Caro Chiavaliere, perché non dispensa “aiutini” non solo alle eroine del bunga bunga, ma anche ai barboni, ai pensionati da fame e ai giovani disoccupati? Per colpa soprattutto sua dopo avere perso la Turchia perderemo anche le occasioni in Tunisia, Egitto, ecc. Il mondo si occupa di Mubarack, l’Italia è costretta a occuparsi delle mutande della sua “nipote”.

Egregio Chiavalier del Bunga Bunga, reuccio d’Arcore e principe Cuore e Portafogli Generosi con tutti (anche se in realtà pare solo con “quasi tutte”, purché bbone e smutandate), mi trovo a Roma e ho notato che c’è una marea di barboni. Perché non dà un “aiutino” anche a loro? Magari meno dei 100.000 e passa euro che ha dato alla bonazza Sarcineli. Peraltro i barboni ci sono anche nella sua Milano da bere prima e da spolpare dopo, ergo potrebbe dare un aiutini anche a loro. Diciamo 99 mila euro a testa? Oppure potrebbe ospitarli in massa in qualche residence o nella sue mole ed enormi ville. Non trova?
Barboni a parte, hanno bisogno urgente di un “aiutino” milioni di pensionati con pensioni del cavolo e milioni di giovani senza lavoro, compreso chi ha una o più lauree. Lei aveva esordito promettendo a tutti “le tre i”, intese come iniziali di inglese nelle scuola fin dall’asilo, di internet per tutti e di impresa. Lei invece ci ha impantanato in altre i: imbecilli, ignoranti, imputati, improntitudine e inchina schiena. Fosse anche solo per questo, basta e avanza per dire che lei è indegno di governare. Prima o poi i nostri giovani non si accontenteranno più di vagolare su internet, eternamente poggiati al muretto delle realtà virtuali così come i giovani tunisini sono costretti a passare le giornate possiati al muro in strada vicino casa.

Per colpa dei lecca scarpette rosse papaline, da lei capitanati nel meretricio vaticano per farsi personare i suoi cupi “peccati”,  ci siamo persi la Turchia, cioè un bel ponte tra l’Europa e l’islam. Ora perderemo l’occasione che si presenta in Egitto e quella in Tunisia, poi quella in Algeria, ecc. Tutti regimi di merda da noi foraggiati secondo il noto principio “tanto peggio per loro tanto meglio per noi”. L’Europa e l’Italia in particolare resteranno cioè prigioniere del solito egoismo fottuto e cieco, che ci costerà caro. Purtroppo non anche ai suoi figli e nipoti che, come quelli dei ras in fuga in nord Africa, potranno godersi la vita dove meglio credono. Lei in particolare non è libero di dire no ai fanatici degli Usa, di Israele e del Vaticano, che spingono come forsennati per lo “scontro di civiltà”.

Il mondo si occupa di Mubarak e del costo del petrolio, l’Italia è costretta a occuparsi delle mutande della “nipote” di Mubarak. Ma, a proposito di mutande, non la trattengo oltre. So  che lei deve correre a scopare, anche se non so con chi e con quante. E poi a me non piace molto intrattenermi con gente indegna.
P. S. In quanto ad “aiutini” farebbero comodo anche a me, ai miei familiari e a vari miei amici.

265 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kulo Flaccido dixit:
    “Ruby? Mai avuto colloqui diretti”.

    Forse se la smanfrinava a “ceppo di insalata”..

    Per chi vuole saperne di più sulla …tecnica ..a ceppo di insalata, non ha che da dirlo.
    Siamo tutti adulti e vaccinati.
    C.G.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare, (ometto il “kara” perchè quando lei “anitamente quaglieggia” non mi è cara affatto), capisco le preoccupazioni di voi fautori dell’usaescippa per i sauditi. I suoi eroi, ovvero la famigghia Bush, ci fanno tutt’ora affari giganteschi.
    Se sbandola (sic!) l’Egitto probabilmente l’Arabia saudita può farsi la bua.. ma si può?
    Kissenefrega se questi rappresentano le cose peggiori nel mondo arabo-musulmano, vero? Il denaro mica puzza.

    Domanda: non le viene un pò di disagio quando scrive menate?
    Mai?
    Nò, èh?

    C.G.

  3. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#203-

    Caro C.G.
    le menate le scrive lei.
    Non fa altro che ripetere le stesse cose, e’ come un pappagallo che sa solo poche parole e continua a ripeterle.

    Il dramma e’ che se Mubarak non avra’ la possibilita’ di organizzare la propria uscita dallo scenario politico, travasando quella politica stabile ed affidabile sia per gli arabi, sia per gli occidentali, diventera’ acuto il problema energetico per l’intera Europa.
    Ed in questo scenario la Russia, con la sua impressionante ricchezza di risorse petrolifere e di gas, per l’Europa diventera’ d’estrema importanza.

    La cretina di turno ritorna a fare la calza = quagglieggiare.

    Byeeeeeeeeeeeee………..

  4. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,205

    succede che le “brave donne ” hanno qualche idea che va
    oltre il proprio naso!
    Forse noi donne italiane finiremo con ringraziare in ginocchio Berlusconi e la sua amicizia con Putin, se vogliamo accendere i fornelli per preparare il borsch ai nostri maschietti sognatori!

    Sono stata a Sebastopoli, in Crimea, Ucraina.
    Una città affascinante, piena di fiordi, ma anche sede della Marina Militare Russa e della Marina Militare Ucraina che, dopo la caduta della cortina di ferro, si è ritrovata in casa le navi russe senza nessuna intenzione di sloggiare.
    Il motivo è proprio il gas, l’enorme ricchezza del gas russo che fa concorrenza al petrolio e che corre dalla Russia , attraverso l’Ucraina fino a Trieste, per l’Italia!

    Non sto a raccontarti le diatribe fra Russia e Ucraina a proposito del gas; le ritrovi su Internet.
    So solo che il contratto d’affitto delle Basi di Sebastopoli alla Russia scadeva due anni fa; l’Ucraina l’ha rinnovato…altrimenti la Russia chiudeva i rubinetti!!!

    Quando parlo di “naso”, qualcuno direbbe di intuito viscerale di noi donne, ..beh quelle bandiere nazionali che garrivano nei Palazzi una di fronte all’altra, quasi si sfidassero; quei sottomarini, quelle navi da guerra…poche, il resto erano nascoste nei fiordi inacessibili, mi hanno molto colpito.

    Ma come tutti sanno, io vado dal Natisone al Reno…o Manzanarre , o che altro non so!
    So soltanto che almeno tu sicuramente siedi su una sedia più sicura della mia.

    ciao Sylvi

  5. sylvi
    sylvi says:

    x Anita

    Ti ho mandato una foto di Chicchi, così si chiama mio nipote.
    Spero ti sia arrivata.
    Sylvi

  6. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Forse noi donne italiane finiremo con ringraziare in ginocchio Berlusconi e la sua amicizia con Putin, se vogliamo accendere i fornelli per preparare il borsch ai nostri maschietti sognatori!
    ———————————————————–

    Non l’ho scritto di proposito, senno’ chi li sente.

    Si sa chi tiene le redini ed il blackmail sull’Ucraina, la Lituania e pochi anni fa anche parte dell’Europa.

    Per fortuna gli US ed il Canada hanno Gas naturale in abbondanza, l’Alaska potrebbe fornire tutti i 48 Stati.
    ———

    Le giornate si stanno allungando, sono le 4:00 PM ed il sole ancora brilla.
    Io vedo il sole cadente all’ovest, e’ ancora abbastanza alto, avremo ancora circa altre due ore di luce.
    Odio quando fa scuro alle 4 di pomeriggio.

    Buona serata.
    Anita

  7. Vox
    Vox says:

    GAZA OFFRE CIBO A TRUPPE EGIZIANE AFFAMATE
    ALLA FRONTIERA

    http://microblogbuzz.com/redirect/94264726

    In switch, Gaza feeds hungry Egyptian troops

    Egyptian soldiers isolated on the Gaza border by 10 days of internal upheaval are getting bread, canned goods and other food supplies from the enclave, which is usually on the receiving end of food aid.

    A source in the border town of Rafah said security forces of the Palestinian Islamist movement Hamas, which rules Gaza, had been providing the troops with supplies for the past three days…

  8. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ho controllata la mia posta senza staccarmi da qui, la foto e’ arrivata alle 3:46 PM.
    E’ magnifica…mi ha fatto sorridere, bellissima la posa di Chicchi col cappello come quello dei Canadian Mounties.
    Mi hai fatto un regalo. Grazie.

    Ti abbraccio,
    Anita

  9. Vox
    Vox says:

    2 UFFICIALI ISRAELIANI E 3 GENERALI USA
    SBARCANO AL CAIRO PER PRENDERE IL COMANDO
    DEI MILITARI EGIZIANI

    http://www.tehrantimes.com/index_View.asp?code=235100

    Israeli, U.S. generals taking control in Egypt

    Two senior Israeli officers and three U.S. generals have arrived in Cairo to take control of the military command in Egypt, an anonymous source has told the Tehran Times.

    The command council is headed by a general named Sisson, the source said. One of the options that the generals are weighing is staging a military coup in Egypt.

    The decision shows that the United States and Israel are seriously worried about the fate of Hosni Mubarak’s regime as unprecedented protests have gripped Egypt.

    Israel has officially announced that it is “anxiously monitoring” developments in Egypt.

  10. Vox
    Vox says:

    The Covert Demonic Operation of the CIA.

    CIA operations follow the same recurring script. First, American business interests abroad are threatened by a popular or democratically elected leader. The people support their leader because he intends to conduct land reform, strengthen unions, redistribute wealth, nationalize foreign-owned industry, and regulate business to protect workers, consumers and the environment. So, on behalf of American business, and often with their help, the CIA mobilizes the opposition.

    http://adventofdeception.com/cia-demonic-operation

  11. Anonimo
    Anonimo says:

    “Il dramma e’ che se Mubarak non avra’ la possibilita’ di organizzare la propria uscita dallo scenario politico, travasando quella politica stabile ed affidabile sia per gli arabi, sia per gli occidentali, diventera’ acuto il problema energetico per l’intera Europa”.

    Diciamo che i pescecani a stelle e a strisce avranno parecchie difficoltà ad intrufolarsi in Egitto per “esportare democrazia”.
    Avranno poco spazio per fare i soliti cowboys bum-bum.
    A meno che non la buttino, inventandosi di sana pianta (come da copione) che Mubarak , nel cassetto, aveva armi di “distruzione di massa”.
    Sono sempre dell’opinione che le beghe internazionali, anche gravi come in Egitto, i marylins meno ci mettono il naso, meglio si possono risolvere le questioni.
    L’unica a non capirlo resta la Komare con le sue fantasie da stratega dei miei stivali.
    C.G.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.:
    Leggevo che alcuni gruppi di persone a cavallo di cammelli si sono uniti alla protesta.

    Ora anche l’Egitto ha il suo Tea Party.
    C.G.

  13. Paleonico
    Paleonico says:

    … Egitto, islamici, cinesi e Obama… l’iraq è busch… il passato… il nemico… i nemici… Obama si trova in mano cosa decidere di fare con Rep. Popolare China… e ha gia aperto un dialogogo al dila del dinero… con l’islam ( che non corre piu la moda e il pericolo) del fondamentalismo… Obama ha aperto un dialogo con gli islamici e cosi facendo isola i fondamentalisti… quindi si riuscira a risolvere i crimini israeliani sui palestinesi… in quanto il mondo è cambiato ed è un’altro… basta violenza e crimini del fuoco amico-x la democrazia… ognuno in casa propria si organizza come meglio crede… ma pensiero del mondo moderno… nuove alleanze strategiche mondiali… ed un mondo senza piu VIOLENZE… lì l’hanno capito tutti dopo che Obama gli lo ha spiegato e sta lavorando con grande forza… penso che Obama pacifichi il mondo… e se lo fa come sta facendo sta cercando di fare un mondo pacifico… e lo dovra fare insieme agli altri che usano la stessa moneta, visti i comuni interessi economici che hanno bisogno di uscire da un’economia di guerra ed evolversi in un’economia di pace…. piu produttiva e utile al mondo.. visto che se la Cina deve armarsi di brutto lo fara con i biglietti usa e ue… e questi biglietti sono in bancarotta… UNITI X L’INtERESSE ECONOMICO COMUNE… Mi piace Obama x cambiare questo mondo di cultura individualista e barbara… ho letto da qualche parte in questi gg… TROGLODITA…
    Amme interessa un diverso sistema social-politico-economico diverso dal capitalismo guerrafondaio e usuraio… Non piu basato sul nazionalismo e sull’individualismo… ma una Societa di Esseri umani uguali in diritti e doveri in un’economia cooperativa e ugualitaria x il benessere soprattutto x la protezione dell’ambiente che stiamo distruggendo… i morti in guerra sono sostituiti… ma gli alberi dell’Amazzonia, una volta tagliati, non crescono piu…
    Paleonico, guggino di Faust

  14. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Provi le manine dell’Iran…..

    Bye…………………………………………………………………

  15. Anita
    Anita says:

    x Paleonico

    Il termine troglodita ha almeno tre significati:

    1) I trogloditi sono un genere di passeriformi

    2) Nella geografia del mondo antico, la Trogloditica era una zona costiera africana antistante l’Arabia.

    3) Troglodita, abitante delle caverne, è un’espressione generica, meglio definibile scientificamente come troglobio e troglofilo. L’uomo delle caverne invece rappresenta uno stereotipo dell’uomo dell’Età della Pietra.
    ——————————————

    Gli alberi tagliati nell’Amazzonia vengono ripiantati, ma appena crescono la popolazione li taglia per legname.

    La societa’ a cui tu aspiri non esistera’ mai, l’equalita’ e’ una chimera, nel mondo tutti dobbiamo tirare il proprio carro.
    Possiamo solo aiutare a sollevarsi, ma non a portare tutto il peso.
    Cosi’ facendo si crea una societa’ di dipendenti senza aspirazioni o volonta’ di miglioramento.

    Dove sei?
    Sei ancora a Milano o nella RD?

    Buonanotte,
    Anita

  16. Paleonico
    Paleonico says:

    … sto preparando le valige… fra pochi gg saro in RD… qui il freddo pieno di smog di Milano, voleva che mi decidessi ammorire… ora non sono ancora completamente ristabilito e me ne vado al caldo e lontano dall’incontaminazione nelle montagne della Cordillera Setentrional de la Isla Hispañiola… lontane migliaia di miglia dalla contaminizione milanese… logo di vita veramente inconcepibile x uno che ragiona… in italiano xcchè?? e i milanesi sopravvivono a questa contaminazione o meglio dire intossicazione… ma xcchë?? in giro vedo solo persone danneggiate dal lavoro… molti, senza cultura, sembrano zoombie… i giovani stanno chiusi nella loro stanzetta e forse hanno una fidanzata…
    ma il mondo intorno funziona alla milanese… i tram funzionano ma in generale… lasciamo perdere… appiedi… lasciamo perdere… in suv… lasciamo perdere
    ma allora xchhè vivo… vivere qui è ammazzarsi da soli… che si dice suicidio… dove la gioia di vivere… dovè la felicita::??? la moratti domenica passata e la prossima ha decretato il blocco del traffico automobilistico… e un’avvertenza consiglio apparte x i malati di bronchi cronici di stare chiusi in casa… di non uscire… quando si dice l’incompetenza nel gestire la bocca… ha detto una stronzata… Quando il traffico è limitato o fermo… i malati come me posssono uscire… Il Mondo in mano ai deficenti…
    notte serena e ad altri buon giorno…
    Paleonico, guggino di Faust

  17. Anita
    Anita says:

    x Paleonico

    Milano era piena di smog gia’ nel 1968.
    Ero in visita, ogni volta che rientravo avevo fuliggine in faccia e sul vestito…
    Ero al secondo piano, la mattina odiavo aprire le finestre per la gran puzza delle auto.
    Mi domandavo come facevano a campare le piante sui balconi.

    Non mi potrei piu’ abituare ad una citta’ come Milano, sono abituata all’aria aperta e silenzio assoluto.
    Si sentono solo gli uccelli che cinguettano.

    Stai attento per la tua salute, riposati quando arrivi nella RD, i cambiamenti d’aria pesano sulla salute.

    Tienici informati……….

    Ciao, Anita

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Paleonico

    Bentornato! Mi spiace che vai via, ma fai bene. Ho letto mi pare su Repubblica pochi giorni fa che Milano è la città più inquinata d’Europa. Qui se ti becchi la tosse anche solo come residuo dell’influenza vai avanti a tossire per settimane, spesso per mesi. Se fossimo persone serie, dovremmo fare una class action contro il sindaco dal sorriso stitico ammuffito e il governatore dal blablablà filo filointerdentale. A Milano la gente per le malattie e complicazioni polmonari si ammala e crepa più del dovuto e più del normale. I responsabili dovrebbero andare in galera anziché leccare sederi flaccidi per candidature da prosseneti.
    Un abbraccio.
    pino

  19. carlino
    carlino says:

    Poi non dite che non l’avevamo detto.

    AUTO
    Annuncio a sorpresa di Marchionne
    “Fiat potrebbe trasferirsi a Detroit”
    Possibili in 2-3 anni la fusione con Chrysler e la sede negli Usa. L’a.d: “Mirafiori progetto fondamentale per Fabbrica Italia ma nel Bel Paese si fa troppa politica”
    di PAOLO GRISERI

    repubblica.it

  20. carlino
    carlino says:

    POLITICA & PALAZZO | di Redazione Il Fatto Quotidiano 4 febbraio 2011
    Commenta (1.398) OkNotizieTweetShare

    Federalismo, Napolitano: “Legge irricevibile”. Berlusconi: “E’ un fatto procedurale”

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari pino e paleonico,

    sinceramente “fottetevi”…voi la tosse e lo smog ….tanto..come dice la sYLVI… :..Se parlo di economia attuale, quella che manda avanti il mondo….

    PER CUI QUESTO è L’UNICO MONDO POSSIBILE !!

    la balda Anita invece è preoccupatissima della situazione internazionale :

    “Il dramma e’ che se Mubarak non avra’ la possibilita’ di organizzare la propria uscita dallo scenario politico, travasando quella politica stabile ed affidabile sia per gli arabi, sia per gli occidentali, diventera’ acuto il problema energetico per l’intera Europa.”

    Sinceramente cara, per me Murabarak si può fottere tranquilamente, …Lui e la sua salda politica..e voi anche,,toglietevi dal Mediterraneo, e scavatevi i pozzi in Alaska, che al resto ci pensiamo da soli senza il Vostro aiuto.
    Grazie !!

    cc

  22. Anita
    Anita says:

    x CC

    la balda Anita invece è preoccupatissima della situazione internazionale :
    ———————————————————

    Non e’ solo la balda Anita, ma di tutte le persone ragionevoli.

    Sono anni che abbiamo le mani legate per trivellare dove c’e’ petrolio in abbondanza, ma gli ambientalisti sono una lobby mooooolto forte.
    Il bussiness dei “verdi” ha preso il sopravvento….lo dico ormai da anni.
    Ed e’ un grande business…

    Anita

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro Paleonico cugino di Faust,

    digli da parte mia – buon viaggio e buona permanenza in ambienti più salubri-!
    Ah, digli anche che secondo Telecom “lui” è inesistente…
    Abbraccialo da parte mia!!!

    Sylvi

  24. sylvi
    sylvi says:

    CC pare abbia mangiato cardi con tutte le spine e gli sono rimasti sul gozzo!!!

    QUESTO NON è L’UNICO MONDO POSSIBILE,
    ma è quello in cui ci è dato vivere…per ora, smog compreso!
    Intanto che tu ci prepari il mondo ideale, quelle come me si organizzano al meglio con quello che c’è!!!
    Credo si possa includere anche tua moglie in questo programma!
    Diciamo che c’è necessità di entrambi!

    Mia figlia è in partenza per il Sudafrica…stava riordinando le idee, a pranzo, per rispondere ai prof di laggiù…
    -Mi chiederanno prima di Berlusconi e compagnia o dei rifiuti di Napoli??? Mi sono rotta le scatole…la secessione in fondo si potrebbe prendere in considerazione!…-

    Riflettevo…in fondo…la secessione non è che una rivoluzione incruenta! Tanto i ragazzi continuano a “seccedere” volente o nolente, ai quattro angoli del Globo…quelli che non vogliono fare “gli zoccoli”!!!

    Sì anch’io ho mangiato carciofi sardi con le spine!!!

    Sylvi

  25. Vox
    Vox says:

    ma nel Bel Paese si fa troppa politica”
    @ Carlino

    In questa frase sta la chiave di tutto.
    Infatti, per politica Marchionne (ovvero i suoi padroni) intendono: non ci lasciano spadroneggiare e piegare gli operai tanto quanto vorremmo.

    Se avessimo un governo meno pagliaccio di questo, agirebbe come ha fatto Sarkozy con la Renault: eh no, caro mio, dopo tutti i sussidi statali che avete avuto, o la fabbrica resta dov’è, o la nazionalizziamo e tanti saluti.

    Invece, c’è da aspettarsi che l’essere postribolare che ci ritroviamo gli dirà bravo, vai pure, hai ragione.

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    X Anita

    a va bene e allora di che ti preoccupi che gli Islamici ti buttino una bomba in testa ?
    Dormi tranquilla!

    cc

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    E’ un record che Milano ha da almeno 7 anni ( http://www.repubblica.it/online/cronaca/mortismog/milano/milano.html ) e che aveva anche nel 2009 ( http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/10/milano-citta-inquinata-europa.shtml?uuid=b9e5d950-be4c-11de-87f0-590b6df8f1b9 ).
    Ora pare siamo al quarto posto ( http://www.wildblog.it/sostenibilita/98-citta-piu-inquinate-deuropa-17-sono-italiane.html ). Il problema però è che, record o no, pian piano ci fanno crepare tutti. Un gigantesca camera a gas ad azione lenta, in modo che Comunione e Liberazione e i suoi boss politici possano guadagnarci il più possibile mungendo il più possibile i soldi pubblici della Regione.
    W l’Ittaglia! E la chiavica criminale che la governa.
    Un saluto.
    pino

  28. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    non mi preoccupo per me, io ho gia’ vissuta la mia vita.
    Mi preoccupo per i posteri, non solo per i miei.
    Mi preoccupo per la mancanza di spiritualita’, per l’egoismo crescente, per la mancanza di moralita’, mancanza di rispetto reciproco….e SI’ temo la crescente minaccia della radicalizzazione islamica.

    Anita

  29. Vox
    Vox says:

    EGITTO & Altri

    Fermo restando che la situazione sembra ancora piuttosto complessa e che spero vivamente si trasformi in qualcosa di davvero positivo per tutto il popolo egiziano, il dubbio che si sia trattato, sia in Tunisia, che in Egitto dell’ennesima rivoluzione colorata, mi si sta rafforzando ogni giorno di più. Ci sono troppe incongruenze e troppe similitudini con le rivolte teleguidate, floreali o colorate, già viste in passato e i “nuovi campioni” sono stranamente tutti in fin troppo buoni rapporti con gli Usa (i quali, quando mai nella loro storia hanno appoggiato una vera democrazia, salvo debellarla dove c’era, per crearci una dittatura o un governo più malleabile??).

    Anche il continuo vociare sui media sul fatto che l’ondata di rivolte si allarghi, includendo la SIRIA, mi insospettisce moltissimo. Sembra quasi che la Siria sia anzi la meta ultima e più ambita. Ma la situazione siriana è notevolmente diversa da quella egiziana e, soprattutto, se ci aggiungiamo che la Siria è un forte alleato dell’Iran contro le politiche israeliane, la prospettiva di una rivolta in quel Paese sembra diventare ancora più sospetta.

    Ecco cosa dice un altro articolo dubbioso, del quale condivido molte osservazioni:

    http://blogghete.altervista.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=769:gianluca-freda&catid=32:politica-internazionale&Itemid=47#comments

    “… una regia dell’intelligence americana dietro queste sollevazioni appare indiscutibile. Per capirlo, basterebbe ascoltare le dichiarazioni di Obama e della Clinton degli ultimi giorni.

    Tali dichiarazioni sono tutte a favore del “popolo in armi” e seccamente contrarie alla permanenza al potere degli antichi e ormai decrepiti burattini atlantici.

    Non solo: la Clinton non si è limitata ad esprimere la propria simpatia verso il “desiderio di democrazia” di queste masse ribelli, ma ha utilizzato quanto avvenuto in Tunisia come strumento esplicito di minaccia e pressione politica sugli altri governi arabi. “Coloro che si aggrappano allo status quo, possono riuscire ad evitare il pieno impatto con i problemi dei loro paesi per qualche tempo, ma non in eterno” , aveva detto la Clinton in un intervento a Doha, in Qatar, il 13 gennaio di quest’anno, in piena rivolta tunisina. Se non è un “obbedite o guai a voi” ci somiglia molto.

    Perfino dopo l’intervento televisivo di Mubarak, che ha promesso di abbandonare il potere entro settembre prossimo, la reazione degli Stati Uniti è stata improntata all’impazienza e alla minaccia, con ripetuti inviti al presidente egiziano affinché abbandoni ad altri la poltrona senza porre ulteriori indugi.

    Oltre a ciò, le rivolte presentano alcuni segnali inconfondibili di progettazione CIA: l’utilizzo di social network come Facebook e Twitter nell’organizzazione delle proteste, già visto in Iran e puntualmente ribadito in questa nuova infornata di sollevazioni popolari; i cartelli di protesta dei rivoltosi arabi con slogan scritti rigorosamente in inglese, affinché le plebi occidentali possano simpatizzare per via mediatica con i valorosi ribelli del Maghreb o dell’Egitto…

    il fatto che la maggior parte dei manifestanti non appartenga alla classe più povera, ma al ceto medio, l’unico, del resto, che può permettersi Facebook e Twitter; l’utilizzo, nel caso della ribellione tunisina [Il tutto senza che il “cambio di regime” prodotto dalla sollevazione migliorasse minimamente le prospettive economiche o occupazionali del paese], di una denominazione (“Rivoluzione dei Gelsomini”) che non solo richiama alla memoria altre operazioni floreali della CIA (la “Rivoluzione delle Rose” in Georgia o quella “dei Tulipani” in Kirghizistan), ma addirittura recupera dalla soffitta un termine identico a quello utilizzato nelle comunicazioni CIA del 1987, durante l’operazione che estromise Bourghiba dal potere tunisino per sostituirlo con l’allora più fedele Ben Ali; il fatto che siano stati utilizzati in Tunisia cecchini di origine straniera (in questo caso tedeschi e svedesi) per sparare sulla folla e farla inferocire; e varie altre cose…

    Molti sono perplessi sui motivi che avrebbero portato gli Stati Uniti ad estromettere dal potere uomini che loro stessi avevano insediato alla guida degli stati arabi e che erano considerati alleati di ferro. Per quale motivo gli Stati Uniti avrebbero dovuto organizzare e fomentare queste rivolte contro governanti ritenuti tra i più fedeli esecutori dell’agenda israelo-americana e abbondantemente foraggiati dall’impero con sostanziosi emolumenti annuali? Tali operazioni, in realtà, non sono affatto nuove, come ben dimostra la fine fatta fare dagli USA all’antico “alleato” Saddam Hussein. I quisling dell’Impero, col passare dei decenni, invecchiano, acquisiscono potere politico assoluto all’interno delle loro nazioni, si ritrovano privi di opposizione, progettano di dar vita a dinastie ereditarie che rendano perpetua la permanenza al potere del proprio entourage familiare, si arricchiscono attraverso commerci e soperchierie di vario genere, e la ricchezza li rende più disinvolti e liberi di tradire gli antichi padroni stipulando nuove alleanze. Ciò rende necessaria una loro periodica sostituzione con nuovi e più obbedienti esecutori.

    TUNISIA
    Prendiamo Ben Ali: costui, nel 2000, si era smarcato da Israele rompendo ogni relazione diplomatica con l’entità sionista; nel 2003 aveva rifiutato ogni cooperazione con la “coalizione dei volonterosi” che aveva invaso e fatto a pezzi l’Iraq; nel 2009 (cosa più grave di tutte) aveva firmato accordi di cooperazione economica e di scambio tecnologico con la Cina…

    Com’è evidente, andava sostituito al più presto. Possibilmente con una nuova classe di governo, non troppo lontana dalle linee della vecchia, che fosse però sufficientemente divisa, litigiosa e priva di ricchezza personale (dunque debole) da poter essere manipolata con facilità.

    TORNIAMO ALL’ EGITTO
    Prendiamo Mubarak: in apparenza – e non solo in apparenza – si tratta del più devoto e fedele servitore di Israele e Stati Uniti in un’area geopolitica d’immensa rilevanza strategica. E’ ben noto il fondamentale contributo dato da Mubarak alla segregazione dei palestinesi di Gaza. Col pretesto della sicurezza nazionale contro il terrorismo e il traffico di droga, Mubarak ha ampiamente coadiuvato gli israeliani nella vergognosa politica di ghettizzazione della Palestina, chiudendo le frontiere tra la Striscia e l’Egitto e arrivando perfino a costruire un muro sotterraneo, a oltre venti metri di profondità, per impedire ai palestinesi lo scavo di tunnel attraverso i quali sfuggire alla prigionia imposta dai sionisti.

    Eppure, in tempi recenti, Mubarak aveva dato pericolosi segni di smarcamento dalla sudditanza israelo-statunitense. Il ministro egiziano per l’irrigazione, Mohamed Nasr Eddin Allam, si era rifiutato, nel giugno scorso, di ottemperare alle richieste di Israele, il quale chiedeva di poter attingere all’acqua del Nilo per il proprio fabbisogno idrico (è noto che l’Egitto vanta un diritto di esclusività sull’utilizzo dell’acqua del Nilo).

    Le frontiere con Gaza, lungo il valico di Rafah, sono state aperte in più occasioni negli ultimi anni e i rapporti con Israele si sono fatti assai più tesi dopo l’aggressione alla Mavi Marmara e la decisione della Turchia di chiudere i propri spazi aerei ai voli militari israeliani, minacciando la rottura definitiva delle relazioni diplomatiche con lo stato ebraico. Il pericolo di un allineamento dell’Egitto alle posizioni di Turchia, Siria e Iran si era fatto negli ultimi tempi assai più temibile, viste le posizioni ambigue e non sempre ottemperanti assunte da Mubarak.

    … Da quel che si è visto fin qui, Mubarak verrà probabilmente sostituito da Omar Suleiman, capo del Jihāz al-Mukhābarāt al-Āmma, il più potente dei servizi d’intelligence egiziani.

    Suleiman è persona assai vicina alla CIA e gradita agli ambienti israelo-statunitensi.

    Una volta assicurato l’avvento di Suleiman ai vertici delle istituzioni egiziane – e scongiurata la successione alla presidenza del figlio di Mubarak, Gamal – la nobile rivoluzione egiziana sarà ricacciata nel nulla…

    Ora il popolo sovrano può tornarsene alle proprie case, in attesa della prossima chiamata alle armi via Twitter. Oppure in attesa delle future e probabili elezioni “democratiche”, nelle quali si fronteggeranno un fantoccio statunitense “di destra” (Suleiman) e un fantoccio statunitense “di sinistra” (El Baradei?), come avviene in tutti i più moderni e rinomati consessi di gente per bene. Arrivederci, caro popolo sovrano in lotta per la democrazia, e grazie di tutto.

    … proprio oggi Suleiman, novello dirigente dell’antica colonia, si è presentato in TV per avvertire la comunità internazionale – e in second’ordine il popolo egiziano – che è lui il nuovo tenutario della baracca…”

    ===

    Sarebbe bello se i popoli (e non solo quelli del medioriente) prendessero la palla al balzo e facessero una vera rivoluzione, spazzando via sia i dittatori invecchiati che i presidenti fantoccio filo-usraeliani. Ma temo che non accadrà, per adesso. Un giorno, senz’altro.

  30. Popeye
    Popeye says:

    Lui e la sua salda politica..e voi anche,,toglietevi dal Mediterraneo, e scavatevi i pozzi in Alaska, che al resto ci pensiamo da soli senza il Vostro aiuto.
    Grazie !!
    —————–
    OOYYYYYYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAA!
    Siete cosi bravi!

  31. Popeye
    Popeye says:

    x Vox
    EEECCCOOMMMMMMMMMMMEEEEEEEEEEEENNNNOOOOOO!
    Sono sempre gli amerikani e gli israeliani!
    Vox l’unica che conosce e apprezza la vera democrazia come quella iraniana, nord coreana, cinese, russa, cubana, e ogni altra causa perdente!

  32. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Il problema è che, più Usa e Israele intervengono in Medioriente coi loro interessi, più diventa inevitabile la radicalizzazione islamica.

    Non crederete mica che i popoli vi odino “per il vostro stile di vita e la vostra libertà”, vero? Di libertà non ne avete più di chiunque altro (anzi, in molti casi anche meno) e il vostro attuale stile di vita non mi sembra per niente invidiabile, nè lo era particolarmente 10 o anche 20 anni fa.

    L’odio non nasce per una forma di cattiveria intrinseca di chi prova questo sentimento. L’odio nasce dalle ingiustizie, dai continui soprusi, dalle ingerenze, dalla paura, dallo sfruttamento e dalla miseria. E soprattutto dalla presenza capillare dei vostri militari e dei vostri servizi segreti dappertutto.

    La radicalizzazione diventa inevitabile, come forma di resistenza e di sopravvivenza.

  33. Vox
    Vox says:

    L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha offerto al proprio omologo nel governo egiziano, Omar Suleiman, che è anche il capo dei servizi egiziani, di inviare squadre della morte, i gruppi degli assassini sionisti professionisti che indossano abiti civili arabi, conosciuti anche come “mistaaravim”, a infiltrare i dimostranti in Egitto per uccidere i capi dell’opposizione e il movimento rivoluzionario che partecipa alle proteste contro il regime dittatoriale di Hosni Mubarak e dei suoi criminali

    Il giornale ebraico israeliano “Maariv” ha rivelato ieri che funzionari di alto livello dell’ufficio di Benjamin Netanyahu hanno avuto nei giorni scorsi una serie di telefonate con Suleiman e lo hanno edotto sulla urgente necessità di un coordinamento della “sicurezza” su diverse questioni tra Israele e l’Egitto. Il giornale ha aggiunto che la prevenzione delle armi di contrabbando attraverso i tunnel tra il confine dell’Egitto e quello della Striscia di Gaza è stata solo una delle questioni, tra le altre, che i funzionari hanno discusso….

    http://www.kawther.info/wpr/2011/02/01/israeli-death-squads-to-infiltrate-egyptian-protests

  34. Popeye
    Popeye says:

    Egitto, dice all’ Iran: fatti gli affari tuoi
    (Pubblicato il 5 Febbraio, 2011 | Associated Press)

    CAIRO – Il ministro degli Esteri di Egitto, ha detto all’Iran di farsi il proprio business dopo che il leader iraniano ha elogiato la rivolta egiziana come una risposta adeguata al regime dittatoriale.

    Ahmed Aboul Gheit ha detto ai giornalisti, Sabato, che Ali Khamenei dell’Iran sembra aver dimenticato la frantumazione delle diffuse proteste in Iran due anni fa.

    Aboul Gheit ha detto Khamenei dovrebbero essere più attenti agli inviti per la libertà in Iran , piuttosto che “il popolo iraniano distrarre l’attenzione della nascondendosi dietro ciò che sta accadendo in Egitto “.

    Il ministro degli esteri egiziano ha detto che il “momento critico dell’Iran non è ancora arrivato, ma guarderemo questo momento con grande aspettativa ed interesse.”
    ============
    L’Iran! La democrazia che piace alla Vox!

  35. Popeye
    Popeye says:

    L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha offerto al proprio omologo nel governo egiziano, Omar Suleiman, che è anche il capo dei servizi egiziani, …………
    —————
    Make up your mind lady, on which side are we on? You cannot have it both ways!

    Decidi cara signora, a quale parte stiamo giocando! Non puoi dire che giochiamo ambedue le parte.

    Poi Omar Suleiman e’ vicepresidente e non primo ministro!
    Get something right for goodeness sake!

  36. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Migliaia di persone hanno firmato un appello sul sito del quotidiano l’Unità che invitava le donne a dire “basta” a Berlusconi.

    International Herald Tribune, prima pagina, 3 febbraio 2011

  37. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Il website citato da VOX e’ anti Israele e anti ebraico al massimo.
    Inneggiamo perfino Hitler:

    Don´t you understand, none of the things you claim the nazi´s did is true. It´s all jewish lies, like the hollyhoax. Jewish lies. Read Mein Kampf and learn about the real Adolf Hitler, the Hitler who loved all Gods creatures, and who was forced by the zionists into a war in order to protect his people from their evil. He understood where the evil lay, and the evil knew he had sniffed them out.

    English to Italian translation

    “Non capisci, nessuna delle cose che si afferma fatta dai i nazisti è vera. Sono ‘tutte bugie ebraiche, come il hollyhoax. Bugie Ebraiche. Per saperne di Mein Kampf e conoscere il vero Adolf Hitler, l’Hitler che amava tutte le creature di Dio, e che è stato costretto dai sionisti in una guerra per proteggere il suo popolo dai malvagi. Ha capito dove giaceva il male, il male e sapevo che aveva fiutato fuori.”

    ————————————————

    E’ un gruppo di religious zealots.

    Non solo, e’ uno di quei websites che ogni volta che clicchi la freccia a sinistra non ti lascia uscire, lo fanno perche’ ogni volta che clicchi risulta come un nuovo lettore, i numeri contano…

    Anita

  38. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Nessuno e’ obbligato a copiare il nostro stile di vita, nessuno e’ obbligato ad adottarlo.

    Siamo liberi caro/a VOX, almeno fino ad ora…votiamo, combattiamo per i nostri diritti che a volte vengono calpestati…
    Rispettiamo la nostra bandiera ed il privilegio di professare le nostre religioni.

    Non accettiamo le restrizioni che cercano di imporci chi non la pensa come noi, i nuovi arrivati che vogliono imporre i loro dogma e religioni.

    Io non vorrei vivere nella sua Nazione anche non sapendo quale sia…ma se lei ne e’ lo stereotipo…hmmmmm, non fa per me.

    L’Europa ed il Medio Oriente sono in guerra da millenni, non mi venga a parlare di soprusi e di ingiustizie.

    Anita

  39. Vox
    Vox says:

    La mia nazione e’ l’Italia.
    E in questo momento, purtroppo non vorrei viverci nemmeno io.

  40. Vox
    Vox says:

    Ma, detto per inciso, non vivrei negli US nemmeno se mi pagassero.
    Non ci verrei piu’ nemmeno temporaneamente.

  41. Vox
    Vox says:

    Nessuno e’ obbligato a copiare il nostro stile di vita, nessuno e’ obbligato ad adottarlo.
    @ Anita

    Ma infatti nessuno dice che lo vuole imitare.
    E’ stato il vostro Bush a dire “ci odiano perche’ invidiano il nostro stile di vita”
    e, fino a prova contraria, e’ il vostro paese a inviare marines dappertutto, per obbligare gli altri a vivere e fare come vogliono gli Usa, negli interessi degli Usa. Non finga di non capire l’italiano.

  42. Vox
    Vox says:

    SULEIMAN, OVVERO: CVD

    Obama e Israele sostengono una transizione guidata dal vice-presidente e capo dei servizi segreti Suleiman…

    http://www.nytimes.com/2011/02/06/world/middleeast/06munich.html?_r=2&hp

    Obama Backs Suleiman-Led Transition

    The Obama administration on Saturday formally threw its weight behind a gradual transition in Egypt, backing attempts by the country’s vice president, Gen. Omar Suleiman, to broker a compromise with opposition groups and prepare for new elections in September.

    Secretary of State Hillary Rodham Clinton, speaking to a conference here, said it was important to support Mr. Suleiman as he seeks to defuse street protests and promises to reach out to opposition groups, including the Muslim Brotherhood. Administration officials said earlier that Mr. Suleiman and other military-backed leaders in Egypt are also considering ways to provide President Hosni Mubarak with a graceful exit from power.

    This is not what the people of Egypt wanted.
    This is, however, the precise outcome Israel wants.

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