Stanno facendo un deserto e si illudono di poterlo chiamare pace

“Israele della Striscia di Gaza conosce ogni pietra”. Non lo sostiene solo il nostro amato forumista signor Rodolfo-Rachamim, ma anche le stesse autorità israeliane fiere della loro capacità di poter colpire duro dove, quando e come vogliono, naturalmente in modo “chirurgico”. Si vede che la chirurgia non funziona bene neppure in Israele, a giudicare dal macello in corso nel “sala chirurgica” Gaza. Battute a parte, è assodato dunque che Israele, cioè il suo governo e i suoi militari, in specie i vari loro servizi segreti, della Striscia di Gaza conoscono ogni punto. Sanno tutto e conoscono tutto. Bene. Resta solo da spiegare come mai, sapendo così bene tutto, non sapevano che Hamas a parte le chiacchiere non era neppure in grado di difendersi efficacemente, vista la carneficina che i suoi miliziani stanno subendo, e facendola patire così anche ai civili. Per essere dei terribili terroristi, che sottopongono ogni giorno Israele a “una pioggia di razzi”, espressione che comunque fa balenare una realtà ben diversa dal reale visto che i Qassam per fortuna non sono ne le V2 né i missili sparati dagli americani su Bagdad (uno liquefò in un sol colpo oltre 400 civili ammassati in un rifugio), per essere dei terribili terroristi e guerrieri di Dio quelli di Hamas sono riusciti ad accoppare uno o al massimo due soldati avversari. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere perché di soldati israeliani ne hanno uccisi di più gli stessi loro commilitoni con il “fuoco amico”, una delle tante espressioni demenziali dei militari del mondo intero, che i burbanzosi guerrieri di Allah. Leggo che le autorità israeliane hanno ammesso l’uccisione di un loro soldato da parte di Hamas mentre ne sono stati uccisi almeno quattro da proiettili “amici”.
Il principio della legittima difesa è sacrosanto, certo. Ma se io per difendermi da chi spara contro le mie finestre gli rado al suolo la famiglia e l’intero quartiere NON esercito una legittima difesa, bensì una aggressione delinquenziale. Tant’è che mi metterebbero di corsa in galera anche nel caso che lo sparatore mi avesse ferito o anche accoppato uno o più familiari. Le leggi internazionali anche di guerra hanno principi simili, non a caso l’Onu ha condannato e ammonito Israele una ottantina di volte anche per uso eccessivo della forza, cioè della violenza armata. Nell’ultima aggressione al Libano Israele per esempio usò perfino le bombe “a grappolo”, un terribile ordigno che di fatto serve solo a straziare il maggior numero possibile di civili, e inevitabilmente soprattutto i bambini che hanno il diritto di essere  incoscienti, diritto che dovrebbero poter esercitare senza rimetterci la pelle. O no?
Che Hamas non faccia – a mio e a nostro giudizio – gli interessi dei palestinesi e sia anzi un terribile boomerang mi pare evidente. Ma a essere onesti è evidente anche qualcos’altro. Israele non ha mai avuto la minima intenzione di trattare con Hamas, ammesso che abbia mai avuto intenzione di trattare almeno con i palestinesi non di Hamas. Quando Massimo D’Alema si è permesso di dire che è col nemico che si tratta, e che quindi Israele avrebbe dovuto trattare anche con Hamas, venne aggredito come un terrorista, un fiancheggiatore di Hamas, e anche eminenti membri della comunità ebraica romana ci tennero a dichiarare che “chiedere di trattare con Hamas è come chiedere di suicidarsi”. Concetto ribadito in tutte le salse anche dalle autorità israeliane. Quindi NON è vero che Israele avesse in serbo opzioni diverse da quella scodellata in questi giorni anche e forse soprattutto per mettere il neo presidente Usa Barak Obama di fronte al fatto compiuto e anzi costringerlo al traino verso una escalation contro l’Iran, una volta che con la strategia delle frottole “atomiche” e con la conseguente guerra dopo è stato intanto “sistemato” l’Iraq.
Allo scadere della tregua concordata mesi or sono, l’Egitto ha fatto notare che nessuno dei due, né Hamas né Israele, ne aveva chiesto il prolungamento. Se Israele non ha chiesto il prolungamento della tregua significa, se la logica non è carta igienica, che le andava bene che dalla tregua si passasse ai fatti. Idem per Hamas. Ma tra i fatti c’è una sproporzione rivelatrice. Con una aggravante. Mentre i lanci dei rudimentali Qassam si possono improvvisare in vista dello scadere della tregua, l’invasione israeliana non può essere stata invece improvvisata, ha avuto bisogno di molti mesi di preparazione. E infatti è saltato fuori che la stava organizzando da un anno e mezzo. A parlare con la lingua biforcuta sono quindi almeno in due. L’inviato dell’Onu Richard Falk, relatore speciale per i diritti umani, è stato cacciato non dai palestinesi, ma dal governo israeliano perché pur essendo ebreo non aveva avuto peli sulla lingua a dire che il trattamento riservato ai palestinesi gli faceva venire in mente certi trattamenti a suo tempo usati dai nazisti.
Adesso è chiaro che le autorità militari israeliane non volevano Falk tra i piedi perché avevano già deciso di invadere la Striscia di Gaza e l’inevitabile mattanza gli avrebbe fatto venire in mente ancor più le similitudini con i nazisti. Non so se il trattamento degli israeliani verso i palestinesi sia o no oppure più o meno nazista in almeno qualche aspetto, ma si tratta sicuramente di un trattamento iniquo, oltre che disgustoso e alla lunga suicida. Infatti, a meno di una guerra nucleare che non si sa come andrebbe a finire (anche per noi, si noti bene), è evidente che Hamas, pur essendo inevitabile che perda lo scontro militare in atto, guadagnerà un consenso e una simpatia enorme quanto meno tra le masse arabe fuori dalla Cisgiordania e da Gaza. La vittoria di Israele sarà anche questa volta una vittoria di Pirro. Sono 60 anni che le armi israeliane vincono, ma perdono sempre più la pace. Mi pare fosse Tacito quello che scrivendo dei Germani, più o meno i palestinesi e gli Hamas dell’epoca, faceva dell’ironia pesante: “Da molti anni le armi romane vincono….”, eppure a evitare il peggio non sono bastati neppure il Limes né il Danubio.
I tempi dei soldati straccioni di Nasser, poveri fellah uccisi come le mosche, sono finiti. Ma sono finiti anche i tempi delle invasioni del Libano per andare a snidare senza intoppi Arafat e il suo quartier generale a Beirut, approfittando della “passeggiata” militare per permettere i massacri di Sabra e Chatila. Gli Hezbollah proprio del Libano, poco disposti a subire altre “passeggiate” altrui, hanno già dimostrato che i tempi sono cambiati. Hamas sarà forse schiacciata, ma avrà mostrato a un miliardo di islamici da troppo tempo umiliati dall’Occidente che anche una potenza militare come Israele può essere sfidata. Ed è chiaro che alla lunga Israele non potrà reggere il logoramento. Non credo che Hamas sia come le Brigate Rosse del crimine idiota dell’uccisione di Moro. L’uccisione di Moro portava lo scontro militare a un livello tale che inevitabilmente lo Stato italiano avrebbe risposto come ha risposto, a rullo compressore pur senza sfoderare i carri armati e le invasioni “gaziane” delle grandi fabbriche e delle Università. Con quell’atto di terrorismo le Brigate Rosse si scavarono la fossa, era inevitabile che in seguito fossero sconfitte, non potevano certo reggere quel livello di scontro a meno di un incendio molto più vasto che però era impossibile. In Medio Oriente invece l’incendio più vasto è possibile, visto anche che sono in molti a soffiare sul fuoco. Che è facilmente propagabile agli enormi giacimenti petroliferi della zona….
Possiamo deridere e avere orrore quanto vogliamo dei kamikaze e della loro disponibilità al martirio “per Allah”, ma se riduciamo la vita di milioni di persone ala disperazione senza scampo, se impediamo loro il riscatto e il benessere, se la prospettiva di vita per loro è sempre e solo una agonia, allora le bombe umane siamo noi a fabbricarle, non loro. Non solo loro. Sbattere in faccia il nostro benessere ad aria condizionata e con più di quattro ruote a milioni di disperati, tenuti pervicacemente ai margini di quella che dovrebbe essere anche la loro ricchezza ed è invece solo la ricchezza degli sceicchi nostri amici e comunque non loro amici, alla lunga significa trasformare i diseredati in torce umane. Piuttosto che bruciare da sole, è ovvio che cerchino di trascinarci nelle fiamme. Noi al loro posto cosa faremmo? Se vita nostra e dei nostri cari fosse senza significato, che significato daremmo alla vita altrui, per giunta di quelli che sguazzano nel benessere e nel consumismo?
Dato che si sono, vorrei ricordare che il massacro di Sabra e Chatila venne compito da cristiani, libanesi, non da ebrei, israeliani. Questo è un dato sul quale nello sdegno non abbiamo mai riflettuto… E a proposito dei massacri di Sabra e Chatila, c’è in giro un capolavoro che li racconta in modo inusuale: il film “Valzer con Bashir”, vincitore di sei Oscar in Israele e ora in gara con “Gomorra” per l’Oscar americano come miglior film straniero. “Valzer con Bashir” è stato realizzato da Ari Folman, un regista israeliano che all’epoca era un soldato anche lui mandato a Beirut, e nel film altri ex militari israeliani di quella spedizione in Libano testimoniano di avere telefonato a Sharon, comandante dell’invasione, per avvertirlo che nei due campi profughi le milizie cristiano-maronite, aiutate dalle cellule fotoelettriche israeliane per vederci anche di notte, stavano facendo una poco cristiana ecatombe di civili, donne e bambini compresi. E quei testimoni – traumatizzati all’epoca come Folman e ancora oggi come lui storditi da quel crimine – raccontano che a ogni telefonata Sharon, oggi ridotto da tempo a un patetico tronco vegetale come una Eluana Englaro di sesso maschile e inutilmente pluridecorato, rispondeva con queste gelide ed educate parole: “Grazie per avermi informato”. Informazioni con le quali in blocco Sharon come sappiamo si è pulito il sedere. Dio abbia pietà di lui, oltre che delle sue vittime. Il bilancio del massacro è stato degno di quello avvenuto con le Twin Tower di New York. E, come quello, non è certo stato un buon viatico perla pace e il futuro. Non lo è stato per nessuno. Per nessuno al mondo.
Il concetto di “sicurezza” di Israele è molto largo, straordinariamente largo, non si limita certo alla sicurezza nei confronti dei palestinesi occupati. E’ ormai drammaticamente chiaro che per Israele essere sicura significa essere l’unico Stato dotato di armamento atomico in un Medio Oriente costretto per intero a non potersi neppure dotare di centrali nucleari per produrre energia elettrica e quindi di fatto condannato a restare comunque fuori dalla modernità reale. Ovviamente nessuno Stato sovrano può accettare certi diktat da Stati esteri e del resto se Israele pretende che i palestinesi siano ridotti a non poter creare nessun fastidio militare non si vede perché mai non debbano avere la stessa, medesima preoccupazione i  vicini di Israele. Due pesi e due misure possono anche bene, ma quando si esagera e si tende troppo la corda finisce che “si spezza la corda e l’arco”. Non c’è da stare allegri, visto che non solo i Rodolfo-Rachamim ci tengono a dire, spinti da chissà quale incomprensibile orgoglio, che “le atomiche Israele se costretta non esiterebbe a usarle”. Il problema è che dell’”essere costretto” ognuno ha una propria concezione, che differisce da quella altrui. Hamas, per esempio, a quanto pare si sente “costretta” a usare i Qassam. L’Iran si può immaginare che a un certo punto possa sentirsi anch’esso “costretto” a fare non sappiamo cosa. Non se ne esce allora più. Fino alla guerra nucleare.
In ogni caso è ormai ben chiaro che per la sicurezza di Israele è centrale che i palestinesi non riescano a darsi uno Stato, che non sia un bantustan o una riserva indiana protettorato israeliano. Come ha dimostrato l’israeliana Tanya Reinhart nel suo terribile libro “Distruggere la Palestina”, a partire almeno dal governo Sharon la scelta è stata di schiantare tutte le strutture politiche, economiche, amministrative, scolastiche, giornalistiche, sanitarie, ecc., della società palestinese per disossarla, ridurla a gelatina, ameba frantumata in gruppi e gruppetti l’un contro l’altro armati (“divide et impera” più cinico che mai), allattando prima la stessa Hamas per logorare Arafat e poi logorare Arafat con un assedio vergognoso per avere un Abu Mazen azzoppato e dimezzato in partenza, infine umiliare e schiantare anche Abu Mazen sia con la inammissibile pratica degli “omicidi mirati”, che hanno ammazzato un numero di civili palestinesi innocenti enormemente più grande dei pochissimi uccisi dagli inammissibili Qassam, sia con il togliere sì le colonie da Gaza, ma solo per aumentare quelle della Cisgiordania… A Napoli si chiama gioco delle tre carte. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Noi a panza piena e per tenerci la coscienza a posto  continuiamo a blaterare di “Stato palestinese”, promesso solennemente da Clinton, che forse però è stato distratto dei servizi orali della Lewinsky,  poi di recente anche dal bugiardo matricolato noto come George Walker Bush, che si deve essere distratto dalla sua abitudine a “piangere sulla spalla di Dio”.
L’Italia a suo tempo non ha risposto a cannonate contro la Libia che aveva lanciato su Lampedusa un paio di missili, finiti per fortuna in acqua. Non abbiamo neppure invaso l’Austria quando armava i vari “martellatori della Val Passiria”, terroristi per noi e patrioti per loro che pure hanno ucciso vari militari della Guardia di Finanza e piazzato bombe tra i nostri civili facendo altri morti. Non voglio fare paragoni con la repressione del ghetto di Varsavia o con le nostre vittime della rappresaglia alle Fosse Ardeatine, perché credo in tutta onestà che sia un paragone forzato. Ma le centinaia di civili massacrati a Gaza, compresi oltre cento bambini, di cui forse metà nel giorno della Befana – che dovrebbe essere di felicità soprattutto proprio per i bambini – e alcuni morti di infarto per la paura dei bombardamenti, cosa c’entrano?
E’ vero che nella regione ci sono nemici di Israele formidabili come l’Iran e la Siria, che Bush ha catalogato come Asse del Male assieme alla Corea del Nord. Ma è anche vero che l’irresponsabile trovata bushiana dell’Asse del Male ha gelato la stagione delle riforme di Katami in Iran e le apertura della Siria. Fare gli interessi delle industrie militari americane ha significato inevitabilmente aiutare i duri e i reazionari dei due regimi. Con la sua inettitudine politica e dipendenza dagli interessi economici più vieti, dai petrolieri ai fabbricanti di armi e armamenti (con Bush la Casa Bianca ha quasi raddoppiato il budget per la Difesa, portandolo alla astronomica cifra di oltre 400 miliardi di dollari), Bush è riuscito perfino a mandare in vacca l’accordo trovato da Clinton con i coreani del Nord per portarli in pratica al disarmo missilistico e alla rinuncia alle armi nucleari. Quando la signora Albright era ormai pronta a partire per Pyongyang per firmare l’accordo, è arrivato il contrordine impartito dal nuovo inquilino della Casa Bianca.
Ora vedremo cosa farà il nuovo inquilino. Cosa vorrà fare e cose gli permetteranno di fare.

189 commenti
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  1. Il 20% di pii, buoni, umani, santi e giusti
    Il 20% di pii, buoni, umani, santi e giusti says:

    Qualche dissenso suscita l’iniziativa della comunità ebraica romana e dell’unione delle comunità italiane di raccogliere 300mila euro per i bambini palestinesi e quelli del sud di Israele. «C’è stata un po’ di polemica – racconta Umberto – non tutti sono d’accordo, anche se si tratta di una piccola percentuale, non più del 20%. Dicono: non ci sembra giusto sostenere e aiutare chi ci lancia i missili addosso».
    ——————————–
    Ma sì, meglio ammazzarli, storpiarli e mandarli affanculo: quel 20% la pensa così. Ma come sono umani, loro.
    Allahfaccy Adelka’s

  2. Pirla
    Pirla says:

    Come compagno sadda tubi sei veramente imbarazzante! falla finita con le tue hahate d’asino. verro’ io a Gilchin e ti faro’ cantare il barbiere di siviglia in alto soprano.

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma questo signor Pantegana, non trova mai il tempo di lavarsi la testa? Stra ammorbando il blog intero con annessi e connessi. U.

  4. Faust
    Faust says:

    1 – TRE RAGIONI (ELETTORALI) PER CUI è SCOPPIATA ORA L’OPERAZIONE ‘PIOMBO FUSO’
    Nulla capita per caso, nemmeno il caos. Il blitz dell’esercito israeliano è iniziato in data 27 dicembre 2008 per tre semplici ma improrogabili ragioni. Tutte e tre esplosive e concomitanti.

    Guerra Gaza
    La prima ragione: il voto elettorale previsto nei prossimi giorni in Israele, dove la vittoria del falco Benjamin Netanyahu sugli alleati Barak-Livni era data per scontata. Quindi era ora di flettere i muscoli e non lasciare spazio all’ala militarista del Likud.

    LA SECONDA RAGIONE: il voto elettorale previsto nei prossimi giorni nei territori occupati palestinesi, dove la vittoria dei falchi di Hamas su Abu Mazen era data per scontata. E dato che il leader di Fatah è l’interlocutore preferito, per la sua moderazione politica, sia da Egitto che dai paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna), per non parlare dei sauditi e degli americani, era fatale intervenire prima di consegnare quello che resta della Palestina al governo islamico di Hamas, sponsorizzato e rifornito di armi dall’Iran.

    LA TERZA RAGIONE: l’insediamento del nuovo presidente alla Casa Bianca avverrà il 20 gennaio prossimo e bisognava dunque muoversi subito per non creare ostacoli e problemi a Barack Obama (trovarsi subito tra le gambe la patata esplosiva di una guerra arabo-israeliana, era davvero un brutto guaio).

    Guerra Gaza
    Non solo: Obama ha ottenuto il via libera dei poteri forti Usa per la Casa Bianca, facendo fuori la para-palestinese Hillary, grazie anche al suo atteggiamento (non precisamente pubblico) di appoggio alle ragioni di Israele. Fin dalla scelta, come braccio destro capo dello staff, dell’ebreo ‘militante’ “Rambo” Emanuel, nonché esponente del mondo finanziario di New York. (Leggendo su Wikipedia, si scopre che la moglie di Emanuel, Amy Rule, si è convertita all’ebraismo poco prima del matrimonio. Sono entrambi membri della Anshe Sholom B’nai Israel, una congregazione di Ortodossi Moderni con sede a Chicago.
    I loro tre figli (un maschio e due femmine) frequentano la stessa scuola conservatrice che il braccio destro di Obama frequentava da bambino).

    Ora prendete le tre ragioni e mescolate forte e avrete chiara la situazione da cui è decollata l’ennesima e forse definitiva guerra del Medio-Oriente

  5. Faust
    Faust says:

    2 – VENTI MOTIVI (POLITICI) INCONTROVERTIBILI PER CUI ISRAELE HA DIRITTO DI ESISTERE
    In una recente intervista alla CNN, per difendere le posizioni israeliane sul conflitto, Benjamin Netanyahu ha fatto riferimento a “It’s Our Land”, una lista di fatti compilata da un professore universitario di fede cristiana. Riporta 20 punti incontrovertibili sulla storia antica e recente della convivenza forzata di ebrei e arabi in Terra Santa.

    Guerra Gaza
    Li abbiamo tradotti per voi.

    1 – Israele divenne Nazione nel 1312 Avanti Cristo, duemila anni prima della nascita dell’Islam.

    2 – I rifugiati arabi in Israele cominciarono a identificarsi come parte del popolo palestinese nel 1967, due decenni dopo la nascita del moderno Stato di Israele.

    3 – Dalla conquista ebraica del 1272 Avanti Cristo, gli ebrei hanno dominato il territorio per oltre un migliaio di anni e la loro presenza è stata continua negli ultimi 3.300 anni.

    4 – L’unica dominazione araba dalla conquista del 635 Dopo Cristo non è durata più di 22 anni.

    5 – Per oltre 3.300 anni, Gerusalemme è stata la capitale ebraica. Non è mai stata la capitale di un’entità Araba o Musulmana. Anche quando i Giordani la occuparono, non cercarono mai di farne la loro capitale, e nessun leader arabo venne in visita.

    Guerra Gaza
    6 – Gerusalemme viene menzionata oltre 300 volte nei Testi Sacri ebraici. Non viene mai menzionata nel Corano.

    7 – Il Re Davide fondò la città di Gerusalemme. Maometto non vi mise mai piede.

    8 – Gli ebrei pregano rivolti verso Gerusalemme, i musulmani dandole la schiena.

    9 – Nel 1948 i rifugiati arabi furono incoraggiati a lasciare Israele dai leader arabi che promisero di liberare la terra dagli ebrei. Il 68% di loro se ne andò senza aver visto un solo soldato israeliano.

    10 – I rifugiati ebrei furono costretti a scappare dai territori arabi a causa dei pogroms e delle brutali persecuzioni degli arabi.

    11 – Il numero dei rifugiati arabi che hanno lasciato Israele si stima sia circa 630.000. Più o meno lo stesso degli ebrei scappati da territori arabi.

    Guerra Gaza
    12 – I rifugiati arabi vennero INTENZIONALMENTE non accolti o integrati nelle nazioni arabe dove giunsero, malgrado la vastità del territorio. Degli oltre 100 milioni di rifugiati nel mondo dalla Seconda Guerra Mondiale, il loro è l’unico gruppo che non sia stato accolto nei territori del proprio popolo. I rifugiati ebrei sono stati tutti accolti in Israele, che non è più grande del New Jersey.

    13 – Il conflitto Arabo-Israeliano: gli arabi sono rappresentati da otto nazioni distinte, senza calcolare i palestinesi. C’è solo una nazione ebraica. I paesi arabi hanno iniziato e perso tutte le cinque guerre. Israele si è sempre difeso e ha sempre vinto.

    14 – Lo statuto dell’OLP chiede ancora oggi la distruzione dello Stato di Israele. Israele ha dato ai palestinesi quasi tutta la Cisgiordania sotto il controllo dell’Autorità Palestinese.

    Guerra Gaza
    15 – Sotto il dominio giordano, i siti sacri ebraici vennero profanati e agli ebrei fu vietato l’accesso per la preghiera. Sotto il dominio israeliano, tutti i luoghi sacri musulmani e cristiani. Sono stati conservati e resi accessibili a tutti i credenti.

    16 – Il record dell’Onu su Israele e gli arabi: delle 175 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza passate prima del 1990, 97 erano dirette contro Israele.

    17 – Delle 690 risoluzioni dell’Assemblea Generale dell’Onu votate prima del 1990, 429 erano dirette contro Israele.

    18 – L’Onu è rimasto in silenzio mentre 58 sinagoghe di Gerusalemme venivano distrutte dai Giordani.

    19 – L’Onu è rimasto in silenzio mentre i giordani sistematicamente profanavano l’antico cimitero ebraico del Monte degli Ulivi.

    20 – L’Onu è rimasto in silenzio mentre i Giordani davano vita ad una politica stile-apartheid per impedire agli ebrei di visitare la spianata del Tempio e il Muro del Pianto.

  6. Faust
    Faust says:

    ho postato il copia e incolla qui sopra, un attimo prima di uscire x andare dal dantista, in fretta. lho postato xcche è la voce ppiu autorevole dei criminali genocidi israeliani

    In una recente intervista alla CNN, per difendere le posizioni israeliane sul conflitto, Benjamin Netanyahu, ppiu grosso di questo, ccè solo Jenova, detto anche Dio… mica un raccamin… qualsiasi…. Spero sia un passo avanti nel capire un genocidio…

    O si cambia la definizione “crimini contro l Umanita” O altrimenti il massacro dei palestinesi è GENOCIDIO.

    …. Buona giornata a tuti, Beli e Bruti… esclusi i complici di genocidi…. e gli idioti bbibblici.

    Faust

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Faust, passi per il mal di denti, ma i punti 18-19-20 te li sei letti?
    C’è qualcosa che non funziona, da quelle parti.

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Torniamo un po’ a casa nostra, dove il PD dimostra ancora una volta di che pasta è fatto, nelle parole di Arturo Parisi che ne stigmatizza l’allontanamento dalla democrazia:

    “Dobbiamo rinnovare purtroppo la nostra amarezza per la decisione dei dirigenti del Pd di non prendere parte all’iniziativa” per promuovere un referendum contro il Lodo Alfano. Lo scrive Arturo Parisi in un articolo che sara’ pubblicato domani sul Riformista. Parisi sottolinea che oggi Di Pietro ha consegnato in Cassazione “le firme di più di un milione di cittadini che chiedono l’indizione di un referendum per l’abrogazione del Lodo Alfano.

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Niente, parlare di politica con uno storico è impresa impossibile: fa sempre riferimento ai tempi che furono, come forma mentis, trascurando una visione della realtà che non sia quella apparente ad uso del pubblico o paragonata appunto ai tempi che furono.
    Voglio vedere se tra un po’ uscirà che l’Anp era d’accordo con Israele per eliminare l’attuale dirigenza di Hamas e se erano altrettanto d’accordo i Paesi confinanti, come la mettiamo, coi duri e puri.

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,

    devo dire che hai delle notevoli difficoltà di “comprendonio” e il post 110 nè è una lampante dimostrazione.
    La polemichetta con “i duri” e “puri” è stantia e pare un tantino “strumentale”.

    perchè delle due l’una

    o è strumentale e allora passi..(si vede decisamente di peggio ..)
    o è sincera, ma nel qual caso dimostra che proprio non capisci un caxxo, come dice il buon Uroburo.

    cc

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Di genocidii a questo mondo ce ne sono ben al di là del massacro palestinese. Uno a caso:

    Più di 250.000 persone muoiono ogni anno per l’operato dei medici, negli USA

    “Secondo il prestigioso Journal of the American Medical Association (JAMA, nr. 284 del 26 luglio 2000), il giornale ufficiale del potentissimo sindacato dei medici americani: «gli interventi chirurgici non necessari, gli errori medici, gli effetti collaterali dei farmaci, ecc. causano lo stesso numero di morti delle cardiopatie e dei tumori !!!
    Più di 250.000 persone muoiono ogni anno per l’operato dei medici. Parliamo solo di morti, senza contare le menomazioni permanenti, le lesioni o le patologie più gravi che insorgono per effetto di farmaci o interventi di chirurgia. Il numero di persone che sviluppano disabilità, disturbi seri e cronici o malattie correlate a farmaci e interventi chirurgici potrebbe superare i 3 milioni all’anno»”
    ——–
    250.000 morti all’anno solo negli USA e 3.000.000 di danneggiati permanenti, si può chiamare GENOCIDIO, o come lo vogliamo chiamare se no, sfiga nera?
    Leggevo diversi mesi fa, credo su Repubblica, che in Italia le errate diagnosi e cure, sono la PRIMA causa di morte.
    Mio padre, nefropatico, è morto a 57 anni per un medicinale sbagliato datogli dal medico curante, che gli ha provocato un blocco renale irreversibile.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    per CC:
    E ti pareva che la claque non doveva intervenire?
    Ne capisco sempre più di te e tanto mi basta.

  13. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Marco,

    l’Ospedale? se lo conosci lo eviti.
    Due volte ho firmato per tirar fuori entrambi i figli!
    Ho firmato anche per tirar fuori mia madre!
    E qui da noi tutti dicono che la Sanità funziona!

    Funzionano i singoli medici, funziona un reparto dove il Primario “ha le palle” e rischia la carriera!
    Altrimenti devi avere i soldi per provvedere da te!!!
    Questo è triste ma vero.
    Oppure devi stare col mitra metaforico, consapevole dei tuoi diritti!
    La Società è questa e si riflette a Scuola, negli Ospedali ecc: ecc.

    Certo che anch’io penso che forse dovremmo volgere anche uno sguardo in casa nostra, perchè vecchi, bambini e disabili non è che se la passino granchè bene!
    E nemmeno i disoccupati loro malgrado!
    Proprio tutta colpa solo di Franti?

    Sylvi

  14. Ed ecco a voi l'hacker di Stato!
    Ed ecco a voi l'hacker di Stato! says:

    Il Consiglio dei Ministri Europeo ha dato l’assenso e subito Inghilterra e Germania si sono mosse per adeguarsi con gioia al nuovo corso: nell’Unione Europea è ora possibilie l’hacking di Stato.

    Le forze di polizia degli Stati membri non hanno più bisogno di un mandato e di essere in possesso di prove per perquisire da remoto i computer dei cittadini: ora hanno ufficialmente il permesso di avviareuna “sorveglianza intrusiva della proprietà privata” in maniera del tutto autonoma e anonima.

    I gruppi in difesa dei diritti umani, Liberty in testa, stanno insorgendo. Shami Chakrabarti, membro di Liberty, sostiene che”Non è diverso dall’irrompere a casa di qualcuno, analizzare i suoi documenti e sequestrare l’hard disk”. Solo che in questo modo il sospettato (se ancora così lo si può definire) non ne ha nemmeno coscienza.

    Ovviamente, intromettersi nel computer di qualcuno è un’attività cherichiede la compromissione del sistema che opera su quel determinato Pc: assisteremo forse all’invio di mail che contengono virus da parte delle forza dell’ordine? E i produttori di antivirus e software per la sicurezza come si porranno in questa situazione?

    Nonostante il Ministero dell’Interno inglese si sia subito attivato per sminuire la portata di questo provvedimento ma senza negare le conseguenze paventate, non solo la privacy dei cittadini viene messa a rischio(qualcuno potrebbe anche dire “Ma tanto io non ho nulla da nascondere”) ma la sicurezza stessa dei loro computer.

    Senza contare, poi, le sempre presenti possibilità di abuso di un potere esercitabile senza bisogno dell’autorizzazione di alcuno.

  15. Faust x marco tempesta
    Faust x marco tempesta says:

    caro Marco, lho postato x stimolare una discussione nel blog… l ebreo che ha compilato lelenco è un israeliano vicino a ddio e un capocchia importante di israele quel che dichiara….

    è vero O non è vero quel che dice?¿? e cosa non dice?¿?¿

    una risposta a questo falcone israeliano… cche so, da Pino e gli altri del blog… ciao caro, ho perso lultimo dente del giudizio… finalmente sono senza giudizio… evviva!! certificato!!
    Faust

  16. Vox
    Vox says:

    FINALMENTE!
    Il Vaticano si e’ svegliato dal letargo (700 morti piu’ tardi)

    Il cardinal Martino: “Gaza è un lager”
    Nuova polemica fra Vaticano e Israele

    Le parole del prelato hanno suscitato la reazione del governo Olmert: “Affermazioni che sembrano provenire direttamente dalla propaganda di Hamas”

    Oggi il cardinal Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e personaggio di spicco della Curia romana, ha affermato che la Striscia “assomiglia sempre di più ad un campo di concentramento”. In serata è arrivata durissima la replica del governo israeliano, che ha accusato il porporato di usare la terminologia di “Hamas”.

    ***

    Poi, pero’, rovina tutto con la solita solfa:

    Martino ha lanciato l’ennesimo appello al dialogo, affermando che per trovare una soluzione al conflitto occorre “una volontà da tutte e due le parti, perché tutte e due sono colpevoli”.

    ***

    Io vorrei capire una volta per tutte:

  17. Vox
    Vox says:

    Io vorrei capire una volta per tutte:
    Qual e’ esattamente la colpa dei palestinesi?

    1) Quella di non aver ceduto tutte le proprie terre senza fiatare?
    2) Quella di voler tornare nelle proprie case?
    3) Quella di voler restare vivi?
    4) Quella di cercare di far valere le proprie ragioni, inascoltate da tutto il mondo da 60 anni?

  18. Vox
    Vox says:

    VENTI MOTIVI (POLITICI) INCONTROVERTIBILI …
    @Faust

    Ma allora i discendenti dei romani potrebbero pretendere di riprendersi buona parte del territorio europeo, fino alla Scozia? E i discendenti dei Celti? E cosa dire dei Nativi Americani? O i serbi, per non andar lontano, non dovrebbero riprendersi il Kossovo?
    E cosi’ via…
    Le scuse della “storia” sono scuse. Nel 1948 non esisteva alcuno stato Israeliano e lo si e’ creato artificialmente, laddove esistevano genti che vi abitavano da generazioni. Questi sono i fatti.
    Per coloro che decisero questo abominio a tavolino, vorrei davvero che esistesse un Dio e un inferno, con tante belle buche bollenti.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Se Tizio spara a Caio è omicidio. Ma se Tizio spara a Caio dopo che questi gli ha scaricato addosso una pistola è legittima difesa. Che cosa differenzia un omicidio dalla legittima difesa? La conoscenza di quel che era accaduto prima, cioè dei fatti storici.
    Senza conoscenza dei fatti storici gli israeliani difendono la loro terra da un’aggressione esterna, conoscendo il passato possiamo dire che sono i palestinesi, cacciati senza colpe da casa loro, a difendersi da un’aggressione che dura da un secolo.
    Abolire il passato vuol dir vivere in un eterno presente senza cause e senza prospettive: è infatti il modo di vivere degli animali. Absit injuria verbis.

    Che Hamas, come movimento di resistenza non disposto ad arrendersi ma che vuole difendere i propri diritti, sia poco amato dalla fazione di Abu Mazen, non a caso caldamente supportato da Usaegetta ed israeliani, non stupisce. Abu Mazen accetterebbe tutto senza neppure negoziare.
    Che Hamas sia detestato dagli stati arabi servi di Usaegetta ed israeliani non stupisce, anzi stupirebbe il contrario.
    Ma Hamas è stato votato dalla popolazione palestinese, il che indica chiaramentre che per Israele ed Usaegetta la democrazia vale solo se fa quel che vogliono loro. I marchi tempeste scodinzolano felici……
    Due annotazioni a latere.
    1) Io non mi considero né duro né puro ma non sono abituato a calar le brache sol perché piace agli altri. La negoziazione significa dare ed avere, se è solo dare in vista di un premio futuro allora va benissimo il paradiso e quindi possiamo pure fare a meno di vivere. Finora i palestinesi hanno dato tutto e gli israeliani non hanno dato nulla.
    2) Mi sembra più che giusto che si facci a meno dei medici. Non è mica l’undicesimo comandamento andare dal medico: ci si può benissimo curare da soli. Basta non lamentarsi come una donnetta se poi le cose non vanno bene.
    3) Stabilito che i medici fanno un genocidio, ci sarebbe da spiegare perché la vita media è tanto aumentata proprio in seguito alla diffusione generalizzata della medicina. Ma valutare queste cose richiede capacità logiche ….. quindi lasciamo stare. U.

  20. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marcot,

    non ho mai nutrito dei dubbi!!
    Infatti è proprio per questo che “stuzzico” la tua saggezza!

    cc

  21. Vox
    Vox says:

    @Ed ecco a voi l’hacker di Stato

    Cosi’ presto sara’ in tutta l’Europa Unita (nella disgrazia). Un regime di stampo fascista, basato sulla miseria e sulla paura, con una dirigenza (non eletta da nessuno) che prende decisioni di questo tipo e oltre. Dal crollo del muro di Berlino in poi, e’ stata tutto un grande crollo.

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uroburo,

    la mia “natura”gregaria”,che è chiaramente stabilita da illustri atrologi e cartomanti, noche interpreti puri della lettura dei “libri” scritti nelle mappe dell’universo ,mi consente di convenire sul tuo post 119.
    Ovviamente ,oltre a pagarmi !il convenuto” ,per i ben noti servizi di claque, sei personalmente invitato a partecipare alla “mia ” conferenza su un tema “molto dibattuto”ultimamente, dal ..”L’inutilità della Conoscenza della Storia , nell’interpretazione dei Sogni..che terrò a Torino nel Mese di Febbraio..”
    data e luogo esatti ti saranno comunicati appena pronta la Brochure della conferenza.

    Servus

    cc

  23. Vox
    Vox says:

    Cresce la disoccupazione in Europa
    A novembre 2008 il tasso al 7,8%

    Secondo le stime di Eurostat nei paesi del Vecchio Continente sono aumentate le persone che hanno perso il posto di lavoro. Confermata la recessione
    (Repubblica)

  24. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    ma l’hai letto tutto l’articolo?

    Prima di tutto i dati sugli errori medici sono del 2000, gli altri sono del 2004 e del 2007.

    Principali cause di morte nel mondo occidentale

    http://www.disinformazione.it/malattie_cardiovascolari.htm

    Chi poi sia disinformazione.it, non lo so.
    La % in Italia e’ meggiore, avete circa un sesto di cittadini.

    Una delle maggiori cause di complicazioni e’ che mandano i pazienti a casa troppo presto.

    Due volte ho rifiutato di portare a casa mio marito perche’ lo volevano spedire a casa dopo 5 giorni da una open hearth surgery ed una colostomia.

    Purtroppo i medici sono regolati dalle assicurazioni.

    Errori per la dispensa di medicinali in ospedale l’ho ritrovata anch’io, una delle ragioni per cui stavo all’ospedale quasi 24 ore al giorno.

    Ciao, Anita

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Si vede che erano un convoglio e un autista antisemiti….
    Siamo oltre la vergogna e la follia, da un bel pezzo.
    p. n.
    ————————————–
    Israele colpisce convoglio Onu con aiuti, morto l’autista

    L’aviazione israeliana ha colpito un mezzo delle Nazioni Unite impegnato nella consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza: l’autista del mezzo è rimasto ucciso, secondo quanto confermato da fonti dell’Onu. Il portavoce dell’organizzazione internazionale, Adnan Abu Hasna ha detto che l’incidente ha avuto luogo durante la pausa di tre ore dei bombardamenti, dichiarata da Israele per consentire la consegna degli aiuti. Il mezzo colpito portava le insegne e la bandiera dell’Onu quando è stato colpito nel nord di Gaza.

  26. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Io penso che Israele consideri ormai apertamente l’ONU un nemico. Ne ha gia’ colpito una scuola, gli ospedali ambulanti, ora il camion dei rifornimenti (durante le 3 ore di pausa), oltre a pulirsi il sedere con le risoluzioni ONU. A questo punto, l’ONU, ovvero la comunita’ internazionale da esso rappresentata, dovrebbe trarre le conclusioni e prendere finalmente delle serie iniziative politiche, anche contro i vari veti americani e filo-sionisti.

  27. Vox
    Vox says:

    Una delle maggiori cause di complicazioni e’ che mandano i pazienti a casa troppo presto.
    @ Anita

    Questa e’ ormai una pratica consolidata.
    Per risparimiare.

  28. Anita
    Anita says:

    Piovono rockets anche dal Libano.

    Lebanese militants fired at least three rockets into Israel early Thursday, threatening to open a new front for the Jewish state as it pushed forward with a bloody offensive in the Gaza Strip that has killed nearly 700 people.

    Two people were lightly injured, and the rockets that exploded in Israel’s north raised the specter of renewed hostilities with Hezbollah, just 2 1/2 years after Israel battled the guerrilla group to a 34-day stalemate. Hezbollah started the 2006 war as Israel was battling Palestinian militants in Gaza.

    No group claimed responsibility and Lebanon’s government, wary of conflict, quickly condemned the rocket fire. Israel fired mortar shells into southern Lebanon in response.

    For a second straight day, Israel said it suspended is Gaza military operation for three hours to allow in humanitarian supplies.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x L’imbecille signor P.

    Cito da Wikipedia:
    “Altri esponenti dell’amministrazione Bush hanno stilato elenchi di presunti nemici dell’America, in genere come estesioni dell'”Asse del Male” originale. Il 6 maggio 2002 il Sottosegretario di Stato John R. Bolton fece un discorso intitolato “Beyond the Axis of Evil” (“oltre l’Asse del Male”), citando altri tre “stati canaglia” come amici del terrorismo e in grado di creare armi di distruzione di massa: Libia, Siria e Cuba. In seguito a questo discorso, seppure meno noto, l’Asse del Male viene quasi sempre citato in questo senso esteso”.

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    xTUTTI (eccetto il signor P.)

    “Inventare l’asse del male. La verità su Iran, Siria e Corea del Nord ”
    di Cumings Bruce, Abrahamian Ervand, Ma’Oz Moshe.

    Descrizione
    In “Inventare l’Asse del Male” tre stimati esperti analizzano le realtà di questi stati e dei loro popoli, mettendo a confronto la propaganda bellica con l’evidenza dei fatti. E per ognuno dei tre illustrano la storia, la politica interna ed estera, i precedenti interventi bellici o di intelligence da parte di paesi stranieri. Il libri dimostra come la verità sia molto più complessa della visione che offrono i media e i politici, e costituisce un importante strumento critico e informativo. Essenziale rispetto alla comprensione degli scenari internazionali presenti e futuri.

    * Editore: Nuovi Mondi Media
    * Data di Pubblicazione: 2005
    * ISBN: 8889091266
    * ISBN-13: 9788889091265
    * Pagine: 247

    http://www.libreriauniversitaria.it/inventare-asse-male-verita-iran/libro/9788889091265

  31. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x L’orrenda pantyegana … che ogni tanto fa capolino dalla sua lurida fogna.

    Perché aspettare a Ghilchin??? Ad una delle tue visite in Italia ci dovevamo incontrare alla “Cecinella” non ricordi!!??
    Aspetta, aspetta, aspetttttaaaa ….. giorni e giorni ma della pantegana non ho visto ne il grugno ne la coda merdosa.
    Solo saltuarie e dissimulate presenze cibernetiche, peraltro di facile individuazione a causa del fetore che la tua pestilenziale presenza spande per tutto il web.
    Ciao Cretinetti, e non ingozzarti di spinaci.

    Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i

  32. alex
    alex says:

    Eccone un altro che non si decide ad usare le pagine della Storia al posto della carta igienica; ma chi è ‘sto Vassalli che continua a fare “…sempre riferimento ai tempi che furono, come forma mentis, trascurando una visione della realtà che non sia quella apparente ad uso del pubblico o paragonata appunto ai tempi che furono…”?
    – – – – – – – –
    Una proposta di legge assegna lo status di combattente a chi aderì a Salò
    Intervista a Giuliano Vassalli, presidente emerito della Corte Costituzionale
    “Nessun riconoscimento ai repubblichini
    Erano e restano nemici dello Stato”
    http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/proposta-rsi/proposta-rsi/proposta-rsi.html

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    insomma il destino dei palestinesi deve (DEVE) essere sempre e solo quello di prenderle.
    Se piovono bombe (al napalm, al fosforo bianco, a frammentazione ecc.) va bene ma se piovono razzi è un’aggressione.
    Quanti pesi e misure ci sono in Usaegetta? U.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    15:32 Agenzia umanitaria dell’Onu sospende operazioni a Gaza

    Un’agenzia umanitaria dell’Onu ha deciso di sospendere le operazioni a Gaza per il pericolo di attacchi da parte delle forze israeliane.

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    15:05 Msf: “Tregua irrisoria, medici bloccati”

    Un milione e mezzo di palestinesi nella Striscia di gaza, di cui la metà bambini, sono attualmente preda di proiettili e bombardamenti incessanti”. E’ la denuncia di Franck Joncret, capo missione di Medici Senza Frontiere: “chi poteva credere che un simile rullo compressore potesse risparmiare i civili, a cui è impedito di fuggire e che si ritrovano ammassati in un’enclave fortemente popolata”. Le equipe mediche continuano a incontrare difficoltà enormi per portare loro assistenza. “La comunità internazionale non può accontentarsi di tregue parziali,- aggiunge l’organizzazione- largamente insufficienti per portare un’assistenza vitale alla popolazione”.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    14:42 Human Rights Watch: “Israele ed Egitto aprano i confini”

    Israele ed Egitto dovrebbero aprire i loro confini con Gaza per permettere a civili e feriti di abbandonare le zone di guerra. La richiesta arriva da ‘Human Rigths Watch’ e suona come un vero e proprio appello. Fred Abrahams, portavoce dell’organizzazione umanitaria, ha dichiarato che “in questo momento non esistono posti sicuri per i civili e per i feriti di Gaza, ed è d’obbligo non chiudere i confini per consentire di sopravvivere a coloro che tentano di mettersi in salvo”.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    13:15 Amnesty: “Ue faccia di più per la crisi umanitaria”

    Amnesty international ha sollecitato i ministri degli Esteri dell’Unione europea in riunione a Praga a compiere tutti gli sforzi possibili per fare pressioni su Israele affinchè ponga fine agli attacchi diretti contro i civili o gli edifici civili nella Striscia di Gaza o agli attacchi sproporzionati, e permetta l’accesso umanitario estremamente necessario nella regione. In una lettera inviata alla troika dell’Ue al suo ritorno dal Medio Oriente, Amnesty International ha espresso particolare preoccupazione per il fallimento dell’Ue, finora, nel giocare un ruolo decisivo presso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto all’Ue di lavorare attivamente con tutti i membri del Consiglio di Sicurezza affinchè sia immediatamente attuata una tregua umanitaria.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    13:07 Frattini: “Grave lancio razzi, Israele non faccia rappresaglie”

    Il lancio di razzi dal Libano verso Israele è un “fatto grave” e l’auspicio è che l’episodio “non conduca a rappresaglie, cosa che Israele non sembra voler fare” al momento. Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato a SkyTg24 l’attacco che ha colpito stamane la città della Galilea, Nahariya. Da Praga, dove si trova per partecipare alla riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Ue, Frattini ha spiegato che “la situazione richiede la massima attenzione”. “Si tratta di razzi che certamente non
    sono stati sparati da Hezbollah: questa è l’opinione del generale (Claudio) Graziano e di (Fouad) Siniora”, ha aggiunto, spiegando che “le truppe di Unifil sono in condizione di massima vigilanza”.

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    13:04 Times rilancia: Israele usa proiettili al fosforo bianco

    Il Times di Londra rilancia: Israele sta usando proiettili al fosforo bianco – vietati da accordi internazionali in zone popolate da civili – nella sua offensiva a Gaza, e questo uso viene ora provato dalle ustioni sui corpi di vittime palestinesi e da immagini di tali munizioni che compaiono in foto delle stesse forze armate israeliane. Il quotidiano pubblica in particolare una foto dei presunti proiettili al fosforo bianco – di colore azzurro chiaro, contrassegnati dalla sigla M825A1, di fabbricazione americana – con un militare che ne sta maneggiando uno. Le munizioni vengono usate per creare schermi fumogeni a protezione delle truppe, ma la densità abitativa di Gaza rende probabile che il fosforo – che a contatto con la pelle prove gravissime ustioni, perchè è difficile da spegnere – finisca per colpire anche i civili.

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    12:26 Croce Rossa: “A Beit Lahiya cadaveri per le strade”

    Cadaveri, a decine e decine, giacciono sulle strade e i feriti muoiono davanti gli occhi dei soldati israeliani che a distanza di pochi metri non fanno niente per soccorrerli”: è solo una delle frasi del drammatico racconto di Ayad Nasr, portavoce della croce rossa internazionale riuscito ad entrare a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, dove infuriano da giorni i combattimenti tra le forze speciali israeliane e i miliziani palestinesi. In collegamento telefonico con la tv satellitare araba Al Jazeera, il rappresentante dell’organizzazione umanitaria ha lanciato “un pressante e urgente appello alle autorità israeliane per permettere alle nostre auto ambulanze di entrare nelle zone di Abraj Al Awda e Abraj Sheikh Zaid per raccogliere i feriti che molti di loro sono morti perchè nessuno ha prestato loro soccorso”.

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    12:17 Carter: “La guerra poteva essere evitata”

    “La devastante invasione di Gaza da parte degli israeliani poteva essere facilmente evitata, lo so per coinvolgimento diretto”. Così scrive in un commento sul Washington Post Jimmy Carter, l’ex presidente americano che guida il Carter Center, l’associazione impegnata in tutto il mondo per la pace ed attività umanitarie, ricordando la sua missione lo scorso anno qualche mese prima che fosse poi dichiarata la tregua di sei mesi con la mediazione egiziana. E rivelando di aver cercato “con un altra visita in Siria a metà dicembre di far sì che la scadenza dei sei mesi fosse estesa”.

  42. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Cosa diavolo capisce?
    Ho citato i missili provenienti dal Libano solo perche’ se Hezbollah si unisce con Hamas…la situazione peggiorera’.

    Chi ha parlato di napalm, al fosforo bianco, a frammentazione ecc. ???
    Reuters ???

    Anita

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    dal post 135 al post 142: TUTTI ANTISEMITI? Dalla Croce Rossa a Certer? Dal Times ad Amnesty e Human Rights?
    Tutto il mondo antisemita? Compresa una bella fetta di israeliani e di ebrei nel mondo?
    Mio Dio, che tragedia spaventosa, che disperazione… Oltre agli esseri umani, viene massacrata anche la ragione, il raziocinio. Il sonno della ragione genera mostri, come è noto. Però è meno noto che i mostri generano a loro volta il sonno della ragione.
    Scusatemi.
    pino

  44. Rachamim
    Rachamim says:

    xNicotri post 57
    desideravo risponderle,per forse capirne un pò di più , con un post , su un’intervista a Eli Amir,un Israeliano che per 50 anni si batte per la pace e la comprensione tre Israeliani e palestinesi.
    Lo farò spero, più tardi. Per me questi giorni, a due mesi dalla pensione, mi sembrano gli ultimi due mesi di vita militare, non vogliono passare e lo stress è insopportabile. Ce la farò? Vedremo…….


    X quelli che leggono il blog assiduamente.
    Il 31 Dicembre, scrissi supergiù cosi :-” xAZ e Faust: Nonostante tutto ,auguri di un sereno anno nuovo anche a voi”

    Per risposta , AZ rispose:-” Io ai suoi auguri non ci credo, dunque per l’anno nuovo le auguro tutto il male di questo mondo”

    .
    Se non ci credeva,anche lui avrebbe potuto scrivere :-” Buon anno anche a lei”

    Se io avessi scritto “Buon Anno” con una cattiva coscienza, avrei interpretato automaticamente anch’io il contrario di quello che avevo scritto io stesso. Questo mi sembra chiaro.

    Nicotri nella sua lungimiranza, ha cancellato tutti e due i post.
    Non ho avuto niente in contrario e non ho reagito.


    Io credo nell’ UOMO , cosi nell’ultimo post di Nicotri quando lui scrive che gli faccio” tenerezza”, penso per la mia testardaggine,
    non capisco “diprezzo” ma “tenerezza”, e se alla fine si è concedato con “un abbraccio”non capisco “abbraccio mortale” ma semplicemente “un abbraccio”
    Penso che Nicotri abbia imparato a conoscermi, più di quanto io mi possa immaginare.
    Sono stato sempre sincero e schietto, sono molto contento di essere cosi, e per quanto la” pistola” ecc. era solo una storiella per voler comparare la frase di Nicotri ” lei capisce molto poco di Ebraismo”

    Ora cosa succede……quando il tempo degli degli auguri è oramai passato da un pezzo ed accortosi che il suo post era stato cancellato, AZ risponde ad un mio post ieri l’altro , rinnovandomi gli auguri ,”perchè ci teneva tanto”, questa volta cosi:-” Le auguro per il nuovo anno tutto il bene e tutto il male possibile”
    Ha camuffato un pò, ben sapendo quello che voleva dire, nella speranza che questo restasse nero su bianco.
    Nicotri però , ha capito l’antifona ed ha cancellato anche quello.

    Non so a cosa possa portare, come facciamo certe volte noi uomini, nascondere la spazzatura sotto il tappeto.

    Io ,uomo d’altri tempi, ho scoperto le mie carte.
    E tu, infamone di un AZ (alla romana) le tue carte quanto le scopri?
    Rodolfo

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita (e x Uroburo)
    A proposito delle “atomiche” della Corea del Nord e degli accordi mancati con gli Usa (e del vero Asse del Male).

    Il mese prima delle elezioni Usa il generale Jo Myong Rok, cioè l’autorità più potente della Corea del Nord, l’uomo che presiedeva al complesso che produceve e vendeva missili, ha fatto visita a Clinton alla Casa Bianca. Nell’occasione è stato scritto di comune accordo un impegno in base al quale “nessuno dei due governi vuole avere intenzioni ostili nei confronti dell’altro”. E per la fine di ottobre era stato fissato un viaggio impensabile, quello del segretario di Stato Madeleine Albright a Pyongyang per trattare direttamente con Kim Jong Il e fissare la data del summit nella stessa Pyongyang tra Clinton e Kim. Nel corso del summit era previsto che sarebbe stato firmato un accordo per l’acquisto da parte degli Usa di TUTTI i missili a gittata intermedia e lunga esistenti in Corea del Nord.

    A bloccare tutto appena insediatosi è stato il funesto neopresidente Bush, che nel marzo del 2001 trattò a pedate anche il presidente della Corea del Sud, Kim Dae Jung, fresco Premio Nobel per la pace e desideroso di accordi e ricomposizione con il Nord. Bush zittì anche Colin Powell, reo di avere osato dire che la nuova amministrazione avrebbe continuato le trattive con la Corea del Nord là dove le aveva lasciate l’amministrazione Clinton.

    I giornalisti mascalzoni che più hanno creato allarmismo sulle “atomiche” coreane si chiamano David Sanger e Thom Shanker, del New York Times. Particolarmente cialtroni gli articoli dell’agosto 1998 e del 19 luglio 2003, con notizie smentite dai controlli sul campo in Corea del Nord non solo nel complesso di Yongbyon.
    Del resto sempre il New York Times del 20 luglio 2003 pubblica una dettagliata inchiesta di Judith Miller composta da 34 paragrafi dove dimostra come i servizi segreti americani in fatto di siti iracheni con “armi di distruzione di massa” spesso “sbagliavano clamorosamente” e “giorno dopo giorno”. Guarda caso, il paragrafo che più dettagliava l’ottusità dei fallimenti informativi degli americani nel mandare in giro le squadre di controllo in territorio iracheno, è solo il 30°: relegato nascosto a pagina 12! Leggendolo, si capisce il perché…

    A rovinare la politica (non solo) estera degli Usa, regalandoci anche la guerra in Iraq, che – noti bene – dura ormai da più anni di quella del Vietnam e si configuta ormai con esiti stanziali di tipo coreano, è stato il “Vulcan Group”, come era chiamata l’accolita composta da Rumsfeld-Cheney-Wolfowitz-Perle-Bolton. Se c’è stato un Asse del Male, questo è stato proprio l’accolita di bugiardi e malfattori del “Vulcan Group”, gentaglia che Bush ha “promosso” spostandola quasi tutta altrove dopo i loro fallimenti anziché mandarli sotto processo.

    Come vede…
    Mi scuso se non le ho detto queste cose ieri, come le avevo promesso, ma è stata una giornata difficile.
    Un saluto.
    pino

  46. Linosse
    Linosse says:

    Dal commento di Pino Nicotri nel 164
    Se il sonno della ragione genera mostri
    60 anni di sonnecchiamento ed intorpidimento mondiale ,punteggiato da occhiate ammiccanti e benevoli dei più responsabili artefici delle anomalie politiche “costruite” (attraverso una mirata propaganda)ad arte , ci hanno condotto a nasconderci la realtà , sostituendola con una distorta visione dei fatti.
    Adesso raccogliamo i tragici risultati che abbiamo sotto gli occhi in modo più evidente queste ultime settimane.
    Dagli incubi si esce SVEGLIANDOSI.
    L.

  47. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari amici,

    sono sempre stato un appassionato di “storie” per bambini!
    E’ innegabile che in questo campo Edith Nesbit è stata un’affemata autrice di testi per ragazzi.
    In uno dei suoi più famosi “La Città dei ragazzi”si narra di certe antiche “profezie” che predicono la comparsa di un liberatore e di un distruttore.Ci sono varie forze malefiche in libertà su questa terra, è sconfiggerle è compito del liberatore.
    Ovvio che il distruttore si opporrà al liberatore, dando aiuto alle forze delle tenebre.
    L’eroe di questa storia Philip combatte e dopo varie peripezie viene acclamato come “il liberatore”.
    Il distruttore viene scoperto e guarda caso si scopre che era “la bambinaia”,donna di bassa estrazione che Philip aveva sempre odiato ,ovviamente.
    Al processo ecco come si difende la Vecchia strega”…

    Voi non capite,non siete mai stati servi,non avete mai visto gli altri prendere tutto il meglio, e voi gli avanzi:
    Cosa pensate che si provi sapendo che il solo esser nati in una residenza signorile invece che in una casa per “operai”,per esser allevati come signorine ed avere calze di seta traforate ?..

    Due morali per questa storia…
    In un mondo ingiusto i ruoli del liberatore e del distruttore diventano ambigui..!

    In un mondo come questo ,lasci a voi decidere…
    (ovviamente una facile interpretazione e che la Vecchia bambinaia, di bassa estarzione sociale, non lavura abbastenza e la sua è soltanto per gelosia..ovviamente..

    piaciuta la storiella per bambini ??

    servus

    cc

  48. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Nicotri

    Scopro ora dal post di Rachamim, n°157 che, a suo dire, avreste cancellato alcuni miei post in cui auguravo al suddetto [tutto il male possibile] se questo è stato quei post non erano miei ma dei volgari falsi, (non sarebbe del resto la prima volta), in alternativa è falso chi dice questo.
    Ne vorrei conferma perché l’unico post REALMENTE MIO in cui parlo di auguri è il n°215 – AZ Cecina Li { 23.12.08 alle 0:34 } che è ancora al suo posto, in quel posto, quello dove dopo aver parlavo delle origini delle reazioni violente dei palestinesi concludevo con :

    Anche da parte mia AUGURI DI BUONE FESTE A (quasi)TUTTI.

    Rigorosamente esclusi i falsificatori di nick e mail e quant’altro, quelli che le donne devono stare tutte a gambe larghe esclusa sua madre altrimenti s’incazza ed i vigliacchi che minacciano senza avere neppure il coraggio di mandare una e mail. A quelli auguro solo tutto il male che si meritano, niente di più ma niente di meno.
    Quindi non tutto il male possibile ma il ben diverso solo “tutto il male che si meritano”
    Appunto, esattamente quelli che si meritano, senza sconti per i figli prediletti.
    Bugie ,bugie piccole piccole con le gambette corte corte ..

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i

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