Gasparri straparla invocando “un nuovo 7 aprile a base di arresti preventivi”. Cossiga si rivolta nella tomba, perché sa bene per esperienza diretta che così Gasparri spinge al terrorismo

Scrivo con qualche approfondimento per il blog quanto scritto questa mattina per il giornale online Blitzquotidiano a proposito della bella idea del’onorevole Maurizio Gasparri di mettere in galera preventivamente un po’ di studenti per evitare disordini di piazza. Idea che ci ricorda come Gasparri sia rimasto un fascista, e del resto il suo camerata ministro Ignazio La Russa di essere fascista se ne vanta anche in televisione senza che per questo il presidente della Repubblica ne imponga a tutti i costi la destituzione. L’onorevole Gasparri, che quando era minstro delle Telecomunicazioni si lustrò come servitore degli interessi televisivi e massmediatici del suo grande capo Silvio Berlusconi,  non sa di cosa parla, perciò invoca “arresti preventivi e un nuovo 7 aprile” straparlando non solo riguardo l’anno degli arresti, avvenuti nel ’79 e non nel ’78 come ha detto lui, ma anche riguardo la sostanza. Andiamo però per ordine, spiegando prima di tutto cos’è stata l’ondata di arresti del 7 aprile 1979, passato alla storia giudiziaria e giornalistica come “il blitz” per antonomasia. E aggiungendo subito che il ministro degli Interni di allora, Francesco Cossiga, ebbe poi modo di dichiarare pubblicamente d’essersi pentito di avere mandato i carabinieri e la polizia a reprimere sempre, soprattutto nel ’77,  le manifestazioni di piazza, all’epoca spesso molto più violente di quelle che hanno sconvolto Roma nei giorni scorsi. Cossiga se ne pentì perché riconobbe che proprio quella repressione spinse troppi giovani verso il terrorismo brigatista, che nel ’78 tra l’altro rapì e uccise lo statitsta e uomo di governo democristiano Aldo Moro. Non so se l’onorevole Gasparri se ne renda conto, ma la sua invocazione equivale quindi a invocare la rinascita del terrrorismo.
Dunque: quel giorno il pubblico ministero Pietro Calogero fece arrestare una dozzina di personaggi, me compreso, con in testa il professore universitario di Dottrina dello Stato Antonio Negri, detto Toni, e altri leader o supposti tali di spezzoni del movimento extraparlamentare di sinistra chiamato Autonomia Operaia, come per esempio gli allora famossissimi Oreste Scalzone e Franco Piperno, ex leader con Negri del disciolto gruppo di Potere Operaio, ma compresi assistenti universitari di Negri che non c’entravano nulla di nulla se non solo con i suoi studi e libri, come Luciano Ferrari Bravo e Alisi Del Re. A quell’epoca imperversavano le Brigate Rosse (BR) e Prima Linea (PL), dedite a quella che loro chiamavno lotta armata e che altri chiamavno terrorismo. Le vittime uccise dalle BR e da PL erano purtroppo sempre più numerose. Tra gli altri, nel ’78 era stato rapito e ucciso l’onorevole Aldo Moro, con il massacro della sua scorta. Per cercare di rintracciare i responsabili del sequesto e dell’uccisione di Moro e della sua scorta il ministero dell’Interno decise di far trasmettere alla Rai  e alle radio e tv private le registrazioni delle intercettazioni di alcune telefonate di brigatisti alla famiglia Moro fatte per tentare di dettare le condizioni per la liberazione del rapito. Una delle telefonate mandate in onda era invece al professor Tritto, un amico di Moro, e venne fatta per dirgli dove si trovata il cadavere di Moro, cioè in una Renault rossa parcheggaiata in via Caetani, a Roma.

Fu così che nell’estate del ’78 un assistente di matematica alla facoltà di Ingegneria di Padova, Renato Troilo, ex di Potere Operaio passato al Partito comunista, si recò in questura per dire che la voce della telefonata a Tritto gli pareva fosse la mia. La questura trasmise la “testimonianza”, definendola di “fonte solitamente attendibile”, cioè a dire come se Troilo fosse un informatore abituale della polizia, sia alla procura della Repubblica di Padova che a quella di Roma, competente per il delitto Moro.  La procura di Roma, ben sapendo che quella voce non era mia ma del brigatista Valerio Morucci, cestinò l’informazione. Calogero invece la prese sul serio, tanto che il giornale il Gazzettino segnalò, prima dell’agosto ’78, un suo viaggio a Roma “perché pare ci siano agganci padovani con il delitto Moro”. All’epoca ero collaboratore fisso de L’Espresso, corrispondente dal veneto di Repubblica e caposervizio del neonato Mattino di Padova, che avevo contribuito a far nascere su richiesta di Giorgio Mondadori, che quando mi chiese di darmi da fare era il presidente del consiglio di amministrazione di Repubblica. La notizia del Gazzettino mi incuriosì, e informandomi venni a sapere che ero sospettato di essere un telefonista dell BR del caso Moro! In seguito venni a sapere anche che Negri era pure lui sospettato di essere stato un telefonista brigatista del caso Moro, su “testimonianza” del professore di scuola media Severino Galante, solo che il brigatista vero di quelle telefonate e di tutto il resto si chiamava ed era Mario Moretti, non Toni Negri.
Raccontai divertito le “scoperte” di Calogero ad amici e ad amiche, tanto che quell’estate la faccenda delle telefonate diventò un gioco, ci scherzavamo su. Come ho già scritto più volte tra i commenti del blog, a quell’epoca si usavano zoccoli di legno con la suola molto altra e io a volte quando ero in compagnia per far ridere me ne toglievo uno, lo impugnavo come un telefono e dicevo “Pronto, casa Moro?”. Quell’anno passai le vacanze a Lampedusa, e col giochino dello zoccolo-telefono tenevo allegra la mia amica Cristina, venuta in vacanza con me. Non avrei immaginato neppure da lontano che una simile cazzata sarebbe diventata un giorno la “prova” per mandare in galera un sacco di gente. In seguito però un ex militante di Potere Operaio, Antonio Romito detto Pomito, su pressione del Partito comunista al quale anche lui come Troilo era iscritto, andò da Calogero per rilasciare una ben singolare “testimonianza”: a suo dire, nel 1973 Potere Operaio aveva solo fatto finta di sciogliersi, per poter meglio confluire nelle Brigate Rosse. Le oltre 20 pagine del “memoriale Romito”, come venne pomposamente definito, a me dedicavano a malapena un paio di righe: “Il giornalista Pino Nicotri ha nel movimento un luogo particolare”. A parte la stranezza della prosa, la sostanza era vera: ero il presidente dell’intera assemblea dell’ateneo dell’Università di Padova oltre che della facoltà di Fisica dove studiavo, ormai molto fuori corso, ero cioè il presidente assembleare dell’intero movimento studentesco padovano. Movimento studentesco però, cosa ben diversa dal resto.

Calogero, pressato anche lui dal Partito comunista, che allora si apprestava ad appoggiare dall’esterno i governi democristiani lanciando la linea del “compromesso storico”, non seppe resistere alla tentazione e scambiando fischi per fiaschi prese il più colossale granchio della storia giudiziaria italiana del dopoguerra ordinando la retata del 7 aprile contro “i componenti della direzione strategica delle Brigate Rosse, Prima Linea e Autonomia Operaia, nonché autori e responsabili del sequestro e uccisione dell’onorevole Aldo Moro”. Come l’onorevole Gasparri può vedere, il movimento degli studenti e le loro manifestazioni di piazza NON c’entravano un fico secco, checché lui ne straparli.  In seguito i capi d’accusa vennero estesi a tutti gli omicidi brigatisti avvenuti a Roma. In cella a regina Coeli lessi allibito che nella ennesima versione del mandato di cattura, sempre più voluminoso,  ci contestavano anche “il mancato pagamento del bollo dell’automobile Citroen di colore rosso utilizzata per trasportare il cadavere dell’onorevole Moro”. Le accuse riguardo la direzione strategica una e trina dell’intero terrorismo italiano e il sequestro Moro caddero miseramente per tutti gli arrestati del 7 aprile, che invece furono rinviati a giudizio per la cosiddetta Autonomia Operaia Organizzata, che in realtà era quanto di meno organizzato ci fosse. Alcuni, come Emilio Vesce e Luciano Ferrari Bravo, si fecero fino a 7 anni di galera preventiva per poi essere assolti o condannati per cose tutto sommato da poco. Vite sconvolte, famiglie distrutte, carriere spezzate, e tanto dolore per la bufala del 7 aprile….

Come i lettori del mio blog sanno bene, il 7 aprile venni a sapere nel primo pomeriggio dal collega Pasqualetto dell’Ansa di Mestre Venezia che erano stati arrestati Negri, Vesce, ecc., e che stavano cercando anche me con tanto di mandato di cattura. Avevo mangiato nella pausa pranzo in una trattoria di via Beato Pellegrino e la notizia rischiò di farmi andare di traverso il pranzo. Allibito, tornai al giornale, in via Pellizzo, e vidi che un gruppone di agenti in borghese era fermo in strada di fronte al portone del Mattino di Padova. Ebbi la tentazione di fuggire, poi però tornai indietro, parcheggiai l’auto, scesi, mi diressi verso il portone del giornale e quando vidi che anche i tizi in borghese attraversavano la strada, verso di me, feci dietro front e andai da loro dicendo “Ah, ma allora è vero che mi state cercando?”. Quando leggi il mandato di cattura che parlava del rapimento Moro scoppiai a ridere, pur con le manette ai polsi: “Non ci posso credere! Calogero è stato così cretino da credere alla cazzata delle telefonate!”.
Dopo quattro carceri e 90 giorni di detenzione, i primi 60 dei quali in isolamento stretto, ero già fuori, e in seguito al processo venni assolto. Nelle carte dell’inchiesta e del processo Moro non ero neppure nominato: né rinviato a giudizio né prosciolto! Semplicemente scomparso… Roba da matti e alla faccia delle leggi, le quali impongono che chi riceve un mandato di cattura venga o prosciolto o rinviato a giudizio, e terzium non datur. Gli altri imputati, ripeto, fecero vari anni di carcere preventivo, alcuni vennero condannati per reati che comunque non avevano a che fare neppure da lontano con il delitto Moro o con altre uccisioni né con le BR né con PL. La mia fortuna fu che, oltre ad essere estraneo al tutto, a L’Espresso c’era chi aveva riconosciuto la voce di Morucci, una voce molto nota anche in vari salotti romani di sinistra,  e quindi tutti sapevano bene che io non c’entravo niente. Tant’è che il giornale mi assegnò come difensore il suo avvocato, il grande Adolfo Gatti, e mi pubblicò anche due articoli che dalla  galera riuscii a far arrivare alla redazione, suscitando l’arrabbiatura dei magistrati romani che accelerarono così la decisione di cacciarmi dal carcere e di farmi uscire completamente dal caso Moro. Fui infatti rinviato a giudizio solo per il filone Autonomia Operaia, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto il mio prosciogliemento e nonostante il giudice istruttore si fosse ben guardato dallo scrivere per quali motivi aveva invece deciso di rinviarmi a giudizio. Giudizio a conclusione del quale venni assolto. Il tutto senza avere nessun fastidio nel mio lavoro di giornalista per L’Espresso, Repubblica e il Mattino di Padova. L’unico danno che ebbi fu la rottura decisa dall’allora direttore di Repubblica, il grande Eugenio Scalfari, perché rifiutai il suo diktat di non occuparmi degli altri imputati, che sapevo bene essere innocenti quanto me almeno per le vicende Moro, BR e PL. Purtroppo Scalfari si vendicò del mio rifiuto impedendomi di continuare a scrivere per Repubblica. Fu la prima delle due forti delusioni ricevute dal mio idolo giornalistico. La seconda fu quando vendé l’intero Gruppo L’Espresso alla Mondadori e in assemblea di redazione del settimanale in via Po 12 spiegò che aveva dovuto vendere perché “ho due figlie che per vivere da grandi non voglio debbano fare la riffa”. Scoprii così che riffa significa lotteria… E che anche per il mitico Scalfari, affettuosamente ribattezzato Barbapapà dai colleghi di Repubblica per la sua barba e il fare un po’ paternalista, valeva l’italianissimo motto “Tengo famiglia!”. Repubblica era ed era considerato un “giornale partito”. Poiché di fatto fiancheggiava il Partito comunista, era come dire che Enrico Berlinguer, che di tale partito era il segretario nazionale, si vendesse il partito per evitare che sua figlia Bianca da grande dovesse fare la riffa… Molto più pratico rifilarla a Raitre, come avvenuto, e del resto Scalfari una sua figlia la sistemò a Mediaset. Altro che riffa!

Tutto ciò premesso, con qualche nostalgia perché all’epoca ero giovane, il problema sul quale Gasparri dovrebbe meditare anziché straparlare è che Francesco Cossiga, all’epoca ministro dell’Interno, si è in seguito pentito di avere represso nel 1977, “anche inviando in piazza i cingolati dei carabinieri”, il movimento e i suoi gruppetti extraparlamentari perché “così facendo li spinsi tutti verso il terrorismo vero delle Brigate Rosse”. Sulla coscienza di Cossiga pesava anche il sapere che il suo compagno di partito Aldo Moro era rimasto vittima proprio del predominio brigatista sul resto del movinento extraparlamentare, predominio realizzato proprio grazie alla repressione di piazza ordinata da Cossiga nel ’77, in particolare durante in convegno nazionale di tre giorni realizzato all’Università di Bologna da tutta l’area extraparlamentare per tentare di capire cosa fare e come organizzarsi senza cadere nella trappola del terrosirmo di massa.
Se fosse politicamente intelligente, l’onorevole Gasparri si renderebbe conto che il suo invocare “un nuovo 7 aprile” significa – come dicevamo all’inizio – solo invocare una nuova stagione brigatista. Vale a dire, sigle a parte, una nuova stagione di terrorismo e di sangue. Prima se ne rende conto meglio è anche per lui: si eviterebbe infatti i rimorsi che  hanno roso l’animo e incupito Cossiga per il resto della propria vita, dall’uccisione di Moro in poi.

198 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x poppy,
    lo avrebbero spellato vivo.
    Invece gli US, senza dubbio una grande democrazia (a parte qualche criminale come presidente) queste cose non le fa.
    I coraggiosi non li spella sulla pubblica piazza, li ammazza piano piano, senza fare rumore.
    Softly.
    C.G.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare! (44)
    È successo qualcosa?
    Me lo faccia sapere via mail.
    È un ordine! …bèh non proprio..
    C.G.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy, leggi quà:

    “L’altro ieri gli avvocati di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, hanno presentato al tribunale di Westminster, Londra, un documento da me sottoscritto attestante che ho versato la somma di 20.000 dollari per contribuire alla libertà’ su cauzione di Julian Assange. Inoltre metto pubblicamente a disposizione il mio sito web, i miei server, i nomi dei miei domini e qualsiasi altra cosa che possa tenere in vita Wikilieaks e che possa consentire a Wikileaks di continuare a denunciare i reati pianificati segretamente e commessi a nostro nome e con i dollari dei contribuenti.

    Ci hanno portato in guerra in Iraq sulla base di una menzogna. Sono morte centinaia di migliaia di persone. Provate ad immaginare come sarebbe andate le cose se l’uomo che nel 2002 progettò questi crimini di guerra avesse avuto a che fare con Wikileaks. Forse non sarebbero riusciti a fare quello che hanno fatto. A quell’epoca pensarono di potersela cavare solo perché avevano la garanzia della più assoluta segretezza. Ora questa garanzia non esiste più e mi auguro che i potenti non possano mai più agire in segreto”.

    (Michael Moore, quello che vi fa vedere i sorci verdi e a volte pure a stelle e a strisce)
    C.G.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sempre Michael Moore:

    “E cosa sarebbe successo se i cittadini nel 2003 avessero potuto leggere i promemoria con cui Dick Cheney faceva pressioni sulla Cia perché gli fornisse le «prove» che voleva per costruire un casus belli falso? Se un sito del tipo di Wikileaks avesse rivelato che in realtà non esistevano armi di distruzione di massa, gli Stati Uniti sarebbero entrati in guerra o, al contrario, qualcuno avrebbe chiesto l’arresto per Cheney? Apertura, trasparenza – sono tra le poche armi di cui dispongono i cittadini per proteggersi dai potenti e dai corrotti. Cosa sarebbe successo se nel giro di pochi giorni dal 4 agosto 1964 – dopo che il Pentagono aveva fabbricato la bugia della nave americana attaccata dai nord vietnamiti nel Golfo del Tonchino – ci fosse stato un Wikileaks a raccontare agli americani che era tutta una montatura? Suppongo che oggi potrebbero essere ancora vivi 58.000 soldati americani (e due milioni di vietnamiti). E invece la segretezza li ha uccisi”.

  5. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Caro P.,
    sono un po’ confusa sulle WikiLeaks di Julian Assange.
    All’inizio dovrebbero essere solo state Leaks dal 2006 al 2009, adesso vanno indietro al Papa Pius XII nel 1945.
    ————

    The Vatican abandoned plans to join an international Holocaust remembrance body amid tensions over the role of the war-time pope, a newspaper reported citing a U.S. diplomatic cable obtained by WikiLeaks.

    WikiLeaks: Vatican dropped Holocaust deal – MSNBC Articles

    http://news.mobile.msn.com:80/en-us/articles.aspx?afid=1&aid=40777748

    What do you think?
    Something sounds very fishy to me.

    Anita

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Komare…
    àh bèh meglio così, ero un pò preoccupato. Davvero.
    Il Cerutti è di “scorza” piuttosto spessa, per il momento non c’azzecca nel programmargli qualche colpo.
    Mi sono ripromesso di arrivare sui 90-95, non mi deluda.

    C.G.

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Sono in lutto per gli scomodi di Bradley Manning.

    Lei puo’ campare fino a mille anni, la gramigna e’ difficile da eradicare.

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    L’Italia va in pezzi..

    Smembrato il Parco Naturale dello Stelvio..!!
    Adesso chiederemo pure lo smembramento del Parco Nazionale del Gran Paradiso…

    Sto pensando di rivendicarne una fetta..Le Asine non mi mancano..e voglio tentare un’incrocio con gli Stambecchi maschi, così da creare una nuova razza di Asine cornute..d’alta quota !!

    cc

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sradicare, Komare, oppure estirpare.
    Sarà pur vero che la gramignia sia difficile da estirpare, però con qualche defoliante (magari Napalm su cui, voi usaescippa siete esperti) si possono ottenere risultati soddisfacenti.

    Un pò più complicata l’operazione per sradicare l’ipocrisia.

    C.G.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Davvero hai degli asini?
    Animali nobili nonostante le malelingue succedutesi nei secoli.
    Grandi lavoratori, chiedono solo un pò di biada e un tetto per la notte e sono fedeli e intelligenti come i cani.
    C.G.

  11. sylvi
    sylvi says:

    Bearzot, Zof, Vecchiet medico della Nazionale!
    Muli di pura razza friulana!

    Ricordo, dei mondiali dell’82, che Bearzot, durante il silenzio stampa dei giocatori, aveva nominato “portavoce” Zof che, si dice qui, parlava quando le galline facevano pipi!!!
    Un colpo geniale di ironia e di disprezzo per gli audaci e ipocriti italici loquaci!!!

    Berlusconi, Gasparri, Quagliarello…..Gesù che nasci…che abbiamo fatto di male??????

    Sylvi

  12. Anita
    Anita says:

    x CC

    Semmai puoi incrociare gli stambecchi con le capre domestiche.
    Ma con le asine…???

    Anita

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    X Sylvi
    Zoff, con due effe.
    In tedesco (Zoff) : disputa, lite, cagnara…
    Tutto il contrario del buon Dino.
    Bearzot poi, un galantuomo.
    Merce rara, oggi.
    C.G.

  14. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    CC è un piemontese verace, anche se ama mescolarsi con i veneti, e se i piemontesi hanno fatto l’Unità d’Italia, come sappiamo tutti, possono benissimo anche creare…un asinbecco!!!

    ciao Sylvi

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    hai pienamente ragione sulle due effe, e anche sul resto!
    Ma noi friulani siamo sparagnini, tronchiamo e tagliamo fin che si può!!!

    Sylvi

  16. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Sto ascoltando un programma su Natale e come era celebrato anni fa’.

    Io ti posso dire come lo celebravo io, anche negli US per qualche anno.

    Facevo i miei regali….dipingevo piastrelle di ceramica e poi ci mettevo un piccolo calendario con un nastro.

    Disegnavo in bianco e nero dei quadretti e li incorniciavo con cornici fatte da me.

    Creavo placche da muro con conchiglie, pezzetti di vetro e piccoli rami che raccoglievo sulla spiaggia. (Un collage)

    Pitturavo lastre di slate (?) con un disegno ed il cognome delle famiglie per appendere davanti ad una porta d’ingresso….

    Una volta erano regali apprezzati…ma i tempi sono cambiati.

    Un abbraccio,
    Anita

    Slate; e’ quasi come una lavagna, ma rustica.
    Era in materiale con cui coprivano i tetti. Non so la parola in Italiano…

  17. alessandro
    alessandro says:

    per Controcorrente::::::::::
    vedo che hai suggerito un link dove Saviano risponde agli studenti in merito di certe cose che aveva detto a proposito della rivolta studentesca………………:
    tu cosa ne pensi?
    cioe´ cosa pensi del 14 dicembre e cosa pensi delle idee di Saviano in merito?

    Saviano mi piace ma non sono d´accordo con lui………..;
    insomma Saviano negherebbe la lotta senza dare una risposta………
    anche se ,in realta´, Saviano una risposta al potere l´ha comunque data…………per cui e´ come se, giustamente, Saviano ti dicesse :
    “io non ho risposte definitive e valide per tutti:ciascuno segui la sua strada ma senza commettere gli errori del passato”………….
    d´accordo ma anche in Saviano c´e´ una specie di resa per cui,in fondo,si e´ destinati, nella propria rivolta a restare soli.
    Anche Saviano, infatti, vive la sua vita in modo praticamente assurdo…………….sempre sotto scorta………..come se una certa propria verita´ debba per forza di cose essere comunque pagata a caro prezzo.
    Saviano fa, secondo me , un altro errore:se la rivolta e´ sempre e solo individuale come si fa a cambiare realmente le cose che non vanno?
    Anche Saviano qui deve arrendersi:le decisioni le prenderanno sempre gli altri.
    Insomma Saviano confida nella parola…………
    ma la parola non serve a cambiare il mondo
    senza la lotta, senza il proprio corpo gettato nelle cose.
    Il problema e´ semmai definire i termini della lotta…ecc.ecc.
    un saluto,ciao

  18. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Grazie, l’avevo letto ma non ero sicura che fosse la parola giusta.
    Qui dove abito io se ne potevano trovare parecchie per terra, erano usate sui tetti dei palazzi ormai in rovina.
    Devo averne ancora qualche lastra nel garage.

    Anita

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Alessandro,
    sempre sotto però ho postato , non per nulla , un articolo,comparso su “Articolo 21″, che mette in luce una critica a Saviano ,molto lucida ,senza peli sulla lingua.

    Personalmente penso che sia in atto una presa di coscienza ,più generalizzata che in passato ….,la chiamerei una disperata “presa di coscienza”di una generazione che si rende conto che al di là di quelli che possono essere i meriti acquisiti o la volontà di darsi da fare , le speranza per loro siano poche ,se non di passare di “precariato in precariato “.
    Ma il salto di qualità che ancora manca, è la individuazione del nocciolo del problema ,che come sempre consiste nella contraddizzioni economiche che l’attuale momento storico propone e che nemmeno il più bravo economista o politico riesce a proiettare per il futuro e cioè il ritorno ad una redistribuzione con sviluppo che consenta appunto Welfare e Sviluppo.
    Detto ciò bisogna considerare che nell’immediato poi la politica economica del governo italiano non esiste !(e credo appositamente, quasi che la scelta sia quella di relegare l’Italia ad un destino di decadenza, come dire un’Italia franchista come lo fu la Spagna nel panorama dell?europa che va dagli anni 50 agli anni 80.

    E’ una miscela pericolosa ..poichè le condizioni psicologiche , unite alla triste realtà, per il momento non fanno presagire nulla di buono..
    Occorre ripensare alle forme della Lotta per non imbrigiarle in sterili movimenti che inesorabilmente andrà a spegnersi, .bisogna ritornare a “ripensare”in grande ,ovvero mica tanto in grande ,sono cose conosciute e che piano piano riportano a galla antichi problemi mai risolti..

    cc

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Post scriptum–
    Un semplice dato che sfugge .. se non riprende un ciclo economico postivo , alla fine del 2011 si avrà una tragedia, ovvero cesseranno i fondi europei con cui attualmente si finanzia la cassa integrazione in deroga ,a cui si fa sempre più ricorso indiscriminatamente…ma industriali e governo fanno finta che questo problema non esista !!

  21. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    Poppone oggi sarà molto triste , uno dei suoi eroi , uno di quelli che in nome dell’anticomunismo hanno torturato e ammazzato innocenti riscuotendo i suoi incondizionati applausi, il golpista Videla, ha finito la sua carriera di delinquente di stato come meritava, ALL’ERGASTOLO .

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  22. Popeye
    Popeye says:

    (Michael Moore, quello che vi fa vedere i sorci verdi e a volte pure a stelle e a strisce)
    ———-
    Caro Cerutti,
    Come può essere che alla tua tenera eta’ continui a leggere quel l’idiota di Michael Moore che e’ stato screditato anche dal governo di Cuba.
    Ecco:
    Il britannico Guardian ha riferito ieri che, secondo le informazioni in un cavo rilasciato da Wikileaks, il governo cubano ha vietato il film di Moore, Sicko. Per quale presunto motivo? Perché le autorità cubane temeva che, se la popolazione cubana avrebbe visto come il grande sistema sanitario era disponibile a tutti nel paese, ci sarebbe una reazione da parte di persone chiedendo perché non fossero autorizzati ad accederlo.
    ——————-
    Come si vede caro kompagno hai un problema: Quale bugie credere!

  23. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Vedi la colpa e’ tutta tua, cosa ci facevi in Argentina quando Videla era presidente ????

    Don’t you ever open your mail box?

    Anita

  24. sylvi
    sylvi says:

    –redistribuzione con sviluppo che consenta appunto Welfare e Sviluppo…CC

    caro CC,
    tu che hai sicuramente una visione teorica sulla redistribuzione del prodotto da lavoro molto ampia e approfondita, ma perdi qualche colpo quando c’è da calarla sulla realtà, qui e ora,…
    (ma devessere una malattia tipicamente maschile, perchè sento spesso mio marito, quando c’è da fare in casa…-bisognerebbe fare così e cosà!!! …benedetto sia il condizionale che presuppone qualcun altro che fa…..
    Tre quarti degli italiani che, nel loro piccolo o grande, sistemano prima i figli, preparati o ignoranti, fregandosene delle regole che ci siamo dati nella comunità civile, si comporta esattamente come quei politici e industriali che tu tiri in ballo, senza dfiscriminare, spesso e volentieri!
    Dare a tutti secondo i bisogni…quali? Quelli primari,indispensabili…Salute, Scuola, Protezione dei deboli…benissimo!!!
    Ma gli altri? Quelli che fanno finta di lavorare, quelli che non studiano e non lavorano, quelli che si fanno mantenere dalle pensioni famigliari e poi protestano perchè non avranno pensioni, quelli che un corso di studi di cinque anni lo fanno durare 10,quelli che trovano morale derubare Stato, azienda…quelli che non pagano le tasse sicuri di farla franca perchè i controlli sono guidati dalle “mandolette” intascate dai controllori,quelli che pensano che la Cosa dello Stato sia res nullius e quindi da dilapidare ecc.ecc. ecc.
    A me salta la mosca, anche due, al naso quando sento che senza gli extracomunitari l’Italia si fermerebbe e poi leggo del 30% di italiani disoccupati al Sud, da mantenere.
    Si, come Nazione stiamo affogando, ma nella demagogia, nella pretesa di diritti diritti diritti senza doveri.
    Pistolotto da ex maestra unica?
    Forse…ma dovresti sapere che quando la nave affonda chi sa nuotare e ha buoni polmoni allenati scampa…gli altri annegano con tutti i loro diritti pretesi!
    Una attenta all’ambiente come me è d’accordo che lo Stelvio passi alle Regioni che ne avranno cura, esclusa la Lombardia;
    se uno Stato con Italie Nostre, WWF ecc. ecc. sono diventati carrozzoni di poltrone e poltroncine e sgabelli, lascino tutto a chi sa averne cura.
    O vuoi farne una Napoli due??????

    buona giornata

    Sylvi

  25. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Mio marito ha finalmente spedito delle centrali in Libano!!!
    Da 10 gg le carte vanno su e giù dalla Camera di Commercio al suo ufficio perchè si doveva scrivere : provenienza European Comunity- Italie, anzichè Europe Comunity- Italie!!!!!
    E se non partono i libici non pagano.
    Evviva!!!!!!!

    Sylvi

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy, cosa c’entri Cuba lo sai solo tu… ma si sa, è una vecchia tecnica stracciona quella di fare il salto della quaglia sugli argomenti fastidiosi, che non quadrano con le versioni ufficiali.
    Penso che l’opinione pubblica, non solo US, faccia più affidamento alle parole di un Moore che a quelle di un Cheney o del suo vice Bush, tanto per nominare due idioti.
    Anche perchè ha ragioni, acclarate, da vendere.

    Se si esclude, ovviamente, quelli drogati dalla propaganda cadaverica e in fase di decomposizione, di cui tu (e la Komare) ne siete pessimi fautori.
    C.G.

  27. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    disponendo di resti di ardesia e creatività e anche manualità i lavoretti venivano capolavori che soprattutto a Scuola, anche alle Medie, si cominciavano a fare a Novembre.
    Ma anche certi legni, sassi, fogli di rame, fiori, foglie… davano risultati strabilianti.
    Io conservo ancora quelli dei miei figli.
    Mia figlia amava acquerelli e disegni minuscoli; ha ancora “mano” ma la vita frenetica la perde!
    Mio figlio invece legno di balsa e colla per modellini, ancora oggi.
    Ha comprato casa badando ci fosse anche una stanza “per i giochi”.

    A Spilimbergo c’è una famosa scuola di mosaicisti, conosciuta in tutto il mondo…fa molta fatica a trovare studenti nostrani…che però attraverso i Fogolars Furlans vengono da tutto il mondo per fare corsi.
    I nostri?E’ lavoro di precisione, pazienza, grande manualità e senso artistico. Troppa fatica,troppo impegno, pochi soldi.
    Meglio il Bar Sport e il calcetto! E la macchina dono del papi.

    Però, sotto l’albero, per mio figlio e anche mio marito, continuo imperterrita a mettere scatole di montaggio che ho ordinato in America due mesi fa.

    Parlo abbastanza spesso con extracomunitari di varia provenienza e in Italia da anni: studiano, lavorano, criticano con durezza i ragazzi italiani.
    Non sono disponibili a lavorare duro per pagare le future pensioni dei bamboccioni che aspettano la manna.
    Come dargli torto?
    Ne vedremo delle belle, anche nel breve periodo!

    ciao Sylvi

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Uno stralcio di una bellissima lettera.
    Da leggere, per chi ne ha voglia:

    “Soli pochi giorni e sarà, ancora, Natale. Certamente come si dice ogni anno, da molto tempo, sarà un Natale diverso; ma diverso da cosa mi chiedo?

    Si faranno Presepi che verranno presi a pretesto per far polemica; si faranno regali tassativamente inutili alle persone care ed ancora più inutili a quelli che dobbiamo ringraziare per qualche ragione perchè, quelli, normalmente hanno già tutto; si imbandiranno le nostre tavole con ogni ben di Dio che ci sembrerà poco solo perchè quello che metteremo in tavola sono, praticamente, le stesse cose che ormai abbiamo la fortuna di poter mangiare ogni giorno.

    Faremo qualche donazione alle Associazioni benemerite di volontariato che in questo periodo sbocciano come le rose a maggio tanto per sentirci la coscienza a posto e qualcuno si recherà persino alla Messa di mezzanotte, dopo aver bestemmiato tutto l’anno, solo perchè sicuramente ci troverà un sacco di gente che conta e magari, presi dall’euforia del momento, gli permetteranno di scambiare con loro anche un segno di pace.

    La televisione ci propinerà una Santa Messa in mondovisione che in pochi seguiranno, mettendo in mostra lo sfarzo e le ricchezze terrene della Santa Sede; e nel frattempo che tutto questo accade, ci dimenticheremo che nella Grotta di Bethlemme assediata non più dai pastori ma da agenti in divise diverse che controllano fin dai chek point di Gerusalenne che che tutto sia tranquillo e che i Palestinesi non rompano troppo i …. non facciano casino insomma, mentre all’interno i monaci ortodossi e armeni, manterranno solo un’apparente tranquillità pronti ad esplodere per affermare le loro ragioni in maniera più o meno pacifica, tanto poi ci sono i Francescani a mediare per riportare un po’ di calma.

    Ci sentiremo indignati dalle cronache che parleranno di barboni morti per il freddo nelle città più benestanti e ricche del mondo ma sopratutto staremo bene attenti alla nostra salute raccomandando ai nostri cari che stanno uscendo di casa di coprirsi bene perchè fa taaaaanto freddo!

    Assisteremo a visite televisive nelle prigioni da parte di alti prelati, con politici al seguito, che in ossequio all’insegnamento della Chiesa visiteranno i carcerati mentre altri politici, che fino a ieri erano favorevoli alla pena capitale, commenteranno positivamente, blaterando sul compito rieducativo della pena.

    Racconteremo ai più giovani un sacco di fesserie sui Natali passati pensando che tanto loro non c’erano e quindi non possono saperlo dimenticandoci che loro possono controllare su internet.

    Resteremo ammirati a guardare dai vetri delle nostre finestre termoisolanti gli uccellini nella neve che vengono a beccare le molliche dei nostri banchetti, ma quella sarà l’unica cosa che sapremo condividere con degli estranei.

    Assisteremo all’arrivo di un Babbo Natale, noleggiato in qualche centro commerciale per portare i doni ai nostri nipoti, perchè i nostri figli non hanno più tempo.

    Passeggeremo nei centri delle città grandi e piccole sotto luminarie scintillanti che ci ricorderanno i fasti delle grandi metropoli e vedremo i negozianti sulla soglia ad aspettare clienti che le varie crisi hanno ricondotto a più miti consigli, nonostante i vari “prendi adesso che pagherei… prima o poi! Ehhh se la pagherai! Approfitteremo, però, dell’occasione per fare gli auguri a tutti quelli che incontreremo, conoscenti e non, tanto per non aver fatto un viaggio a vuoto, ma saranno auguri spenti provenienti dalla mente e non dal cuore (…)

    (Giovanni Acquisti)

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvina….

    ..A me salta la mosca, anche due, al naso quando sento che senza gli extracomunitari l’Italia si fermerebbe e poi…

    Andiamo per gradi una cosa per volta..
    UNO
    Lo Stelvio…benissimo, a te va benissimo che il Parco venga spezzettato e gestito dalle singole comunità…,mi sto chiedendo però con i soldi di chi e per fare cosa?
    Per togliere vincoli paesaggistici e costruire , per mettere dazi doganali ,con obbligo di passaporto ai cervi che nel passaggio tra i territori di Ciucca di sopra e Ciucca di sotto, devono venire controllati, o che ne so, con il divieto di accopiamento tra la cincie allegra bolzanina e quella trentina ,nel tentativo di salvagurdia della razza veramente “autoctona!..
    Ma la smettiamo di dire caxxate !!

    DUE
    L’economia

    Al solito , la sotita visone del mondo localistica.
    Sono contento per tuo marito e il libano..ma come sai ,una rondine non fa primavera…e come al solito per te tutti pelandroni ,banboccioni e succhiatori di sangue,,,di che poi ?ahhhh…delle tasse pagate al Nord..non vi preoccupate ..recenti notizie danno a Udine arrestti N’andraghetosi.. pagherete a loro le tasse, …
    Insomma come al solito hai una visone ordinata e tradizionale ,medioevale della società , tutto all’opera e laboriosa con suoni di campanili che allietano le ore del giorno,dalle pievi delle valli ubertose, mentre il pio bove ara la terra , la campana ricorda il vespero , il prete consola l’afflitto, e la maestra unica spiega ai ragazzi garruli e felici le lieta novella dell’obbedienza..da sopra dalla turrita torre dello castello sereno, , il feudatario (o il vescovo) controlla attento il lieto svolgere dell’opra nelle svolgersi delle giornate…sempre uguali..solo, ogni sovente, il Rintocco funebre di campane a morto ricorda ai villici che prima o poi dovranno morire e andare felici in paradiso a a non fare più nulla godendosi la pensione miracolosa…
    Bianchi cimiteri in contrasto con il verde delle valli,ricordano a tutti il lieto fine, si che al termine della giornata, tutti possano accedere al focolare domestico che lieto scoppietta nelle linde pulite e ordinate casette dei villici felici , mentre odorose lenzuola di canapa, attendono i mmasculi a onorar con possenti lombi la continuazione della “specie” Amen

    Se a te salta la mosca al naso…figurati il vortice che si è da tempo attivato sotto le mie zone pelviche…

    cc

  30. sylvi
    sylvi says:

    OHHH il bucolico pastorale arcadico CC,

    come sente bene il Natale che viene!!!!!!!
    Anche nel rude blog di Pino spira un’aura festevole e festosa!!!!

    Piccole puntualizzazioni da maestra pittima: il Parco Regionale dei Laghi di Fusine confina con l’Austria e la Slovenia che notoriamente non fanno parte della Repubblica italiana.
    Cervi,camosci, cincie e urogalli,… persino gli ingombranti orsi, hanno, anche in tempi tumultuosi di risse, tumulti e tafferugli umani hanno snobbato la “bestia strana” o al massimo tenendosi sottocoperta nei periodi più vivaci di scoppi e boati pericolosi.
    L’accoppiamento fra etnie diverse non li ha preoccupati mai, l’amore supera le montagne.
    I Trentini e i bolzanini sono gente seria; risparmia sugli eserciti di guardiaboschi …ma potrebbero ravvivarti il sedere con pallini doc se ti comporti male!

    Gli arresti di Udine sono mafiosi, non indranghetosi, vengono da Palermo, e le loro villette a schiera sono già proprietà dello Stato.
    Ciò significa semplicemente che : o rimandiamo a casa loro ” gli imprenditori edili” laboriosi del Sud o ci daranno da fare a controllarli meglio!!!
    L’isola felice la si conquista ogni giorno, non è piovuta dal cielo!
    La vicenda mi ha insegnato, non lo sapevo, che esiste una legge
    nazionale che impone l’agibilità per l’acquisto della casa, non per l’affitto.
    Leggina provvidenziale per molti galantuomini.
    E i palermitani pare non sappiano cos’è l’agibilità!
    Ma forse l’agibilità non ha lo stesso significato in tutte le contrade italiche, pur avendo lo stesso passaporto!!!

    Appendi i tuoi gingilli rotanti sulla porta di casa assieme a un ramo di vischio.
    Porta molta fortuna!!!
    Sylvi

    Ciiaooo.
    Sylvi

  31. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    X Anita.
    Non ho detto che il tuo amico fosse in Argentina ai tempi di Videla, ma non vorrai negare che ha sempre inneggiato a tutti i dittatori, golpisti ed assassini a partire da di Pinochet che per lui è un vero eroe, per non parlare degli apprezzamenti lusinghieri per gli squadroni della morte.
    Probabilmente lui non ha mai partecipato direttamente a tutte quelle porcate, lui ha soloapplaudito, fatto il tifo per i peggiori massacratori di uomini e di libertà, il che nella mia scala dei valori lo pone al di soto degli stessi autori di quegli odiosi crimini, risparmia quindi il tuo spirito di patate per combattere il freddo che attanaglia il RI.

    Comunque anche se io non ci credo ea anche tu mi pare poco, nel rispetto di una tradizione
    BUON NATALE Antonio

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Dedicata alla mia “amica leonessa “svicolona” Sylvi,

    http://www.youtube.com/watch?v=oolJ5G5Njxc

    cc

    Non ti illudere Il re impiccò geordie, ma poi salto purè la sua testa,
    certo amica mia con il tempo,con il tempo e la pazienza e l’applicazione , ma prima o poi tutte le “teste” vengono al pettine!!!

    Buon Natale !!

    Ah, gli scoti essicati con i l Vischio era una tradizione dei coloni americani..gli scroti erano quelli degli Indiani!

    Studia economia , in questi giorni…di feste !!!

  33. Anita
    Anita says:

    x Antonio AZ

    Vero, su questo forum non si puo’ neanche scherzare.

    L’ho scritto per significare che su qualsiasi avvenimento che ha da fare col Sud America ci mettete Popeye come il formaggio sui maccheroni.

    Buon Natale anche a te.

    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    x CC

    Ah, gli scoti essicati con i l Vischio era una tradizione dei coloni americani..gli scroti erano quelli degli Indiani!
    —————————————————————————-

    Caro CC,

    dove l’hai letto?
    I vischio e’ una pianta Europea, negli US non c’e’, non quello che dici tu.

    Il Mistletoe non si trova neanche, anni fa’ era importato, ma e’ molto che non si vede.
    Infatti il vischio per capodanno ha origini celtiche.

    Da non confondersi con il cespuglio/albero “Holly tree” che ha le bacche rosse e foglie pungenti, albero comune nei nostri giardini, una gioia invernale per gli uccelli e i rami sono usati come ornamento per Natale.

    Anita

  35. Anita
    Anita says:

    x Sylvi,

    Negli US stanno rintroducendo i vecchi giocattoli, quelli con cui sono cresciuti i miei figli, forse quelli che tu chiami “scatole di montaggio” ed hanno trovato che i bambini sono piu’ interessati a costruire e creare al posto dei giochi elettronici o con batterie.

    Ci sono negozi appositi dove si trovano solo quel tipo di giocattoli.

    Per ora scappo, si sta facendo tardi, qui e’ mattina.

    Ciao, Anita

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    il coglionazzo si è mangiato gli auguri.
    Te li mando per posta. Se puoi pubblicali in rosso. U.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI UROBURO (purtroppo non so come pubblicarlo in rosso né in altro colore)
    ——————————————
    AUGURI
    a tutti (nessuno escluso)
    à tout le monde
    to everybody
    für alles
    a todos
    Bceм
    σε όλους
    ad omnes:

    BUON NATALE E BUON ANNO

    Joyeux Noel et Bonne Année
    Merry Christmas and Happy New Year
    Frohe Weinachten und gutes neues Jahr
    Feliz Navidad y feliz año nuevo
    Feliz Natal e um próspero Ano Novo!
    God Jul och Gott Nytt År
    С Рождеством Христовым и с Новым Годом
    Καλά Χριστούγεννα και καλή χρονιά
    عيد ميلاد سعيد وسعيد السنة الجديدة
    聖誕快樂,新年快樂
    メリークリスマスと新年あけましておめでとうございます
    क्रिसमस और नव वर्ष मंगलमय हो
    Natale hilare et annum faustum

    Uroburo

  38. Anita
    Anita says:

    Si’, si apre, cliccare su OPEN.

    Non ci sono viruses e’ un link di data…ma e’ bello specialmente per i bambini. A.

  39. Anita
    Anita says:

    x Linosse

    Grazie.

    Questa e’ la e-card che ho mandato a tutti i miei amici quest’anno.
    Sono abbonata a Jacquie Lawson’s e-cards da anni….
    Una piu’ bella dell’altra.

    Anita

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo
    Se lei scrive “a tutti”….ritengo superfluo il rimarcare con “nessuno escluso”.
    Quel “für alles” e´sbagliato….meglio e piu´adatto e´ “an alle”..
    A parte questa piccola polemica….
    ci avviciniamo alla fine di quest´anno…..e la ringrazio insieme a Pino Nicotri per la cortesia nei miei confronti e per le discussioni improntate nel rispetto….a parte il solito “pistola” che io paragono al mio “stronzo”….dunque niente di particolare o di offensivo.
    Rinnovo qui i miei auguri di Buon Natale e di un felice e salutare Anno Nuovo a lei ed a tutti i partecipanti di questo blog..
    Rodolfo

  41. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Con l’augurio che questo Natale possa illuminare le nostre menti ed aprire i nostri cuori, faccio i miei migliori auguri a tutti gli amici del forum e alle loro famiglie.

    Un augurio speciale al nostro Pino per la sua santa pazienza.

    Auguri per un migliore “2011!”

    Anita

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Vorrei avere il potere di regalare per Natale
    ad ogni bimbo un sorriso,
    di restituire ad ogni madre
    suo figlio almeno per un abbraccio
    e di asciugare quelle lacrime di chi troppo ha perso,
    di accarezzare il cuore del disperato con un sogno
    e di regalare l’anima in tormento un po’ di pace.

    Vorrei avere il potere di spegnere per Natale
    il rumore della guerra e il terrore dal volto
    di chi troppe volte la vita ha violentato”.
    (S. Stremiz)

    Con questo straordinario messaggio giunga a voi tutti
    un abbraccio cordiale dal Gino.
    C.G.

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.