La sempre più vergognosa mattanza contro Gaza e la nostra sempre più vergognosa ipocrisia (per giunta natalizia….)

“Nessun Paese può accettare di vedere dei missili piovere sulla testa dei suoi cittadini. Se accadesse a me, farei di tutto per impedirlo e mi aspetto che Israele agisca allo stesso modo”. Questo ha dichiarato a luglio in una intervista al New York Times Obama Barak, il presidente degli Stati Uniti in procinto ormai di insediarsi. E questa sua frase viene sbandierata oggi da chi vuole giustificare a tutti i costi la mattanza israeliana contro i palestinesi ammassati da decenni a Gaza come bestie, e trattati da sempre come bestie. Anzi, “come cani”, cioè esattamente come il generale Moshe Dayan, eroe nazionale israeliano, aveva promesso che sarebbero vissuti i palestinesi che non se ne fossero andati via dalla cosiddetta Terra Promessa, quella che i cristiani chiamano Terra Santa e che in realtà è solo Terra Maledetta, se non ormai Stramaledetta.
Il problema però è che la frase di Obama legittima anche il terrorismo di Hamas e la ribellione armata dei palestinesi in genere, compresi quelli che Hamas la detestano e la combattono. La bella affermazione di Obama, di sicuro effetto, non può certo essere valida solo a partire dalla data di calendario che a noi fa più comodo: o è valida sempre o non è valida mai, altrimenti – come in effetti accade – siamo alle solite, siamo cioè ai soliti due pesi e due misure. Ovvero alla solita legge del più forte. Obama infatti non può certi riferirsi solo ai cosiddetti missili Qassam – proiettili in realtà di grande imprecisione e inefficacia – che gli scherani di Hamas, organizzazione a suo tempo finanziata da Israele per indebolire Arafat, si accaniscono a lanciare sulla cittadina di Sderot secondo una logica che è fallimentare e suicida sia dal punto di vista militare che dal punto di vista politico. Da ben prima che Hamas iniziasse i suoi lanci dalla Striscia di Gaza erano e sono tuttora i palestinesi a doversi sorbire i lanci dei missili sparati dagli elicotteri militari israeliani, e assai più micidiali dei Qassam.

Si trattava – e si tratta ancora – dei missili sparati per portare a termine i cosiddetti “omicidi mirati”, cioè per uccidere illegalmente, vale a dire criminalmente, qualche sospetto “terrorista” senza che nessun tribunale avesse mai provato che fosse davvero un terrorista, colpevole di alcunché, e stabilito la condanna. Condanna che peraltro non può essere a morte perché in Israele la condanna a morte non esiste, tant’è che la criminale pratica degli “omicidi mirati” è condannata dall’Onu e dalla stessa associazione degli avvocati israeliani. Sta di fatto che per uccidere – illegalmente – un “terrorista” i razzi israeliani di solito ammazzano anche i passanti, i vicini di casa e altri che non c’entrano assolutamente nulla, in specie bambini e donne. Se fossero gli arabi, o gli stessi palestinesi, a ricorrere alla pratica degli “omicidi mirati” per eliminare qualche “terrorista” israeliano o i “coloni” – utilizzati dai governi israeliani per rubare la terra ai palestinesi, frantumarne il territorio e spingerli all’esasperazione per poterli meglio bastonare – allora l’intero Occidente, sempre virtuoso a senso unico, insorgerebbe come un sol uomo. Poiché si tratta invece di palestinesi, per giunta spesso islamici, allora chi se ne frega…. Basta qualche protestina tra una fetta di panettone e l’altra. Più la carità pelosa di qualche “aiuto umanitario”, che il governo israeliano a volte lascia passare perché così può apparire caritatevole anziché macellaio, in modo da poter meglio condurre l’asfissia e l’espulsione del milione e mezzo di non ebrei della Striscia di Gaza. In attesa di poter fare altrettanto con l’altra massa di non ebrei della Cisgiordania. Sono forse ebrei? No, e allora che vadano a farsi fottere…. Se non sono ebrei, che diritto hanno a vivere sulla loro terra? Se non sono ebrei, che diritto hanno di restare sulla terra che è dei loro padri e dei loro avi da secoli? Nessuno, chiaramente! Se almeno fossero ebrei falashà, cioè etiopi, allora li si potrebbe salvare dalla fame trasportandoli a decine di migliaia in Israele, ma poiché si tratta solo di palestinesi, non ebrei, allora è giusto, santo e buono che – viceversa – vengano cacciati, sradicati dalla propria terra, buttati fuori anche dalla Palestina. Come del resto predicano non solo i ridicoli eppur governativi, anche se piuttosto fascisti, partiti ultrareligiosi, ingordi di privilegi come la nostra Chiesa, ma lo predica anche il partito Israel Beitanu, capitanato dall’immigrato russo Avigdor Lieberman. Il  cui dna peraltro, come del resto quello degli ebrei ashkenazi, di ebraico ha piuttosto poco, sicuramente meno di quello degli stessi palestinesi, i quali altro non sono se non i poveri disgraziati ebrei di una volta rimasti in Palestina fin dal tempo dei Romani. Anziché iniziare anche loro la Diaspora 2000 anni fa l’hanno iniziata 60 anni fa, presi a calci in culo e fucilate in faccia non dai Romani, ma  dai sionisti arabofobi.  Da notare che questo discorso sul dna non lo ha fatto un “terrorista”, bensì il molto ebreo rabbino di Venezia: in una intervista che è comparsa anche sul mio blog a L’espresso.
Come dimostra anche Obama, il Kennedy nero che anziché la disastrosa guerra al Vietnam innescherà probabilmente una disastrosa guerra all’Iran, della verità abbiamo sempre un concetto a senso unico. Non solo da due pesi e due misure, ma da elastico delle mutande, allargabile o restringibile a proprio piacimento. Solo che ormai l’elastico è slabbrato, e le mutande – e molto altro – sono sporche. Molto sporche. Lo dimostra quanto meno il fatto che la rappresaglia a base di missili sparati dagli elicotteri scattava anche quando sia Al Fatah di Arafat che Hamas rispettavano le tregue al punto da venire elogiati. Era infatti un modo per costringere i palestiensi a reagire, per poi poterli accusare di terrosrimo e quindi bastonare ancor più a sangue. “Vivrete come cani”, prometteva Dayan. Appunto.
Parliamo di Striscia di Gaza – e mi pare che oggi ne abbia parlato in S. Pietro anche il papa – senza neppure renderci conto che c’è da arrossire e vergognarci già solo per il termine. Un milione e mezzo di persone ammassate in una Striscia… Pare sia la più alta concentrazione di abitanti del pianeta. Pensiamo un po’ cosa succederebbe se a dover vivere in una Striscia fossero un milione e mezzo di italiani. O di israeliani. O di tibetani. Scoppierebbe un pandemonio. Invece, tra una fetta di panettone, un po’ di cioccolata dell’uovo di pasqua e un bagno a mare d’estate, trattandosi di palestinesi ce ne fottiamo. E, visto che vivono su una Striscia, lasciamo che vivano strisciando…. In un lago di sangue, ormai. L’ideale per il tito al piccione. Lo stesso parroco cattolico di Gaza City grida inutilmente che quella di questi giorni “natalizi” non è una guerra, ma solo un massacro di civili unilaterale. Anzi, c’è pure chi accusa i palestinesi di non avere messo la testa a posto e calato le brache dopo che Israele gli ha fatto l’elemosina di avergli restituito la Striscia…. Avrebbero dovuto accontentarsi di starsene a strisciare nella Striscia dopo che i coloni, ignobili residuati del nostro colonialismo fatti passare quasi per santi pionieri, sono stati fatti sloggiare. Continuiamo a far finta di non sapere che gli “insediamenti”, come ipocritamente definiamo i furti di terra palestinese (e di fonti di acqua palestinese) a favore dei coloni, continuano e anzi si moltiplicano in Cisgiordania….
In una settimana la giusta e santa mattanza di palestinesi ha fatto oltre 400 morti e migliaia di storpi, molti dei quali creperanno “come cani” per l’impossibilità di curarsi. Forse è un terrorista e un “antisemita” anche il parroco di Gaza City, viste le parole di condanna da lui usate contro gli israeliani. Se gli oltre 400 morti ammazzati fossero cittadini israeliani, per mano – che so – araba o iraniana o palestinese, sarebbe già scoppiata la terza guerra mondiale, dal New York Times al Corriere della Sera e Repubblica si sarebbero elevate alte le grida e le urla interventiste. Invece sono solo palestinesi… perciò, tra una fetta di panettone, un brindisi e un po’ di lenticchie con lo zampone, brindiamo al santo Natale e all’anno nuovo. I Palestinesi? Che crepino! Cin cin. Un brindisi. Prosit.
Una delle cose più orribili della nostra ipocrisia è il far finta di nulla di fronte al “normale” ammazzamento di 10, 20. 50, 100, 400 palestinesi in operazioni di fatto solo di polizia. Il tutto sulla pelle di un paio di milioni di esseri umani, in gran parte donne e bambini. Come a dire che la polizia francese o italiana facesse dai 200 a varie migliaia di vittime in ogni intervento contro i dimostranti a Parigi o a Roma! Non tollereremmo neppure accoppassero anche solo 10 persone, tant’è che per il morto del G-8 di Genova ancora ci sdegniamo e protestiamo nonostante andasse all’assalto spranga in mano di un giovane carabiniere chiuso in una camionetta. Com’è che invece i palestinesi non possono neppure lanciare sassi contro quelli che NON sono i loro carabinieri, ma i molto duri militari occupanti la loro terra da decenni, senza rimetterci la pelle a grappoli e senza che noi si faccia mai neppure una piega? Quando anziché lanciare missili lanciavano pietre, nella prima Intifada, l’ordine impartito ai militari israeliani era di spezzargli le ossa delle braccia, come mostrò un terelgiornale subito accusato dal solito canagliume di essere “antisemita”. Per non parlare dell’ordine  di sparare in testa ai feriti per “controllare se è morto”! Un ordine proprio da nazisti, saltato fuori – in Italia venne
rivelato da Repubblica – solo perché il solito immancabile imbecille in divisa lo ha applicato alla lettera, cioè anche contro un militare israeliano ferito, fulminandolo.

Per ammazzare un dirigente di Hamas, oltretutto senza nessun processo e senza che nessun tribunale lo abbia condannato a morte, pena che in Israele semplicemente non esiste, il governo israeliano non ha esitato ad uccidere altre 14 persone, compresi ben 10 dei suoi figli. Che orrore! Che inimmaginabile vergogna e disonore! Ho letto di una donna cui sono state massacrate cinque figlie in un sol colpo. Di missile. Israeliano. Che infamia! Se qualcuno si illude che le belle parole di Obama si possano utilizzare a senso unico, quasi che gli israeliani siano persone e i palestinesi bestie o “come cani”, o che lo siano gli arabi e i musulmani in generale, temo che si illuda. Noi possiamo imbottirci di panettone e ipocrisia quanto vogliamo, ma la Storia prima o poi non fa sconti a nessuno e presenta il conto. Dio non paga il sabato…
Una delle cose più merdose dei nostri mass media è il mostrare i soldati dei carri armati israeliani che leggono piamente la bibbia all’ombra dei santi cannoni. O che si abbracciano giulivi in vista dell’”attacco di terra ormai imminente”, come ormai titolano i nostri giornali con evidente nostalgia dell’”Arrivano i nostri!” dei pessimi e razzisti film “di indiani” che quando eravamo bambini ci hanno inculcato le tossine del razzismo senza che neppure ce ne accorgessimo. I militari che vanno alla mattanza palestinese leggendo la bibbia sono pii, un po’ come i Wolfowitz e i vari mascalzoni teocon che la leggevano alla Casa Bianca tra un inganno e l’altro per poter fare carne di porco degli iracheni. I musulmani che imbracciano il mitra e leggono invece il corano sono ovviamente solo e sempre terroristi…. Ma davvero pensiamo di risolvere tutti i problemi così? Che follia!
Che lo Stato di Israele faccia la sua politica, sporca e lorda anche di sangue come la politica di tutti gli Stati, a partire dalle monarchie saudite e dalle dittature “anticomuniste” che abbiamo foraggiato in tutto il mondo, non è cosa che possa sorprendere più di tanto: anche gli israeliani, ebrei o musulmani che siano, mangiano e bevono, dormono, sudano, scopano, cacano e pisciano esattamente come tutti gli altri esseri umani del vasto mondo, noi compresi. Ma che a trascinare Israele – e non solo Israele – in questa nuova atroce avventura siano omuncoli come Olmert e i vari altri boss dello Stato e della politica travolti da scandali di lega sempre più bassa, compreso un capo di Stato pluri stupratore, è un ulteriore elemento da tregenda in quella che è già una tragedia. Per non parlare del luridume di usare la guerra, o meglio la mattanza di Gaza, per vincere le elezioni imminenti. Se questi sono “laburisti”…. Povera Israele. E credo sia stolto sbandierare il fatto che la quasi totalità della popolazione applaude e vuole “l’attacco a Gaza”. Così temo si faccia il gioco di chi poi potrà dire che “nessuno è innocente”. Cosa che peraltro noi già diciamo da sempre dei palestinesi: “Tutti terroristi!”, mi gridava paonazzo in volto a Telelombardia in una pausa di una trasmissione condotta da Davìd Parenzo l’europarlamentare Roberto Speroni, della Lega Nord, felice come una Pasqua perché un missile sparato da un elicottero, forse sfuggito al conteggio di Obama, aveva accoppato il paralitico Yassin, capo carismatico di Hamas, più qualche suo figlio e qualche passante. Così, tanto per gradire e fare buon peso… Qualche palestinese in meno, cosa volete che sia!
La politica di Israele è fin troppo chiara, come hanno dimostrato i suoi giornalisti, i suoi intellettuali e i suoi giovani più coraggiosi: l’obiettivo è distruggere man mano tutte le strutture portanti della società palestinese, distruggerne man mano qualunque struttura di governo, prima quella di Arafat foraggiando Hamas e sabotando gli accordi di Oslo pur avendoli sottoscritti, poi distruggere l’Autorità nazionale palestinese assediandone il governo a Ramallah, ovviamente accusato in blocco di terrorismo, logorare il più possibile il presidente democraticamente eletto Abu Mazen fino a rendere inevitabile che Hamas ne prendesse il posto, affamare il più possibile e rendere disoccupata il più possibile la popolazione palestinese, disgregarne il più possibile il territorio con gli “insediamenti” dei coloni, da spostare da est a ovest o da sud a nord, ma comunque incrementandoli, in modo da continuare a stritolare il territorio e l’identità palestinese anche con la demolizione della sua agricoltura.  La politica dei governi israeliani è la stessa degli europei prima e degli americani dopo nel nord America: ridurre i nativi nelle riserve. E’ stata anche la politica dei bianchi in Sud Africa, dove però è fallita miseramente data la sproporzione numerica tra bianchi e neri. Perché una politica destinata prima o poi al fallimento venga perseguita con tanto accanimenti in Israele non è agevole comprendere. Non riesco a credere che il petrolio arabo e iraniano sia motivo sufficiente per una carneficina che dura da 60 anni sulla pelle anche degli israeliani, pur se certo non solo sulla loro pelle. La grande finanza internazionale, guidata da quella di New York, ha piani grandiosi di penetrazione nell’intero Medio Oriente, sperando nel crollo prima o poi di regimi e monarchie odiose o comunque superate dai tempi. Oppure superabili con una bella guerra “contro il terrorismo” o “contro le armi di distruzione di massa”, che peraltro  anche i sassi sanno che esistono semmai solo in Israele, oppure con una guerra “per esportare la democrazia”, della quale peraltro è dimostrato che non ci frega nulla visto che l’abbiamo abbattuta nell’Iran di Mossadeq e ci siamo ben guardati dall’imporla al Kuwait nonostante gli impegni e le sue promesse quando abbiamo scatenato una guerra per liberarlo dall’Iraq. Ma si tratta di piani di investimento e penetrazione in Medio Oriente realizzabili solo contando i morti da guerra a milioni. Anzi, a decine di milioni se prosegue la rotta di collisione petrolifera con l’evidente scopo di strangolare economicamente la Cina. Dubito però che il conteggio dei cadaveri si svolga sempre e tutto fuori dall’Europa e dall’Occidente in generale.

Che Israele faccia la sua politica non mi meraviglia, in definitiva ne abbiamo viste di ben peggio per mano di cristianissimi governi europei, compreso quello della setssa Chiesa.  Quello che mi fa orrore sono le nostre colpe, la nostra ipocrisia, il nostro usare e giocare cinicamente gli uni contro gli altri, quali che essi siano, per trarre comunque noi un qualche vantaggio. In particolare mi fa orrore la caduta di ogni nostro senso della misura e della decenza, oltre che della umanità. Lunedì 29 dicembre sulla prima pagina de “la Repubblica” si poteva per esempio leggere il titolo di apertura “Gaza, pronto l’attacco di terra”, e nel sommario “Oltre 300 morti, emergenza umanitaria”, mentre a piè di pagina si poteva leggere quest’altro titolo: “Londra, animalisti contro Edoardo  “Il principe picchia i suoi cani” “. Faccenda, questa, cui venivano dedicati ben due terzi dell’intera pagina 14.
Oltre 300 morti palestinesi appaiati a un paio di cani “Labrador neri” – ma inglesi! – “inseguiti con un bastone”…. Dayan nella tomba sarà rimorto dalle risate pensando a quel suo “vivrete come cani”…
Quando si arriva a questo punto, e in quello che fu il giornale di Eugenio Scalfari, credo si possa solo sprofondare. E a proposito di stampa, permettetemi di abusare della vostra pazienza riportando una lettera aperta scritta pochi giorni fa da Mustafa Barghouthi, un medico membro del Parlamento palestinese. Segretario generale del movimento di Iniziativa nazionale palestinese, sostiene la lotta non violenta contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Critica Al Fatah, che accusa di essere un partito corrotto e nepotista, ma anche Hamas, che considera miope e fuori dal tempo. Nel gennaio del 2005 ha partecipato alle elezioni presidenziali come candidato di Al Mubadara, il movimento di Iniziativa nazionale palestinese fondato nel giugno 2002 a fianco di Edward Said, Ibrahim Dakkak, Haidar Abdel-Shafi, ottenendo il 27 per cento dei suffragi e collocandosi al secondo posto dopo Mahmud Abbas (Abu Mazen), candidato di al-Fatah.
Ecco la lettera:

“E leggerò domani, sui vostri giornali, che a Gaza è finita la tregua. Non era un assedio dunque, ma una forma di pace, quel campo di concentramento falciato dalla fame e dalla sete. E da cosa dipende la differenza tra la pace e la guerra? Dalla ragioneria dei morti? E i bambini consumati dalla malnutrizione, a quale conto si addebitano? Muore di guerra o di pace, chi muore perché manca l’elettricità in sala operatoria? Si chiama pace quando mancano i missili – ma come si chiama, quando manca tutto il resto?

E leggerò sui vostri giornali, domani, che tutto questo è solo un attacco preventivo, solo legittimo, inviolabile diritto di autodifesa. La quarta potenza militare al mondo, i suoi muscoli nucleari contro razzi di latta, e cartapesta e disperazione. E mi sarà precisato naturalmente, che no, questo non è un attacco contro i civili – e d’altra parte, ma come potrebbe mai esserlo, se tre uomini che chiacchierano di Palestina, qui all’angolo della strada, sono per le leggi israeliane un nucleo di resistenza, e dunque un gruppo illegale, una forza combattente? – se nei documenti ufficiali siamo marchiati come entità nemica, e senza più il minimo argine etico, il cancro di Israele?

Se l’obiettivo è sradicare Hamas – tutto questo rafforza Hamas. Arrivate a bordo dei caccia a esportare la retorica della democrazia, a bordo dei caccia tornate poi a strangolare l’esercizio della democrazia – ma quale altra opzione rimane? Non lasciate che vi esploda addosso improvvisa. Non è il fondamentalismo, a essere bombardato in questo momento, ma tutto quello che qui si oppone al fondamentalismo.

Tutto quello che a questa ferocia indistinta non restituisce gratuito un odio uguale e contrario, ma una parola scalza di dialogo, la lucidità di ragionare il coraggio di disertare – non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l’altra Palestina, terza e diversa, mentre schiva missili stretta tra la complicità di Fatah e la miopia di Hamas. Stava per assassinarmi per autodifesa, ho dovuto assassinarlo per autodifesa – la racconteranno così, un giorno i sopravvissuti.

E leggerò sui vostri giornali, domani, che è impossibile qualsiasi processo di pace, gli israeliani, purtroppo, non hanno qualcuno con cui parlare. E effettivamente – e ma come potrebbero mai averlo, trincerati dietro otto metri di cemento di Muro? E soprattutto – perché mai dovrebbero averlo, se la Road Map è solo l’ennesima arma di distrazione di massa per l’opinione pubblica internazionale? Quattro pagine in cui a noi per esempio, si chiede di fermare gli attacchi terroristici, e in cambio, si dice, Israele non intraprenderà alcuna azione che possa minare la fiducia tra le parti, come – testuale – gli attacchi contro i civili.

Assassinare civili non mina la fiducia, mina il diritto, è un crimine di guerra non una questione di cortesia. E se Annapolis è un processo di pace, mentre l’unica mappa che procede sono qui intanto le terre confiscate, gli ulivi spianati le case demolite, gli insediamenti allargati – perché allora non è processo di pace la proposta saudita? La fine dell’occupazione, in cambio del riconoscimento da parte di tutti gli stati arabi. Possiamo avere se non altro un segno di reazione? Qualcuno, lì, per caso ascolta,
dall’altro lato del Muro?

Ma sto qui a raccontarvi vento. Perché leggerò solo un rigo domani, sui vostri giornali e solo domani, poi leggerò solo, ancora, l’indifferenza.

Ed è solo questo che sento, mentre gli F16 sorvolano la mia solitudine, verso centinaia di danni collaterali che io conosco nome a nome, vita a vita – solo una vertigine di infinito abbandono e smarrimento. Europei, americani e anche gli arabi – perché dove è finita la sovranità egiziana, al varco di Rafah, la morale egiziana, al sigillo di Rafah? – siamo semplicemente soli.

Sfilate qui, delegazione dopo delegazione – e parlando, avrebbe detto Garcia Lorca, le parole restano nell’aria, come sugheri sull’acqua. Offrite aiuti umanitari, ma non siamo mendicanti, vogliamo dignità libertà, frontiere aperte, non chiediamo favori, rivendichiamo diritti. E invece arrivate, indignati e partecipi, domandate cosa potete fare per noi. Una scuola?, una clinica forse? delle borse di studio?

E tentiamo ogni volta di convincervi – no, non la generosa solidarietà, insegnava Bobbio, solo la severa giustizia – sanzioni, sanzioni contro Israele. Ma rispondete – e neutrali ogni volta, e dunque partecipi dello squilibrio, partigiani dei vincitori – no, sarebbe antisemita. Ma chi è più antisemita, chi ha viziato Israele passo a passo per sessant’anni, fino a sfigurarlo nel paese più pericoloso al mondo per gli ebrei, o chi lo avverte che un Muro marca un ghetto da entrambi i lati?

Rileggere Hannah Arendt è forse antisemita, oggi che siamo noi palestinesi la sua schiuma della terra, è antisemita tornare a illuminare le sue pagine sul potere e la violenza, sull’ultima razza soggetta al colonialismo britannico, che sarebbero stati infine gli inglesi stessi?

No, non è antisemitismo, ma l’esatto opposto, sostenere i tanti israeliani che tentano di scampare a una nakbah chiamata sionismo. Perché non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l’altro Israele, terzo e diverso, mentre schiva il pensiero unico stretto tra la complicità della sinistra e la miopia della destra.

So quello che leggerò, domani, sui vostri giornali. Ma nessuna autodifesa, nessuna esigenza di sicurezza. Tutto questo si chiama solo apartheid – e genocidio. Perché non importa che le politiche israeliane, tecnicamente, calzino oppure no al millimetro le definizioni delicatamente cesellate dal
diritto internazionale, il suo aristocratico formalismo, la sua pretesa oggettività  non sono che l’ennesimo collateralismo, qui, che asseconda e moltiplica la forza dei vincitori.

La benzina di questi aerei è la vostra neutralità, è il vostro silenzio, il suono di queste esplosioni. Qualcuno si sentì berlinese, davanti a un altro Muro. Quanti altri morti, per sentirvi cittadini di Gaza?”

529 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    La notiza del massacro nella scuola dell’Onu è già nel forum con altre simili, da qualche ora. Qualcuno ha postato ieri anche una serie di link di foto da spaccare il cuore. A chi ce l’ha.
    Un abbraccio.
    pino

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    mica ti stupirai per caso del fatto?
    Mi sembra abbiano appena dichiarato che lo sapevano , ma di li pertivano le armi per i terroristi ONU , pardon Hamas!
    Bisogna solo avere la mente contorta di qualcuno per capire A)L’Egitto tiene duro e non apre le frontiere , perchè è esattamente quello che Israele si prefigge.E cioè una volta di là che sò più di mezzo milioni di profughi, Israele è a posto, colonizza in un battibaleno,con la scusa dei soliti missili-petardo che ovviamente continueranno ad arrivare,visto che Israele non ha MAI accettato truppe ONU di interdizione et Voilà il gioco è fatto ,dopo possono dire di aver ristabilito un certo equilibrio etnico,e i palestinesi che restano possono sembre lavorare nella gestione dei casinò con parecchi intrattenimenti per turisti!
    Questa è la tecnica della colonizzazione!
    L’ONU? ma che gli frega se si sono sempre puliti il culetto con migliaia di dichiarazioni , cosa vuoi che gli freghi..scuola più scuola meno..!

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il suo comparaggio fa schifo ed è una delle ragioni per le quali io abitualmente mi vergogno di essere ittagliano. I razzi di Hamas saranno anche una reazione stupida ma ho più stima di chi accetta di morire in piedi che non dei furbastri mafiosi come lei sempre pronti a calarsi le brache.
    ——
    Il mio comparaggio viene dall’antica saggezza cinese che dice: “se non puoi vincere il tuo nemico, alleati ad esso”, al quale io aggiungerei, conoscendo la mentalità mediorientale ” e cerca di fregarlo”.
    Altre soluzioni non ne vedo, considerato l’andazzo.

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La mia visione della questione palestinese differisce in un particolare sostanziale: io sono convinto che a muovere le fila del comportamento palestinese siano degli ‘squali’ interni alla dirigenza palestinese, non il desiderio di olocausto della popolazione e tutta la retorica che ci si vuol costruire sopra.
    I palestinesi a mio parere sono vittime prima della loro dirigenza, che li usa come carne da macello, poi degli ebrei. Mentre per i duri e puri, il comportamento palestinese è spontaneo ed eroico. Guai a presumere il contrario.

  5. Vox
    Vox says:

    I palestinesi a mio parere sono vittime prima della loro dirigenza, che li usa come carne da macello,
    @Marco

    Ma perche’ la dirigenza palestinese dovrebbe voler usare il proprio esiguo popolo come carne da macello, secondo lei? A me sembra un’idea senza senso.

  6. ségolene
    ségolene says:

    Salve a tutti, arrivo solo ora.
    1)Prima di tutto massima solidarietà a pino, rodolfo stavolta ha davvero esagerato. Va bene esporre le proprie idee, ma reagire così è davvero da incivili.

    2)quoto in toto il messaggio di vox n.479

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma perche’ la dirigenza palestinese dovrebbe voler usare il proprio esiguo popolo come carne da macello, secondo lei? A me sembra un’idea senza senso.
    ——-
    Lo fa tutte le volte che spinge ad una reazione armata contro un avversario troppo più forte, con l’esito scontato di esporre il proprio popolo a rappresaglie feroci.
    I motivi posso essere diversi, dallo sfruttamento degli aiuti umanitari per i propri interessi, alla preminenza politica rispetto a Fatah, sempre in funzione dello sfruttamento economico della situazione.
    Di al Fatah si diceva che era supercorrotta, il che non escludo, visto che la vedova di Arafat ha portato a Londra, almeno così hanno detto i media, qualcosa come una liquidazione di 20 milioni di dollari ( sottratti alla popolazione, ovviamente) e si vocifera di gente palestinese arricchitasi con svariate decine di milioni di dollari. Tutta propaganda israeliana?

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    (ANSA) – LONDRA, 6 GEN – Sono piu’ di 3.000 le persone che nello scorso anno e nella sola Inghilterra sono morte a causa di errori commessi dalla sanita’ pubblica. Secondo i dati raccolti dai liberaldemocratici, i decessi, 3.645 in tutto, rappresentano un aumento del 60% rispetto agli ultimi due anni. Errori di valutazione, nelle diagnosi e nei test sono stati la causa di 156 decessi,mentre 309 persone sono morte a causa di infezioni e quasi 500 pazienti si sono suicidati mentre erano sotto la supervisione dei medici.
    ———–
    Chissà cosa ne direbbe Peter.

  9. mrco tempesta
    mrco tempesta says:

    Niente male come mattanza ad operaa dei medici, in un solo anno. Non credo che gli israeliani abbiano ammazzato in tutto il 2008 una corrispondente quantità di persone.
    Non che nel resto del mondo le cose vadano diversamente.
    La medicina come arma di distruzione di massa?
    I medici peggio degli israeliani?
    Se contano i numeri, direi di si.

  10. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    dopo tutto quel che ne dice, non vedo bene perche’ secondo lei gli ‘specialisti’ (che sanno tutto su nulla) siano piu’ attendibili dei generici. Ricambio l’abbraccio, comunque. I turbinati troppo larghi, dio bono, vogliamo scherzare? chieda una taglia piu’ piccola la prossima volta, perdio. E la suora?!
    Uroburo ha ragione, l’Italia non e’ un paese laico. La distinzione tra classe medica e sacerdotale e’ molto vaga, e le tariffe quasi uguali ( i sacerdoti vanno meglio nel complesso, non scordiamoci dei vescovi e cardinali, concordati, etc). L’Italia e’ un paese medievale, ammiro Uroburo che mi ha aperto gli occhi

    un caro saluto

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    l’unica mattanza in corso e’ quella a Gaza, che a lei sembra andare benissimo.
    Peter pensa che qui le statistiche ci sono, e le pubblicano. Nel Bel Paese se ci provi a chiedere dati, vieni subito messo alla porta. Oppure ti ridono in faccia

    buona fortuna

    Peter

  12. Ele
    Ele says:

    Ho letto di recente che Israele e’ alquanto preoccupata per la crescita demografica dei palestinesi, malgrado le condizioni sempre piu’ difficili in cui vivono.

    L’uccisione di tante donne e di cosi’ tanti bambini comincia a non sembrare piu’ casuale, ma voluta. Colpendo loro, si colpisce il futuro dei palestinesi.

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dai marco e basta,

    abbiamo capito , la colpa qualsiasi cosa succede è sempre dei palestinesi.
    Quando salvi il popolo,condanni i dirigenti,quando condanni i dirigenti,salvi il popolo ad usum et consumun,quello tuo naturalmente che ti deriva dalle tue “avanzate” analisi.

    Guarda faccio un pronostico,se paragoniamo Hamas ad una organizzazzione “paramafiosa”il mio pronostico è :

    Se l’unità d’italia va a farsi fottere come è nelle previsioni, si potrebbe creare una situazione del tipo, il Sud con un governo legittimo regolarmente eletto di stampo mafioso,il Nord non lo so ,ma comunque “potremo sempre bombardare il Sud per le sue ingerenze mafiose al Nord, e voi cari beh,portate pazienza se non siete capaci di darvi una dirigenza degna di questo nome..
    Il Centro non so, cazzi suoi, non è colpa mia se sta lì nel mezzo!Peggio per loro.
    Ti va come personalissima scelta, letta or ora nei fondi del caffè!

    cc

  14. Ele
    Ele says:

    x Marco Tempesta:
    cito: “I motivi posso essere diversi, dallo sfruttamento degli aiuti umanitari per i propri interessi, alla preminenza politica rispetto a Fatah, sempre in funzione dello sfruttamento economico della situazione”.

    A me sembra che queste siano solo sue personali illazioni e supposizioni, per giunta di mentalita’ tipicamente italiana, o forse occidentale. Non voglio dire che noi abbiamo l’esclusiva della corruzione e dell’uso macchiavellico delle vite umane, ma mi sa che lei non riesce a capire il popolo palestinese, non riesce a prefigurarsi cosa voglia dire veramente vivere come vivono loro e lottare come lottano loro.
    A me sembrano invece un popolo molto dignitoso e orgoglioso che preferirebbe morire piuttosto che arrendersi e accettare l’inevitabilita’ dell’ingiustizia per la quale soffrono da anni.

    Essere cacciati dalla propria casa, dalla propria terra, perdere ogni cosa ed essere anche accusati di portarne la colpa… se lo immagina? E’ un dolore insostenibile che spinge singole persone in Italia o in Europa a perdere la ragione o a togliersi la vita, magari portandosi via tutta la famiglia. Come si fa a non capire la sofferenza, ma anche la dignita’ dei palestinesi? Resistono, rispondono come possono, muoiono in piedi.

  15. Vox
    Vox says:

    Forse il buon Tempesta ritiene che sia piu’ saggio vivere cento anni da pecora, che 10 da leone. E’ questione di carattere, filosofia e posizioni zodiacali.

  16. Vox
    Vox says:

    Al Qaeda: “Attaccate gli interessi occidentali!”

    Ah, ecco, mi pareva. Era da un po’ di tempo che Al Qaeda non faceva sentire la sua vocina, tipo aggiungere fiamme alle braci, tanto per non farci dimenticare che una simile organizzazione “esiste” e anche per non farci perdere di vista la connessione palestinesi-terroristi.

    Ogni volta che la sedicente organizzazione AQ enuncia, e’ immancabilmente per tirare acqua al mulino degli esportatori di democrazia e dei combattenti contro il terrorismo internazionale (mando’sta’?), con le battute del classico Cattivo di certi film, battute prevedibili, da copione, che servono solo a far bella figura all’eroe buono.
    Un cattivo copione, per la verita’. Un insulto all’intelligenza umana.

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    lei viene da una zona del paese la cui la classe digggerente venderebbe anche il cadavere della propria madre per farsi i cazzi propri, e parla della digggerenza altrui. la mi a nonna l’avrebbe definito “sanza vargogna” (spudorato)!
    Dica, mio pregevole, come si fa a creare una classe digggerente oxoniana stando in un campo di concentramento? Ahhhh intendo: bisogna fare un po’ di comparaggio…..
    E se gli altri vogliono solo farti la pelle?
    E se la soluzione fosse quella di renderci conto che anche i palestinesi hanno qualche diritto?
    Non stia a mendicare scuse, lei è come il Rodolfo, solo che non ci guadagna nulla. Insomma un fantozziano coxxionazzo …. U.

  18. Faust x il bugiardo del blog
    Faust x il bugiardo del blog says:

    caro amico, (?¿?)
    se lei avesse la possibilità di trasformare tutte le sue ingiurie in un lancio di pietre pratico(non via etere) nei miei confronti, lo farebbe? ettu?¿?
    Ringrazio anticipatamente. Rodolfo

    …. apparte il caro amico cche ggia è una bugia… le mie non sono offese ma insulti, cuciti su misura, la domanda inutile che fai, dimostra la irrealta cerebrale che hai nel cranio. Pensi di essere importane?¿? Forse pensi di usare me x martirizzarti?¿? il tuo pensiero è un offesa all intellingenza umana, ( che non sai ne cosa significa… ) x questo ti insulto… x rappresaglia..!!! come sempre sei un egofago e ti ritieni importante x gli altri… ma vali meno di quanto ti vendi… vale ppiu una suola di scarpe…. al riguardo se… se.. se..
    … Se potessi, mi piacerebbe fossero i miei cuggini palestinesi a tirarteli in faccia e neanche solo sassi ( tanto x farti provare “leffetto che ffa”… Faust non potrebbe farlo, anche se potessi o volessi, sono pacifista… armato ma non di sassi… poi non frequento complici di assassini, criminali GENOCIDI… Cuntent barlafuss!!!?¿
    … Togliti di dosso e vai ad offendere, con la tua presenza i criminali come tte… con 650 assassinii in una settimana sulla coscienza hai anche il coraggio di parlare… Taci, pagherai tutto a suo tempo, incredibilmente x mano dei tuoi stessi complici ebrei… e come al solito non ti saluto… cabron de nada!!!
    Faust

  19. Vox
    Vox says:

    DIRITTO DI VIVERE, DIRITTO DI MORIRE

    o anche

    COSTRETTI A VIVERE, COSTRETTI A MORIRE

    Forse esco fuori tema del giorno. Forse no. Un nesso io ce lo vedo. Entrambi i diritti dell’uomo, quello a una vita dignitosa e quello a una morte dignitosa, osteggiati dal p(rep)otente falso e ipocrita di turno. L’eterna sudditanza degli uni, l’eterna supremazia di altri.

    La parola liberta’ e’ stranamente sparita dalla circolazione. I media non la scrivono piu’, i TG non la pronunciano. E’ il nuovo tabu’ del XXI secolo. Caso mai ci venissero delle idee…

    Per tutti noi, a Gaza come a Roma o a Vattelapesca, dev’essere sempre qualcun altro a decidere: dove, come e quando crepare, o come e quanto vivere artificialmente, basta che si perpetui la prigionia del corpo, della mente, della volonta’, dello spirito.

    La famiglia Englaro aveva chiesto il silenzio stampa. “Famiglia cristiana” lo ha rotto con un editoriale assurdo e di cattivo gusto: “Tutto pronto per l’«esecuzione»”
    (ma dov’e’ Famiglia Crisitiana in questi giorni di massacro degli innocenti?)

    Due, apparentemente, sono i termini del dilemma: «sia fatta la volontà di Eluana» o «sia fatta la volontà di Dio»?
    Al posto di “Eluana” e “Dio” ci possiamo mettere qualunque altra cosa, ma la sottrazione di liberta’ individuale e la frantumazione del diritto di autodeterminazione – individuale o/e collettivo – restano invariati.

    da l’Unita':
    […]Risulta ormai evidente come la prima linea delle obiezioni clericali (la volontà di Eluana non è stata accertata oltre ogni ragionevole dubbio) fosse poco più di un pretesto. Fosse stata anche messa per iscritto, filmata, certificata presso un notaio, l’ostilità clericale alla decisione dei magistrati sarebbe restata tale e quale.
    Tanto è vero che la legge che il governo proporrà, grazie all’attivismo infaticabile del sottosegretario Eugenia Roccella incoraggiato dai quotidiani interventi di oltretevere, stabilisce che il nutrimento artificiale sarà comunque obbligatorio, anche contro la volontà solenne del paziente (sic!).

    La volontà del cittadino o la volontà di Dio (per bocca di altri uomini)?

    […]La Costituzione italiana, non a caso, stabilisce in modo inoppugnabile che è diritto di ogni cittadino rifiutare qualsiasi genere di cure, anche se tale rifiuto porta a morte certa, e ripetute sentenze della magistratura, fino alla Cassazione, hanno ormai sistematicamente applicato il principio.
    La giaculatoria ricorrente, secondo cui la vita è un bene “indisponibile”, è solo l’ultimo sotterfugio con cui si tenta colpevolmente di rovesciare il dettato costituzionale.

    Applicare o togliere una macchina, senza la quale la vita cesserebbe, è sempre una decisione che verrà perciò presa da qualcun altro… ci si trovi di fronte al malato terminale o al neonato che, abbandonato alla “natura”, non sopravviverebbe.

    “Perciò, se la tua vita non è nella tua disponibilità, caro lettore (adulto e titolare dei diritti di cittadino), sarà inevitabilmente nella disponibilità di qualcun altro, essere umano finito e fallibile come te. Dichiarare che di fronte alla possibilità di accanimento terapeutico il tuo testamento biologico non può dire “no” anche alla nutrizione artificiale (che come dice la parola stessa non ha nulla di “naturale”), perché la tua vita è comunque “indisponibile”, è solo il modo ipocrita per dichiarare che essa è a disposizione degli ideologi clericali e della decisione che essi vogliono imporre a te come sovrana”.

  20. Rachamim
    Rachamim says:

    xFaust518
    Caro “cabron de nada”, dov’è la differenza tra un insulto e un’offesa?
    Scrivi, scrivi, e non sai cosa scrivi, cabron de un cabron.
    Sei pacifista? Mah, non sò, io ho conosciuto pacifisti che durante
    certe manifestazioni, si dileguavano dietro l’angolo, e da li seguivano l’evolversi della situazione,certe volte uscivano, altre volte quando gli avvenimenti volgevano al peggio sparivano, (quanti ne ho conosciuti), insomma i soliti vigliacchi.
    Tu dunque non mi tireresti le offese o gli insulti trasformati in pietre, ma ti augureresti che lo facessero i Palestinesi.Bene.
    Alle parole si può anche non reagire,o reagire con altre parole ,ma farmi lapidare due anni senza reagire, non sarebbe il mio caso.
    Si può volendo aver un pò di pazienza,cercare di venire ad un compromesso (gli Israeliani ci provano da 60 anni) OK ,
    ma se esageri io vengo li o là e faccio piazza pulita. Se poi quello o l’altro (e tu mi capisci) (ma nello stesso momento ne dubito) per evitare la peggio si fà circondare da bambini, io distruggo lui e quelli che lo circondano. E perchè? Perchè la pietà non mi gioverebbe, perchè più tardi non sarà solo lui a tirarmi pietre ma anche quei bambini, educati già dalla prima infanzia da lui, ed anche nelle scuole all’odio. Ed allora, con le buone o con le cattive, si deve far capire che l’odio non porta a niente, solo a sofferenze e distruzione.
    Difficile da capire per te, non è vero? Rodolfo

  21. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X rodolfo, rachamim ecc. ecc.

    Che si può dire ad uno spregevole vigliacco, di un essere subumano che arriva a giustificare l’uccisione volontaria di un gruppo di bambini di una scuola dell’ONU, dedicargli degli insulti e/o offese sarebbe già concedergli troppo.

    Ottenebrato dal tuo odio, figlio dall’abominevole convinzione di essere parte di un popolo prediletto di un dio mostruoso, ti impedisce anche di renderti conto che con queste tue affermazioni avalli i ragionamenti che portarono la feccia nazista a tentare di sterminare con molti altri anche gli ebrei.
    Bravo, bravo davvero!! Seguendo il tuo ragionamento criminale, avevano perfettamente ragione i nazi a sterminare tutti gli ebrei bambini compresi, tanto se li lasciavano crescere andavano ad ingrossare le file della lobby giudaica demoplutocratica, perfetto parallelo con il tuo ragionamento (si fa per dire) sui bambini della scuola di Gaza.
    Effettivamente se prendessi in esame il tuo solo caso personale, se i nazi avessero impedito in qualsivoglia modo a tua madre di aspettare a gambe aperte tuo padre per mettere al mondo un siffatto individuo, dovrei ricredermi ed ammettere che, tutto sommato, qualcosa di positivo lo potevano fare anche loro.

    Io, non lapiderei sicuramente nessuno ma se, come dice Calo Levi “le parole sono pietre”, e tu di parole/pietre ne hai tirate in grande quantità, e grandi come massi, io “cristianamente” non lancerei la prima, ma niente ti assicuro sulla seconda di risposta, quindi tieni la distanza tiro forte e solitamente abbastanza dritto.

    Antonio Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i

  22. Rachamim
    Rachamim says:

    Lei è solo un povero cialtrone, non perdo un attimo del mio tempo con chi a posto della bocca ha solo una cloaca maxima.
    Un vigliacco della peggior specie. Si vergogni.

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
    BUONA LETTURA.
    pino nicotri
    (con l’invito a moderare i termini se non i toni)

  24. Faust x Antonio
    Faust x Antonio says:

    Caro Antonio, ho visto sul tuo sito i missili casarecci che costruivi e lanciavi da giovane… ostia 1000mt di gittata… minchia… ho visto anche le foto del tuo laboratorio di elettronica, ma i razzi erano radioguidati?¿? se costruiti oggi che distanza potrebbero coprire?¿? tanto x sapere… la cermania è ficina… Bravo Antonio, un missile fatto in casa x hobby… comunque se ne hai uno pronto, conservalo bene… non si sa mai, altro che una sassata punitiva. Con affetto ti saluto!!
    !! Hasta la Victoria, Siempre!!!!
    Faust

    http://xoomer.alice.it/xantonio/Foto_1-B.html

  25. Emogsswomnelo
    Emogsswomnelo says:

    Just questioning if eBay allows you to market [url=http://www.ticketchoice.com.au]concert tickets[/url] on the web? Do you know if you will find any restrictions depending on what country you’re in?

    My parents have just called me and asked if i could “get rid” of their two tickets to some concert as they wont have the ability to make it as a result of an additional family event.

    Besides asking friends etc, i thought ebay would be a great location to sell them.

    But whats ebay’s policy on promoting tickets? Ive heard alot about it around the news but ive forgotten what happened.

    and if it matters, the concert is inside this coming month

    Thanks ahead of time for your advice.

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