Di Raimondo Mesiano volevano fare un altro Dino Boffo

Perché il servizio di Canale 5 sul magistrato Raimondo Mesiano ha tanto insistito sullo “strano” colore dei suoi calzini? E perché la voce fuori campo che spiegava gli “strani” movimenti di Mesiano, peraltro niente affatto strani, ma del tutto normali, ha tanto insistito sulle sue “altre stranezze”?

Tutti abbiamo pensato che le allusioni alle altre “stranezze” si riferissero alla sentenza di risarcimento della Fininvest nei confronti della Cir di Carlo De Benedetti, a suo tempo scippato della Mondadori grazie a una sentenza comprata dall’avvocato Cesare Previti per conto del suo unico cliente Silvio Berlusconi. Invece chi ha suggerito ai colleghi di Canale 5 di insistere sul colore dei calzini e sulle altre asserite stranezze ha inteso mandare un messaggio. Quale? Di che tipo?
Del tipo che ha provocato la traumatica uscita di scena di Dino Boffo dalla direzione del quotidiano L’Avvenire d’Italia nonché dalla direzione della tv e di qualunque altro mass media del Vaticano. Mesiano non ha certo scheletri negli armadi, ma secondo il solerte suggeritore potrebbe – uso il condizionale – avere uno stile di vita che se reclamizzato potrebbe – uso il condizionale – non piacere molto ai suoi superiori.
Vedremo che cosa scriverà e farà scrivere Vittorio Feltri su Il Giornale, dove come abbiamo visto ci sono colleghi che – dimentichi della mascalzonaggine, provata per tabulas, dei magistrati comprati da Previti – si prestano volentieri a ravanare su vecchie chiacchiere da ristorante da spacciare come “prova” della “stranezza” antiberluscona di Mesiano.
A differenza di Boffo, però, Mesiano non ha alle spalle l’ipocrisia vaticana, pronta a mollare chiunque a seconda delle convenienze mercimoniali del momento, e fa invece parte della magistratura italiana. Che di dignità e coerenza ne ha da vendere, scevra di cinismi di bottega. Anche se ci sono mele marce come quelle facilmente comprate da Previti per conto del suo datore di parcelle.  La pronta reazione della magistratura e di alte cariche della Repubblica non era stata però messa nel conto e ha complicato i calcoli del suggeritore e la fame di polpette avvelenate del Giornale pronto ad accogliere suggerimenti e documenti anonimi pur di ingrassare le vendite. E, come ha rivelato lo stesso Berlusconi, anche il conto in banca del suo direttore.

313 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Lei non conosce Ron Paul per niente.

    E’ il piu’ conservatore di tutti i candidati.
    E’ Conosciuto come Dr. NO.

    NO su tutto quello che lei e’ PER.

    No, su interferenze governative, su tutti i fronti, sanita’ inclusa.
    No su Medicare entitlement; leave it to states.
    No all’aborto.
    No ai matrimoni gay.
    No a benefici per i sindacati.
    No all’immigrazione.
    No ad aiuti finanziari per minoranze, ridurre il welfare.
    Chiudere i confini.
    No, all’incremento della paga minima.

    Ci sono pagine su pagine sul come ha votato e sulla sua platform.

    Si’, al ritiro delle truppe.
    Si’ a Dio nelle scuole, indeciso sulla pena capitale……….

    No, a qualsiasi cambiamento sulla Constitution, come scritta dai nostri forefathers, incluso il secondo amendment:
    Il diritto di portare armi.

    Meno governo, piu’ responsabilita’ civile.

    Buon giorno…….
    Anita

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo che scrive:
    PS per Rodolfo
    “Qual´e´ il motivo della mancanza di risposte o di risposte che risposte non sono?
    Qual´e´il motivo di mistificare, di ingannare,cosa che non ha mai fatto nemmeno Uroburo?”
    Credo che dovrebbe spiegarmi questa sua frase che così com’è si presta a molte e disparate interpretazioni.
    Uroburo


    Lei e´molto sensibile caro Uroburo.
    Me ne ero accorto,ma troppo tardi, che la mia frase poteva essere fraintesa, c´e´solo quel “nemmeno” in piu´.
    Nelle nostre diatribe, qualche volta straboccate nel poco lecito,
    lei, per quanto mi ricordo, non ha mai cercato di mistificare i miei post , non ha mai cercato di ingannare.

    Per quanto riguarda:-“Il DNA” e “La curiosa idea poi che uno quando è ebreo debba esserlo per sempre + del tutto priva di senso”.

    Lei sa´benissimo che l´Ebraismo non fa´proselitismo.
    Cio´non toglie che molti rimanghino affascinati e abbraccino la fede Mosaica. Questo gia´da 2000 anni . Sa allora dove va´a finire il DNA?
    Peraltro, le assicuro che diventare Ebrei non e´facile, i Rabbini stanno molto attenti, perche´, certuni lo fanno per sfizio, altri per convenienza, pochi sono quelli che lo fanno perche´la filosofia della religione Ebraica la sentono nel cuore e nell´animo. Dunque possono passare anche anni e si deve studiare molto prima di poter diventare Ebrei.. Solo chi nel tempo da´atto di costanza , di forza e d´amore viene accettato in seno all´Ebraismo.
    Cosi avviene che molti , dopo i primi approcci abbandonano, perche´la ritengono una religione difficile e complicata.
    (mentre e´solo che non l´hanno nel cuore)
    Mentre nelle altre religioni,come sappiamo ,basta esprimerne la volonta´.
    Piu´che DNA, l´Ebraismo e´ dunque l´arte di come concepire
    “LA” vita.-

    Per quanto riguarda “una volta Ebreo sempre Ebreo” , se lei avesse solo letto piu´attentamente qualche mio post . Cerchero´di spiegarmi meglio. Naturalmente anche tra gli Ebrei c´e´ chi ha cambia la propria religione, la moda oggi tra i giovani Israeliani e´il buddismo.
    Il Cardinale Lustiger arcivescovo di Parigi era Ebreo.
    Questi ,per la religione Ebraica, non perdono la loro Ebraicita´, e basta un loro solo gesto per poter ritornare nella comunita´.
    Anzi, sono proprio quelli, che vengono amati di piu´, si piange di felicita´,e si fanno grandi feste quando cio´avviene.
    Un po´come la parabola del “figliol prodigo”.
    Cio´non succede nelle altre religioni. OK fino adesso?
    Un altro aspetto e´, che se dovesse succedere la disgrazia di un nuovo Nazismo,non solo gli Ebrei sarebbero i primi a piangerne le consequenze , ma anche quelli, che Ebrei lo sono stati o che hanno solo un lontano parente di religione Ebraica. Esempio eclatante e´Edith Stein, convertita al Cattolicesimo dall’ Ebraismo, che venne arrestata dai nazisti , rinchiusa nel campo di concentramento di Auschwitz, dove trovò la morte. Nel 1998 papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa e l’anno successivo l’ha dichiarata compatrona d’Europa.Ecco perche´una volta Ebreo ,sempre Ebreo ed ecco perche´,la necessita´per gli Ebrei, per quelli che lo sono stati e per quelli che lo saranno, di uno stato in cui potersi rifugiare.Quello stato si chiama Israele. Un saluto. Rodolfo

  3. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Lo Stato totalitario fa di tutto per controllare i pensieri e le emozioni dei propri sudditi in modo persino più completo di come ne controlla le azioni.

    George Orwell

  4. Faust x Il papello degli italiani a bersculoni...
    Faust x Il papello degli italiani a bersculoni... says:

    Amnistia x berluscloni …Se si toglie dai Coglioni!!
    Faust

  5. Linosse
    Linosse says:

    Le indagini giornanalistiche, che se non cambieranno tutto cambieranno almeno la moda del calzino turchese ,non riusciranno a coprire un buco del miracolante Scapagnini no, no del calzino ma nel bilancio del comune di Catania 140 miliardi di euretti.
    Da Giornalettismo di oggi:
    ::::::::::::::::::::::::::::::::::
    “Berlusconi-Scapagnini, le intercettazioni de l’Unità”
    L.

  6. Faust ... pputtanaeva!! ... e allora..??
    Faust ... pputtanaeva!! ... e allora..?? says:

    @Pino
    Non ho mai pensato di essere diverso in + o in – di altri umani.. se pensassi in tal modo, mi vergognerei… da quel cche leggo, siccome sono di madre ebrea ma educato al cattolicesimo, son ebreo anche… se non voglio esserlo…?? cche strana la vita… i pretini ti appioppano il peccato originale… gli ebrei un marchio indelebile… che non puoi toglierti di dosso e x sempre… eccheccaxxo… Ma dimmi Pino, ho sempre notato “un originalita” di pensiero e di vita negli ebrei che ho conosciuto… Perchè? si crede che gli ebrei non sono uguali agli altri umani della terra?? è una leggenda metropolitana??… ma in cosa sono diversi e “unici” come danno accredere, non lo so ??… Pensa che quel delinquente sardagnolo cche infama la gente nei blog… era convinto cche Per avere successo nella vita avrebbe voluto essere o diventare ebreo… Avrebbe voluto nascere, invece che da una capra, da una mamma ebrea… Solo un cerebroleso ppuo pensare barbarita simili… In ogni caso sono un ebreo sfigato… anzi non sono un ebreo… gli ebrei sono tutti ricchi… dicono le leggende x sciocchi… pputtanaeva… ma proprio io dovevo essere leccezione… Ma Faust èrricco dentro… alla faccia degli invidiosi…. O no??

    Ho una proposta nuova e cioe di formare un associazione no-mafiosa dei “Coglioni-Farabutti” ed anche Noi abbiamo un Papello…( dal verbo papare…io papo, tu papi, egli pappa…)
    “Papello degli italiani a berlusconi…. AMNISTIA PER BERSCULONI… accondizione…. cche si tolga dai Coglioni….Ai suoi reati e allui gli mettiamo una pietra sopra e non ne parliamo ppppiuuu!! ciao bbellaggioia!!
    Faust

  7. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ref. il tuo post per Vox su Ron Paul…

    questa e’ bella! e vuoi che Vox non sappia o conosca tutto cio’! ma basta dire ‘nessuno e’ perfetto’ and the reality is swept under the carpet.
    E da quando Vox osteggia idea e programmi (e linguaggi) conservatori? Un abbonamento al Daily Mail potrebbe fare qualcuno felice. Non per essere polemico, ma a parte la questione palestinese non ho mai visto nulla di progressista nei suoi posts, sinceramente. Invece ho spesso visto moltissimo negativismo, che forse puo’ essere confuso con progressismo? Forse ho bisogno di occhiali con lenti colorate per leggere meglio. Call me stupid

    un saluto

    Peter

  8. Vox
    Vox says:

    @Anita
    Non sostengo che Ron Paul abbia le mie vedute, molte delle posizioni repubblicane infatti non coincidono con le mie, come del resto nemmeno tanto quelle del cosidetto partito democratico (?). Tra i due non vedo poi tante differenze di SOSTANZA e di RISULTATI.

    Lei era partita dicendo che il partito repubblicano non aveva candidati abbastanza presentabili o carismatici e io ho fatto il nome di Ron Paul che, nell’ambito del partito suddetto, a giudicare dagli articoli e dagli interventi che ho letto, è una persona abbastanza presentabile.

    Uno può essere daccordo o no con il punto di vista di un politico, anzi, può essere indisaccordo su tutto, ma allo stesso tempo avere anche un giudizio positivo sulla personalità, non crede?

    Da qui a sostenere che ho nominato Ron Paul perchè ne condivido il pensiero ce ne corre.

  9. Peter
    Peter says:

    xVox

    grazie, ma la mia licenza era per Anita. Lei invece mi chiamerebbe anche di peggio.
    Quanto ai presidenti USA, sostenere che Paul sarebbe stato meglio di Obama speaks volumes su come la pensa realmente, a meno che per lei chiunque abbia del potere vada denigrato per tutti i mali del mondo, e chiunque non lo abbia acquisti dei meriti ipso facto. Il che ‘would speak volumes’ sulla sua psicologia. La politica e’ l’arte del possibile, ed i poteri di un presidente, anche in USA, non sono affatto illimitati. Basta vedere l’opposizione, e l’enorme resistenza passiva, che gli hanno montato contro la sua riforma sanitaria.
    In ogni caso, dica pure e pensi cio’ che le pare. Per me…

    Peter

  10. Vox
    Vox says:

    sostenere che Paul sarebbe stato meglio di Obama speaks volumes
    @PETER

    Appunto, speaks volums. Su di lei.
    Difatti, pur di criticarmi su qualcosa, lei si inventa cose che io non ho mai e poi mai “sostenuto”.

    Mi trovi dove io avrei “sostenuto” o scritto che Ron Paul sarebbe stato meglio di Obama e poi ne riparliamo. Se poi questo è quanto lei evince dalle mie varie argomentazioni, questo riconferma o la sua stupidità, o – come io penso, piuttosto, – la sua completa malafede.

    Astio e acidità l’accecano al punto da farla mentire e inventare di sana pianta. Ma io ormai non me la prendo nemmeno, lei mi suscita solo ilarità. Le consiglio un Gaviscon (o un Maalox, se viene in Italia).

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    E Adesso cosa facciamo ?
    UN SUICIDIO COLLETTIVO ?

    Da Repubblica on-line

    Lavoro, la svolta di Tremonti
    “Il posto fisso base della società”
    Lavoro, la svolta di Tremonti “Il posto fisso base della società”

    Milano – I tempi dell’elogio della mobilità e dell’esempio americano sono passati. Anche il ministro Tremonti torna a elogiare il posto fisso, al punto da individuarlo come “la base della stabilità sociale”. Il ministro dell’Economia ha espresso la sua tesi a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla spartizione degli utili aziendali.

    “Non credo – ha detto il ministro – che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale”. A imporre forme di lavoro più flessibili, secondo Tremonti, è stata la globalizzaziopne che “non ha trasformato il quantum di lavoro ma la qualità di lavoro, passato da fisso a mobile. Era inevitabile fare diversamente”.

    Tremonti ha poi analizzato le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: “Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli”.

    buon pomeriggio a tutti

    cc

  12. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Buon pomeriggio.
    Non discuto che Ron Paul sia una brava persona, ma si parlava di candidati presidenziali, non di compagni di bocce.

    La mia osservazione di allora, 2008, era che tutti avevano delle buone qualita’, peccato che non si poteva impastarli tutti e crearne uno solo.

    La difficolta’ poi subentra quando si vota senza entusiasmo, cosi’ come successe nel 2008, McCain e’ una brava persona, ma anche adesso non me lo posso immaginare come Presidente.

    Avrei votato piu’ volentieri per Mitt Romney.

    Anita

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ps-

    Vorrei ricordare al Ministro che il KiteKate costa caro, nè so qualcosa io che devo solo acquistare cibo per la mia Cincillà che di nome fa Anita ,in onore alla nostra corrispondente dagli USA

  14. Rodolfo
    Rodolfo says:

    MONDO CANE
    Napoli, muore a 9 anni intossicato dal fumo
    Senza elettricità, si scaldava con il fuoco

    NAPOLI – E’ morto a nove anni intossicato dal fumo di un piccolo braciere che la madre aveva acceso in camera per vincere il freddo. Da due settimane l’Enel aveva tagliato i fili della corrente elettrica perchè i genitori non avevano neppure i soldi per pagare la bolletta.

    E’ morto due giorni fa in una casa che era poco meno di uno scantinato nel centro storico di Napoli, in rione Sanità. L’hanno trovato solo oggi sdraiato accanto a sua madre agonizzante, anche lei intossicata dall’ossido di carbonio che si è alzato da quei legni bruciati in camera.

  15. Vox
    Vox says:

    A GAZA INVIDIANO I MORTI
    Richard Goldstone (autore del famoso Rapporto Goldstone, presentato alle Nazioni Unite con la conclusione che Israele ha compiuto crimini contro l’umanità – N.d.T.) ha visitato Gaza City e i dintorni di Zaytoun a giugno (…)

    (I giornalisti hanno dedicato diversi articoli) alla situazione della famiglia Samouni. Ben 29 membri di questa famiglia, tutti civili, sono stati uccisi durante l’operazione militare dello scorso inverno (Operazione Piombo Fuso – N.d.T.).

    Salah Samouni e il proprietario della casa colpita dai missili, Wael Samouni, hanno portato Goldstone in giro per questa zona di campagna, mostrandogli case e coltivazioni distrutte (…) Salah ha mostrato a Goldstone una foto di suo padre, Tallahl, una delle 21 persone che sono state uccise in casa e ha raccontato al giudice ebreo-sudafricano, capo della commissione di inchiesta dell’ONU sull’Operazione Piombo Fuso, che suo padre “aveva lavorato per gli ebrei per più di 40 anni e che, ogni qual volta gli era capitato di stare poco bene, il suo datore di lavoro gli telefonava per informarsi della sua salute e gli proibiva di tornare a lavorare fino a quando non si fosse rimesso”.

    (Per questo) i Samouni erano certi che, nel caso di un conflitto armato contro Gaza, essi sarebbero sempre riusciti in qualche modo ad andare d’accordo con l’esercito israeliano. Fino al 2005, erano stati vicini alla colonia israeliana di Netzarim e i membri della famiglia Samouni vi lavoravano di quando in quando. Quando erano attive le pattuglie congiunte israelo-palestinesi, i soldati israeliani e i palestinesi addetti alla sicurezza qualche volta chiedevano ai Samouni di “prestargli” il trattore per spianare un pezzo di terra o per riparare la strada di Salah al-Din (per esempio, quando doveva passare un convoglio diplomatico). Mentre i membri della famiglia Samouni lavoravano sui loro trattori raccogliendo la sabbia, i soldati li tenevano d’occhio.

    “Quando i soldati volevano che ce ne andassimo, sparavano al di sopra delle nostre teste. Questo l’ ho imparato per esperienza”, ricorda Salah Samouni, il quale ha perduto una figliola di 2 anni durante l’attacco PF, assieme a entrambi i genitori e gli zii. Le persone più anziane della famiglia (il padre e due zii), uccisi dai soldati israeliani il 4 e il 5 gennaio, avevano lavorato in diverse zone di Israele fino agli anni ’90 (…). Avevano imparato a parlare l’Hebrew e credevano che questo sarebbe stato di aiuto quando avessero incontrato i soldati.

    Come è stato riportato il mese scorso, per ordine dell’esercito israeliano il 4 gennaio Salah Samouni e il resto della sua famiglia dovettero abbandonare la loro casa perchè doveva essere trasformata in una postazione militare. Si trasferirono nella casa di Wael Samouni, a sud della stessa strada. Il fatto che erano stati gli stessi soldati a farli traslocare, che avessero visto i volti dei bambini e delle donne più anziane, e il fatto che i soldati occupavano postazioni ad appena poche decine di metri dalla loro casa, lasciava alla famiglia qualche speranza, perfino malgrado il fuoco dell’attacco israeliano condotto dall’aria, dal mare e dalla terra, e malgrado la fame e la sete.

    La mattina di lunedì 5 gennaio, Salah Samouni uscì di casa e chiamò ad alta voce dei familiari che credeva fossero ancora nelle vicinanze, perchè sperava che lo raggiungessero e che sarebbero stati più al sicuro accanto ai soldati israeliani. Nulla lo aveva preparato ai proiettili e ai razzi sparati poco dopo su di loro dall’esercito.

    “La mia unica bambina Azza, due anni e mezzo, fu ferita quando la casa venne colpita la prima volta”, ha raccontato Salah al (giornale) Haaretz. “Riuscì a dire: papà, mi fa male. Poi la casa fu colpita la seconda volta e lei morì… Dappertutto c’era polvere, non riuscivo a vedere nulla. Credevo di essere morto. Mi alzai coperto di sangue e trovai mia madre seduta nell’ingresso, a capo chino. Le mossi la testa e scoprii che metà del suo volto non c’era più. Guardai mio padre, non aveva più un occhio, respirava ancora un poco, poi smise”.

    Quando (i sopravvissuti) feriti, confusi, spaventati e timorosi che un’altro razzo si sarebbe presto abbattuto su di loro, abbandonarono la loro abitazione, determinati a raggiungere Gaza… credevano che in casa fossero rimasti solo i morti. Non sapevano che sotto la polvere e le macerie, in una delle stanze, nove membri della loro famiglia erano ancora vivi: la donna più anziana e i suoi nipoti e pronipoti, il più giovane di 3 anni, il più grandicello di 16. Avevano tutti perso conoscenza, alcuni di loro sotto i cadaveri dei congiunti. Quando si riebbero, Ahmad Ibrahim (16 anni) e suo fratello Yakub (10) scoprirono i corpi della loro mamma e dei loro fratelli. Mahmoud Tallal (16) aveva perduto le dita dei piedi; i suoi genitori, Tallal e Rahma, erano morti.

    Omar, 3 anni, il figlio di Salahl, era svenuto, sepolto sotto il cadavere di Saffa (24), motivo per il quale non erano riusciti a trovarlo durante il panico della fuga. Ahmad Nafez (15) ricorda come il piccolo Omar si fosse tirato fuori di sotto i corpi e avesse cominciato a scuotere Tallahl, piangendo: Nonno, nonno, svegliati!

    Il giorno precedente, Amal, una bambina di 8 anni, aveva visto i soldati irrompere nella sua casa e uccidere suo padre Atiyeh. Fu poi portata nella casa di suo zio Tallahl con altri membri della famiglia, senza sapere che suo fratello Ahmad stava morendo dissanguato tra le braccia di sua madre (morta) in un’altra casa del vicinato.

    I bambini avevano trovato delle rimanenze di cibo in una delle cucine e avevano mangiato qualcosa. Piu’ tardi, Ahmad Nafez ha raccontato di come Ahmad Ibrahim era andato da un cadavere all’altro – sua madre, i quattro fratelli e un nipotino – scuotendoli, schiaffeggiandoli, pregandoli di svegliarsi. Amal era ritornata cosciente forse grazie a questi colpi, la sua testa era coperta di sangue e i suoi occhi roteavano, mentre continuava a piangere “acqua, acqua” e a chiedere di suo padre e di sua madre. E’ troppo pericoloso rimuovere il frammento di metallo che le è rimasto conficcato nel cranio, così sostengono i medici di un ospedale di Tel Aviv. Tutto il corpo le duole e d’ora in avanti proverà sempre dolore, col freddo, col caldo, col sole e non riuscirà a concentrarsi nello studio.

    Nessuno è in grado di ricostruire il modo in cui trascorsero le ore nella casa bombardata di Wael. Alcuni sono rimasti in uno stato di stanchezza estrema e di apatia. La prima a riaversi fu Shiffa, la nonna di 71 anni. La mattina del 6 gennaio capì che nessuno sarebbe venuto a salvarli, nè i soldati israeliani, stanziati a pochi metri di distanza, nè la Croce Rossa, nè la Luna Rossa, nè altri familiari. Forse nessuno sapeva che erano ancora vivi. Per quanto il suo bastone fosse piegato e seppellito da qualche parte nella casa, Shiffa riuscì a uscire con due dei nipoti, Mahmoud, le cui gambe sanguinavano, e il piccolo Omar.

    Zoppicarono fuori e si incamminarono lungo una strada silenziosa, tra case vuote, alcune delle quali occupate dai soldati israeliani. “Vedemmo gente che usciva dalle case di Arafat e di Hijjeh, tutti feriti, coi soldati che sparavano in aria”. Alla casa di Hijjeh tutti piangevano, ognuno con la sua storia di morti e feriti. “Gli dissi di quello che era successo a noi, di come eravamo tutti caduti uno sopra l’altro, a mucchi, morti e feriti”(…)

    Solo il giovedì 7 gennaio l’esercito israeliano permise alla Croce Rossa e alla Luna Rossa di entrare nell’area. Le equipe mediche chiedevano di poter entrare fin dal 4 gennaio, ma l’esercito sparava contro le ambulanze che cercavano di avvicinarsi, o rifiutava loro la coordinazione. Infine, ai medici fu consentito di entrare a piedi, lasciandosi dietro le macchine delle ambulanze fino a un chilometro e mezzo di distanza.
    Alla casa di Hijjeh seppero che c’erano ancora dei bambini feriti tra i morti nella casa di Wael. I medici che andarono a recuperarli erano del tutto impreparati alla vista di ciò che avrebbero trovato.

    Il 18 gennaio, dopo che l’esercito israeliano ebbe lasciato la Striscia di Gaza, i gruppi di salvataggio tornarono nel vicinato e trovarono la casa di Wael completamente distrutta: i buldozer israeliani l’avevano demolita con tutti i corpi ancora dentro (…)

    Salah Samouni (…) ha detto: “Ho pregato Richard Goldstone di scoprire almeno una cosa: perchè l’esercito israeliano ci ha fatto questo? Perchè, dopo che l’ufficiale aveva parlato in Hebrew con mio padre e aveva verificato che eravamo tutti civili, perchè ci hanno bombardati e uccisi? Questo vorremmo sapere… Ci sentiamo, siamo in esilio, anche se siamo nella nostra terra. Stiamo qui e invidiamo i nostri morti, gli unici a essere in pace”.

    http://desertpeace.wordpress.com/2009/10/18/the-dead-are-envied-in-gaza/

  16. Vox
    Vox says:

    Lavoro, la svolta di Tremonti
    “Il posto fisso base della società”
    @CC

    Il treccartista ha fatto la classica scoperta dell’acqua calda.

  17. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Caro CC,
    davvero hai una Cincilla?
    Una sola? Almeno una coppia…….

    Su L’espresso avevano dato il nome di Anita ad una suina mamma allattante, ho ancora la foto.

    Grazie per l’onore, mandami una foto.

    Ciao, Anita

  18. Vox
    Vox says:

    Inoltre:
    Obama non è un sostenitore del socialismo, è un rappresentante di un regime ultra capitalista e di un paese che conduce politiche aggressive e, dal mio punto di vista, altamente immorali, se non criminali. Non mantiene nulla di ciò che ha promesso e questo dimostra che, se non è un ipocrita o un servo dei poteri economici e militari che gli stanno dietro, è quanto meno un debole.
    Perchè mai dovrei per forza parlarne bene?

    E il fatto che io non soccomba al suo “carisma”, solo perchè è nero, non significa automaticamente che io sostenga Ron Paul o chiunque altro, o che “non sia un porgressista” per i vari Peter di questo mondo che, poco ci manca, tra poco mi accuserà di far parte del Ku Klux Klan.

    Come ho già detto molte volte, preferirei di gran lunga Geronimo for president.
    Vox

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    è verissimo .
    E’ stata regalata a mio figlio maggiore due anni fa !
    Poi come al solito tocca al sottoscritto “allevarla”!
    Sembra un “peluche” in certi suoi atteggiamenti!
    Non sapevo come chiamarla all’epoca e decisi per Anita!
    Ti spiace ?

    cc
    In casa non dà nessun fastidio, è però dotata di un caratterino mica male..ha il vizio di far rotolare la “ciotola”,quando non gradisce!
    Vorrebbe solo mangiare semi di soia!
    Ma io so che non deve !Per la sua salute!

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ma questo di Fioroni non è alto tradimento o sottomisione a uno Stato estero?
    ————————————–

    Se vince IL DUPLEX COMUNISTA D’ALEMA-Bersani, CATTOLICI PD PRONTI ALLA SCISSIONE – FIORONI HA GIà INCONTRATO BERTONE E BAGNASCO – Ma per i tanti “malpancisti” andarsene è più facile a dirsi che a farsi. Ne sa qualcosa Rutelli che da mesi dice che non ne può più, ma intanto non se ne va…

    Fabio Martini per “La Stampa”

    Del prelato di Curia condivide la complessione fisica, ma non solo quella. Peppe Fioroni – ex andreottiano, ex ministro della Pubblica Istruzione, grande elettore di Dario Franceschini – è uno dei pochissimi dirigenti del Pd a poter vantare buoni rapporti Oltretevere, tanto è vero che nelle ultime settimane ha avuto l’opportunità di essere ricevuto, in due diversi occasioni, dal segretario di Stato Tarcisio Bertone e dal presidente della Cei Angelo Bagnasco.

    La Chiesa, come sempre, si tiene informata. Fioroni ha spiegato che i comunisti stanno riprendendo spazio e potere, tanto più se le Primarie del 25 ottobre dovesse vincerle Pierluigi Bersani. Ma l’allarme di Fioroni si condensa in una frase che per lui sta diventando un refrain: «Se vincerà Bersani, come faranno quelli come me a restare nel partito di D’Alema? Io non so se ci saranno le condizioni…». Parole che tornano ad evocare uno scenario totalmente rimosso negli ultimi mesi: scissione.

    Certo, la campagna delle Primarie della mozione Bersani è stata condotta sull’asse D’Alema-Penati con un piglio «rosso antico» ed è vero che il possibile ritorno di un ex comunista alla guida del Pd suscita già parecchie diffidenze. Ma per i tanti «malpancisti» andarsene è più facile a dirsi che a farsi. Ne sa qualcosa Francesco Rutelli che da mesi dice che non ne può più, ma intanto non se ne va.
    bagnasco

    Nessuno se ne va dal Pd per una ragione inconfessabile: Pier Ferdinando Casini ha fatto sapere ai diretti interessati di aver rinviato la nascita del nuovo partito di Centro, mitico punto di arrivo dei tanti transfughi: «Alle Regionali voglio presentare ancora il simbolo dell’Udc e rafforzare il partito».

    In attesa del big bang ognuno si organizza come può. Si dice che, nell’attesa, Rutelli abbia in animo di dar vita ad un movimento – certo non un partito da testarsi in elezioni – e che lo stesso progetto potrebbero coltivarlo ex popolari come Fioroni («Il 30% dei tesserati del Pd sta con me»).

    Ma se alla fine Bersani vincerà le Primarie – esito probabile ma non scontato – il nuovo segretario si lascerebbe scappare senza muover foglia una falange di ex popolari? Dice uno dei pochi «saggi» del partito, Pierluigi Castagnetti: «In Bersani prevarrà la “rotondità”, la capacità di unire e dunque creerà le migliori condizioni per la futura convivenza». Dunque, ponti d’oro per i democristiani di tutte le confessioni?

    Non sarà affatto facile e dunque ecco il punto: la prima, vera guerra in un Pd bersanizzato, si profila tra gli ex Dc della prima ora (Enrico Letta e Rosy Bindi), quelli che stanno con Franceschini ma senza pathos (Franco Marini) e i potenziali scissionisti. La Bindi lo ha già fatto sapere: «Capogruppo? No, preferisco restare dove sono», dunque vice-presidente della Camera. Per il prestigioso posto da presidente dei deputati, in pole position appare Enrico Letta.

    Eppure, per tenere unito il Pd del dopo-Primarie, l’eventuale segretario Bersani ha un asso: offrire la presidenza del gruppo a Franceschini. E per la presidenza del partito? Se vince Bersani, ha già in mente a chi offrirla: Romano Prodi, Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    REGIONALI: GALAN, PERCHE’ NON DOVREI RICANDIDARMI?

    Ma fai un pò tu, saran mica cxxi miei!

    cc

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro pino,
    al di là del Tevere si sente “puzza di bruciato” e allora un bel partito con PierCasinando furbini, furboni,e furbetti ,ruttini e dato che siamo relative mogli..non sarebbe male, per tenere sotto controlloL’Ittaly, come sempre!

    cc

  23. Peter
    Peter says:

    xVox

    le assicuro che non ho seri problemi di acidita’ gastrica, non sono stupido, e non sono in mala fede. Just for your peace of mind. I’m a happy bunny!
    Per inciso, i ‘vari Peter di questo mondo’ sono meno comuni dei ‘vari Vox’ (o varie Vox) di questo mondo. E’ un’illazione che sono disposto a concedermi…
    La ‘debolezza’ di Obama: molti, anzi moltissimi, si scordano che la politica e’ solo l’arte del possibile, ed i poteri di un uomo sono molto limitati, se messi in contesto. A meno che non si voglia che qualcuno commetta un suicidio politico e sparisca di scena qualche giorno dopo.

    Peter

    ps
    sono contento di farla ridere. Pensavo che ne fosse congenitamente incapace!

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,

    alcuni giorni fa , Antonello Pirroso nella sua rubrica televisa a LA 7 , ha intervistato lungamente Consorte.
    Ora è possibile che con il suo 5% di share la cosa possa essere passata inosservata.
    Ma a giudicare dalle parole di Consorte, che a suo dire sembra ormai essere del tutto fuori dai guai giudiziari , rimane intatta a mio avviso da un punto di vista economico -politico la sua denuncia ..e cioè che tutti i suoi guai sono arrivati da Aut .aut di parte della componente (si fa per dire cattolica” del futuro PD.
    In sostanza o il PD o la creazione del terzo gruppo finanziario italiano assicurativo Unipol.Bnl,con sede a Bologna e comando esecutivo a Bologna nelle mani delle Cooperative.
    Troppa potenza per D’Alema , per cui un diktat preciso da parte di Parisi ,Rutelli e soci.
    Ora se non fosse per una strana chiamata di Cossiga che avrebbe avvertito il nostro dello strano pacchetto che gli stavano per tirare e personalmente quando sento Cossiga , mi si rizzano i capelli in testa, la domanda vien spontanea..ma le attuali manovre Fioroni, rutelli and company hanno una logica o meno anche in quella lontana manovra?
    Che si dice a Milano e dintorni ?

    cc

  25. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Caro CC,
    non mi dispiace affatto, i cincilla sono carini, bei dentini rodenti, sono poi della famiglia dei rodenti.
    Mi hai fatto sorridere, grazie.

    Anita

  26. Vox
    Vox says:

    @Pino

    Credo che sia meglio una scissione oggi che alto tradimento domani, magari nel momento meno opportuno (Mastella docet).
    Uno zibaldone di tendenze diverse in un partito non può che portarlo alla disgregazione, il collante non può e non deve essere il solo desiderio di far andare via berlusconi. Quando se ne va, cosa resta?

    Per funzionare veramente, questo PD deve decidere di che colore è e deve essere compatto politicamente. Così com’e’ adesso non è nè carne nè pesce e forse proprio per questo non accontenta nessuno e non raggiunge grandi risultati.

  27. Vox
    Vox says:

    @Pino
    E poi, invece di pensare a come distribuire le poltrone, dovrebbero pensare a come migliorare le condizioni economiche del paese e dei lavoratori italiani, come ricostruire il paese dopo le macerie fisiche e morali dell’era berlusconi.
    Io non ho ancora capito a quali principi sociali, politici ed economici questi signori “ex-comunisti” o “ex-democristiani” hanno intenzione di attenersi, lo sanno almeno loro stessi?

    Affidarsi a degli ex-qualcosa mi sembra già una partita persa in partenza. Se poi penso ai vari D’Alema, Fassino, Rutelli & co. , mi viene solo mal di stomaco.

  28. Linosse
    Linosse says:

    X CC 14
    Il creativo tramonti(alias tremonti/treconti..e solo tre) ,lo dice il nome tramonta quindi rinasce almeno tre volte.L’altro ieri so….alista,ieri leghista e liberista oggi un ripensato leghista struttural-sociale(?) e già siamo arrivati a tre;speriamo che il repertorio da saltimbanco non abbia altri numeri per noi e per il limite della decenza.
    Saluti
    L.

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x20
    Conservatelo per qualche altra occasione il tuo spirito di patate.
    Oggi a Gaza ci sono 36,8 gradi.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Eh ,subito ti incaxxi…pensa a quanti si dovrebbero incxxare e invece non lo fanno …suscettibile a senso unico!
    Non sta mica bene!!

  31. ber
    ber says:

    Cari Amici,
    dopo la grande abbuffata della borsa,…il cane si morde la coda.
    I soldi dello stato sono stati reinvestiti nelle speculazioni borsistiche,…le azioni sono tornate profittevoli e la speculazione si e’ riaffacciata alla finistra con grandi dividendi per i grandi manageres di banche fallite.

    I GreenSpans e Trecontis pensavano che la cuccagna non finisse
    mai,…ma senza produzione il mondo va a rotoli.

    Bisogna ripensare il tutto,…gli attuali governanti sono degli incapaci che una volta raccontano una barzelletta e un’altra volta
    si fanno pigliare in giro anche dai bambini.

    Il popolo deve dare un indirizzo a questi politici inetti,…
    Franceschini ha lavorato bene durante le elezioni,…si voti Franceschini…

    Un caro saluto a tutti,Ber

  32. sylvi
    sylvi says:

    Ieri in Duomo a Udine ha preso ufficialmente possesso dell’Arcidiocesi, che va dai monti al mare, mons.Mazzocato di Preganziol, vescovo uscente di Treviso.
    Ad accoglierlo sul ponte del Tagliamento e ad offrirgli l’ampolla con l’acqua del fiume, raccolta dalla Protezione Civile, il Governatore Tondo e il sindaco di Latisana che ha sottolineato come le acque di questo fiume, dal Passo della Mauria al mare, scorre completamente in territorio friulano, la sua Diocesi.
    Ad accompagnarlo il Patriarca di Venezia, molti vescovi veneti e 20 bus di trevigiani!

    In Duomo, oltre ai vescovi della Regione anche le Autorità regionali. Ma, non il Sindaco di Udine, soltanto il vicesindaco.
    Il Prelato ha salutato in friulano, tedesco e sloveno, oltre che in italiano.
    Nel chiacchericcio curiale pare che sia una bella “crosta” di prete!
    Ma vedremo.
    Questo per dire che il Pd friulano, ieri c’era Fassino a giorni Bersani, deve conoscere le tabelline e saper fare le quattro operazioni prima di parlare di scissioni con l’ala cattolica.
    D’Alema e compagni gettino lo sguardo verso l’altra sinistra, cerchino alleanze con Di Pietro,si contino, ma evitino di fare i furbi.
    Sarebbe bene essere un po’ più chiari nei programmi e nei principi generali enunciati sulle mozioni e dei cenni sulla riforma della politica e della società.
    Qui si può sostenere Eluana, ma non sopportano di essere presi in giro per l’ennesima volta.

    I fatti separati dalle opinioni!
    Sylvi

  33. ber
    ber says:

    …ah,.. dimenticavo,

    in Abruzzo c’era una volta un ministro DC,molto amato da tutti,
    Remo Gaspari,persona amabile e disponibile.

    Come ministro della funzione pubblica aveva riempito gli uffici statali e i ministeri,…milano era pieno di postini abruzzesi,…
    ma erano altri tempi,…i milanesi avevano le industrie,
    non avevano tempo per fare i postini.

    Con deficit finanziario del 116%,del PIL,…chi paga tutta questa
    gente?
    Non servira’ solo per garantire i voti al berlasca di turno?
    Meditate gente,..l’ennesima fregatura e’ in agguato…

    Ciao,Bere

  34. Vox
    Vox says:

    IRAN
    Il gruppo che ha commesso il recente attacco terroristico in Iran, uccidendo oltre 40 persone, sembra sia stato addestrato dalla CIA.

    Se le cose stanno così, vuol dire che, dopo il fallito rovesciamento di Ahmadinejad (la famosa “rivoluzione verde” andata di traverso) gli Usa stanno tentando di destabilizzare il paese in altri modi, anche questi già sperimentati e rodati in precedenza altrove. Evidentemente, le stanno tentando tutte, prima di decidersi ad attaccare l’Iran apertamente e far contenta Israele, l’unica che vuole questa guerra (ma che non si arrischia a farsela da sola).

    CIA-Funded Jundullah Terror Group

    http://www.prisonplanet.com/u-s-attacks-iran-via-cia-funded-jundullah-terror-group.html

    Leaders of the Al-Qaeda affiliated Sunni terrorist group Jundullah have claimed responsibility for a suicide bombing in Iran that killed over 40 people yesterday. The group is funded and trained by the CIA and is being used to destabilize the government of Iran, according to reports out of the London Telegraph and ABC News.

    In the aftermath of the attack, which killed at least five commanders of the Iranian Revolutionary Guard along with scores of others, media reports have swung between Iranian accusations of US and British involvement and blanket denials on behalf of the U.S. State Department

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,

    —-Sarebbe bene essere un po’ più chiari nei programmi e nei principi generali enunciati sulle mozioni e dei cenni sulla riforma della politica e della società.

    Visto che sono un indeciso,vorrei che mi chiarissi dove non si è chiari..sai alla fine andrò a votare e sinceramente vorrei un’aiutino

    cc

    Ps- Detta così con quell pò pò di introduzione, mi sembra una scomunica preventiva che sinceramente detta da una Laica convinta come te, mi suona starna..!!

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    mi spiace non poterti aiutare, sai anch’io sono un po’ confusa.

    Non so che cosa significa esattamente “laico”; a volte sospetto che ci siano laici biondi, bruni, etero e omo, altre che per essere laici bisogna essere tutti di uno stesso colore e di uno stesso sesso!!!
    I fidanzati laici che si vogliono sposare a volte si accompagnano con bei ragazzi e belle ragazze che si chiamano Loiero, Bassolino,Russo Iervolino; altre volte ancor prima di sposarsi fanno l’occhiolino…a sx e a dx…che tempi!!!

    Insomma un matrimonio d’amore o di convenienza?
    Tu sai, come me, che almeno i primi anni dovrebbero essere di miele…altrimenti molto meglio un bel contratto prematrimoniale.
    Patti chiari….
    L’introduzione?
    Tua moglie ti ha sicuramente presentato la famiglia prima del SI;
    C’è lo zio strambo che ha sempre ragione, la zia molto pia che ti disereda se sei comunista, il suocero che vuol comandare (il mio no,era un tollerante! era la suocera!!!!), insomma cose così…

    Ps: vorrei farti notare che Vox ha detto le stesse cose che ho detto io, senza introduzione!

    Sylvi

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    mi spiace ,ma devi onestamente ammettere che la tua risposta è stata ..come dire ..vagamente dilatoria..
    Ovvero a più riprese ti sei dichiarata “laica” su questo Blog,contro chi lo contestava e adesso dai un concetto di laicità che lacsia perplessi…
    Insomma chiamata al nocciolo di un problema dopo aver lanciato una “sassata” di avvertimento, ti dichiari confusa e divaghi su concetti vacui di laicità.
    Vabbè sarà per un’altra volta..intanto fai tanti auguri a Mons Mazzocato per il suo nuovo incarico anche da parte mia!

    cc

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    PD
    La sinistra italiana è sempre stata riformista tranne i socialisti massimalisti di Serrati ed un breve periodo bolscevico nella storia del PCI, durato una quindicina d’anni al più. Al di fuori di questi momenti il socialismo italiano è stato quello di Turati, Nenni, Gramsci e Togliatti, e gli ultimi due certo non possono essere definiti estremisti. Il PCI è un partito nettamente gradualista, quindi riformista (al di là della loro fobia ed usare certi vocaboli), dal II dopoguerra in poi; ma non era più un partito leninista dalla metà degli anni Trenta pur nei necessari compromessi della situazione.
    Nella tradizione della sinistra italiana c’è sempre stata la partecipazione alla mentalità ed alla cultura socialista riformista, quella dei partiti socialisti francese, tedesco e scandinavi.
    In Italia, stante la situazione generale del paese, si è cercato di creare una forza che riuscisse a unire insieme le ali progressiste del mondo socialdemocratico e del mondo cattolico. L’esperimento mi sembra sostanzialmente fallito. All’attuale movimento progressista cattolico manca una visione laica dello stato, la concezione che la fede è una scelta individuale e che lo stato non può interessarsi di ideologie religiose. Credo che sarebbe meglio prenderne atto e riprendere il cammino ciascuno per la sua strada. Il posto della sinistra riformista italiana è nel Partito Socialista Europeo, accanto agli altri partiti socialisti d’Europa.
    Della sinistra italiana non possono far parte non solo gli integralisti religiosi come la Binetti ma neppure i democratici come Rottelli. Prendiamone atto e scindiamo un’unione che non ha più nessun senso perché non ha più un indirizzo, un indirizzo purchessia, fatto da una classe politica che perde il suo tempo a guardarsi l’ombelico.
    Io non voterò alle primarie perché non so cosa farà il PD e ritengo assai probabile che il PD continui a flirtare con il Banana. E’ una cosa che a me non interessa per nulla.
    Un saluto U.

  39. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Prima bisogna sapere i fatti, i “sembra” non contano.
    Specialmente quando vengono da websites in internet.

    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Ecco l’articolo:

    Iran vows revenge after claiming bomb attack was carried out by Britain

    A bomb attack on Iran’s elite Revolutionary Guard that killed over 40 people including top generals was carried out by terrorists trained by America and Britain in nearby Pakistan, a senior commander said on Monday.

    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/6372556/Iran-vows-revenge-after-claiming-bomb-attack-was-carried-out-by-Britain.html

    L’Iran e’ quello che destabilizza l’Iraq e sta ammassando truppe in Syria e in Lebanon.
    Sempre secondo le notizie.

  41. Vox
    Vox says:

    @cara Anita,
    Come lei stessa ha detto molte volte, notizie non-biased non ce n’è. Difatti, io ho letto una versione completamente opposta, secondo la quale chi destabilizza tuta la regione sono gli Usa e Israele, pensi un po’.

    Tanto per fare un esempio, si chedono alcuni giornalisti con troppe idee in testa, chi ha invaso l’Iraq, gli Usa o l’Iran? O la Siria? O il Libano? Anzi, continuano a chedersi certi giornalisti cattivelli, quale paese è stato invaso da Iran, Siria o Libano negli ultimi cento-duecento anni?

    A me sembra la solita favola di esopo, dell’agnello che sporca l’acqua al lupo… Sa, la mano che tira il sasso, poi si nasconde e poi si mostra di nuovo, puntando il dito contro tutti tranne sè stessa…

  42. Vox
    Vox says:

    La faccenda dell’attentato terroristico in Iran, per comprenderla meglio, va inquadrata in tutta la situazione creatasi, come minimo, negli ultimi due anni.

    In primis, l’insistenza di Usa e Israele che l’Iran stia fabbricando armi nucleari, quando il paese sta sviluppando solo il nucleare civile 8come ha dichiarato già ben due volte l’AIEA), in conformità col trattato internazionale e con i propri diritti in questo ambito. L’insistenza, al pari di quella delle armi di distruzione di massa che – ooops! – non c’erano in Iraq, che tenta in tutti i modi di dipingere l’Iran come “un pericolo”.

    Secondo, si compie un continuo character assassibnation nei confronti del presidente iraniano, distorcendo il senso di ogni suo discorso, sempre per creare la nozione che si tratti di un tiranno, che l’Iran abbia bisogno di una pompata di democrazia (rigorosamente da importare, of course).

    Terzo, quando tutto questo sembra funzionare poco, ecco che scatta la “rivoluzione verde”.

    Fallita anche questa, arriva un altro sistema di destabilizzazione e rimestamento delle acque: in un momento stranamente molto poco conveniente all’Iran, ma molto conveniente a qualcun altro, scoppia l’attentato. E quando il presidente iraniano, non senza motivo, dice di sospettare il lavorio di certi servizi segreti, ecco che le sue parole – sotto forma di “minacce”, rimbalzano prontamente sui nostri media (questi si, degni della massima fiducia, altro che internet!).

    Il tutto contornato dall “attacco o non attacco?” di usa e israele un giorno si e l’altro pure. Ma siccome l’Iran non è nè lo sfinito Iraq, nè il poverissimo Afghanistan (e gli americani, oggi un po’ a corto di dineros, se ne rendono conto benissimo) invece di partire armi in resta, si preferisce intaccare il paese in questi modi subdoli, facendo finta di non averci niente a che fare.

    Credere che tutti questi avvenimenti siano casuali o scollegati mi sembra infatti un tantinello ingenuo, specialmente se si pensa che l’Iran non ha un regime gradito agli Usraeliani, che è un grande produttore di petrolio, che fa molti affari con Russia e Cina e, last but not least, che ha annunciato di rinunciare al dollaro come moneta di scambio (stessa cosa che aveva fatto l’Iraq prima di essere invaso). Ergo, cui prodest?

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