La senatrice Fiamma Nirenstein vuole le dimissioni del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, collega Enzo Jacopino, reo di ospitare nella sede romana la conferenza stampa di presentazione di Freedom Flotilla 2. Meglio però si dimetta lei da vicepresidente della commissione Esteri del parlamento italiano

Mi pare sia arrivato il caso di chiedere le dimissioni della senatrice Fiamma Nirenstein, giornalista e autore di libri, da vicepresidente della commissione Esteri del senato. Anche la Nirenstein è infatti caratterizzata da quello che pare proprio possa essere un conflitto di interessi, anche se nessuno ne osa parlare per timore di essere lapidato con il lancio delle solite accuse pretestuose e spesso ridicole di antisemitismo. La nostra senatrice ha infatti casa  nella colonia di Gilo, a Gerusalemme. Come è noto le colonie sorgono su terreni e territori tolti autoritariamente ai palestinesi calpestando spesso e volentieri il diritto internazionale. Mentre i mass media italiani as usual su certi temi tacciono, o vanno a rimorchio delle versioni ufficiali, di norma taroccate, il quotidiano israeliano Haaretz ha dedicato alla nostra senatrice “colona” un articolo decisamente interessante, che la definisce più a destra della destra sia italiana che israeliana, il che è tutto dire, lei ex comunista, evidentemente più che pentita addirittura contrita, articolo che riporto per intero in basso. Mentre un gruppo di ebrei italiani ha inviato alla rivista Karnenu della comunità ebraica torinese una lettera che tra l’altro sintetizza bene l’attuale ruolo della Nirenstein, lettera della quale riporto il link che la pubblica per intero. Ma veniamo ai fatti più recenti, per i quali – sommati al resto –  credo sia il caso di chiedere le dimissioni dalla commissione Esteri.
E’ stata convocata a Roma per lunedì 13 dicembre una conferenza stampa per presentare la Freedom Flotilla 2, cioè la nuova flotta di navi di pacifisti che si prepara a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza. La conferenza stampa è stata convocata presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, non perché l’Ordine patrocini l’iniziativa, ma solo per la normale disponibilità e sensibilità democratica del suo presidente, collega Enzo Jacopino, visto anche che la notizia c’è ed è clamorosa: si tratta infatti di una sfida questa volta più massiccia, il numero di navi e pacifisti sarà notevole, compresa forse una nave di ebrei non sionisti maniacali, cioè arabofobi. Apriti cielo! Da alcuni giorni i soliti noti,  guidati as usual da Fiamma Nirenstein, questa volta in compagnia di tali Claudio Pagliara e Dimitri Buffa, giornalisti, oltre che col solito stantio supporto del sito che chissà perché si chiama Informazione Corretta quando di corretto in senso informativo ha molto poco, si è scatanata con il lancio di mail di protesta le cui parole sono pietre lapidatorie. Se non peggio. L’obiettivo di costoro sono le dimissioni di Jacopino da presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti italiani. Opperbacco!
Nirenstein&C equiparano i pacifisti della Flotilla, nove dei quali sono stati massacrati dai militari israeliani a bordo della nave Mar Marmara, ai terroristi filo Hamas, tant’è che hanno coniato il vergognoso termine di “pacifinti”. Ma tutta la loro forsennata propaganda non è riuscita a nascondere la realtà, documentata da una apposita commissione internazionale, tant’è che a quanto pare Israele, per quanto possa parere incredibile, si è accorta del suo tragico eccesso e si appresta a chiedere scusa alla Turchia, dato che i 9 uccisi, alcuni dei quali a sangue freddo, erano cittadini turchi.
Nirenstein si è distinta a suo tempo nell’aggressione “politica” contro Massimo D’Alema, reo in visita di Stato in Libano di avere accettato in dono una kefiah, il classico copricapo arabo, e lo aveva indossato qualche secondo su richiesta dei fotografi e cinefototeleoperatori  presenti. Barando come non di rado, la kefiah è diventata il simbolo del terrorismo internazionale e D’Alema è stato immediatamente bollato di intelligenza col terrorismo. E’ lo stesso modo di (s)ragionare di chi volesse accusare Gianfranco Fini di essere un sostenitore degli omicidi mirati israeliani o dei loro bombardamenti contro i civili palestinesi solo perché in visita di Stato in Israele ha indossato il keppele, cioè il tipico copri sommità del capo ebraico, offertogli dai suoi interlocutori israeliani, con soddisfazione della stessa Fiamma. Keppele sì e kefiah no? Come si vede, siamo al delirio puro e semplice. La simpatica Fiamma, aspirante Giovanna d’Arco d’Israele e per ora piccolo incrocio tra un Giuliano Ferrara e una Oriana Fallaci in sedicesimo, ha organizzato la recente maratona oratoria a Roma per Israele intitolata presuntuosamente “Per la Verità, per Israele”. Si tratta dell’iniziativa che ha visto Roberto Saviano inviare un suo video nel quale racconta le sue origini ebree e la sua infanzia in un kibbuz, confondendo stranamente anche lui tra ebrei e israeliani oltre che tra ebrei e sionisti, che è come dire confondere Saviano e i campani come lui con la camorra che in Campania spadroneggia. Ah, cosa non si fa per l’autopubblicità…
Tutta questa bella gente usa e abusa il termine terribilmente accusatorio “antisemiti” per colpire chiunque osi non allinearsi sulle posizioni israeliane, anche le più oltranziste e sbagliate, che finora hanno provocato oltre 80 mozioni di condanna e ammonimento a Israele da parte dell’Onu. Chissà, forse è antisemita anche l’Onu…, cioè il mondo intero, Mah. Non comment. Del resto anni fa Romano Prodi, all’epoca per così dire presidente  della Comunità Europea venne aggradito perché aveva osato dare notizia di un sondaggio condotto in Europa che dimostrava come per gli europei la politica antipalestinese di Israele fosse il più concreto pericolo esistente di guerra. Giusta o sballata che fosse, ed è, tale convinzione europea, l’accusa di antisemitismo agli europei e al povero Prodi è palesemente strumentale, oltre che scema. Il problema è che tutta questa bella gente finge di ignorare alcune cose. La prima è che sono semiti anche i palestinesi e gli arabi, motivo per cui a rigor di termini – che a me paiono comunque da mettere in soffitta – sono antisemiti  anche Nirenstein&C. La seconda è che già Koesler a suo tempo ha chiarito che il “semitismo” degli ebrei è assolutamente infondato: gli ebrei sono infatti un mosaico di spezzoni di etnie, le più varie: caucasiche, berbere, nordafricane, cazare, sacie. yemenite, abissine (i famosi falashà), slave, mediterranee, ecc. Koesler ha infatti dimostrato che Hitler e i volenterosi carnefici nazisti erano non solo dei criminali efferati, ma anche degli imbecilli ignoranti: il loro “antisemitismo” criminale si rivolgeva infatti contro milioni di esseri umani in gran parte europei tanto quanto lo stesso Hitler, Mussolini e le loro corti dei miracoli e dei macelli.
Con il lancio dell’accusa ormai più che abusata e strumentale di “anntisemitismo” Nirenstein&C corrono il rischio di finire come Leone Paserman, il portavoce della comunità romana condannato a pagare 50 mila euro di danni a Michele Santoro perché lo aveva accusato di antisemitismo – e ne aveva anche lui chiesto le dimissioni, anzi il licenziamento dalla Rai! – solo perché aveva osato fare il giornalista mandando in onda non le veline gradite a Paserman&C, ma un servizio che mostrava alcune sgradevoli realtà israeliane, ovviamente ai danni dei palestinesi. Forse è troppo pretendere che Nirenstein&C abbiano letto, studiato e capito i libri di Shlomo Sand, Israel Filkenstein, Ilan Pappè, Noam Chomsky, Rabkin Yakov, Ber Borochov, Anton Shammas, Sammy Smooha, Nurit Kirsh, ecc., e perfino le opere giovanili di Ben Gurion e del sionista non arabofobo Judah Magnes,  che dimostrano tutte come il sionismo si sia appropriato del pessimo mito cristiano dell'”ebreo errante” per sostenere per i propri fini politici l’insostenibile: vale a dire, l’esistenza e la compatta omogeneità del “popolo ebraico” a partire dai miti, storicamente fasulli, distrutti dagli autori citati (tutti ebrei e quasi tutti anche israeliani), di Abramo, della “schiavitù” a Babilonia e di quella in Egitto, nonché infine dell’esilio in massa dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme per mano dei romani. Nirenstein&C fanno parte del filone che confonde allegramente tra religione e “popolo”, come se esistesse per esempio un popolo protestante o uno cattolico o uno buddista o uno ateo, anziché l’insieme dei reletivi credenti. Nirenstein&C, oltre a sapere ben poco di ebraismo in quanto Storia, e magari poco anche in fatto di ebraismo in quanto miti e religione, devono essere innamorati delle tesi biologiche dei vari Ruppin e Salaman: la “pura razza ebraica” al posto della “pura razza ariana”. Ovviamente su “rigorose basi biologiche”… Il tutto per supportare l’incredibile “Legge del ritorno”, in base alla quale tutti gli ebrei del mondo possono “tornare dopo 2000 anni” nell’ex antica Giuda, detta dai romani Palestina, alla faccia dei suoi trimillenari abitanti, discendenti degli ebrei che non si sono mai mossi da dove si trovavano , che a un certo punto si sono convertiti all’islam e che sono molto più “semiti” – o se si preferisce, per dirla con Ruppin e Salaman, molto più di “sangue giudeo” – di quanto non lo siano Nirenstein e molti altri. La nostra simpatia per Israele ha delle perplessità di fronte al fatto che si tratta di uno Stato che, per dirla con Shlomo Sand, “appartiene a tutti gli ebrei del mondo, compresi quelli che vivono in altri Paesi e in Israele non ci metterebbero mai piede”, anche perché non pochi di loro, come per esempio i  Naturei Karta (= Guardiani della Città) sono contrari alla sua stessa esistenza, ma NON a chi ci vive da generazioni come i malcapitati palestinesi e più in generale i non ebrei.

Per il momento mi fermo qui. Ma credo che su questi temi ci sarà da tornare ancora. Nirenstien infatti è tra coloro che più spingono per “dare una lezione” all’Iran, ovviamente a base di bombe. Comprese quelle atomiche, stando per esempio alle convinzioni di Silvio Berlusconi confidate all’ambasciata Usa a Roma e rivelate da WikiLeaks. Convinzioni purtroppo non solo di Berlsuconi, ma anche di esperti di strategie militari citati per esempio da Giorgio Frankel nel suo libro “L’Iran e la bomba”, che smonta un’altra serie di leggende metropolitane e balle “atomiche”. Per ora concludo con la lettera alla rivista Karnenu e con l’articolo di Haaretz. Nirenstein, che di mestiere fa o faceva la giornalista, tant’è che la conobbi sia pure solo molto poco nella redazione romana de L’Espresso (allora aveva la E maiuscola…), finge di ignorare che in Israele ci sono giornalisti dello spessore e del coraggio di Gideon Levi, Amira Hass, Warshawsky, ed altri che non ragionano con il paraocchi sionista o con la logica di un rabbino razzista come Jussuf Ovadia, che è a capo di un partito della coalizione di governo e di recente ha augurato la morte a tutti i palestinesi.

LINK  DELLA  LETTERA  A  KARNENU: http://www.hakeillah.com/2_10_lettere.htm#Lettera_a_Karnenu_

ARTICOLO DEL QUOTIDIANO HAARETZ:

Nel quartiere di Gilo a Gerusalemme, uno dei più ampi in Israele, vivono circa 50.000 persone. Fino ad ora  non ha mai avuto un rappresentante al parlamento. A partire da questa settimana non è più vero. Fiamma Nirenstein, un’abitante del quartiere da 10 anni, è stata appena eletta al parlamento italiano. Se noi ci atteniamo alla definizione delle Nazioni Unite, che ritiene Gilo, nell’angolo meridionale della capitale, una colonia, si potrebbe dire che la Nirenstein è la prima “colona” a divenire membro di un parlamento non israeliano.
Questa settimana, in una serie di telefonate a Roma, fatte tra le prime voci di una vittoria vicina per la coalizione politica di destra alla quale appartiene la Nirenstein e le notizie della vittoria travolgente di Silvio Berlusconi, la Nirenstein  ha precisato in diverse occasioni di non aver richiesto la cittadinanza israeliana, ma che questo aspetto burocratico non aveva importanza per definire la sua identità. In una discussione che alternava l’ebraico e l’italiano, la Nirenstein ha detto che: “Mi sento come se avessi fatto l’aliyah [ “salita” o viaggio di ritorno degli ebrei in Palestina. n.d.t. ]”.
Durante le elezioni, la Nirenstein non mai nascosto la sua  israelianità. La sua campagna è stata incentrata sulla valutazione che Israele rappresenta l’avanguardia della democrazia occidentale nella lotta contro il mondo del terrore. “Io ho concorso per un posto al parlamento come rappresentante del distretto della Liguria. Ho tenuto comizi a Genova e in altre città della regione,” racconta, “ma alla gente non ho parlato di problemi locali. Ho detto loro che la cosa più importante per la loro identità italiana consisteva nello stare dalla parte di Israele.” La Nirenstein ha intitolato il suo libro più recente “Israele siamo noi”. Con il “noi” essa faceva ovviamente riferimento agli italiani.

Avvertimento.

Anche se l’Italia non ha grande esperienza nel campo degli attacchi terroristici ed il numero degli immigrati musulmani è piccolo al confronto di altri paesi europei, il discorso sull’importanza  della guerra al terrorismo islamico, o semplicemente come relazionarsi con l’Islam in generale è molto presente nei discorsi italiani contemporanei.
Oriana Fallaci ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a scrivere libri nei quali essa ha definito in modo diretto l’Islam come la sorgente di tutti i mali. Lo stesso Berlusconi, il leader indiscusso della destra italiana per più di una decina d’anni ha sostenuto in una delle sue comparse di pochi giorni fa: “Dobbiamo essere consci della superiorità della nostra cultura che ha portato il benessere al popolo di quei paesi che l’ hanno adottata ed assicura il rispetto per i diritti umani e religiosi. Tale rispetto certamente non esiste nei paesi islamici”.
Forse questo è il motivo per cui Berlusconi e Gianfranco Fini, socio di Berlusconi e capo  del precedente partito neo-fascista, hanno proposto alla Nirenstein di  associarsi alla loro lista congiunta, il “Partito della Libertà”.
Il padre della Nirenstein giunse in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, come soldato della Brigata Ebraica. A Firenze incontrò la madre di lei , che combatteva come partigiana contro il governo fascista e più tardi contro il regime nazista. “Io sono nata comunista”, afferma. Nella sua gioventù fece parte della generazione del 1968, fondò il primo giornale femminista in Italia e lavorò in giornali di sinistra. Dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967, cominciò a crearsi un divario tra lei e i suoi “compagni comunisti”, che ritenevano Israele un paese occupante. Lei ricorda: “Per molto tempo rimasi confusa. Nel 1982 firmai una petizione contro la prima guerra in Libano. Oggigiorno non l’avrei sottoscritta. Che cos’ ha guadagnato Israele dal suo ritiro dal Libano?”

A destra di Netanyahu:

Il suo primo viaggio in Israele fu come giornalista, e fu solo dopo questa iniziale visita che essa vi ritornò per un lungo periodo nel 1992. Per due anni gestì l’Istituto Italiano di Cultura a Tel Aviv e dopo l’assassinio di Rabin decise di dover rimanere in Israele. “Avevo la sensazione che questo fosse il luogo più interessante di tutto il mondo, come pure percepii che la mia relazione con Israele era parziale.”  Essa non ottenne la cittadinanza israeliana in quanto ritenne che un passaporto israeliano l’avrebbe ostacolata nel lavoro, ma a parte questo, lei sostiene anche che “ogni ebreo nel mondo è un israeliano, anche se non ne è consapevole. Tutti coloro che non lo riconoscono fanno un grande sbaglio.”
Nella realtà della situazione delle correnti politiche israeliane, la Nirenstein è collocata a destra del Kadima e del partito Laburista, e forse perfino del presidente del Likud,  Benjamin Netanyahu. Essa afferma di credere nell’idea dei due stati per due popoli, ma ritiene che il principio di “territori in cambio della pace” è  uno sbaglio. Non c’è alcuna possibilità di discussione su ciò, ella spiega, fino a che l’intero mondo arabo non sarà disponibile a riconoscere Israele. I negoziati con Hamas sono assolutamente fuori discussione.
Ma ci sono sondaggi d’ opinione che affermano che una maggioranza di israeliani sono disponibili a negoziare con Hamas.
La Nirenstein: “Il pubblico sostiene un compromesso con Hamas, così che esso cesserà di lanciare missili su Sderot. Ma, moralmente parlando, non ci devono essere negoziati con Hamas, che ritiene che gli ebrei sono i figli di scimmie e di maiali. Non puoi negoziare con cannibali, che mangiano esseri umani.”
E’ molto difficile discutere con la Nirenstein. Non solo per la bassa qualità della connessione telefonica con Roma, ma anche perché lei ritiene che Israele sia il punto di riferimento che dovrebbe servire di ispirazione a tutto l’occidente.
Essa afferma che “Israele è l’avanguardia di tutte le democrazie del mondo ed è venuto il tempo per l’Europa di riconoscerlo.”

Ma nella campagna elettorale ti sei incontrata con italiani che a mala pena sanno dov’è Israele. Come sei riuscita a convincerli che Israele è importante per le loro vite?

“Ho detto loro che l’Italia può imparare molto da Israele. Si può apprendere che cosa sia una vera democrazia, come può sopravvivere una democrazia in condizioni di conflitto, senza tradire i suoi principi fondamentali. Israele è una cultura di vita, la cultura di un popolo che ha sempre cercato la pace. I nostri problemi in Italia sono dati dal fatto che talvolta non sappiamo chi noi siamo. Tu puoi sapere chi sei se riconosci il tuo nemico ed il tuo amico. Israele è l’amico per l’Italia.”

In altre parole l’Islam è un nemico?

“Non sto dicendo che tutti i musulmani sono terroristi, o che tutti i musulmani sono criminali. Ma Hamas ha affermato di voler conquistare Roma, per trasformarla in un avamposto dal quale conquisterà tutta l’Europa.”

E tu pensi che Hamas voglia realmente conquistare Roma?

“Roma è un luogo molto simbolico agli occhi dell’Islam radicale. L’Italia, con la sua cultura cattolica, è un nemico agli occhi dell’Islam.”

Ovviamente, tutto ciò tocca una delle questioni centrali della recente campagna elettorale in Italia. Fini, che è designato a divenire il portavoce parlamentare nella nuova amministrazione di Berlusconi, parla frequentemente della necessità di mettere al bando la immigrazione illegale. Perfino il moderato partito social-democratico, guidato dal precedente sindaco di Roma, Walter Vwltroni, ha dedicato molta attenzione all’argomento.
“La gente sente che l’immigrazione sta minacciando le sue città, la sua cultura,” afferma la Nirenstein. “Potrebbe essere esagerato, ma gli abitanti di Firenze, ad esempio, pensano alla loro città come un tempio per le opere d’arte che vi furono realizzate. Quando vedono i gradini del duomo pieni di immigrati, restano shockati.”

Ho vissuto a Firenze. Ricordo l’Italia come un paese tollerante.

“E’ molto cambiato. C’è un intero quartiere nel quale non puoi entrare di notte. Ci sono stupri, ci sono aggressioni, c’è spaccio di droga. Ci sono scuole per immigrati dove non tengono appeso il crocifisso. Gli immigrati disprezzano la nostra cultura. Noi diamo loro lavoro ed essi scherniscono i nostri valori. C’è una profonda contraddizione tra l’Islam radicale ed i valori italiani.”
“Il problema è dato dal fatto che difficilmente troviamo un Islam moderato in Italia. Proprio l’opposto. A Roma hanno costruita una enorme moschea. Ci sono una gran quantità di moschee in Italia ed in esse operano delle scuole coraniche molto anti-occidentali. C’è la poligamia, le mogli vengono percosse ed è un fenomeno molto comune. C’è il padre che uccide la propria figlia per l’onore della famiglia. E’ logico che gli italiani se ne sarebbero accorti e che ci sarebbe stata una reazione.”

Il saluto a braccio teso [ o fascista, n.d.t.]

Nei libri della Nirenstein non trovi il sentimento aggressivo anti-musulmano che grida da ogni pagina dei libri della Fallaci. Ma mentre lei non fa parte dell’ondata di opposizione agli immigrati e ai musulmani che sta travolgendo l’Italia, appartiene però alla nuova destra che è riuscita ad ottenere un’impressionante vittoria elettorale questa settimana. Sembra che non ci sia una cosa tale quale una “via di destra” che sia di “destra” in tutta Europa: Berlusconi, il capitalista dichiarato ed il più accanito filo-americano in Europa da un lato, la Lega Nord con il suo selvaggio incitamento dall’altro, e poi Fini e il suo precedente partito neo-fascista.
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, in confronto a questo gruppo, sembrano quasi dei comunisti.
La Nirenstein non accetta “completamente” questa definizione. Per lei Berlusconi è uno di centro che riceve voti anche dalla sinistra, perché è “per gli oppressi” e vuole ridurre il loro carico fiscale. La Nirenstein si considera come “un’amica della Lega del Nord” che vuole trasformare l’Italia in uno stato federale. Essa ritiene questa un’ambizione legittima , anche se alcuni pronunciamenti della Lega  sono “sgradevoli”.
La sua vicinanza all’ex partito neo-fascista  ha creato alla Nirenstein dei disappunti durante la campagna elettorale, in particolar modo dopo che uno dei candidati di Berlusconi al senato, Giuseppe Ciarrapico, ha dichiarato con orgoglio di essere stato e di rimanere fascista. Secondo la Nirenstein, la sua candidatura “non si adatta” con la sua candidatura in quanto anti-fascista dichiarata, ebrea e figlia di una partigiana, ma ciò nonostante essa è rimasta nella stessa lista.
“Non esiste una lista perfetta,” dice.

Durante la campagna elettorale hai incontrato persone come Ciarrapico?

“Ad uno dei comizi elettorali al quale ero presente, a Genova, qualcuno ha fatto il saluto fascista. Andai dalle persone di Alleanza Nazionale ( il nome del precedente partito neo-fascista ) e chiesi chi fosse.  Dissi che io protestavo , che ero sorpresa di vedere cose del genere e che desideravo non vederle mai più.”

Ma lo stesso Fini usava fare il saluto fascista ai comizi negli anni ’60, quando tutti erano a conoscenza di dove aveva portato il fascismo.

“Io non so se Fini ha fatto quel saluto, può darsi nella sua giovinezza. Ma non so che cosa avrebbe dovuto fare di più oltre che inginocchiarsi allo Yad Vashem [ museo dell’olocausto a Gerusalemme, n.d.t.]. Avrebbe dovuto uccidersi?”

Non avrebbe potuto fare di più forse.  Ma come ti sei sentita tu, come ebrea, come figlia di una partigiana, di fianco ad un uomo che da adulto ha sostenuto il fascismo?

“Egli è stato fascista come io sono stata comunista, quando io restavo indifferente a ciò che faceva Pol Pot, quando ammiravo Che Guevara. Lo valuto come una persona che da allora si è trasformata.”

L’Italia del dopo-elezioni, dice la Nirenstein, è un luogo divenuto migliore, un luogo più stabile, un luogo senza una sinistra radicale ed una destra radicale. Lei non sa ancora che cosa farà nel nuovo parlamento. Alla Nirenstein piacerebbe occuparsi di affari esteri, ma  sa  che dovrà pagare un prezzo: Per ora rimarrà a Roma e manderà un saluto ai suoi buoni amici in Israele. Però non rinuncerà alla sua casa a Gilo, che resterà in attesa del ritorno da Roma del membro del parlamento.
[trad. mariano mingarelli]

281 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La Komare quaglieggix:
    “Gli mandi qualche cosa di grazioso perche’ il suo eroe e’ molto effemminato, rosa e’ il suo colore preferito.”

    Anche omofoba!…ma d’altronde con gli ipocriti “benpensanti” c’è poco da capire.
    Basta che aprono bocca, o meglio, prendono a martellate la tastiera con le loro fobie.
    Ovviamente represse.
    C.G.

  2. Anita
    Anita says:

    Omofoba?????

    E’ la verita’, Bradley Mamming e’ apertamente gay,
    partecipava alle gay parates, era disperato perche’ il suo compagno ‘transvestite’ l’ha lasciato.
    Deluso e abbandonato….era in cura per depressione…per il suo cuore infranto…

    Anche se fosse in una prigione comune lo dovrebbero tenere in isolamento, in prigione i giovincelli con facce da bambini non se la passano bene.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Conosco diversi omosessuali, ne ho conosciuto qualcuno anche in divisa militare (obbligatoria) messi alla berlina (carcere) per il semplice fatto di essere e sentirsi diversi.
    Gente specchiata, di un’umanità e intelligenza tale, ai quali lei, ineffabile signora omofoba, potrebbe pulire solo le scarpe.
    Ma forse neanche quelle.
    I metodi di diffamazione, in questo caso usaescippa, contro le persone scomode e non allineate al volere del potere, noi italiani li conosciamo bene.
    Littorio Feltri per esempio,uno di quei bellimbusti di cui lei attinge a piene mani.
    Oppure, magari con i piedi.

    Vada quindi a farsi benedire, lei ne ha un impellente bisogno.

    C.G.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ….ovviamente, se si trattasse di Iran, paese che vessa gli omosessuali specialmente se dissidenti, l’omofoba ce le farebbe gonfie come molgolfiere.
    I 37 pesi e una misura dell’ipocrisia galoppante.
    C.G.

  5. Pasquino
    Pasquino says:

    NATALE

    Meravigliose melodie scendono,
    leggere si librano nell’aria, si donano,
    suoni lontani di zampogna; incantano.

    Lentamente avanzano, fiati possenti,
    rivivere sensazioni dolci di anni felici,
    gradevoli ricordi di amori passati.

    Spunta la luna, illumina la placida sera,
    le scintillanti allegorie, esistenza serena,
    chiesa lontana, chiama a se la preghiera.

    Si danno la mano, si porgon augurio,
    s’abbraccian, si scambian un dono,
    sorridono, ogni uomo vuol esser più buono.

    Un presepe, un albero addobbato, svavillii,
    luccichii, sgargianti colori, regali pendenti,
    i bambini, i presenti fan festa, son contenti.

    Il Bambinello vicino all’asinello; che magia,
    bontà, meraviglia, tenerezza e mistica poesia
    che dona gioia, allegria a tutta la famiglia.

    L’azzurro cielo, le montagne, le stelle,
    le pecorelle, il gregge a gruppi; son belle,
    il pastore, la vechietta e i suoi pastorelli.

    Lentamente camminano verso la grotta,
    vanno con sentimento al luogo dell’evento,
    è nato un Bambino tutto biondo per salvar
    senza distinzion tutto il mondo.

    Pasquino.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Si ha la conferma che viviamo in un mondo capovolto.
    Non sono quei delinquenti in elicottero che sparano con le loro mitragliatrici (del kazzo) su una dozzina di civili indifesi e su due reporter della Reuter facendoli secchi ad essere perseguiti penalmente
    Nò!
    Invece di ringraziarlo per il coraggio dimostrato divulgando quel video osceno (Wistleblower) e la porcata di quei fottuti, si cerca di chiudergli la bocca sbattendolo in galera.
    Gli danno del “frocio”, tanto per aggiungere un pò di fango e per tranquillizzare le (sporche) coscienze dei benpensanti (sob!) della malora.
    C.G.

  7. Anita
    Anita says:

    Quel video era gia’ stato visto e discusso, non era un segreto.

    Accedere a documenti classificati su computer di Stato o peggio del Pentagono e’ un crimine. (250’000 pagine)
    Manning non e’ ancora stato accusato specificatamente, la domanda e’ se Manning era spronato da Assange.
    Assange dice di non sapere chi sia Bradley Manning.

  8. Anita
    Anita says:

    Se Bradley Manning e’ apertamente omosessuale, perche’ lo chiama frocio?
    Mi sembra che sia un dispregiativo. NO ?????

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La solita manfrina…
    Lei capisce l’italiano SOLO quando le fa comodo.
    Lei ci marcia, è un dato di fatto, ineffabile signora.
    Ma cerchi di non prendere in giro, fa solamente una pessima figura.

    P.S.: mai fatta una riflessione (seria e onesta) sui CRIMINI del Pentagono?

    C.G.

  10. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Sto cercando di farlo e capisco da che mentalita’ viene.

    Newt Gingrich non lo puo’ spiegare meglio…ha colto questo tipo di mentalita’ al segno.
    ————–

    Today is a great day weather wise, just about 30*F and NO wind, sunny, blue skies.

    I should go out, but the Saturday Xmas traffic doesen’t warrant the aggravation.
    Two week ago my white sports car got trashed on the driver’s side, I was in heavy traffic, 6 lanes, and a large workmen vehicle tried to squeeze by…..
    I couldn’t move, so he got away.

    It’s all fixed now and it looks wonderful, my body-shop is very good.

    Bye, bye
    Anita

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Gino sei un grande !!!

    Per loro son buoni solo i “froci”a stelle e strisce,che ammazzano i nemici degli Amerikani!

    Pasquino sei un grande..

    zitto ,zitto e il tuo bambino Biondo..ariano e con gli occhi azzurri che non guastano mai…decisamente un dono del Cielo..non certo un palestinese ebreo..!!

    cc

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Nella mangiatoia ricordatevi sempre un tocco di Biondo sui capelli del bambino, che è già nato Biondo…mica come berlusconi..!!
    I baMBINI BUONI IN PALESTINA NASCEVANO GIà CON TUTTI I CAPELLI…biondi ..dono del Supremo!!
    (Non cascavano mai !)(Miracolo !)e se cascavano un buon Lifting da vincenti e via , nuovi come prima)
    Buon Natale !!!!!e buon presepe !!

    cc

  13. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Gente specchiata, di un’umanità e intelligenza tale, ai quali lei, ineffabile signora omofoba, potrebbe pulire solo le scarpe.

    ============================================

    Lei e’ un maestro per creare storie.

    L’omofobo e’ LEI, io ho solo scritto la verita’.

    Bradley Manning e’ apertamente gay, scritto su tutti i giornali in particolare del UK.

    In caso che LEI non lo sappia le mamma e’ Welsh, padre Americano, dopo il divorzio ando’ a vivere con la mamma in Haverfordwest, Wales.

    Dove ebbe difficolta’ a scuola in quanto ex conoscenti hanno descritto come un’infanzia travagliata dovuta al divorzio.

    Secondo alcuni amici d’infanzia, ha innanzi tutto espresso interesse a partecipare nelle forze armate Usa, mentre era ancora nelle elementari.

    Manning abbandono’ la scuola a 16 anni, torno’ negli Stati Uniti, e lavoro’ in una pizzeria.

    Si arruolò nell’esercito a 18 anni, divenendo un analista di intelligence.

    Manning si senti’ isolato nell ‘esercito, in base alla difficolta’ di essere omosessuale.

    Prima di essere arrestato, Manning era stato ammonito due volte, per aver aggredito un commilitone, ed e’ stato degradato da specialista, a Private First Class.

    Adesso vada a dare dell’omofoba a qualcun altro……………….

    Anita

    e NON la sua Komare.

  14. Anita
    Anita says:

    x CC

    Io ho un presepio Hummel Goebel, ogni pezzo ha il marchio…sono ormai collectibles.

    Ho molte figurine, tra pastori, cammelli e animali vari, sono tutti biondi eccetto uno dei Re Magi che e’ nero di pelle.

    La Madonna e’ sempre stata rappresentata bionda, lo dovrei sapere, a scuola ero circondata da antichi quadri grandi quasi come una parete…

    Nessuno si e’ mai lamentato ed eravamo tutti felici……

    Anita

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    Sono un Veneto-Piemonetese dalle origini incerte !!!

    In questo “bianco -Natale” (chissà perchè i Natali sono sempre bianchi,mica sarà per la neve?),(Nevicava in Palestina?, scherzi dei cambiamenti climatici..il tempo non è più come una volta!), mentre tutti si affannano a fare Presepi e a spiegare il significato della Grotta o Capanna i dati storici (sic!) propendono per una grotta,quindi attenzione a quando si spiegano le cose ai Nipoti,dei reMagi,(Scilipoti, Calearo,Polidori),del Bue e dell’Asinello….sembra sempre più certo che i miei Antenati fossero dei Briganti !

    Me lo conferma il mio cugino giornalista decano della stampa locale,che avrebbe ritrovato un documento in cui saremmo stati “messi al bando” e ricercati dalle autorità ai primi dell’800.( Dai francesi occupanti il Piemonte)

    Riepilogando per chiarezza : Se digito (se digìto) il mio cognomen su una carta italiota, si ammassano dati in Piemonte e Veneto, per cui è ancora incerto se io sia Brigante di origine -veneta o piemontese.
    Le mie ricerche erano ferme a metà 800, ove un mio avo , fervente cattolicisissimo , fece la bellezza di 13 figli che equamente si divisero il Patrimonio ed equamente finirono come era logico aspettarsi tutti in povertà , mentre l’avo chiavaliere ,tutto sommato se la cavava “onestamente”…!!
    Capirete che questo dato, non dirime ancora la questione se Veneto o Piemontese ..all’epoca ..si era un’unica nazione di chiavalieri indemoniati…

    Di certo il Bando che ci proscriveva,,era emesso dai francesi occupanti il Piemonte,dopo che Napoleon I scese la seconda volta in Piemonte ,facendo correre con le Fiamme al Culo, gli Austro Russi…ancora non è certo, ma temo che i miei antenati facessero parte di quelle “bande” che al seguito di tal Branda Lucioni, sgherro degli Austro-Russi ,in avanscoperta sotto il nome di “massa cristiana”, incendiarono il deretano e “non solo quello a valenti intelletuali e notabili borghesi e piccoli borghesi, di tendenze “giacobine”che avevano acceso il deretano a loro volta a qualche “nobilotto” nostrano prima e dopo la celebre “pace o armistizio di Cherasco….
    Mi consola il fatto che qualsiasi delitto avessero loro potuto commettere , sono tutti in paradiso , poichè “assolti ” preventivamente dai Vescovi locali, in quanto membri della crociata Austro -Russa contro i perfidi Giacobini ,simpatizzanti francesi….!!
    Che la pace sia con loro..!!
    Resta da chiarire se io sia Brigante Piemontese o Veneto…, ma a questo punto ,non ha più importanza, l’importante è che non sono un Calearo…e manco quell’? che lo ha messo in lista..per vedere di prendersi qualche voto in più in Veneto dei Faso tuto mi , e di più ancora dei possibili miei avi veneti, che io disconosco oggi e proclamo ” razza infame “,anche se assolti preventivamente ..!!

    buon Natale a tutti

    cc

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    ma tutti sanno, è un dato storico accertato che la MADONNA fosse bionda e con gli occhi azzurri con sfumature sul verde…ed è per questo che io ho sempre amato le Bionde , ,ma destino infame, ho finito per sposare una madonna castana, però con occhi verdi!

    cc

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Anita, (dimenticavo)
    il MAGIO nero si chiamava Bingo-Bongo ed anche questo è un dato storico accertato, e nessuno si mai lamentato!

    cc

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    E siamo ed eravamo tutti felici e contenti con il Medical…o come cacchio si chiama!!

  19. Anita
    Anita says:

    x CC

    Ero in auto solo per una quindicina di minuti ed ascoltavo il nostro governatore uscente, Donald Carcieri, Italo-Norvegese- Americano, dunque, diceva che la scuola, il welfare, la sanita’ e l’incarceramento degli illegali costa allo stato circa $500’000’000 l’anno.
    Siamo in deficit di $750’000’000.
    Questo lo sapevo gia’, almeno approssimativamente.

    Come sai siamo uno Stato citta’ con circa un milione di abitanti.

    Non si sa chi sono, non si sa quanti sono, NON e’ permesso chiedere se sono qui legalmente o no.
    Solo se commettono crimini interviene la ICE = Immigration and Customs Enforcement.

    Io, cittadina da mezzo secolo e tutti gli Americani devono presentare documenti per ogni transatto, ci vuole il numero della SS = Social Security o la patente con foto, anche se vado in banca per fare un deposito devo presentate la mia patente e verificano il numero, mi conoscono ma devono seguire le regole.

    Inoltre il mio Stato ha un alta % di welfare e la disoccupazione e’ al 12% ufficialmente.
    Washington dice 9.8%…credo che il governatore sia piu’ accurato

    Stranamente siamo a corto di manodopera….come si spiega ???

    Buonanotte,
    Anita

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    ma è chiaro che è tutto un complotto ordito da Fidel Castro e dalla quinta colonna interna dei Komunisti, che si sono da sempre camuffatti in Liberal.(speculatori finanziari complottisti)
    Mc Carthy lo aveva sempre sostenuto,spie comuniste e affossatori delle libertà amerikane , solo così si spiegano tante cose..

    cc

  21. carlino
    carlino says:

    Per Anita…

    WikiLeaks cables: Michael Moore film Sicko was ‘not banned’ in Cuba

    American diplomats made up a story that Cuba banned Michael Moore’s 2007 documentary, Sicko, in an attempt to discredit the film which painted an unflattering picture of the US healthcare system, the film-maker said today.

    A confidential US embassy cable released by WikiLeaks claimed that Castro’s government banned the Oscar-nominated film because it painted such a “mythically” favourable picture of Cuba’s healthcare system that the authorities feared it could lead to a “popular backlash”.

    But Moore said that far from being supressed by Havana, the film – which attempted to discredit the US healthcare system by highlighting what it claimed was the excellence of the Cuban system – was shown on national television.

    The film-maker said on his blog that the diplomatic cable, dated 31 January 2008, was “a stunning look at the Orwellian nature of how bureaucrats for the state spin their lies and try to recreate reality (I assume to placate their bosses and tell them what they want to hear)”.

    http://www.guardian.co.uk

    datele buone le notizie…

  22. carlino
    carlino says:

    Il fascismo e’ tornato…

    POLITICA & PALAZZO Proteste studenti
    Teorema Gasparri
    “Arresti preventivi”

    Clamorosa uscita del presidente dei senatori del Pdl che chiede “un altro 7 aprile 1979″ (data di una maxiretata contro i vertici del movimento di allora) per stroncare le agitazioni contro il ddl Gelmini. “Qui – osserva Gasparri – serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c’è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città”

    Se ci sono prove si proceda all’arresto, punto.

    L’arresto preventivo e’ una misura fascista (cosi’ come le “guerre preventive”) che giustifica di tutto e di piu’.

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo e volentieri pubblico:

    Segnaliamo due nuovi video dalle colline a sud di Hebron disponibili su Youtube:

    1) Esercito israeliano distrugge cisterne d’acqua a Khashem Ad-Daraj, colline a sud di Hebron: http://goo.gl/VLhZh
    La mattina di martedì 14 dicembre, cinque bulldozer, scortati da mezzi militari di esercito israeliano, border police e DCO hanno demolito cinque cisterne d’acqua nei villaggi beduini dell’area di Khashem Ad Daraj-Hathaleen.
    Per maggiori informazioni: http://goo.gl/Dg3Mn

    2) Marcia di solidarietà dei bambini palestinesi della scuola di At-Tuwani, colline a sud di Hebron: http://goo.gl/BsYjT
    La mattina di giovedì 25 novembre, al termine delle lezioni, i bambini della scuola di At-Tuwani, assieme ad alcuni abitanti del villaggio, ai docenti e agli internazionali presenti, hanno manifestato in segno di solidarietà verso i compagni provenienti dai vicini villaggi di Tuba e di Maghayir al Abeed e per protestare contro la negligenza della scorta militare israeliana che ogni giorno dovrebbe garantirne la sicurezza nel tragitto da e per la scuola.
    Per maggiori informazioni: http://goo.gl/wVaDj

  24. carlino
    carlino says:

    Una settimanella buona (ma neanche tanto)
    11 – 17 dicembreSabato 11 dicembre
    – I Finiani confermano d’essere tutti uniti sulla sfiducia. Bene. Attendiamo sfiduciosi.
    – Manifestazione PD. Bersani sale sul palco e si commuove per l’entusiasmo della folla: per così poco.
    – Napolitano in visita a Vienna. Un piacevole diversivo: le palle di Mozart anziché quelle di Berlusconi.

    Domenica 12 dicembre
    – Fini avverte il Premier che, dal 15 dicembre, FLI sarà all’opposizione. “Allora anche noi!” gli ha fatto eco Bersani.
    – Dieci anni fa la lobby Alemanno riempì di parenti e amici l’Agricoltura. Serviva concime.
    – Berlusconi annuncia ai suoi per domani un discorso di alto profilo. Naturalmente, il profilo non sarà il suo.

    Lunedì 13 dicembre
    – Voto di fiducia incerto fino alla fine. Non sai mai quando ti arrivano, i bonifici.
    – Alla Mussolini che lo interompeva Fassino dà di nuovo della “vajassa”. Alessandra ha reagito come: f.s. (dial.) Donna sguaiata e volgare incline al pettegolezzo e alla rissa.
    – Berlusconi: “La notte porta consiglio”. Lui, come sempre, ci tromberà su.

    Martedì 14 dicembre
    – Al Senato fiducia scontata. Alla Camera, invece, Berlusconi l’ha dovuta pagare a prezzo pieno.
    – Sudan. Donna frustata in strada. I poliziotti ridono. Soprattutto quelli col cappuccio e le manette.
    – Wikileaks rivela: “Berlusconi usa il suo potere per favorire Mediaset!” Certo che non gli si può proprio tenere nascosto niente a questo Assange!

    Mercoledì 15 dicembre
    – La Polidori replica a Barbareschi di non aver niente a che fare con il CEPU. Ha preferito dare la fiducia a Berlusconi, per non saper leggere né scrivere.
    – Berlusconi ora pensa ad un allargamento. Perché nell’allungamento, ormai, non ci spera più.
    – Berlusconi dice di avere ancora molti posti liberi nel Governo. E comunque la Polidori e la Siliquini possono stare sulle sue ginocchia.

    Giovedì 16 dicembre
    – Berlusconi: “Unirò i moderati”. Nel senso che passerà a saldarli.
    – Trovato il legame tra PdL e CEPU. Ma il Trota continua a negare.
    – Vespa mostra il plastico di Montecitorio. Dalla ricostruzione sembra si sia trattato di un suicidio.

    Venerdì 17 dicembre
    – Berlusconi: “Altri otto sono con me”. Se si conta anche Biancaneve.
    – Bagnasco benedice il voto di fiducia. Il Vangelo, infatti, dice che non si può servire Dio e Mammona, ma di Papino non ne parla.
    – Calcio. Il Bologna a Zanetti, ma mancano le firme. “Serve niente?” Ha chiesto Napolitano.

    Dal Fatto Quotidiano del 19 dicembre 2010

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Negli US posto fine alla discriminazione degli omosessuali
    in divisa militare”.
    Un sorprendente segno di civiltà,, diciamolo pure.

    ” kommmmmmmunisti”… mi immagino il fastidio per l’ineffabile omofoba-quaglieggiatrice d’oltre oceano e il convinto illuso, suo compare, Poppy.
    Se ne dovranno fare una ragione.

    C.G.

  26. carlino
    carlino says:

    Why Not, prima vittoria per De Magistris A processo i magistrati che gli hanno strappato le indagini

  27. carlino
    carlino says:

    Il Vaticano sceglie ancora il Cavaliere Pressioni su Casini per far affondare il Terzo Polo. Il cardinale Bagnasco vuole “governabilità”. Traduzione: la Chiesa almeno per ora non molla B.


    i vertici ecclesiastici si sentono sempre più incoraggiati a intervenire nell’arena politica e a premere sul partito di Casini perché non proceda con Fini sulla via del Terzo polo, ma raggiunga un accordo con il governo.

    Evidenti le parole pronunciate il 15 dicembre dal cardinale Bagnasco, presidente della Cei, quando ha affermato che gli italiani si sono espressi “in modo chiaro e democratico” per la governabilità e tale desiderio deve essere “da tutti rispettato e perseguito”. Pochi giorni dopo Bagnasco ha rilanciato l’appello ad un dialogo vero “nelle articolazioni dello Stato, che diversamente si inceppa”. Il segretario di stato vaticano Bertone ha invocato la benedizione divina sui governanti italiani. E l’Avvenire ha ammonito Casini a non approntare un “terzo pasticcio” (altro che Terzo Polo!).

    Benedetto XVI, ricevendo per le credenziali il nuovo ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Greco, ieri ha coronato il tutto ribadendo solennemente il diritto di intervento della Chiesa. “Lo Stato – ha detto richiamandosi al Concordato – è chiamato a tutelare non solo i diritti dei credenti alla libertà di coscienza e di religione, ma anche il ruolo legittimo della religione e delle comunità religiose nella sfera pubblica”. I legami tra l’Italia e la Chiesa cattolica costituiscono caratteristiche, ha ricordato il Papa, che “non possono essere negate, dimenticate o emarginate”. Quando è successo, ha ammonito Ratzinger, “si sono causati pericolosi squilibri e dolorose fratture nella vita sociale del Paese”. Monito chiarissimo. Seguito dall’elogio del governo Berlusconi per il mantenimento del crocifisso nelle scuole e la difesa delle minoranze cristiane nel mondo. Perché tutti capiscano l’Osservatore Romano ha titolato: “Il Papa ribadisce il ruolo legittimo della religione nella sfera pubblica”.

    Basta! Ma stracciamolo sto’ maledetto Concordato…

  28. carlino
    carlino says:

    Genova 17 dicembre 2010
    Paolo Farinella, prete – San Torpete, Genova

    Sig. Cardinale,

    speravamo che lei non fosse andato al pranzo governativo del mercato dei cardinali o, meglio, vi fosse stato escluso dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, per il quale ormai abbandoniamo ogni velleità di conversione. In ambedue i casi, lei appariva un gigante, seppure in miniatura, nonostante il suo silenzio, o peggio, il suo parlare per allusioni su tutto l’«affaire Berlusconi». Poi, inaspettato, lei rompe il silenzio per dire, con linguaggio curiale, che «il Paese chiede governabilità». L’ultimo barlume di speranza è crollato con le sue parole.


    Invece di stare dalla parte dei giusti, voi avete scelto di immergervi nella sentina e di rinnegare la vostra stessa morale, quella che esige il perseguimento del bene comune, che condanna il ladrocinio, la corruzione, la bestemmia, la bugia e lo spergiuro. Avete inventato anche «il contesto della bestemmia» per non censurare un uomo che ha avvelenato un intero Paese con la sua violenza e la sua immoralità. Ecco l’uomo del «partito dell’amore»! Trentanove «leggi private» ha emanato e voi avete taciuto!

    Lei non ha parlato quando il suo protetto si sollazzava con le minorenni; ha taciuto quando ha inaugurato «il metodo Boffo»; si è girato dall’altra parte quando ha trasformato le sue ville in sedi istituzionali con decreto della presidenza del consiglio, adibendole a lupanari con prostitute a pagamento, signorine e signore (?!) che si offrivano in cambio di posti in parlamento o in tv; lei ha taciuto quando da vero estremista comunista bolscevico (non a caso il suo amico del cuore è Putin ex Kgb) ha preso d’assalto il parlamento dissacrando l’ultimo margine di democrazia, comprando e corrompendo deputati e senatori, promettendo incarichi e scambiando soldi.

    Lei che non tralascia occasione per parlare di «principi non negoziabili». Dov’era quando tutti i principi su cui si basa la moralità pubblica, sono stati calpestati, derisi, violentati da un uomo che definire perverso è fargli un complimento? Dov’era lei, quando costui inoculava il virus dell’egoismo individualista, distruggendo il patrimonio solidale e cooperativistico che è la forza del nostro popolo? Dov’era quando inneggiava all’evasione fiscale, al disprezzo delle istituzioni e varava leggi contro il diritto internazionale, contro i poveri immigrati, immagine perfetta di Cristo crocifisso? Dov’era quando legiferava contro i lavoratori e per aumentare i precari e i disoccupati per manovrarli contro il contratto nazionale del lavoro? Dov’era, quando trasferiva alle scuole cattoliche i soldi dell’evasione fiscale, della mafia, della prostituzione, della droga e del riciclaggio (v. scudo fiscale)?

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e C. G.

    Questa storia dell’ostracismo contro gli omosessuali nelle forze armate è particolarmente idiota anche perché lo dimostra la Storia. Al tempo dei grci e di Alessandro Magno c’era la falange sacra, composta da omosessuali, preferibilmente ognuno col proprio compagno, perché era dimostrato che per emulazione e amore reciproco combattevano meglio e con più determinazione degli altri. Il generale russo che fece il culo quadro a Napoleone invasore della santa madre Russia era un omosessuale, forse anche omosessuale, cioè “ambidestro”.
    Storia a parte, resta che ogni cittadino ha gli stessi diritti degli altri, compreso quello di arruolarsi e prestare servizio come militare. Lo hanno scoperto per le donne, ma non ancora per gli omosessuali. Fermo restando che se in tutti i Paesi del mondo proibissero l’arruolamento a omosessuali ed eterosessuali, agli uomini e alle donne, sarebbe un passo decisivo verso una umanità migliore e degna di questo nome.
    Un saluto.
    pino

  30. carlino
    carlino says:

    Quando La Russa era “La Rissa”

    C’è una foto in cui La Russa è al fianco di Ciccio Franco, caporione della rivolta di Reggio, e con i leader del Msi milanese: è una immagine del 12 aprile 1973, nella manifestazione indetta dal Movimento sociale “contro la violenza rossa” furono lanciate due bombe a mano Srcm che uccisero il poliziotto Antonio Marino di 22 anni. La Russa e compagni si conquistarono la prima pagina de La Stampa di domenica del 22 aprile 1973 (Leggi il pdf 1): l’attuale ministro era indicato tra i “responsabili morali” del lancio della bomba che costò la vita all’agente

  31. carlino
    carlino says:

    Ieri sera (l’altro ieri credo), durante la puntata di Annozero, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha pubblicamente dichiarato di essere fascista, e ha anche lasciato intendere di esserne orgoglioso. Ma non è una novità, perchè già nel 2008, in presenza del solito imperturbabile presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, disse che “i soldati fascisti della cosiddetta Repubblica di Salò che combatterono per impedire l’entrata degli alleati meritano rispetto perché lottarono per difendere la patria”. E comunque non ha mai nascosto che per lui il fascismo non è stato un male. Lo “scambio di opinioni” tra lui e Antonio Di Pietro ancora una volta non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti. Di Pietro gli ha dato del fascista e La Russa ha risposto “Sei un analfabeta”. La risposta di Di Pietro non poteva essere più corretta: “Analfabeti si può essere, fascisti no!”, mentre la replica del Ministro a quest’ultima affermazione lascia sbalorditi: “Chi l’ha detto?!”. Beh, caro La Russa, se non te lo suggerisce il buon senso lo dice la legge, e tu, che sei pure laureato in Giurisprudenza, dovresti saperlo.

    L’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645

  32. carlino
    carlino says:

    P.S. non sono parole mie ma di giornalisti de ilfattoquotidiano.it

    A proposito, sig Nicotri, lei dove scrive ultimamente? Anche su giornalettismo i suoi articoli latitano mi pare.

    Cordiali saluti

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A proseguio del mio 236 (chiedo scusa a Carlino se gli frammento il suo interessante intervento):

    da notare che lo storico voto del Senato US che riconosce appieno il diritto agli omosessuali dichiarati di fare i militari non sarà più chiesto di vivere nella menzogna come finora.

    Abrogata la politica del “don’t task don’t tell” in base alla quale gay e lesbiche potevano rimanere in servizio solo a patto di non rivelare il proprio orientamento sessuale.
    C.G.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Carlino

    Non lavoro più con Giornalettismo da un bel pezzo. Troppo filoisraeliani in modo acritico, vergognoso e demenziale. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un episodio incredibile: un mio pezzo, composto da alcune decine di domande a Berlusconi non venne pubblicato perché il direttore responsabile Alessandro D’Amato lo sottopose prima a un socio della cooperativa editrice, tale Mauro Gentilini, di professione brooker, che per giunta cassò alcune domande ed espresse giudizi negativi su altre perché convinto si sapere già come Berlusconi avrebbe risposto. Insomma, un caso di cialtroneria doppia, da parte di D’Amato e da parte di Gentilini, che se la segnalassi all’Ordine dei giornalisti ne verrebbe una pesante sanzione a D’Amato. Io ero “solo” il direttore per così dire politico, dato che non volevo certo soffiare il ruolo di responsabile a chi di fatto Giornalettismo lo aveva creato e tirava la carretta più di tutti. Alle mie rismostranze D’Amato reagì da una parte pretendendo che io gli concedessi il diritto (!) di mostrare in anticipo i miei pezzi al Gentilini dei miei stivali, e dall’altra lamentandosi dei miei articoli che erano stati pubblicati. Io mi preoccupavo in prevalenza di trovare un editore con i soldi o almeno degli inserzionisti di peso, in modo che risolto il problema quattrini potessi poi passare a occuparmi del giornale a tempo quasi pieno.
    La cretinaggine di D’Amato è arrivata al punto da mandare in vacca, ritenendola una mia vanteria, la possibilità di coinvolgere come editore vero e capace l’ex amministratore delegato de L’Espresso, Marco Benedetto. Il risultato è stato che da qualche tempo collaboro al giornale online di Benedetto, http://www.blitzquotidiano.it . Sempre senza prendere una lira, ma scrivendo quello che mi pare senza censure esercitate da chi non sa stare al suo posto.
    Per il resto, scrivo qualche libro e propongo nuovi autori alla casa editrice che mi ha pubblicato gli ultimi miei due libri, scritti su sua richiesta.
    Un saluto.
    pino nicotri

  35. Popeye
    Popeye says:

    … un complotto ordito da Fidel Castro e dalla quinta colonna interna dei Komunisti, che si sono da sempre camuffatti in Liberal.(speculatori finanziari complottisti)
    Mc Carthy lo aveva sempre sostenuto,spie comuniste e affossatori delle libertà amerikane , solo così si spiegano tante cose..
    ————-
    Ogni tanto il nostro CeCi ci azzecca. Castro non centra un cacchio ma il marxismo. penetrato anche nel nostro governo, con la loro lotta di classe e redistribuzione della ricchezza mischiato con il progressismo dei cuori sanguinanti sta affondando una grande nazione. Ma la storia non finisce qui. Il Tea Party e solo l’inizio della fine di questi perdenti.

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …la redistribuzione della ricchezza..
    Robaccia da bolscevìki perdenti e non giustizia sociale, quindi!

    Poppy, quando capirai che questi tuoi concetti non hanno futuro, che siete morti anche se il padreterno (mettiamola così..) vi da la facoltà di respirare?
    Tea Party….ma si può pensare a corbellerie del genere?
    Scendi finchè sei in tempo dalla nuvoletta neocon, tra poco grandinerà e vi troverete con le classiche pezze al kulo.
    Altro che thè slavato.
    C.G.

  37. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Continui a cantartela e suonartela a modo tuo. Fai il pifferaio e il seguente topo tutto nello stesso tempo. Il Poppy non ha niente contro i gay basta che si comportano come persone decenti e questo vale per tutti non solo loro. La nuova legge non cambierà molto perché il vero ostacolo e’ per i gay dichiarati di essere accettati dai loro compagni. Nonostante la loro dichiarazione, le forze armate hanno un codice di comportamento duro per affari che hanno a che fare con il sesso. Questo vale per i eterosessuali e i omosessuali. Basta che mantengono questo comportamento al Poppy la nuova legge non fa ne caldo e ne freddo.

  38. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    C.G. crea una bufera in un bicchiere d’acqua.
    La colpa e’ mia che gli do retta.

    Buona Domenica,
    Anita

  39. Popeye
    Popeye says:

    Poppy, quando capirai che questi tuoi concetti non hanno futuro, ….
    ——–
    Caro Cerutti,
    Per adesso la storia e’ dalla mia parte. Tutti i governi che seguono questa, la tua, strada dei perdenti sono allo sfascio. Forse lo straccio che leggi, l’Unita’, non te lo dice chiaro e tondo ma questo e’ il fatto.
    Ma se vuoi continuare a sperare per questa “utopia” dove la gente fanno finta di lavorare e il governo fa finta di pagarli sono affari tuoi. Se non hai capito alla tua tenera eta’ che un individuo deve essere responsabile per se stesso non ci posso fare niente.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kara Komare,
    perchè si rivolge al Pino?
    Vuole che le riproponga il SUO post omofobo?
    Non mi piace però mettere le dita nella piaga, ma se
    proprio vuole, basta dirlo.

    Poppy : prendo atto con piacere che non sei uno di quelli
    “di cui sopra”.
    Ma dato che per ogni progresso civile starnazzi senza senso alcuno di “kommmunismo” avevo creduto, questa volta sbagliandomi, che quel gesto civile espresso dal Senato US avrebbero scatenato in te le tue fobie più che conosciute in questo blog.
    Tutto qui, no problem, sono contento per te.
    C.G.

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