Quanti errori, opportunismi e sporcizie nascoste sotto il tappeto dei nostri sei morti in Afganistan. Mentre il capo del governo e alcuni ministri svalutano il Risorgimento e attentano all’unità d’Italia. E la Fiat si rimette a piangere per avere i nostri soldi quando la faida tra Agnelli mostra egoismi e lucri privati colossali

Mi inchino anch’io di fronte alla morte dei nostri sei soldati in Afganistan, sperando che il tragico bilancio non aumenti. Mi inchino anche di fronte ai 20 civili uccisi anche loro nello stesso attentato, ma di cui nessuno o quasi parla, come se non ci riguardasse e non fossero stati uccisi solo perché casualmente vicini alla nostra pattuglia. Il cordoglio e il dolore non mi impediscono però di far rilevare alcune cose spiacevoli e sostenere di conseguenza che per esempio è un errore il rinvio della manifestazione per la libertà di stampa indetta dalla Federazione nazionale della stampa italiana, vale a dire dal sindacato di noi giornalisti.
Dopo avere spiegato perché il rinvio è un errore passerò a spiegare come in quanto a logica e decenza dei politici di governo lo Strapaese è ormai messo molto male.

La prima cosa da rilevare riguardo l’Afganistan è che i nostri militari muoiono a molte migliaia di chilometri da casa in una guerra persa in partenza. Non dico che tutti debbano avere studiato e conoscere la Storia, ma almeno i politici e gli alti comandi militari dovrebbero dare un’occhiata alle carte geografiche prima di imbarcarsi in imprese tanto altisonanti quanto sballate. Per “vincere” in Afganistan servono non meno di 2 o 3 milioni di soldati, seguiti però da qualche milione di occidentali che vi si trasferiscano per viverci. Ovvero: l’Afganistan o lo si colonizza con una tabula rasa, come sono state colonizzate le Americhe, o è meglio lasciarlo stare e darsi alla politica anche con quel Paese anziché condurvi avventure militari. La colonizzazione però è ormai un relitto della Storia, e in ogni caso l’Afganistan, che non è la val Padana aperta all’invasione longobarda o la Palestina chiusa in una morsa e abbandonata al suo destino dal mondo, in fatto di colonizzazione si è già a suo tempo rivelato un osso più duro dell’India, della Cina e del Vietnam. Che avevano di fronte non gli italiani dell’Italia berluscona, ma i francesi della Francia, gli inglesi dell’impero di Sua Maestà e infine i marine, così come gli afgani avevano di fronte non l’eserito di re Sciaboletta, ma gli inglesi prima e i sovietici dopo: tutti finiti nella polvere.La seconda cosa è che, come ha fatto rilevare senza mezzi termini Sergio Romano sul Corsera di mercoledì 16, il nostro Berluscao Meravigliao s’è impelagato nell’avventura afgana, come si era impelagato anche in quella irachena, solo per accattivarsi le simpatie di Bush e rilucere così di riflesso anche della luce della Casa Bianca. E’ intollerabile crepare e veder crepare per gli interessi personali e per l’egolatria di un primo ministro che, pur sorvolando su tutto il resto, criminalizza chiunque non si pieghi davanti a lui, arrivando a dare dei farabutti e dei delinquenti a buona parte dei giornalisti e degradando ulteriormente la nostra professione con il varo dell’ultrafeltrismo. Farabutti e delinquenti sono comunque epiteti che ci onorano detti da uno come Berluscao Meravigliao, il megaimprenditore mediatico che, inseguito da anni dalla giustizia, vi si sottrae facendosi confezionare anche leggi su misura da una parlamento che ha contribuito massicciamente a ridurre come è (mal)ridotto.

La terza cosa è che proprio con i taliban che uccidono anche i nostri militari sta trattando il signor Kharzai. Se lui tratta pur di restare in sella o “unire il Paese”, non c’è motivo perché i nostri continuino a rischiare la pelle e a volta anche a lasciarcela.

La quarta cosa è che anche Kharzai vince con i brogli elettorali, esattamente come noi diciamo che ha fatto in Iran Ahmadinejad. Morire per un tizio che è anche truffatore elettorale?

La quinta cosa è che se noi reagiamo come stiamo reagendo, giustamente, per la morte di sei italiani, temo che gli afgani abbiano motivo di incazzarsi ancora di più per i qusi 900 civili ammazzati per errore dalle bombe della Nato, della quale facciamo parte e con la quale siamo schierati militarmente in Afganistan. O forse siamo anche noi convinti che i nostri morti siano da piangere come eroi e quelli altrui come spazzatura?

Tutto ciò rende evidente che il ruolo della stampa, che purtroppo sulle tragedie politico-militari all’estero è prevalentemente disinformata o a senso unico, è ancor più prezioso ed essenziale, anche per evitare derive pericolose per la nostra democrazia, già messa in grave pericolo dalla svendita della laicità e della scuola pubblica della Repubblica italiana. E poiché il tramite d’unione di tutte queste magagne e di tutti questi pericoli è l’attuale signor primo ministro, c’è un motivo in più per manifestare come previsto sabato 21 anziché dare tregua e respiro a chi criminalizza la libera stampa e attenta agli interessi collettivi per salvaguardare i propri.
Chiaramente non è compito di un sindacato dare spallate a un governo, ma questa tregua concessa unilateralmente dalla Fnsi rischia di trasformare i nostri caduti in Afganistan in una insperata e cinica zattera di salvataggio per l’attuale inquilino di palazzo Chigi nonché padrone di palazzo Grazioli e annesso anfitrione di belle di giorno e di notte.

Poi però ci sono da aggiungere un paio di altre cose.
La prima è che abbiamo poco da lamentarci noi italiani del terrorismo altrui. Il terrorismo in epoca moderna lo abbiamo infatti teorizzato proprio noi, con il famoso ma ormai un po’ dimenticato convegno del maggio 1965 a Roma all’hotel Parco dei Principi sul tema “la guerra rivoluzionaria moderna”. Convegno durato più giorni, mi pare tre, realizzato anche con soldi della Fiat, della Montedison e dei nostri servizi segreti militari, al’epoca chiamati Sifar. Gli atti del convegno furono pubblicati da Volpe Editore, sede in via Michele Mercati a Roma, appartamento poi acquistato, assieme alla casa editrice e ai suoi archivi (fatti sparire, I presume) dall’industriale Ciarrapico, fasciatore dichiarato e amico di Andreotti.
Tra i relatori del convegno c’erano il giornalista Pino Rauti, uscito dal Movimento sociale italiano, cioè dall’Msi dal quale provengono anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa e Gianfranco Fini, e il giornalista Guido Giannettini, collaboratore dei servizi segreti militari con il nome di copertura “agente Zeta” e finito nell’inchiesta sulla strage del 12 dicembre 1969 in quanto cerniera tra i terroristi veneti che mettevano le bombe e i servizi segreti militari che li utilizzavano. Guarda caso, Giannettini una volta scarcerato è stato assunto proprio da Ciarrapico per i suoi giornali laziali.

Il succo del convegno era semplice e chiaro: poiché oggi le guerre classiche sono diventate impossibili a causa delle bombe atomiche ed H, bisogna ricorrere al terrorismo contro i civili in modo da condizionare e spingere le masse in altro modo: pur sempre con le bombe, ma piazzate intelligentemente in numero limitato da ignoti anziché essere sparate a migliaia o a milioni da eserciti regolari e in divisa. La via era stata indicata dai terroristi algerini del Fronte di Liberazione Nazionale nella guerra di liberazione dal colonialismo della Francia, con bombe piazzate in luoghi affollati da civili francesi. E prima ancora era stata tracciata dai terroristi sionisti, come le bande Stern, Irgun e Haganà, che in Palestina avevano fatto saltare a Gerusalemme l’hotel King David, sede del comando inglese e di molti uffici, mietendo 92 vittime anche tra i civili, e l’hotel Semiramis, massacrando una ventina di palestinesi.

Gli atti furono pubblicati da Volpe editore e la teoria venne messa in pratica dai terroristi fascisti, variamente legati a Ordine Nuovo e ad altri gruppi di estrema destra oltre che a gruppi di ufficiali militari golpisti, soprattutto nel 1969: dopo il crescendo delle bombe estive sui treni e in altri luoghi, si arriva alla bombe del 12 dicembre a Roma e a Milano, dove ci scappa una grande strage.

Certo, quella strategia del terrore era diretta contro il “pericolo rosso”, tant’è che veniva alimentata in segreto dallo Stato al punto che la strage di Milano è passata alla storia come la “strage di Stato”. Ma il mondo gira e anche gli arabi, i musulmani e gli afgani sanno leggere. Come i talebani sono cresciuti con i soldi e le armi Usa per essere usati contro l‘Unione sovietica, ma finendo col ribellarsi proprio contro gli americani e oggi ne paghgiamo le spese, così la strategia che noi italiani abbiamo teorizzato nel ’65 e messo in pratica nel ’69 contro “il pericolo rosso” è stata adottata dai palestinesi prima e ora anche dai talebani, che nel frattempo hanno aggiornato la strategia del terrore contro i civili con la nuova orrenda arma dei kamikaze.

E’ illusorio oltre che demenziale pretendere che i nostri nemici combattano secondo le regole stabilite da noi. Ed è anche disonesto. Non abbiamo infatti combattuto gli indigeni d’America, i neri d’Africa, gli aborigeni australiani, i contadini indiani, quelli cinesi e indocinesi con le lance, gli archi e le frecce, ma con armi da fuoco enormemente più potenti. E s’è salvato solo chi ha imparato a usarcele contro, colpo su colpo. Gli Stati Uniti non hanno combattuto i giapponesi con le armi usate anche dai giapponesi, ma gli hanno sganciato sulla testa, dei civili, due bombe atomiche. Noi italiani non abbiamo combattuto gli etiopi, i somali e i libici con le loro frecce e zagaglie, ma con la nuova arma chiamata aviazione. I tedeschi non hanno combattuto gli inglesi solo con fucili, cannoni e aerei come gli inglesi combattevano i tedeschi, ma anche con i missili inventati a bella posta per essere usati contro le città.
Conclusione: la cosa migliore è lasciare l’Afganistan agli afgani e trovare con loro un equo modus vivendi. Se non sono gli afgani e le afgane a ribellarsi ai talebani, non saremo certo noi a liberarli e a liberarle (dal burqa, per esempio, ammesso che se ne vogliano davvero liberare). E i soldi bruciati nelle avventure militari è meglio investirli nella nostra scuola e ricerca scientifica. Il modo migliore per tener testa al “nemico” è infatti avere una società avanzata e ben sviluppata, sempre più moderna e sempre un po’ davanti agli altri.

Passiamo ora alla seconda parte del discorso.
Solo nello Strapaese può accadere, come è accaduto e continua ad accadere, che il capo del governo consigli pubblicamente la lettura di un libro che stravolge la storia del Risorgimento italiano in modo antinazionale, che il ministro delle Riforme urli e minacci in pubblico la secessione di un terzo del territorio nazionale e che un ministro dell’Interno gli faccia pubblicamente eco reggendogli il bordone. Berlusconi ha proprio consigliato una tale lettura, pur di farsi perdonare dal Vaticano l’imperdonabile, che comunque non è affare che riguardi lo Stato estero vaticano.  Con l’aggravante di avere fatto e continuare a fare spallucce, il Berluscao Meravigliao, quando il capo dello Stato chiede rassicurazioni e chiarezza per le celebrazioni del 150enario dell’unità d’Italia.

Umberto Bossi benché ministro per le Riforme ha proprio giurato che “la Padania sarà libera con le buone o con le meno buone”, cioè con le cattive, magari con le famose migliaia di fucili acquartierati in “Padania” di cui straparlava anni fa.
E se non ho letto male i giornali,  Roberto Maroni benché ministro dell’Interno, cioè del ministero che i tipi come Bossi dovrebbe mettere in condizione di non nuocere, ha anche lui avvalorato le promesse/minaccia del senatùr.
Poiché tutti questi signori hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione nella mani del presidente della Repubblica si direbbe che siano incappati in qualcosa che se non somiglia all’alto tradimento ha comunque un aspetto non onesto e non ammissibile.

Bene ha fatto Gianfranco Fini a mettere Vittorio Feltri con le spalle al muro querelandolo. Però è da Strapaese che l’avvocato incaricato da Fini per sporgere denuncia sia lo stesso avvocato Giulia Bongiorno che siede in parlamento come presidente della commissione Giustizia. Ma dove siamo arrivati? Non approvavamo i doppi servizi dell’avvocato Taormina, non approviamo neppure quelli di Bongiorno.

E’ ormai drammaticamente chiaro che s’è persa la tramontana, oltre alla decenza non solo morta, ma ormai anche putrefatta nell’indecenza della recente puntata di Porta a porta dopo le indecenze varie che s’erano date appuntamento alla Perdonanza-Mignottanza per un italianissimo e vaticinassimo “Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato”.
La Perdonanza-Mignottanza servita a tavola di Berlusconi e del segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone è saltata a causa del farla fuori dal vaso di Feltri, ma a metterla comunque in scena sia pure in sedicesimo nell’Abruzzo dei terremotati è accorso il vescovo de L’Aquila, Giuseppe Molinari, che senza arrossire dalla vergogna ha accolto a braccia aperte il Chiavaliere d’Italia con queste parole: “Carissimo presidente, il Vangelo condanna coloro che chiacchierano e non fanno i fatti. Invece loda chi alle chiacchiere sostituisce cose concrete”.

Siamo anche al festival dell’insensatezza, ovviamente spacciata per etica, morale, ecc., con la svendita al solito Vaticano dei nostri diritti del “testamento biologico”: la legge che si vuole anche peggiorare NON consente infatti NESSUN diritto! Regala alla Chiesa il decidere al posto nostro che cavolo fare quando l’accanimento terapeutico diventa un fatto di puro sadismo. Se i papi vogliono soffrire come Cristo in croce sono liberi di farlo, come la Binetti col suo malsano cilicio. Però si diventa disonesti, cialtroni, invadenti e prepotenti, oltre che bari, quando il lusso dello “staccare la spina” viene concesso a un papa come Wojtyla e negato a tutti noi, cittadini della Repubblica italiana.

Abbiamo un governo da Strapaese, un governo inconcepibile in qualunque altro Stato occidentale, abbiamo cioè un governo da Strapaese e non da Paese civile. Un governo che ha tradito e continua a tradire l’Italia trasformandola nella sagrestia d’Europa, ruolo che avevano prima l’Italia fascista e la Spagna fascista, poi però solo la Spagna franchista.

Solo nello Strapaese può accadere che il ministro degli Esteri, al secolo Franco Frattini, si sbracci a dire che gli scandali che assediano Berlusconi sono “manovre di grandi potenze”, ma senza saperne fare i nomi. Ma allora perché non si dimette un ministro degli Esteri che vbede le grandi manovre estere contro il nostro primo ministro ma non sa fare i nomi degli Stati manovrieri? Dilettanti allo sbaraglio anche al vertice della Farnesina?

Solo nello Strapaese può accadere che il signor Berluscao Meravigliao con annessa corte di servi strapagati prenda per il sedere per anni e anni gli italiani con la favola della mancanza di influenza poltica delle televisioni sulla pubblica opinione e poi impunemente dimostrare che è vero invece l’esatto contrario blindando la puntata di Porta a Porta con l’abolizione della concorrenza sugli altri canali e sulle altre tv. Fermo restando il fatto che la presa per il sedere era già stata ammessa qualchew settimana prima dallo stesso Berluscao Meravigliao in Libia, dove in un’un intervista televisiva ha spiegato proprio l’importanza fondamentale della televisione nell’influire politicamente sulla pubblica opinione.

E solo nello Strapaese può accadere che una industria come la Fiat, dopo avere declamato la sua conquista dell’America con la Crysler e avere tentato anche la conquista della Germania con il boccone mancato della Opel, si metta per l’ennesima volta a piangere per chiedere ancora ricche regalie di soldi dello Stato. Cioè di noi contribuenti, che però non siamo diventati suoi azionisti nonostante che dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi abbiamo regalato alla Fiat una cifra pari a quasi metà dell’intero debito pubblico italiano!

Vergogna nella vergogna, solo nello Strapaese può accadere che si parli di regalare palate di quattrini alla Fiat proprio mentre la faida giudiziaria scoppiata nella famiglia Agnelli tra madre Marella e figlia Margherita mette a nudo, oltre a probabili gigantesche evasioni fiscali del patriarca Gianni Agnelli, anche una lotta tra egoismi personali di livello piuttosto miserabile e assegni vitalizi da oltre 700 mila euro al mese versati dalla figlia alla madre per non ho capito bene quale compensazione. Oltre 700 mila euro al mese! Mentre Marchionne, fino a ieri Napoleone su ruote negli Usa e quasi anche in Germania, si rimette a pietire nostri quattrini.

Ditemi voi se questo è un Paese serio.

282 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    x Peter
    pensiero sospeso- ha ragione Uroburo, ma ho premura.

    volevo dire che tutte queste nazioni noi le abbiamo sulla porta di casa; ma qui, nel Bel Paese, parlano d’altro fino a quando non ci scapperà il morto, fra i nostri soldati, a Sarajevo, nel Kosovo…

    Sylvi

  2. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    ancora ci batte:

    “Cara Anita,
    in effetti io sono del parere che dover lavorare 80 ore alla settimana per mandare dei figli meritevoli all’università non debba essere un vanto ma che sia la dimostrazione della barbarie di un sistema politico e sociale.”

    _________________________________________________

    Nessuno DEVE lavorare 80 ore la settimana per mandare i figli meritevoli all’universita’.
    E’ questione di scelta e del tipo di lavoro.
    Quasi solo gli impiegati statali si possono permettere le 8 ore al giorno.
    Lo chieda a qualsiasi imprenditore, padroni di ristoranti, etc…..

    I figli meritevoli possono sempre accedere a grants governative, private, statali o dell’universita’ stessa.

    Il mio taglia erba e tutti gli altri che sono i padroni delle loro piccole imprese, lavora dall’alba fino a quasi scuro.
    Deve prendere cura del suo macchinario, mettere tutti al lavoro, lavorare con loro, contrattare e dare prezzi a nuovi clienti, e guidare a casa diversi che non hanno la patente.
    La domenica cerca di accomodare clienti che richiedono lavori extra.

    Lei e’ stato fortunato, deve avere scelto un lavoro a ore.

    Anche mio papa’ lavorava fino alle otto di sera, spesso il fine settimana andava da clienti fuori citta’ e in Svizzera.
    Il suo tipo di lavoro lo richiedeva.

    Anita

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia cara e buona signora Silvy,
    constato che, tanto per cambiare, tra quel che ho detto io e quel che risponde lei non c’è alcun legame logico. Ma va!!! direbbe il burlone……
    Gli italiani hanno sempre sostenuto la tesi che tutti i territori che avevano fatto parte di uno stato poi confluito nello stato italiano erano italiani di diritto. Era il caso dei territori che avevano appartenuto alla repubblica di Venezia. Gli italiani rivendicavano la Dalmazia e l’Istria perché erano stati territori veneziani. Beh, Fiume non lo era mai stata.
    Sul resto non credo proprio che ci sia ragione di continuare. Ma la mia impressione è che lei troppo spesso dimentichi quelle sue benedette (ma miracolose) pilloline. Coraggio, vedrà che le faranno bene. Un saluto U.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    che il trattato di Versailles abbia soprattutto fatto gli interessi francesi ed inglesi mi sembra del tutto ovvio: sono state loro le potenze realmente vincitrici della guerra, insieme con l’Usaegetta, che però si interessò delle faccende europee solo con Wilson. L’Usaegetta poi era soddisfatto dell’aver messo in crisi l’economia inglese, lei ricorderà qual è la mia visione dei fatti relativi alle due guerre mondiali.
    In realtà noi abbiamo ottenuto molto, molto più di quanto fosse giusto. Anche perché se i vinti erano la Germania, l’Austria e l’Ungheria, la Iugoslavia faceva in realtà parte dei vincitori: sicuramente la Serbia ma anche la Croazia in quanto popolo oppresso esattamente come la Cecoslovacchia.
    Se l’Alto Adige era bottino di guerra non poteva esserlo Fiume, rivendicata anche dai Serbi, anch’essi potenza vincitrice. Se il principio di nazionalità valeva per Fiume non poteva valere per la stragrande maggioranza della Venezia Giulia, abitata in prevalenza da slavi. Insomma il vero problema era che noi italiani le regole le facevamo, fascisticamente, solo come ci faceva comodo, ed a tutti gli altri questo non andava molto bene. Non sto poi a dirle che la questione di Fiume (e delle terre giulio-dalmate) avvelenò tutta la nostra politica estera ancor finora, e ci impedì di avere buoni rapporti politici e quindi economici con la Iugoslavia (ed in generale con tutti i paesi dell’area balcanica) dove avremmo potuto fare ottimi affari , guadagnando un sacco di soldi visto che erano aree molto più arretrate di noi. Insomma siamo stati ingordi ed imprevidenti., secondo le solite caratteristiche di cotesto paese, allora come ora. Sono problemi semplici ma evidentemente non alla portata della ineffabile e pregevole Silvy, Dio l’abbia in gloria.
    In politica estera bisogna avere una certa coerenza altrimenti si passa per essere solo dei rompiscatole e non si viene più ascoltati, proprio come è sempre stato destino dell’Italia.
    Smantellare la Germania in un grande numero di staterelli non è mai stato in realtà neppure l’obiettivo di Poincaré (Le Tigre, come lo chiamavano loro). Era già stato fatto dopo la Guerra dei Trent’anni nel trattato di Westfalia; ed ora si poneva il problema di chi mai avrebbe fermato la rivoluzione russa. Nessuno, neanche Le Tigre, era così incosciente da farlo. Tra parentesi sarebbe stata una tragedia per l’Europa intera perché un’area di turbolenza nel cuore dell’Europa avrebbe reso instabile l’intero continente. Giova dire poi, per amor di precisione, che gli alleati accusarono il militarismo tedesco di essere responsabile delle due guerre mondiali. Era una grossa balla: i militari tedeschi hanno sempre obbedito agli ordini dell’autorità civile, e l’espansionismo crucco era soprattutto il prodotto delle esigenze della classe politica (civile) e dell’industria, che avevano una visione ottocentesca. Non si sono mai resi conto che era meglio comperare la Russia piuttosto che conquistarla …..
    Un cordiale saluto U.

  5. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    acche ora alla stazione di Rho?? Non trovo gli orari del treno in partenza da stazione certosa a Rho… Dimmi acche ora di venerdi e lli sotto quel fanal, marciappiede uno… vi aspettero… Ma anche cciccippi viene a Rho in treno?? !!

    Ps: avrei il mio bagaglio + una tenda da camping +una bici portatile + un sacco appelo ed il mio beautycase 24h… cosa dici… lascio accasa qualcosa o porto anche un paio di amiche flambee…?? Se non ci sta tutto… lascio accasa il beautycase… e lalbum con le foto di quandero bambino … eeeeyyyy!! Basta dirlo cche non ci sta tutto… ccè mica bisogno di chiamare la neuro…. calma, calma… cciccipp cosa dice?? Antonio vuol sapere in quanti siamo x prenotare lalbergo… Siii vengo da solo… e senza tenda e bici… mi hai convinto…!!
    Faust

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Non capisco il perché, visto che passano post anche molto lunghi. Per precauzione, prima di premere Invio faccia un Copia, e se il posto non passa me lo invii al mio recapito privato.
    Un saluto.
    pino

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    per Faust
    Porta tutto
    Adesso non posso poi ti mando gli orari dei treni he però trovi su www. trenitalia U.

  8. Anita
    Anita says:

    x Tutti i cacciuccari

    Attenti alle resche dei pesci e mandate foto del raduno.
    (Lisca dei pesci per i non milanesi.)

    Buon viaggio e buon divertimento.

    Anita

  9. Marta x Uroburo
    Marta x Uroburo says:

    Torno a leggere velocemente il blog e scopro che tu e la Sylvi bisticciate sempre,ma devo ammettere che vi punzecchiate anche in maniera ironica ed accettabile.
    E`veramente peccato che il signore, presumo, a firma Fiume rinunci a scrivere. Trovo interessante quello che scrive, percio`anch’io come Peter gli chiedo di restare e continuare, non solo a leggere, ma anche ad intervenire.
    Non conosco come voi la storia d’Italia, sopratutto il dopoguerra, e mi piace tantissimo poterlo leggere da chi l’ha vissuto direttamente e naturalmente studiato. Mio nonno è stato al “fronte” ,virgolettato d’obbligo, ed io per farlo arrabbiare da piccola gli chiedevo sempre se doveva curare le montagne per paura che il nemico le rubasse.
    Penso proprio che non c’era poi tanto da raccontare, e che le cose orribili della guerra lo avevano sfiorato appena.
    Auguro buon caciucco a te e al resto della compagnia, mi sa che Faust nel tuo sacco a pelo e tutto il suo bazar sarà diffile da portare sulle spalle…..troppo divertente Faust quando scrive.
    Un carissimo saluto a te e a tutto il blog, ciao M.

  10. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    Ok, trovato… saro alla stazione di Rho alle 14,21pm del venerdi 15… ciaooo
    Ps: Se porto tutto… cciccippi porta il camper..???
    Faust

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    concordo con te sulla Croazia..gli ustascia e i francescani con il mitra e padre Pio , di qualche esamino di Dem ne avrebbero bisogno!
    Non mi risulta che i loro massacri siano stati condannati come quelli dei serbi, eppure li hanno fatti ,eccome!!

    cc

  12. Linosse
    Linosse says:

    Quando cadono sono eroi,ma sono eroi caduti per il Paese, per la nobile causa del progresso e per “esportare democrazia”?
    (sarà forse che qui da noi è in sovraproduzione?)
    Girando e rimestando la spessa pasta storica alla fine ritorno all’origine ,molto ben espressa da:
    “La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono bene e che non si massacrano affatto.”
    Paul Valéry

    (e dopo il massacro di quelli che si sono fatti massacrare senza contropartita, si ritrovano tutti a cena per festeggiare “alla grande”gli affari fatti)
    Linosse
    La cosa comica è che è come il segreto di Pulcinella!
    L

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Marta

    Marco ha scritto anche sul forum che è in trasloco, va a vivere nel Lazio, perciò è un po’ incasinato.
    Bacioni.
    pino

  14. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    -Lei e’ stato fortunato, deve avere scelto un lavoro a ore.-
    Così scrive Anita …
    Certamente …il bidello…ore 8.00/14.00!

    Oggi, come le dicevo, ho passato il pomeriggio a Gorizia.
    Nelle piccole città di provincia, a Gorizia, che è città molto particolare, sono andata in una Libreria-Editrice che lei, nel gran Milan se la sogna!
    Stanno preparando il negozio sul Corso, piccolo ma moderno.
    Nel retro, ahhh il retro…stanze, stanzine,antri,bugigattoli pieni zeppi di libri, sia stampati da loro che di tutte le case editrici.
    Argomenti prevalenti…la Storia e la geografia… poi in una grande stanza con soppalco, che dà in un giardino ampio e chiuso fra i palazzi,dove d’estate presentano le loro opere, lì i libri antichi .
    E le stampe …le stampe antiche da mutuo perenne!!!

    Abbiamo chiaccherato a lungo con il vecchio libraio-editore che le ha viste tutte in quelle terre tormentate.
    Ogni volta mi dice:
    Voi di Udine non capite niente, perchè non avete vissuto la guerra …non potete capire!
    In fondo ha ragione!
    Ho comprato due libri: sconto 20% piu un arrotondamento ulteriore.
    -La corsa per Trieste- di Geoffrey Cox, neozelandese
    -Banden Kampf- di Hanns Schneider Bosgard, ovviamente tedesco.

    Scrivono entrambi dello stesso argomento!
    Poi ho comprato anche libri “dei peli nel naso” sa, di quelli che non le piacciono.
    Prometto che non gliene parlerò!!!

    Per il caciucco, lasci a casa l’olio di ricino, anche se a CC e anche a Faust dovesse scappare un parere diverso dal suo…sia buono!
    Io me ne sto alla larga da lei per questioni di lesso…
    sa gallina padovana vecchia…

    saluti giulivi
    Sylvi

  15. Vox: Afganistan, dove gli imperi vanno a morire
    Vox: Afganistan, dove gli imperi vanno a morire says:

    On September 7 the Swedish aid agency Swedish Committee for Afghanistan reported that the previous week US soldiers raided one of its hospitals. According to the director of the aid agency, Anders Fange, troops stormed through both the men’s and women’s wards, where they frantically searched for wounded Taliban fighters.

    Soldiers demanded that hospital administrators inform the military of any incoming patients who might be insurgents, after which the military would then decide if said patients would be admitted or not. Fange called the incident “not only a clear violation of globally recognized humanitarian principles about the sanctity of health facilities and staff in areas of conflict, but also a clear breach of the civil-military agreement” between nongovernmental organizations and international forces.

    Fange said that US troops broke down doors and tied up visitors and hospital staff.

    Impeding operations at medical facilities in Afghanistan directly violate the Fourth Geneva Convention, which strictly forbids attacks on emergency vehicles and the obstruction of medical operations during wartime.

    Lt. Cmdr. Christine Sidenstricker, a public affairs officer for the US Navy, confirmed the raid, and told The Associated Press, “Complaints like this are rare.”

    Despite Sidenstricker’s claim that “complaints like this” are rare in Afghanistan, they are, in fact, common. Just as they are in Iraq, the other occupation. A desperate conventional military, when losing a guerilla war, tends to toss international law out the window. Yet even more so when the entire occupation itself is a violation of international law.

    Marjorie Cohn, president of the National Lawyers Guild and also a Truthout contributor, is very clear about the overall illegality of the invasion and ongoing occupation of Afghanistan by the United States.

    “The UN Charter is a treaty ratified by the United States and thus part of US law,” Cohn, who is also a professor at Thomas Jefferson School of Law and recently co-authored the book “Rules of Disengagement: The Politics and Honor of Military Dissent” said, “Under the charter, a country can use armed force against another country only in self-defense or when the Security Council approves. Neither of those conditions was met before the United States invaded Afghanistan. The Taliban did not attack us on 9/11. Nineteen men – 15 from Saudi Arabia – did, and there was no imminent threat that Afghanistan would attack the US or another UN member country. The council did not authorize the United States or any other country to use military force against Afghanistan. The US war in Afghanistan is illegal.”

    Thus, the invasion and occupation of Afghanistan, along with the ongoing slaughter of Afghan civilians and raiding hospitals, are in violation of international law as well as the US Constitution.

    And of course the same applies for Iraq.

    Let us recall November 8, 2004, when the US military launched its siege of Fallujah. The first thing done by the US military was to invade and occupy Fallujah General Hospital. Then, too, like this recent incident in Afghanistan, doctors, patients and visitors alike had their hands tied and they were laid on the ground, oftentimes face down, and held at gunpoint.
    (SEGUE su http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=15281 )

  16. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi
    Ah il lesso!
    A Cremona ,con la mostarda “resuscita” anche i morti!
    Ricordo un ristorante del centro,la serata pú lacrimevole della mia vita,altro che gli scemeggiati televisivi a tempo pieno!
    Ammettilo !
    Il piccante,quello lecito,è uno “sprizzo” esistenziale ed il buon Uroboro è un PRODUTTORE ,forse l’ultimo,ARTIGIANALE.
    Saluti
    L.

  17. Faust x Sylvi e il caciucco allOlio della ma...
    Faust x Sylvi e il caciucco allOlio della ma... says:

    remma maiala… Cara Sylvi, il viaggio èllungo, sia Uro cche CCCP, sono due persone Vere, mooolto piacevoli da ascoltare… avremo molto da raccontarci… ( se non mi buttano fuori dallauto in corsa… prima di arrivare… x farmi staarzzitto… come con l Armando di Jannacci… Ti confesso cara… che non mi ha mai picchiato col martello… proprio come un fratello…) eppoi ccè Pino ed Antonio, cciho molto da ascoltare ed imparare ..oltre cche mangiare, cosi ascolto meglio!!
    Buon viaggio anche acchi non ci sara. Ognuno dei partecipanti al caciucco, portera virtualmente con se, uno O ppiu blogghisti di Arruotalibera… cosi cche ci sarete Tuti, Beli e Bruti…
    Faust

  18. Peter
    Peter says:

    caro Uroburo

    a proposito, le Tigre era Clemenceau (quello che disse di V.E. Orlando je voudrai pisser comm’il pleure, dato che Orlando pianse spesso a Versailles per la ‘vittoria mutilata’, mentre Clemenceau soffriva di prostatismo), Poincaré era invece un famoso matematico.
    D’accordo sui ‘double standards’ degli italiani, specie quando si tratta di spartire le torte (ed i torti). Tuttavia ne’ Serbia ne’ Croazia, a torto o a ragione, vennero invitate a Versailles, dato che tecnicamente facevano parte dell’impero austro-ungarico (la Croazia, almeno. La Serbia aveva invece scatenato la guerra tirando poi subito in ballo la Russia. Se aveva perso la Russia, era perdente anche la Serbia. Io sono un ‘politico’).

    un saluto

    Peter

  19. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Conosco il website “globalresearch”.
    E’ di parte come del resto sono di parte anche quelli di destra….e di secondo che vento tira.

    La caccia a Glenn Beck. (libertarian)
    Vero, diversi sponsors sono stati “forzati” a togliere il loro advertisement dal suo programma, ma non dalla stazione televisiva.

    Glenn Beck e’ colpevole di smascherare tante magagne, verificate.

    Grazie a lui la Casa Bianca si e’ dovuta disfare di Van Jones il nuovo “Green Czar”.
    Si erano dimenticati di investigarlo…Ma davvero, come mai e’ possibile?

    I crimini di ACORN sono finalmente venuti a galla ufficialmente, e il Congresso rifiuta ulteriori bilioni a questo gruppo colpevole tra l’altro di innumerevoli truffe elettorali, 74 sono gia’ in galera e le investigazioni continuano………
    Il che non vuol dire che non sorgeranno con un altro nome e continueranno le loro attivita’ mascherandosi sempre come ” Community organizers”.

    Questo e’ il famigerato Glenn Beck.

    Glenn Beck: Speak Without Fear & Question Boldly

    http://www.youtube.com/watch?v=HXTdfxYQkS4

    Lui e la sua famiglia sono sotto protezione con una miriade di bodyguards 24/7.
    A sue spese.

    Buona notte,
    Anita

  20. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Per il cacciucco.

    Vedo di appuntamenti alla stazione, venite in treno o in auto?
    Prenoto per quattro? Datemi conferma. telefonate.

    Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it

    PS. Anita per le “resche” lische non c’è timore,restano solo quelle dei pesci più grandi, mentre quelli molto piccoli vengono passati.

  21. ber
    ber says:

    …..ieri ero seduto sotto l’albero di fico,…come al solito,…e sento
    un tonfo dietro di me,…mi giro e spiascicato per terra vedo un grosso fico,veramente grosso,…guardo bene e ho visto come in un sogno di fine estate “il brunetta”,quella del “faccio vedere
    chi sono io” che si riduceva in poltiglia,…
    mi sono girato dall’altra parte per non vom…

    Buon giorno a tutti e buona domenica,Ber

  22. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E siamo di nuovo qui. Ho deciso dopo la giornata di ieri ,di prendermi due giorni di assoluto riposo.
    Ho trascorso la giornata di Rosch ha Shana da amici viticultori che abitano alla Bergstrasse, un paesaggio da sogno con vigneti che si perdono a vista d´occhio, penso che e´proprio qui che la Germania diventa un po´Italia.
    Grazie a tutti per gli auguri di buon anno.

    Caro Nicotri,Uroburo,Shalom e Dany……vedete…..i discorsi che fate sono sensati, nessuna persona ragionevole potrebbe darvi torto.
    Nonostante tutto, quello che vi sfugge e´la doppia morale dell´ONU,
    la sua parzialita´. La condanna dell´ONU e´secondo il mio parere persino superflua, perche´tutti hanno letto le testimonianze dei soldati che hanno vissuto quella tragedia. La condanna dell´ONU, poi, per mezzo di una commissione di prevenuti che molto prima di cominciare le ricerche avevano gia´condannato Israele e´ imperdonabile.
    Il suo esempio, caro Nicotri:-
    “non è che se lei va dal medico per curarsi un acciacco il medico le possa rispondere che no, o si curano tutti gli acciacchi di tutti oppure niente, ognuno può beatamente andare magari all’altro mondo senza che lui muova un dito”
    e l´esempio di Dany:-
    “Se un vigile o un poliziotto della stradale ci pizzica in eccesso di velocità non possiamo cavarcela dicendo che o fanno la multa a tutti, visto che nessuno in Italia rispetta i limiti di velocità”,
    sono esempi presi per i capelli.
    Che ne sa´il dottore degli acciacchi degli altri, teoricamente tutti gli altri potrebbero stare bene. Che ne sa´il vigile , di chi , mentre sta facendo una multa per eccesso di velocita´ ,nella strada parallela la supera o non la supera.
    Mentre l´ONU “SA´´” ed ha sempre saputo delle magagne delle altre nazioni di cui parlavo nel post Nr.7,e di cui si e´parlato a bizzeffe anche in questo blog, ma non ha nominato nessuna commissione ne´e´intervenuta con una decisa condanna, dunque l`ONU e´parziale per convenienza. Come ho scritto, e resto di questo parere,una legge, e´una legge se vale per tutti,
    l`ONU e´l`ONU se si dimostra imparziale, se no ,si squalifica di per se stessa.
    Oggi nei giornali tedeschi si legge che per i fatti delle cisterne bombardate con piu´di 90 morti e decine di feriti in Afganistan, l´ONU da´ la colpa di gravi errori e false informazioni ad un certo colonnello Klein.
    Ma che strano,il colonnello Klein e´colpevole, non la Germania non gli Stati Uniti. Capite dunque ?

    E´con dolore che penso allo stato d´ Israele, uguali sono le sensazioni che provo per il popolo Palestinese, in questo blog ho piu´volte scritto del mio auspicio per uno stato Palestinese accanto a quello Ebraico.
    Se si vuole finalmente la pace, e´quella l´unica via da seguire.
    Purtroppo le cose sono piu´complicate di quel che sembra, non ultimo il problema demografico.
    Bisogna di grandi sforzi d´ambedue le parti, bisogna che ambedue le parti siano disposti a compromessi molto dolorosi ed e´quella l´unica via. Finche´non si troveranno tra i Palestinesi e tra gli Israeliani due extraterrestri,le cose continueranno cosi per sempre.
    Io vorrei arrivare persino al limite di dire (e mi costa) che anche i razzi degli Hamas non sono stati definitivamente un male, e che l´attacco di Israele a Gaza nemmeno,( se solo gli Israeliani non avessero esagerato e gli Hamas non si fossero nascosti sotto le gonne delle loro mogli). Se non vogliono arrivare ad un compromesso attraverso il raziocinio e la ragione, che ci arrivino attraverso il dolore.
    Un saluto a tutti voi. Rodolfo

  23. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    Se ho capito bene “il lesso” dovrei metterlo io, e Uroburo ci metterebbe la mostarda…
    Guardi che quanto al lesso… non scherziamo qui, da queste parti. Lo mangiamo con il Kren, alla viennese…
    e se gli occhi lacrimano si può sempre dire che è la commozione di stare in così bella compagnia!

    Ma un ottimo lesso è piatto difficile e complicato, da fare bene…
    ed è un trionfo di sapori…
    Uroburo lo SA FARE?!!!
    Beh, si potrebbe persino perdonare che non sappia che Fiume appartenne al Ducato di Carniola …

    Buona domenica
    Sylvi

  24. Faust x Pensiero della domenica degli assassini genecidi
    Faust x Pensiero della domenica degli assassini genecidi says:

    Se non vogliono arrivare ad un compromesso attraverso il raziocinio e la ragione, che ci arrivino attraverso il dolore.

    Pensiero Stupendo… col dolore degli altri…
    O NO??!! quasi rovina questa splendida domenica… ma al blogmaster piace discutere con questi assassini… buon pro gli faccia.. amme dan solo vomito e rabbia… Buona domenica!!
    Faust

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x l´ (in)Faust(o)
    Mah, mi sembra che il tuo vomito e la tua rabbia derivi dal fatto che il mio discorso fila.
    Poi come al solito estrapoli una frase e ne fai quel che vuole la tua mente portata ai deliri, e non porti argomenti.I miei piü´vivi complimenti. Contento tu! Rodolfo

    xSlvi
    Non e´che in Germania “coglione” non sia un´offesa, credo che il 99
    dei Tedeschi nemmeno conosca il nostro meraviglioso modo di dire coglione a qualcuno ,quando crediamo che in un DISCORSO non abbia ragione, no, io parlavo dell´Italia.
    Brava a sviare, non ci si puo´aspettare altro da chi va´a parcheggiare in divieto di sosta , per di piu´dopo una curva e crede persino che sia una quisquiglia.

  26. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    I soliti insulti di Brunetta mi hanno confermato la convinzione che l’unica «brunetta» che merita rispetto è quella dei Ricchi e Poveri.

    Dario Franceschini su Twitter

  27. Francesco Berardi
    Francesco Berardi says:

    Par condicio: mai i mille e più morti sui contieri di lavoro in un anno valgono meno dei sei nostri militari uccisi? Quale diretta del TG1, quale camera ardente e funerali di stato vengono organizzati per i morti sul lavoro???? C’è evidentemente anche una aberrante graduatoria circa il motivo della morte, la nazionalità ed altri fattori di chi sfortunatamente non muore di morte naturale ma di morte violenta o accidentale compiendo il proprio dovere. Non è concepibile per me.

    Fr.

  28. Vox
    Vox says:

    E’ l’ordinaria ipocrisia di questi governi, quella di proclamare “eroi” coloro che non lo sono affatto, sotto nessun punto di vista che si possa definire razionale, etico o anche solo umano, mentre fa di tutto per nascondere i morti di lavoro e di mancanza del medesimo.

  29. Vox
    Vox says:

    Laureato, precario, perde il posto da muratore e si uccide

    Laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un’occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.

    ‘uomo, che fino al 2000 ha lavorato come vigilantes in un istituto di sicurezza, da otto anni si arrangiava con lavori saltuari, contratti a tempo determinato presso il Comune e presso alcune ditte in attesa della chiamata per l’insegnamento. Ieri l’epilogo di una situazione economico-finanziaria e psicologica ormai devastante: la ditta, dove era impiegato come muratore da un paio d’anni, ha comunicato al quarantanovenne che da lunedì non avrebbe più lavorato.
    (L’Unita’ di oggi)

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Dalle sue parole capisco che qualche sua ferra convinzione sta andando un po’ in crisi. Potrei incalzarla, ma preferisco lei continui a riflettere senza spintoni.
    Che debbano esserci concessioni dolorose da entrambe le parti è lampante. Il problema è che poi il governo israeliano (ho detto il governo, non l’intero popolo) le concessioni dolorose le vuole soprattutto per i palestinesi. Come del resto conferma il recente fallimento della missione dell’inviato di Obama, mi pare si chiami Mitchel, che da Netanyahu NON ha ottenuto un fico secco. Come lei sa, sono stato in Palestina. Sono rimasto sgomento, tra l’altro, dall’occupazione da parte dei coloni – mi permetta, vero relitto e insulto della Storia – di una miriade di cime di colline palestinesi. Più il resto di cui scriverò. Compresi i soprusi a Gerusalemme.
    D’altro canto sono realista, o meglio so come procede la Storia del genere umano, che è un tragico insieme e susseguirsi di sangue, lacrime, dolore e distruzioni, con qualche sprazzo di luce. So bene che i libri di storia li scrivono i vincitori. Ovviamente mentendo. Senza miti, da parte anche dei vinti, le società non esisterebbero. Le società si fondano TUTTE su miti, miti fondativi. NON esiste un mito vero o un mito falso: si tratta solo di rapporti di forza tra i vari popoli e quindi anche tra i vari loro miti.
    I palestinesi hanno perso sul campo, hanno cioè perso varie guerre, pur avendo a mio parere sostanzialmente ragione. Per quanto doloroso possa essere, dovranno quindi pagare loro il prezzo maggiore. Certo, NON è giusto. Ma la Storia NON sa cosa sia la giustizia. La Palestina non potrà essere nulla di più di un bantustan, disarmato, privo di sovranità reale, di controllo dei propri confini e dello spazio areo. I palestinesi si ridurranno più o meno a vendere collanine per i turisti, soprattutto per quelli occidentali. Cioè per chi ha cacciato tanto loro quanto gli ebrei nell’attuale situazione che bene ha descritto Benny Morris con una parola, titolo di un suo libro fondamentale: Vittime.
    Purtroppo nel breve e forse medio periodo questa è una via obbligata. Perché a determinarla sono i rapporti di forza, unica realtà che determina la vita o l’agonia o la morte delle società e dei popoli, unica realtà che governa la Storia e la vita delle umane genti sul pianeta. Finché restiamo solo animali, sono e saranno i rapporti di forza a determinare i diritti, sia quelli costituzionali che quelli reali, sia queli collettivi che queli personali. Prova ne sia che in Italia i diritti stanno diminuendo, dato che i rapporti di forza tra strati sociali si sono modificati, e non poco. E’ noto inoltre che i poveri e i deboli hanno in tutto il mondo meno diritti reali, a parte le chiacchiere, di chi invece povero e debole non è.
    I rapporti di forza che si sono venuti a creare tra israeliani e palestinesi si possono modificare, certo, magari ribaltare, ma a prezzo di guerra e guerre. Chi dice che si doveva morire per Danzica oggi dovrebbe se onesto dire di conseguenza che si deve morire per i palestinesi. Io preferisco che si viva. E che si raddrizzi la situazione man mano in futuro, quando i veleni e gli odi che abbiamo suscitato NOI, noi euroopei, noi del mondo cristiano, noi occidentali, con la seconda guerra mondiale, il colonialismo e le persecuzioni contro gli ebrei, si saranno sedimentati e inizieranno a sparire. Se la Francia e la Germania hanno finalmente imparato la lezione e dopo varie guerre e decine di milioni di vittime hanno deciso di unirsi in una realtà comune qual è la Comunità europea, con moneta comune, beh, allora NON vedo proprio perché domani – non oggi, certo, ma neppure dopodomani o dopo ancora – non possa lo Stato israeliano e lo Stato palestinese essere una cosa sola: uno Stato per TUTTI i suoi cittadini. Come voleva, ripeto per l’enensima volta, il sionista Judah Magnes, lo stesso Einstein e, se non ricordo male, Anna Harendt, oltre a molti altri. Lei sa bene che quella ipotesi venne uccisa assieme all’inviato dell’Onu conte Bernadotte a Gerusalemme dalla banda Stern. Nel cui atto di fondazione ci sono frasi terribili, inaudite, inaccettabili, prese pari pari dalla bibbia a proposito degli amaleciti…..
    Il problema demografico. La Svizzera mi pare abbia ben risolto il problema, l’Italia in qualche modo lo ha risolto – non so però se bene, ne dubito – in Trentino Alto Adige. Oltre un certo limite, si rischia di fare di Israele un enorme ghetto. Dorato, con piscine e aria condizionata, ma comunque un ghetto. Con attorno un mare di miseria. Certi problemi sono venuti fuori già ad Alessandria d’Egitto oltre 2000 anni fa, perché isolarsi e mostrare la convinzione di essere migliori degli altri e preferiti da Dio non è cosa buona, neppure prudente oltre che sana. La ricchezza del mondo è la contaminazione, la mescolanza di popoli e culture, lo sposarsi, amarsi, far sesso e figli tra gente non omogenea. Mi sorprende che l’ottusità “padana” possa essere ancora fatta propria da chi si spaventa all’idea di essere ebreo e di non poter vivere in una zona abitata o almeno governata solo da ebrei, cioè in un ghetto per quanto grande e dorato. Riposarsi il sabato o la domenica o il venerdì che differenza fa? Essere circoncisi o no che differenza fa? Fare il capodanno il 1° gennaio o il capodanno Rosch haShana ראש השנה 5770, che differenza fa? Giorno del suono dello Shofar, Yom Terua, Giorno del Giudizio, Yom haDin, Giorno del Ricordo, Yom haZikkaron, festa del dio Giano, inizio del nuovo anno gregoriano, inizio del mese di Muharram, o Festa di Primavera nella seconda luna piena dopo il solstizio d’inverno boreale, che differenza fa? Dovremmo abituarci, e soprattutto abituare i nostri figli, a considerare queste scadenze e le annesse differenze come le parole dei singoli dialetti. Ottimi e insuperabili da parlare in famiglia e tra amici del paese o del bar, ma INSUFFICIENTI per parlarsi nel mondo, per parlare cioè agli ALTRI, i DIVERSI da noi.
    Avevo promesso di non incalzarla, ma mi rendo conto che come al solito sto dilagando. Sono infatti argomenti che sento con passione, oltre che con molto dolore. Stare dalla parte dei più deboli e degli indifesi per me comporta infatti qualcosa di più del semplice osservare la situazione e parlarne.
    Un saluto.
    pino
    P.S. Una mia amica d’Israele che vive non lontano dal confine con il Libano, e che insiste perché vada a trovarla, cosa che farò non appena mi sarà possibile, il 19 settembre mi ha tirato le orecchie perché non le avevo fatto gli auguri per il Rosh haShama. Non m’era proprio venuto in mente, anche perché nessun mio amico ebreo di Roma e di Milano me ne ha mai parlato. Neppure quelli che, mentre ero a Roma dal 15 a ieri, mi hanno telefonato per motivi vari. Beh, ora ho colmato la lacuna.

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    Anche se godi di licenza poetica, da me difesa, ti prego di non dare dell’assassino a Rodolfo. Sia perché non lo è e sia perché il termine di poetico non ha nulla. Ma soprattutto perché Rodolfo cerca di ragionare con la propria testa, non fa muro e non è impermeabile ai discorsi altrui anche se molto diversi dai suoi.
    Dialogare, anche se faticoso, molto faticoso, è meglio e più produttivo dell’insultarsi. Con i Rodolfo possono nascere amicizie, anche dopo essersi presi a sberle. Con altri invece, come sappiamo, va in vacca anche l’amicizia o presunta tale o tentativo di allacciarla.
    Un saluto in vista del caciucco. Poco fa ho telefonato ad Antonio.
    Abbacchi e fritti misti.
    pino

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Francesco Berardi

    Lei ha centrato un bel problema! Al quale in occasione dei funerali di Nicola Calipari ho dedicato un post nel blog che avevo a L’espresso, seguito da almeno un altro, e – se non ricordo male – anche da commento in questo blog.
    A chiacchiere e retorica vacua non ci batte nessuno.
    Un saluto.
    pino nicotri

  33. Vox
    Vox says:

    Che sistema e’ quello in cui gli uomini non possono vivere ne’ lavorare del proprio mestiere, della propria professione, e altri uomini, pur di guadagnarsi di che sostenere una famiglia, vanno a partecipare a una guerra schifosa? Che razza di sistema e’ quello in cui ragazze e donne arrivano a prostituirsi nella speranza di guadagnarsi l’appoggio dei potenti e con esso un lavoro? Che sistema e’ quello in cui tutto questo e’ una specie di prassi, qualcosa di “normale”?

    E’ un sistema demenziale, disumano e disumanizzante, arrivato a uno stato di decadenza e putrefazione che, per quanto si cerchi ancora di tenerlo in vita e perpetuarlo, non ha altra possibilita’ che finire.

    Purtroppo, e’ possibile che la decomposizione di questo sistema lasci il posto a un nuovo tipo di fascismo, prima di trasformarsi finalmente in qualcosa che abbia, storicamente, un potenziale rigenerativo.

  34. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    El pais si concentra sulla battaglia politica.

    “L’Italia – secondo il quotidiano spagnolo – comincia a preparare il ‘giorno dopo’ di Berlusconi”.

  35. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Secondo il ‘the Guardian’, “il ‘sexist’ (sessista) Berlusconi affronta il boomerang della rabbia delle donne italiane”.

    Il quotidiano britannico scrive che “una nuova generazione di donne italiane stanno trovando voce dopo una ‘estate di squallore’ nella politica italiana”.

  36. Linosse
    Linosse says:

    Dedicato a tutti quelli che “occhio X occhio,dente X dente,pervicaci insistono ,in particolare sui denti ed occhi altrui,con il risultato di rimanere a loro volta sdentati e ciechi:
    “La pace non può essere mantenuta con la forza, può essere solo raggiunta con la comprensione.”
    Albert Einstein
    (per chi NON LO CONOSCE ,EBREO , SCIENZIATO DI FAMA INTERNAZIONALE E RAPPRESENTANTE INSIGNE DEGLI EBREI ,quelli che hanno ancora denti ed occhi per VEDERE!)
    Saluti
    L.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    CACIUCCO per AZ, Faust, Controcorrente e Pino.

    Caro Faustus,
    porta tutto che ho affittato un camion e rimorchio.
    Approposito di camionerimorchi (soprattutto rimorchi…..) che ne è di quelle amiche flambéee???….. Ci sarebbe un posticino anche per loro, volendo…. basta stringersi un pochino. Proporrei di guidare a turni…. così solo per conoscerci meglio. Se ce ne fosse una con i capelli rossi amerei esserle presentato, ma solo per far due chiacchiere, sia ben chiaro. Ho sempre avuto un debole per le amiche con i capelli rossi (veri, intendo) …
    L’unica cosa che mi sembra eccessiva è la tripla valigia con le foto di quando eri bambino. Soprassiederei. Però se hai delle foto delle tue amiche dei Caraibi, magari con il numero di telefono ….. si potrebbe ridiscutere sulla distribuzione degli spazi….

    Ti mando gli orari dei treni da Milano Certosa Ferrovie dello Stato (Bada!!! NON Ferrovie Nord MIlano)

    14.12 Certosa 14.21 Rho
    14.27 Certosa 14.36 Rho
    14.42 Certosa 14.51 Rho
    Io posso arrivare alla stazione di Rho verso le 14.20.

    Controcorrente arriva a Rho alle 14.52 io ti consiglierei di non arrivare con il 14.51 ma con quello prima delle 14.36 a Rho. Però se vuoi arrivare alle 14.21 andrebbe benissimo soprattutto se Controcorrente potesse anticipare l’arrivo a Rho alle 14.22, così si potrebbe partire prima. Io calcolo da Rho a Cecina circa 4 ore e mezza e mi piacerebbe arrivare verso le 19.00

    AZ fissa l’albergo per noi tre venerdì e sabato notte. Dove ti pare. Se c’è qualunque problema scrivimi al mio indirizzo e-mail.
    Manda il tuo numero di cellulare a Pino Nicotri che ti potrà dare il mio. Io ho i numeri di celulare di Faust e di Controcorrente che dovrebbero avere il mio, così siamo tutti interconnessi qualunque cosa dovesse accadere.

    Pino fammi sapere cosa fai in modo che possiamo tutti essere informati. Manda il mio numero di cellulare ad AZ.
    Sono proprio felice di vedervi tutti quanti. Un abbraccio ed a presto. Uroburo

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    bello il suo quadro del mondo . I suoi propositi e la sua etica sono ammirevoli, come si puo´contrattaccare sugli argomenti che porta lei.
    In fondo pero´,lei sa, o almeno credo, che sono solo(purtroppo) utopie, belle utopie . Dovesse un giorno,un mondo cosi come lo dipinge lei diventare realta´, quanti miracoli e quanto tempo dovra´passare, noi sicuramente non ci saremo. Che peccato!
    Non ho bisono di spinte, non ho crisi Nicotri, e non vacillo. Sono stato sempre di queste idee fin dal principio in questo blog, nelle mie dispute con Uroburo,non ho mai detto e mai sostenuto altro ,che quello che ho scritto nell´ultimo mio post.
    La sola differenza, e´solo , che non vado a senso unico, che vedo
    “la ragione degli altri “.
    Questo e´stato sempre quello che mi ha diviso da Uroburo.
    Mi ha irato molto, che con i miei argomenti, non abbia mai avuto il piacere di vederlo smuovere di qualche millimetro, di venirmi un po´incontro, cosi come sta facendo lei negli ultimi tempi.
    Come si dice acqua passata. Io rispetto molto, direi amo, chi nell´arco di un tempo, magari di liti e di incomprensioni e´capace di dimendicare e sia capace di liberarsi dai risentimenti.
    Ecco,io credo che , sia gli Israeliani che i Palestinesi abbiano molto di bisogno di una mentalita´cosi.
    Non sarebbe un male se ci si dimendicasse anche dei
    fraintendimenti e delle liti con Huato.
    Un saluto e una buona domenica. Rodolfo

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    sa gallina padovana vecchia…
    saluti giulivi Sylvi
    ———————-
    Cara Silvy,
    una felice battuta come questa merita il mio perdono.
    In effetti io ho fatto la mostarda di Cremona, ne ho ancora un vaso mezzo pieno. Ho fatto anche la salsa di cren. Personalmente con il lesso preferisco la mostarda anche se trovo il cren notevole.
    Da un po’ dio tempo uso lo zenzero: moooolto buono.
    Un cordiale saluto U.
    PS. Guardi che, come ho già scritto, alcuni di noi si conoscono personalmente e con quelli del caciucco ci conosciamo da anni. Stanno tutti benissimo …… A volte lei ha delle strane idee ….. u.

  40. Linosse
    Linosse says:

    X Ber 78 EStriscia Rossa 84
    Forse quello che si è spiaccicato sotto il fico non è brunetta ma solo il suo cervello che per mancanza di uso non ha potuto sopportare l’insostenibile leggerezza e ormai SUPERFROLLATO ,per legge naturale,è caduto tutto solo ,sfidando il sottovuoto spinto!
    Se sei troppo vicino ti consiglio di restare sotto il fico ma con bombola di ossigeno,l’apnea ha un limite e non siamo mica Maiorca!
    Saluti
    L.

  41. Faust
    Faust says:

    .. caro Pino, siamo in un nuovo mezzo di comunicazioni, il blog, un nuovo media… Siamo nel linguaggio virtuale, impersonale ma, giusto cche sia responsabbile, come pensa lamico Uroburo… ripeto giustamente… Ognuno si prende le responsabilita di quel cche scrive… Se uno scrive sul blog cche è daccordo con le azioni di assassini-genocidi o di mafiosi… xmme cche leggo… lo classifico di conseguenza e lo tratto come un assassino genocida o un mafioso… Se ppoi ci aggiungi che il mio nikname ggia include che con i religiosi comuni ( con i fondamentalisti… metto mano alla pistola) ggia faccio fatica apparlare … edi cche?? o seguaci di qualsiasi deviazione vestita di sacri principi… nei circuiti neuronali.. (le varie sette si differenziano fra esse..) e di aqqualsiasi cchiesa…. essi siano seguaci… cche sia quella dei vati-cani o delle altre sottomarche (xnon parlare dei malati speciali… cosi diffusi nel sistema educativo dei pretini pedofili, non diverse dalle madraste o deviazioni cerebrali simili…) Stavo parlando di questo nuovo mezzo di comunicazione cche è il blog… La cultura dei partecipanti è vitale.. ( escluso Faust, cche ha una licenza speciale e se riferita al mio analfabetismo letterario, ci sta bbene e ringrazio.. ) ma lo scritto del blogghista deve muoversi in modo non convenzionale… i linguaggi e i rapporti di relazione sono diversi dalla struttura del linguaggio conosciuta a oggi … Oggi ci si presenta in modo e forma diversa.. Un blog non è un lettere al direttore… ma un post scritto x tutti quelli che passano di lli o abituali frequentatori…. NON è come scrivere sui muri dei cessi pubblici… Nelluso di questo nuovo media, tutti e non solo Faust ( il delirante…?!! detto da un handicappato mentale… cche invece delle pastiglie si nutre di libbri…. sacri?? eddecche?? dove i padri squartano i figli x offrirli alloro ddio assassino… e sterminano i loro vicini… e mettono in croce o in un libro sacro.. le loro vittime sacrificali… ad un poveretto son ppiu di 2000 anni che non lo fanno scendere dalla croce… senza pannolone… e cche x essere come loro si devono sacrificare e farsi squartare o incenerire dai rreliggiosi… ed essere felici di morire scuartati… Dei pazzi cche vivono di pazzia sacra… dei poverychristi, da ricovero…
    Quindi e concludo… nei blog, i treccartisti, i fondamentalisti, i falsari di identita… ( quelli cche si vestono di qualcunaltro… o si nutrono di libbri sacri e si vestono di questi… x cche altrimenti sarebbero nudi… e la vergogna non se la possono permettere… il peccato… i fulmini dal cielo etc… ) Tutte cazzate inutili fra menti normali.. ma importanti (x le categorie suddette..) x questi… dei gniente vestiti di vuoto… Sono pensieri e storie sacre…. ma nei Blog le maschere non servono… a cchi legge non interessa cchi ccè dietro il post… ma legge il post eppensa… e risponde di conseguenza…
    Nell uso del blog siamo tutti autodidatti… e dobbiamo autoadattare il linguaggio, non ppiu tadizionale (avvocati, querele, diffamazione etc… insulti si o no… è robba vecchia… andavano bene ieri…) Oggi con il virtuale… il linguaggio è nuovo ed ognuno si deve scegliere uno stile che lo contraddistingue dagli altri… in mancanza di un viso… da sostituire con lo stile di scrittura…
    impersonale ma responsabbile… e soprattuto reale!!
    Faust

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.