L’egoismo della Chiesa aggrava l’anomalia e la crisi dell’Italia. L’incredibile protesta contro la proposta di non lasciar più condannare – spesso alla galera e anche a morte – gli omosessuali nel mondo intero

Pur nella quasi omogeneità della disastrosa crisi finanziaria dell’intero mondo industrializzato, e dell’Occidente in particolare, la cronaca degli avvenimenti ci mostra l’anomalia del caso Italia in molti campi.
La Grecia ha reagito all’uccisione di un dimostrante per mano della polizia in modi purtroppo per noi incredibili. Non solo il poliziotto colpevole è stato arrestato anziché difeso con le solite litanie di rito e contro accuse che da noi si sprecano, ma le proteste sono dilagate fino alla dichiarazione dello sciopero generale. Nel Paese dei guelfi e ghibellini queste sono invece occasioni di eterno rimpallo e di spirale di accuse e capziosità reciproche, spaccare il capello in quattro per dilaniarsi come opinione pubblica è uno dei nostri mali.
Da noi a minacciare di scendere in piazza è la Chiesa: per protesta contro il taglio di parte della greppia di cui abusa nelle nostre tasche, per l’esattezza contro il taglio dei finanziamenti alla scuola privata, cioè di fatto cattolica, finanziamenti che oltretutto sono illegali perché incostituzionali. E’ bastato che si spargesse la voce che il buon Tremonti aveva ottenuto anche dalla ottima Gelmini tagli di oltre 100 milioni di euro alle private che dalla emanazione dello Stato estero Vaticano chiamata Conferenza episcopale italiana è partita la bordata di minacce. Lo stesso clero e gli stessi baciapile che tanto hanno criticato le proteste degli studenti contro i taglia alla scuola pubblica della riforma Gelmini hanno minacciato di protestare e far protestare i “loro” studenti e tirapiedi contro i tagli agli illegali finanziamenti alle loro scuole! Della serie “Quando la faccia è come il culo”. Con tutto il rispetto dovuto anche a quest’ultimo. Da notare anche che lo Stato italiano, cioè le nostre tasse, continuano comunque a pagare nelle sue scuole, cioè in quelle statali, le decine di migliaia di insegnanti di religione, nominati dai prefetti dello Stato estero chiamato Vaticano noti come vescovi. Il papato è da sempre abituato alla botte piena e alla moglie ubriaca, e continua a pretendere tutto ciò a nostre spese. Il problema però non è tanto questo, quanto un altro: l’Italia come capacità scientifiche e numero di ricercatori è molto indietro rispetto gli altri Paesi civili, e se si vuole uscire anche dalla crisi economica forse epocale che ci sta attanagliando non c’è altra strada che investire nella scienza, nella ricerca, nella cultura scientifica, nella tecnologia, per sperare di riuscire a rimodellare l’economia italiana in modo meno antiquato e più produttivo. Ma se una scuola statale insegna da una parte materie scientifiche come la matematica e la fisica, e dall’altra il pensiero da sempre antiscientifico tipico della religione cattolica, allora si perde credibilità di fronte agli studenti per il semplice motivo che si semina confusione nelle loro teste. Gli si inculca di fatto il principio che la religione – e nel nostro caso di fatto solo quella cattolica, perché di fatto solo di questa parlano e “insegnano” i professori di religione, non a caso nominati dai vescovi cattolici e non da rabbini o atei – sia a tutti i livelli importante tanto quanto la scienza. Purtroppo però è dimostrato che solo la scienza ci solleva dalla miseria, dalla fame e dalle malattie, dall’ignoranza e dagli odi “confessionali”, non le preghiere o il blablablà dei pontefici. Tant’è che le recenti statistiche ci dicono che la gente alla fame nel mondo assomma ormai a un miliardo di esseri umani, nonostante Wojtyla avesse più volte tuonato “affida il mondo alla vergine Maria”, compreso il mondo che della religione e cultura dei Wojtyla non ne vuole sapere. E l’Italia rischia di sprofondare ancora di più nonostante le assicurazioni di Ratzinger quando ricevuto – purtroppo – al Quirinale sproloquia di particolari benedizioni alla diletta Italia.
Ma il peggio di sé lo Stato del Vaticano lo ha dato protestando all’Onu contro la proposta francese di abolire in tutto il mondo il reato di omosessualità. Qui siamo semplicemente nel campo dell’infamia, non più “solo” in quello dell’ipocrisia e dell’egoismo antievangelico come nel caso dell’attacco contro i tagli ai contributi incostituzionali alle scuola confessionali. Nel mondo infatti non sono pochi gli stati dove l’omosessualità è punita con la morte, per esempio con l’impiccagione in certi Paesi islamici, e abbondano quelli dove è punita con anni di galera, oltre che col marchio di infamia e l’impossibilità di trovare lavoro in particolare negli uffici pubblici. Ma alla Chiesa, che troppo spesso usa il vangelo a mo’ di rotolo di carta igienica, della sorte di questi figli di Dio non frega assolutamente nulla. Sulla base di discorsi e capziosità decisamente demenziali, ghiottamente fatte proprie dai ghiotti coprofaghi noti come atei devoti, lo Stato della Chiesa se n’è uscita con questo duro attacco all’Onu.
Silenzio sulla tragedia mediorientale, ma strepito contro i “finocchi”. I quali vengono chiamati così perché, è bene saperlo, quando l’orribile tribunale della Chiesa chiamato Inquisizione li mandava al rogo bruciava con i loro corpi anche cumuli di finocchi veri per evitare che le delicate narici del clero e del popolino che assisteva a quella pena di morte fossero troppo disturbate dal lezzo di carne umana bruciata. Il lato ridicolo, o tragico, di questa faccenda è che la Chiesa ha avuto non pochi papi omosessuali, perfino morti mentre facevano sesso con il paggio di turno. Che Ratzinger sia o no un gay anche dal punto di vista pratico sono solo affari suoi, ma che lo sia come struttura della sua persona è evidente a chiunque non sia cieco, il suo modo di vestire, parlare e gesticolare è un outing estetico da manuale.
L’arretratezza dell’Italia la si ricava infine anche dalla vicenda dell’arresto del governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich. Altro che lo sdegno di Berlusconi&c o di Uòlter&C per qualche intercettazione telefonica più o meno pecoreccia o comunque invasiva della privacy! Negli Usa Blagojevich è stato arrestato grazie alle intercettazioni. Come sappiamo, è finito in manette con l’accusa di corruzione e frode perché pare proprio volesse vendere il “posto” di senatore lasciato vacante da Barack Obama una volta eletto presidente degli Stati Uniti. Gli investigatori a quanto pare sono stati autorizzati da un magistrato a registrare segretamente alcune sue telefonate. Con lui è stato arrestato anche il suo capo di gabinetto, John Harris. Insomma, è come dire che sono finiti in galera il capo di Stato e il capo del governo dell’Illinois.
Da notare che il primo cittadino di quello Stato degli Usa è stato investigato in silenzio per ben tre anni, durante i quali sono state passate al setaccio tutte le nomine e tutte le assunzioni fatte dal governatore durante il suo mandato. Altro che Clemente Mastella o la tribolata indagine “Why not” del volenteroso De Magistris…. Il tutto senza lo strepito e il prolungato attacco berlusconiano alla magistratura cui assistiamo da anni in Italia solo perché sono finiti in manette personaggini come Cesare Previti e sotto la lente della giustizia vari boss della politica e loro mallevadori della malavita.

744 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x Rachamin

    Si’, negli US la circoncisione era automatica.
    I miei figli ed i miei nipoti e tutti quelli che conosco, nati qui, sono circoncisi.
    Lo fanno a pochi giorni dalle nascita.
    La % era altissima, direi piu’ dell’80%.
    Ora va diminuendo dato il cambiamento demografico.

    E’ una procedura semplicissima, non ne ho mai avuto niente in contrario.

    ‘Notte, Anita

  2. Faust x Vox
    Faust x Vox says:

    Caro Vox, mi racconti lo scherzo… sono curioso, lo sai!!

    Si sa, il tacco potrebbe essere avvelenato (scherzo noto fra attori di teatro).

    Faust

  3. Peter
    Peter says:

    xVox

    Per quanto mi riguarda, le ho gia’ detto l’altro giorno che la sua identita’ rimane affar suo, e la mia era semplice curiosita’, visto che dopo un certo tempo i bloggers imparano a conoscersi tra loro, ed a riconoscersi (spesso) anche se e quando cambiano nickname. Questo non toglie che a volte ci si puo’ sbagliare: per esempio, nulla fa escludere con certezza che dietro un nickname qualsiasi vi siano piu’ persone, che magari si sono alternate o cambiate nel corso del tempo. O che una stessa persona usi nicknames diversi, o cambi nickname senza che nessuno se ne accorga: badi che parlo in generale.
    Lei reagisce gridando al complotto ed alla persecuzione, a fronte di quella che era una innocente curiosita’ (curiosita’ che mi e’ abbondantemente passata, glielo assicuro: per me puo’ anche postare dal pianeta Marte).
    Se posta su di un blog pubblico, come chiunque altro, farebbe bene pero’ ad essere meno suscettibile ed infiammabile quando gli altri criticano o fanno domande su cio’ che dice, o i lunghi articoli che lei riproduce sul blog. Ogni tanto capita anche a me di leggerne qualche riga, e allora? Il consiglio di non prendersi troppo sul serio, che lei dava ieri a qualcun altro, e’ ottimo anche per lei.
    O si crede forse l’oracolo di Delfi?

    Colui che si firma Peter

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Il tiro della scarpa…!!

    Molti servizi televisivi hanno rimarcato che alla caduta del regime di saddam, come è documentato dalle immagini ,le scarpe venivano tirate alla statua del “dittatore”, mentre questa stava cadendo…

    Ora che in un regime chi tira le scarpe finisce in galera o peggio, è normale, come farsi un “viaggetto” aereo a spese dello stato in Argentina,o assistere “gratis” alle partite negli stadi Cileni.

    Per cui cara Anita, meno” moralismo” di facciata non “guasterebbe”,lo so,… può dar fastidio che” Il Buschismo “termini” in questo modo,ma, tutto sommato il Buon president poteva starsene a casa sua ,che tanto non cambiava niente!

    Vuol dire che d’ora in poi “si giudicherà il valore della democrazia d’importazione dall’odore che emanano le scarpe.

    Anzi potrebbe essere un criterio più generale, valido anche per gli USA.

    Si potrebbe perfino inventare un nuovo “mestiere” quello dell’annusatore di “scarpe”!

    In fatto di fantasia voi americani non avete niente da imparare da nessuno!

    Credo che comincino a finire però ,per “voi”, i tempi in cui “voi” decidavate,quali erano i Dittatori “buoni” e quali quelli “cattivi”.

    Prima ve lo cacciate in testa e meglio è per tutti!

    cc

  5. Peter
    Peter says:

    xVox

    dimenticavo, come corollario: e potrebbe anche essere meno sprezzante e volgare verso i posts che non interessano a lei: ieri qualificava come ‘cazzeggio’ un rispettabilissimo scambio di idee tra alcuni (Nicotri, Rachamin, Anita ed io) sulla circoncisione ed i problemi che ne derivano. ‘Il livello e’ sceso sottozero’ e via dicendo. Chi (…) e’ lei per dare pagelle agli altri? puo’ semplicemente non leggere quei posts, e magari postare altre due tonnellate di materiale dalla stampa on-line

    un caro saluto e buona giornata

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Si’, negli US la circoncisione era automatica. Anita
    —————————-
    Oh questa poi! Beh, io credo che avrei moltissimo in contrario. E credo che mi incaxxerei di brutto e che i miei avvocati lavorerebbero molto!
    Non solo e tanto perchè è un segno religioso che, come tale, non condividerei affatto, ma perchè è una mutilazione che giudico sgradita e sgradevole (e fondamentalmente anche un po’ barbarica, proprio come tagliare le orecchie ai cani).
    Che lo facciano gli egrei sono affari loro, che venga praticato di routine …..
    Un saluto U.

  7. Peter
    Peter says:

    xAnita

    Ted mi diceva che i motivi erano certamente di lucro. La circoncisione era di moda perche’ i chirurghi ci guadagnavano parecchio su di un intervento ‘di routine’ e praticamente privo di rischi, ancorche’ non necessario. Se ricordi, era quasi diventata di moda anche l’appendicectomia per le stesse ragioni, poi messa da parte (mi pare) perche’ invasiva e quindi non priva di rischi.
    Si insinuava che la moda della circoncisione in US fosse stata promossa, almeno all’inizio, appunto da medici ebrei

    Ciao, Peter

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    > Mi piacerebbe avere da Lei una statistica di bambini morti per
    > via di una circoncisione, ma non mi faccia ridere.Si informi Lei.

    Cominci con il leggere Hitchens. E si informi su cosa è sucesso a New York a proposito di bambini morti per asportazione orale del prepuzio circonciso.

    > non credo che Lei sia cosi idiota fino a quel punto.

    Io invece credo che lei lo possa magari essere ben oltre.

    > Questo non essere capace di essere onesto con se stesso, è
    > secondo me la causa della sua mancata conversione
    > all’Ebraismo

    Stando alla logica, che lei neppure immagina cosa sia, dal suo (s)ragionamento ne consegue che essendo lei sicuramente onesto con se stesso allora si è sicuramente convertito all’ebraismo, posto che non fosse nato ebreo. Il che contraddice quanto da lei detto, cosa peraltro di cui non mi interessa un fico secco.

    > E’ provato che la mancanza del prepuzio , dà maggiori
    > soddisfazioni nel campo sessuale

    Continui a illudersi, se le fa piacere.

    > senza parlare dell’importanza igienica.

    Ha mai sentito parlare di igiene e pulizia con lavaggi quotidiani? Non mi dica che lei si circoncide la faccia e il sedere per tenerli puliti.

    E’ stato un piacere iniziare la giornata facendomi quattro risate per la sua inarrivabile intelligenza.
    La ringrazio.
    pino nicotri
    (אתה גרוע ברוחו, אבל מלא שטויות)

  9. Carlo Vulpio del Corriere della Sera
    Carlo Vulpio del Corriere della Sera says:

    Molti di voi in questi giorni mi chiedono: ma cosa hanno fatto i giornalisti, cos’ha fatto il Comitato di Redazione (l’organo interno eletto dai giornalisti di una testata, che li rappresenta nei confronti della direzione politica e dell’editore) per questa vicenda?
    Rispondo: finora non hanno fatto nulla. Né i giornalisti, né il CdR.
    Per questo ho scritto al CdR una lettera, in cui non rinuncio certo alla “tutela sindacale” (avercela!), ma con cui esprimo tutto il mio scetticismo – visti i precedenti – sulla reale possibilità che il CdR “faccia qualcosa”.
    Questa lettera doveva restare una lettera riservata al solo CdR.
    Senonché, un componente del CdR medesimo, sentendosi colpito da quelle che definisce “le contumelie di Vulpio”, ha pensato bene di diramare alla redazione completa (380 giornalisti) una sua letterina tutta offesa per ciò che gli veniva attribuito.
    A questo punto, sono stato (davvero) costretto a diffondere in tutta la redazione la mia lettera al CdR e un’altrio scambio epistolare tra due colleghi del Corriere, Enzo Marzo (che sul suo sito Critica Liberale ha affrontato la questione e mi ha appoggiato in pieno)e Massimo Alberizzi, che chiedeva lumi in seguito alle cose (false) riferitegli da questo membro del CdR sul mio conto.
    Con la pubblicazione di tutto questo “carteggio” è stata ripristinata la verità dei fatti, l’intera redazione ha potuto capire di cosa stessimo parlando e il membro del CdR (che parla di “caso Vulpio”, quando invece il “caso” è lui) è stato sbugiardato “in diretta”.
    Ora, se tutto questo è stato portato a conoscenza di 380 giornalisti (più tutte le altre persone che ognuno intenderà eventualmente rendere partecipi della story), mi chiedo perché mai dovrei privare voi, i miei affezionati venticinque lettori, di una lettura così istruttiva… E infatti non ve ne privo. Vi suggerisco soltanto un’avvertenza per l’uso: leggete prima la mia lettera al CdR (http://www.carlovulpio.it/documenti/LettereCdR/1-LetteraVulpioCdR.pdf), poi la lettera del membro del CdR medesimo (http://www.carlovulpio.it/documenti/LettereCdR/2-LetteraLanzaraTutti.pdf), infine lo scambio di mail Marzo-Alberizzi (http://www.carlovulpio.it/documenti/LettereCdR/3-ScambioMarzoAlberizziTutti.pdf). E fatevi un’idea.

    Carlo Vulpio

  10. Sylvi
    Sylvi says:

    Buongiorno!

    caro Rodolfo, velocemente,

    quando mio figlio era piccolo e gli insegnavo a farsi la doccia, gli dicevo:- rovescia bene il “dindin”, (e gli mostravo come) altrimenti tutte le formichine ci fanno il formicaio e te lo mangiano!-
    Posso garantirti che mio figlio è un ragazzo pulito e , credo, normalmente dotato!
    Non ama le formiche anche se , da buon ingegnere ,ne ammira le ardite costruzioni!

    ciao Sylvi

  11. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    ….ho letto nel blog una lunga polemica a proposito della circoncisione.
    qualcuno sembrerebbe sostenere che il piacere sessuale (o le capacità sessuali…) dei circoncisi sia superiore a quella dei non circoncisi.
    Non so, non entro nell’argomento però riporto quanto ho letto.

    In un articolo e anche in un libro letti qualche tempo fa (mi scuso per non saper citare le fonti esatte) si è osservato un calo della libido nei circoncisi rispetto ai non circoncisi.
    la circoncisione aveva storicamente una funzione igienica nei climi caldi e poi sucessivamente è stata usata per curare alcune malformazioni (fimosi per esempio). e ovviamente la circoncisione ha ragioni culturali/etnografiche/religiose.
    Pare però che l’esposizione del glande ad agenti traumatici, la polvere, la sporcizia, l’attrito meccanico degli indumenti intimi nel corso del tempo in un campione piuttosto ampio portava ad un calo della libido a seguito di una sorta di cicatrizzazione sulla superficie del glande con un inspessimento e irrigidimento della mucosa del pene.
    Per cui asserire che le capacità sessuali e la libido nei circoncisi siano superiori ai non circoncisi non sembrerebbe confermata

    cordialità

  12. Peter
    Peter says:

    xRachamin ed Anita

    scusate se insisto: tutti i miei conoscenti americani sono circoncisi, a quanto mi dicevano. Nessuno di loro ne era contento. Avendo potuto scegliere, dicevano, non lo avrebbero fatto

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CHI NON RAGIONA SOLO COL PENE
    Buona lettura.
    ——————————–

    LA FUNZIONE DEL PREPUZIO

    Il prepuzio rappresenta una valida protezione per la mucosa del glande, sottoposto all’azione irritante di urina e feci. Qualora venga eseguito uno scollamento intem­pestivo delle adesioni balano prepuziali od una precoce circoncisione, tale funzione protettiva e’ persa.
    Il glande del bambino non più protetto dal pre­puzio é soggetto a continui traumatismi derivanti dallo sfregamento con il pannolino. Ciò può de­terminare la comparsa di infiammazioni della mucosa uretrale a livello del meato urinario con successiva stenosi cica­triziale .
    Per assicurare una corretta igiene del pene infantile nei primi anni di vita, qualora sia già avvenuta la retrazione del prepuzio, è sufficiente il lavaggio del glande con acqua e con comuni detergenti.
    L’igiene del pene diverrà, successivamente, un momento dell’igiene corporea quotidiana del bambino al pari del lavaggio dei capelli, della pulizia dei denti, etc. Alla pubertà il maschio deve essere informato riguardo l’importanza della retrazione del pre­puzio e della pulizia quotidiana del glande e del solco balano prepuziale ove tende ad accumularsi lo SMEGMA, prodotto dalla desquama­zione cellulare, precedentemente descritta, mista al secreto delle ghiandole sebacee.
    Se il prepuzio sembra non retrarsi facilmente e precocemente é importante capire che ciò accadrá presto e la mancata retrazione, in un bambino che non sia stato sottoposto a manipolazioni del prepuzio, non rap­presenta un’anomalia che necessiti di un inter­vento terapeutico e nulla ha a che vedere con la fimosi, alterazione cicatriziale della porzione distale del prepuzio. Studi statistici hanno dimo­strato che la retrazione e’ completa a sei mesi di vita nel 25% dei bambini, ad un anno nel 50%, a due anni nell’ 80% ed a quattro anni nel 90% .
    Nel restante 10% le adesioni si risolveranno in epoche successive senza che ciò comporti la necessità di ricorrere a terapie chirurgiche.
    Il semplice quotidiano lavaggio esterno è ciò che serve nel lattante e nel piccolo bambino.
    I tentativi di retrazione prepuziale forzando le fisiologiche adesioni balano prepuziali provocano danni al pene causando dolore, lacera­zione della delicata cute prepuziale, san­guinamento e, spesso, adesioni cicatri­ziali molto più tenaci di quelle fisiologiche in quanto risultato del contatto tra super­fici cruentate.
    Lo spazio virtuale tra foglietto interno del prepuzio e glande diverrà uno spazio re­ale, bisognoso, come nell’adulto, di una igiene accurata. Tale pratica quotidiana verrà attivamente contestata dal piccolo bambino il quale conserverà ben vivo il ricordo del dolore provocato dalla retra­zione del prepuzio, impedendo che ciò si ripeta.
    Verranno, inoltre, a crearsi tra glande e prepuzio zone di accollamento parziale in cui si verificherà il ristagno di urina e smegma. L’impossibilita’ di ottenere un lavaggio ef­ficace del glande e della porzione interna del prepuzio determina, in tali situa­zioni, la comparsa di episodi infiammatori acuti con raccolta di pus, dolore e tume­fazione dei tessuti (BALANOPOSTITI).

    Tale patologia é virtualmente sconosciuta al bambino non sottoposto alle manovre descritte.
    In base alle considerazioni esposte sembra abbastanza ovvio considerare la pratica della ginnastica prepuziale a fini ‘igienici’ quanto meno inutile se non addirittura sadica. E’ stato infatti appena descritto come la retrazione prepuziale sia un evento naturale che non necessiti di nessun ‘aiuto’ da parte dei genitori. Un’accurata anamnesi dei bambini con episodi ricorrenti di infezioni del pene mette in evidenza, in una percentuale elevatissima di casi se non nella totalità, uno o più tentativi di retrazione forzata del prepuzio spesso dimenticati o mentiti dai genitori. L’esperienza clinica quotidiana ed i numerosi lavori scientifici presenti in letteratura ci permettono di affermare come sia la stessa divulsione prepuziale forzata la prima causa di fimosi per la quale si rende necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
    In conclusione: alcuni organi del bambino presentano differenze morfologiche nei confronti dell’adulto erroneamente interpretate come patologiche, legate esclusivamente al normale divenire e modificarsi del corpo umano nel corso della vita. Un classico esempio in proposito e’ offerto dal­l’argomento appena illustrato: Il pene del bambino ha una morfologia sua propria, in cui lo scoprimento del glande, evento attinente alla età postpuberale fertile, non ha ragione di essere effettuato!

    PERCHE’ LA CIRCONCISIONE NEONATALE?

    La circoncisione neonatale è una pratica antica la cui origine va fatta risalire a circa 6.000 anni fa quando veniva eseguita dai popoli che vivevano nella parte occidentale dell’Africa. Riscontri di tale pratica si hanno, però, già nel 2800 a.c. come risulta da un bassorilievo Egizio. Si ritiene che la circoncisione venisse eseguita nei popoli pagani primitivi come iniziazione prematrimoniale o prepuberale in base alla credenza che la rimozione del prepuzio facilitasse i rapporti sessuali. In altre etnie la circoncisione assumeva il significato di misura punitiva e marchio di schiavitù. Con il passare del tempo il rito della circoncisione divenne un rituale legato all’ammissione dei giovani alla classe degli uomini adulti e, di conseguenza, un segno distintivo di virilità che dava diritto alla partecipazione attiva della tribù.
    In seguito Ebrei ed Arabi diedero alla circoncisione una importanza religiosa, ovvero la imposero come simbolo di appartenenza ad una casta religiosa. La prima documentazione scritta di circoncisione appare nella Bibbia.
    I musulmani eseguono anche la circoncisione femminile (mutilazione genitale che spesso include la clitoridectomia), una pratica probabilmente di origine africana.
    Durante il diciannovesimo secolo, nei paesi di lingua inglese, la circoncisione si è evoluta da rituale religioso o rito prepuberale a chirurgia di routine per motivi di “salute” quando l’eziologia di molte malattie era del tutto ignota. Tra miti ed ignoranza si fece strada la convinzione che la masturbazione fosse causa di molte malattie. Sembrò quindi logico per molti medici ricorrere alla chirurgia genitale su entrambi i sessi per arrestare la masturbazione. Nel 1891 d.C. Remondino, un medico dell’epoca, invocò la circoncisione per prevenire e curare alcolismo, epilessia, asma, ernia, gotta, reumatismo, scoliosi e mal di testa!
    Man mano che gli studi scientifici dimostrarono la vera eziologia delle patologie citate, nuove motivazioni furono portate a supporto della necessità di effettuare la circoncisione neonatale, pratica virtualmente sconosciuta a molti paesi. L’igiene e la prevenzione di malattie veneree divennero un argomento popolare durante la prima guerra mondiale. Negli anni ’30 il timore che il prepuzio fosse causa di cancro del pene e durante gli anni ’50 di cancro della cervice uterina. Le motivazioni più recenti per giustificare la circoncisione neonatale comprendono la prevenzione delle infezioni urinarie nei primi anni di vita e l’infezione da AIDS nella vita sessualmente attiva. Mentre la Società Medica Americana ricercava motivazioni che giustificassero la perpetuazione di tale pratica, nell’ambiente medico Europeo si facevano sempre più numerosi gli studi finalizzati a dimostrare l’importanza ed il reale ruolo sostenuto dal prepuzio. Nel 1949 il Dr. Douglas Gairdner pubblicò sul British Medical Journal (Dec.24,1949: 1433-1437) un articolo dal titolo:” The Fate of Foreskin (Il destino del prepuzio)” in cui Gairdner descriveva il prepuzio come tessuto normale ed il ruolo che la sua adesione al glande riveste nel proteggere il glande stesso dal contatto con urina e feci durante l’infanzia. Come conseguenza della pubblicazione dell’articolo Il British National Health Service cessò di pagare i compensi per la circoncisione e tale pratica cessò in Inghilterra.
    Negli Stati Uniti d’America, dove la circoncisione neonatale ha rappresentato per decenni una pratica diffusa alla quasi totalità della popolazione, si assiste attualmente ad un netto declino di tale consuetudine. Le ultime cifre parlano di 59.5 % di bambini circoncisi nei primi giorni di vita a livello nazionale. Negli stati dell’America occidentale tale cifra scende al 35.5 %.

  14. x Giovanni Vaschi
    x Giovanni Vaschi says:

    Lei ha dato dignità a un tema che certi ubriaconi rendono ridicolo a furia di montare in cattedra a mo’ di rabbini e mullah ubriachi armati di tagliaprepuzio.
    Shalom

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per evitare di restare con il cervello circonciso ,ho deciso di leggermi questo articolo…

    http://www.uaar.it/ateismo/contributi/13b.html

    Poi magari vedo di dire la mia …
    Si preaanuncia una interessante dispusta con rachamim, soprattutto per alcune tesi (lì) sostenute e molti delle cose affermate nei post …

    continua…

  16. x Chi non lo avesse letto bene
    x Chi non lo avesse letto bene says:

    Nicotri ha riportato un brano che termina con questa parole:

    Negli Stati Uniti d’America, dove la circoncisione neonatale ha rappresentato per decenni una pratica diffusa alla quasi totalità della popolazione, si assiste attualmente ad un netto declino di tale consuetudine. Le ultime cifre parlano di 59.5 % di bambini circoncisi nei primi giorni di vita a livello nazionale. Negli stati dell’America occidentale tale cifra scende al 35.5 %.

  17. Morto per circoncisione - 1
    Morto per circoncisione - 1 says:

    Bimbo morto dissanguato, fermata nigeriana

    Un bimbo nigeriano di appena due mesi e’ morto a Treviso per un’emorragia causata da una circoncisione. Il bambino e’ giunto stamani all’ospedale ”Ca’ Foncello” di Treviso gia’ privo di vita. L’intervento di circoncisione gli sarebbe stato praticato ieri nell’abitazione dei genitori. Il referto medico parla di morte per arresto cardio-circolatorio dovuto a shock emorragico.Il bimbo si chiamava Evidence Obosee Prince Aseh ed era nato il 19 aprile 2008 proprio all’ospedale di Treviso. Era il primogenito. Viveva con i genitori (il papà si chiama Austine) a Visnadello di Spresiano, alle porte di Treviso.

    Secondo le prime informazioni, stamattina alle 6.30 il 118 Pronto emergenza di Treviso ha ricevuto una chiamata urgente da Spresiano. L’ambulanza e una macchina della Polizia hanno incrociato i genitori che si erano già messi in macchina. A bordo la coppia africana con il bimbo in braccio alla madre. Quindi il trasporto all’ospedale dove i medici però non hanno potuto fare altro che accertare l’avvenuto decesso del piccolo per arresto cardio-circolatorio. Il piccolo presentava una ferita dovuta a una circoncisione eseguita nell’arco delle 24 ore precedenti. Il decesso potrebbe essere dovuto a emorragia ma per chiarire tutti i dubbi servirà un’autopsia, già disposta dalla Procura della Repubblica di Treviso che ha aperto un’inchiesta coordinata dal sostituto Giuseppe Salvo. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile.

    Nel pomeriggio è stata fermata e condotta in Questura nel pomeriggio una donna nigeriana di 43 anni residente a Meolo (Venezia), convivente con un uomo italiano. Avrebbe confessato di aver praticato la circoncisione al piccolo. E’ indagata per omicidio preterintenzionale ed esercizio abusivo della professione medica. Agli inquirenti avrebbe detto fra l’altro di aver già praticato svariate operazioni di questo tipo. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione a Meolo sarebbero stati trovati i “ferri del mestiere”, bisturi e garze.

    Anche ieri sera si era recata personalmente a casa dei genitori di Evidence per praticare la circoncisione al piccolo, dietro pagamento di una somma di danaro. Nella casa di Spresiano (posta sotto sequestro) sarebbero stati trovati asciugamani sporchi di sangue.

    Resta da definire la posizione dei genitori, entrambi immigrati regolari, trattenuti fino a tarda ora in Questura a Treviso. Per loro si potrebbe ipotizzare il concorso nel reato. In lacrime, agli inquirenti hanno detto di essere cristiani evangelici e di averlo fatto per motivi religiosi

    Fonte: La Tribuna di Treviso

  18. Morto per circoncisione - 2
    Morto per circoncisione - 2 says:

    Bimbo dissanguato, arrestato il ‘chirurgo’

    Eghaghe Eraborebi, nigeriano di 28 anni, è stato arrestato oggi con l’accusa di aver praticato la circoncisione al bimbo di due mesi e mezzo morto ieri a Bari. Sembra che per l’operazione, che gli aveva fruttato 100 euro, abbia usato una lametta da barba, nonché dell’olio di cocco e palma come anestetico. La madre del bambino risulta indagata, così come la donna presso la cui casa è stata eseguita la circoncisione.
    Sulla vicenda così commente Isabella Bertolini, deputata del Pdl: “Il bimbo deceduto a Bari è l’ennesima vittima di pratiche barbare ed incivili […] Le mutilazioni genitali sono rischiose, dannose e devono essere bandite in Italia”. Secondo il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, la circoncisione “è un intervento che non serve, inutile. Una pratica retriva e senza fondamento. Ma se la si vuole eseguire lo stesso per motivi religiosi, allora si può fare attraverso il Servizio sanitario nazionale. A pagamento, beninteso”.
    Non è peraltro nemmeno chiarissimo in quale ambiente religioso sia scaturito il dramma: sulla porta d’ingresso della casa è stato rinvenuto un adesivo con una scritta a stampatello in inglese: “2008 è il momento della vittoria della chiesa di Cristo. È il mio tempo di splendere. Nessun diavolo mi fermera”.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per esempio ..

    A conferma che l’”Essere potente” non è che la proiezione del “capo-branco” possiamo notare nelle divinità delle varie religioni, al di là delle variazioni culturali, il manifestarsi più o meno completo delle prerogative che caratterizzano il secondo:

    1. Dominio territoriale: può esprimersi come dominio su un singolo popolo, e quindi su un territorio ristretto [dei nazionali, enoteismo], o essere più vasto, fino ad abbracciare tutto il mondo conosciuto.
    2. Dominio sui maschi. Può manifestarsi in vari modi nei quali ad esempio i maschi:
    * assumono posizioni che segnalano la sottomissione e che originano, con maggiore o minore evidenza, dalla presentazione sessuale femminile delle scimmie [cambia l’orientamento, da dorsale a frontale, e si va dall’inginocchiamento, che in talune culture può evolvere in senso simbolico all’inchino o al cenno del capo, alla prosternazione: si veda la figura 1];
    * si sottopongono a mutilazioni sessuali (come la circoncisione) che simboleggiano la castrazione e quindi la femminilizzazione o comunque una riduzione della mascolinità, che rimane così attributo esclusivo dell’”Essere potente”;
    * si astengono dai rapporti sessuali.
    3. Priorità nell’accesso al cibo: ovvero offerte rituali, specie delle primizie.

    cc

  20. Giulio Biagiotti, andrologo - Perugia
    Giulio Biagiotti, andrologo - Perugia says:

    http://209.85.135.132/search?q=cache:LW0m9Lr0saoJ:www.lapelle.it/igiene/come_lavarsi.htm+quanti+bambini+sono+morti+per+circoncisione&hl=it&ct=clnk&cd=14&gl=it&lr=lang_it

    A questo punto, e’ obbligatorio esaminare, al di la’ delle motivazioni etnico-religiose, le ragioni igieniche della circoncisione. Gli attuali sostenitori, in prevalenza nord-americani, basano la loro convinzione su alcuni dati scientifici, ormai obsoleti, che indicano come la pratica eviti la permanenza dello smegma e faciliti l’igiene. Tuttavia il cancro del pene ha un’incidenza bassissima prima dei 65 anni, sia nei circoncisi che nei non circoncisi, in quanto e’ correlato all’infezione da HPV e al tabagismo. Cio’nonostante la Societa’ Americana di Pediatria raccomanda ancora la circoncisione come presidio igienico. I sostenitori della conservazione del prepuzio hanno altrettanti argomenti, il principale dei quali e’ il rispetto della funzione di protezione del glande. Potrebbe sembrare superfluo ricordare quanti circoncisi siano morti per carenza di asepsi od abbiano riportato serie mutilazioni.

  21. Christopher Hitchens: circoncisioni con rabbini che lo prendono in bocca, morti e mutilati che ne conseguono
    Christopher Hitchens: circoncisioni con rabbini che lo prendono in bocca, morti e mutilati che ne conseguono says:

    Trascrivo una pagina di “Dio non è grande”, sperando che autore (Christopher Hitchens) ed editore (Einaudi, €14,50) non se la prendano.

    La religione può far male alla salute
    […] “Pongo una questione ipotetica. Io, uomo di 57 anni, sono scoperto a succhiare il pene di un bambino. Vi chiedo di descrivere il vostro sdegno e la vostra repulsione. Ah, ma ho la mia bella spiegazione pronta. Sono un mohel: uno che per professione circoncide e rimuove prepuzi. La mia autorità deriva da un testo antico, che mi ingiunge di prendere il pene del bambino in mano, tagliare il prepuzio tutt’intorno, portare poi la bocca sul pene e risucchiare il prepuzio, e sputare infine il lembo amputato insieme a una boccata di sangue e di saliva. Questa pratica è stata abbandonata dalla maggior parte degli ebrei, o per la sua natura poco igienica o per le sue disturbanti associazioni, ma persiste tuttora fra i fondamentalisti chassidici che sperano nella ricostruzione del Secondo Tempio a Gerusalemme. Per loro, il rito primitivo della suzione del prepuzio (peri’a) e poi del sangue (metsitsa) fa parte dell’originario e inscindibile patto con dio. A New York, nell’anno di grazia 2005, il rito, eseguito da un mohel cinquantasettenne, provocò l’herpes genitale a parecchi bambini e causò la morte di almeno due di essi. In circostanze normali, la scoperta avrebbe portato il Dipartimento della sanità a proibire la pratica e il sindaco a denunciarla. Ma nella capitale del mondo moderno, nel primo decennio del XXI secolo, non andò così. Anzi, il sindaco Bloomberg non tenne in alcun conto i rapporti di eminenti medici ebrei che avevano richiamato l’attenzione sul rischio di un simile costume e intimò alla sua burocrazia sanitaria di rinviare il verdetto. La cosa fondamentale, disse, era che non venisse violato il diritto al libero esercizio della religione. In un pubblico dibattito con Peter Steinfels, il cattolico liberale “opinionista religioso” del “New York Times”, mi venne mosso il medesimo rilievo.
    Si dava il caso che a New York fosse anno di elezioni per il sindaco e questo può spiegare molte cose. Ma il modello ricorre in altre religioni, e in altre città. In una vasta area dell’Africa animista e musulmana, le giovani impuberi sono sottoposte all’inferno dell’escissione e dell’infibulazione, cioè al taglio delle labbra e della clitoride, spesso con una pietra tagliente, e alla cucitura della vagina con del filo robusto. L’infibulazione non verrà rimossa se non dopo che sarà stata infranta dalla forza del maschio la notte delle nozze. La compassione e la biologia concedono che, nel frattempo, sia lasciata una piccola apertura per il passaggio del sangue mestruale. Il fetore, la sofferenza, l’umiliazione e l’infelicità che ne risultano eccedono ogni immaginazione. Inevitabilmente ciò comporta infezioni, sterilità, vergogna e, per molte donne e per molti nascituri, la morte. Nessuna società tollererebbe un simile affronto alla sua componente femminile, e quindi alla propria sopravvivenza, se questa infame pratica non fosse sacra e venerata. D’altronde, nessun newyorchese consentirebbe a delle atrocità contro i bambini se non per le medesime ragioni. Genitori che dichiarano di credere alle istanze insensate della “Christian Science” sono stati accusati – ma non sempre condannati per questo – di aver negato cure mediche urgenti ai loro rampolli. Genitori che immaginano di essere “testimoni di Geova” non hanno permesso che ai loro figli venisse effettuata una trasfusione di sangue. Genitori “mormoni” che fantasticano di un uomo, un certo Joseph Smith, il quale avrebbe scoperto, grazie a una visione, un libro scritto su tavole d’oro sepolto in terra, hanno sposato le loro figlie minorenni a zii e cognati privilegiati, magari già sposati a mogli più vecchie. Gli sciiti fondamentalisti, in Iran, hanno abbassato l’età del “consenso” a nove anni, forse in ammirata emulazione dell’età della “moglie” più giovane del “profeta” Maometto. Le spose bambine indù vengono fustigate, e talvolta bruciate vive, se la patetica dote che portano è giudicata troppo misera. Il Vaticano, con la sua vasta rete di diocesi, solo nell’ultimo decennio è stato costretto ad ammettere la sua complicità in un formidabile racket di violenze e torture infantili, soprattutto ma non esclusivamente omosessuali, che teneva al riparo dalla legge noti pederasti e sadici, assegnandoli per di più a parrocchie dove la scelta di creature inermi e innocenti era più ricca. Nella sola Irlanda – un tempo obbedientissima figlia di Santa Madre Chiesa – si stima che i bambini non molestati delle scuole religiose fossero probabilmente la minoranza.
    Eppure la religione rivendica un suo ruolo speciale nella protezione dei bambini. “Guai, – minaccia il Grande Inquisitore nei “Fratelli Karamazov”, – a colui che fa male a un bambino”. Nel Nuovo Testamento, Gesù dice che una persona così colpevole sarebbe meglio fosse in fondo al mare, per giunta con una macina al collo. Ma sia in teoria che in pratica, la religione usa l’innocente e l’inerme a fini di esperimento. Lasciate pure che un ebreo adulto osservante riponga il suo pene rozzamente circonciso nella bocca di un rabbino. (Sarebbe legale, almeno a New York”). Lasciate pure che donne cresciute, diffidenti nei confronti della loro clitoride o delle loro labbra, se le facciano recidere da qualche altra disgraziata. Lasciate pure che Abramo si offra in suicidio per provare la sua devozione al Signore o la sua credenza nelle voci che sentiva in testa. Lasciate pure che genitori devoti rifiutino per se stessi il soccorso della medicina in caso di sofferenza o di dolori acuti. Lasciate pure – per quel che me ne importa – che un prete consacrato al celibato sia un omosessuale promiscuo. Permettete pure a una congregazione, convinta che si possa cacciare il diavolo a frustate, la libertà di scegliere ogni settimana un nuovo peccatore adulto, uomo o donna, e di fustigarlo fino a farlo sanguinare. Permettete pure a coloro che credono nel creazionismo di ammaestrare i loro pari durante la pausa pranzo. Ma la precettazione di bambini indifesi per tali scopi è qualcosa che perfino il più accanito laicista può tranquillamente definire come peccato.
    Non mi ergo a esempio morale, e sarebbe facile demolirmi se l facessi, ma se fossi sospettato di violenza o di torture a un bambino, o di averlo infettato con una malattia venerea o di averlo ceduto a trafficanti sessuali o per qualsiasi altro genere di schiavitù, potrei pensare di suicidarmi, fossi o non fossi colpevole. Se avessi effettivamente commesso il delitto, darei il benvenuto alla morte in qualsiasi forma venisse. La repulsione per simili cose è innata in qualsiasi persona sana, e non c’è bisogno che venga insegnata. Poiché la religione si è dimostrata straordinariamente criminale nell’unico campo in cui l’autorità morale ed etica dovrebbe essere considerata universale e assoluta, penso che abbiamo il diritto di trarre almeno tre conclusioni provvisorie. La prima è che la religione e le chiese sono artefatti umani. La seconda è che l’etica e la moralità sono del tutto indipendenti dalla fede, e non possono derivarne. La terza è che la religione – a causa della pretesa a una speciale dispensa divina per le sue pratiche e le sue credenze – è non solo amorale, ma immorale. Lo psicopatico o il bruto ignorante che maltrattano i figli devono essere puniti, ma possono essere compresi. Coloro che brandiscono un’autorizzazione celeste alla crudeltà sono contaminati dal male e rappresentano assai più di un pericolo.” (Christopher Hitchens, “Dio non è grande”)

  22. Fanatici, imbecilli e mascalzoni: non solo a New York
    Fanatici, imbecilli e mascalzoni: non solo a New York says:

    a fede non minaccia solo la nostra salute mentale. Il male non merita la protezione della legge.

    Non faccio altro che pensare al Sindaco di New York, Michael Bloomberg, da quando ho letto sul New York Times questa notizia: le autorità sanitarie della città sono allarmate da un rito di circoncisione praticato da alcuni ebrei ortodossi, perché pensano che sia all’origine di tre casi di herpes neonatale, di cui uno mortale.

    In questo rituale, noto come suzione orale (in ebraico metzitzah b’peh), il mohel, cioè il circoncisore autorizzato, dopo aver rimosso il prepuzio succhia il sangue dal taglio per pulirlo. Questa pratica (che molti ebrei hanno abbandonato da tempo) recentemente è stata motivo di scandalo a causa della morte di un bambino, ucciso dall’herpes di tipo 1, e dell’infezione contratta da altri due, che avevano subìto l’intervento rituale dallo stesso mohel.

    Chiariamo come stanno le cose. Il New York Times cita un articolo pubblicato sul Journal of Pediatrics, in cui gli autori sostengono che la pratica della metzitzah b’peh comporta gravi rischi per la salute, e quindi rappresenta una violazione della legge ebraica. ” Sospettiamo”, osservano gli autori, ” che il fenomeno sia stato trascurato dai mass media per motivi culturali, e che i dati qui riportati siano solo la punta dell’iceberg rispetto alla vera incidenza della patologia”. Be’, è semplice: se la pratica compromette la salute di un neonato va condannata al di là di ogni appartenenza religiosa.

    Ma ora sarete impazienti di sapere che cosa c’entra Bloomberg. Il sindaco della grande città dove questi neonati sono stati intenzionalmente esposti al rischio di infezione e di morte ha incontrato le autorità ortodosse. Dopo ha detto alla radio: ” Faremo uno studio per accertarci che nessuno corra rischi, però non spetta al Governo dire alla gente come deve praticare la sua religione”.

    Ma quale studio? Possibile che quell’idiota non riesca a leggere fino in fondo un articolo scritto da un autorevole pediatra, per di più ebreo? Mi è parso superfluo che il giornalista del New York Times aggiungesse che le dichiarazioni del Sindaco sembravano tese a non ” turbare un gruppo che può rappresentare un formidabile serbatoio di voti”.

    Allora, da dove cominciare?

    Magari Bloomberg fosse sempre attento a non intromettersi negli affari del prossimo. È stato lui, infatti, a rendere impossibile in qualsiasi parte della città fumare una sigaretta mentre si beve un cocktail. Potrei anche passare sopra questo stupido proibizionismo, se lui dichiarasse che è compito delle autorità proteggere i bambini dai fanatici religiosi. Per esempio, la mutilazione genitale femminile è proibita dalle leggi federali, e al divieto non sono ammesse eccezioni. Un seguace della Chiesa della scienza cristiana che negasse cure mediche urgenti ai suoi figli rischierebbe di essere arrestato per danneggiamenti, come tutti i seguaci di Chiese che predicano la redenzione tramite punizioni corporali violente. È vero che il primo emendamento della Costituzione proibisce qualsiasi violazione della libertà religiosa: ma questa libertà non contempla i patti suicidi o i complotti per commettere abusi su minori.

    Il rabbino David Niederman della United Jewish organization di Williamsburg, a Brooklyn, dopo aver incontrato Bloomberg ha detto: ” La comunità ebraica ortodossa continuerà a seguire un rituale praticato da oltre cinquemila anni. Noi non cambiamo e non cambieremo”.

    Queste cose, caro rabbino, lei le può predicare, ma non ha il diritto di metterle in pratica. Così come un imam musulmano che predica la guerra santa non ha il diritto di porre in atto i suoi insegnamenti. Un altro rabbino, il cinquantasettenne Yitzchok Fischer, che ha presieduto alla circoncisione dei tre bambini, è ora sottoposto a un’ordinanza del tribunale che gli vieta di ripetere il rituale fino all’esito di un’inchiesta del dipartimento della sanità.

    Ma che inchiesta?

    Se un uomo della stessa età fosse scoperto a tagliare prepuzi e a succhiare il pene, quindi il sangue, di bambini, finirebbe in galera così in fretta che i suoi piedi non toccherebbero terra. Se poi dichiarasse al tribunale che è stato Dio a ordinargli di farlo, non farebbe che scegliere la stessa linea di difesa già tentata da migliaia di psicopatici.

    Intanto nel nord della Nigeria, dove gli Imam sono al potere in molte province, la campagna di vaccinazione antipolio è stata denunciata come ” complotto degli Stati Uniti e dell’Onu per sterilizzare i musulmani”. Per effetto della fatwa, quest’anno il morbo è ricomparso nel Paese e in altri Stati africani dove si riteneva debellato. Insieme a tante vite di bambini, sono andati in fumo decenni di lavoro. Ci sono bambini ebrei esposti all’herpes a New York; migliaia di giovani americani che porteranno per tutta la vita i segni dello stupro e degli abusi subiti da parte dei preti cattolici; prelati e mullah che negano l’esistenza dell’aids…

    La fede non minaccia solo la nostra salute mentale. Chiunque affermi che il male merita la protezione della legge è colpevole né più né meno di quei vecchi sporcaccioni che si divertono a infliggerlo.

    Peccato che l’inferno non esista.

  23. Rabbini cavernicoli, fermi all'età della pietra e se ne vantano
    Rabbini cavernicoli, fermi all'età della pietra e se ne vantano says:

    Il rabbino David Niederman della United Jewish organization di Williamsburg, a Brooklyn, dopo aver incontrato Bloomberg ha detto: ” La comunità ebraica ortodossa continuerà a seguire un rituale praticato da oltre cinquemila anni. Noi non cambiamo e non cambieremo”.

    Queste cose, caro rabbino, lei le può predicare, ma non ha il diritto di metterle in pratica. Così come un imam musulmano che predica la guerra santa non ha il diritto di porre in atto i suoi insegnamenti. Un altro rabbino, il cinquantasettenne Yitzchok Fischer, che ha presieduto alla circoncisione dei tre bambini, è ora sottoposto a un’ordinanza del tribunale che gli vieta di ripetere il rituale fino all’esito di un’inchiesta del dipartimento della sanità.

    Ma che inchiesta?

    Se un uomo della stessa età fosse scoperto a tagliare prepuzi e a succhiare il pene, quindi il sangue, di bambini, finirebbe in galera così in fretta che i suoi piedi non toccherebbero terra. Se poi dichiarasse al tribunale che è stato Dio a ordinargli di farlo, non farebbe che scegliere la stessa linea di difesa già tentata da migliaia di psicopatici.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Faust, se proprio vuoi farti una cultura extracomunitaria, fatti un giro sui mezzi che percorrono via Padova: c’è tutto il mondo!

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Alessandro post 539 sul surrealismo.
    E’ il contrario: la ‘ragione’ fa il primo intervento e l’elaborazione inconscia avviene dopo e, prevalentemente, nei maschi. Aggiungerei ‘e nelle donne con una 5a casa molto forte’, ma mi astengo.

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Peccato che l’inferno non esista
    ————–
    E chi lo garantisce?
    Non è l’inferno con i diavoli col forcone, ma chi si intende di spiritismo sa di che si tratta. In breve, pare che ci si ponga, ognuno di noi singolarmente e per automatismo del ‘sistema’, di fronte alle nostre cattiverie e, senza lo schermo della ‘giustificazione’, le si veda nella loro bruttura e se ne soffra.
    Detta così sembra una cosa campata in aria, ma chi abbia conoscenze approfondite di spiritismo sa che esiste tutta una filosofia a sottendere un’affermazione del genere.

  27. Rocco Siffredi
    Rocco Siffredi says:

    Io non sono circonciso. Non lo era neppure il grande Porfirio Rubirosa nè il grandioso John Holmes, Mister 25,4 centimetri di ottimo cazzo.
    Visto che Rachamim o come minchia secca si chiama insiste lo sfido a singolar tenzone: venga con la sua signora e le figliole, se le ha, e si porti appresso Alessandro, Rodolfo e qualche altro circonciso con le relative signore e signorine. Se saranno consenzienti e non sono racchie e cozze posso occuparmi di loro come Jahwè o Quelchelè comanda. Così poi potranno fare paragoni e decidere chi tromba meglio: io non circonciso o lor signori circoncisi.
    Attendo fiducioso.
    Rocco e suo fratello

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I cinesi, noti fabbricatori di scarpe a poco prezzo, stanno già pensando ad una campagna pubblicitaria per incentivare l’uso delle scarpe nelle manifestazioni contro i politici.
    Se ognuno delle centinaia di migliaia di manifestanti lanciasse la sua scarpa contro il politico di turno…sai che pacchia? Naturalmente dopo la manifestazione la raccolta delle scarpe sarà a carico degli stessi cinesi che, si sa, hanno un magnifico senso degli affari. Ammenocchè non vengano preceduti dagli ebrei.
    Della serie: mettete le scarpe nei vostri cannoni!
    P.S. Le scarpe molto usate verranno però considerate arma chimica e quindi messe al bando.

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non mi ergo a esempio morale, e sarebbe facile demolirmi se l facessi, ma se fossi sospettato di violenza o di torture a un bambino, o di averlo infettato con una malattia venerea o di averlo ceduto a trafficanti sessuali o per qualsiasi altro genere di schiavitù, potrei pensare di suicidarmi, fossi o non fossi colpevole. Se avessi effettivamente commesso il delitto, darei il benvenuto alla morte in qualsiasi forma venisse. La repulsione per simili cose è innata in qualsiasi persona sana, e non c’è bisogno che venga insegnata.
    —————
    Poichè è innata in qualsiasi persona sana, si deduce che chi per certe pratiche non abbia repulsione, è persona malata.
    In quanto malata, non colpevole, poichè la malattia mentale non è voluta ma subìta. Non colpevoli quindi, ma vittime esse stesse.
    Ciò non toglie che ci si debba proteggere. Se una tigre gira libera per la città sbranando bambini, fa solo il suo mestiere di tigre, non è portatrice di colpa, se si comporta come una qualsiasi e naturalissima tigre. Però ci si deve difendere. I ‘mostri’, non essendo persone equilibrate, si comportano da mostri. Ciò che per noi è orrido e impensabile, per loro è la normalità. E’ il loro modo di essere, sono stati costruiti così da una Natura matrigna.
    Se c’è qualcuno col quale dovremmo prendercela, questo Qualcuno è colui che li ha portati al mondo costruiti in quella maniera.

  30. Ovviamente....
    Ovviamente.... says:

    ……solo dei deficienti possono pensare che Jahvè-Allah abbia creato il prepuzio perché fosse un problema da rimuovere col rasoio. E meno male che si dicono credenti! Gente boriosa e senza vergogna.
    Spinoza

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Premetto che non intendo sollevare il problema che la circoncisione, come tutti gli interventi umani, ha un certo margine di rischio. Anche se un intervento del tutto inutile dal punto di vista dell’utilità della specie, dovrebbe giustificare anche gli incidenti….
    Quello che mi irrita è che venga fatto di routine un intervento del tutto inutile e che ha solo ed esclusivamente un valore ed un significato religioso.
    Che la circoncisione sia una difesa contro possibili infezioni nei climi caldi e/o aridi è una pregevole palla inventata come razionalizzazione a posteriori: se così fosse sarebbe una pratica ubiquitariamente diffusa in queste zone. Invece è del tutto sconosciuta in Australia, nelle zone aride delle Americhe e nell’Asia Centrale. La circoncisione era del tutto sconosciuta nell’antico Egitto, in Mesopotamia e nell’antica Persia, tutte zone caldisime ed aridissime; non è mai stata praticata neppure in India, una delle zone più infette del pianeta.
    Si tratta solo ed esclusivamente di una pratica religiosa di origine ebraica diffusa poi nella religione islamica. In assenza di ogni e qualunque giustificazione igienica l’unica ragione può essere solo quella del riconoscimento.
    Il Dio unico (cioè la classe dirigente jahwista) voleva contare e riconoscere i suoi. Cioè voleva che tutto il suo popolo, singolarmente parlando, si riconoscesse fin dalla nascita in quella pratica religiosa e fosse in qualche modo consacrato a quel culto. E voleva che quel popolo si differenziasse da ogni altro anche sul piano fisico.
    Era una pratica di segregazione religiosa che è poi diventata, da allora in poi, la prassi abituale del modo di vivere degli ebrei.
    Che questa barbarica prassi religiosa, alla fin fine è solo una mutilazione come dicevano già i romani duemila anni fa, possa venire messa in atto a tutta la popolazione è solo un ulteriore segno della follia, su base religiosa, degli usaegetta.
    Un saluto U.

  32. Rachamim
    Rachamim says:

    Mi fà piacere aver provocato un cosi interessante sproloquio circa la circoncisione.,potrei , ma non faccio copia ed incolla di trattati , e da parte mia, resto del mio parere.
    .
    Non mi passano nemmeno per l’anticamera, le varie offese che leggo nei miei confronti, certamente gente di poca stima.

    Mi danno, e non capisco come un giornalista intelligente e colto come Nicotri, possa scrivere un post a me indirizzato ma x Alessandro, sbagliando e confondendosi parecchie volte, quando la cosa è chiara che Alessandro posta solo e sempre il Lunedi,e alle 19,55 non è più presente nel blog, come ho già scritto, e che Rachamim è Rodolfo.
    Non siamo più di 15 in questo blog.


    Post di :- Pino Nicotri { 16.12.08 alle 0:56 }

    x Alessandro

    Egregio signore (si fa per dire),

    lei ha bisogno di un buon vocavolario. Della lingua italiana intendo. La pianti di attribuirmi “menzogne”, anche se a onor del vero le sue offese non mi interessano. Si tolga però dalla testa la stramba idea che lei “qui” può fare quel che le pare. E la pianti con le parolacce, il turpiloquio e affini. Se non altro perché poi non può lamentarsi della volgarità del suo figliuolo.


    Io sono e mi reputo sincero e schietto, in tutte le cose che faccio nella vita, per questo mi sono trovato sempre bene.Se solo una volta mi comportassi da ipocrita, credo mi ucciderei.
    Cosi il “Lei” con la elle maiuscola che io ho cominciato a scrivere nei miei post ad alcuni, non è da parte mia ,nè uno sfottò nè un diminutivo dello stesso, ma solo un modo di creare distanza, di cercar di far capire,” non mi sento più vicino a te”. E’ successo con Marco, e dopo chiarimenti , ho ripreso a dargli del tu, perchè per natura, sono portato a dimendicare i torti subiti e non sono nè permaloso nè rancoroso.
    Di questo sono molto orgoglioso.


    .X Nicotri
    Mi piacerebbe sapere, dove Lei ha letto di parolacce e turpiloquio.

    Oltre ciò sarebbe interessante sapere per quale motivo Lei scrive :-“Egregio signore” seguito da “(si fa per dire).

    Se non crede all’ “Egregio” perchè scriverlo?

    -

  33. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    caro Uroburo
    scusi ma i posts di Nicotri sulla circoncisione sono molto chiarificanti. E’ un’usanza pre-semitica, se cosi’ si puo’ dire, anche se oggi e’ praticata in prevalenza da ebrei e musulmani. D’accordissimo con lei che sia una mutilazione del tutto non-necessaria, come pure sull’assurdita’ di pretendere che sia stata inventata per proteggere da infezioni nei climi caldi, per le ragioni da lei indicate. Infatti, nel Mediterraneo e’ praticata quasi esclusivamente da ebrei e musulmani. Dico quasi, perche’ anche i cristiani in Medio Oriente sono in genere circoncisi, forse per camuffarsi tra gli altri. Circoncisi sono anche tutti i Filippini (in grande maggioranza cattolici). Invece non lo sono gli altri asiatici come lei giustamente dice, cioe’ cinesi, tailandesi, indiani, e via dicendo, a meno che non siano islamici.
    L’usanza ‘usaegetta’ non ha niente di religioso! perche’ rovina tutto con illazioni del genere? Puo’ essere stata iniziata e promossa da medici ebrei (cosi’ suggerivano Ted ed altri), ma viene continuata su malintese basi ‘igieniche’

    un saluto

    Peter

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    “I posts di Nicotri” sulla circoncisione sono solo uno: il 613.
    Un saluto.
    pino

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Questa volta senza correzzioni”inopportune al testo

    Direi che si possa chiudere in “bellezza”

    Libera Nos Domine

    (testo e musica: Francesco Guccini)
    Francesco Guccini (da Amerigo, 1978)

    Da morte nera e secca, da morte innaturale,
    da morte prematura, da morte industriale,
    per mano poliziotta, di pazzo generale,
    diossina o colorante, da incidente stradale,
    dalle palle vaganti d’ogni tipo e ideale,
    da tutti questi insieme e da ogni altro male,
    libera, libera, libera, libera nos Domine!

    Da tutti gli imbecilli d’ogni razza e colore,
    dai sacri sanfedisti e da quel loro odore,
    dai pazzi giacobini e dal loro bruciore,
    da visionari e martiri dell’odio e del terrore,
    da chi ti paradisa dicendo «È per amore»,
    dai manichei che ti urlano «O con noi o traditore!»,
    libera, libera, libera, libera nos Domine!

    Dai poveri di spirito e dagli intolleranti,
    da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti,
    da eroi, navigatori, profeti, vati, santi,
    dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti,
    dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti,
    dall’egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti,
    libera, libera, libera, libera nos Domine!

    Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura,
    dai preti d’ogni credo, da ogni loro impostura,
    da inferni e paradisi, da una vita futura,
    da utopie per lenire questa morte sicura,
    da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura,
    da fedeli invasati d’ogni tipo e natura,
    libera, libera, libera, libera nos Domine,
    libera, libera, libera, libera nos Domine…

  36. Anita
    Anita says:

    X TUTTI

    E’ ora che cambiamo soggetto.
    La circoncisione e’ stata discussa abbastanza.

    Negli USA tutta le donne si radono i peli sotto le ascelle.

    Facciamo una ricerca in quante nazioni viene praticata questa usanza.

    Buon di’ a tutti,
    Anita

  37. Vox
    Vox says:

    @Peter
    Piccola curiosita’? La chiama “piccola curiosita’ ” quella di avermi rotto le scatole per giorni e giorni, dando il la pure a Rachmim e Anita (la quale, colta in fallo, invece di scusarsi per aver fatto un’asserzione fasulla, fa pure la sarcastica)?

    Lei forse vive da troppo tempo all’estero e si e’ dimenticato il detto che un bel gioco dura poco. Oppure non abbastanza a lungo da capire la differenza tra piccola curiosita’ innocente e molestia sistematica. Oltre tutto, se si fosse trattato di curiosita’ innocente, si sarebbe rivolto a me facendomi una domanda, non spargendo dappertutto i suoi appellativi sarcastici e le frasette assertive di quello che “sa”.
    Io penso che lei abbia messo in piedi tutto questo circo con la speranza che io mi scocciassi e lasciassi questo blog, perche’ le intralcio il salotto buono.

    Lei dice che io mi prendo sul serio, ma non e’ forse un prendersi sul serio il non saper mai riconoscere di aver esagerato o di avere tenuto un comportamento scorretto? E’ inammissibile, per lei, sbagliare? Altro che prendersi sul serio.

    Ognuno ha il suo approccio e la sua scala valori. Lei magari e’ curioso di chi sia questo o quell’altro blogghista, io di come vanno le cose del mondo ed e’ di quelle che voglio parlare o leggere. Per me un blog, specialmente questo, non e’ ne’ “Gente” ne’ “Novella 2000″, ne’ una chat. Non ci sto per passare piacevolmente qualche ora, o per scaricare la mia aggressivita’ sugli altri. Cio’ non toglie che altri ci stiano per altri motivi, per carita’, liberissimi, ma perche’ attaccare sempre chi non ti va a genio per partito preso e per giunta sempre con la stessa solfa?

    Quando mi riferivo ai cazzeggiamenti, la tematica non era si era ancora evoluta in ragionamenti di natura informativa o medica, ma erano terra terra. Si, le volgarita’ e la cafonaggine mi danno fastidio, sia nella forma che nella sostanza, e non si tratta di dare pagelle, ma di essere liberi di esprimere la propria opinione o sensazione, come ne sono liberi (e come fanno) tutti gli altri, lei compreso.

    Se il padrone di questo spazio non pensasse che siano utili e apprezzabili le cose che posto, o gli articoli che traduco (e che lei tratta con tanto dispregio, ma che forse qualcun altro potrebbe trovare interessanti), me lo avrebbe fatto capire da tempo e io avrei tolto il disturbo. Non ho problemi a farlo in qualunque momento. Ma solo se sara’ lui a dirmelo.

    Detto questo, la prego cortesemente di chiudere finalmente questa diatriba, anche perche’ i conflitti personali sono noiosi, non interessano nessuno e sono di intralcio al normale svolgimento di un blog. Ho notato che a lei piace avere sempre l’ultima parola (prolungando cosi’ le polemiche), ma spero che per una volta lasci perdere. Credo che ci guadagnermmo tutti a mettere un punto a questa stupidissima storia.
    Buona giornata a lei.

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    E liberaci anche da ogni discussione dei peli “sotto le ascelle delle donne”
    Senza offesa , ma ci manca solo più questa!
    Anche se devo ammetterlo in termini di analisi sociale, a volte si traggono più dati interessanti dagli usi depilatori, che non da “certe “coglionerie”.
    Solo che per questo Blog il “campione” è insufficiente”!
    Quindi al fine di evitare una discussione” sull’etica dei peli delle ascelle femminili ” nei grundisse, sono disposto “quasi a tutto”

    cc

  39. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Quote:
    “Vox { 16.12.08 alle 15:03 } @Peter
    “……Anita (la quale, colta in fallo, invece di scusarsi per aver fatto un’asserzione fasulla, fa pure la sarcastica)?”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    What are you talking about?
    Thank you,
    Anita

  40. Vox
    Vox says:

    Da oggi YOUTUBE e’ censurata.
    Gia’ scomparsi parecchi filmati, inclusi alcuni riguardanti Israele.

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Le antiche egiziane si depilavano completamente. Chissà chge delizia….
    Un saluto.
    pino nicotri
    ps. Mi sono fatto la barba.

  42. Anita
    Anita says:

    x VOX

    No, vorrei sapere quale sia la mia asserzione fasulla.
    Quando si lancia un accusa, si aspetta una risposta.
    Sono in attesa.

    Anita

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara marta,
    se ci sei batti un colpo!
    Anche solo un saluto!
    Mi preoccupa la tua assenza, come già diceva Nicotri ,non vorrei che ti fossi impressionata per “certi attacchi”.
    Nella vita c’è di <“peggio” come avrai potuto constatare!
    Fai come “tutti” se non ti “va” qualcosa ,manda a quel paese l’interlocutore senza esagerare “ovviamente”, ma mandalo in tuttta tranquillità!

    cc

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