Un mio amico cattolico mi tira le orecchie, ma la difesa del “nuovo corso” antipedofilo, che sarebbe stato ordinato da Ratzinger nel 2003, non convince e spiego perché. Elisa Claps e annessi silenzi come Emanuela Orlandi e anessi silenzi e depistaggi? La truffa del voto degli italiani all’estero, di cui già ci parlava Faust prima di Pasqua

Un mio amico cattolico, che ho sempre reputato degno di fede, mi giura che davvero Ratzinger si è molto dato da fare contro la pedofilia presente anche nel clero. E mi ha inviato tre e-mail. Eccole:

1) Caro Pino, non sono d’accordo con quello che hai scritto sull’email e sulla tua interpretazione del “De delictis gravioribus”: bisogna considerare che una cosa è il processo canonico, un’altra è quello civile-statale. E’ sicuro, sicurissimo, che dal 2001 l’aria è cambiata: si sono resi conto di aver sottovalutato il problema. Ti posso assicurare che da anni la Congregazione per la dottrina della fede tratta questi casi invitando le vittime a rivolgersi alla magistratura. Il segreto richiesto riguarda il processo canonico ed è una riservatezza a tutela di tutti, compreso il presunto reo.
Ma quel passo non c’entra nulla con la collaborazione con la magistratura.

2) Caro Pino,
il regolamento interno della Dottrina della fede è stato redatto nel 2003 sulla base dei documenti di Wojtyla e Ratzinger di due anni prima. E’ da allora che vigono queste regole.
Il caso Firenze: hai ragione, ma saprai benissimo che uno degli allievi e figli prediletti di don Cantini era ed è vescovo ausiliare di Firenze e il fatto che la Curia non si sia mossa è dovuto a questo. Appena la cosa ha raggiunto Roma don Cantini è stato punito.
Il caso Irlanda: ovviamente le regole del 2003 valgono dal 2003. La quasi totalità (se non la totalità) dei casi del rapporto Murphy e dell’altro rapporto sono riferiti a tempi molto lontani.
Da quando sono in vigore quelle regole, le segnalazioni di casi sono diminuite del 30 per cento, questo significa che qualcosa hanno fatto. Non sto dicendo che siano regole perfette, così come deve ancora instaurarsi una sensibilità adeguata nei confronti delle vittime degli abusi. Ma credimi, non è affatto vero che “De delictis gravioribus” abbia messo il segreto sulle denunce all’autorità pubblica, perché è accaduto proprio il contrario e il fine per cui quel documento è stato fatto era davvero un’inasprimento e un giro di vite, avocando ogni caso a Roma, nelle mani di monsignor Scicluna, il capo della task force che lavora su questo. Inoltre “De delictis gravioribus” allungava i tempi della prescrizione (stiamo parlando ovviamente sempre del reato ecclesiastico) portandola a dieci anni dal compimento del 18° anno dell vittima. Inoltre la Congregazione per la dottrina della fede, pur esistendo questa prescrizione, deroga spesso e procede anche nel caso di reati già prescritti.
Con ciò non voglio convincerti di nulla. Per anni si è sottovalutato il problema, ci sono stati casi orrendi di coperture e insabbiamenti. Ma da una decina d’anni le cose sono cambiate.

3) Caro Pino, ti ribadisco che dal 2001-2003 le cose sono cambiate.
Il regolamento interno predisposto allora è chiaro proprio su questo punto della collaborazione con la magistratura.
Ti posso assicurare che l’indicazione è quella di consigliare alle vittime di rivolgersi anche alla polizia e alla magistratura, mentre la giustizia ecclesiastica fa il suo corso.
Se la tua interpretazione del segreto pontificio fosse vera, ci troveremmo di fronte a un conflitto tremendo, perché significherebbe che viene vietato a una vittima di denunciare un reato subito! Credimi, non è così.
Ti posso inoltre assicurare che ci sono casi in cui la vittima vuole solo il processo canonico ma non quello civile, perché con il primo può rilasciare una dichiarazione giurata ma non comparire mai, con il secondo non sempre si riesce ad evitare la pubblicità”.

Il mio amico è sicuramente in buona fede e convinto di ciò che mi ha scritto, ma sono egualmente perplesso, quanto meno. Come sapete ormai bene, prima di scrivere il secondo libro sulla scomparsa di Emanuela Orlandi ho letto sul Corriere della Sera che Ratzinger era stato incriminato negli Usa per il famoso ordine da lui emanato nel maggio 2001 assieme a Raffaele Bertone, e così, piuttosto sbigottito, ho setacciato il web alla ricerca sia del testo dell’ordine firmato dall’attuale papa che della definizione di cosa sia mai il “segreto pontificio”. Ho trovato entrambi i documenti nel sito ufficiale del Vaticano, li ho scaricati e pubblicati nell’appendice del libro “Emanuela Orlandi – La Verità” perché a mio avviso possono contribuire a spiegare perché Emanuela Orlandi è “misteriosamente” scomparsa e la Chiesa ha insabbiato, mentito e depistato. Il caso della 16enne Elisa Claps, stessa età della Orlandi, violentata e uccisa 17 anni fa nella soffitta del duomo di Potenza, il cui attuale parroco ha taciuto alla magistratura e alla polizia il ritrovamento del cadavere già mesi or sono, rende bene l’idea sia di cosa può essere accaduto a Emanuela sia del perché il Vaticano ha taciuto esattamente come l’attuale parroco del duomo di Potenza. Scaricati dal sito del Vaticano quei due documenti, ho setacciato lo stesso sito per cercare eventuali altri documenti collegati. NON ho trovato nulla di successivo al 2001, in particolare NON ho trovato nulla riguardo l’affermato “nuovo corso” varato nel 2003.

Certo io posso avere sbagliato, non avere trovato quello che invece c’era. Però il mio collega de L’espresso Sandro Magister – molto ma molto informato sulle faccende vaticane tant’è che oltre a un blog molto filo clericale gestisce anche un sito sulla Chiesa talmente ossequioso, se non baciapile, che non si riesce a credere faccia parte del sito de L’espresso – NON ha mai fatto cenno in tutti questi anni a nulla di simile all’asserito ordine di un “nuovo corso” dal 2003. E come Magister NON ne hanno mai accennato neppure da lontano nemmeno i vari Vittorio Messori, Vito Mancuso, Dino Boffo, ecc., tutti professionisti molto bene informati sulla cose vaticane, anche se un po’ troppo creduloni per poter restare bene in carreggiata. Ma NON ne hanno parlato, soprattutto, neppure i vari Bertone, Bagnasco, Sodano, Martini e compagnia bella, gerarchi ecclesiastici che del Vaticano conoscono molto ma molto bene anche le soffitte, i sotterranei, gli archivi e le diavolerie varie. Non ne hanno parlato nonostante nel frattempo ci siano stati non pochi scandali di pedofilia nel clero cattolico, da quello di Firenze a quelli degli Usa, Polonia, ecc. Scandali che sarebbero stati l’occasione ideale per parlare del “nuovo corso”: invece, silenzio tombale. Ratzinger nel suo viaggio negli Usa e in quello in Australia s’è trovato alle prese con molte accuse della stampa locale sui troppi casi di pedofilia talare, eppure NON ha mai parlato del “nuovo corso”, NON ne ha parlato lui, neppure negli incontri con alcune delle vittime, né ne hanno parlato i suoi sottoposti. Come si spiega? Mistero. Inspiegabile.

E poi c’è un’altra cosa che non mi convince: che senso ha imporre il “segreto pontificio”, cioè l’ordine di tacere sui casi di pedofilia, solo all’interno della trafila burocratica clericale, lasciando però liberi tutti di parlarne fuori dal mondo clericale? Che razza di segreto è se devo tacere in casa, ma posso e anzi devo gridare in strada e in piazza? E’ evidente che c’è qualcosa che non quadra. E NON per preteso anticlericalismo, bensì solo per una questione di logica e di decenza.

Beh, a me verrebbe spontaneo dire che in Vaticano dopo avere falsificato il testamento di Costantino, con il quale falso hanno fatto fesso prima Pipino il Breve, poi Carlo Magno e infine l’Italia e l’Europa tutta, sotto il montare sempre più minaccioso delle accuse sulla pedofilia possono avere benissimo negli ultimi tempi creato dal nulla – miracolo! – anche questo benedetto “nuovo ordine del 2003″. Del resto è chiaramente un falso, creato in Vaticano, anche la “lettera di addio” che la guardia svizzera Cedric Tornay avrebbe scritto alla madre prima di massacrare il suo comandante e la consorte per poi suicidarsi. Che si tratti di un falso lo dimostra in modo inconfutabile il cognome della madre al quale Cedric ha indirizzato la missiva: impossibile che il figlio abbia usato per la madre non il suo cognome da signorina e neppure quello del marito con il quale ha fatto venire al mondo Cedric, ma un altro ancora che, guarda caso, era però proprio quello che figurava all’anagrafe vaticana delle guardie svizzere…

Conclusione? Mah. Vedremo. Intanto però i segni di panico non mancano. Si va dai discorsi demenziali di Bertone che dà la colpa non al celibato dei preti – inventato a tavolino in Vaticano dopo l’anno Mille per intascare le sostanze di chi non potendosi sposare non poteva avere figli legittimi ai quali lasciare l’eredità – bensì alle “tendenze omosessuali” (questo è l’audio con la viva voce dell’ineffabile Bertone: http://espresso.repubblica.it/multimedia/24046342 ), e si finisce ai discorsi ancor più demenziali se non mascalzoneschi del vescovo emerito di Grosseto, signor Giacomo Babini. Babini vaneggia di “complotto sionista” in modo tale che vale la pena riportarne per intero le insane parole, ovviamente smentite grazie all’incazzatura dei pezzi grossi d’Oltretevere. Ecco il testo preso dal sito di Repubblica:

1 – PEDOFILIA, ATTACCO ANTISEMITA DI MONSIGNOR BABINI
”SUI MEDIA IN CORSO UNA CAMPAGNA SIONISTA”
Lo scandalo pedofilia sui media non è altro che “un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi”. A sostenerlo è il vescovo emerito di Grosseto monsignor Giacomo Babini, in un’intervista pubblicata dal sito Pontifex (che si presenta come un ‘blog di libera informazione cattolica’, e viene definito ‘tradizionalista’ da alcuni e “ultrà’ da altri).
Parole che hanno suscitato l’indignazione del Comitato Ebraico Americano, che in un comunicato ufficiale diffuso a New York ha chiesto ai vescovi italiani di condannare immediatamente le dichiarazioni “antisemitiche” di monsignor Babin.
Babini, nella stessa intervista, sempre riferendosi agli ebrei sostiene che “la loro colpa fu tanto grave che Cristo premonizzò quello che sarebbe accaduto loro con il ‘non piangete su di me, ma sui vostri figli'”. Una considerazione che di fatto rilancia l’idea del “deicidio”. Babini inoltre, premettendo che “l’Olocausto fu una vergogna per l’intera umanità”, dice che però Hitler fu mosso dal fatto che gli ebrei avevano strangolato la Germania, provocando la reazione nazista: “Gli eccessi e le malversazioni degli ebrei strozzarono l’economia tedesca”, si legge nell’intervista.
Monsignor Babini non è nuovo a prese di posizione che scatenano forti polemiche. In febbraio, sempre con dichiarazioni rilasciata al sito Pontifex, si era scagliato contro gli omosessuali, sostenendo che la loro è “una pratica aberrante”, un “vizio contro natura”, e schierandosi con gli ecclesiastici che sostengono che gli omosessuali, solo per il fatto di essere tali, non dovrebbero accostarsi alla comunione.
E infatti anche in quest’occasione, rispondendo a una domanda dell’intervistatore, (“Forse ci sta anche la lobby gay?”), afferma: “Non lo dubito, anche loro se possono tirano sulla Chiesa. Bisogna trattare coloro che hanno tendenze omosessuali con delicatezza e senza infierire, con misericordia. Ma accettino serenamente la loro croce e la malattia con santa rassegnazione. Altri invece praticano l’omosessualità e persino se ne vantano. A loro dico che persino gli animali rispettano l’ordine della natura e loro no, da questo punto di vista meglio la regolarità degli animali”.
La precisazione del monsignore. Nel pomeriggio mons. Babini, smentisce seccamente – attraverso un comunicato inviato dalla Cei – di aver mai espresso giudizi antisemiti, dai quali, anzi, prende le distanze. “In ordine ad alcune agenzie che mi attribuiscono dichiarazioni sui fratelli ebrei da me mai pronunciate, preciso che in alcun modo ho espresso simili valutazioni e giudizi da cui prendo nettamente le distanze”. “Rinnovo ai nostri fratelli maggiori nella fede la mia fraterna stima e piena vicinanza, in sintonia con il Magistero della Chiesa costantemente riaffermato dal Concilio Vaticano II in poi”.


In Vaticano il panico è dovuto a due motivi. Il primo e più contingente è il timore che essendo i preti, sacerdoti, monaci, ecc., insomma i religiosi di professione, in definitiva dei dipendenti della Chiesa e perciò dello Stato del Vaticano, questo sia chiamato a pagare i danni per la marea di vittime che stanno saltando fuori come fuochi d’artificio. Se un medico di un ospedale sbaglia diagnosi od operazione, paga l’ospedale. Alla stessa stregua se i “medici dell’anima” chiamati preti violentano qualcuno nell’esercizio delle loro funzioni, che peraltro durano 24 ore al giorno, compreso il sabato e soprattuto la domenica, e non solo le canoniche otto ore, è chiaro che deve pagare i danni “l’ospedale” o la “clinica privata” da cui dipendono, vale a dire il Vaticano. Se i marines o i carabinieri fanno danni, pagano gli Usa o lo Stato italiano, ergo se fanno danni i “soldati di Cristo” che indossano la divisa ecclesiale deve pagare lo Stato dell’Ecclesia, cioè il Vaticano. Ma se prende piede questa interpretazione giuridica, peraltro ovvia, al Vaticano alla lunga non resterebbe che vendersi pure le scarpette rosse del papa…

Il secondo motivo, più insidioso e difficile da trattare senza essere presi a pesci in faccia con la solita accusa di antisemitismo, è che nel mercato dell’offerta religiosa l’ebraismo sta ri-prendendo piede in Europa quasi quanto l’ha già preso da tempo negli Usa. Per non parlare della religione islamica. La Chiesa, sia quella cattolica che le altre anch’esse cristiane, deve la sua fortuna all’essere stata adottata come unica religione legittima dall’impero romano prima, da Carlo Magno dopo e infine dai conquistadores e dal colonialismo, che ne hanno fatto un monopolio. Il ricco monopolio dello sterminato mercato religioso. E quando non bastava la spada soccorrevano i roghi in piazza, quelli dell’Inquisizione ribattezzata in seguito Sant’Uffizio per nascondere il puzzo di carne umana bruciata e infine ribattezzata più soavemente Congregazione per la dottrina della fede. Che è poi il dicastero a capo del quale Rantinger e Bertone nel disgraziato 2001 hanno diramato il  disgraziatissimo ordine del “segreto pontificio”.


Che molta parte dei mass media occidentali sia “in mano agli ebrei” è un dato di fatto innegabile, ma certo non è né una colpa né un complotto. Se è per questo, “in mani ai cristiani” c’è stato per 15 secoli pressoché tutto, e sappiamo bene che ancora oggi se non sei ciellino è più difficile infilarsi per esempio nella Rai. Non parliamo del mondo delle banche, dal S. Paolo in su e in giù, e dei tentacoli dell’Opus Dei… L’accusa ai “sionisti” fa pure ridere. Che le notizie dal Medio Oriente siano filtrare e manipolate da troppi giornalisti e agenzie fin troppo legate a Israele pur senza essere magari israeliani è un dato di fatto, basta vedere le frottole e le notizie a senso unico che circolano su quanto accade in Medio Oriente, in Israele e in Palestina, dove tutti sembra non abbiano altro da fare che fabbricare bombe atomiche contro Israele (che in realtà è l’unica a possederle, nel silenzio generale che solo ora forse inizia a incrinarsi per volontà Usa) o voler affogare nel Mediterraneo “gli ebrei”, cioè gli israeliani che non sono neppure poi tutti ebrei. Come cioè se il resto del mondo avesse le colpe che in realtà abbiamo solo noi europei, anzi noi mondo cristiano. C’è sicuramente una forte componente sionista nel mondo ebraico, ma non si capisce perché mai dovrebbe “complottare” contro la Chiesa, però il problema è che c’è anche il sionismo cristiano, molto forte e fanatico soprattutto negli Usa, che è ancora più deciso a spazzar via i palestinesi da casa loro e magari rifare le crociere per far spazio alla “vera religione”: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Vorrei ricordare che l’ubriacone molesto George W. Bush l’invasione dell’Afganistan la chiamò Crociata Infinita, nome che fu costretto a cambiare dalle proteste arabe e islamiche.


Che nonostante i 15 secoli di dominio assoluto del cristianesimo l’identità ebraica si sia conservata è un bene. Un bene prezioso. Purtroppo per la Chiesa però l’ebraismo è la testimonianza vivente delle “forzature”, chiamiamole pudicamente così, che il papato e la Chiesa hanno fatto sui vangeli e sulla figura di Cristo per costruire il proprio immenso potere. Oggi che l’epoca degli imperi, del colonialismo e dell’ignoranza di massa è finita, la testimonianza ebraica mette ancor più in crisi, anche in modo concorrenziale, l’ormai perduto monopolio cristiano sul mercato religioso occidentale con vaste propaggini di mercato nel resto del mondo. E non c’è “dialogo religioso” che tenga. L’ho detto più volte: il “dialogo” tra ebraismo, cristianesimo e islam somiglia molto alla nassa con dentro una murena, un polipo e una aragosta. Tre animali che nella nassa restano fermi solo perché ognuno vuole sbranare l’altro ma teme di essere sbranato dal terzo. E comunque parliamoci chiaro: se ci sono “forzature” sui vangeli, ce ne sono di enormi anche nella bibbia e nello stesso corano, dell’autenticità del sui contenuto è pure lecito dubitare così come dell’intera storia di Maometto e dei primi decenni di espansione islamica. Se è vero, come è vero, che l’ebreo Gesù Cristo non s’è mai sognato di voler fondare una nuova religione, e se è vero, come è vero, che solo dei bari o degli eccessivamente ingenui possono sostenere che la banalissima frase, peraltro apocrifa, “Tu sei Pietro e su questa pietra costruirai la mia assemblea” significa fondare la Chiesa e il papato, è anche vero che non c’è mai stata nessuna schiavitù ebraica né in Egitto né a Babilonia, non c’è stata nessuna conquista della “terra promessa”, non è mai esistito nessun Abramo emigrato da “Ur dei caldei” se non altro perché i caldei a Ur ci sono arrivati solo attorno al 900 a. C., non c’è stata nessuna traversata “miracolosa” del Mar Rosso, con annesse mattanze e “sette piaghe” degli innocenti e civilissimi egiziani,  e non c’è stata nessuna peregrinazione di Mosè per 40 anni o anche solo 40 giorni nel deserto del Sinai. Basta leggersi anche solo i libri dell’archeologo ebreo e israeliano Israel Filkenstein per fare piazza pulita di tanti bei miti, per non parlare dei libri di Giovanni Pettinati e Mario Liverani. Chissà perché inoltre tutti hanno timore a dire – o è solo ignoranza crassa? – che nei primi tempi gli ebrei erano alleati dei musulmani in odio all’impero bizantino perché cristiano, cioè – è il caso di dirlo! – non solo “antisemita”, ma proprio antiebraico! Mi spiace che quando ho inviato una e-mail a Gad Lerner per dire che forse è il caso di prendere le distanze da miti che hanno seminato troppe divisioni, odio, guerre e razzismo, anziché rispondermi come le altre volte mi ha rimandato indietro l’e-mail. Se fa così una mente aperta come Lerner, figuriamoci cosa bolle nelle teste altrui. Il risultato alla fine è quello niente affatto bello che abbiamo sotto gli occhi: deliri di troppi contro troppi. Con davanti a noi un altro baratro, nuovo ma che sa di antico, anzi direi quasi ormai di preistorico, dove di moderno ci sono solo le armi… Quelle militari, non quelle dell’intelletto.


Insomma, la Chiesa cattolica – a meno di altre guerre disastrose per spingere indietro l’umanità – è destinata a perdere terreno e potere, come dimostra anche il suo disperato voler continuare a succhiar sangue almeno nel suo zoccolo duro chiamato Italia. Ma se anziché riformarsi in modo illuminato e adatto ai tempi, eliminando pratiche e tabù inventati a tavolino solo per il proprio potere politico ed economico, dovesse continuare ad arrocarsi e “fare quadrato”, allora il suo perdere terreno potrebbe diventare uno smottamento o una frana. Ma non è affatto detto che sia una cosa positiva. Il vuoto lasciato da una Chiesa travolta NON verrebbe necessariamente occupato da maggiore civiltà e tolleranza. I sommovimenti franosi o tellurici di norma seminano più che altro disastri. Sarebbe molto meglio se la Chiesa si riformasse, anche più di quanto ha tentato papa Roncalli, la cui opera riformatrice è stata spazzata via dal papa polacco prima e da quello tedesco dopo, perché riformandosi la sua perdita di potere e terreno non acquisterebbe il carattere di tregenda che potrebbe invece avere, con danni per tutti. La Chiesa e il cristianesimo sono ancora colonne portanti dell’Europa e dell’intero Occidente: se le colonne si spezzano o si piegano di colpo, il palazzo può finire male, con tutti i suoi abitanti. Se invece vengono man mano ridotte e sostituite da altre colonne o altri rinforzi, di mattoni e cemento, il palazzo resta in piedi, magari meglio di prima.

Anche se mi sono dilungato, vorrei chiudere con un argomento del quale si è parlato qualche settimana fa quando ci siamo trovati con Faust e Controcorrente a casa di Uroburo a ingozzarci di brasato e buon vino: l’argomento, vale a dire, dei brogli elettorali nelle votazioni degli italiani all’estero. Nulla di meglio che riportare quanto scritto da due bravi colleghi de L’espresso, con annesso audio:


“Così truccavano il voto
di Emiliano Fittipaldi e Valentina Petrini


L’audio delle telefonate in cui un imprenditore latitante vicino al clan Piromalli in Venezuela racconta di aver fatto bruciare migliaia di schede per le politiche del 2008. Il ruolo di Marcello Dell’Utri e il misterioso «materiale spedito ad Arcore»
AUDIO 1 Aldo Miccichè e Filippo Fani, collaboratore di Barbara Contini

AUDIO 2 Aldo Miccichè e Gioacchino Arcidiaco, affiliato al clan Piromalli

Nove aprile 2008, quattro giorni prima delle elezioni politiche che riporteranno Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Gli investigatori della procura di Reggio Calabria stanno intercettando da mesi Aldo Miccichè, imprenditore condannato a 25 anni di carcere per vari reati e ritenuto dagli inquirenti uomo vicino al clan Piromalli.
Miccichè, ex politico democristiano della piana di Gioia Tauro e formalmente latitante, parla da Caracas dove sostiene di occuparsi delle elezioni. In particolare, del voto degli italiani all’estero. Dall’altra parte del filo c’è Filippo Tani, stretto collaboratore di Barbara Contini, responsabile degli italiani all’estero per lo schieramento berlusconiano ed ex funzionario dell’amministrazione Usa in Iraq. Barbara Contini adesso è senatore del Pdl.
Nell’intercettazione – che L’espresso è in grado di farvi sentire in esclusiva – Miccichè spiega i metodi che avrebbe usato per far vincere il candidato senatore del Pdl: bruciare le schede elettorali, a pacchi, con la benzina. Quelle, almeno «che sicuramente non sarebbero state nostre». I rapporti tra Miccichè ed esponenti di spicco di Forza Italia sono di vecchia data: dalle carte dell’ultima inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel porto di Gioia Tauro risultano i contatti tra Micciché e Marcello Dell’Utri, fedelissimo di Berlusconi e imputato per concorso esterno in associazione mafiosa a Palermo. Sarebbe stato proprio Dell’Utri, secondo la ricostruzione degli inquirenti, a mettere in contatto Miccichè con lo staff della Contini. Miccichè al telefono parla di soldi che deve avere ( «devo darli ai calabresi, sennò sono fottuto. Pure con i siciliani e i campani»), racconta di aver mandato materiale «ad Arcore», e chiosa di «operazione Campania», «operazione Veneto» e quella «calabrese». «Devo dirti» dichiara all’uomo della Contini «che Marcello lo ha toccato con mano».

Le telefonate di Aldo Miccichè da tempo sono al centro di indagini della magistratura. Soprattutto perché Miccichè ha contatti con diversi esponenti poltici. Già nel 2008 fu divulgato il testo di una intercettazione diretta tra Dell’Utri e Miccichè in cui si discuteva di come pilotare il voto degli italiani all’estero. All’epoca Dell’Utri ammise di aver avuto contatti con l’imprenditore, che si sarebbe offerto di aiutare il centrodestra nelle elezioni.


In un’altra intercettazione del dicembre 2007 che L’espresso pubblica in esclusiva, Miccichè sembra organizzare un incontro tra Dell’Utri e Gioacchino Arcidiaco, affiliato al clan Piromalli condannato l’anno scorso a 6 anni e 8 mesi. Aldo Miccichè, prima dell’appuntamento, chiama Arcidiaco per suggerirgli come comportarsi e cosa chiedere a Dell’Ultri. «Fagli capire che la Piana (di Gioia Tauro, ndr) è cosa nostra, che il porto l’abbiamo fatto noi, fagli capire che in Aspromonte e tutto quello che succede là sopra è successo tramite noi…Fagli capire che in Calabria o si muove sulla Tirrenica o sulla Jonica, o si muove al centro, ha bisogno di noi. E quando dico noi, intendo Gioacchino e Antonio (Piromalli, ndr). Mi sono spiegato?»”.

Crediamo proprio che si sia spiegato.

P. S. Posto qui in basso tre immagini speditemi dal lettore che si firma “ber” che le ha inviate per Popeye anche se non c’entrano con l’argomento di questa puntata.

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529 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente -#427-

    Il resto lo vedremo in seguito,per il momento ci sono le “cacchette” di poppy traditore degli Italiani all’estero , quelle di Anita sparse con più sapienza e alcune “piccole , piccole” ,però cacchette insinuanti di Sylvi.
    =====================================

    Non conoscendo Gino Strada mi limito a leggere e ci sono i pro e i con.

    Dunque, Strada ed Emergency sono in Afganistan dal 1999, quando la “guerra al terrorismo” non era ancora iniziata, e l’Italia non aveva neanche una rappresentaza diplomatica a Kabul, ne’ truppe sul campo.

    Poi Strada ha detto: “non ci vogliono perche’ saremo i testimoni della guerra e delle malefatte della coalizione”.
    Forse poteva aggiungere anche le malefatte dei Talebani ma non l’ha fatto….

    Ciao, Anita

  2. sylvi
    sylvi says:

    xcc

    “O forse “ora et labora in silenzio” , però tappandosi naso ,orecchie e gola è l’unica via giusta” cc

    Sì, in certe situazioni è così, se vuoi essere veramente utile a chi ha bisogno!
    L’ho imparato in un altro “incendio” dalle nostre parti!

    Sylvi

  3. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    ti ho spedito nella tua posta privata il progetto per Haiti,
    purtroopo passa un solo file,
    mettilo sul blog o spediscilo al ns Dr Ing Poppy per un preventivo da mandare all’architetto di Washinton.
    Grazie e saluti,Ber

  4. Peter
    Peter says:

    x Rodolfo

    non sto a dare lezioni di bon ton, ma correttezza vuole che si instauri almeno un contatto con lo sguardo prima di qualsiasi contatto fisico. E’ lo sguardo che da’ un segnale iniziale di invito o rigetto: puo’ essere un sorriso o un inarcamento di sopracciglia. Soprattutto sui mezzi pubblici, dove vi e’ affollamento e ressa, ed imbarazzo. Di tali situazioni approfittano i borseggiatori, ed i palpeggiatori. Una donna (o anche un uomo, se e’ per questo) puo’ non reagire per l’imbarazzo della situazione, non crede? ed una mano sulla gamba (o peggio, su altre parti del corpo) e’ gia’ un’intrusione inaccettabile su di un mezzo pubblico anonimo ed affollato.

    Peter

  5. MOVIMENTO PER LO SBATTEZZO
    MOVIMENTO PER LO SBATTEZZO says:

    http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

    Il 13 settembre 1999 il Garante per la protezione dei dati personali si è pronunciato sul ricorso del socio UAAR.

    E diritto di tutti quindi poter definire cio che NON ABBIAMO POTUTO DECIDERE QUANDO AVEVAMO POCHI GIORNI, e non far parte di quel 96% che la Chiesa Cattolica considera come un'”AZIONE” (come quelle di “Borsa”) da usare per poter continuare a dettare legge sul nostro Stato.
    Ognuno di noi, non deve sottovalutare questa importante opportunita di laicita per il nostro Paese, il Paese piu arretrato d Europa!
    E utile ribadire che le leggi le deve fare lo Stato senza interferenze continue da parte della Chiesa Cattolica, che ancora oggi sceglie le LEGGI che la Repubblica deve approvare o no, questa non e LIBERTA, la COSTITUZIONE dice che siamo uno STATO LAICO, e utile DIVENTARLO SUL SERIO!

    Allo stesso tempo, senza sottovalutare questa opportunita, si deve magari superare il problema interiore che viene a crearsi, pensando di fare un dispetto a qualche parente se si procedesse allo SBATTEZZO…ognuno di noi, adulto e vaccinato puo decidere cio che il suo cervello gli dice di decidere, in questo siamo ancora liberi, e soprattutto lo SBATTEZZO e un mezzo del tutto personale, individuale, e di LIBERA COSCIENZA.
    In altri Paesi Europei come la Francia i battezzati sono meno della meta della popolazione, ma questo non vuol dire, al contrario che quando uno sia adulto possa procedere con il BATTESIMO, ed alla adesione ad un CULTO.
    E una questione di cultura certamente, ma ora abbiamo la possibilita di ristabilire le giuste dimensioni, le giuste distanze o ribadire le proprie appartenenze, personalmente e in coscienza.

    PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?

    Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.

    Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:

    * per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
    * per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
    * per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
    * per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
    * perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
    # per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
    # per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
    * per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro…).

    Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!

  6. Anita
    Anita says:

    Il Progetto di Ber…per Haiti.

    x Ber

    Caro ber,

    ho fatta una imbrogliatina, non potevo inserire sul forum la foto del tuo progetto in Haiti perche’ non ho un website mio.

    Cosi’ l’ho inserita in una Greeting card Co. e da li ho preso il link.

    Spero che funzioni.

    http://llerrahmusic.com/card_images/233800_0.jpg

    Se non si apre…ho fatto del mio meglio.

    Ciao, Anita

  7. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Il link si apre.
    La foto e’ piccola, ma sufficiente.

    Mandero’ l’originale a P.

    Ciao, Anita

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Ber e x Popeye

    Ho postato alla fine del mio articolo di questa puntata le tre immagini che ber mi ha spedito per P. Nonostante fossero tre immagini, due in pdf e una in jpg, una sola è comparsa come disegno mentre le altre sono comparse come link, cliccando i quali compaiono delle immagini. Che però per essere guardate correttamente vanno ruotate di 90° in senso antiorario.
    Di più non si può fare.
    ‘Notte.
    pino

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Legga il post qui sopra (n 459). Ho avvertito Popeye anche via e-mail.
    ‘Notte.
    pino

  10. Anita
    Anita says:

    x Pino
    io ho solo ricevuta la foto…quella che ho postato sul website delle greetings cards. “post 457″
    Senza un link non potevo fare di meglio.

    Buona notte,
    Anita

  11. Davide Piazza: il razzismo ebraico contro i matrimoni misti negli USA (ma non solo)
    Davide Piazza: il razzismo ebraico contro i matrimoni misti negli USA (ma non solo) says:

    Matrimoni misti negli Stati Uniti

    Ho accettato di assumermi la grande responsabilità di introdurre il dibattito sulla questione di matrimoni misti perché ritengo di essere il meno adatto e non per falsa modestia: non sono uno studioso, non sono un rabbino e nemmeno mi intendo di statistiche. Sarà più facile dunque per molti sorridere, scrollare il capo e continuare come prima. Ho solo una piccola speranza che i fatti, gli argomenti, le notizie che riporterò stasera, frutto di una piccola ricerca su Internet, che tutti sono in grado di fare, ci aiuterà, forse, a superare i racconti personali, gli attriti e sia l’inizio di un dibattito maturo in grado di coinvolgere non solo il nostro gruppo, ma l’intera Comunità milanese e italiana.

    Premetto che sarà molto facile dire l’Italia non è gli Stati Uniti, e invocare una diversità non sempre netta. Delegheremo quindi alla coscienza di ognuno cogliere non solo le diversità ma anche le similitudini dei processi.

    L’inizio del trauma o meglio della scoperta del trauma, che divide non solo singoli, famiglie ma intere Comunità ben più numerose delle nostre, inizia nel 1990 (su Newsweek nel 1991) con la pubblicazione del National Jewish Population Survey. Si scopre che la percentuale di nuove coppie che celebrano matrimonio misto è in media del 58%, la precedente ricerca del 1964 stabiliva la stessa percentuale al 6%. La ricerca (e altre del 1991 nello stato di New York) precisa anche le percentuali tra alcune grandi correnti ebraiche: Ebrei laici 72%, Riformati 53%, Conservativi 37%. La ricerca non si ferma ai genitori, ogni 4 figli di matrimonio misto, 3 vengono educati o come cristiani (41%), o senza nessuna religione (31%). La ricerca del sociologo Mayer (Time magazine 1988) dimostrava invece che solo un 24% dei figli di matrimonio misto tra 16 e 40 anni si considera ebreo.

    Se si considera invece l’intera popolazione ebrea americana, le cifre sono leggermente più basse, sintomo di un trend in crescita: Reform 60%, Conservative 50% e nemmeno gli Orthodox, in generale, non sfuggono al 25%. Si calcola che il tasso dei matrimoni misti aumenti del 5% ogni dieci anni (fonte reform).

    Il famoso avvocato Alan Dershowitz, autore di un libro sul tema “The vanishing american jew” ha dichiarato “Ad eccezione di un’imprevedibile marcia indietro del trend attuale, sembrerebbe che… la Storia degli ebrei, così come l’abbiamo conosciuta, si avvicina alla fine”. Se qualcuno stesse pensando a quale ramo ultraortodosso appartiene Dershowitz chiariremo che la sua soluzione prevede una nuova identità ebraica che non abbia bisogno di alcuna dimensione religiosa.

    Con queste poche cifre alla mano siamo dunque i grado di affrontare la raccolta (che è necessariamente parziale) di impressioni, reazioni e strategie che l’ebraismo americano non solo adotta, ma adatta alle mutate situazioni (una recentissima dichiarazione dell’ebraismo reform sembra far marcia indietro su molti capisaldi). Volontariamente non mi soffermerò molto sulla posizione degli othodox perché più conosciuta.

    Per comodità, anche se le etichette contano molto solo quando si sa poco, schematizzeremo all’inizio la posizione dei tre gruppi principali, ma ovviamente in un paese che nasce con la libertà di pensiero vi potete immaginare gli ebrei (due ebrei, tre opinioni) che uso ne facciano.

    Se adottiamo la generalizzazione che ho trovato su pagine conservative, i Reform tendono principalmente al supporto delle coppie che hanno celebrato tali matrimoni (il 47% dei loro rabbini li celebrano anche, e il rabbino Fishbein, che ha condotto la ricerca, per 20 dollari vende una lista), i Conservative ostacolano questi matrimoni (i rabbini che non obbediscono vengono deferiti alla sezione disciplinare del movimento) ma supportano i matrimoni avvenuti (invitando anzi il coniuge non ebreo alle funzioni religiose), mentre gli Orthodox sono impegnati principalmente nella prevenzione.

    Iniziamo dunque la lunga carrellata, da un capo all’altro.

    Esistono in America numerose associazioni interconfessionali che favoriscono i matrimoni misti: a San Francisco “Interfaith connection” è “Un posto sicuro dove puoi iniziare il processo di esplorazione delle differenze culturali e religiose tue e del tuo partner”. Sharon Silverstein fornisce una utile guida dei rabbini che sono disposti a celebrare non solo semplici matrimoni misti, ma anche quelli in presenza di un prete o se la coppia che si presenta è omosessuale. Esiste anche la “Intermarriage handbook” di Petsonk e Remsen che spiega come superare ogni ostacolo.

    Una scrittrice di Boston, Anita Diamant, appartenente alla comunità “Beth El” (casa del Signore) sul sito “interfaithfamily” spiega perché non ci sia bisogno di alcun rabbino per celebrare il matrimonio, ma propone lo stesso di adottare le tradizioni ebraiche, eliminando la problematica frase “kedat Moshè veIsraèl”, e facendo celebrare il rito da semplici amici.

    Le prime timide limitazioni ai matrimoni misti le troviamo nel movimento reform, la più grande corrente ebraica americana. Alcuni dei loro rabbini (si stima il 75%) pretendono un impegno della coppia all’educazione ebraica dei futuri figli. D’altronde le loro statistiche dimostrano che il numero delle coppie che educano i figli all’ebraismo aumenta nel caso il matrimonio sia stato celebrato da un rabbino.

    Un istituto reform “Jewish Outreach Institute” sostiene tuttavia che i matrimoni misti non sono un prodotto dell’assimilazione americana, ma un co-prodotto di altre cause, tra le quali:

    1) La totale rimozione di tutte le barriere sociali tra ebrei e non-ebrei al lavoro, nell’educazione e nel tempo libero

    2) La più avanzata età in cui ci si sposa

    3) L’aumentata partecipazione delle donne alla forza lavoro

    4) L’aumentata incidenza di divorzio e seconde nozze

    Non dimentichiamo poi che il movimento reform ha già da tempo eliminato il concetto di matrilinearità, considerando ebrei anche i figli di solo padre ebreo. Infatti nel 1983 con una decisione storica vengono considerati ebrei tutti i bambini educati come ebrei, non senza successo, dal loro punto di vista. Secondo una loro inchiesta interna del 1993 bel il 96% dei propri seguaci alla domanda: “Considerereste ebrei i vostri nipoti, se i vostri figli avessero contratto matrimonio misto?” risponde affermativamente, contro solo il 72% dei conservative e uno scarso 18% degli orthodox.

    Il matrimonio misto rappresenta quindi per l’ebraismo reform: “Sia il rischio dell’assimilazione sia un enorme potenziale per la crescita ebraica”. Tutto dipenderà dalla capacità di fornire un’educazione ebraica a queste famiglie miste.

    Nell’educazione ebraica sta anche la chiave di volta della trappola razzista. Molti genitori ebrei sono tra i protagonisti delle battaglie antisegregazioniste degli anni 60. Se rispondevano affermativamente alla provocatoria domanda fatta a un bianco: “Faresti sposare tua figlia con un uomo di colore”, come mai si contorcono all’idea di fare sposare ora i loro figli a persone di religione differente? Secondo il sito “Jewish student press service” la risposta è accettare il miscuglio di razze ma puntare piuttosto sulla continuità ebraica. Ci si può ovviamente domandare allora che ne sia della continuità cattolica per un gesuita.

    La stessa domanda non se la pongono invece i conservative, da sempre strenuamente avversi al matrimonio misto: il rabbino Alan Silverstein, autore del libro: “Tutto comincia con un appuntamento” è addirittura insegnante al corso rabbinico obbligatorio sui matrimoni misti e sostiene: “Se ci tieni molto a vivere negli Stati Uniti, non uscirai certo con un ragazzo norvegese che è obbligato a ritornare a casa”

    Nel maggio del 1997 questo movimento adotta una serie di principi sui matrimoni misti, ne citiamo alcuni:

    1) La discendenza è solo matrilineare.

    2) Solo ebrei possono far parte del movimento, ma i coniugi non ebrei sono invitati a partecipare.

    3) Onori rituali, come le salite a sefer sono concesse solo agli ebrei.

    4) I matrimoni misti non devono essere pubblicamente apprezzati in nessun ambito ufficiale. Le congratulazioni possono essere fatte ai genitori o ai nonni di un neonato di una coppia mista solo se la mamma è ebrea o nel caso contrario solo se entrambi i genitori si siano impegnati ad una educazione ebraica.

    Un caso interessante è quello sollevato dal giornale ebraico americano “The Ledger” dopo che il New York Times ha scoperto nel 1995 che rifiutava di pubblicare gli annunci di matrimoni misti. Dopo aver ricevuto critiche da ogni direzione, compresi rabbini che si chiedevano sarcasticamente se il direttore chiamasse per informarsi di ogni annuncio, o altri che sostenevano che una tale posizione è oramai impossibile quando abbiamo cristiani che si chiamano Gladys Cohen o ebrei che si chiamano Winston Pickett, il direttore, un tale Tobin, rispondeva di aver ricevuto 51 lettere di sostegno, 8 contrarie e tre minacce di morte. Affermava inoltre: “La questione rilevante è: il matrimonio misto è una simchà ebraica? La mia risposta è no. Non lo è proprio. Può essere una gioia personale per la famiglia, ma c’è una differenza tra quello che l’individuo fa e quello che la l’intera Comunità può celebrare!”

    Esiste infine una buona fetta della popolazione americana che pur non essendo strettamente identificata con il segmento orthodox non rinuncia ad argomenti molto forti (spero di non urtare la sensibilità di nessuno) per esempio “Jewish America” scrive: “Se il nazismo ha causato la morte di milioni di ebrei l’assimilazione può essere equiparata ad un olocausto silenzioso, dove il popolo ebraico ha perso egualmente milioni di nostri fratelli”.

    La comunità siriana di New York, dove molti aderenti arrivano al tempio di Shabbàt in macchina, celebra annualmente una cerimonia dove vengono letti in pubblico i nomi di chi ha ceduto al matrimonio misto e deve essere espulso dalla Congregazione.

    Il rabbino Packouz, sul sito “j51″ sostiene: “Più si sa sul matrimonio misto e migliori decisioni possiamo prendere: il 75% dei matrimoni misti semplicemente non dura e la cosa più interessante è che ognuna di queste persone afferma di essere nel 25% che riesce. Nessuno si sposa per divorziare. Già il matrimonio è delicato tra persone che condividono gli stessi valori. Immaginiamoci quando questo non accade.”

    Dello stesso avviso sono le dure parole del sito “schuellerhouse”: “Per un ebreo fare matrimonio misto è come morire, dal momento che essere ebrei è una maniera di vita, che richiede la cooperazione di entrambi i partner. Quando un ebreo sposa una non ebrea le possibilità di costruire una casa ebraica si riducono oggettivamente al lumicino”.

    Concluderemo con i commenti della rivista “innernet” del sito “heritage”: “Il matrimonio misto non è una tragedia di per se. Il problema è che molti giovani ebrei sono estranei al proprio retaggio culturale. Sanno perfettamente chi è la madre di Gesù, ma non sanno chi fosse la madre di Moshè!” Ad una lettrice indignata per come era stato trattato il problema in un numero precedente rispondono: “La nostra intenzione è di mettere in guardia contro quello che consideriamo un pericolo, se in una strada c’è una curva pericolosa non possiamo risolvere il problema togliendo il cartello stradale di pericolo”.

    Grazie dell’attenzione.

    David Piazza

  12. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro Ber,
    Ho dato un occhiata alla brochure che mi hai mandato, il cui motivo lo conosci solo tu.
    Se il tuo scopo era per me di fare un “preventivo”, ti posso dire con certezza che anche uroburo ti potrebbe dire che ci vogliono ben più informazioni per fare un preventivo.
    Secondo, il mio lavoro non ha niente a che fare con il costruire di case e tutto a che fare con costruire sistemi di informatica.
    Mi dispiace che hai dato questo fastidio al signor Nicotri e la signora Anita.Li ringrazio con tutto il mio cuore.
    Il mio problema era che tu hai detto che l’architetto si era “fregato” meta dei soldi e ti voleva far lavorare per il resto. Poi da meta, nella prossima frase e’ andata a finire a 3/4 per lui e 1/4 per te. Era questo che avevo messo in dubbio e nient’altro.

  13. Anita
    Anita says:

    x David Piazza

    Due sere fa’ sono andata a cena con cari e vecchi amici ebraici, non sono ortodossi nel vero senso della parola…ma quasi.

    l discorso e’ andato su una prossima riunione, un matrimonio a Cape Cod, MA.

    Le posso dire che hanno un circolo famigliare di ben 300, tra cugini, di primo, secondo, terzo grado e le loro famiglie.
    Si riuniscono per eventi, matrimoni, Bar mitzvah, etc…..
    Tra di loro non c’e’ un solo “gentile”, sono stata invitata alle loro festivita’ e le assicuro che sono sempre stata l’unica “gentile” anche come ospite.

    Conosco diverse famiglie ebraiche, e ci tengono moltissimo a sposarsi nella medesima religione, i genitori sono sempre in guardia….anzi, molti ancora scelgono per i futuri sposi.

    Conosco anche coppie miste, generalmente in secondi matrimoni, passata l’eta’ di procreazione.

    Conosco anche coppie dove lo sposo e’ ebreo, la moglie no, i figli sono stati cresciuti nelle scuole ebraiche e le mamme si sono convertite.

    Questo e’ vero:
    “Per un ebreo fare matrimonio misto è come morire, dal momento che essere ebrei è una maniera di vita, che richiede la cooperazione di entrambi i partner.

    Il morire e’ maggiormente per i genitori della coppia……

    Grazie,
    Anita

    PS: Vivo negli Stati Uniti.

  14. Peter
    Peter says:

    immagino che sentivamo tutti un acutissimo bisogno di essere aggiornati sugli usi, costumi, razzismi e paranoie della comunita’ ebraica mondiale. Milanese, italica e statunitense in particolare.
    Ora che siamo stati aggiornati stiamo a posto per altri 25 anni, grazie

    Peter

  15. x Peter
    x Peter says:

    L’intervento di Davide Piazza, scritto credo nel 1999, è molto utile per dimostrare il razzismo e la grettezza della chiusura ebraica verso il mondo non ebraico, causa anche delle continue guerre contro i palestinesi. I cristiani sono molto meno gretti dell’ebreo medio, fanatico non meno di un islamico.
    Tutto ciò è bene saperlo, visto che la propaganda mostra sempre gli ebrei praticanti come povere vittime delle chiusure e grettezze altrui. Un comportamento come il loro non spinge certo ad amarli, così come non si può certo amare la bibbia e i suoi orribili insegnamenti e protagonisti, a partire dal Grande Capo.
    Shalom

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri 455
    Israele deve essere giudicato dalla CPI – Petizione universale .

    Giudicare? Perche´ no?
    Io direi insieme di giudicare anche Hamas e i Palestinesi.

    Solo in lingua Tedesca c´e´un errore:-

    Israel muß vor dem Internationalen Strafgerichtshof verurteilt werden-universale Petition.

    Traduco:-
    Israele deve essere “condannata” dalla CPI———

    Che facciamo condanniamo prima di giudicare?

    mentre dovrebbe essere cosi:-

    Israel muß vor dem Internationalen Strafgerichtshof “beurteilt” werden- universale Petition.
    Buona Domenica. Rodolfo

  17. ber
    ber says:

    Egr Sig P,
    Le ho mandato il progetto,(ed anch’io ringrazio Pino e Anita
    di cuore),…solo perchè sono stato “accusato da lei di essere un bugiardo”:
    …vedasi post n.417

    Caro Ber,
    Sei libero di pensare e credere quello che vuoi, anche che gli asini volano. Adesso che ci penso nel mio paese ce ne rimasto solo uno, lo chiamano Barone, ma non l’ho visto mai volare.
    Mi dispiace caro Ber, l’economia non la ho mai studiata ma solo praticata. Mai perso un soldo nella borsa o altri modo di investimenti! So molto, molto più di te, vale anche per la politica. Basta leggere i tuoi post per farsi un idea.
    Invece tu ancora ti lamenti che avevi fatto un contratto in verdoni, credendoti un furbacchione, e’ i verdoni scendettero in valore. E tu vuoi dire a me di studiare l’economia. Per piacere ….

    e in un post più sotto,…

    .. che io, addirittura, ho inventato la storia dell’architetto,…”per parare il mio culo da Komunista”,(sic!)
    Se mi manda il suo email privato,dato che i files sono parecchi,
    Le posso mandare il tutto e può scrivere direttamente Lei all’architetto Buras…

    Non intendo inoltre più perdere il mio tempo con un “malato di
    ideologia politica” che vede “Komunisti dapertutto”,…
    buona fortuna,Ber

  18. ber
    ber says:

    segue post 468,

    …..la storia dei soldi, 3/4 e metà non si riferiscono alla stessa persona,…Lei legge male e interpreta peggio…

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Matrimoni misti tra Ebrei ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Vai a capirlo quando ci si innamora.
    Un tempo passato un uomo o una donna veniva allontanato dalla comunita´. Oggi oramai non piu´. Io ho sposato 3 Schiksen, ma non ho avuto mai problemi., vengo invitato regolarmente alle diverse manifestazioni dove posso portare con me chi voglio.
    L´Italia e´un paese dove c´e´ una grande comunita´di Cattolici. e non e´la fine del mondo se una Cattolica sposa un Mussulmano.
    La comunita´Ebraica invece e´piccola ed e´dunque da capire la preoccupazione che provano alcuni ,che se non si sta´un po´attenti nell´arco di poche generazioni si vanno a perdere tutte le tradizioni che hanno caratterizzato una comunita´, ed e´veramente un peccato.
    Per chi non e´toccato da una simile situazione e´sempre facile parlare e giudicare. Rodolfo

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Peter………non sto a dare lezioni di bon ton……..

    Lei prima di dare lezioni di “bon ton” dovrebbe imparare a leggere attentamente i post che gli altri scrivono.
    Sono stato il primo a scrivere di “sguardi e sorrisi” e che il palpeggiamento fine a se stesso e´un obbobrio.
    E´sempre lecito e normale dopo un sorriso o uno sguardo palpeggiare specialmente se c´e´l´accondiscendenza.

    Ma ……mi accorgo che lei elude il mio post Nr.435, come mai?
    Le e´sfuggito o si e´accorto di aver scritto l´ennesima cazzata?
    Rodolfo

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un comportamento come il loro non spinge certo ad amarli, così come non si può certo amare la bibbia e i suoi orribili insegnamenti e protagonisti, a partire dal Grande Capo.
    Shalom

    La Bibbia e´stata scritta piu´di 2000 anni fa´. Storie dunque di 2000 anni fa´ per gente di 2000 anni fa´, se si dovesse scrivere oggi la Bibbia sarebbe molto diversa. Non credi?
    Cosi come allora, cosi anche oggi, la Bibbia, dove c´e´scritto di tutto e il contrario di tutto , bisogna saperla interpretare.
    Se si e´in grado di farlo va bene, se non si e´in grado si puo´arrivare benissimo alle tue conclusioni. Rodolfo

  22. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    i boyscouts non andavano tradizionalmente ad ingrossare le file dell’AZ e CL? Una piccola raccomandazione qua e la’, ed un posticino si trovava senza dover fare fagotto. E poi lei ne dava una descrizione molto idilliaca, direi troppo.

    Lei giorno fa parlava di ‘mano morta’. Non mi risulta che tale procedura sottobanco venga dopo un sorriso o uno sguardo, a meno che non ci sia la mano morta secondo Rodolfo, un mistero gaudioso, suppongo.
    E’ lei che non si rende conto poi di contraddirsi. ‘Specialmente’ se c’e’ accondiscendenza? il che vuol dire che se non c’e’ (il consenso, non accondiscendenza, per inciso) lei andava avanti lo stesso, pazienza, mica si puo’ avere tutto…
    Mi dice poi come faceva a scambiare sguardi da colombelli su di un bus affollato? e se non c’era la copertura della ressa, lei certo non allungava ‘la mano morta’, dato che ne rischiava una viva in faccia, come minimo.

    Peter

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x 425.
    “Lei ha una lingua malefica ed un cervello peggiore.”

    Lingua malefica….oibò!
    Cervello peggiore…perdindirindina!
    Ovviamente perchè non gliele mando a dire?
    Le dico, se ne faccia una ragione!

    Diciamo che non sono affetto da ipocrisia pelosa. La sua, egregia signora “bla-bla”.
    I suoi continui lamenti, poi, credendo che qui siano tutti stupidotti par suo.
    Sci contenga!
    C.G.

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Su RepubblicaSi uccide operaio della Renopress
    Subito dopo arriva un’offerta di lavoro
    L’ha trovato un collega disoccupato. Mario Farisano, 44 anni, si è impiccato in garage con la corda per saltare della figlia. Era in cassa integrazione«C’ è sembrato subito strano perché la sua macchina e quella della moglie erano entrambe sotto casa.Mario si arrangiava cantando la sera per i locali attorno a Molinella.

    Uno che vive in Toscana , che canta e si uccide……..davvero strano.
    Avevano dunque due “macchine” e poco dopo gli arriva l´offera di lavoro. Che storia sballata.
    .
    E´cosi che ami i tuoi figli? Ma venditi le macchine e continua a cantare invece di ucciderti, stronzo……… Rodolfo

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Davvero non vale la pena di risponderle, mi sono stancato di discutere con un piccolo vigliacco stupido che non capisce un cazzo.
    Rodolfo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x poppy.
    Evita almeno le tue boiate (come fai a postarne 40 in una sola riga, lo sai solo tu) su Gino Strada.
    Lui non ha MAI minimizzato nè taciuto i crimini dei talebani. Questa è la solita sporca, lurida propaganda usaescippa dei Luttwack e soci della Compagnia di sua Zia, per discreditare chi non si allinea e si sottomette alle gigantesche bugie di questi neofascisti.
    Strada ripete da anni che se un ferito grave viene a farsi curare nel suo ospedale non gli chiede chi è o chi non è. Lo cura, per quanto gli è possibile e basta.
    Questa è la grave colpa che gli addebitano: curare le vittime di questa guerra scellerata, indipendentemente, senza se e senza ma.
    La gente per bene sta con Emergency mentre chi si prostituisce, invece, ovvero tu, pompelmo, la denigra aprendo bocca e dargli fiato. Alitosi.
    Per quanto riguarda Medici senza frontiere e della loro opera io ne so qualcosina meglio di te. Anche per un attore a me molto vicino e che ha prestato otto mesi alla loro causa: mio figlio.
    Quindi, e mi rivolgo sopratutto alla madre di tutte le kakkette, l’Anita: fareste meglio a tacere.
    Vai.
    C.G.

  27. sylvi
    sylvi says:

    …i boyscouts non andavano tradizionalmente ad ingrossare le file dell’AZ e CL? Una piccola raccomandazione qua e la’, ed un posticino si trovava senza dover fare fagotto. E poi lei ne dava una descrizione molto idilliaca, direi troppo….Peter

    Oltre che una assoluta falsità è il classico ragionamento da familismo amorale piagnone e vittimista meridionale.
    Ed è anche una dichiarazione di insicurezza sulle proprie forze, di mancanza di dignità e di orgoglio sulle capacità di farcela per “merito personale”!!!

    Sylvi

  28. Shalom: Israele, quando la faccia è peggio del culo. Sporco
    Shalom: Israele, quando la faccia è peggio del culo. Sporco says:

    Gerusalemme, 10:00
    M.O.: MINISTRO FINANZE, ISRAELE ANNULLI MORATORIA
    Il ministro delle Finanze israeliano Yuval Steinitz sembra voler cancellare ogni minima chance di ripresa di negoziati di pace israelo-palestinesi. Per Steinitz, infatti, visto che i palestinesi hanno respinto la moratoria di 10 mesi nella costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania ‘se entro uno o due mesi non torneranno sui loro passi allora tanto vale ripresndere a costruire’, ha detto al Jerusalem Post .
    ————————–

    Avete capito la disonestà di questo figlio di ottima donna? I palestinesi hanno la gravissima colpa di non avere accettato la moratoria di dieci mesi DEGLI INSEDIAMENTI ALTRUI, cioè ebraico israeliani! E’ come dire che gli ebrei tedeschi dovevano accettare una moratoria di dieci mesi per i forni crematori anziché combatterli e basta, cosa che peraltro purtroppo non hanno fatto. I palestinesi sono un po’ più riottosi di quegli ebrei tedeschi.
    Shalom

  29. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Ho l’impressione che le manchino i fondamentali, come si usa dire. Lei mette sullo tesso piano uno Stato, quale è Israele, con una popolazione, quale sono i palestinesi, o una organizzazione partito quale è Hamas. Stia attento, molto attento: è lo stesso modo di ragionare che aveva Hitler, che in fatti ha fatto la guerra contro gli ebrei come fossero uno Stato. Ed è oggi, da decenni, il comportamento di Israele.
    Uno Stato può essere giudicato, e condannato, da una corte internazionale impostata secondo l’attuale diritto e le attuali convenzioni internazionali, una popolazione o un partito invece no. E’ chiaro? E se a lei pare non ci sia differenza tra palestinesi e Israele allora chieda l’abolizione dello Stato israeliano, riduciamolo ad “autorità nazionale” come l’Anp e facciamo invece della Palestina uno Stato, con un governo che occupi e governi militarmente il territorio, non più lo Stato, israeliano.

    Riguardo la bibbia, si metta un po’ d’accordo con i rabbini, gli ayatollah e il Vaticano: di anni ne ha solo 2000 o almeno 3000 come quei mestatori di professione pretendono? E in ogni caso, se non bisogna considerarla perchè, come lei giustamente dice, è un libro vecchio per una mentalità arci superata e del menga, allora perché la si vuole osare ancora oggi come base del diritto anche israeliano? Se la bibbia è un libro bacucco, perchè ci si richiama ancora oggi ai suoi racconti del cavolo per occupare per esempio Hebron con la scusa fasulla della tomba di Abramo? E perchè rompere i coglioni sulla spianata delle moschee accampando pretese e diritti basati sulle minchiate bibliche? Più in generale, se la bibbia è un ferro vecchio, perchè il sionismo la usa come base per le sue pretese fino a diventare lui un ferro nuovo, da guerra?
    Stesso discorso, più o meno, da fare ai musulmani e ai cristiani, per i quali la bibbia è oggi ancora sacra e alla lettera.
    Buona domenica.
    Shalom

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x Rudy “mano morta”

    Avevano dunque due “macchine”…?????
    Anche tu spari “cacchette” gratuite..!!
    Come i “colpi di sole”..?
    Qui tra un pò salta fuori che gli “unici suicidi giusti” sono quelli degli Imprenditoi” che avevano una fabbrica!
    ma fatemi il favore…neanche di fronte alla Morte di una persona ci si ferma,chiamando un Suicida “stronzo”..
    Ma ti rendi conto della cagata che hai detto?

    cc

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro controcorrente, non ci sono“unici suicidi giusti”…..o sbagliati,
    Ma tutti quelli che si suicidano sono stronzi.
    Inoltre quello stronzo e´lo stesso stronzo che si dice ad un amico,
    spero che tu ,che sei anche uno stronzo, capisca il mio pensiero.
    Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xShalom
    Credo che lei mi abbia frainteso, la Bibbia e´quella che e´, e va interpretata, (mi voglio persino ripetere) se non lo si fa´o non si e´capaci di farlo si arriva alle sue conclusioni.Non e´superata , ma oggi sempre piu´attuale.
    Bisognerebbe forse riscriverla con la mentalita´di oggi, questo si…e
    questo e´il mio parere.
    Cosi come il mio parere e´, che un processo non si fa´solo sull´effetto ma anche sulla causa. Sarebbe in ogni cao un lungo processo.
    Un saluto. Rodolfo

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E poi caro controcorrente scrivi:-“neanche di fronte alla Morte di una persona ci si ferma”.

    Quella non e´una morte ma un SUICIDIO.

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Domani Alessandro , dovrebbe partire per Catania , ma probabilmente gli andra´buca , pare che non ricevera´nemmeno il rimborso.Insomma a Francoforte e´caos.
    Chissa´come finira´se quel vulcano non smettera´ di emettere ceneri.

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Purtroppo è così, il biglietto verrà sicuramente rimborsato, o meglio, avrà la validità per un’altra data.
    Certo è che le compagnie non sganceranno un cent in denaro contante e sonante.
    C.G.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Vedo che Shalom mi ha preceduto. Riguardo la bibbia ha detto ciò che intendevo dirle anch’io, anche se avrei usato forse toni meno aspri. Per rispetto a lei, non ai ministri di Israele.
    Un saluto.
    pino nicotri

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Il papa a Malta. Molto blablablaà autoassolutorio in tema di pedofilia e annessa protezione, ma nessuna assunzione di responsabilità sul piano penale, civile ed economico.
    Contenti i cattolici, contenti tutti. Anche se una Chiesa così provocherà altri guai per l’Europa.
    Ridicola poi la solita filippica contro tecnologia e scienza, come se la Chiesa avesse invece procurato chissà quali maraviglie e chissà quale paradiso terrestre invece dei sanguinosi disastri provocati o patrocinati.
    Il dramma, anzi la tragedia dei monoteismi, tutti e tre, è la pretesa dei rispettivi cleri di ergersi a interprete e ministro della parola di Dio. Un Dio che ha bisogno di tali interpreti e intermediari, peraltro assai confusi, divisi e in lotta bestiale tra loro, per farsi intendere dalle creature da lui stesso create non può essere Dio, ma al massimo una sua caricatura. Ad usum cleri.
    pino nicotri

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Chi si suicida ha problemi personali irrisolti molto gravi. Se vogliamo dire che un suicida è un malato, io sono d’accordo.
    Con un’eccezione però: c’è chi si suicida a ragion veduta. C’è chi decide che non ha più niente da dare nè da ricevare da questo mondo, per cui è del tutto disinteressato a proseguire una vita da vegetale. C’è chi, di fronte ad una malattia particolarmente invalidante o dolorosa, decide che non ha alcuna intenzione di soffrire inutilmente. Ok, questi suicidi hanno tutta la mia comprensione.
    In linea di massima, il suicidio è una delle maniere che, per la cosiddetta selezione della specie, la Natura mette in opera per liberarsi degli esemplari difettosi. Funziona così e non l’ho inventata io. Per cui, se avete rimostranze da fare, prendetevela col Padreterno, non con me.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pino:
    i mopnoteismi sarebbero 4, se si mette in conto la religione Baha’ì.

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, le chiese sono, come si dice in Sicilia, tutte “una camorrìa”.
    Non so come funzioni in pratica la religione Baha’i, che non ha un clero, ma ho un’amica di Facebook che la professa e, se vi interessa, si potrebbe farle delle domande.

  41. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Per gli Ebrei nel mondo e’ questione di sopravvivenza ed anche perche’ non e’ solo una religione, ma un sistema di vita.
    Negli US puo’ anche dipendere dallo stato in cui vivi.
    Qui diversi matrimoni sono ancora portati dalle Matchmakers o
    Shadchen, o anche da membri di famiglia che cercano di accoppiare suitable sposi.
    Lo stesso per gli Armeni, ci tengono a sposare entro la loro nazionalita’.
    Ci sono balli, feste, vacanze, across the country, appunto per riunire gioventu’ ebraica ed anche armena.

    Tu scrivi:
    “….è molto utile per dimostrare il razzismo e la grettezza della chiusura ebraica verso il mondo non ebraico, causa anche delle continue guerre contro i palestinesi. I cristiani sono molto meno gretti dell’ebreo medio, fanatico non meno di un islamico.”

    Ti sbagli, gli Ebrei praticanti hanno un sistema di vita differente dai nostri, iniziando dai cibi Kosher, le varie ricorrenze celebrate con serieta’ e sempre ricordando i loro perigli attraverso i millenni.
    Dopo tutto sono solo pochi milioni e se non avessero mantenuto le loro tradizioni, religione e cultura, sarebbero svaniti molto tempo fa’.

    Ciao, Anita

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Allora cinque con il mazdaismo. Ma mi pare che i Baha’i e i mazdaisti non abbiano rotto i coglioni a nessuno né allagato il mondo di sangue come il cristianesimo, anzi i cristienesimi al plurale, e l’islam. Ora purtroppo ci si mette anche l’ebraismo sionista arabofobo. Peccato: l’ebraismo per secoli e secoli ha evitato di macchiarsi le mani di sangue. Col il sionismo arabofobo mi pare che le cose siano un po’ cambiate.
    Ma si sa: qualunque amore finisce in delusione cocente. A volte terribile.
    Ovviamente solo per chi è mosso da amore e non da interesse.
    pino

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,

    anche il Clero al pari di Berlusconi è sovente”fedele interprete”di molte idee che provengono dal basso ventre e dalla digestione di molte “pecorelle”, che di smarrito hanno ben Poco.
    Anzi…diciamo che non smarriscono proprio nulla,,anche l’anima ,che è sempre al fedele servizio ….Anima che non sente ,non odora,non parla..

    cc
    Un bel Mix…dall’alto dei cieli e dal basso ventre..!!

  44. Anita
    Anita says:

    x Peter

    PS:
    Ho amici italiani che non apprezzerebbero se le figlie sposassero un ebreo, la mia piu’ cara amica di scuola non si e’ mai sposata perche’ il suo amore era un ebreo ed i suoi genitori ne erano contrari. (molto cattolici)
    Ho amici di coppie miste, ci sono voluti anni prima che i loro genitori riconoscessero i nipotini….
    Adesso sarebbero quasi eccezzioni, ma esiste ancora. A.

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X MT

    In linea di massima, il suicidio è una delle maniere che, per la cosiddetta selezione della specie, la Natura mette in opera per liberarsi degli esemplari difettosi.

    Interessante,personalmente sarei però per altre soluzioni, per eliminare gli esemplari difettosi..
    In fondo come tu dici è solo una questione tecnica,di capire quali sono gli “esemplari difettosi”..

    In tutti i casi Tu rientri nella categoria degli” esemplari” simpaticoni

    cc
    La natura come sai va avanti anch’essa per prove e riprove, nel caso umano ,sono sicuro che arriverà a più utili conclusioni..in fondo siamo “giovanissimi!..

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