole appurato da parte israeliana, che diede la colpa del massacro al solo colono assolvendo la polizia e i militari che lo avevano lasciato entare in moschea armato di mitra.

Non bisogna neppure dimenticare che Israele ha rifiutato anche il piano di pace offerto mi pare nel 2005 da re dell’Arabia Saudita, che garantiva il riconoscimento diplomatico in cambio delle restituzione di buona parte delle terre occupate illegalmente. E’ chiaro che se il concetto di sicurezza di Israele pretende tra l’altro anche di essere l’unica potenza atomica del Medio Oriente e di avere attorno solo Paesi militarmente deboli ed economicamente privi della possibilità di produrre energia elettrica con le centrali nucleari anziché con il petrolio, oltre che governati da governi, partiti e personaggi graditi a Tel Aviv, allora non si va da nessuna parte: O meglio: si va a sbattere. Di nuovo e sempre peggio.

Israele ha giustificato questa nuova carneficina affermando “difendiamo i nostri confini”. Motivazione poco convincente in bocca a chi i confini altrui non li rispetta, vedi le periodiche invasioni del Libano con mattanze nel cuore della stessa Beirut, l’occupazione ancora oggi esistente di un pezzetto di Libano chiamato “Fattorie di Sheba” e il continuo allargamento – illegale e condannato dall’Onu – delle colonie israeliane su terra palestinese e nella stessa Gerusalemme araba. Motivazione poco convincente in bocca a chi si arroga il diritto di controllare i confini di Gaza limitandone arbitrariamente la loro estensione al largo in mare e impedendo a mitragliate perfino l’arrivo di pacifisti, vedasi i sette uccisi della Freedom Flotilla. In attesa del prossimo massacro contro la prossima Freedom Flotilla?

Duole dover constatare che mentre i militari israeliani si abbandonavano all’ennesima carneficina in almeno tre diverse zone il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia ritirato in Israele il premio assegnatogli anziché rinviare a nuova data la cerimonia del ritiro. Continuare a limitarsi, come ha fatto Napolitano, a sollecitare “l’immediata ripresa dei negoziati di pace” mentre i militari falcidiano i pacifici manifestanti è solo pura retorica, se non colpevole acquiescenza di fatto e a prescindere dalle intenzioni. Duole dover constatare che mentre ci riempiamo la bocca con la “difesa dei civili” per poter intervenire militarmente in Libia, dove è ormai chiaro che non c’è nessuna “rivoluzione democratica”, ma solo la ribellione di gruppi addestrati e armati dalla Francia e dall’Inghilterra, anche questa volta ce ne laveremo le mani della difesa dei civili palestinesi. Mani lavate e coscienza sporca. E’ il binomio che ha permesso che Israele cestinasse e violasse fino ad oggi quasi 80 risoluzioni, ammonimenti e raccomandazioni dell’Onu, alla quale gli Usa e l’ignavia dell’Europa hanno sempre impedito di inviare truppe di interposizione e indagini tempestive per i non rari massacri delle rappresaglie militari israeliane. Un pessima prova di debolezza e subordinazione, quella dell’Onu, iniziata già nel ’48 con l’uccisione a Gerusalemme del suo inviato Bernadotte da parte dei terroristi sionisti del gruppo Stern, senza che al Palazzo di Vetro reagissero se non a parole.

E’ scandaloso anche che mentre Israele con una mano fa di tutto per organizzare ovunque nel mondo le giornate della Memoria per ricordare la tragedia della Shoà, con l’altra mano non solo impedisce a fucilate le manifestazioni per ricordare la Nabka, la Catastrofe, come i palestinesi chiamano la cacciata dalle loro terre, ma vuole impedire legalmente perfino l’uso del termine, vietandolo in particolare ai cittadini israeliani di etnia palestinese, circa due milioni di persone, che del resto in Israele, tappezzata di bandiere nazionali con la stella di Davide, non possono assolutamente esporre la bandiera palestinese.

Israele fa la sua politica. Condannabile, a volte esecrabile come quella di Hamas o affini. Ciò che però è più esecrabile è la nostra ipocrisia e il nostro doppiopesismo, da Washington a Roma: perché sono loro che alimentano la tragedia palestinese e israeliana. E in quanto a questo la Parigi di Sarkozy non è seconda a nessuno: il marito di Carla Bruni ha infatti assicurato nei giorni scorsi Netanyahu che la Francia è si favorevole alla creazione dello Stato palestinese, ma eliminando totalmente il diritto al ritorno dei palestinesi della diaspora, cioè della massa di gente cacciata dal ’48 ad oggi.

Ormai la nascita dello Stato palestinese è un puro esercizio di retorica. Come dimostrano vari studi, anche di ricercatori israeliani, non ci sono più neppure le condizioni giuridiche, oltre cha materiali, per la nasciata di tale Stato. Al massimo ci potrà essere l’equivalente di qualche bantustan o di qualche riserva indiana, che permetterà all’Europa e agli Usa a far finta di avere la coscienza a posto e a continuare con la politica dei sussidi che in realtà i palestinesi li corrompe, a partire dalla dirigenza. Sarebbe ora che in un soprassalto di onestà dicessimo ad alta voce che la soluzione può essere solo quella sognata già a suo tempo dai sionisti come Judah Magnes: uno Stato unico con parità di diritti e doveri per tutti, ebrei, musulmani, cristiani, buddisti, atei, ecc. Se ci avessero pensato prima, o se l’Onu avesse imposto anche la nascita dello Stato palestinese fin dal ’48 o poco dopo, non saremmo a questo punto. Non saremmo cioè alla tragedia periodica, che promette nuove guerre e nuove tragedie.

Ecco un video girato al passo di Herez, cioè al confine tra Gaza e Israele, da Italiani del convoglio “Restiamo Umani” durante le ore della nuova mattanza israeliana:

http://vik2gaza.org/2011/05/15/manifestazione-al-valico-di-erez/ .

216 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Solo a Sarajevo ci sono cimiteri “comuni”: mussulmani, cattolici, ortodossi.
    Altrove sono ben distinti, tutti riconoscibili, in alcune zone determinano il paesaggio!
    Ne ho visitati parecchi in Bosnia, in Slavonia e in Kraijna.
    Difficile dire che erano tutti una bufala!

    Sylvi

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  2. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Presentato dal premier come un referendum su di sè, il voto ha mostrato che Pdl e Lega non sono più nel cuore del loro elettorato.
    La coalizione di Berlusconi vacilla.

    Financial Times

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  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “qui c’è da salvare i bambini che sono gli unici che possono dimenticare , da una e dall’altra parte!”

    Ecco, ci siamo.
    Cominciamo a fargliela capire da qui, quando mettono gli uomini contro.
    Lo penso e dico (!) da decenni. Qualche volta sommessamente, spesso ho alzato la voce.
    C.G.

    Rispondi
  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    ha visto che il Presidente ha lasciato il suo premio israeliano all’Ass. di Barenboim per i ragazzi dell’Orchestra israelo-palestinese???

    Che vuole, comincio ad amarlo questo Presidente Pompiere!!!
    Al contrario di Faust, mi fa essere orgogliosa di essere sua concittadina!

    Sylvi

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  5. Vox
    Vox says:

    @ Carlino

    Come attesta il video che ha postato, le autorita’ del Bahrain stanno facendo al proprio popolo 10 volte peggio di qualunque cosa abbia mai fatto Gheddafi. Ma lui viene iscritto nell’albo dei mostri, i monarchi del Bahrain no. Questo, solo perche’ il primo voleva fare per il suo paese di testa sua, mentre i secondi seguono pedissequamente le direttive Usa.
    Altro che due pesi e due misure. Non e’ che la ripetizione della sceneggiatura Yugoslava e del “cattivo” di turno Milosevich che non accettava i dettami del neoliberismo.

    Rispondi
  6. Vox
    Vox says:

    Circolano voci insistenti sul fatto che in Pakistan gli americani abbiano fatto fuori la controfigura di bin Laden, ovvero l’uomo che lavorava per loro, alle dipendenza della compagniadellazia. Poveraccio, con datori di lavoro del genere, doveva aspettarselo.

    A dire il vero, con la mia solita mente complottista (come piace dire a qualcuno) avevo pensato a un caso del genere appena appresa la notizia dell’eliminazione del capo di al-Qaeda.

    http://www.presstv.ir/detail/180564.html

    The US operation that allegedly killed Osama bin Laden in Pakistan has actually led to the death of a clone of the al-Qaeda leader, working under CIA operative Raymond Davis, an American editor says.
    “The real bin Laden died years ago after receiving treatment in American hospitals for his various illnesses,” said Gordon Duff, senior editor of Ohio-based Veterans Today, in an interview with Press TV’s US Desk.
    “His [bin Laden] body was frozen and kept in storage for a date when it would be of advantage to the United States to use it for maximum advantage,” Duff wrote in a May 9 article titled ‘Was Raymond Davis CIA’s Bin Laden Handler?’

    According to the US intelligence community, bin Laden’s body was recovered in 2001 by American Special Forces in Afghanistan, Duff says.
    “The CIA maintained a safe house at Abbottabad [where it] kept agents right next to the compound that ‘bin Laden’ was allegedly [killed] at,” Duff said.

    Duff went on to say that the CIA facility next door to the alleged bin Laden’s compound was filled with armed agents possibly protecting the phony bin Laden.
    Duff also emphasized on the fact that the Federal Bureau of Investigation (FBI) has failed to present any evidence linking bin Laden to the September 11 terrorist attacks on the US soil about ten year ago.

    Analysts have raised serious questions as to why US officials did not allow for the application of a DNA test to formally confirm the identity of the corpse before his burial at sea.

    Rispondi
  7. Faust
    Faust says:

    x Anita, gli usa guerrafondai…
    da beppegrillo.it

    e la Grecia va in default le conseguenze saranno comunque limitate. I greci diventeranno più poveri, la UE più instabile, l’euro perderà valore e chi ha comprato titoli di Stato ellenici, come Formigoni (115 milioni di euro) per la Regione Lombardia, si attaccherà al tram (in questo caso più i lombardi del loro governatore abusivo). Se gli Stati Uniti vanno in default la questione è completamente diversa e gli effetti imprevedibili. Di fronte al debito pubblico americano di 14.260 miliardi di dollari la mente vacilla. E’ un numero incomprensibile per un essere umano. Sta per essere raggiunto il tetto massimo di 14.294 miliardi oltre il quale per legge è previsto il default. Il segretario del Tesoro americano Geithner per evitare il crollo economico ha proposto di alzare il livello di indebitamento. Geniale, quasi meglio di Tremorti. La soluzione più ovvia, quella di diminuire drasticamente le spese militari in cui gli Stati Uniti sono primi al mondo con investimenti pari a circa 10 volte quelli di qualunque altro Paese, non è stata presa in considerazione. Forse perché gli armamenti, oltre a produrre il debito, lo garantiscono.

    Rispondi
  8. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Perche’ lo scrivi a me?
    Io ho criticato Obama in tre’ lingue su questo intervento.
    Gli US erano in pace con Mubarak ed anche con Gheddafi, perche’ non scrivi al tuo cugino francese Sarkozy ?

    Anita

    Rispondi
  9. Anita
    Anita says:

    Italia, debito pubblico al 120,2% nel 2011
    creato da Marcella Persola — ultima modifica 11/03/2011 13:45

    E’ uno dei dati previsionali contenuto nel Bollettino emesso dalla Commissione Europea che sostiene che il maggior pericolo per la nazione è…

    Il debito pubblico dell’Italia sarà pari al 118,9% nel 2010, mentre raggiungerà quota 120,2% nel 2011 per poi scendere al 119,9% nel 2012. Sono i dati contenuti nelle previsioni economiche d’autunno della Commissione europea, pubblicate oggi. «Dopo un aumento al 116% nel 2009, le proiezioni del rapporto debito-pil salgono quasi al 119% nel 2010. ISi prevede che il debito continuerà ad aumentare nel 2011, con un picco attorno al 120%, e inizierà a diminuire nel 2012», scrive Bruxelles.

    Per quanto riguarda invece il deficit dell’Italia sarà del 4,3% nel 2011 e del 3,5% nel 2012. Nel 2010, inoltre si prevede un deficit del 5%.

    A trainare la ripresa italiana nel 2010 – secondo la Commissione Ue – è il settore industriale, «soprattutto grazie al rimbalzo nel settore delle esportazioni». I consumi privati, invece, nella prima metà dell’anno hanno continuato a mostrare un andamento «stagnante», con la spesa in beni durevoli in declino anche perchè non ha più beneficiato degli incentivi governativi.

    Inoltre – si sottolinea – anche «la situazione ancora fragile del mercato del lavoro è destinata a pesare sui consumi privati per il resto dell’anno, nonostante le condizioni sui mercati finanziari siano migliorate e complessivamente si registri un leggero aumento del reddito disponibile». Nei prossimi due anni, quindi, la crescita italiana sarà un pò più robusta, pur restando – sottolinea Bruxelles – sotto la media Ue.

    A trainare saranno sempre le esportazioni, che però rimangono orientare soprattutto verso gli altri partner europei e, dunque, «non beneficieranno a pieno della più vigorosa crescita nei mercati emergenti». Inoltre – si sottolinea ancora – anche nel 2011 e 2012 «una lenta ripresa delle condizioni del mercato del lavoro e un moderato aumento del reddito disponibile» porteranno solo a un «miglioramento graduale» dei consumi delle famiglie. Tra i rischi per la crescita italiana quello che «possibili rinnovate tensioni e incertezze sui mercati finanziari possano colpire la fiducia degli operatori economici».

    Rispondi
  10. Controccorrente
    Controccorrente says:

    X la Sylvi,

    http://www.unita.it/scienza/politica/la-germania-cresce-ha-puntato-br-su-ricerca-e-welfare-1.293674

    Noi abbiamo puntato sulla Gelmini,e su Tramonti !!
    Vabbè una concessione, loro sono partiti con qualche punto in avanti, ma tanto però anche loro dovranno prima o poi fare alcuni conti ..se ci può essere di consolazione Tua..!
    Mia no, perchè tanto già lo so…e non sono un profeta, sono solo uno che legge dei dati di propensione statistica, che, come disse Andreotti a pensar male si fa peccato, ma sovente ci si azzecca..e mi pare che fin’ora..nehhh !!

    cc

    Rispondi
  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    come sempre nelle sue risposte lei quaglieggia. Dovrebbe proprio spiegarmi perché mai gli istriani hanno diritto a riconoscimenti e risarcimenti, invece i prussiani ma … forse … ed i palestinesi assolutamente no. Mistero …..
    Ma i poveri ebrei sono stati perseguitati da tutti!… Giusto, perdio! E se avessero voluto la sua casa in risarcimento? Avrebbero avuto ancora ragione? Perché non hanno chiesto una casa agli europei? Perché non si sono comperati le terre che volevano? I soldi li han sempre avuti …..
    Comunque chi non ha mai voluto la pace non sono mai stati i palestinesi ma sempre e solo gli israeliani. E la trattativa Pace-contro-Territori è sempre stata una bufala: gli israeliani non mollano un solo centimetro di quello che hanno rubato.
    Quindi, tanto per cambiare, lei dice cose che si è inventata. Gli israeliani vogliono la Palestina, TUTTA la Palestina; e senza i palestinesi. Evidentemente a lei, ed agli useggetta, va bene così.
    Quindi il povero Adolf aveva ragione… La raison du plus fort est toujours la meilleure …
    Un saluto U.
    PS. Come ho già scritto infinite volte la mia proposta per la Palestina è quella che i palestinesi si sentono di accettare. Più chiaro di così…. Chi ha le fette di salame sugli occhi (e non solo) è lei.

    Rispondi
  12. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Uroburo ,
    ma lo sai che ho scoperto che Leoperdi nello Zibaldone parla di leggi “scientifiche ” commentando Newton ect..,hai capito il poetastro.?( e lo fa con grande cognizione di causa)..anche Sivia alla fine era costretta,dalle leggi della gravità a marciare con i piedi per terra come Noi mortali…vabbè si fa sempre bene a leggere LE Opere Complete ..

    sigh,sigh

    cc

    Rispondi
  13. sylvi
    sylvi says:

    caro cc

    ah aha ahhhyhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!
    Se lo avessi avuto qui, quel ragazzo, l’avrei abbracciato come un figlio!!!
    Hai notato che fra tante “puzzette e puzzone” sotto il naso,…Marco Corona, quello della “scopata”, nel più puro friulano di Erto e Casso gli ha detto…và a vòre…vai a scriverne un altro!

    Per il 111…che dire!
    Queste cose fanno soltanto venire una crisi acuta di depressione!
    Tremonti ha tenuto i conti in piedi, altrimenti saremmo come la Grecia!!! Questo gli va riconosciuto.
    Poteva far altro, con un premier e una squadra diversa???
    NOOO!!! E tu lo sai che è vero.
    Rispondi, se ci riesci, senza essere di parte:
    una amministrazi9one di sx che “pescando” i denari…non si sa dove…le piccole Imprese chiudono o hanno l’ossigeno, le grandi se ne vanno, i Capitali sono ” al sicuro” all’estero…appunto pescando i denari dove???avesse finanziato le Università con la ricerca, avesse finanziato opere pubbliche, amministrazioni locali…ecc. ecc…..

    Domanda: dove sarebbero finiti quei denari??? Quando e Come sarebbero statai spesi???
    Non si inventa dall’oggi al domani una politica sulla ricerca…sono “secoli” che la Germania finanzia e scala dalle tasse
    di chi investe…come da noi…VERO???

    Il pesce puzza sempre dalla testa…ma ormai ha raggiunto la coda…e un Fassino non farà primavera!!! Sigh, sigh…

    Ps: io bevo latte del Tirolo 0.80 al litro,
    contro il 1.30cr del nostrano!
    bevo acqua minerale Radenska, slovena , 0.30 la bottiglia di vetro e te la portano a casa…contro alcune nostrane che costano quattro volte tanto, e te le devi andare a prendere.
    Piuttosto di quella nella plastica preferisco il rubinetto, che è buona comunque….ma mio marito ha sviluppato un gusto delle acque minerali …peggio di un enologo!!!

    2 domanda: qual’è la differenza fra fare i conti…della Germania…quando avverrà…e quelli dell’Italia????
    Abbiamo abbondantemente , con la Crisi, dimostrato che lo Stellone italiano è una balla di chi vive di espedienti!…

    Tu, in questa tornata elettorale, hai visto qualche “testa pensante” nuova??? Hai notato qualche sbruffo di vitalità di chi …non ne può più??? Vedremo i grillini…il resto è soltanto…l’onestà e la buona fede di un Sindaco di Torino…forse!

    Sylvi

    Rispondi
  14. Controccorrente
    Controccorrente says:

    cara Sylvi,
    io sono un “conservatore” come sai bene !
    E in questo momento non c’è bisogno di tante teste fini, per la politica , ma di tante teste normali, e a Sx nè ho viste parecchie.
    Detto ciò, di quello che non abbiamo bisogno e di cui bisogna “liberarci in fretta , sono le teste “marce”.
    I grillini ??? Spiacente non mi occupo di Zoologia !

    cc

    Rispondi
  15. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    a proposito del mio amico Mandolan…non ti esaltare troppo…in fondo è un Disoccupato (credo) e se penso che Sgarbi ci è costato un milione di euro per la Sola Scenografia , dico che questi ci costano molto meno in più fanno anche sorridere, Sgarbi..beh metti tu il verbo..se questi sono gli intelletuali delle DX , allora avanti così ai ballotaggi !!

    cc

    Rispondi
  16. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    anche a proposito delle Acque “oligo-minerali” slovene , non ti esaltare tanto.
    Prima di tutto gli Sloveni non fanno parte delle aree che tirano, al massimo vi possono fregare , girando le fonti delle acque oligo. minerali ,sai com’è tra”ladron” di frontiera,si tira a campare !
    poi anche i Toteschi ,stanno solo sfuttando il “rallentamento cinese” nel senso che per riequilibrare la loro economia hanno deciso di alzare il loro livello di consumi interni in qualità ed ovviamente importano il “meglio” del mercato..i nostri campanelli di bicletta è anni che se fanno da soli…poi dovranno fare di nuovo i conti con la ricerca “buddista e Indù” che nel frattempo non si ferma…noi potremo sempre fare “le montature per occhiali della gelmini che mi pare un mercato che tira..!!
    Ad majora mia cara, e mi raccomendo “prudenza negli entusiasmi ” …

    cc

    Rispondi
  17. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    ed infine essendo Io un vecchio osservatore paleontologo ,convinto da sempre che Gesù Cristo sia morto in Croce e non di polmonite, noto acutamente “sic” che nella risposta al mio 111, zitta zitta ,tu spalmi il Blog di una tesi che sta prendendo piede in questi ultimi giorni a DX e che sembra giustificare un ritorno di fiamma ai ballottaggi di Milano..”poverini in fondo con la crisi che altro potevano fare..la Sx non avrebbe certo fatto meglio..
    E brava la mia gallinella “padovana” dalle Uova d’0ro …

    cc

    Rispondi
  18. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Ieri sera sono andata un paio di volte sul primo Rai, all’inizio e alla fine!
    Quell’uomo è l’esempio eclatante di quello che civilmente e civicamente siamo diventati. Non ho altre parole…
    se non di disgusto…purtroppo suo figlio…pare…piccoli sgarbi crescono.
    Da contrastare prima che prenda il posto di suo padre.

    La Germania ha dimostrato di saper guidare il carro…e di aver, cosa strana, l’elasticità per prevedere “il fondo stradale”.
    Noi? Nemmeno capaci a spingere!

    Come ogni anno, destinerò il mio 5×1000 al mio Comune che, consorziato con altri della cintura udinese, mette a disposizione dei cittadini infermieri, per le iniezioni ai vecchietti, baby sitter per le mamme con improvvisi problemi, come ad esempio dividersi fra il lavoro, il figlio e magari il genitore malato!!

    Cioè per quella fascia di persone che non hanno lobby in Parlamento, nè nei grandi gruppi Editoriali come l’Espresso… per continuare la solfa dell’omofobia e della transfobia.
    La vecchiofobia, vecchietti scippati, spintonati, imbrogliati; e la babyfobia ,bambini che uno sciopero di bidelli fanno restare incustoditi…questi non sono moderni nè civili!
    Avrei rispetto della Concia e delle sue scelte se il suo ruolo di parlamentare avesse, fin da principio, inquadrato i suoi sacrosanti diritti con quelli altrettanto sacrosanti di chi…non ha proprio santi in Paradiso e neppure in Parlamento!!!

    E questa sarebbe la civiltà??? Ma che vada a sclopit!!!!

    Ps Col sclopit ho fatto una frittata di 12 uova…ovviamente divisa col figlio!
    Si può fare con altre erbe.
    E’ un suggerimento ai nostri parlamentari che almeno si guadagnerebbero la frittata!!!

    Sylvi

    Rispondi
  19. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    cosa c’entra la Concia e l’omofobia con i tuoi “vecchietti”scippati e truffati solo una fervida fantasia come la tua ,può accostare le due cose..
    Semmai per i tuoi vecchietti “scippati e truffati” prenditela con Tramonti e il Ministro degli interni che hanno scippatto centinaia di poliziotti e di controlli sul territorio…
    Mi sembra un “refrain ” sbolso e vecchio..scippano i vecchietti : colpa della SX, i cani cagano per strada : Colpa della sx, i GatTI in amore miagolano di notte : colpa della sx…io parlo di economia e di prospettive tu parli della Concia ,che detto tra di Noi frega poco in questo momento…MAH INSOMMA un pò di dignità perbacco !!

    cc

    Rispondi
  20. Vox
    Vox says:

    CASO STRAUSS-KAHN

    Non ho mai provato alcuna simpatia per l”ormai ex-direttore del Fondo Monetario Internazionale, sia come ruolo che come personaggio. Certo, con l’esempio nostrano di un Cav. dedito al bunga-bunga, si potrebbe credere a qualunque cosa, ormai.

    Tuttavia, devo ammettere che, appena sono esplose le notizie sull’ arresto di S-K per “violenza”, ho subito pensato a un set-up, uno sporco sgambetto politico. Oltre al recente caso analogo con Assange (Wikileaks) che puzza di prefabbricato lontano un miglio, la cornice del caso S-K è tale che, per dirla con Andreotti, a pensar male c’è il rischio di azzeccare.
    La stessa sensazione, a quanto pare, la condividono parecchi analisti politici, giornalisti, ecc.:

    Strauss-Kahn doveva essere eliminato?

    di Paul Craig Roberts

    […] Il Presidente Bill Clinton è sopravvissuto alle sue scappatelle sessuali perchè era un servitore del sistema, non una minaccia. Ma Dominique Strauss-Kahn, come l’ex-governatore di New York, Eliot Spitzer, era una minaccia al sistema e […] hanno dovuto eliminarlo dai ranghi del potere.

    Strauss-Kahn è stato il primo direttore del Fondo Monetario Internazionale […] ad aver voluto disattendere le tradizionali politiche del FMI, che consistono nell’imporre ai poveri il costo dei salvataggi di Wall Street e delle banche occidentali.

    Strauss-Kahn aveva annunciato che bisogna re-imporre una regolamentazione sul settore finanziario, ormai guidato solo dalla propria avidità e facile alla frode […] Aveva dato retta al Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, uno dei pochissimi economisti ad avere ancora una coscienza sociale.

    Ma forse l’errore maggiore di Strauss-Kahn è stato quello di avere molti più punti a favore, che non la marionetta americana Sarkozy nella corsa alla presidenza francese. Insomma, Strauss-Kahn andava semplicemente eliminato.

    E’ possible che Strauss-Kahn si sia auto-eliminato, togliendo a Washington il disturbo di sporcarsi le mani. Tuttavia, come persona abituata a viaggiare e a fermarmi negli alberghi di New York e del mondo, trovo molto difficile credere che una cameriera provetta possa entrare nella mia stanza senza farsi annunciare, specialmente quando mi trovo nella doccia.

    Strauss-Kahn è stato dipinto come un satanasso che ha tentato di violentare una cameriera d’albergo. Ma chiunque abbia lavorato per un personaggio potente sa che questa storia non è molto verosimile.
    Quando lavoravo nello staff di un senatore, c’erano due assistenti la cui funzione consisteva nell’accertarsi che nessuna donna – tranne la moglie – restasse mai sola con lui. Questo, per proteggere il senatore sia dalle fan, sia da eventuali donne mandate da qualche rivale con la missione di comprometterlo. Un uomo potente e ricco come Strauss-Kahn […] se proprio voleva, avrebbe piuttosto organizzato un incontro discreto.

    Come ha detto Henry Kissinger, “il potere è il più grande afrodisiaco.” Nel mondo politico, il sesso viene spesso elargito come un favore o un pagamento, ma viene anche usato come una trappola […]

    Prima del suo fatale viaggio a New York, il quotidiano francese Liberation aveva pubblicato dei commenti di S-K a proposito della corsa alla presidenza contro Sarkozy. Strauss-Kahn aveva detto di essere chiaramente il favorito e che sarebbe stato certamente il bersaglio di una campagna denigratoria da parte di Sarkozy e del suo ministro degli interni Glaude Gueant. Aveva addirittura predetto che avrebbero offerto 500.000- 1.000.000 di euro a qualche donna perchè andasse a dire che l’aveva stuprata.

    […] I sospetti di Strauss-Kahn sembrano supportati dal fatto che la prima persona a dare la notizia dell’arresto è stato un attivista del partito di Sarkozy, quasi sapesse dello scandalo prima che avvenisse. Jonathan Pinet, uno studente di scienze politiche, ha twittato la notizia dell’arresto prima che la polizia di New York la rendesse pubblica. Si è poi giustificato dicendo di avere un amico all’hotel Sofitel, dove la violenza sarebbe stata consumata.

    Strauss-Kahn potrebbe essere stato incastrato tanto dai suoi nemici all’interno del FMI, quanto dall’establishment politico francese. […] Strauss-Kahn è il primo direttore del FMI non in linea con la politica dei ricchi contro i poveri. Sospetta di Sarkozy, ma anche Wall Street e il governo Usa hanno forti motivi per desiderare di eliminarlo. Wall Street è terrorizzata dall’idea della regolamentazione e Washington è in imbarazzo a causa del recente rapporto del FMI che dà la Cina in sorpasso sull’economia Usa entro 5 anni. Per questo, l’idea di una cospirazione non si può escludere.

    E infatti la trama si sta sviluppando come in una cospirazione. Le autorità hanno trovato una donna francese che dice di essere quasi stata violentata da Strauss-Kahn una decina d’anni fa… Come nel caso di Julian Assange, ora ci sono due donne che lo accusano… Non si sa come le autorità abbiano saputo che Strauss-Kahn era in partenza per la Francia, ma arrestandolo a bordo dell’aereo, hanno creato la percezione che stesse cercando di scappare.

    […] I pubblici ministeri americani hanno il permesso dei giudici e del pubblico di pagare le testimonianze, di fare pressioni sull’accusato affinchè si dichiari colpevole, in cambio di una riduzione di pena.
    A meno che la cameriera d’albergo abbia un rigurgito di coscienza e ammetta di essere stata pagata per mentire, o si spaventi di dire il falso sotto giuramento, è molto probabile che Strauss-Kahn scopra che la giustizia americana (sic) è organizzata in modo tale da assicurarsi un verdetto indipendentemente dall’ innocenza o dalla colpevolezza.

    Il 16 maggio, il giorno dopo l’arresto di Strauss-Kahn […] il governo federale ha raggiunto il tetto del debito – 14.3 trilioni di dollari – e il Tesoro ha deciso di attingere “un prestito” dalle pensioni degli impiegati federali, in modo da poter continuare a pagarsi le guerre illegali e i crimini contro l’umanità.

    Il raggiungimento del tetto del debito è un segnale appropriato della […] bancarotta morale ed economica del Paese.

    Aggiornamento

    Nelle ore successive a questo articolo, le autorità hanno annunciato che Strauss-Kahn [… ] è stato messo sotto sorveglianza contro il pericolo che si suicidasse.
    Perchè fare questo annuncio, se non per uno scopo ben preciso? Dipingere il detenuto come una persona colpevole che non ha il coraggio di affrontare l’umiliazione pubblica? O, magari, preparare il terreno per una morte in carcere, da giustificare come suicidio?

    http://www.informationclearinghouse.info/article28122.htm

    Rispondi
  21. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Vox,
    probabilmente ti daranno del complottista, solo perchè uno solleva dei dubbi!!
    Ora,io che non sono un “complottista” per natura, ti dirò che facendo alcune letture ,rivedendo alcune scene del mio passato mi chiedo : Ma come ho fatto a non accorgemi che me lo stavano mettendo in quel posto , nel mio piccolo !!

    cc

    Rispondi
  22. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Questi atei e agnostici di…..sempre, spiritosi fuori luogo…dove andremo a finire !!!

    Il grande matematico ungherese Paul Erdős, quando gli chiesero se gli fosse piaciuto un giro per un collegio cattolico degli Stati Uniti, rispose che c’erano troppi segni + sulle pareti.

    cc

    Rispondi
  23. Vox
    Vox says:

    @ Caro CC,

    il marchio dispregiativo di “complottista” non è altro che la cancellazione preventiva della possibilità di avere dubbi o opinioni differenti su una qualsiasi questione. Un modo di tapparti la bocca e, possibilmente, anche il cervello, facendoti apparire una specie di fesso visionario, uno di quelli che credono agli omini verdi di Marte e agli Ufo, quasi inducendoti a vergognarti di vedere le cose a modo tuo. Così, ti fanno passare sotto al naso qualunque porcheria, e tu lì a chiederti se magari il pazzo sei tu.

    Ma il problema è che, quando c’e’ del marcio, l’intelletto umano ha la brutta abitudine di accorgersene, prima ancora di riflettere approfonditamente. Si chiama intuito. E funziona soprattutto quando ti accorgi che quel particolare tipo di “marcio” lo hai già visto uguale identico prima, da qualche altre parte.
    Allora fai 2 + 2.
    E ti ritrovi complottista.

    Così, il mondo non è più diviso in destre o sinistre, in giusti o malfattori, in torti e ragioni, guelfi o ghibellini, ma in conformisti e complottisti.
    Con questi ultimi alla stregua del giullare di corte.

    Rispondi
  24. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    con il 120 la frittata la giri da par tuo….merito delle lezioni di Uroburo o viceversa???

    Tu dici di parlare di Economia…quale Economia?
    Quella italiana???
    Sono sicura che a Est come a Ovest siamo impastoiati in mille problemi che non c’entrano niente con l’Economia, con il lavoro e lo sviluppo.
    Se riuscissimo a far scampare B. dai processi, ad abolire la magistratura, ad approvare le leggi sulla omofobia, sul matrimonio gay ecc. ecc….. ecco saremmo a cavallo…potremmo finalmente dedicarci al lavoro…alla CGIL e alla Marcegaglia…e chiederci come mai sono entrambi disoccupati!!!!

    Per buttarla sul marinaro…stiamo ancora arrancando (noi italiani) con la tormentina, la randa a portata di mano…ma laggiù oltre l’orizzonte c’è la Germania che ha issato anche il genoa e …fila più che se avesse il motore acceso …a noi lascia la scia…e un direttore di gara che ci sposta in continuazione le boe.
    E’ la creatività italica!!!
    Hai voia a prenderla!!!!la Germania, intendo!
    Meglio se ci beviamo una bottiglia di Prosecco!!!
    Buonanotte.
    Sylvi

    Rispondi
  25. sylvi
    sylvi says:

    Così, ti fanno passare sotto al naso qualunque porcheria, e tu lì a chiederti se magari il pazzo sei tu.Vox

    caro Vox,

    questa sua è ancora una malattia giovanile.
    Ancora qualche annetto e poi si accorgerà che …matto o savio…importante è accorgersi di non sapere cos’è esattamente la pazzia!!! E soprattutto quali sono i sintomi.
    E soprattutto chi ne è affetto!
    Sarà perchè frequento Trieste, dove la pazzia non esiste…permea un po’ l’aria, ma poi uno sbuffo di bora la spinge oltre, sul mare, a Ovest!!!

    Buonanotte Sylvi

    Rispondi
  26. Anita
    Anita says:

    Da Luogocomune, website di massima attendibilita’. :-)

    La verità è che i termini “Cospirazionista” e “Complottista” sono invenzioni piuttosto maldestre per etichettare in modo dispregiativo quelle persone che hanno la malsana abitudine di non prendere per oro colato ciò che gli viene raccontato dai cosìdetti: “Organi Ufficiali”.

    Se poi queste persone sono pure intraprendenti e vanno a spulciare notizie e dichiarazioni per controllare se i loro sospetti sono esatti; allora sono “complottisti” della peggiore specie. Oggi, per offendere qualcuno non gli si da più dell’imbecille, basta dirgli: “Sei un maledetto cospirazionista”.
    —————————

    Il problema rimane che vanno a spulciare sempre dalla stessa parte…..

    Anita

    Rispondi
  27. Faust
    Faust says:

    MEDIO ORIENTE, NUOVA DOTTRINA USA
    Obama: Israele torni ai confini del ’67
    No di Gerusalemme. Gelo da Hamas
    Il presidente : «Ripartano
    i negoziati Israele-Palestina». L’Anp apre, ma Netanyahu: «Nessun ritiro».No di Hamas «Barack è di parte»

    … La proposta di Obama è il mio desiderio x i palestinesi… Vediamo se El Morenito justifica el premio Nobel x la Pax che ha ricevuto… ante tempo… un premio preventivo… vamos a ver…
    Faust

    Rispondi
  28. Faust
    Faust says:

    Se riuscissimo a far scampare B. dai processi, ad abolire la magistratura, ad approvare le leggi sulla omofobia, sul matrimonio gay ecc. ecc….. ecco saremmo a cavallo…

    mischiare x disinformare…
    cara Sylvi… due cose che non centrano nulla una con l’altra… mah!
    F.

    Rispondi
  29. sylvi
    sylvi says:

    …ecco saremmo a cavallo…potremmo finalmente dedicarci al lavoro…alla CGIL e alla Marcegaglia…e chiederci come mai sono entrambi disoccupati!!!! Sylvi

    mio caro Faust,

    questa e la conclusione del mio pensiero che TU hai ommesso per
    disinformare!!! Giusto???
    Non ti viene il sospetto che IO volessi dire altro di quello che a te è piaciuto capire ???

    Sogni d’oro!
    Sylvi

    Rispondi
  30. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    ..merito delle lezioni di Uroburo o viceversa???

    No cara “Opera dello Spirito Santo “in quanto al vento , mi risulta che da anni una Zona di alte pressioni tenga tutto bloccato Li, sembra andare ad Ovest, ma ricircola nella stessa area .
    Guarda bene le cartine meterologiche,anzi togli pure il meter !!
    buona giornata

    cc

    Rispondi
  31. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    da queste parti, ai confini del Bel Paese, un po’ montanari bifolchi, un po’ sprovveduti contadini…siamo anche un po’ tardi e tonti sui misteri della GI e della Grande Economia…
    perciò chiedo a te, discendente della “culla” dell’intrapresa e della Nascita di questa Nazione……:
    leggo su televideo che l’ISTAT afferma che l’Economia “vola”…URRRCAAA mi sono detta, e noi non ce ne accorgiamo???
    Poi leggo che i dati sono “destagionalizzati” e anche “grezzi”!!!!!!!
    Chiedo al marito…mi guarda schifato e afferma : elezioni NO???!!!

    Insomma dammi una mano almeno tu…che non sei destagionalizzato e neppure grezzo!!!

    Sylvi

    Rispondi
  32. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Riprendo da Face e riporto..

    http://www.julienews.it/notizia/cyber-scienza-e-gossip/paraplegico-sta-in-piedi-grazie-a-piccole-scariche-elettriche/77160_cyber-scienza-e-gossip_5_1.html

    una notizia positiva che magari ci aiuterà in futuro a meglio capire la “fonte ” di certi miracoli..la scienza è incerta , ma vanza lentamente tra mille difficoltà..e lentamente senza presunzioni spiega scientificamente l’origine della causalità di certi fenomeni..è una strada lunga,ma sicura..!!

    cc

    Rispondi
  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 20.05.11 alle 0:24 } Il problema rimane che vanno a spulciare sempre dalla stessa parte…..
    ————————————————
    Come tutti cara, lei ed il defunto signor Popeye compresi. E d’altra parte non si capisce bene perchè mai qualcuno dovrebbe andare a spulciare tesi che sono opposte alle sue. Non le pare?
    Vediamo l’omicidio dei due Kennedy: le versioni ufficiali fanno acqua da tutte le parti il che autorizza ogni sospetto. Io non so chi abbia ucciso i due Kennedy, ma certamente non i due colpevoli ufficiali.
    Idem per Pearl Harbor: la versione ufficiale (gli Useggetta non sapevano nulla) non sta in piedi. Gli Useggetta sapevano TUTTO.
    E allora per tutti i casi in questione la domanda è: Perchè queste menzogna? Con quale obiettivo?
    Tutto qui: semplice come bere un bicchier d’acqua. Come vede essere complottisti aiuta a capire quello che si vuole resti nascosto. U.

    Rispondi
  34. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    tuo marito ha il “fiuto” di un vecchio saggio montanaro carnico,che per dirla con Vox . “..l’intelletto umano ha la brutta abitudine di accorgersene, prima ancora di riflettere approfonditamente. Si chiama intuito”

    Trattandosi poi di Ittally, il sospetto deve essere doppio..tuo marito mica vive campando, mica come Sgarbi !

    Ma veniamo alla domanda Stagionali e disaggregati…L’economia e la produzione hanno dei cicli di breve periodo che tanto per farti un esempio tengono conto delle scorte di magazzino…ovviamente il Fiuto consiste nel gridare prima al Lupo e magari averne dei benefici in termini di CI, ma poi se non si vuole andare a vendere paturnie nei mercati,prima o poi le scorte del normale ciclo devono essere ripristinate, se non si vuole perdere clienti e rispondere immediatamente ad un nuovo mercato…ecco spiegata la ragione del ciclico e del disaggregato ..ovvero quanta parte ai “magazzini” e quanta parte al ciclo di produzione normale..
    Ovviamente il mio è solo un esempio “elementare”, che tuo marito ti spiegherebbe molto meglio.

    Però mia cara, l’economia ha anche cicli di medio periodo e di lungo periodo e qui nonostante tutti i Guru di Boston, bisogna fare i conti con la storia e la politica e con fenomeni molto più complessi…in sostanza multidisciplinarità (che a quanto vedo è quello che si afferma nelle tecnologie moderne).
    Qui sono dolori ed anche fonte di “immense risate”…per i faciloni Bostoniani e Von hayek evia via dicendum..i campioni del liberismo…

    Ti faccio un esempio ,tu hai visto Ivrea, nel breve giro che facemmo..anni fa,lo voleva tuo marito perchè gli ricordava la gioventù e anche , se ricordo bene ,sostenne pure un colloquio in Olivetti.
    Orbene mia cara , quando Camillo Olivetti, avviò quel pò pò di roba all’inizio della I GM aveva solo 400 dipendenti , al mio paesello c’erano diversi industriali che lavorando con quello che sai, ne facevano ben e ben oltre di più.(1200)ovviamente non era un caso ,c’erano ancora le manifatture del tessile ed altro che non si installarono sul nostro territorio per la “nostra” bella faccia di montanari piemontesi, ma perchè all’epoca in piemonte c’era l’Oro bianco ..l’acqua e le differenze di altezze a due passi.. ti dice niente ?

    Bene fine della guerra, che voi, L’Olivtti comincia a crescere e i nostri a calare. Fine della seconda Gm arrivano le plastiche” ed altri ammenicoli e i nostri “scompaiono”e l?Olivetti esplode con sul territorio fino a 20.000 dipendenti, arriva l’econo mia finanziaria e l’elettronica e il controllo imperialistico americano su questo settore strategico e ..finisce pure l’OLIVETTI..amen

    Ho reso l’idea del medio periodo.. ??
    Per il lungo e lunghissimo ne riparleremo !!
    Sono stato esaustivo e didattico nel contempo pur trattando di temi enormi ?

    cc

    Rispondi
  35. Anita
    Anita says:

    x Uroburo -#40-

    Almeno io non faccio predizioni sballate di complotti e congiure e non prendo opinioni da qualsiasi website, basta che mi aggradi.

    Il Signor Popeye non e’ affatto defunto, e’ occupato altrove.

    Anita

    Rispondi
  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    io e website neppure li conosco ma il materiale che invia Vox mi sembra spesso più degno di una riflessione.
    Certo non tutte le “congiure” sono ugualmente attendibili ma voi fate dell’inattendibilità di molti siti (manovrati da chissà chi, e magari da qualcuno a voi ben vicino) una regola per criticare qualunque posizione che si differenzi da quelle ufficiali (purchè useggetta). Troppo comodo!
    Dunque recapitolando: Pearl Harbor, i due Kennedy, le guerre di Corea e del Viet Nam, le torri. Le versioni ufficiali NON stanno in piedi. A voi trovare spiegazioni che reggano alle critiche. U.
    PS. Potei aggiungerci anche la Libia, il Bahrein, la questione palestinese, ma non voglio infierire.

    Rispondi
  37. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Cosa intende dire con:

    “Certo non tutte le “congiure” sono ugualmente attendibili ma voi fate dell’inattendibilità di molti siti (manovrati da chissà chi, e magari da qualcuno a voi ben vicino)”

    Attendo una risposta!

    ————————————

    Forse lei non legge i websites, a dire il vero se li leggo non ci do peso, li conosco a prima vista e so gia’ cosa scrivono anche senza nemmeno leggerli.
    Ma in Italia non tutte le pubblicazioni la pensano come lei o come VOX, nemmeno l’Unita’ o il Manifesto.

    Buon weekend, se non cade il mondo.

    Anita

    Rispondi
  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Almeno io non faccio predizioni sballate di complotti e congiure e non prendo opinioni da qualsiasi website, basta che mi aggradi”.
    ——————————————————————————-
    nooooooooooooooooooooooooooooo….macchè!
    Figuriamoci, ogni due post un http://www.duepalleallinsù.com

    C.G.

    Rispondi
  39. Vox
    Vox says:

    CINA METTE IN GUARDIA USA
    SUL PAKISTAN

    Le ambizioni americane di occupare (anche) il Pakistan, che da ormai due anni stanno comunque bombardando sui confini afghani coi droni, ricevono una secchiata d’acqua fredda dalla Cina.

    Quest’ultima avverte gli USA che una dichiarazione di guerra al Pakistan equivarrebbe a una dichiarazione di guerra alla Cina.
    Con le dovute conseguenze.

    Gli Usa si stanno spalmando veramente troppo e sono a un passo dal commettere quello falso che metterà (finalmente) fine alle loro operazioni militari extraterritoriali.

    http://www.thestatesman.net/index.php?option=com_content&view=article&id=370105&catid=35

    China Asks USA To Respect Pak Sovereignty
    By Press Trust of India

    China has “warned in unequivocal terms that any attack on Pakistan would be construed as an attack on China”, a media report claimed today.

    Rispondi
  40. Uroburo
    Uroburo says:

    PER ANITA
    Sul web scrivono tutti, anche i matti (noi nel nostro piccolo ce ne intendiamo!). Quindi si può trovare di tutto: serie analisi contrarie alle verità ufficiale e deliri di persone più o meno in buona fede.
    Sono del parere che un certo numero di queste interpretazioni del tutto assurde siano manovrate da organizzazioni ufficiali come la CompagniadellaZia secondo i più classici principi della controinformazione.
    Resta il fatto che insieme a tante sciocchezze si possono trovare osservazioni interessanti o addirittura verità nascoste.
    E comunque per quei casi da me citati io affermo, da molto prima che esistesse Internet, che la verità ufficiale è falsa e chele cose sono andate in tutt’altro modo. A cominciare da Pearl Harbor di cui il governo useggetta sapeva tutto mano e mano che la spedizione avanzava. Era esattamente quello che volevano.
    Un saluto U.
    PS. Non capisco la sua frase. “Ma in Italia non tutte le pubblicazioni la pensano come lei o come VOX, nemmeno l’Unita’ o il Manifesto”.
    Il mondo non cadrà, stia tranquilla.

    Rispondi
  41. Shalom: i giornalisti sionisti fanno il loro mestiere
    Shalom: i giornalisti sionisti fanno il loro mestiere says:

    Maurizio Molinari per “La Stampa”

    Sostegno alle riforme, sfida ai dittatori, partnership economica con Medio Oriente e Nord Africa, e rilancio del negoziato israelo-palestinese. Sono i quattro pilastri della posizione americana sui «grandi cambiamenti in atto» grazie alle rivolte arabe che Barack Obama illustra parlando per quasi 60 minuti dalla Franklyn Room del dipartimento di Stato.

    È il richiamo alla questione israelo-palestinese, che il Presidente fa sul finire del suo discorso, a suscitare le reazioni delle parti in causa. Obama ammette le «attese deluse» per il fallimento di due anni di negoziati – che hanno portato alle dimissioni dell’inviato George Mitchell – ma non si dà per sconfitto e rilancia in avanti la sfida per «raggiungere la soluzione di due Stati per due popoli», con uno Stato palestinese «smilitarizzato», avanzando una ricetta negoziale che terrà banco sin dall’incontro odierno alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

    È la prima volta che un Presidente americano si assume la responsabilità di formulare un approccio negoziale, senza lasciarlo al Segretario di Stato o inviati speciali, ed ecco di cosa si tratta: «Serve un accordo su confini e sicurezza per rinviare a dopo i temi più emotivi di Gerusalemme e dei profughi palestinesi».

    E per confini Obama intende quelli «del 1967 con scambi di territori concordati fra le parti». L’intento è accelerare la pace ove possibile. Il rimprovero a Israele è di «aver ripreso la costruzione di insediamenti» e all’Autorità nazionale palestinese di «aver siglato un accordo con Hamas che non riconosce Israele» come di perseguire una dichiarazione di indipendenza attraverso l’Onu e non un accordo con la controparte. «Serviranno risposte nelle prossime settimane» chiede Obama, dimostrandosi convinto che «i cambiamenti in atto possono far accelerare la pace».

    L’affondo nulla toglie al fatto che il focus è la primavera araba sospinta dal vento delle rivolte. È a questo tema che il capo della Casa Bianca dedica gran parte dell’intervento. A quasi sei mesi dal gesto di ribellione con cui un venditore di frutta tunisino innescò «un cambiamento straordinario», il Presidente sceglie di dare seguito al discorso al Cairo del giugno 2009 per illustrare «la risposta degli Usa a quanto sta avvenendo».

    Il discorso è tradotto simultaneamente in arabo, persiano ed ebraico affinché il messaggio sia lo stesso per tutta la regione. La premessa è la sconfitta di Osama bin Laden perché era «un assassino di massa che era contro la democrazia» ed «aveva già perso quando lo abbiamo trovato» perché le rivolte dal Cairo a Bengasi «chiedono democrazia, non perseguono la violenza» e «sono riuscite a ottenere più cambiamenti in sei mesi che il terrorismo in anni di stragi».

    Obama si rivolge alla «nuova generazione» composta dai «giovani di Sana’a che cantano “la notte sta finendo”» e dalle donne siriane «che ai primi colpi ricevuti hanno detto di aver provato dignità». Sono tali rivolte «a favore di diritti e libertà» a «offrire una storica opportunità» a Medio Oriente e Nord Africa che gli Usa si propongono di sostenere impegnandosi in tre direzioni: «Opposizione all’uso della violenza contro i civili, difesa dei diritti universali degli individui e sostegno alle riforme economiche».

    Da qui l’approccio duro a despoti e dittatori. Se contro Gheddafi l’intervento militare è stato «necessario perché minacciava orrendi massacri», il monito al siriano Bashar Assad è di «smettere di sparare sulla gente, aprire le porte ad osservatori umanitari e consentire le riforme» cessando di «imitare l’Iran nelle tattiche di repressione».

    È l’occasione per indicare in Teheran la capitale che «per prima ha represso i manifestanti» nel giugno 2009, dimostrandosi «ipocrita» perché «reprime le rivolte in casa e esprime sostegno per quelle degli altri» come in Egitto. «Anche il popolo iraniano merita che le sue aspirazioni siano ascoltate» sostiene l’inquilino della Casa Bianca, rincarando la dose alla volta del regime di Teheran per «il sostegno al terrorismo» ed il programma nucleare che continua a dispetto dei divieti nelle risoluzioni dell’Onu.

    Ai governanti di Yemen e Bahrein, alleati di Washington, Obama chiede di «mantenere le promesse di transizione» mentre è all’intera regione che si rivolge quando invoca «libertà di religione» per ogni minoranza, dagli sciiti in Bahrein ai copti in Egitto, così come «rispetto per i diritti delle donne perché ove ciò avviene c’è più prosperità».

    Parlando delle rivolte, esalta il ruolo dei nuovi media: «La televisione satellitare e Internet forniscono una finestra su un mondo che fa progressi incredibili in luoghi come India, Indonesia e Brasile». L’accento è su «telefoni cellulari e le reti sociali che permettono ai giovani di collegarsi, facendo emergere una nuova generazione la cui voce ci dice che il cambiamento non può essere negato», sottolinea con un’enfasi voluta.

    Fra le novità positive include anche la «multietnica democrazia irachena» spiegando che «ha un ruolo da giocare» nel cambiamento in atto: una frase che rivaluta a posteriori il lavoro svolto dall’amministrazione Bush a Baghdad. Da qui il tassello a cui Obama tiene di più ovvero il sostegno allo sviluppo economico delle nascenti democrazie: aperture commerciali a Tunisia e Egitto, cancellazione di un miliardo di debito del Cairo e un piano di sviluppo redatto dall’Fmi che verrà approvato dal G8 della prossima settimana.

    2 – NETANYAHU DICE NO “SAREBBE A RISCHIO LA NOSTRA SICUREZZA”…
    Aldo Baquis per “La Stampa”

    Sorpresa e irrigidimento di Israele; apprezzamento dell’Anp; indignazione di Hamas: questi i sentimenti innescati dal presidente Barack Obama quando ieri ha enunciato la propria visione di pace in Medio Oriente basata sulla costituzione di uno Stato palestinese, indipendente e smilitarizzato, lungo le linee armistiziali in vigore fino alla guerra dei Sei giorni (1967), con scambi concordati di terreni con Israele.

    Mentre il Presidente parlava, il premier Benyamin Netanyahu era in una saletta dell’aeroporto Ben Gurion (Tel Aviv) in partenza per Washington, dove oggi incontrerà Obama. Il discorso presidenziale a quanto pare lo ha colto di sorpresa, lo ha sbilanciato.

    Poco prima del decollo Netanyahu ha polemizzato sia con Obama, sia con il presidente dell’Anp Abu Mazen. Al primo ha ricordato che nel 2004 il presidente

    George Bush si era impegnato per iscritto con Ariel Sharon che gli Stati Uniti non avrebbero chiesto ad Israele un ritorno alle linee del 1967 «perché indifendibili». In quella lettera si esprimeva comprensione per la necessità di Israele di annettere, nel contesto di accordi di pace, alcune zone omogenee di insediamento in Cisgiordania a fini difensivi.

    Il premier ha anche biasimato Abu Mazen per il suo recente accordo di riconciliazione con Hamas, «una organizzazione terroristica che punta alla distruzione di Israele». Secondo Netanyahu, Abu Mazen cerca di ottenere dall’Onu la proclamazione di uno Stato palestinese non a fini di pace, «ma al contrario per prolungare il conflitto».

    Visto da Ramallah, il discorso di Obama invece è piaciuto. Hanno destato particolare emozione gli espliciti riferimenti americani alle linea del 1967, al concetto che «lo status quo non può durare all’infinito» e che i palestinesi hanno diritto a beneficiare di pace e giustizia. Perplessità è stata invece espressa per l’opposizione di Obama alla proclamazione all’Onu di uno Stato palestinese e per l’assenza nel discorso di un appello esplicito al congelamento degli insediamenti ebraici. Proprio ieri, mentre il Presidente parlava, il municipio di Gerusalemme ha autorizzato la costruzione di 1500 nuovi alloggi a Har Homa e Pisgat Zeev, due rioni ebraici che si trovano oltre le linee del 1967.

    Da parte loro ai portavoce di Hamas sono bastati pochi minuti per stroncare l’intera visione di Obama «reo», ai loro occhi, di avere troppo a cuore le necessità di sicurezza di Israele. Ancora nei giorni scorsi un dirigente di Hamas, Mahmuda-Zahar, ha stimato che i negoziati fra Anp e Israele sono del tutto futili e che l’unica opzione praticabile è quella della lotta armata a oltranza.

    Malgrado la prima reazione irritata di Netanyahu e del suo entourage, il testo della Casa Bianca echeggiava diversi temi ricorrenti negli interventi del premier. Fra questi: la necessità di strette misure di sicurezza a difesa di Israele e di un ritiro solo graduale dalla Cisgiordania (dove abitano oltre 300 mila ebrei); l’opposizione alla proclamazione di uno Stato palestinese al di fuori di precise intese con Israele; il ritorno al tavolo dei negoziati; l’obbligo per Hamas di riconoscere Israele e dunque un atteggiamento di velato scetticismo (almeno in questa fase) verso gli accordi di riconciliazione palestinese.

    Anche l’opzione di scambi di terreni, avanzata ieri da Obama, era già stata posta sul tavolo da Ehud Olmert. Lo stesso Netanyahu – che ieri ha ribadito la necessità per Israele di mantenere anche in futuro una presenza militare sul fiume Giordano – ha detto mercoledì alla Knesset, il parlamento israeliano, che Israele dovrà mantenere il controllo nelle zone omogenee di insediamento in Cisgiordania, ma ha lasciato intendere che per le colonie al di là della Barriera c’è di che parlare.

    Oggi, da Obama, Netanyahu cercherà di ribadire due concetti centrali: che i palestinesi devono riconoscere Israele come Stato ebraico (sbarrando definitivamente la possibilità di un ritorno in massa di profughi palestinesi) e che i futuri accordi di pace rappresenteranno la conclusione del conflitto. Senza questi pilastri essenziali, l’intero progetto di Obama rischia – secondo Israele – di restare sulla carta.

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