Berlusconi e la P2: si tratta di una ricevuta autentica? O no? Aspettiamo eventuali smentite. Se ci saranno

Me l’ha spedita un amico, che ha tentato di pubblicarla su Facebook, dove però è stata rapidamente fatta sparire: per “rispetto della privacy”. L’apparenza del documento è interessante. Vediamo cosa hanno da dire gli eventuali interessati.
265 commenti
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  1. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    BEPPE GRILLO, VOTERO’ IDV…
    (Agi) – Beppe Grillo annuncia al quotidiano online Affaritaliani.it come votera’ alle elezioni europee di giugno: “Io votero’ l’Italia dei Valori dando la preferenza a Sonia Alfano e a Luigi De Magistris, due persone della societa’ civile e due candidati indipendenti dell’Idv”.

  2. Pasquino
    Pasquino says:

    L’amore è un dono
    ch’esce dal cuore.

    Se io avessi una rosa
    ogni volta che penso a te
    camminerei in un’immensità
    profumata!

    L’amore appiana tutte le avversità,
    rende tutto bello, facile, giocondo,
    luminoso, sensuale, profondo, sopporta
    sorpassa tutto.

    L’amore non fallisce mai.

    La strada della vita è resa più bella,
    più sàpida, più dolce
    quando viene percorsa
    con colei che si adora a iòsa.

    Quell’istante inizi come un
    penetrante raggio di sole,
    infuocando forti sentimenti
    d’intenso ardore,
    amore profondo e illimitato
    sino a raggiungere con un anèlito
    il creato.

    Un cuore innamorato regala
    immensa gioia, grande dolore,
    smisurato piacere.

    ———–……———…..———-
    la dedico a tutte le donne

  3. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Spiacente, ma alla genuinita’ dell’organizzazione nota sotto il nome di alqaeda non credo e non credero’ mai piu’ (come a ogni altra invenzione creata per ingannare il pubblico superficiale, per spaventare, destabilizzare, provocare, guerreggiare, opprimere, ecc.). Ci ho creduto 8 anni fa per circa un mese. Poi ho intuito che c’era qualcosa di dodgy about it, ho letto tutto quel che ho potuto trovare sull’argomento, ho appurato che i miei sospetti e le informazioni raccolte coincidevano in molti punti e infine ho tirato le conclusioni.

    Esistono movimenti islamici genuini provocati dalle continue guerre e ingerenze americane/occidentali, ma sono piu’ circoscritti e interni ai paesi tormentati, invasi e messi nelle liste nere di certi governi.
    La grande rete terroristica super-organizzata e sovrnazionale, onnipresente e onnipotente alqaeda e’ fiction.

    Non e’ che uno dei volti segreti di quei certi governi che ne fanno uso (spropositato) dove e quando vogliono creare determinate situazioni. E si servono di islamici fanatici che neppure conoscono tutta la catena, o se si vuole, la piramide che porta ai vertici, ai centri decisionali.

  4. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL

    L’inizio del Vertice

    Oggi è iniziato il Vertice del G-20. Gli esperti in questioni economiche hanno realizzato un enorme sforzo. Alcuni con esperienza in importanti incarichi internazionali, altri come ricercatori.

    Il tema è complesso, il linguaggio è nuovo ed esige familiarità con i termini, i dati economici, gli organismi internazionali ed i leader politici di più peso in ambito internazionale.

    Da questo deriva la nostra ansia di semplificare e spiegare in modo intelligibile quel che succede a Londra, così come lo vedo io.

    Nessuno si meravigli che Obama sia la stella della riunione di Londra.

    Rappresenta il paese più potente e ricco del mondo. Lo favoriscono circostanze speciali. Non sono lì nè Bush, bugiardo, cinico, guerrafondaio ed odioso e nemmeno McCain, mediocre ed ignorante, e questo proprio grazie alla sorprendente vittoria di Obama, nero nel paese della discriminazione razziale, dove la maggioranza degli elettori bianchi ha votato per McCain, anche se non è stato sufficiente a superare i voti di oltre il 90% dei neri e dei mulatti nordamericani, dei cittadini d’origine latina, dei poveri e delle persone colpite dalla crisi.

    Obama è stato appena eletto, proprio mentre altri leader del G-20 stanno per concludere il loro mandato e lui sarà probabilmente il presidente degli Stati Uniti nei prossimi otto anni. Non c’è niente di strano quindi nel fatto che le notizie provenienti da Londra girino attorno a lui.

    Al mondo importa quello che uscirà da lì, sempre che ne esca qualcosa.

    Ognuno dei partecipanti ha i propri obiettivi nazionali e persino personali, di leaders politici che la storia giudicherà.

    Compito di Obama è, innanzitutto, un cambio dell’immagine del suo paese, principale responsabile della tragedia che il mondo sta soffrendo e a cui l’opinione internazionale dà la colpa, a ragione, dell’attuale e devastante crisi economica, di cui lui non ha alcuna responsabilità politica.

    Come segnala Joseph Stiglitz, l’ex Chief Economist del Fondo Monetario Internazionale ed attuale professore dell’Istituto Tecnologico del Massachusetts: “Dovrei dire che lui non ha nessuna colpa e che sta tentando di risolvere il problema con la massima rapidità possibile.”

    Il suo principale alleato europeo, il Primo Ministro Gordon Brown, è l’anfitrione del Vertice ed aspira disordinatamente a modificare l’attuale tendenza anti-laburista, scatenata dagli errori del suo predecessore Tony Blair. Ha onorato Obama e la moglie Michelle ricevendoli a Buckingham Palace.

    Il Presidente ha regalato all’anziana Regina un moderno riproduttore digitale, frutto della sofisticata tecnologia nordamericana, un Ipod, con canzoni ed immagini della visita di Stato effettuata dalla Regina negli Stati Uniti nel 2007 ed un libro di spartiti firmato da Richard Rogers.

    Con Sua Maestà non doveva scambiare opinioni sulla mondana riunione del G-20.

    Invece Brown si gioca tutto con la crisi. Aspira a cambiare le regole del sistema bancario, vuole spingere la crescita economica, aumentare la cooperazione ed eliminare il protezionismo. Riconosce che i negoziati saranno difficili.

    Il suo motto è: “Meglio guardare avanti che voltarsi indietro”.

    Chiaramente, se gli elettori guardassero indietro, riceverebbe pochissimi voti.

    Il desiderio dei due alleati nel G-20 è minimizzare le differenze con Francia e Germania.

    Sarkozy non dissimula il suo rammarico nei confronti della politica degli Stati Uniti. È esplosivo. Ha appena minacciato d’abbandonare la riunione. Ieri ha dichiarato all’emittente Europe 1 che per ora non esiste un accordo soddisfacente sul Vertice, ma ha ammorbidito le sue minacce d’alzarsi dal tavolo delle trattative se non si avanzerà verso una maggiore regolazione: “Non mi assocerò ad un Vertice che non terminerà con una maggior regolazione.”

    Assicura che i negoziatori non sono giunti a nessun accordo.

    La bozza del comunicato del Vertice che circola già tra i giornalisti, parla di misure per ristabilire la crescita globale, mantenere l’apertura dei mercati e promuovere il commercio globale. “Dobbiamo ottenere dei risultati e non esistono altre scelte” ha insistito ieri Sarkozy.

    Obama ha annunciato giorni fa che gli Stati Uniti hanno l’intenzione d’introdurre dei cambiamenti nel loro sistema di regole e controlli, con la speranza che questa dichiarazione soddisfi una parte delle richieste europee, e per eliminare uno dei loro punti principali.

    Sarkozy ha ribadito che il suo impegno d’eliminare i paradisi fiscali è moltoserio.

    La ministra degli esteri tedesca Ángela Merkel, molto vicina alle posizioni di Sarkozy, esige che nell’accordo non s’inserisca nè l’esigenza di un piano di stimolo fiscale per i paesi sviluppati nè un dibattito sull’annuncio di una nuova valuta internazionale, richiesta al G-7 dai paesi emergenti.

    “Il mondo si trova ad un crocevia”, ha dichiarato la Merkel, “dobbiamo fare tutto il possibile perché la crisi non si ripeta.”

    “Dobbiamo andare al di là di quanto è stato discusso a Washington” ed ha aggiunto che si dovrà garantire che tutto quello che sarà deciso a Londra verrà applicato. “Nessun luogo, nessun prodotto, non una sola istituzione, devono rimanere senza controllo e trasparenza.”

    La Merkel si è dimostrata sostenitrice dell’aumento della dotazione del Fondo Monetario Internazionale e dell’incremento dell’aiuto ai paesi in via di sviluppo, che essenzialmente soffriranno l’impatto della crisi.

    L’aumento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale sembra già un fatto reale. Al suo arrivo a Londra, il Presidente del Messico ha riferito che stava negoziando con il Fondo un credito di 26.000 milioni di euro. Ieri, il numero due del Fondo Monetario Internazionale, John Lipsky, ha informato da Londra che il FMI aiuterà il Messico con un credito di 47.000 milioni di dollari, per garantire la sua disponibilità di liquidità se la situazione dei mercati peggiorerà per via della crisi. È un credito maggiore di quello richiesto dal Messico.

    Dato che gli Stati Uniti possiedono la maggioranza delle azioni del FMI, senza il loro sostegno non sarebbe possibile la concessione di un credito di questo tipo, che rafforza l’influenza di Obama nel Vertice di Londra.

    I dispacci d’agenzia annunciano che Obama si riunirà a Londra con Dimitri Medvédev e Hu Jintao, presidenti della Russia e della Cina, per analizzare assieme agli Stati Uniti i difficili problemi che devono affrontare questi paesi.

    Negli incontri bilaterali della superpotenza con le due grandi potenze, si discuteranno sicuramente i problemi economici e forse si annunceranno accordi pazientemente discussi ed approvati grazie ai loro rappresentanti diplomatici.

    Oggi, 2 aprile, ho letto una lunga e dettagliata nota informativa dell’Agenzia Xinhua datata 1º aprile, che informa: “Il presidente cinese Hu Jintao ed il presidente statunitense Barack Obama hanno accordato che i loro rispettivi paesi lavorino insieme per costruire nel XXI secolo una relazione positiva, cooperativa e completa.”

    “I due presidenti hanno deciso inoltre di stabilire un meccanismo bilaterale di Dialoghi Strategici ed Economici.”

    “Il nuovo impegno assunto dai due capi di Stato durante il loro incontro a Londra, traccerà la rotta e darà un forte impulso ad uno sviluppo sostenuto, forte e stabile delle relazioni tra le due nazioni.”

    “La relazione tra la Cina e gli Stati Uniti continua ad essere una delle più importanti relazioni bilaterali del mondo in questo XXI secolo in cui l’umanità deve affrontare enormi opportunità e sfide.

    In questa nuova era le due nazioni hanno importanti responsabilità verso la pace, la stabilità e lo sviluppo mondiale e condividono, inoltre vasti interessi.”

    “Le due parti devono mantenere il ritmo dell’epoca e devono saper sempre gestire i rapporti bilaterali da una prospettiva strategica e di lunga durata.”

    “Devono rispettare e prendere in considerazione gli interessi fondamentali dell’altra parte e saper sfruttare le opportunità, oltre a lavorare insieme per affrontare le sfide del secolo.”

    “La creazione del meccanismo dei Dialoghi Strategici ed Economici Cina-USA è un passo importante per accrescere ulteriormente i rapporti bilaterali. In questo modo, il dialogo strategico precedente tra i due paesi ora avanza e sale ad un nuovo livello.”

    “Nel momento in cui la crisi finanziaria internazionale si rafforza, le due nazioni devono sostenersi reciprocamente e lavorare assieme, per superare la tormenta, favorendo così i fondamentali interessi comuni di Cina e Stati Uniti.”

    “La Cina e gli Stati Uniti non solo devono migliorare gli scambi e la cooperazione in aree come l’economia, la lotta contro il terrorismo, il crimine transnazionale, il cambio climatico, l’energia e l’ambiente, ma devono anche rafforzare i contatti e il coordinamento per i temi regionali e mondiali.”

    Un accordo di questo genere non si può discutere in una riunione di 60 minuti.

    Era già stato elaborato in tutti i suoi dettagli.

    La Cina, invasa e saccheggiata dai suoi attuali alleati nel continente asiatico appena 70 anni fa, oggi avanza verso un posto al vertice dell’economia mondiale.

    È il principale creditore degli Stati Uniti e discute serenamente con il presidente del potente paese le norme che regoleranno le relazioni tra le due nazioni, in un mondo pieno di pericoli.

    Il dispaccio della Xinhua ha forse trasmesso una delle notizie più importanti sul Vertice del G-20.

    È iniziato oggi e si è già concluso mentre scrivevo queste righe! Incredibile!!

    Fidel Castro Ruz

    02 Aprile del 2009

  5. Peter
    Peter says:

    xFidel Castro Ruiz

    ho letto velocemente il suo post.
    Sappiamo che Obama e’ bravo, e si presenta come un vero astro nascente nel campo della politica internazionale. E’ il tipo di politico col quale ‘si puo’ parlare’, ispira fiducia alla gente. Tratta con tatto la Russia, e si spera che il progetto del famoso scudo spaziale del suo predecessore venga accantonato. Media bene tra Europa e Cina, ed ha anche fatto cortesemente capire a Brown che GB non e’ piu’ esattamente un partner privilegiato, ma uno stato amico tra i molti. Interessante che il presidente russo abbia la stessa eta’ di Obama, e siano entrambi avvocati. I due sembra si intendano bene. Al confronto di Obama, il suo predecessore, ed anche altri piu’ distanti, sembrano i classici ugly Americans.
    Non credo pero’ che la maggioranza degli elettori bianchi di US abbiano votato per McCain come dice lei. Perche’ senno’ i voti ad obama non sarebbero bastati, dato che i non-bianchi sono circa un quarto della popolazione totale (o almeno quelli con diritto di voto, vero Anita?). Ed e’ anche molto riduttivo giudicare la vittoria del neopresidente in termini razziali come fa lei.
    La Merkel e’ la cancelliera tedesca, non la ministra degli esteri.
    La moglie di Obama ha quasi rubato la scena a Londra. Ha visitato una scuola multietnica di Islington (gli alunni parlano 55 lingue diverse), dove ha detto ai ragazzi e ragazze di provenire dall parte sud di Chicago , ovvero la ‘vera’ Chicago.
    Ha fatto impallidire la delegazione USA quando ha messo la mano sulla spalla della Regina, sembra che per la legge inglese toccare la sovrana sia un crimine molto serio. Ma per la First Lady americana, per fortuna, non vi sono problemi.

    Peter

  6. Vox
    Vox says:

    Fake Al Qaeda

    “Ana raicha Al Qaeda” is colloquial for “I’m going to the toilet”. A very common and widespread use of the word “Al-Qaeda” in different Arab countries in the public language is for the toilet bowl. This name comes from the Arabic verb “Qa’ada” which mean “to sit”, pertinently, on the “Toilet Bowl”.

    In most Arabs homes there are two kinds of toilets: “Al-Qaeda” also called the “Hamam Franji” or foreign toilet, and “Hamam Arabi” or “Arab toilet” which is a hole in the ground. Lest we forget it, the potty used by small children is called “Ma Qa’adia” or “Little Qaeda”.

    So, if you were forming a terrorist group, would you call yourself, “The Toilet”?…

    http://whatreallyhappened.com/WRHARTICLES/fakealqaeda.html

    Chiameresti “gabinetto” la tua cellula combattente/terroristica, se fossi un musulmano rispettoso della propria fede, di se’ stesso e degli altri musulmani?

    “Ana raicha Al Qaeda” e’ l’espressione colloquiale che sta per: “vado al gabinetto”. La parola “Al-Qaeda” diffusa nel linguaggio comune in diversi paesi arabi sta a indicare la tazza del bagno. La parola proviene dal verbo arabo “Qa’ada” che vuol dire “sedersi”…

  7. Vox
    Vox says:

    Esistono sospetti fondati che vi sia uno stretto legame tra il Mossad e la cosi’ detta cellula terroristica Al Qaeda

    http://rinf.com/alt-news/breaking-news/bush-administration-ignores-mossad-al-qaeda-terrorist-link/1096/

    August 24th, 2007
    By Tom Heneghan

    on Autonomous Media Network/Alternative News

    It can now be reported that the United States Federal Bureau of Investigation (FBI) has identified an Israeli Mossad cell operating in duality with alleged Al Qaeda types in Washington State and New Jersey.

    The code word “Middle East” has been issued by the FBI to warn U.S. law enforcement authorities of the Israeli-Al Qaeda threat…

    The current head of Israeli INTERPOL is now under FBI inquiry for conspiring with the U.S. Consulate in Jerusalem in allowing Israelis with criminal records to enter the United States .

    Some of these Israelis have been connected to Al Qaeda cells in Bosnia with financial connections to Dubai , United Arab Emirates .

    ***

    Questo e molti altri interessanti articoli si possono rintracciare su google.co.uk sotto la voce: Mossad and AlQaeda.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust, trovami uno che non si è mai scopato una cugina…! MT
    ——————————
    Io. Non ne avevo neanche di secondo o terzo grado.
    Tutti rigidamente maschi in casa mia….. U.

  9. Anita
    Anita says:

    al Qaeda

    The name of the organization comes from the Arabic noun qā’idah, which means foundation or basis and can also refer to a military base. The initial al- is the Arabic definite article the, hence the base.

    Osama bin Laden explained the origin of the term in a videotaped interview with Al Jazeera (journalist) Tayseer Alouni in October 2001.

    ‘Night……..

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ho letto il suo 212. Mah….
    Che Obama sia bravo sul piano personale lo penso anch’io: è un piccolo genio. Che lo sia anche come politico si vedrà. Per ora a me sembra soprattutto l’uomo delle banche, l’uomo di Wall Street.
    Mi scusi ma violare le regole del protocollo è un comportamento da bifolchi, chiunque lo faccia. Vale anche per la Feurst Ledi dell’Usaegetta. Il Banana naturalmente non conta: lui è da sempre la macchietta dei vertici. Un uomo da cabaret, come è stato riportato. Ognuno ha il primiaaaaa che si merita.
    Un saluto U.

  11. Damocle
    Damocle says:

    La Nato compie 60 anni.

    L’affare delle Guerre

    Era il 4 aprile1949, a Washington, quando su iniziativa degli Stati Uniti è nata l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO), come uno schema di sicurezza e di sviluppo di programmi d’armamenti con la mira diretta verso l’Unione Sovietica e l’est europeo.

    In questi sei decenni, molte bombe, proiettili e razzi sono stati lanciati da aerei, sottomarini o veicoli blindati identificati con il simbolo dell’alleanza, la maggioranza delle volte, provenienti dal Complesso Industriale Militare nordamericano.

    Ma la realtà è che l’organizzazione bellica ha come colpevoli i paesi europei, gli stessi che sono stati “convinti” nel 1999 per attaccare uno Stato della regione – la Jugoslavia – dove, attualmente, ha dislocato oltre 20mila soldati, la maggioranza inviati dal Pentagono nella provincia del Kosovo.

    Il mostro ha sempre avuto come sostegno l’appetito di una fiorente industria delle guerre che ha intravisto, dallo stesso momento della nascita di questa creatura, un futuro dominato dall’affare delle armi e dei conflitti militari.

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’umanità non sembrava così insicura, e nemmeno gli Stati Uniti e l’Europa avvertivano minacce militari che ponevano a rischio la loro esistenza: il nazismo era stato sconfitto.

    Washington, come prima potenza mondiale, decise allora di sottoscrivere con altre 11 nazioni la costituzione della NATO.

    A fargli compagnia c’erano: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Passi, Portogallo e Regno Unito. Nel 1952 s’incorporarono Grecia e Turchia, nel 1955 la Germania, e nel 1982 la Spagna. Altri soci si sarebbero aggiunti in seguito.

    La minaccia proveniente dalla NATO obbligò, nel 1955, l’Unione Sovietica a dare vita, insieme agli altri paesi del blocco socialista europeo, al Patto di Varsavia.

    In questa prospettiva, con il crollo dell’URSS e la scomparsa di detto Patto, non pochi avevano pensato che era giunto il momento di disattivare l’alleanza atlantica, ma il crescente e rafforzato Complesso Militare Industriale, insieme ad i più recalcitranti falchi del Pentagono e della Casa Bianca, hanno fatto tutto il possibile per fornire nuovi contenuti all’istituzione, superare frontiere nelle loro azioni e creare nuovi focolai di tensione che “giustificassero” la necessità dell’intervento e, con questo, di maggiori fondi per l’acquisto di armamenti.

    L’industria della guerra nordamericana è stata, senza ombra di dubbio, la grande vincitrice nelle trasformazioni di questi 60 anni.

    Dai suoi laboratori e fabbriche escono gli strumenti da guerra più letali, mentre i politici e gli imprenditori legati a quest’industria intascano guadagni milionari.

    Lo schema creato è ideale per quest’affare. Ogni paese membro dell’organizzazione apporta, ogni anno, una cifra considerevole per mantenere e sviluppare la coalizione. Questa, a sua volta, dedica la percentuale più alta di questi fondi all’acquisto di armi e veicoli da guerra di costruzione statunitense.

    In questo modo i benefici sono riciclati: se ci sono più guerre ci vogliono più armi e, in misura direttamente proporzionale, più soldi per il Complesso Militare, una specie di stato sopranazionale.

    Gli Stati Uniti sono un esempio di questa realtà, dove il Pentagono ha per l’anno in corso uno stanziamento di 533.700 milioni di dollari – il maggiore della storia – senza calcolare le spese in Iraq ed Afghanistan, che sommate raggiungono i 685.700 milioni.

    NUOVE SFIDE?

    Nella commemorazione dei 60 anni d’esistenza, la NATO, più che affrontare le nuove sfide come dicono i suoi strateghi, ha nella guerra in Afghanistan – dal punto di vista politico – e nell’avvicinamento verso la Russia – dal punto di vista strategico – due dei suoi compiti più importanti. I due scenari di confronto sono stati creati dalla politica aggressiva ed egemonica di Washington.

    Nonostante ciò, un piccolo personaggio, come l’ex presidente spagnolo José Maria Aznar, che definisce il gruppo bellico come “un’alleanza per la pace”, ha detto in questi giorni, durante una conferenza a Parigi, d’essere sostenitore di un intervento della NATO “per risolvere i casi di escalation nucleare, perché un Iran nucleare non sarebbe accettabile”.

    Si tratta di una proposta diretta di chi ha accompagnato Bush nella guerra contro l’Iraq, affinché i militari alleati intervengano contro paesi sovrani che, inoltre, non hanno nulla a che vedere con il raggio d’azione autodefinito dall’alleanza bellica.

    L’entrata nella NATO, durante il vertice in svolgimento oggi in Germania, di Albania e Croazia e il benvenuto alla Francia che si incorpora nuovamente come membro pieno, oltre all’elezione del nuovo segretario generale, il primo ministro della Danimarca, Anders Fogh Rasmussen, sono temi di routine, più formali che altro, per non distogliere l’attenzione dal piatto forte afgano, di particolare interesse per il presidente statunitense, Barack Obama, che fa il suo debutto in questo campo.

    Circa la Russia si parla molto della predominanza della collaborazione e non della sfida, ma alcune spine rendono difficile la digestione di questa retorica, ancora di più quando l’amministrazione nordamericana ha ereditato dal governo di Bush il polemico scudo antimissili, che adesso la Casa Bianca vuole installare a Praga e Varsavia.

    Ricordiamo che il processo per accerchiare la Russia è cominciato dieci anni fa, con l’entrata nella NATO di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Dopo, nel 2004, è aumentato ancora di più con l’ingresso di: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, ed adesso con Albania e Croazia si completa una specie di tenaglia minacciosa per Mosca.

    I due temi, l’Afghanistan e la Russia, sebbene con complessità differenti, devono chiamare alla riflessione i componenti dell’alleanza militare che ora compie 60 anni.

  12. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    «La paura più grande è che l’unica libertà evocata dal nome del nuovo partito (del centrodestra) possa essere quella di Berlusconi nel fare tutto ciò che vuole».

    The Economist

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro Falco

    Nel cancellare la tonnellata di spam mi sono accorto con una frazione di secondo di ritardo che avevo premuto il dito per cancellare anche un tuo post. Chiedo scusa. Deve essere finito nello spam perché – così mi è parso – conteneva molti link.
    Se lo rimandi, appena lo trovo nello spam lo sblocco.
    Un saluto.
    pino

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    «La paura più grande è che l’unica libertà evocata dal nome del nuovo partito (del centrodestra) possa essere quella di Berlusconi nel fare tutto ciò che vuole».
    ——–
    Non è una paura, è una certezza. Berlusconi vuole fare il Re d’Italia, non il presidente del Consiglio o della Repubblica!
    Il guaio è che ci sta riuscendo!

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Faust, trovami uno che non si è mai scopato una cugina…! MT
    ——————————
    Io. Non ne avevo neanche di secondo o terzo grado.
    Tutti rigidamente maschi in casa mia….. U.
    —————
    Beh, questa è sfiga pura!!!

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    FOLLONICA (Grosseto) – Venti appartamenti di 85 metri quadrati con giardino e box auto. Saranno inaugurati martedì 31 marzo a Follonica, in provincia di Grosseto, e avranno un record: saranno i primi in Italia a funzionare con l’energia della terra e chi li abiterà non pagherà neppure una lira di bolletta e avrà il riscaldamento gratuito durante tutta la stagione fredda e l’aria condizionata, anch’essa a costo zero, in estate. Le case «a bolletta zero» utilizzano infatti la così detta «geotermia a bassa entalpia», ovvero l’energia che viene sprigionata naturalmente dalla terra e può essere canalizzata nel riscaldamento della casa utilizzando particolari sonde. Il progetto è stato realizzato dallo studio Ecogeo di Siena e dalla Cooperativa edile l’Avvenire di Follonica. Gli appartamenti sono costati 255 mila euro l’uno, un prezzo perfettamente in linea con il mercato.
    LA TECNOLOGIA – Il calore naturale della terra viene catturato grazie a una tecnica particolare. «Si trivella il terreno per un centinaio di metri – spiega Giacomo Biserni, geologo dello studio Ecogeo – e poi si utilizzano sonde dal diametro massimo di 15 centimetri collegate alla centrale termica. Infine il calore viene spinto nelle serpentine collocate sotto il pavimento. Queste ultime riscaldano l’ambiente senza spendere una lira di bolletta energetica». La cosa più interessante dell’impianto è la doppia funzione. In estate, infatti, si trasforma in un ottimo refrigeratore per raffreddare la temperatura di ogni stanza. Insieme all’uso della geotermia a bassa entropia, i tecnici hanno utilizzato anche impianti fotovoltaici. Per rendere però fattibile una totale autarchia energetica i costruttori hanno impiegato materiali particolari. Come speciali mattoni ad alta efficienza energetica, isolanti naturali per il tetto e le pareti. Costi elevati, dunque? Macché, l’appartamento è stato venduto a un prezzo assolutamente in linea a quello del tradizionale mercato. La costruzione di appartamenti «a bolletta zero» non è solo una scommessa ecologica, ma puree un modo per rilanciare il mercato edilizio contratto anch’esso dalla crisi internazionale.

    Marco Gasperetti
    mgasperetti@corriere.it

  17. Anita
    Anita says:

    x Damocle

    Noto che ci sono sempre errori tra milioni, billions e miliardi.

    IE: To date, $656.1 billion dollars have been allocated to the war in Iraq. The national, state, and local numbers we provide are based on the full amount of funding approved to date for Fiscal Year 2009.

    Anita

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e x Uroburo

    Dimenticavo che una delle prove più vistose del fatto che il cristianesimo non è altro che la prosecuzione del potere temporale dell’impero romano d’Occidente è l’uso del latino come lingua della Chiesa, che non a caso anche oggi al latino vuole tornare. L’uso del latino per la religione basata su Gesù Cristo, un ebreo palestinese che parlava aramaico, è totalmente ingiustificato. Anche perché la lingua dell’impero dopo Costantino era in prevalenza il greco. Una delle cose ridicole e tragiche nello stesso tempo è che la Chiesa da un lato ha condannato per secoli e secoli gli ebrei in quanto “popolo deicida, che ha ucciso Gesù”, ma dall’altra ha assunto come sua lingua ufficiale, e quindi sacra (!), la lingua dei carnefici dello stesso Gesù. Gettando nella spazzatura anche la lingua che Gesù parlava, vale a dire l’aramaico, lingua oggi parlata forse da un migliaio di persone, senza che a nessun pontefice freghi nulla della sua sorte. Bestiale, ma vero.
    Gli imperatori romani erano anche “pontefici massimi”, finché ci fu quello che – a Roma – rinunciò a favore del vescovo della sua città, Roma appunto. Guarda caso, ancora oggi il vescovo di Roma, diventato nel frattempo papa, si fregia del titolo di “pontefice massimo”! Una delle tante cose mutuate dall’impero romano d’Occidente oltre a quelle copiate di sana pianta dalla religione mitraica e da altri miti e tradizioni preesistenti. Compresa la Pasqua, che è in arrivo.
    Un caro saluto.
    pino

  19. Vox
    Vox says:

    @ Damocle 218

    Nell’ottica del suo post – veritiero – l’Afghanistan e, dietro di esso, il Pakistan e forse l’Iran, sono anche (ma non solo) la scusante per continuare a mantenere viva un’istituzione gia’ nata zombie, utile solo alle multinazionali che producono armi e che sfruttano le guerre per operare “ricostruzioni”, nonche’ a quelle grandi banche che fanno prestiti ai paesi semidistrutti dagli interventi militari (invischiandoli ulteriormente nella spirale della dipendenza). Per queste strutture, oltre tutto private, la parola “pace” e’ una bestemmia.

    Negli ultimi anni, sporadicamente si sono levate molte voci in Europa, anche ad alto livello, che hanno messo in dubbio la necessita’ di mantenere questa coalizione militare, ingombrante e aggressiva, ma soprattutto economicamente dissanguante per tutti gli stati membri. L’ultima volta, alcuni deputati del parlamento europeo hanno discusso dell’inutilita’ della Nato durante lo scontro tra Georgia e Russia.

    Donde la necessita’ di legare a filo doppio gli stati Nato con la scusa del “terrorismo” islamico, dell’Afghanistan, ecc. ecc. ecc. e i conseguenti annunci di Obama sul bisogno di aumentare la partecipazione militare. Altrimenti non si spiegherebbe questo intestardirsi a continuare un’occupazione e una guerra, che, stando agli stessi vertici militari del Pentagono, e’ senza futuro.

    Ma, come ogni cosa, tutto ha un inzio, un’evoluzione e una fine. La stanchezza (o la crisi) prevarranno ed e’ molto probabile che un giorno anche la Nato venga finalmente smantellata.

  20. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Base. Si, questa e’ la versione ufficiale. Guardi pero’ che tra “sedersi” e “base” una connessione c’e’, e neanche tanto lontana. In ogni caso, se fosse un’organizazione genuinamente islamica, non si sarebbero nemmeno dati il nome di “base”, ma qualcosa di piu’ vicino al loro credo, sicuramente con un significato piu’ elevato. Hanno una psicologia e un approccio diverso dal nostro, piu’ spirituale e meno pragmatico. Ma Cia e Mossad non hanno potuto resistere al desiderio di umiliare gli arabi perfino in questo modo.

  21. Vox
    Vox says:

    NUMERI

    Secondo gli organizzatori della manifestazione di oggi a Roma hanno partecipato ben 2 milioni e 700mila persone, provenienti da tutta Italia.
    Ma secondo la polizia erano 200mila.

    Basta guardare le foto dell’evento per rendersi conto che e’ una misera balla, quella della polizia e del governo (che, nella persona di Berlusconi, ha il pallino dei numeri).
    Tranne quando non gli conviene.

  22. Vox
    Vox says:

    LA MODERNITA’ E’ DI SINISTRA

    di Roberto Cotroneo

    Insisto sulla modernità della sinistra in questo paese e sul modo vetusto e antico che ha il centrodestra di presentarsi, e non sono d’accordo che la destra sia più duttile e più sorprendente, come dice qualcuno. Tutt’altro. Insisto sulla modernità dell’elettorato di sinistra, e di una serie di punti fermi che la sinistra in questo momento ha messo in gioco.

    Se voi andate su internet nel negozio on line di musica più importante del mondo, ovvero quello di Apple iTunes Music Store, e poi curiosate sui programmi che si possono scaricare per l’iPhone e l’iPod, scoprirete una cosa. Tra i programmi più scaricati ce ne è uno, gratis, che vi permette di avere tutto il testo della Costituzione Italiana sul telefonino. È una buona applicazione perché permette anche ricerche nel testo. Ora, si tratterebbe di una bizzarria curiosa se non fosse che la Costituzione Italiana era l’applicazione più scaricata fino a pochi giorni fa da iTunes Music Store. Ripeto la più scaricata e la più apprezzata con decine di commenti positivi di quelli che l’aveva aggiunta al proprio iPod o iPhone.

    Mi sento di poter dire che non si tratta di elettori di centro destra, o di costituzionalisti. Ma di cittadini che amano questo paese, che sanno che miracolo sia stato, allora, il varo della carta costituzionale, e sanno quanto la nostra Costituzione sia ancora la più moderna in tutta Europa, anche con i suoi sessant’anni, e vogliono averla sul loro palmare e sul loro telefono.

    ***

    Comunque, secondo me, la modernita’ della sinistra si trova principalmente nella sua idea di base.

  23. Vox
    Vox says:

    NATO: IL PITBULL IMPERIALE

    di EDWARD S. HERMAN
    Z Magazine

    Uno dei cliché più falsi della storia dei paesi occidentali dopo la Seconda Guerra mondiale è che la NATO sia stata creata come un’organizzazione difensiva per contrastare la minaccia di un attacco sovietico all’Europa dell’Ovest. E’ assolutamente falso.

    Certo, la”minaccia” sovietica ha giocato un ruolo fondamentale nella propaganda occidentale, ma un gran numero dei più importanti dirigenti politici USA o dell’Europa occidentale dietro le quinte riconoscono che la suddetta invasione sovietica non aveva nulla di una minaccia reale.

    L’Unione Sovietica veniva dall’essere stata devastata e, pur possedendo un notevole esercito, era stremata e aveva bisogno di tempo per recuperare.

    Gli USA da parte loro erano in piena crescita, la guerra aveva rivitalizzato la loro economia, non avevano subito alcun danno di guerra e nel loro arsenale disponevano di una bomba atomica di cui avevano dimostrato l’efficacia all’Unione Sovietica uccidendo un quarto di milione di Giapponesi a Hiroshima e Nagasaki.

    A Washington si prendeva seriamente in considerazione di colpire l’Unione Sovietica prima che si rimettesse in forze o si dotasse essa stessa dell’arma atomica, ma questa opzione fu respinta in favore di politiche di “contenimento”, di guerra economica e di altre forme di destabilizzazione. Nell’aprile del 1950, il rapporto NSC 68 (National Security Council Report 68), descrivendo la grande minaccia sovietica, invocava esplicitamente un programma di destabilizzazione mirante a un cambiamento di regime in questo paese, che alla fine si concretizzerà nel 1991.

    In effetti, anche un fautore della linea dura come John Foster Dulles dichiarava nel 1949: “Non conosco nessun alto responsabile militare o civile […] in questo governo o in qualunque altro governo, che creda che i Sovietici preparino attualmente una conquista sotto forma di un’aperta aggressione militare”[…]

    Per gli Occidentali, la “minaccia” consisteva maggiormente in un eventuale sostegno sovietico a formazioni politiche di sinistra nell’Europa dell’Ovest. Il Senatore Arthur Vandenberg, uno dei pionieri della NATO, dichiarava apertamente che lo scopo di un rafforzamento dei dispositivi militari della NATO “doveva essere innanzi tutto l’obiettivo pratico di assicurare una difesa adeguata contro una sovversione interna”. Evidentemente, il sostegno infinitamente più consistente dato dagli USA a formazioni di destra non poteva per nulla sembrare un appoggio alla sovversione interna o rappresentare una qualunque minaccia per la democrazia[…]

    Le élites occidentali non-tedesche si preoccupavano molto di più […]di strangolare la crescita delle forze di sinistra in Europa che da qualsivoglia minaccia militare sovietica.

    Anche se deliberatamente esagerata, se non inventata di sana pianta, la “minaccia militare sovietica” era utilissima per discreditare la sinistra associandola d’ufficio a Stalin, al bolscevismo e ad una pretesa invasione sovietica o ad un mitico progetto di conquista mondiale.

    In realtà, il Patto di Varsavia era un’organizzazione infinitamente più difensiva della NATO. Fu istituito dopo la creazione della NATO e molto chiaramente in risposta ad essa[…]

    La potenza e l’armamento della NATO erano parte integrante della strategia USA che consisteva nello spingere i Sovietici a colossali spese in armamenti, a scapito di quelle legate al miglioramento delle cure, della qualità della vita e di tutto quello che assicurava loro il sostegno delle popolazioni[…]
    Durante tutto questo primo periodo, i dirigenti sovietici si sforzarono invano di negoziare accordi di pace con l’Occidente, anche a costo di cedere la Germania dell’Est, ma gli USA ed i suoi alleati e clienti rifiutarono ogni proposta di questo tipo.

    AVREMMO AVUTO LA SOCIALDEMOCRAZIA IN EUROPA
    FIN DAL DOPOGUERRA, SE NON FOSSE STATO PER GLI USA

    […] In un mondo meno orwelliano del nostro, si converrebbe facilmente che gli USA superavano largamente l’URSS in materia di sostegno, non solo ad una “sovversione interna”, ma al terrorismo puro e semplice a partire dal 1945.

    Avendo realmente combattuto contro la Germania nazista e l’Italia fascista, la sinistra aveva notevolmente guadagnato in potenza nel corso della Seconda Guerra mondiale.

    Gli USA SI OPPOSERO dunque al potere della sinistra ed alla sua partecipazione politica con tutti i mezzi possibili, compreso l’uso delle armi come in Grecia, così come FINANZIANDO MASSICCIAMENTE I PARTITI E LE PERSONALITA’ POLITICHE ANTI-SINISTRA in tutta Europa.

    ALTRO CHE LIBERTA’

    In Grecia, [gli Usa] sostennero l’estrema destra e notoriamente un buon numero di ex-collaboratori fascisti ed arrivarono ad installare uno spaventoso regime autoritario di estrema destra. Continuarono anche a sostenere la Spagna fascista ed accettarono il Portogallo, anche lui fascista, come membro fondatore della NATO e, soprattutto, le armi della NATO permisero al Regime dei Generali portoghesi di proseguire le sue guerre coloniali.

    Un po’ dappertutto nel mondo, gli USA, potenza dominante della NATO, sostennero uomini politici di destra ed ex nazisti.

    CREAZIONE E FINANZIAMENTO DI GRUPPI “TERRORISTI”

    Il fatto più interessante è senza dubbio il sostegno degli USA e della NATO a gruppi paramilitari e al terrorismo.

    In Italia, funzionavano mano nella mano con fazioni politiche, organizzazioni segrete (Propaganda Due: la famosa loggia massonica P2) e gruppi paramilitari di estrema destra che, forti dell’appoggio delle forze dell’ordine, misero a punto quella che è stata chiamata la “strategia della tensione”, nell’ambito della quale furono condotte diverse azioni terroristiche in seguito imputate ad attivisti di sinistra.

    La più celebre fu l’attentato alla stazione di Bologna, nel 1980, che fece 86 morti. L’addestramento e l’integrazione di ex fascisti e di ex collaboratori in seno ad operazioni congiunte CIA-NATO-Polizia raggiunse il massimo in Italia ma non era meno diffuso nel resto di Europa[…]

    La NATO, in particolare, prese parte alla cosiddetta “Operazione Gladio”, un programma organizzato dalla CIA in collaborazione con i governi dei paesi membri della NATO ed i vertici delle loro forze dell’ordine[…]Furono utilizzati in diverse occasioni per condurre operazioni terroristiche (come l’attentato alla stazione di Bologna e diversi attentati terroristici specialmente in Belgio e in Germania).

    I piani di Gladio e della NATO furono anche utilizzati per combattere la “minaccia interna” in Grecia nel 1967: vale a dire l’elezione di un governo democratico di sinistra.
    (segue)

    http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2009-02-03%2015:27:34&log=invites

  24. Vox
    Vox says:

    La NATO post-sovietica

    Con il crollo dell’Unione Sovietica e del così minaccioso Patto di Varsavia, la NATO teoricamente perdeva la sua ragion d’essere.

    Ora, benché questa ragion d’essere non era mai stata altro che una frode per ingannare il pubblico, la NATO doveva ridefinirla e si trovò subito investita di prerogative infinitamente più estese ed aggressive.
    Non avendo più bisogno, dopo la caduta sovietica, di sostenere la Jugoslavia, la NATO collaborò ben presto con gli USA e i servizi tedeschi per affrontare e smantellare questo ex alleato dell’Occidente, violando in questo modo la Carta delle Nazioni Unite che vieta i conflitti di confine (ossia le guerre di aggressione).

    Curiosamente, nel bel mezzo dei bombardamenti della Jugoslavia da parte della NATO, nell’aprile del 1999, l’Alleanza festeggiò il suo cinquantenario, a Washington, celebrando i suoi successi e ricordando, con una retorica tipicamente orwelliana, la sua vocazione ad imporre il rispetto del diritto internazionale nel mentre era in piena e patente violazione della Carta delle Nazioni Unite[…]

    La sessione dell’aprile 1999 della NATO rese pubblica la definizione di uno “Strategic Concept” che stabiliva il preteso nuovo programma dell’Alleanza Atlantica, dal momento che il suo ruolo preventivo di “mutua difesa” contro un’invasione sovietica aveva cessato di essere plausibile.
    L’Alleanza insiste sempre sulla “sicurezza”, ma si dichiara “dedita a nuove attività essenziali, nell’interesse di una stabilità allargata”.

    Non soltanto questo documento ufficiale mirava a legalizzare un’aggressione “illegale ma legittima”, secondo l’eufemismo orwelliano caro ai suoi sostenitori, ma, contrariamente alle sue rivendicazioni, la NATO giocava un ruolo centrale nella destabilizzazione dei Balcani, eccitando la dimensione etnica del conflitto ed ostacolando ogni possibilità di regolazione per via diplomatica della crisi in Kosovo. Giustificava de facto l’attacco alla Jugoslavia ed una campagna di bombardamenti già in corso nel momento stesso in cui il documento veniva reso pubblico[…]

    Si pretende che lo “Strategic Concept” sia favorevole ad una limitazione degli armamenti.

    In realtà, dalla sua creazione, la NATO ha sempre promosso una politica opposta e tutti i nuovi membri, come la Polonia e la Bulgaria, sono stati obbligati a sviluppare in maniera consistente i loro armamenti “inter-operativi”, sarebbe a dire ad acquistare più armi e ad acquistarle dagli Stati Uniti e da altri fornitori occidentali.

    Dalla pubblicazione di questo documento nel 1999, l’elemento leader della NATO (gli Stati Uniti) ha più che raddoppiato il suo budget militare e sono molto aumentate le sue vendite di armi all’estero[…]

    La non-proliferazione a cui la NATO si mostra tanto attaccata riguarda esclusivamente i suoi bersagli e avversari potenziali (ad esempio l’Iran).
    Le armi nucleari “offrono un contributo cruciale rendendo i rischi di aggressione contro l’Alleanza incalcolabili e inaccettabili”. Ma se l’Iran possedesse tali armi, “i rischi di aggressione” nucleare da parte dell'”Alleanza” – come gli USA e Israele minacciano di fare – sarebbero giudicati inaccettabili? Certo che no!

    IPOCRISIA

    Al capitolo “Sicurezza”, lo “Strategic Concept” dichiara di lottare per un ambiente sicuro “che riposi sullo sviluppo d’istituzioni democratiche e sull’impegno a risolvere i conflitti pacificamente, in modo che nessun paese sia in grado di intimidire o di costringere un altro con la minaccia o con il ricorso alla forza”. Un tale grado di ipocrisia lascia allibiti[…]

    La NATO oggigiorno pretende di non essere più una minaccia per nessuno e invoca in questo stesso “Strategic Concept” l’eventualità di “operazioni” congiunte con la Russia.

    Anche qui il livello di ipocrisia è sbalorditivo. Come abbiamo potuto vedere in precedenti articoli, accettando il principio della riunificazione della Germania, Gorbaciov aveva fatto promettere agli Americani che in cambio la NATO si sarebbe impegnata a non avanzare di un centimetro più ad Est.

    Clinton e l’Alleanza Atlantica si affrettarono a rompere questo impegno incorporando nella NATO tutti gli ex satelliti sovietici dell’Europa dell’Est cosi come i Paesi Baltici.

    Solo quelli che sono così sciocchi da persuadersi del contrario e i propagandisti potrebbero non vederci una minaccia diretta per la Russia.

    ISRAELE & NATO

    Ugualmente, anche se l’Alleanza Atlantica si dice molto preoccupata per “l’oppressione, i conflitti etnici [e la ] proliferazione delle armi di distruzione di massa”, le sue relazioni con Israele restano delle più strette.

    Non è arrivata (né saprebbe arrivare) nessuna disposizione, di qualsiasi natura, ad ostacolare l’oppressione esercitata da Israele, la sua pulizia etnica, il suo considerevole arsenale nucleare (di cui si riconosce appena l’esistenza), né beninteso la sua nuova aggressione al Libano nel 2006 o i suoi ultimi attacchi omicidi contro Gaza.

    Essendo Israele da lungo tempo il cliente privilegiato degli Stati Uniti, non c’è bisogno di dire che questo paese è perfettamente libero di violare i nobili ideali di cui si vanta lo “Strategic Concept”. Nel 2008, la NATO e Israele hanno firmato un patto militare. Forse si vedrà presto la NATO collaborare alle operazioni di sicurezza d’Israele a Gaza. E’ passato più di un anno da quando l’attuale Consigliere alla Sicurezza Nazionale di Obama, James Jones, reclamava con insistenza l’invio di truppe della NATO ad occupare la striscia di Gaza e la Cisgiordania.

    […]Il pitbull ha ormai tutti i mezzi per aiutare Israele e perseguire le sue continue massicce violazioni del diritto e delle convenzioni internazionali, per aiutare gli Stati Uniti e Israele a minacciare o attaccare l’Iran, per ampliare il proprio programma di cooperazione e pacificazione delle lontane popolazioni dell’Afghanistan, del Pakistan (e certamente di altre terre) e tutto ciò nel preteso interesse della pace e della famosa “stabilità allargata” evocata nel Concetto Strategico.

    La NATO, come lo stesso ONU, offre in definitiva una confortevole immagine di multilateralismo a quello che in realtà non è altro che espansionismo imperiale del tutto fuorilegge e letteralmente fuori controllo.

    Nei fatti, la NATO in quanto braccio armato mondiale e aggressivo degli Stati Uniti e di altri imperialismi affiliati, costituisce una minaccia molto seria alla pace e alla sicurezza internazionale.

    http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2009-02-03%2015:27:34&log=invites

  25. Anita
    Anita says:

    x VOX # 228

    “Base. Si, questa e’ la versione ufficiale. Guardi pero’ che tra “sedersi” e “base” una connessione c’e’, e neanche tanto lontana. In ogni caso, se fosse un’organizazione genuinamente islamica, non si sarebbero nemmeno dati il nome di “base”, ma qualcosa di piu’ vicino al loro credo, sicuramente con un significato piu’ elevato. Hanno una psicologia e un approccio diverso dal nostro, piu’ spirituale e meno pragmatico. Ma Cia e Mossad non hanno potuto resistere al desiderio di umiliare gli arabi perfino in questo modo.”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    La parola “base” ha moltissimi significati.
    In questo caso vorrebbe dire base Militare, accampamento militare, luogo di riunione, etc……..

    Lei dice che significa “gabinetto”, la prossima volta che vedro’ Osama bin Laden glielo chiedero’.

    Anita

  26. ségolene
    ségolene says:

    http://italiadallestero.info/archives/4320

    Ecco un lungo articolo, o meglio un’analisi storico-politica, di Perry Anderson, sull’eredità sprecata dell’Italia.

    Ne riporto solo un paio di pezzi:
    La sinistra italiana era una volta il più grande ed impressionante movimento popolare per il cambiamento sociale nell’Europa Occidentale.
    (..)
    Oggi è un ex comunista – Giorgio Napolitano, capo della fazione di estrema destra del PCI dopo la morte di Amendola – che siede al Quirinale. Al momento della sua elezione, la prima legge sull’immunità era stata spazzata via dalla Corte Costituzionale. Ma quando la legge furiconfezionata – è il caso di dirlo, un cambiamento solo di facciata- e la sostanza della stessa normativa fu votata di nuovo dalla maggioranza di Berlusconi in Parlamento, il presidente della rappresentanza parlamentare post-comunista in Senato, ben lontano dall’opporsi ad essa, spiegò che il Partito Democratico in teoria non aveva obiezioni, sebbene forse sarebbe stato meglio applicarla sono nella prossima legislatura.Napolitano non perse tempo su tali questioni di principio, firmando la legge il giorno stesso in cui gli fu presentata. Ancora una volta, le uniche voci che si sollevarono a denunciare questa ignominia furono liberali o apolitiche,Sartori e una manciata di spiriti liberi – immediatamente rimproverati di mancare di rispetto al capo dello stato dalla stampa di sinistra, compiacente non solo ai Democratici ma persino a Rifondazione. Questa è la sinistra invertebrata [in italiano nel testo, N.d.T.] oggi in Italia.
    ——————–

    che dire? mah, intanto a causa di questa sinistra ‘invertebrata’ dobbiamo tenerci il + grande gaffeur internazionale..

  27. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Chi, l’Osama bin Laden amicone e business partner della famiglia Bush fino al 2001?

  28. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Una volta o l’altra siamo stati tutti amici e nemici….
    Le cose cambiano.
    That’s the way of the world.

    Anita

  29. Peter
    Peter says:

    xAnita

    e no, cavolo. Questo e’ puro cinismo. Dato che non parlo arabo non sono entrato nella diatriba etimologica tra te e Vox, ma quando un mio amico e collega egizio che lo parla ritorna dalla vacanza glielo chiedo senz’altro (oddio che ho detto, ora penseranno che me la faccio con gli arabi…).
    Ma la tua risposta mi fa davvero pensare. Sul piano personale, se qualcuno mi e’ stato amico in passato, posso al massimo ignorarlo, ma demonizzarlo mai. Tu ammetti che Osama era amico del tuo paese e della famiglia Cespuglio, il che da’ grande vigore agli argomenti di Vox. Sic stantibus rebus, l’amicizia con gli americani bianchi e’ meglio perderla che trovarla

    Peter

  30. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    vado un po’ di fretta. Credo che l’aramaico sia molto simile all’arabo, o suo progenitore. Cosi’ mi diceva l’egizio copto di cui sopra. Ci vedemmo insieme ‘the passion of the Christ’ di Gibson 5 anni fa, lui capiva quasi tutto l’aramaico senza sottotitoli (io al massimo capivo il latino dei romani, che non era esattamente quello che si parlava allora, pero’).
    A me piace l’internazionalismo della chiesa cattolica, devo dire. In questo e’ erede dell’ ”impero” romano, con molte virgolette. Una particolarita’ non condivisa dalle altre chiese cristiane, le quali sono tutte chiese nazionali. Il latino risponde a tale vocazione internazionalista, e non dimentichiamoci che era anche la lingua internazionale dei dotti fino a due o tre secoli fa.
    Connubi tra chiese e potere ci sono ovunque nel mondo, anche negli USA come sappiamo. E cosi’ in Russia, dove il Cremlino e’ ora pappa e ciccia con la chiesa ortodossa, e cosi’ negli stati baltici

    un saluto

    Peter

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e Uroburo

    E che ne dite di questo?

    “Sappiamo dai Vangeli, che Simone, figlio di Giona, era un pescatore e che quindi aveva a che fare con i pesci e sappiamo anche che il soprannome datogli da Gesù, era “roccia”, vale a dire “Pietro”, cioè “Cefa”(1). Questa parola ricorda il nome di un pesce dalla grande testa, il cefalo e anche il concetto di “testa” diventa ora un importante elemento.

    Le parole testa, capo, derivano etimologicamente dall’aramaico “kefa”, dal greco “kepha” e dal sanscrito “kapalas”, che vuol dire vaso, cranio, teschio, guscio.

    Ora, la definizione apostolica “Pietro” proviene da antiche sedi di dottrine segrete religioso-politiche, dette “Misteri”, presiedute dallo ierofante, o gran sacerdote, che aveva il titolo caldeo di “patar”, pietro, cioè interprete, vaticinatore, colui che spiegava presagi e oracoli, costruendo così un “ponte” per il passaggio dal mondo materiale a quello spirituale. Il senso di “Pontefice”, letteralmente “facitore di ponti”, comportava tale funzione.

    Si tratta di quello stesso titolo che Augusto, dopo aver fatto in modo che si raccogliessero e si spedissero a Roma ogni specie di opere d’arte e di testimonianze delle antiche civiltà magiche e misteriche dei popoli conquistati, volle per sè, come carica di Pontefice Massimo. Il suo intento era infatti quello di edificare in Roma la massima sede di misteri, un Pantheon, un centro religioso universale, in cui tutte le divinità del mondo avrebbero dovuto avere il loro tempio e il loro culto, preparando così il momento in cui si sarebbe proclamato Sommo Sacerdote, non solo di Roma, ma del mondo intero.

    Formule come “Roma caput mundi” o la benedizione apostolica “Urbi et Orbi”, hanno, in tale contesto storico, il loro fondamento e ciò vale anche per la sede romana del “Vaticano”, parola proveniente da Vate, il vaticinatore o interprete del mondo spirituale e dei suoi presagi, appunto, i “vaticinia”.

    L’istituzione del Pantheon e del culto cesaréo romano veniva così incontro alla grande attesa del Messia, vibrante allora in tutti i popoli. Ben presto, infatti, si cominciò a venerare Augusto come un dio, secondo l’usanza del mondo antico nei confronti dei suoi sovrani. Augusto veniva magnificato come l’Unico, il Messia inviato da Dio. In molti luoghi vennero innalzati templi, con iscrizioni quali ci sono conservate in Alicarnasso e Priene:

    Al Divino Augusto
    Dio vi ha inviato il Redentore
    Terra e Mare gioiscono della Pace
    Non vi sarà alcuno più grande di Lui
    Si è compiuto l’Evangelo della nascita del Dio”

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Anche a me piace l’internazionalismo del cattolicesimo, sicuramente moooolto più aperto per esempio del “particulare” ebraico. Però non mi piace come la Chiesa lo ha finora voluto realizzare: distruggendo cioè tutto ciò che si opponeva al suo disegno, orrore dal quale l’ebraismo – ma anche molte altre religioni e culture – invece è sempre stato esente. La bibbia mi fa accapponare la pelle, la vedo come Spinoza, e il sionismo – specie quello arabofobo – lo reputo “no bbuono”, però gli ebrei non hanno mai rotto le palle a nessuno, non si sono lanciati in conquiste territoriali. La politica di Israele, che nulla ha a che vedere con l’ebraismo e molto invece con il fanatismo, o se si preferisce con il “visionarismo”, malattia tipica dei monoteismi, è un’altra faccenda, che nulla toglie al fatto che l’ebraismo – che ha perfino il divieto del proselitismo – non ha mai condotto guerre di conquista. Come del resto molti altri popoli della Terra.
    Vedrei bene un cattolicesimo senza papa. Cioè senza Vaticano, vale a dire senza uno Stato della Chiesa, che oltretutto mina continuamente le altrui libertà repubblicane. Un cattolicesimo con i vescovi scelti dai fedeli, anche per evitare che continuino a essere di fatto i prefetti dello Stato estero chiamato Vaticano, ovvero la sua cinghia di trasmissione. Tutte faccende che nulla hanno a che vedere con i vangeli, che anche se inventati di sana pianta possono essere benissimo la base di un credo religioso, alla pari di tutti gli altri “libri sacri”: che infatti sono TUTTI inventati di sana pianta o al massimo riferiti ai precetti di qualcuno che, per quanto venerato, nessuno s’è mai sognato di dirlo “Figlio di Dio”. Siamo TUTTI figlio di Dio. O se si preferisce degli Dei.
    Buona domenica.
    pino

  33. Vox
    Vox says:

    UN “LEADER” COMPLETAMENTE FUSO

    Cose che nemmeno Bush-Dubia avrebbe detto…

    Berlusconi: “I soliti comunisti!
    Un tavolo? Glielo do in testa”

    PRAGA – Il tavolo della Cgil? “Glielo diamo in testa”. La manifestazione? “La solita disinformazione”. Non erano tre milioni ma “200 mila”. Le richieste di Epifani? “E’ quello che già stiamo facendo” ma “non si può dialogare con i sordi”

    “Ci sono i giornali che mi calunniano – attacca – e questi che scendono in piazza. Rimane sempre la vecchia abitudine della menzogna assoluta”…

    e via di questo passo

    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/cgil-manifestazione/tavolo-testa/tavolo-testa.html

    Una raccolta’ di amenita’ smitragliate 10 al secondo, senza riflessione, senza freni e senza pause. Quest’uomo non si rende piu’ nemmeno conto di quello che fa e che dice, e’ maturo per la camicia di forza. E quelli che hanno votato per lui meriterebbero di essere presi a scarpate nei fondelli da qui a Praga e ritorno.

  34. Vox
    Vox says:

    @ Pino

    Il Vaticano sa di correre il rischio di sparire, ma per sua fortuna ci sono ancora i polacchi, i cattolici piu’ cattolici d’Europa

    Pasqua con il prete d’importazione
    Arrivano i sacerdoti dalla Polonia

    Con la crisi delle vocazioni c’è bisogno anche di preti chiamati da lontano per fare sì che dell’antico rito delle benedizioni pasquali non resti solo il ricordo.
    (da Repubblica)

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Se è per questo, i preti e le monache anche in Italia sono spesso africani. Anni fa a Cortina d’Ampezzo durante la messa di Natale il ricco pubblico rimase sgomento: la messa era celebrata da un “negro”, che per giunta anziché dire “il gregge di pècore” diceva il gregge di “pecòre”.

    A Gaza con quel convoglio c’è anche un giornalista di Milano, che conosco. Eh, gli israeliani sono gli eletti del popolo eletto….
    pino

  36. Vox
    Vox says:

    RAPPORTO CIA: ISRAELE CROLLERA’ NEL GIRO DI 20 ANNI ?

    FONTE: PRESS TV

    Uno studio condotto dalla CIA ha sollevato dubbi sulla sopravvivenza di Israele oltre i prossimi 20 anni.

    Il documento della CIA pronostica “un movimento inesorabile, che allontana la soluzione a due-stati, verso quella ad un-unico stato come il modello più proficuo fondato su principi di democrazia e di piena eguaglianza, che si sbarazzi dello spettro che si profila preoccupante di una apartheid coloniale e che consenta il ritorno dei profughi del 1947/1948 e del 1967. Quest’ultima è la pre-condizione per una pace sostenibile nella regione.”

    Per di più, lo studio, che è stato messo a disposizione solamente di un certo numero selezionato di personaggi, prevede il ritorno di tutti i profughi Palestinesi verso i territori occupati, e l’esodo di due milioni di Israeliani – che dovrebbero migrare negli Stati Uniti nei prossimi quindici anni.

    Lamb ha sottolineato: “Per questo ritengo che almeno per l’opinione pubblica Israeliana il destino sia segnato…fatto che comporta che prima o poi la storia rigetterà l’avventura coloniale di Israele.”[…]

    http://www.presstv.com/detail.aspx?id=88491&sectionid=351020202

    “Vi sono più di 500.000 Israeliani con passaporto Americano e più di 300.000 vivono ora proprio nel territorio della California”: ha affermato il giurista internazionale Franklin Lamb in un’intervista rilasciata a “Press TV” venerdì 6 marzo, aggiungendo che quelli che non sono in possesso di un passaporto Americano od occidentale si sono già azionati al riguardo.

  37. Vox
    Vox says:

    Non e’ che la compagnidellazia ci faccia un rapportino anche sulla durata dello psiconano?…

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    Il rapporto-previsione sullo psiconano te lo faccio io: a settembre se ne andrà. Ma c’è poco da stare allegri. Infatti se ne andrà sì, ma solo perché la situazione economica e sociale – che in Francia odora già di rivolta di massa – sarà tale da richiedere misure molto dure, che se applicate da lui gli farebbero crollare la miniera d’oro di Mediaset e affiini. Il suo posto a capo del governo sarà preso da Gianfranco Fini. Che non a caso in questi giorni si mostra molto civile, democratico e accettabile anche a sinistra.
    Resta irrisolto il problema di Berlusconi che vuole andare al Quirinale, unico modo perché non abbia più a che fare con la magistratura anche nel caso saltino fuori indizi o prove di eventuali reati molto gravi. Ma questo problema dovrebbe essere risolto così: una modifica della Costituzione, che l'”opposizione” ci stia o no, seguita per correttezza dalle dimissioni dell’attuale capo dello Stato, in quanto eletto a suo tempo sulla base di una Carta che risulterebbe ormai “rinnovata”.
    A suo tempo Mediaset finanziava la rivista dei miglioristi del Pci, dei quali faceva parte eminente proprio Napolitano. Tracce di ciò si trovano nella agenda di un tizio che si chiama Iapicca, ora seduto anche lui in parlamento. Quindi se non funzionano le buone maniere….
    Intelligenti pauca.
    pino

  39. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Tutti lo sanno che Salem bin Laden, Osama’s older brother, was an investor in Arbusto Energy.
    The Texas oil company started by George W. Bush. (fallita sin dall’inizio perche’ non ha prodotto petrolio)
    Arbusto means “Bush” in Spanish.
    Salem bin Laden mori’ in un airplane crash in Texas nel 1988.

    Ma il padre di Osama bin Laden aveva 57 figli e 12 mogli.
    Fanno affari ed hanno case in tutto il mondo.

    Si sa’ anche che Prescot Bush faceva affari con la Germania di Hitler….
    Perche’ ti meravigli?

    Ciao, Anita

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