La senatrice Fiamma Nirenstein vuole le dimissioni del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, collega Enzo Jacopino, reo di ospitare nella sede romana la conferenza stampa di presentazione di Freedom Flotilla 2. Meglio però si dimetta lei da vicepresidente della commissione Esteri del parlamento italiano

Mi pare sia arrivato il caso di chiedere le dimissioni della senatrice Fiamma Nirenstein, giornalista e autore di libri, da vicepresidente della commissione Esteri del senato. Anche la Nirenstein è infatti caratterizzata da quello che pare proprio possa essere un conflitto di interessi, anche se nessuno ne osa parlare per timore di essere lapidato con il lancio delle solite accuse pretestuose e spesso ridicole di antisemitismo. La nostra senatrice ha infatti casa  nella colonia di Gilo, a Gerusalemme. Come è noto le colonie sorgono su terreni e territori tolti autoritariamente ai palestinesi calpestando spesso e volentieri il diritto internazionale. Mentre i mass media italiani as usual su certi temi tacciono, o vanno a rimorchio delle versioni ufficiali, di norma taroccate, il quotidiano israeliano Haaretz ha dedicato alla nostra senatrice “colona” un articolo decisamente interessante, che la definisce più a destra della destra sia italiana che israeliana, il che è tutto dire, lei ex comunista, evidentemente più che pentita addirittura contrita, articolo che riporto per intero in basso. Mentre un gruppo di ebrei italiani ha inviato alla rivista Karnenu della comunità ebraica torinese una lettera che tra l’altro sintetizza bene l’attuale ruolo della Nirenstein, lettera della quale riporto il link che la pubblica per intero. Ma veniamo ai fatti più recenti, per i quali – sommati al resto –  credo sia il caso di chiedere le dimissioni dalla commissione Esteri.
E’ stata convocata a Roma per lunedì 13 dicembre una conferenza stampa per presentare la Freedom Flotilla 2, cioè la nuova flotta di navi di pacifisti che si prepara a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza. La conferenza stampa è stata convocata presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, non perché l’Ordine patrocini l’iniziativa, ma solo per la normale disponibilità e sensibilità democratica del suo presidente, collega Enzo Jacopino, visto anche che la notizia c’è ed è clamorosa: si tratta infatti di una sfida questa volta più massiccia, il numero di navi e pacifisti sarà notevole, compresa forse una nave di ebrei non sionisti maniacali, cioè arabofobi. Apriti cielo! Da alcuni giorni i soliti noti,  guidati as usual da Fiamma Nirenstein, questa volta in compagnia di tali Claudio Pagliara e Dimitri Buffa, giornalisti, oltre che col solito stantio supporto del sito che chissà perché si chiama Informazione Corretta quando di corretto in senso informativo ha molto poco, si è scatanata con il lancio di mail di protesta le cui parole sono pietre lapidatorie. Se non peggio. L’obiettivo di costoro sono le dimissioni di Jacopino da presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti italiani. Opperbacco!
Nirenstein&C equiparano i pacifisti della Flotilla, nove dei quali sono stati massacrati dai militari israeliani a bordo della nave Mar Marmara, ai terroristi filo Hamas, tant’è che hanno coniato il vergognoso termine di “pacifinti”. Ma tutta la loro forsennata propaganda non è riuscita a nascondere la realtà, documentata da una apposita commissione internazionale, tant’è che a quanto pare Israele, per quanto possa parere incredibile, si è accorta del suo tragico eccesso e si appresta a chiedere scusa alla Turchia, dato che i 9 uccisi, alcuni dei quali a sangue freddo, erano cittadini turchi.
Nirenstein si è distinta a suo tempo nell’aggressione “politica” contro Massimo D’Alema, reo in visita di Stato in Libano di avere accettato in dono una kefiah, il classico copricapo arabo, e lo aveva indossato qualche secondo su richiesta dei fotografi e cinefototeleoperatori  presenti. Barando come non di rado, la kefiah è diventata il simbolo del terrorismo internazionale e D’Alema è stato immediatamente bollato di intelligenza col terrorismo. E’ lo stesso modo di (s)ragionare di chi volesse accusare Gianfranco Fini di essere un sostenitore degli omicidi mirati israeliani o dei loro bombardamenti contro i civili palestinesi solo perché in visita di Stato in Israele ha indossato il keppele, cioè il tipico copri sommità del capo ebraico, offertogli dai suoi interlocutori israeliani, con soddisfazione della stessa Fiamma. Keppele sì e kefiah no? Come si vede, siamo al delirio puro e semplice. La simpatica Fiamma, aspirante Giovanna d’Arco d’Israele e per ora piccolo incrocio tra un Giuliano Ferrara e una Oriana Fallaci in sedicesimo, ha organizzato la recente maratona oratoria a Roma per Israele intitolata presuntuosamente “Per la Verità, per Israele”. Si tratta dell’iniziativa che ha visto Roberto Saviano inviare un suo video nel quale racconta le sue origini ebree e la sua infanzia in un kibbuz, confondendo stranamente anche lui tra ebrei e israeliani oltre che tra ebrei e sionisti, che è come dire confondere Saviano e i campani come lui con la camorra che in Campania spadroneggia. Ah, cosa non si fa per l’autopubblicità…
Tutta questa bella gente usa e abusa il termine terribilmente accusatorio “antisemiti” per colpire chiunque osi non allinearsi sulle posizioni israeliane, anche le più oltranziste e sbagliate, che finora hanno provocato oltre 80 mozioni di condanna e ammonimento a Israele da parte dell’Onu. Chissà, forse è antisemita anche l’Onu…, cioè il mondo intero, Mah. Non comment. Del resto anni fa Romano Prodi, all’epoca per così dire presidente  della Comunità Europea venne aggradito perché aveva osato dare notizia di un sondaggio condotto in Europa che dimostrava come per gli europei la politica antipalestinese di Israele fosse il più concreto pericolo esistente di guerra. Giusta o sballata che fosse, ed è, tale convinzione europea, l’accusa di antisemitismo agli europei e al povero Prodi è palesemente strumentale, oltre che scema. Il problema è che tutta questa bella gente finge di ignorare alcune cose. La prima è che sono semiti anche i palestinesi e gli arabi, motivo per cui a rigor di termini – che a me paiono comunque da mettere in soffitta – sono antisemiti  anche Nirenstein&C. La seconda è che già Koesler a suo tempo ha chiarito che il “semitismo” degli ebrei è assolutamente infondato: gli ebrei sono infatti un mosaico di spezzoni di etnie, le più varie: caucasiche, berbere, nordafricane, cazare, sacie. yemenite, abissine (i famosi falashà), slave, mediterranee, ecc. Koesler ha infatti dimostrato che Hitler e i volenterosi carnefici nazisti erano non solo dei criminali efferati, ma anche degli imbecilli ignoranti: il loro “antisemitismo” criminale si rivolgeva infatti contro milioni di esseri umani in gran parte europei tanto quanto lo stesso Hitler, Mussolini e le loro corti dei miracoli e dei macelli.
Con il lancio dell’accusa ormai più che abusata e strumentale di “anntisemitismo” Nirenstein&C corrono il rischio di finire come Leone Paserman, il portavoce della comunità romana condannato a pagare 50 mila euro di danni a Michele Santoro perché lo aveva accusato di antisemitismo – e ne aveva anche lui chiesto le dimissioni, anzi il licenziamento dalla Rai! – solo perché aveva osato fare il giornalista mandando in onda non le veline gradite a Paserman&C, ma un servizio che mostrava alcune sgradevoli realtà israeliane, ovviamente ai danni dei palestinesi. Forse è troppo pretendere che Nirenstein&C abbiano letto, studiato e capito i libri di Shlomo Sand, Israel Filkenstein, Ilan Pappè, Noam Chomsky, Rabkin Yakov, Ber Borochov, Anton Shammas, Sammy Smooha, Nurit Kirsh, ecc., e perfino le opere giovanili di Ben Gurion e del sionista non arabofobo Judah Magnes,  che dimostrano tutte come il sionismo si sia appropriato del pessimo mito cristiano dell'”ebreo errante” per sostenere per i propri fini politici l’insostenibile: vale a dire, l’esistenza e la compatta omogeneità del “popolo ebraico” a partire dai miti, storicamente fasulli, distrutti dagli autori citati (tutti ebrei e quasi tutti anche israeliani), di Abramo, della “schiavitù” a Babilonia e di quella in Egitto, nonché infine dell’esilio in massa dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme per mano dei romani. Nirenstein&C fanno parte del filone che confonde allegramente tra religione e “popolo”, come se esistesse per esempio un popolo protestante o uno cattolico o uno buddista o uno ateo, anziché l’insieme dei reletivi credenti. Nirenstein&C, oltre a sapere ben poco di ebraismo in quanto Storia, e magari poco anche in fatto di ebraismo in quanto miti e religione, devono essere innamorati delle tesi biologiche dei vari Ruppin e Salaman: la “pura razza ebraica” al posto della “pura razza ariana”. Ovviamente su “rigorose basi biologiche”… Il tutto per supportare l’incredibile “Legge del ritorno”, in base alla quale tutti gli ebrei del mondo possono “tornare dopo 2000 anni” nell’ex antica Giuda, detta dai romani Palestina, alla faccia dei suoi trimillenari abitanti, discendenti degli ebrei che non si sono mai mossi da dove si trovavano , che a un certo punto si sono convertiti all’islam e che sono molto più “semiti” – o se si preferisce, per dirla con Ruppin e Salaman, molto più di “sangue giudeo” – di quanto non lo siano Nirenstein e molti altri. La nostra simpatia per Israele ha delle perplessità di fronte al fatto che si tratta di uno Stato che, per dirla con Shlomo Sand, “appartiene a tutti gli ebrei del mondo, compresi quelli che vivono in altri Paesi e in Israele non ci metterebbero mai piede”, anche perché non pochi di loro, come per esempio i  Naturei Karta (= Guardiani della Città) sono contrari alla sua stessa esistenza, ma NON a chi ci vive da generazioni come i malcapitati palestinesi e più in generale i non ebrei.

Per il momento mi fermo qui. Ma credo che su questi temi ci sarà da tornare ancora. Nirenstien infatti è tra coloro che più spingono per “dare una lezione” all’Iran, ovviamente a base di bombe. Comprese quelle atomiche, stando per esempio alle convinzioni di Silvio Berlusconi confidate all’ambasciata Usa a Roma e rivelate da WikiLeaks. Convinzioni purtroppo non solo di Berlsuconi, ma anche di esperti di strategie militari citati per esempio da Giorgio Frankel nel suo libro “L’Iran e la bomba”, che smonta un’altra serie di leggende metropolitane e balle “atomiche”. Per ora concludo con la lettera alla rivista Karnenu e con l’articolo di Haaretz. Nirenstein, che di mestiere fa o faceva la giornalista, tant’è che la conobbi sia pure solo molto poco nella redazione romana de L’Espresso (allora aveva la E maiuscola…), finge di ignorare che in Israele ci sono giornalisti dello spessore e del coraggio di Gideon Levi, Amira Hass, Warshawsky, ed altri che non ragionano con il paraocchi sionista o con la logica di un rabbino razzista come Jussuf Ovadia, che è a capo di un partito della coalizione di governo e di recente ha augurato la morte a tutti i palestinesi.

LINK  DELLA  LETTERA  A  KARNENU: http://www.hakeillah.com/2_10_lettere.htm#Lettera_a_Karnenu_

ARTICOLO DEL QUOTIDIANO HAARETZ:

Nel quartiere di Gilo a Gerusalemme, uno dei più ampi in Israele, vivono circa 50.000 persone. Fino ad ora  non ha mai avuto un rappresentante al parlamento. A partire da questa settimana non è più vero. Fiamma Nirenstein, un’abitante del quartiere da 10 anni, è stata appena eletta al parlamento italiano. Se noi ci atteniamo alla definizione delle Nazioni Unite, che ritiene Gilo, nell’angolo meridionale della capitale, una colonia, si potrebbe dire che la Nirenstein è la prima “colona” a divenire membro di un parlamento non israeliano.
Questa settimana, in una serie di telefonate a Roma, fatte tra le prime voci di una vittoria vicina per la coalizione politica di destra alla quale appartiene la Nirenstein e le notizie della vittoria travolgente di Silvio Berlusconi, la Nirenstein  ha precisato in diverse occasioni di non aver richiesto la cittadinanza israeliana, ma che questo aspetto burocratico non aveva importanza per definire la sua identità. In una discussione che alternava l’ebraico e l’italiano, la Nirenstein ha detto che: “Mi sento come se avessi fatto l’aliyah [ “salita” o viaggio di ritorno degli ebrei in Palestina. n.d.t. ]”.
Durante le elezioni, la Nirenstein non mai nascosto la sua  israelianità. La sua campagna è stata incentrata sulla valutazione che Israele rappresenta l’avanguardia della democrazia occidentale nella lotta contro il mondo del terrore. “Io ho concorso per un posto al parlamento come rappresentante del distretto della Liguria. Ho tenuto comizi a Genova e in altre città della regione,” racconta, “ma alla gente non ho parlato di problemi locali. Ho detto loro che la cosa più importante per la loro identità italiana consisteva nello stare dalla parte di Israele.” La Nirenstein ha intitolato il suo libro più recente “Israele siamo noi”. Con il “noi” essa faceva ovviamente riferimento agli italiani.

Avvertimento.

Anche se l’Italia non ha grande esperienza nel campo degli attacchi terroristici ed il numero degli immigrati musulmani è piccolo al confronto di altri paesi europei, il discorso sull’importanza  della guerra al terrorismo islamico, o semplicemente come relazionarsi con l’Islam in generale è molto presente nei discorsi italiani contemporanei.
Oriana Fallaci ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a scrivere libri nei quali essa ha definito in modo diretto l’Islam come la sorgente di tutti i mali. Lo stesso Berlusconi, il leader indiscusso della destra italiana per più di una decina d’anni ha sostenuto in una delle sue comparse di pochi giorni fa: “Dobbiamo essere consci della superiorità della nostra cultura che ha portato il benessere al popolo di quei paesi che l’ hanno adottata ed assicura il rispetto per i diritti umani e religiosi. Tale rispetto certamente non esiste nei paesi islamici”.
Forse questo è il motivo per cui Berlusconi e Gianfranco Fini, socio di Berlusconi e capo  del precedente partito neo-fascista, hanno proposto alla Nirenstein di  associarsi alla loro lista congiunta, il “Partito della Libertà”.
Il padre della Nirenstein giunse in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, come soldato della Brigata Ebraica. A Firenze incontrò la madre di lei , che combatteva come partigiana contro il governo fascista e più tardi contro il regime nazista. “Io sono nata comunista”, afferma. Nella sua gioventù fece parte della generazione del 1968, fondò il primo giornale femminista in Italia e lavorò in giornali di sinistra. Dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967, cominciò a crearsi un divario tra lei e i suoi “compagni comunisti”, che ritenevano Israele un paese occupante. Lei ricorda: “Per molto tempo rimasi confusa. Nel 1982 firmai una petizione contro la prima guerra in Libano. Oggigiorno non l’avrei sottoscritta. Che cos’ ha guadagnato Israele dal suo ritiro dal Libano?”

A destra di Netanyahu:

Il suo primo viaggio in Israele fu come giornalista, e fu solo dopo questa iniziale visita che essa vi ritornò per un lungo periodo nel 1992. Per due anni gestì l’Istituto Italiano di Cultura a Tel Aviv e dopo l’assassinio di Rabin decise di dover rimanere in Israele. “Avevo la sensazione che questo fosse il luogo più interessante di tutto il mondo, come pure percepii che la mia relazione con Israele era parziale.”  Essa non ottenne la cittadinanza israeliana in quanto ritenne che un passaporto israeliano l’avrebbe ostacolata nel lavoro, ma a parte questo, lei sostiene anche che “ogni ebreo nel mondo è un israeliano, anche se non ne è consapevole. Tutti coloro che non lo riconoscono fanno un grande sbaglio.”
Nella realtà della situazione delle correnti politiche israeliane, la Nirenstein è collocata a destra del Kadima e del partito Laburista, e forse perfino del presidente del Likud,  Benjamin Netanyahu. Essa afferma di credere nell’idea dei due stati per due popoli, ma ritiene che il principio di “territori in cambio della pace” è  uno sbaglio. Non c’è alcuna possibilità di discussione su ciò, ella spiega, fino a che l’intero mondo arabo non sarà disponibile a riconoscere Israele. I negoziati con Hamas sono assolutamente fuori discussione.
Ma ci sono sondaggi d’ opinione che affermano che una maggioranza di israeliani sono disponibili a negoziare con Hamas.
La Nirenstein: “Il pubblico sostiene un compromesso con Hamas, così che esso cesserà di lanciare missili su Sderot. Ma, moralmente parlando, non ci devono essere negoziati con Hamas, che ritiene che gli ebrei sono i figli di scimmie e di maiali. Non puoi negoziare con cannibali, che mangiano esseri umani.”
E’ molto difficile discutere con la Nirenstein. Non solo per la bassa qualità della connessione telefonica con Roma, ma anche perché lei ritiene che Israele sia il punto di riferimento che dovrebbe servire di ispirazione a tutto l’occidente.
Essa afferma che “Israele è l’avanguardia di tutte le democrazie del mondo ed è venuto il tempo per l’Europa di riconoscerlo.”

Ma nella campagna elettorale ti sei incontrata con italiani che a mala pena sanno dov’è Israele. Come sei riuscita a convincerli che Israele è importante per le loro vite?

“Ho detto loro che l’Italia può imparare molto da Israele. Si può apprendere che cosa sia una vera democrazia, come può sopravvivere una democrazia in condizioni di conflitto, senza tradire i suoi principi fondamentali. Israele è una cultura di vita, la cultura di un popolo che ha sempre cercato la pace. I nostri problemi in Italia sono dati dal fatto che talvolta non sappiamo chi noi siamo. Tu puoi sapere chi sei se riconosci il tuo nemico ed il tuo amico. Israele è l’amico per l’Italia.”

In altre parole l’Islam è un nemico?

“Non sto dicendo che tutti i musulmani sono terroristi, o che tutti i musulmani sono criminali. Ma Hamas ha affermato di voler conquistare Roma, per trasformarla in un avamposto dal quale conquisterà tutta l’Europa.”

E tu pensi che Hamas voglia realmente conquistare Roma?

“Roma è un luogo molto simbolico agli occhi dell’Islam radicale. L’Italia, con la sua cultura cattolica, è un nemico agli occhi dell’Islam.”

Ovviamente, tutto ciò tocca una delle questioni centrali della recente campagna elettorale in Italia. Fini, che è designato a divenire il portavoce parlamentare nella nuova amministrazione di Berlusconi, parla frequentemente della necessità di mettere al bando la immigrazione illegale. Perfino il moderato partito social-democratico, guidato dal precedente sindaco di Roma, Walter Vwltroni, ha dedicato molta attenzione all’argomento.
“La gente sente che l’immigrazione sta minacciando le sue città, la sua cultura,” afferma la Nirenstein. “Potrebbe essere esagerato, ma gli abitanti di Firenze, ad esempio, pensano alla loro città come un tempio per le opere d’arte che vi furono realizzate. Quando vedono i gradini del duomo pieni di immigrati, restano shockati.”

Ho vissuto a Firenze. Ricordo l’Italia come un paese tollerante.

“E’ molto cambiato. C’è un intero quartiere nel quale non puoi entrare di notte. Ci sono stupri, ci sono aggressioni, c’è spaccio di droga. Ci sono scuole per immigrati dove non tengono appeso il crocifisso. Gli immigrati disprezzano la nostra cultura. Noi diamo loro lavoro ed essi scherniscono i nostri valori. C’è una profonda contraddizione tra l’Islam radicale ed i valori italiani.”
“Il problema è dato dal fatto che difficilmente troviamo un Islam moderato in Italia. Proprio l’opposto. A Roma hanno costruita una enorme moschea. Ci sono una gran quantità di moschee in Italia ed in esse operano delle scuole coraniche molto anti-occidentali. C’è la poligamia, le mogli vengono percosse ed è un fenomeno molto comune. C’è il padre che uccide la propria figlia per l’onore della famiglia. E’ logico che gli italiani se ne sarebbero accorti e che ci sarebbe stata una reazione.”

Il saluto a braccio teso [ o fascista, n.d.t.]

Nei libri della Nirenstein non trovi il sentimento aggressivo anti-musulmano che grida da ogni pagina dei libri della Fallaci. Ma mentre lei non fa parte dell’ondata di opposizione agli immigrati e ai musulmani che sta travolgendo l’Italia, appartiene però alla nuova destra che è riuscita ad ottenere un’impressionante vittoria elettorale questa settimana. Sembra che non ci sia una cosa tale quale una “via di destra” che sia di “destra” in tutta Europa: Berlusconi, il capitalista dichiarato ed il più accanito filo-americano in Europa da un lato, la Lega Nord con il suo selvaggio incitamento dall’altro, e poi Fini e il suo precedente partito neo-fascista.
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, in confronto a questo gruppo, sembrano quasi dei comunisti.
La Nirenstein non accetta “completamente” questa definizione. Per lei Berlusconi è uno di centro che riceve voti anche dalla sinistra, perché è “per gli oppressi” e vuole ridurre il loro carico fiscale. La Nirenstein si considera come “un’amica della Lega del Nord” che vuole trasformare l’Italia in uno stato federale. Essa ritiene questa un’ambizione legittima , anche se alcuni pronunciamenti della Lega  sono “sgradevoli”.
La sua vicinanza all’ex partito neo-fascista  ha creato alla Nirenstein dei disappunti durante la campagna elettorale, in particolar modo dopo che uno dei candidati di Berlusconi al senato, Giuseppe Ciarrapico, ha dichiarato con orgoglio di essere stato e di rimanere fascista. Secondo la Nirenstein, la sua candidatura “non si adatta” con la sua candidatura in quanto anti-fascista dichiarata, ebrea e figlia di una partigiana, ma ciò nonostante essa è rimasta nella stessa lista.
“Non esiste una lista perfetta,” dice.

Durante la campagna elettorale hai incontrato persone come Ciarrapico?

“Ad uno dei comizi elettorali al quale ero presente, a Genova, qualcuno ha fatto il saluto fascista. Andai dalle persone di Alleanza Nazionale ( il nome del precedente partito neo-fascista ) e chiesi chi fosse.  Dissi che io protestavo , che ero sorpresa di vedere cose del genere e che desideravo non vederle mai più.”

Ma lo stesso Fini usava fare il saluto fascista ai comizi negli anni ’60, quando tutti erano a conoscenza di dove aveva portato il fascismo.

“Io non so se Fini ha fatto quel saluto, può darsi nella sua giovinezza. Ma non so che cosa avrebbe dovuto fare di più oltre che inginocchiarsi allo Yad Vashem [ museo dell’olocausto a Gerusalemme, n.d.t.]. Avrebbe dovuto uccidersi?”

Non avrebbe potuto fare di più forse.  Ma come ti sei sentita tu, come ebrea, come figlia di una partigiana, di fianco ad un uomo che da adulto ha sostenuto il fascismo?

“Egli è stato fascista come io sono stata comunista, quando io restavo indifferente a ciò che faceva Pol Pot, quando ammiravo Che Guevara. Lo valuto come una persona che da allora si è trasformata.”

L’Italia del dopo-elezioni, dice la Nirenstein, è un luogo divenuto migliore, un luogo più stabile, un luogo senza una sinistra radicale ed una destra radicale. Lei non sa ancora che cosa farà nel nuovo parlamento. Alla Nirenstein piacerebbe occuparsi di affari esteri, ma  sa  che dovrà pagare un prezzo: Per ora rimarrà a Roma e manderà un saluto ai suoi buoni amici in Israele. Però non rinuncerà alla sua casa a Gilo, che resterà in attesa del ritorno da Roma del membro del parlamento.
[trad. mariano mingarelli]

281 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Con questi numeri non può governare” , scrivi.

    Il Nano NON avrebbe potuto MAI governare se Baffetto, Grissino e compagnia titubante avessero avuto le palle quadrate e non testicoli come mozzarelle appese.

    Parole, parole, parole ma niente nerbo contro” il rappresentante della coalizione a noi avversaria” come starnazzava il Veltroni.
    Anche lui, ricordiamolo “mai stato comunista”.

    C.G.

  2. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Caro Cerutti Gino; il discorso è lungo e assai complicato, pensavo tu l’avessi capito, cmq oggi viviamo in questo clima politico e per forza dobbiamo prenderne atto, e, ricordati caro compagno che acqua passata non macina grano.
    Guardiamo avanti con fiducia e magari impegnamoci di più nella politica attiva.
    Carissimi saluti.

  3. ber
    ber says:

    x tutti,
    ha vinto per tre voti,comperandoli,…com’e’ suo costume ed abitudine,…le azioni sono andate su,… e a Natale festeggiera’ con la banda.
    L’IDV fara’ il congresso e si organizzera’,…Bersani si convincera’ che le primarie sono indispensabili,..per tutti,..perche’ quando gli onorevoli saranno eletti dal popolo e torneranno in sede elettorale gli faranno,…” pelo e contropelo”.
    Il popolo italiano e’ fatto di c…a e come al solito non e’ colpa di nessuno.
    Auguri per feste e BUON NATALE,Ber

  4. Vox
    Vox says:

    ROMA 14 DICEMBRE
    IL FINANZIERE CON LA PISTOLA

    FOTO:

    http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/14/foto/scontri_a_roma_un_finanziere_impugna_la_pistola-10197055/1/?ref=HREA-1

    La polizia sostiene che il finanziere che si vede nella foto con la pistola in pugno “stesse difendendo l’arma dai dimostranti che avrebbero voluto impossessarsene”.

    Io sostengo che la polizia mente, per giunta in modo sciocco.
    Infatti, la sequenza fotografica racconta una storia molto diversa.

    In primo luogo, tentare di difendere un’arma estraendola dalla fondina, da sotto il giaccone, non ha alcun senso. Sarebbe stata più al sicuro, se fosse rimasta dov’era.

    In secondo luogo, come mostrano le foto, il poliziotto impugna la pistola con una mano sola e se la volesse “difendere”, ce le terrebbe tutt’e due sopra.

    Terzo, non si vede la mano di alcun manifestante protendersi nel tentativo di afferrare l’arma.

    A me sembra che quello che dicono le foto, invece, è il seguente:

    – Alcuni manifestanti TENGONO GIU’ IL POLIZIOTTO ARMATO,
    impedendogli di usare l’arma che ha in pugno. Si vede abbastanza bene come lo spingono tutti verso il basso, tant’eè vero che l’uomo è a terra in ginocchio, sotto di loro.

    – Il manifestante col cappuccio alzato sta AIUTANDO il poliziotto A RIALZARSI. Potrebbe essere un poliziotto in abiti borghesi, come quello di un’altra foto, anche lui vestito in modo similare, col giubbotto di lana e il cappuccio alzato, mentre regge in alto un bastone e dalla tasca gli pende UN PAIO DI MANETTE.

    La sequenza completa suggerisce questo susseguirsi di eventi:

    – Il finanziere estrae la pistola
    – I manifestanti si ammucchiano sopra di lui, costringendolo
    ad abbassarsi, per impedirgli di usare l’arma
    – Alcuni poliziotti travestiti da manifestanti lo aiutano, ma nello stesso tempo cercano anche loro di impedirgli di usare l’arma.
    – Questi poliziotti-finti-manifestanti, evidentemente appartengono a un corpo di polizia differente dalla guardia di finanza (e probabilmente non sono neanche black block, ma addetti al controllo ravvicinato dei manifestanti).

    Sorge spontanea una domanda:
    il finanziere ha estratto l’arma per un impulso spontaneo (oltre che totale idiozia), o aveva il compito di farci scappare un morto? Io propendo per la prima risposta, ma tutto è possibile.
    Possiamo solo rallegrarci che nessuno sia stato ferito o ucciso.

    Resta da vedere come si arrampicheranno sugli specchi le “autorità” nel tentativo di vendere al pubblico la storiella della “strenua ed eroica difesa dell’arma”.

  5. Vox
    Vox says:

    @ Caro Striscia Rossa,
    non so se ieri hai guardato Ballarò. C’era l’ottima PD (malgrado la provenineza democristiana) Rosi Bindi e ha parlato bene, come del resto ha fatto anche Vendola. Ma devo dire che Paolo Mieli ha avuto ragione in una sua osservazione: il PD, oltre a combattere il bellachioma, dovrebbe insistere maggiormente con la presentazione di un programma chiaro e semplice, che attragga i voti di coloro che oggi o sono indecisi, o hanno perso la voglia di andare a votare.

    La sfiducia nel PD non è nata per caso, molti ricordano benissimo il famoso, ottimo programma di Prodi PRIMA delle elezioni della legislatura precedente, disatteso DOPO le elezioni e causa, in buona parte, di quanto stiamo vivendo oggi, grazie al ritorno di B.

    Tutti noi, anche chi non votò PD, ma era a sinistra, rimase basito e furibondo perchè, mentre il punto 1 del programma diceva: cambiare la legge elettorale e il punto 2: risolvere il conflitto di interessi, il primo provvedimento che fu invece preso fu L’INDULTO.
    Ovvero, un suicidio politico, veramente da co@@@oni.

    Dalla caduta del governo Prodi (una grande occasione – perduta – di sbarrare la strada al nano malefico) a oggi c’e’ stata un’incredibile girandola di “primarie” e si è avuta la netta sensazione che il PD fosse troppo occupato a guardarsi l’ombelico, per pensare a fare una vera opposizione, pur avendone il potenziale (almeno in teoria).

    Bene che il segretario sa diventato Bersani, ma ora basta co ‘ste primarie, con il “Berlusconi se ne vada” e la teoria, datevi da fare sul serio, offrite al pubblico non solo un programma alternativo (che tutti aspettano), MA ANCHE UNA NUOVA VISIONE.
    E’ solo questo che può attrarre voti. Continuare a dire, poi, come fa l’imbattibile (in citrullagine) Vetroni che non si è mai stati comunisti è ridicolo, controproducente e francamente sgradevole. Non c’e’ nulla di più detestabile degli ex-qualcosa che cercano di giustificarsi non si capisce di che. Fanno solo pena e li disprezzano sia gli amici che i nemici.

    Mi sembra inoltre che, se correte da soli, senza il resto della sinistra, l’avranno vinta di nuovo B & Co., hanno lo zoccolo irreducibile del loro elettorato (un 26% di italiani) sempre e malgrado tutto con loro, più l’11% dei legaroli, e potrebbero addirittura avere, stavolta, quei professionisti della prostituzione politica chiamati “radicali”.
    Una scivolosissima e rivoltante intervista al loro guru Pannella, che non ha mai voluto dare una risposta diretta al giornalista (“Noi radicali ci schiereremo alle prossime elezioni come riterremo opportuno, siamo sempre imprevedibili”), unita alla loro storia previdibilissima, dà da pensare.

    Se mettiamo insieme tutti questi numeri, risulta chiaro chi vincerà di nuovo, non credi? Col risultato che il Berlusca se lo porterà via, alla fine, solo la morte naturale. E per allora, il degrado del nostro paese sarà completo e definitivo.

  6. Vox
    Vox says:

    la prima manifestazione a cui ho partecipato era contro la legge truffa nel ’53 (a 11 anni) l’ultima, per ora, quella di sabato 11 a Roma …. e … lottare per un mondo migliore non mi è ancora venuto a noia!!!
    @ Caro AZ, condivido e stimo.
    Mai arrendersi, mai perdere di vista i veri obiettivi.
    La storia cammina lentamente, ma cammina grazie a tutti coloro
    che perdurano.

  7. vox populi
    vox populi says:

    Qualcuno a quel tal rodolfosionista lì sopra dica che a Gaza Vittorio Arrigoni testimonia giornalmente della fame e dell’ embargo, dell’ acqua tagliata 4 ore al giorno assieme alla luce da parte degli israeliani, del muro da cui g,i israeliani gettano i rifiuti e dei bambini che vanno a raccattare nella spazzatura quel che passa per il convento come accade nelle favelas di Rio. I libri di Arrigoni sono in vendita e portano anche materiale fotografico.

    W la Freedom Flotilla, stay human

  8. Vox
    Vox says:

    A scanso confusione,
    vorrei far notare che
    colui che si firma Vox Populi
    è un’ altra persona.

    Detto questo, condivido il suo post 108

  9. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Sono confusa, ho seguita la storia riportata da Republica.it. ed anche commentata da lei.

    Ho letto due giornali Italiani ed un video in TV negli US, riportato da Roma, ed anche li’ c’e’ confusione, le notizie sono discordanti…..
    Sembra cha almeno alcune foto non siano avvenute a Roma, ma in Atene.

    Ci sono infiltrati, questa foto ingrandita descrive gli scarponi usati, ma sembra che questo non sia avvenuto a Roma.

    http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash1/hs749.ash1/164021_1630079005670_1647472754_1440858_482079_n.jpg

    Quello che e’ sicuro e’ che ci sono stati scontri in ambedue le citta’….

    Anita

  10. sylvi
    sylvi says:

    Ben ritrovati a tutti.

    Sono a Trieste dove i dottori non mi proibiscono internet o la lettura perchè non faccio” moto perpetuo”, e soprattutto mi sono rifiutata di indossare le calze- corazza antitrombo!!!
    Non è stata una passeggiata, ma tutto è andato bene.
    Con una certa prudenza, ma cammino senza sostegni.

    Ero in camera con una graziosissima vecchietta veneziana che mi ha rinfrescato il venessian,mi ha raccontato molte storie antiche che avevo dimenticato, quelle da peli nel naso.
    E meno male, perchè la TV mi dava solo canale 5 e rete 4…, da spararsi!!!..con la scusa del digitale che cambia…e la mia informazione arrivava
    con la mazzetta del marito.

    Non concentrandosi soltanto sulle previste sofferenze, è stata un’esperienza…varia …ma che mi ha dato molte conferme.

    Intanto buona serata e buonanotte!

    Sylvi

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo e x vox populi

    Non c’è bisogno di citare Arrigoni, ci sono anche i libri dell’israeliano Ilan Pappè e dell’ebreo americano Noam Chomsky, uno dei massimi intellettuali viventi. Per esempio, il recente libro “Ultima fermata Gaza”, che fa accapponare la pelle anche perché mostra di queli panzane viene nutrita la nostra opinione pubblica quando si tratta di Israele, usata dall’Occidente per fare carne di porco dei diritti palestinesi e più in generale degli arabi e degli islamici che fanno una politica che non ci piace.
    E’ curioso che Rodolfo dica “La situazione venutasi a creare a Gaza e´il prodotto degli errori fatti dagli stessi. E gli errori si pagano amaramente”. Sì, è proprio curioso, perché è la stessa minchiata che la Chiesa ha detto per 16 secoli per giustificare il suo odio contro gli ebrei, destinati a “pagare duramente” un altro e ben noto “errore”: anziché votare Hamas votarono Barabba, “colpevoli” quindi, secondo i miserabili concetti di giustizia dei religiosi di professione, di deicidio, vale a dire della crocifissione del povero Cristo.
    Gli osservatori internazionali hanno certificato che le elezioni a Gaza si svolsero regolarmente. Però non secondo i desideri di Israele e dello zio Sam. Ecco l’errore fatale, da “pagare duramente”. Chissà perché allora far svolgere le elezioni se non se ne accetta il risultato. In ogni caso, il voto ad Hamas è una delle conseguenze scientemente perseguite da Israele con il suo ormai sessantennale umiliare in mille modi diversi e spesso massacrare i palestinesi.
    Chomsky ricorda che sì, è stato rapito da Hamas il caporale Shalit, ma nei giorni precedenti gli israeliani avevano rapito due civili di Gaza, che andavano ad aggiungersi agli altri mille rinchiusi nelle carceri israeliane senza un motivo. Senza contare i morti ammazzati dai soldati ancora oggi per puro capriccio tra i contadini che per non crepare di fame tentano di andare a coltivare la loro terra nello spazio che corre lungo il confine imposto da Israele con almeno un chilometro di profondità interdetto per “motivi di sicurezza”. E già, perché ogni palestinese è un terrorista….
    pino nicotri

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Forza, Sylvi! Bentornata. Spero si rimetta presto in piena forma.
    Un caro saluto.
    pino

  13. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    ti ho pensato.

    Ti pensavo questa mattina ed in giornata volevo lanciare l’allarme nel forum…

    “Sylvi manca da troppo tempo…spero che scriva presto!

    Queste cose prendono tempo, fai pazienza e quando tutto sara’ finito te ne dimenticherai e ringrazierai l’assenza del dolore.

    Sulle calze antitrombo…non necessariamente quelle corazzate, ma le calze elastiche non sono ingombranti e puoi evitare problemi piu’ seri.

    Ti faccio i migliori auguri e spero che tu ritorni presto su questo forum, accogliente, amichevole, quasi giulivo…fa bene alla salute ed e’ uno stimolo contro la depressione………….. :-)

    Un forte abbraccio,
    Anita

  14. Vox
    Vox says:

    MORIRE DI LAVORO
    LA STORIA DELL’8 MARZO SI RIPETE
    ANCORA E ANCORA E ANCORA…

    Bangladesh
    Operaie di una fabbrica del noto marchio GAP (tra l’altro, filo-isreliano e incluso nella lista del boicottaggio) restano intrappolate nell’edificio in fiamme.

    http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/14/bangladesh-clothes-factory-workers-jump-to-death

    Workers jump to their deaths as fire engulfs factory making clothes for Gap

    Dozens of workers jumped to their deaths and more than 100 were injured when a fire swept through a Bangladeshi factory that makes clothes for high street retailer Gap today.
    Witnesses said the blaze – at the factory just outside Dhaka – engulfed the multistorey building, forcing some of those trapped inside to leap from the windows. The fire comes after repeated warnings about fire safety at factories making clothes for western retailers.

    ===

    Dall’8 Marzo 1908 (quando le operaie di una industria tessile di New York morirono in un incendio scoppiato nella fabbrica, perche’ le uscite erano state bloccate) e fino a oggi, certi datori di lavoro non hanno ancora imaparato nulla sulla sicurezza per i lavoratori (vedi anche recente caso Thyssen Krupp).

  15. Antonio Zaimbri
    Antonio Zaimbri says:

    Per quel che concerne gli scontri di Roma e le foto di comportamenti strani, niente di nuovo anche in questo caso, lo ha spiegato tempo fa Cossiga, quando un movimento prende forza si infiltrano un po’ di agenti provocatori che creano o accentuano gli episodi violenti, l’opinione pubblica si indigna e scatta la repressione su tutto il movimento, semplice, lineare, un copione che si recita da più di 40 anni, per fortuna oggi è più facile smascherarli ed informare.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Striscia rossa (103)

    “Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena nel 1994 che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa Letta. Non abbiamo fatto la legge sul conflitto d’interessi, abbiamo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni e durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte”.

    (Luciano Violante)

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    YAIR NAVEH NOMINATO VICE CAPO ESERCITO ISRAELIANO”L’Alta Corte di Giustizia non gli interessa , non riconosce i diritti umani, odia gli arabi. Ma adora uccidere. Nessuno è più adatto di lui a stare quasi alla testa dell’esercito più immorale del mondo”. Il commento di Nurit Peled alla nomina di Yair Naveh.
    —————————————————————
    In aggiunta alle continue confische di terre messe in atto da Israele a danno dei Palestinesi.
    Proprio come i nazi con gli slavi e gli useggetta con gli indiani. U.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    E così pare proprio che chi a Gaza ci è stato veramente non abbia visto ville od alberghi con piscina né supermercati traboccanti di merci …..
    Chissà mai dove le prendono certe foto il pregevole signor Popeye e l’ineffabile signora Anita? Magari il MEMRI ed i servizi di contro informazione israeliani ne sanno, come sempre, molto. In tema di bugie gli israeliani sono maestri, proprio come in tema di terrorismo: non hanno mai fatto altro in tutta la loro (breve) esistenza. U.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Gino,
    questa di Violante non la sapevo.
    Ed in cambio la corte del Banana chiamava Violante il nostro Višinskji, il che dimostra come sia costume di coteste canaglie attaccare proprio coloro che li hanno molto aiutati per avere ancora di più.
    E ti pare che io potrei votare per il partito del Baffetto, del Bruco (il quale afferma di non essere mai stato kommunista, cosa di per sè non grave ma curiosa in uno che è stato segretario del partito e per anni direttore del giornale di partito. E se non era kommunsta perchè non è andato da un’altra parte?), dello Stecco (creatore della sinistra per Israele!)…. e del piccolo ed astuto Višinskji?
    Eqquandomai? U.

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    un bentornata!!!!! anche da parte mia.
    E’ stato un piacere aprire il Blog e ritrovarti in via di guarigione..
    Strigi i denti e fai quello che ti dicono i riabilitatori.
    Bisogna “sopportarli” stoicamente !
    Nè so qualche cosetta anche io che se sopporta “una” da circa anni 40,ovviamente ..scherzo!!
    Ma “sforzati “ora ” a recuperare , sotto la loro assistenza e il tuo “buonsenso ” ovviamente..per riprendere il lanci con il “paracadute” aspetta ancora qualche mesetto!

    ciao

    cc

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x U.
    per questo sarebbe opportuno cacciarli tutti e ricominciare da capo.
    TUTTI, compreso Renzi il fiorentino, il quale pontifica, rottama (sob!), chiacchiera, sbrufola…e quatto-quatto se ne va a fare la questua ad Arcore.

    Se ripenso ai Berlinguer, ai Lama, agli Ingrao e GENTE del genere mi vengono su, porcaccia miseria, certi magoni…

    C.G.

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Anche dal Gino un augurio.
    In gamba!

    Quando da ragazzo giocavo a pallone (Quarta Serie, la C2 odierna)
    fecero due interventi al ginocchio destro in un intervallo di due anni.
    Ci vuole tempo pazienza e terapia rigorosa ma poi, a parte quando cambia il tempo, non si hanno più fastidi.
    C.G.

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Don Abbondio Bondi, ministro (sic!) per i Beni Culturali, in una lettera indirizzata al PD lancia un appello per un eventuale ritiro della mozione di sfiducia nei suoi confronti e che comincia così:

    “Cari compagni, vi spiego perché non dovreste sfiduciarmi (….).

    CARI COMPAGNI!

    Dopo si meravigliano che c’è gente che va in piazza e sfascia tutto.
    C.G.

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bella questa lettera di Saviano……
    http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/16/news/lettera_saviano-10251124/?ref=HRER3-1


    Ne´ho sentito uno…di quei imbecilli mentre guardavo le immagini che gridava :-
    “Sono minorenne….sono minorenne” ….e come un fulmine nel mio cervello mi sono ricordato dei giovincelli Palestinesi imbottiti di tritolo.
    Potrebbe essere….la lettera di Saviano….indirizzata anche ai Palestinesi…..che fino ad ora non hanno dimostrato di avere propositi di pace ….i Kassam che ancora oggi colpiscono il territorio Israeliano….i bambini imbottiti di esplosivo …esasperano la situazione e fa´allontanare la pace sempre piu´. Rodolfo

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Buone notizie tra tanta monnezza:

    “Di nuovo a Gaza e di nuovo via mare. Dopo la strage del maggio scorso, quando la marina israeliana attaccò il convoglio umanitario “Freedom Flottilla” uccidendo nove cittadini turchi, gli attivisti internazionali avevano promesso che sarebbero ritornati nella Striscia. Una promessa che sta diventando realtà. Infatti sei associazioni internazionali hanno dato vita alla coalizione della Freedom Flotilla 2.

    La nuova missione umanitaria in terra di Palestina si annuncia ancora più grossa della precedente: venti navi pronte salpare in primavera e 40 paesi coinvolti, dal Canada alla Malesia.

    Nei giorni scorsi è partito dall’India una carovana di aiuti umanitari che raggiungerà Gaza via terra.

    Nel convoglio di navi è prevista anche la partecipazione di un’imbarcazione italiana: la “Stefano Chiarini”, dedicata al giornalista del Manifesto scomparso tre anni fa.

    L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti a Roma. Una decisione che ha fatto andare su tute le furie i giornalisti Fiamma Nirestein, Dimitri Buffa e molti esponenti della comunità ebraica romana che hanno chiesto le dimissioni del segretario nazionale Enzo Iacopino. Alle accuse l’esponente dell’Odg ha risposto che “i giornalisti italiani sanno cos’è la violenza e nessuno di loro simpatizza per Hamas, né è contento di vedere saltare in aria autobus di bambini israeliani da chi si fa esplodere per chissà quale motivo”.

    Dal tavolo della presidenza hanno preso la parola i rappresentanti dei vari paesi coinvolti nell’iniziativa umanitaria.

    Germano Monti, della coalizione italiana, si è detto orgoglioso: “La partecipazione di 60 associazioni del nostro paese testimonia che la Freedom Flotilla da noi è in moto.”

    Fra gli interventi più attesi quello di Huseyin Oruc, rappresentante del’IHH turca (associazione che la Nirestein vorrebbe inserire nella black list delle organizzazioni terroristiche europee). Che ha detto: “la nostra attività è estesa a molti paesi, abbiamo fatto progetti per i rifugiati palestinesi ed adesso la nostra forza è aumentata. Avevamo sei, nove, navi, ora ne abbiamo circa 50. Siamo stati attaccati in acque internazionali, ci hanno messo in prigione e la nostra voce è stata ascoltata solo dopo le pressioni delle organizzazioni internazionali. Ritorniamo a Gaza, simbolo della violazione dei diritti umani.”
    —————————————————————————–
    Quando la Fiammetta va su tutte le furie il significato è uno solo:
    gli rode.
    E se gli “rode” significa che gli attivisti stanno facendo un buon lavoro.
    C.G.

  26. Shalom
    Shalom says:

    x Rodolfo

    Non spari le sue solite luride cagate. Nicotri le ha suggerito dei buon libri di ebrei israeliani per ripulirsi il cervello dalle tossine della propaganda. E’ dimostrato in mille modi che e’ Israele che non ha mai voluto la pace, a partire dalla pulizia etnica e dalle stragi del ’48, grazie all’appoggio Usa e alla lurida ipocrisia europea le cui mire e interessi erano e sono solo il petrolio. Israele ha sempre voluto spingere i palestinesi alla disperazione per spingerli al terrorismo e poterli cosi’ piu’ facilmente demonizzare. Terrorismo si noti bene inventato dai sionisti facendo saltare l’hotel King David che massacro’ piu’ di 80 militari e civili inglesi.
    I criminali al potere in Israele e i propagandisti come lei e la ridicola Nirenstein, senatrice nel senato italiano ma colona di Gilo e moglie di un ufficiale dell’esercito e dei “servizi” israeliani, porteranno Israele al disastro e il mondo a una nuova guerra.
    Siete feccia. Feccia maledetta da Dio.
    Shalom

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Quando gli inglesi sono sbarcati in Nord America hanno incominciato a coltivare delle terre. Poi, crescendo di numero, hanno incominciato a spingersi verso Ovest invadendo i territori degli indiani. Costruivano un forte intorno al quale creavano delle coltivavazioni, poi avanzavano ancora, costruivano un altro forte e creavano altre coltivazioni. Si infiltravano sempre più nel territorio indiano e quando gli indiani reagivano li accusavano di non volere la pace , distruggevano la tribù che aveva reagito combattendo e ricominciavano il gioco con la tribù immediatamente più ad Ovest. Sempre promettendo che quell’espansione sarebbe stata l’ultima – poffarbacco! – e chiedendo agli indiani di rispettare i nuovi confini costruiti sempre sulla distruzione dell’ultima tribù. Gli Useggetta hanno applicato lostesso sistema e, di trattato di pace in trattato di pace, sono arrivati fino all’Oceano Pacifico, ma sempre accusando gli indiani di volere la guerra.
    Chissà perché la questione palestinese mi sembra proprio uguale alla questione indiana.
    Questi brutti terroristi dei Palestinesi dovrebbero decidere a farsi seppellire una volta per tutte, così finalmente ci sarà la pace! Ouuuhhhhyeaaaahhhhh!!!! U.
    PS. Pretendere che il pregevole e gegnale signor Popeye e l’ineffabile signora Anita capiscano che Israele sta scappando di mano perfino a loro è, ovviamente, troppo.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma vede caro Shalom…..i libri non sono altro che nuove supposizioni…possono essere anche non vere o contenere mezze verita´.
    Qui non si tratta di libri ma di convinzioni…..e di fede.
    Io potrei consigliare a lei ed a Nicotri Libri come la Bibbia …il Talmud….Il Libro dello Splendore…Libri molto antichi .che se letti bene , ben capiti e ben interpretati risolverebbero tutti i problemi di questo mondo.
    Purtroppo molti di voi vanno a cercare il negativo prendendolo alla lettera …. senza riflettere e senza analizzare. Mi stia bene.
    Rodolfo

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vallo a dire a quelli tenuti segregati da decenni.
    Vallo a dire a chi è stato scippato del loro fazzoletto di terra.
    Vallo a dire a chi sono state tagliate le condutture d’acqua.
    Poi ci racconti.
    Anche delle scarpate in faccia che ti sei preso.
    Vai.
    C.G.

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI :

    SANDRO BONDI.

    Caro Ministro,

    molte delle ragioni che TU affermi,possono essere “onestamente ” prese in serie considerazione.
    Quello che mi stupisce di più è l’accostamento che tu fai con la “Vecchia Scuola” in cui tu sei nato e il richiamo della foresta a cui Tu ti appelli oggi ,per Salvarti IL CADREGHINO.

    Non credo che Tu a quella Scuola “seriamente parlando” hai mai capito un Caxxo di niente.
    Poiché, se avessi mai capito qualche cosa, avresti almeno dovuto capire come funziona “IL Potere” e pertanto quando sei andato ad Arcore in compagnia del tuo Compaesano Cascella per la costruzione del Mausoleo , accettando le Avances del Satrapo di Arcore ,avresti dovuto avere ,ben chiaro in mente,che la Tua Defezione, comportava una serie di “rischi” …
    Pertanto ,in “Primis” avresti dovuto pararti il sedere per almeno un cinquantennio…prima di vendere il ” medesimo”..

    Caro ex- compagno , ora che sei “esposto” in prima persona ad un possibile contraccolpo dei “giochi” di potere ,data una maggioranza instabile ,su tre voti , sembreresti invocare OGGI un “raziocinio politico”..
    Caro compagno o ex-compagno…rassegnati al tuo destino..sei un Uno qualsiasi..di cui sostanzialmente frega un “cacchio” a tutti..sulla scena più grande ..in sostanza potresti essere tranquillamente sacrificato, che tanto tra Sei mesi , nessuno più si Ricorderà di tè..e l’Italia va avanti ugualmente..

    Se invece il tuo è un tentativo ben orchestrato” per mettere in difficoltà i tuoi vecchi compagni…e sei sicuro del risultato finale..allora Chapeau ,ricordantoti però che nonostante tutto , Sei e resti un Uno qualsiasi…sacrificabile sempre ….
    In sostanza segui la Storia di personaggi del Tuo calibro..finiti nel dimenticatoio della Storia…come nullità..perdenti..
    Salvo aver racimolato una buona uscita e una buona pensione..il che non gusta guasta mai..
    Caro ex-compagno Bondi..in sostanza che IDDIO ti conservi la salute a lungo..e buona notte..!!

    tuo
    cc

  31. Vox
    Vox says:

    Così, dopo un’evoluzione post mortem di sei mesi, i pacifisti e volontari turchi, armati di medicinali, quaderni, matite colorate e sedie a rotelle per gli indiani del XX e XXI secolo, sono finalmente diventati “terroristi”.

    Devono proprio fare una paura terribile agli israeliani, morti più ancora che vivi. E possiamo capirli. Infatti, quel sangue è l’ennesimo chiodo nella bara del loro apartheid, sempre più in pericolo di crollo ogni giorno che passa.

    Odiare il Male vuol dire amare il Bene.
    Egalitè, Libertè, Fraternitè!
    Amen

  32. Vox
    Vox says:

    E così pare proprio che chi a Gaza ci è stato veramente non abbia visto ville od alberghi con piscina né supermercati traboccanti di merci …..
    Chissà mai dove le prendono certe foto
    @ Uroburo

    In Libano e Giordania.
    Poi le fanno passare per Gaza,
    sperando che pochi possano
    andare a controllare di persona,
    o che quei pochi, al ritorno,
    tacciano.

  33. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    PS. Pretendere che il pregevole e gegnale signor Popeye e l’ineffabile signora Anita capiscano che Israele sta scappando di mano perfino a loro è, ovviamente, troppo.
    —————————————————————————–

    Caro Uroburo,

    Non ho mai commentato sulla questione Palestinese e Israeliana.
    Ci sono troppe notizie discordanti, francamente negli US non se ne parla molto, non sono notizie del giorno come in Italia.

    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Solo per farle vedere che non me lo sono sognato, ho fatta una brevissima ricerca sull’autore degli articoli su Gaza Mall e piscina…

    “Tom Gross” is a British-born journalist and international affairs commentator, specializing in the Middle East.
    He was formerly Jerusalem correspondent for the London Sunday Telegraph and for the New York Daily News. He is a contributor to The Wall Street Journal and National Review in the United States, to The National Post in Canada, to The Australian in Australia, and to The India Times in India.

    He has also written in Britain for The Daily Telegraph, Spectator, Evening Standard and The Guardian, among other publications, and in Israel for Ha’aretz, Ma’ariv and The Jerusalem Post, and in Iran for a number of opposition websites
    Much of his work has concerned the way the international media covers the Middle East.
    His article “The Forgotten Rachels”, in regards to Rachel Corrie, caused an international stir. He has been sharply critical of the BBC, arguing that their Middle East coverage is strongly slanted against Israel.
    In addition, he has subjected the coverage of Reuters and CNN to scrutiny.

    Continua……

    http://en.wikipedia.org/wiki/Tom_Gross

    Non ho il tempo di leggerlo tutto, e’ mattina per me…..

    Anita

  35. controcorrente
    controcorrente says:

    UN IMPROBABILE ACCOSTAMENTO STORICO, MA CON QUALCHE AFFINITA’…NAPOLEONE III (alias Luigi Bonaparte quello del 18 Brumaio) e Silvio Berlusconi..(alias il Chiavaliere di Arcore)..

    Se è vero ,come sovente è vero che la Storia da tragedia si trasforma in farsa…allora qualche piccola affinità tra i due vi può essere..nel senso che i commentatori dell’epoca, che non avevano capito una sega di politica a volte si confondono con i nostrani, anche se apparentemente più scafati , e proprio per questo più reninenti a dire la verità , tra imbonitori di vario “genere”..

    Karlo Marx colse perfettamente nel segno ,quando definì soggettivista l’analisi di Victor Hugo e oggettivista quella di Proudhon nei loro” Napoleon le Petit” e La Révolution sociale démontrée par le coup d’ètat”.
    Il primo “grande romanziere” finiva per rendere grande il “nostro piccolo Napoleon,con la sua insistenza nel descriverlo come un
    “cattivone” caduto dal cielo come fulmine a ciel sereno,come se una mente diabolica altissima fosse stata paracadutata sulla Francia, senza accorgersi che in realtà in questo modo finiva per rendere grande un “mediocre ” oltre i suoi meriti, il secondo Proudhom,lo vedeva invece come “puro ” risultato”di una evoluzione storica.

    Berluscon, è si in parte un risultato di un’evoluzione storica italiana,meno che mai un’eroe cattivo..è solo un risultato di uno stato dell’economia italiana in cui la solita italietta padronale ha pensato di aggirare “i problemi” storici italici pensando di cavarsela all’italiana (stellone)..e di moltissima parte della pubblica opinione che ha sempre pensato a quello….( di cavarsela a buon mercato)..

    Oggi con l’Europa che incombe, les Italiens si sveglieranno presto scoprendo come al solito che il nostro è un Petit Petit Napoleon,che scapperà con il malloppo quanto prima,e noi pagheremo amaro il disastro di Sedan, che si avvicina…!!
    Ma siamo “vaccinati” ai disastri ,solo che temo che questa volta ,nonostante tutto ..sarà peggio della sveglia dell’ 8 Settembre..!!,nonostante che non siamo stati bombardati,salvo che di sciocchezze giornalistiche in quantità industriale..allora bisogna dire che nulla è cambiato ,anzi …!!

    cc

  36. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Il testa di minchia scappellata

    Quelo che dalla Germania copia e incolla stronzate sioniste e quando scrive qualcosa di suo sono idiozie galattiche.
    Faccio anch’io copia ed incolla … e sottoscrivo il post # 137 di Gino
    “Vai a cagare insieme a Fiammetta.
    Vai.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

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