Dopo il Biafra, la Libia: la Francia non perde il vizio. E non lo perde neppure l’Occidente

Chissà se anche questa volta i bombardamenti “chirurgici” contro Gheddafy gli ammazzeranno un’altra bambina, figlia adottiva, come quella ammazzata nel 1986 dai piloti americani che per cercare di ucciderlo su ordine criminale del presidente Reagan bombardarono casa Gheddafy massacrando un po’ di gente, ma mancando l’obiettivo designato. In ogni caso, non trattandosi di bambina e vittime israeliane e tanto meno ebree non ce ne può, come si dice a Roma, “fregà de meno”. “Tripoli brucia”, titolano infatti giulivi i nostri giornali. Al nostro cinismo e alla nostra mancanza di scrupoli e memoria non c’è limite.

Come che sia, ha ragione il marito di Carla Bruni, noto anche come Sarkozy: “La Francia si assume le proprie responsabilità di Fronte alla Storia”. La Storia però non è smemorata e contrariamente alle signore tipo Carla Bruni e affini non si lascia incantare e portare a letto con belle frasi ad effetto. La Francia infatti di fronte alla Storia ha già la responsabilità dell’invasione napoleonica dell’Egitto e del sanguinoso sfruttamento coloniale non solo dell’Algeria vicina di casa della Libia aggredita in queste ore. Il marito di Carla Bruni farebbe meglio a tenere a mente che in tempi più recenti la Francia ha di fronte alla Storia la grave responsabilità della tragedia del Biafra, la cui secessione dalla Nigeria fu criminalmente foraggiata da Parigi per poter mettere le mani sul petrolio di quelle terre.  Prima della lunga guerra civile per il Biafra, con il solito per noi irrilevante contorno di qualche milione di morti ammazzati con armi vendute dall’Europa, la Nigeria era un Paese in via di forte sviluppo grazie al suo petrolio. Dopo la guerra per il Biafra la Nigeria è diventata terra di emigrazione di donne venute a migliaia anche in Italia per vendere sesso a basso costo. Senza dimenticare le precedenti responsabilità inglesi nel devastare parte di quel territorio, specie il Benin, dal quale quando ne hanno conquistato la capitale hanno razziato in un solo giorno, tra molto altro, migliaia di splendide statue in bronzo, parte delle quali fanno sfoggio di sé nei musei londinesi. Era l’epoca in cui i re del Benin facevano a gara con i re di Francia e Versailles in fatto di sfarzo. Visto che il marito di Carla Bruni evoca la Storia è bene essere precisi, completi e non barare. Anche perché con la Storia non si può barare.
Duole dover sospettare che il marito di Carla Bruni abbia fretta di far fuori Gheddafy per evitare che questi renda di pubblico dominio, come un suo figlio ha imprudentemente minacciato di fare, i documenti comprovanti il suo accettare finanziamenti sottobanco anche proprio dai libici per la sua scalata alla presidenza della Francia. Non è dignitoso, tanto meno di fronte alla Storia, accettare quattrini che quando fa comodo si definiscono ufficialmente puzzolenti. Soprattutto non è dignitoso, di fronte alla Storia, scatenare una guerra per evitare di essere sputtanato in piazza per motivi privati. Il Chiavaliere si limita a fare una guerra contro i magistrati a base di parole e leggi su misura, finora non ha ammazzato nessuno né invaso terre altrui. Dove ha inviato soldati, Iraq e Afganistan, lo ha fatto solo come appoggio di serie B e comunque trascurabile, finora non s’è ancora sognato, a differenza del marito di Carla Bruni, di scatenare una guerra vera, con bombardamenti e morti ammazzati.

Due piccioni con una fava: all’estero mettere le mani sul petrolio altrui e all’interno creare una situazione di emergenza tale da permettere al marito di Carla Bruni e al suo governo di rafforzarsi e durare. Ne trae vantaggio anche il nostro capo del governo, che con una guerra in atto scatenata da Stati europei può di schivare meglio i processi e indicare i magistrati addirittura come nemici della Patria. Non c’è nessun bisogno di ricorrere magari alle bombe di “terroristi” armati dai servizi segreti come avvenne in Italia nel ’69, fino alla strage di piazza Fontana a Milano, le bombe infatti i berlusconiani sperano arrivino sotto forma di missili o attentati “libici”, e più in generake “islamici”. In ogni caso il governo e il Chiavaliere sono salvi, sono più sicuri di andare avanti.
La Francia però di piccioni ne prende uno in più, tre anziché due: lanciandosi in avanti prima di tutti all’assalto della Libia favorisce la sua Total e la mette in quel posto alla nostra Eni, che dalla Libia prende il 26% del nostro fabbisogno petrolifero. Lo scopo è semplice, anche se lo negherebbero tutti sdegnati: acuire le difficoltà economiche dell’Italia e anche quelle politiche tramite il diluvio di nuovi arrivi di disperati, che esaspererà la Lega fino magari a un qualche punto di rottura. La Francia infatti assieme alla Germania non vede l’ora di cacciarci dalla Comunità Europea, almeno dalla moneta unica, perché siamo un peso economico e una mina politica vagante data la incapacità di fare le riforme necessarie e la capacità dei poteri parassiti di restare al comando fottendosene del debito pubblico. Berlusconi tempo fa per fare un piacere a Israele e agli Usa, ai quali anche a causa del bunga bunga non può dire troppi no, ha ordinato all’Eni di interrompere ogni rapporto con l’Iran, che non solo ci fornisce petrolio non meno della Libia, ma ci ha anche reso partners di alcuni grandi impianti di estrazione. Una mossa, quella contro l’Iran e di fatto contro l’Eni, che aveva anche il pregio di favorire le tasche del giro berluscone: meno petrolio arriva dall’Iran più ne deve arrivare dalla Libia dell’amico – e maestro di bunga bunga – Gheddafy e assieme al gas dalla Russia dell’amico Putin, due bei tipi con i quali il Chiavaliere secondo gli Usa è in affari. Ora però grazie al marito di Carla Bruni rischiamo di trovarci non solo senza il petrolio iraniano, ma anche senza quello libico: in totale, sparisce oltre il 50% dei nostri rifornimenti petroliferi! In altre parole, una tragedia. Di quelle vere. Oltre al pericolo di disastro militare o terroristico anche in casa nostra.
Tutte cose che però in Rai gli augusti Spazzolini e le ex spie della Cia modello Ferrara si guardano bene dal dire, occupati come sono ad applaudire, così come si limita sempre ad applaudire la stampa più o meno prona modello Il Giornale o Panorama, ai quali ormai fa concorrenza perfino un rotocalco di pettegolezzi e vacuità varie come “Chi” dell’impagabile, si fa per dire, signorino Signorini.

Il metodo è sempre quello: foraggiare e armare una qualche opposizione che ci faccia comodo, dai generali golpisti argentini ai talebani, per abbattere i governi che non fanno i nostri interessi, oppure invadere Paesi altrui con la scusa di “difendere la popolazione”, come è stato fatto in Iraq due volte di fila. Mi pare fosse il generale Fabio Mini a scrivere pochi anni fa su L’espresso che con la scusa dell'”intervento umanitario” abbiamo trovato il modo di fare le guerre facendo finta di volere la pace. E, in Italia, di rispettare la Costituzione, che le guerre le ripudia di qualunque tipo esse siano. Siamo talmente abituati a stuprare la verità e la realtà da non renderci conto della profonda follia, ipocrisia e contraddizione insite nel concetto, e nella pratica, della “guerra umanitaria”! I bombardamenti francesi e americani stanno facendo in Libia una marea di morti, esattamente come quelli israeliani a Gaza, ma noi siamo felici perché “difendiamo la popolazione”, “difendiamo i civili”. Strano modo di difenderli quello di accopparli in misura maggiore di quanto potrebbe fare Gheddafy per riportare la situazione alla normalità. Vedo che i siti internet titolano giulivi “Tripoli brucia”. Durante la prima guerra del Golfo, cioè durante il primo attacco contro l’Iraq voluto dagli Usa i bombardieri e i missili americani si sono accaniti contro le truppe di Saddam ormai in fuga, massacrando non meno di 40-60 mila uomini. Di morti Saddam ne avrebbe fatti molto meno se si fosse tenuto lui il Kuwait. Per la “libertà e la democrazia” del quale abbiamo fatto una guerra, partecipandovi anche noi italiani con l’aviazione, per poi ovviamente fottercene e della democrazia e della libertà, tant’è che il Kuwait è ancora un regno proprietà privata del solito parassita messo sul trono da Londra o da Washington o da Parigi. Non a caso teniamo in piedi un potere come quello che opprima quanto meno le donne in Arabia Saudita e lasciamo che il solito sceicco parassita massacri nel suo Barhain chiede libertà né più e né meno come l’hanno chiesta in Tunisia e in Egitto. Anzi, facciamo finta di niente di fronte al fatto che il parassita padrone del Barhain il massacro lo ha fatto fare grazie all’arrivo proprio di truppe saudite. Accorse su mezzi corazzati made in Usa e dintorni. Per la seconda guerra contro l’Iraq abbiamo inventato la formula della “guerra preventiva”, ovviamente una guerra “giusta” perché faceva comodo a noi. E’ anche sulle laudi a quella guerra che hanno fatto carriera giornalistica spie della Cia come Giuliano Ferrara. Non guardo mai la tv, ma immagino che Ferrara, che combinazione vuole sia tornato da poco nuovamente sui teleschermi Rai, tesserà le lodi di questa nuova guerra, e con lui i vari augusti Spazzolini e simili cantori.

“Chi pensa che la guerra è bella e che valga più della pace, è storpio di mente”: lo ha detto Cartesio, francese e fondatore del pensiero moderno, scientifico. Ma evidentemente il marito di Carla Bruni non ha letto Cartesio. Non lo hanno letto neppure tutti i laudatori interessati che intonano il solito coro della “guerra giusta”. Con la loro logica danno ragione a chi per esempio volesse la guerra a Israele o invadere la cosiddetta Padania per dar man forte alle Camicie Verdi che vogliono la secessione dall’Italia. Ognuno infatti di ciò che è giusto ha un suo concetto, una sua visione. Ciò che è giusto per noi può essere ingiusto per altri, e viceversa. Ovviamente. Però come sempre anziché trattare per trovare un punto di equilibrio comune preferiamo ricorrere alla forza  quando siamo convinti di poterla fare franca. Sono secoli che invadiamo terre altrui seguendo questa logica. Ho già fatto notare più volte come il Medio Oriente sia dall’invasione dell’Egitto da parte di Napoleone in poi la prova clamorosa del nostro fallimento anche e soprattutto morale. Von Clausewitz diceva che la guerra è la prosecuzione, con altri mezzi, della politica. L’Occidente della famosa “civiltà superiore” ha invece capovolto il concetto: per noi la politica è solo la prosecuzione, con altri mezzi, della guerra…. Alla quale amiamo tornare ogni volta che se ne presenta l’occasione. Prima abbiamo “esportato la civiltà” di Roma. Poi abbiamo “esportato la vera religione”. Poi abbiamo nuovamente “esportato la civiltà”, questa volta non più di Roma ma dell’Europa coloniale. Poi abbiamo “esportato il liberalismo”, in nome del quale gli Usa hanno trascinato il Giappone nell’epoca industriale, con le note tragiche conseguenze. Poi abbiamo “esportato la libertà”, cioè la nostra contro i sistemi socialisti o comunisti foraggiando un gran numero di colpi di Stato e di massacri di “comunisti”.
Ora “esportiamo la democrazia”. Sempre a cannonate. Ma, cosa curiosa, dopo averla uccisa in culla quando nasceva da sola, come in Iran, Cile, Congo, Argentina, Indonesia, Grenada, ecc.

Duole dirlo, ma il metodo classico, di cui ho parlato sopra, si è affinato imparando dal metodo israeliano usato da 60 anni in Palestina: bastonare il “nemico” per frantumarne gli assi portanti della società, che senza ossatura non può che collassare e rifugiarsi nel fanatismo religioso, peraltro speculare al fanatismo talmudico, o in governi più o meno proni. Il fanatismo religioso del “nemico” è per noi cosa comodissima e utilissima, ci permette infatti di avere un ottimo alibi per bollarlo come nemico e mobilitare di conseguenza l’opinione pubblica, vedi il caso Gaza e Hamas. In quanto a governi fantocci, l’Afganistan, l’Iraq e l’Anp ne sono begli esempi. Copiare dagli israeliani ci porta però al contagio del delirio di onnipotenza e della guerra continua. In Israele infatti la reazione al “vento della democrazia” arrivato il 15 marzo anche a Gaza e nei rimasugli della Palestina provoca reazioni tanto per cambiare scomposte. Il leader dell’ANP Abu Mazen e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh dovrebbero vedersi nei prossimi giorni, sull’onda della forte richiesta di unità e riconciliazione nazionale dei movimenti esplosa in piazza il 15 marzo. Forse saranno costretti a risolvere anche la questione della riforma dell’Olp, dove Hamas non è presente ma dovrebbe entrare. Forse risolveranno anche il problema delle divergenze sulle elezioni, che Abu Mazen dice di prevedere entro i prossimi sei mesi mentre Hamas le ha sempre bollate come “illegittime”.
Il possibile incontro è visto di buon occhio dall’inviato ONU, Robert Serry, che lo ha pubblicamente auspicato. Sono invece negativi e di condanna i commenti delle  autorità israeliane, che grazie alla divisione tra Hamas e ANP hanno buon gioco nel continuare all’infinito l’occupazione della Cisgiordania e l’assedio di Gaza. In un’intervista rilasciata alla rete Usa CNN il capo del governo israeliano Netanyahu non solo ha barato paragonando Hamas ad Al-Qaeda, ma ha addirittura affermto che la riconciliazione tra le due parti palestinesi significherebbe “la fine del processo di pace”. Facendo finta che il “processo di pace” non sia già stato ucciso e sotterrato da tempo proprio dai governi israeliani, come hanno inequivocabilmente dimostrato di recente anche i “palestinian papers”.

L’Italia ha compito 150 anni. Il papa ha avuto la faccia di bronzo di dire che la Chiesa è un buon collante per gli italiani. Dimenticando di dire che proprio la Chiesa ha impedito che l’unità d’Italia fosse realizzata quasi mille anni prima, per l’esattezza dai longobardi, e ha poi pure impedito che fosse realizzata dagli svevi. Senza contare che Garibaldi e i Savoia per arrivare finalmente a fare l’Italia unita hanno dovuto prendere a cannonate proprio l’esercito pontificio e le mura della forcaiola Roma papalina.

466 commenti
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  1. Shalom - Le informazioni di Radolfo....
    Shalom - Le informazioni di Radolfo.... says:

    ….. sulla Libia fanno cacare anche gli stitici. Sono talmente ridicole che forse non provengono neppure dalla chiavica del Memri. Forse dal rabbino Jussuf Ovadia o da qualche ringhiante Lubavitch. Magari da qualche Rebbe criminale….
    Che pena gli omuncoli.
    Shalom

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  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Pino, (350)
    come era prevedibile, da “cosa nasce cosa”.
    La violenza è sempre sorella della deficienza .
    E viceversa.
    Pagano sempre quelli che non c’entrano.
    C.G.

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  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bèh, Poppy,
    un pò (poco) di ruggine a questa veneranda età può anche starci.
    Comunque evito gli spinaci, ricchi di ferro, non si sa mai…

    A te invece, noto con rammarico, te la rende anchilosata.
    Mi riferisco alla memoria.
    C.G.

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  4. nicola metta
    nicola metta says:

    Il blog sembra tutto un film fatto da un regista pazzoide ed alcoolizzato, senza offesa per nessuno

    Peter

    … è dal blog di G. Bocca che mi è venuta st’idea… m’immaginavo i blogghisti nelle loro stanza_da_pc… se era sera… o col chiaro in stanza… con le loro paturnie e le loro gioie… avevo cominciato a scrivere dei profili… Almeno del gruppetto di sopravvissuti e reincarnatosi nel blog d’Arruotalibbberaaa… ora sappiamo molto… ma… allora, tutto e tutti si viveva il blog con determinazione in un nuovo modo e mondo di comunicazione… bbei brividi… una paranoia… personaggi usciti da non so dove e dove erano ficcati e fioccati… col tenere nascosto chi sei e cche fai… e altro… etc, cc’iho pensato un bel ppo … e ci pensoancora…
    Faust, gugino di … quello sopra…

    Rispondi
  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ciao Faust!
    Daje, quando hai tempo e connessione mandaci qualche tuo immaginario profilo dei “marpioni” e “marpionesse” del blog di Pino.
    Sarebbe interessante.
    Ho chiesto a uno spagnolo se conosce il “blu”.
    Non mi ha saputo dare risposta ma in estate va in vacanza a Alicante e vedrà, se possibile di procurarmelo.
    Io comunque, non mollo.
    Hasta siempre!
    C.G.

    Rispondi
  6. Popeye
    Popeye says:

    x kakkatuu
    Metti d’accordo con te stesso e poi scrivimi!
    Vatti a leggere l’articolo invece di scrivere scemenze.

    Rispondi
  7. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo
    Non rispondere alle provocazioni di Shalom. Ignoralo! Sta cercando di farti incavolare cosi sollecitando una risposta sgarbata per farti bannare dal blog.

    Rispondi
  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy,

    se per te sono scemenze, significa solo che ho postato qualcosa di buono.
    Non te la prendere, eppure penso, magari egoisticamente, che questo risponda a verità.
    A postare scemenze basta (e avanza) il Poppy.

    P.S.: adesso non ti mettere a polemizzare sul nulla, cribbio!
    Respira.
    ..lunga inspirazione finchè i polmoni sono saturi d’aria e lenta aspirazione…svuotandoli del tutto.
    Per cinque minuti, starai meglio e, vedrai, le MENATE che prima ti venivano sù a raffica, spariranno in un battibaleno.

    Funziona come un ottimo antivirus.
    C.G.

    Rispondi
  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Brava Sylvi,
    vedi che e’ facile….
    Carina la canzone anche perche’ e’ in triestino.
    Ho capito tutto.

    Ai cani americani piace la birra…….

    Ciao,
    Anita

    Rispondi
  10. Anita
    Anita says:

    Elizabeth Taylor si e’ sposata due volte con Richard Burton.

    Come attrice a mio parere non valeva tanto….

    Si e’ anche rovinata la salute con i vizi ed il tenore di vita turbolenta.

    A suo tempo lessi il suo libro, non credo di averlo finito, mio marito inizio’ a leggerlo mentre usava la bici stazionaria ed e’ sparito, il libro non mio marito.

    Liz Taylor era una persona generosa, compassionevole e leale.

    Anita

    Rispondi
  11. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Sono d’accordo con Popeye, non dare corda a Shalom, ti riscaldi troppo ed alla fine lo fai vincere con una bella espulsione dal forum per te.
    Forse e’ la sua mira.

    Anita

    Rispondi
  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo fai vincere….
    Scusi pregevole signora, ma voi d’oltreoceano state a pensare sempre alla guerra? Vedete sempre e comunque nemici dapertutto?
    Lo avete nel sangue, perbakko, ma non vi deprime?

    Shalom, anche se tagliente, non quaglieggia.
    Non è poco.
    C.G.

    Rispondi
  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    VE LO PROPONGO
    —————————-

    APPELLO
    Fermiamo la guerra in Libia!
    Dopo una vergognosa campagna mediatica, che ha negato fin dal principio qualsiasi ipotesi di soluzione diplomatica, eccoci oggi sprofondati nel tunnel della guerra. Sotto le bombe muoiono così non solo i cittadini di Tripoli ma gli ideali stessi che hanno portato in piazza tanti giovani nei Paesi arabi.
    La prima vittima di una guerra è sempre la verità, perché solo con la menzogna e l’inganno è possibile giustificare l’uso della forza contro i popoli al fine di depredarli delle loro risorse. Anche nel caso della Libia i motivi che spingono gli Stati Uniti e la Nato a far rullare i tamburi di guerra riguardano le immense ricchezze del sottosuolo: gas e petrolio.
    In Libia oggi è in corso un’autentica guerra civile, con uno scontro politico tribale e tra fazioni, in cui si mescolano anche le giuste aspirazioni dei giovani a liberarsi da ogni forma di oppressione e di ingiustizia sociale. I tratti autoritari e repressivi del regime di Gheddafi e le violenze degli scontri armati di questi giorni non ci faranno cadere nel tranello bellico. Noi ripudiamo la guerra e affermiamo la nostra contrarietà ad ogni tipo di intervento armato in Libia, ivi compresa la no-fly zone.
    Non vogliamo assistere in silenzio ad una nuova “guerra umanitaria”.
    Chiediamo l’immediato cessate il fuoco. Facciamo appello alla comunità internazionale affinché si ponga fine ad ogni ingerenza straniera e rilanciamo l’ipotesi di una soluzione diplomatica che veda protagonisti i Paesi del sud del mondo ad iniziare da quelli africani e sudamericani.
    Nel pieno rispetto dell’art.11 della nostra Costituzione, chiediamo al Parlamento e al governo di fermare la guerra impedendo l’utilizzo delle basi italiane e di sostenere la soluzione negoziale alla crisi.
    Facciamo appello ai movimenti, alle associazioni, ai comitati, alle forze politiche e sindacali e a tutte le cittadine e cittadini affinché si adoperino a far crescere le mobilitazioni unitarie contro la guerra.

    Rispondi
  14. Shalom - Le informazioni di Radolfo....
    Shalom - Le informazioni di Radolfo.... says:

    x Popeye

    Lorenzo Cremonesi guarda caso e’ il responsabile della stampa della comunita’ ebraica milanese, sionista quasi quanto quella romana. Il suo negazionismo e riduzionismo sono evidenti anche come motivazione. Fossero vere le “testimonianze” da lui raccontate e fosse vero che Hamas a Gaza e’ cosi’ feroce allora i tizi che lui tira in ballo avrebbero fatto una ben misera fine. Elementare, Watson.
    Radolfo puo’ andare a farsi fottere dove e quando vuole, il suo problema di antisemita, negazionista e riduzionista antipalestinese, antiarabo e antislamico, e’ che non ha argomenti, ripete solo minchiatine come un pappagallino, un ventriloquo del Memri di quarta categoria. Insomma un poveraccio.
    Shalom

    Rispondi
  15. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Chi ha parlato di guerra?
    Guerra di parole?

    Shalom e’ un po’ misterioso, puo’ essere chiunque, su questo forum ci conosciamo tutti, tutti i regolari contibutori.

    Lei scrive dalla Svizzera, io dagli US, Peter dal UK, Uroburo da RHO, etc….

    Shalom e’ una penna sconosciuta.

    E’ possibile dare un consiglio senza che lei si intrometta?

    Anita

    Rispondi
  16. Popeye
    Popeye says:

    X Shalom
    Anche Lorenzo Cremonesi e’ responsabile di quello che dice e ha diritto di dirlo. Se tu credi che si e’ inventato quello che scrive Amen.

    Rispondi
  17. x Popeye
    x Popeye says:

    Nessuno nega a Cremonesi il diritto di scrivere. Il problema e’ solo di credibilita’. Essendo a quanto pare un sionista, e’ ovvio che sia anche almeno un po’ antisemita, negazionista e riduzionista nel senso da me indicato.
    Se Cremonesi fosse palestinese o islamico lei, Anitona e il bel campione Radolfo sareste i primi a sparargli contro merda per dire che non e’ credibile, che e’ un bugiardo matricolato venduto. E’ il vostro metodo che fa schifo e che applicato a Lorenzo Cremonesi porta alle conclusioni che ho ipotizzato. Se io ragionassi con i quattro pesi e quattro misure usate da voi mi sarei gia’ sputato in faccia una infinita’ di volte.
    Shalom

    Rispondi
  18. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Cosi’ solo lei puo’ esprimere un pensiero?
    Anitona…hmmmmm dove ho gia’ letto questo?
    Ripeto…lei e’ avvolto in un mistero come frequentatore del forum…non credo che sia un offesa, solo un po’ di diffidenza.

    Anita

    Rispondi
  19. Popeye
    Popeye says:

    x Shalom
    Senti non e’ una grande sorpresa il fatto che Hamas fanno il loro sporco lavoro intromettendosi tra i civili. Mi domando il motivo? Loro sanno che a Israele non fa nessuna differenza. Mi domando il motivo perché lo fanno. Tutti dovrebbero fare altrettanto.

    Rispondi
  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ECCO CHI E’ L’UOMO CHE SI VANTA DI AVERE CONVINTO SARKOZY AD AGGREDIRE LA LIBIA
    ———————————
    di Walter Siti (Studioso di letteratura, è il curatore delle opere di Pier Paolo Pasolini, e scrittore. Il suo ultimo romanzo è Autopsia dell’ossessione – Mondadori).

    Ora invece i giornali ne parlano perché la sua ultima amante, Daphne Guinness (erede della dinastia della birra ed ex-moglie dell’armatore greco Spyros Niarchos) ha rivelato il loro amore e attaccato su Harper’s Bazaar la sua terza moglie, Arielle Dombasle, ex attrice di Éric Rohmer (Pauline à la plage) e famosa per il proprio anticonformismo (a più di cinquant’anni si è esibita seminuda al Crazy Horse, fiera dei propri sfacciati ritocchi estetici).
    Non è colpa del povero Bernard-Henri se è nato ricco (il padre aveva una grande impresa di legname, che poi il figlio ha venduto a François Pinault, miliardario magnate nel settore vendita e produzione di beni di lusso); i ricchi si incontrano tra di loro e ovviamente fanno amicizia. Non è colpa di Bernard-Henri se ha un aspetto seduttivo e piacevole, sia pure nel genere dandy (camicia bianca eternamente aperta sul petto, genere “Dio è morto ma i miei capelli sono meravigliosi”), e se le belle donne non gli sono mai mancate (Isabelle Doutreligne, la sua prima moglie, è stata una famosa modella: la loro figlia Justine ha maltrattato in un libro la rivale in amore, nientemeno che Carla Bruni). Perché mai un intellettuale dovrebbe vergognarsi di fare una vita al di sopra della media, se ne ha la possibilità e se non danneggia nessuno? Quel che conta sono le sue idee e i suoi libri.
    Qui però arriva la prima sorpresa: della trentina di libri scritta da Lévy non se ne trova più nessuno in libreria, e pochi anche in biblioteca. La traccia del suo lavoro ormai quarantennale sembra molto scarsa sul piano delle idee durature (nel suo stesso sito, rigurgitante di foto e di video e di interviste, se si clicca sulla voce “concetti” compare una pagina bianca con la dicitura “nota in allestimento”). Che abbiano ragione allora i suoi detrattori ?
    Che sia davvero solo un narcisista ed esibizionista, una patacca intellettuale, un bluff intriso di glamour e teso solo a monumentalizzare il proprio personaggio mediatico, nemmeno più Bernard-Henry Lévy ma solo un logo pop, BHL? La mia testimonianza personale vale poco, io l’ho incontrato una volta sola, a Roma al Teatro Argentina, in una manifestazione per riaprire il processo Pasolini: mi diede sinceramente l’impressione di parlare di cose che non conosceva. Sbagliava luoghi, date e anche riferimenti; però era molto sicuro di sé, trascinatore, sembrava che dovessimo uscire di lì, prendere i giudici per il bavero e scoprire finalmente la verità.
    Pare che il vizio della fretta e dell’approssimazione gli sia consueto: Raymond Aron già trent’anni fa gli rimproverava un’eccessiva disinvoltura storica. Da allora le cose non sembrano migliorate, se risale al suo ultimo libro, l’anno scorso (Sulla guerra in filosofia) un infortunio su cui in Francia si è molto riso: ha citato come un vero pensatore anti-kantiano un certo Jean-Baptiste Botul, che in realtà era un filosofo inventato da Frédéric Pagès in una sua pochade satirica. Anche crocifiggerlo con la pedanteria, però, sembra ingeneroso: non ha tempo per consultare le enciclopedie, ha troppo da fare perché il mondo è fuori dai cardini e ovunque c’è bisogno di lui.
    Non c’è guerra, rivolta di liberazione, infrazione dei diritti umani che non lo veda in prima linea, nessun perseguitato o diseredato si salva dalla sua implacabile solidarietà; campione dell’indignazione prêt-à-porter, vola di qua e di là in tempo reale, tratta il mondo come il salotto di casa. Il Darfour, la liberazione di Cesare Battisti, l’Iraq, l’Iran e l’Afghanistan; la Palestina e ora (come ti sbagli?) l’Egitto e la Libia.
    Si dirà che questo è il compito dell’intellettuale “universale”, questa è la forma dell’impegno nell’epoca della globalizzazione. Ma una cosa è accorgersi di quanto il mondo pesi su di noi, quanto le nostre più segrete pulsioni somiglino alle pulsioni del mondo, un’altra cosa è farsi gli affari del mondo per svicolare dai propri. Questo è forse l’unico aspetto negativo (se l’invidia non m’inganna) dell’essere troppo ricchi e di successo: ci si può permettere di trasferire le proprie contraddizioni all’esterno, dimenticando la miseria che è anche nostra perché è di tutti.
    Invece di usare l’intelligenza per giungere al centro di sé stessi, i troppo fortunati scelgono un qualunque punto esterno a sé e lì si convincono di essere per forza di intelligenza. La cognizione della miseria diventa autoironia (Bernard-Henri non si nega il gusto di prendere in giro il “monumento” BHL), il dubbio evapora in paradosso (partendo da alcune osservazioni di Lévinas sul volto come difesa verso l’altro, Lévy teorizza che il velo islamico è un invito allo stupro); quel che conta è giocare con la mente in modo da aver sempre ragione.
    A molti intellettuali italiani è stato paragonato BHL: al filosofo Stefano Bonaga (per via del fidanzamento con Alba Parietti), ad Armando Verdiglione, a Vittorio Sgarbi, persino a un Pier Paolo Pasolini senza poesia. Credo però che BHL sia un fenomeno tipicamente francese: solo in un paese come la Francia, dove la casta degli intellettuali ha avuto una compattezza e un’influenza che da noi sono sempre state impensabili, poteva nascere un tale senso di frustrazione, un tale bisogno di aggiornamento e di rivalsa.
    Nel presenzialismo di Lévy c’è tutta la disperazione di chi è stato un suggeritore di François Mitterand e ora deve saltabeccare da una televisione a un’altra; di chi, per mantenere il 31° posto nella lista degli uomini più influenti del mondo (assegnatogli nel 2009 dalla rivista Foreign Policy) deve riposizionarsi continuamente dal punto di vista politico e controllare che l’invecchiamento (BHL ha sessantadue anni) non comporti un danno d’immagine: non dev’essere semplice passare dal giovane artista romantico a una passabile imitazione di Robert De Niro.
    Il povero Bernard-Henri Lévy è un martire della concorrenza spietata che agli intellettuali fanno le nuove star della finanza e del rock; per reggere il confronto, un “pensatore” deve spararle grosse, tutto dev’essere epocale, gigantesco, definitivo, salvo dimenticarselo tre mesi dopo. È un martire delle Maiuscole (un suo saggio si intitola Riflessioni sulla Guerra, sul Male e la fine della Storia), di uno stile internazionale ampolloso e omologante, insomma dell’assenza di vero talento.

    Rispondi
  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Strano. La notiza dell’attentato a Gerusalemme, sparata su tutti i siti dei giornali dicendo prima che c’erano “decine di morti”, poi uno sola e una ventina di feriti più il commento a razzo della Casa Bianca “è un attentato orribile”, è improvvisamente sparita. Se non ci sono stati ne l’attentato né le vittime, anche solo una è già troppo, tanto meglio.
    Però direi che la serietà dei nostri giornali è un po’ alla frutta. Anzi, al torsolo della frutta. Chiaro come il sole contro chi ci vogliono aizzare, massimizzando da una parte e minimizzando dall’altra. Due brutti pesi e due pessime misure: as usual.

    Rispondi
  22. Anita
    Anita says:

    Questo e’ il volto della donna che guida la campagna aerea sulla Libia:

    This is the general overseeing the American part of the air campaign in Libya. Air Force Maj. Gen. Margaret Woodward, commander of the 17th Air Force, based in Germany, seems to be an expert in refueling and mobility, which is probably why she was picked for Africa Command, whose planners likely expected the command mainly to be doing humanitarian relief missions.
    Instead she is overseeing airstrikes by B-2 bombers, F-15E fighter/bombers, and F-16 CJ jammers.

    http://ricks.foreignpolicy.com/files/ricks4_8.jpg

    English to Italian translation

    Questo è il generale di supervisione della parte americana della campagna aerea in Libia. Aeronautica Militare, Magg. Gen. Margaret Woodward, comandante del 17 ° Air Force, con sede in Germania, sembra essere esperta di rifornimento e di mobilità, che è probabilmente per questo che è stata scelta per il Commando dell’Africa , il cui probabile pianificatori previsto il comando principalmente per essere fare missioni di soccorso umanitario.

    Invece si sta curando da attacchi aerei bombardieri B-2, caccia F-15E / bombardieri F-16 e disturbatori CJ.

    Anita

    E pensare che nello scorso secolo le donne non potevano nemmeno votare.

    Rispondi
  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sentivo in TV un papavero (da corsa) in divisa usaescippa decantare i successi dei bombardamenti sulla Libia.

    “Non ci sono vittime civili” ha starnazzato con il chewing-gum in bocca.

    Lui come lo sa?

    C.G.

    Rispondi
  24. Popeye
    Popeye says:

    la prima vittima di queste guerre infinite è la verità.
    ————
    Ecco il mio kakkatuu, bravo se imparato un’altra frase. Da chi? Pino. A chi la ripete? Pino.
    QED

    Rispondi
  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Un Break:

    Il Caro Addolorato di Arcore nello spot-promozione per il turismo
    italiano in cui fa il testimonial (basta la sua faccia per farci perdere qualche centinaio di migliaia di potenziali visitatori che programmano un viaggio in Italia…) quaglieggia che il nostro paese è all’avanguardia per il 50% di siti dell’Unesco, elevati a patrimoni dell’umanità intera.

    La verità è che abbiamo , la fortuna ma non la capacità di gestirli e curarli, solo il 5%.

    C.G.

    Rispondi
  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye…cara Anita….per me sinceramente essere bannato dal blog o no ,non e´di particolare interesse , non cascarebbe il mondo…ho tante di quelle cose da fare in questa mia vita.
    Se m´incazzo ….m´incazzo e basta …sono sincero e non ho peli sulla lingua….se c´e´da dare dello “stronzo” lo do´…perche´cosi penso….
    e non dirlo potrebbe essere da ipocrita. Ed io non lo sono.
    Io ripeto…. non ho rispetto per nessuno….propongo una mia idea…un mio pensiero..spontaneo e senza “Copy&paste”(quasi mai) se non viene capito o non vuole essere di proposito capito, se non arriva una risposta adeguata e che segui l´argomento …per me uscire con l´aggettivo “stronzo” e´la cosa piu´normale e continuero´ a farlo…prendere o lasciare.
    Se io scrivo:-
    “Rodolfo { 20.03.11 alle 10:35 }
    Qualcosa si muove anche a Gaza…. dopo aver cacciato i simpatizzanti di Hamas da un palco ….circa 250.000 persone si sono riunite nella piazza di Al-Khatib per dimostrane contro Hamas…invocando una nuova unione con il PLO, l´elezione di un nuovo “Consiglio Nazionale” e l´ abolizione di bandiere che non siano quelle dellaPalestina.
    Insomma si stanno muovendo anche loro per il verso giusto.
    Rodolfo”

    “Rodolfo { 20.03.11 alle 11:14 }
    Israele come governo, agisce secondo le reazioni dei Palestinesi.
    I Palestinesi dunque raccoglieranno solo quel che seminano.
    La pace o la sofferenza. Punto
    Si uniscano e riconoscano lo Stato d´Israele, anche e solo nei confini del 67. Poi si potra´ parlare di uno Stato Palestinese.Punto
    In caso contrario non ci sono soluzioni. Ratapunto.
    Rodolfo”

    E rivevo come risposta :-

    Cerutti Gino { 20.03.11 alle 11:16 }
    “I palestinesi saranno schiacciati come cavallette…le teste spaccate contro le rocce e i muri”.
    (Yitzahak Shamir, Primo Ministro israeliano, “New York Times”, 1/4/1988)”


    Rispondere al post di cui sopra ….con stronzo per me e la cosa piu´normale che esista…per il semplice fatto che e´cosi , e dovrebbe essere cosi per ogni persona ragionevole ….ed e´per questo che ho rincarato la dose scrivendo:-

    “Rodolfo { 20.03.11 alle 11:26 }
    x314
    E stronzo pure chi non pensa che sei uno stronzo”.

    Quest´ultimo l´ho scritto….perche´ mi e´sembrata molto remota l´idea che qualcuno potesse pensare del contrario…e cioe´che il post di cg non meritasse una simile risposta.
    L´eventualita´pero´si e´ rivelata falsa ed ha risposto Nicotri sentendosi offeso. Io questa mica l´ho capita.
    Come puo´un´intellettuale…scrittore e giornalista come Nicotri non comprendere che quel mio Stronzo diretto a cg era piu´che qualificato?
    Se non l´ho capisce e si sente offeso …per me non c´e´altra via d´uscita….. anche Nicotri e´uno “stronzo”, e lo dico perche´ho sempre odiato ed odio i servilismi. Sincerita´sopratutto…..la mia sincerita´.


    Per quanto riguarda Shalom l´ho mandato abbastanza volte a quel paese ed ho sempre ben smontato le sue teorie….fino a dargli un consiglio spassionato……quello di andare da un buon psichiatra.
    Di me sapete abbastanza….ma non le cose piu´importanti e belle, Nicotri ha raccontato spesso di sue avventure dando corda a certi miei discorsi come quello del “monopattino” o quella sensazione soave provata accucciandosi in un autobus ad una donna prosperosa, di Sylvi sappiamo che e´diventata nonna….e tu cara Anita hai persino visto le fotografie del pargolo, di te sappiamo anche qualcosa…anche delle storie molto tristi e di te caro Popeye pure, di controcorrente sappiamo purtroppo solo dei suoi asini….mentre di Uroburo dei suoi arrosti,
    di Peter sappiamo dei suoi viaggi e della sua nuova cittadinanza Britannica.
    Insomma di tutti sappiamo qualcosa ….solo del sedicente Shalom che “Shalom non e´” non sappiamo niente.
    Si vede che e´un uomo molto riservato, oppure e´costretto ad essere riservato.Oppure??????????????????????????????????????????

    Nicotri si lamenta dunque di un legittimo…lecito vocabolo quale “stronzo”, ma guarda caso lascia e non cancella i pensieri profondamente malati di un anonimo (ma si sa´chi e´)…
    qualcosa che fa veramente esplodere … che fa saltare la ragione.
    Frasi d´altri tempi, frasi fosche che rivelano la cattiveria dell´animo.
    Forse vi sono sfuggiti….cosi li ricopio:-

    ” YITZHAK RABIN x PER RODOLFO-RADOLFO) { 21.03.11 alle 12:27 }
    Te lo dico anch’io dallo stesso Inferno dove il Dio di Israele ha cacciato anche me. Io il volto di CRISTO lo vedo di rado: vedo spesso il volto di chi mi ha sparato e ucciso, un fanatico di merda come il rabbinato cui fai riferimento. CAMBIA IDEE fino a che puoi salvare la tua persona interiore.

    Oppure:-
    “YAHVE’, EL e ADONAI x RODOLFO { 21.03.11 alle 12:32 }
    Ma va a cacare! Chi di stronzo ferisce di stronzo perisce. E se te lo diciamo noi…. Ops, volevo dire io.

    ( notare qui l´ipocrisia e l´idiozia della frase:-”
    “E se te lo diciamo noi ….ops volevo dire io”)

    Come se fosse stato qualcosa che non avrebbe potuto cancellare….cioe´scritta prima, purtroppo il tutto e´nella stessa frase.
    Una pena…. e cosi continua …..

    YAHVE’, EL e ADONAI
    80 YAHVE’, EL e ADONAI x TUTTI { 21.03.11 alle 12:33 }
    Ma come fate a sopportare la presenza di uno come ‘sto cazzo de Rodo Lfo? Mandatelo a cacare. Sulle ortiche.

    YAHVE’, EL e ADONAI
    70 GOLDA MEIR e BEN GURION x RODOLFO-RADOLFO { 21.03.11 alle 11:54 }
    FOTTITI! PUOI DIRE QUELLO CHE TI PARE DI CHIUNQUE, ZERO SEI E ZERO RESTI. COME TUTTI I PROPAGANDISTI CARICHI DI ODIO, FIELE, TOSSINE E MERDA.
    IL SANGUE DEI VINTI E DEGLI INNOCENTI RICADRA’ SU DI VOI.

    71 GOLDA MEIR e BEN GURION x RODOLFO-RADOLFO { 21.03.11 alle 11:55 }
    TE LO DICIAMO DALL’INFERNO NEL QUALE IL TUO DIO CI HA GIUSTAMENTE DANNATI PER L’ETERNITA’. A VOLTE VEDIAMO IL VOLTO DI CRISTO, CHE SPERIAMO CI SALVERA’.-

    Fino ad arrivare al colmo con:-

    “GOLDA MEIR e BEN GURION x RODOLFO-RADOLFO { 21.03.11 alle 11:54 }
    FOTTITI! PUOI DIRE QUELLO CHE TI PARE DI CHIUNQUE, ZERO SEI E ZERO RESTI. COME TUTTI I PROPAGANDISTI CARICHI DI ODIO, FIELE, TOSSINE E MERDA.
    IL SANGUE DEI VINTI E DEGLI INNOCENTI RICADRA’ SU DI VOI.

    71 GOLDA MEIR e BEN GURION x RODOLFO-RADOLFO { 21.03.11 alle 11:55 }
    TE LO DICIAMO DALL’INFERNO NEL QUALE IL TUO DIO CI HA GIUSTAMENTE DANNATI PER L’ETERNITA’. A VOLTE VEDIAMO IL VOLTO DI CRISTO, CHE SPERIAMO CI SALVERA’.


    Lamentarsi di aver apostrofato giustamente qualcuno come STRONZO perche´ STRONZO E`, e lo ha dimostrato ampiamente e lasciare il letame di cui sopra….lo trovo veramente di pessimo gusto. Non ho parole.
    Cara Anita….caro Popeye vi auguro una buona e proficua giornata.
    Un saluto .
    Rodolfo

    Rispondi
  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Quello di Gerusalemme e´ un atroce…barbaro e crudele atto terroristico da parte di Arabi Palestinesi contro i civili Ebrei.
    Proprio la fermata del bus Nr. 74…quello che porta verso Talpiot dove ci sono sempre molte donne che aspettano con i loro bambini…perche´chi arriva a Gerusalemme e vuole ripartire…DEVE per necessita´ ripartire da quella fermata.Io stesso son passato di li qualche anno fa´. Nella cittadina di Beer Sheva non c´e´stato giorno nelle ultime tre settimane in cui non sia arrivato almeno un “confetto”….non gradito regalino degli Hamas. E´chiaro che vogliono la guerra e sarebbe interessante chiedersi …perche´?
    Hamas ha paura dei giovani, ha paura delle dimostrazioni della folla che vogliono la liberta´(fino a pochi giorni fa´), che non sono interessati ad una guerra contro Israele, che vogliono solo liberarsi dal giogo della pazzia Islamica.Anche loro si stanno facendo contagiare sulla possibilita´ di essere veramente liberi .
    Hamas vuole provocare una guerra per mantenersi al potere .Da questo comportamento possiamo accorgerci dell´inumano carattere di questa organizzazione terroristica, che senza riguardo aggredisce e uccide civili per mantenere la loro potenza politica … il loro interesse e la loro avidita´.
    Saranno destinati a scomparire….non hanno la piu´pallida chance.
    Rodolfo
    Ps.L´ex Presidente Israeliano Mosche Kazaw e´stato condannato per la nota vicenda a 7 anni di reclusione. Non e´durato molto il processo … molti di voi avranno letto la notizia, poco ma sicuro.
    Ero curioso ed ho voluto aspettare due giorni per vedere se a qualcuno
    potesse aver l´idea di riportarla qui.
    Ma perche´elogiare la giustizia Israeliana o confrontarla con quella Italiana. Troppa grazia…non e´vero?
    Rodolfo

    Rispondi
  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Da questo comportamento possiamo accorgerci dell´inumano carattere di questa organizzazione terroristica, che senza riguardo aggredisce e uccide civili per mantenere la loro potenza politica … il loro interesse e la loro avidita”.

    Il rudolfo deve avere qualche complicanza freudiana.
    Parla di se stesso, o meglio: del governo di Tel Aviv.

    C.G.

    Rispondi
  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …e naturalmente, sempre il rudolfo, tace sulla mattanza indiscriminata di un giorno prima fatta dai militari israeliani…
    8 persone innocenti accoppate.
    C’erano anche 4 ragazzini che giocavano a pallone, notoriamente “terroristi”.
    Chissenefrega.
    Ci scusiamo, hanno fatto sapere.

    Lo dicevo alcuni post fa: la violenza è sorella della deficienza.

    C.G.

    Rispondi
  30. alessandro
    alessandro says:

    per Rodolfo:
    ho notato che da un po´ anche tu usi i puntini puntini
    ecc.ecc.
    cosa che non facevi all´inizio;
    cos´e´ un segno di originalita´?o che altro?

    Rispondi
  31. Anita
    Anita says:

    Oggi ho ricevuta questa e-mail, non so chi l’ha scritta, ma credo che sia applicabile a tutte le elezioni…o quasi.

    L’elezzione der presidente

    Un giorno tutti quanti l’animali
    sottomessi al lavoro
    decisero d’elegge un Presidente
    che je guardasse l’interessi loro.
    C’era la Società de li Majali,
    la Società der Toro,
    er Circolo der Basto e de la Soma,
    la Lega indipendente
    fra li Somari residenti a Roma;
    eppoi la Fratellanza
    de li Gatti soriani, de li Cani,
    de li Cavalli senza vetturini,
    la Lega fra le Vacche, Bovi e affini…
    Tutti pijorno parte a l’adunanza.
    Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
    de fasse elegge s’era messo addosso
    la pelle d’un leone,
    disse: – Bestie elettore, io so’ commosso:
    la civirtà, la libbertà, er progresso…
    ecco er vero programma che ciò io:
    ch’è l’istesso der popolo! Per cui
    voterete compatti er nome mio…-
    Defatti venne eletto propio lui.
    Er Somaro, contento, fece un rajo,
    e allora solo er popolo bestione
    s’accorse de lo sbajo
    d’avé pijato un ciuccio p’un leone!
    Miffarolo!…Imbrojone!…Buvattaro!…
    Ho pijato possesso: –
    disse allora er Somaro – e nu’ la pianto
    nemmanco se morite d’accidente.
    Peggio pe’ voi che me ciavete messo!
    Silenzio! e rispettate er Presidente

    ==============

    Anita

    Rispondi
  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara signora Anita,

    come posso farle capire che non apro i suoi link?
    Sopratutto quelli speditimi direttamente via mail.

    Non li apro, se ne faccia una ragione una volta per tutte.
    Non ho nessuna intenzione di.. sposarla. (Sob!)
    ..Mi dimenticherei facilmente l’indirizzo della chiesa dove lei, tutta fremente, aspetta il Gino.

    Mi sorge un dubbio: di regola chi aspetta per primo, la sposa o lo sposo?
    màh…

    C.G.

    Rispondi
  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    A proposito del suo vantarsi di non essere ipocrita perché se pensa che uno sia stronzo lei lo dice senza peli sulla lingua, lei confonde la maleducazione con la sincerità, la mancanza di educazione con la mancanza di ipocrisia. Che peraltro abbonda in tutti i suoi pallosi peana pro Israele, pro ebrei a patto che siano sionisti, pro bibbia, ecc.

    Riguardo Hamas, NON sarebbe mai nata senza la strage nella moschea di Abramo a Hebron del suo simpaticone Baruch Goldstein. Si informi, anziché allagare il forum del blog con le solite litanie. Lei ignora o fa finta di ignorare che il terrorismo moderno è stato inventato dalla banda Stern, dalle Palmach, da Haganà, ecc., cioè dai sionisti in Palestina. Gli altri, compresi gli algerini contro il colonialismo francese, hanno solo copiato.
    Sono stati i sionisti a spazzare via 420 villaggi e paesini palestinesi, con anesse stragi, fin dal ’48 e a volte già dal ’47. Gli inefficaci razzi su Sderot e Askelon sono la conseguenza del fatto che una volta erano paesi abitati da palestinesi che sono stati cacciati dai suoi amiconi sionisti, che se non ricordo male li deportarono verso Gaza. Non è lei quello che dice che si raccoglie ciò che si semina? Beh, con quei 420 villaggi cosa è stato seminato? Non è lei quello che vanta la giustizia dell’occhio per occhio dente per dente? E allora di che si lamenta?
    Le faccio infine notare che lei a volte si definisce israeliano, si identifica con gli israeliani, quando parla degli israeliani dice infatti “noi”, se non ho letto male alcuni suoi recenti commenti. Nel caso lei non si ritenga italiano, o magari neppure tedesco dopo l’eventuale cambio di nazionalità come emigrato, bensì israeliano, cerchi di capire che non tutti amano avere a che fare con propagandisti israeliani sionisti.
    In conclusione la prego di offendere meno, molto meno, e di ridurre la quantità di banalità basate su falsi storici ed eccesso di partigianeria.
    Buona serata.
    pino nicotri

    Rispondi
  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAlessandro
    e´vero da un po´di tempo uso dei puntini, pero´non “anche tu” ….quelli che fanno gli altri me ne strafotto….dunque..IO.
    In cerca di originalità non direi, non ne ho di bisogno e lo sai, sono gia´di per se… un originale.Mai stato e….mai potrei essere un plagiatore.
    Direi poi.. che ognuno di noi ha le sue originalita´, c´e´per esempio chi ha l´originalita´di essere stronzo o idiota.
    Direi dunque che tutt´al piu´ e´un segno del progresso.
    Metto i puntini per accentuare le pause…magari dove la virgola non c´entra niente…..o dopo una “e” .
    E´tutta una cosa mia…lo sai che sono un impulsivo.
    Ciao

    Rispondi
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