Il giudice del Nebraska ha respinto la denuncia contro Dio presentata da un senatore, ma l’ha respinta con motivazioni che non reggono

Sembra quasi una barzelletta, ma non lo è. Come ha già fatto notare qualche lettore, negli Usa il senatore del Nebraska Ernie Chambers, in carica da 38 anni, ha tentato di citare in tribunale addirittura il cosiddetto buon Dio accusandolo di “aver diffuso paura e terrore e di permettere catastrofi e sciagure”. Nella denuncia depositata in tribunale il 14 settembre dell’anno scorso il senatore accusa, giustamente, Dio e i suoi seguaci “delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo”. Secondo Chambers, si tratta di minacce da non sottovalutare, perché ad avallarle è la stessa “storia personale di Dio”, che ha la pesante responsabilità di “terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni”. Chambers accusa inoltre Dio di aver “distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza” da parte degli uomini. Si riferisce cioè alla famosa bibbia, che da Spinoza in poi ha iniziato a essere sempre più smascherata e sempre più presa per quel che è: un “Mein Kampf” scritto prima in ebraico antico e poi tradotto in quasi tutte le lingue del mondo, e per fortuna che c’è quel “quasi”.
L’obiettivo del senatore Usa era di ottenere dai giudici una diffida, in cui si sarebbe dovuto sollecitare Dio a interrompere ogni genere di “minaccia” sul mondo. Ma la sua causa s’è fermata di fronte al fatto che, come ha spiegato il giudice Marlon Polk, “non è stato possibile reperire un indirizzo ufficiale di Dio”. Il giudice si è appellato a una legge dello Stato del Nebraska, in base alla quale “chi avvia un procedimento giudiziario deve avere l’indirizzo della persona chiamata a difendersi in aula”.
Chambers però non si dà per vinto ed è ben deciso a insistere. Per parte nostra, cercheremo di aiutarlo con le seguenti considerazioni e mettendolo in contatto con l’editore di Napoli, Alfredo Alì, che ha più modestamente citato in giudizio la Cei, vale a dire la Conferenza episcopale italiana, per le manipolazioni della bibbia e per il fatto, molto grave, che la bibbia contenga centinaia di passi e insegnamenti contrari alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alla Costituzione italiana. Nonché, aggiungiamo noi, contraria alla stessa Costituzione degli Stati Uniti e dei vari codici penali e civili di quasi tutto il mondo. Un libro quindi del quale sarebbe il caso di impedire la diffusione o almeno di spiegare il più possibile, a partire dalle scuole, che è da leggere solo come si può leggere l’Iliade o le favole africane: senza cioè trarvi ispirazione e senza dar retta alle migliaia di esegesi, e interpretazioni, tutte tra loro tragicamente diverse, che tentano disperatamente di rendere presentabile cio che presentabile non è. La bibbia ha molti pezzi bellissimi, ma seminati tra troppi genocidi, pulizie etniche, stragi di esseri umani, neonati compresi, tutti disastri bestiali – si noti bene – voluti o suggeriti da Dio al suo preteso popolo eletto e degni rappresentanti, con il contorno di incesti e altre porcherie.
Una delle cose comiche della bibbia e ancor più dei suoi seguaci, cattolici compresi, è che un comandamento intima di “non desiderare la donna altrui”. Anche un cretino capisce che il comandamento è nato solo per gli uomini, perché – lesbiche a parte – le donne semmai desiderano “l’uomo d’altri”. Già la formulazione del comandamento non lascia adito al dubbio che quei rozzi pastori di capre e pecore considerassero le donne alla stregua di semplice proprietà maschile, ma da quando le donne hanno finalmente iniziato a ribellarsi gli esegeti di tutti i tipi si sono esibiti nelle più varie acrobazie per imporre le versioni secondo le quali quel comandamento diceva sì pere, ma intendendo dire anche cocomeri…. Il dramma è che la versione completa del comandamento non è quella che ci propinano da qualche secolo, ma quella che ingiunge di non desiderare non solo la “donna d’altri”, ma anche “l’asino, il gregge e gli schiavi d’altri”. Ovviamente, come sempre in questi casi, la Chiesa la parola schiavi la traduce con la più soave parola “servi”, per nascondere il fatto strano che anche il popolo preferito da Dio era schiavista e che anche la stessa Chiesa ha legittimato per secoli lo schiavismo ed è stata per secoli proprietaria, tra l’altro, anche di schiavi. Una decina di secoli dopo la nascita del povero Cristo, S. Isidoro – grande studioso e intellettuale – scriveva i testi per leggi che distinguevano tra schiavi della Chiesa e schivi di privati…. Comunque, a parte il trucco di tradurre male la parola “schiavi”, è evidente che la formulazione originale di quel comandamento, ossequiato per secoli e secoli, trattava la donna come una pezza da piedi. Piedi maschili, ovviamente. Pezza da piedi proprietà privata di piedi maschili al pari dell’asino, delle pecore e degli schiavi….
Insomma, come sappiamo da Spinoza in poi, Chambers e Alfredo Alì di ragioni ne hanno da vendere. Ed è da notare che a differenza di quella di Chambers la causa intentata da Alì è stata dichiarata ammissibile. Ma non è questo il punto. Nello specifico della vicenda della denuncia di Chambers il punto è che il giudice Marlon Polk ha torto. Torto marcio. Per due buoni e incontrovertibili motivi. Il primo è che Dio per definizione è dappertutto, quindi la denuncia nei suoi confronti può essere notificata ovunque, in un qualunque punto del globo terrestre, anzi dell’Universo, ma in questo caso possiamo limitarci allo Stato del Nebraska. La citazione quindi è valida, in base alle stesse leggi del Nebraska, dovunque la si notifichi.
Il secondo motivo è che sul pianeta pullulano i tizi che si dicono rappresentanti di Dio sulla terra. E non pochi di loro – dal papa ai rabbini, dal vertice del clero anglicano fino agli ayatollah – sono legalmente riconosciuti come tali! Polk potrebbe quindi notificare la denuncia al papa, o al rabbino capo, anzi ai vari rabbini capi, e ai vertici delle altre confessioni monoteiste cha alla bibbia o comunque al Dio unico si ispirano. Tutta gente che dispone anche di fondi, utilizzabili per pagare qualche danno.
Insomma, volendo, si potrebbe fare. Per dirla alla Uolter, “we can”, espressione che anche Polk ben comprende.
Se tutto ciò può apparire paradossale e provocatorio, e in larga misura lo è, appare invece ragionevole far notare quanto segue. Si tratta della conclusione di una vicenda che conoscete bene perché ne ho parlato più volte nel mio blog sul sito de L’espresso.
Alla fine la condanna è arrivata, ma solo quando è del tutto inutile, anzi anche sospettabile di strumentalismo: buttare a mare il pesce piccolo per salvare i pesci grandi. Papa Ratzinger dunque su proposta di quella Congregazione per la dottrina della fede, una volta nota come Tribunale dell’Inquisizione e da lui diretta per anni prima di essere eletto papa, ha “spretato” d’autorità, cioè licenziato in tronco dal mestiere di religioso di professione, l’ormai 85enne Lelio Cantini. Chi è? Come sappiamo bene, perché ne ho scritto più volte, si tratta dell’ex parroco fiorentino accusato da una ventina di uomini e donne di abusi sessuali negli anni 1973-1987, quando loro nella parrocchia della Regina della Pace erano ancora bambine e bambini. Quattordici anni di abusi sessuali, ricatti e pressioni psicologiche emerse solo nel 2004, dato che le vittime non hanno trovato ascolto nei molti anni precedenti.
“Abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori, delitto di sollecitazione a rapporti sessuali compiuto nei confronti di più persone in occasione della Confessione, dell’abuso nell’esercizio della potestà ecclesiastica nella formazione delle coscienze”: questa la conclusione del cardinale Ennio Antonelli, amministratore apostolico della diocesi di Firenze. Per accertare che l’acqua calda è calda ci sono voluti molti anni. Troppi. E’ da anni infatti che quei fedeli si sono rivolti alla curia di Firenze, restando sempre inascoltati, finché hanno deciso di rivolgersi direttamente al Vaticano.
Nel 2005 il multi stupratore di minorenni era sì stato riconosciuto dalla Chiesa fiorentina colpevole di “delittuosi abusi sessuali, falso misticismo e dominio delle coscienze”, ma era stato condannato alla ridicola pena del divieto di celebrare messa in pubblico per cinque anni e all’obbligo di recitare litanie alla Madonna. Spostato ad altra sede, e mai denunciato dal clero alle autorità della Repubblica italiana, il parroco Cantini poteva continuare anche nel suo perverso meccanismo psicologico con il quale costringeva bambine e bambini alle sue voglie sessuali.
La sentenza della Congregazione critica anche l’allora vescovo ausiliare Claudio Maniago (proveniente e formatosi nella parrocchia della Regina della Pace) sia per avere sottostimato il caso e sia per avere protetto il parroco in modo non del tutto disinteressato neppure sul piano sessuale. Su certe orge a luci rosse sta indagando infatti finalmente anche la Procura della Repubblica di Firenze. Maniago stranamente non trovò di meglio che inviare alle vittime una lettera per dire in buona sostanza che “il danno è stato fatto e non si può tornare indietro”, invitando tutti al perdono e a “ritrovare la serenità”. Di peggio fece l’allora capo della Congregazione dei vescovi italiani, meglio nota come CEI, quando ha inviato agli stessi malcapitati una lettera per invitarli a “purgare la memoria”. Cioè a dimenticare. Però la sentenza della Congregazione critica sì Maniago, ma tace su Ruini…. Troppo potente e troppo amato in Vaticano per essere stato lo stratega tra l’altro del grasso obolo dell’8 per mille e di altri scandalosi privilegi ottenuti dallo Stato italiano con un pressing di fatto anche ricattatorio sulle coscienze dei nostri parlamentari di fede cattolica e di schiena non diritta.

Il lato comico di questa vicenda è che le prove e le testimonianze raccolte dalla Congregazione, organo di uno Stato estero chiamato Vaticano, non possono essere comunicate alla magistratura dello Stato italiano! E sì che il cosiddetto “segreto confessionale” qui non c’entra assolutamente un fico secco. Come sempre la Chiesa si comporta soprattutto in Italia come uno Stato nello Stato, con la pretesa non solo di intervenire, ma per giunta di sottrarre il proprio personale alla magistratura competente. Il dramma infatti è – come ben sappiamo – che Ruini&C ai fedeli fiorentini che hanno subìto quello che hanno subìto non poteva rispondere altrimenti, perché – per quanto possa parere incredibile – a voler imporre il silenzio, anzi il “segreto pontificio” sui reati gravi commessi dai religiosi, compresi gli stupri di minori, è stato proprio l’attuale papa, Ratzinger. A suo tempo nel blog de L’espresso ha pubblicato il testo integrale della ben precisa circolare inviata ai vescovi di tutto il mondo il 18 maggio 2001 dall’allora capo della Congregazione per la dottrina della fede, come si chiama oggi ciò che una volta era la “Santa” (!) Inquisizione e poi il Sant’Ufficio, cioè da Ratzinger. Il quale imponeva il segreto su questi orribili argomenti e avvertiva che a volere una tale sciagurata direttiva era il papa di allora. Vale a dire, Wojtyla in persona: che più si ha la coda di paglia e più si vuole sia fatto “santo subito”, in modo da sottrarlo il più possibile alle critiche per i suoi non pochi errori.

335 commenti
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  1. Nunzio
    Nunzio says:

    Mi sento in soggezzione a scrivere qualcosa in questo blog di intellektullen, romanzier,doktoren ,advokaten , philosofen und poeten con complessi che sconfinano nel delirio. (direi che sarebbe il caso di alzare il culo dalla sedia e uscire un pò , anche per evitare le fastidiose emorroidi,divertirsi perchè il tempo passa e il turno si avvicina, e poi ridere un pò di più e respirare profondamente(se ci si riesce), fà bene ai polmoni oltre che al cervello.

    -Non ho letto niente che possa essere preso in considerazione ,riguardo la mia domanda di ieri,post 151.
    Bah, ci provo io, nella mia sconfinata ignoranza.


    La situazione odierna in Italia (secondo me) assomiglia molto alla situazione della Germania anni 30, anzi peggio.
    Mentre in Germania gli ebrei erano perfettamente assimilati,i nuovi ebrei in Italia non lo sono per niente.
    Chissà come sarebbe andata la storia,se a quel pazzo non gli fosse venuta in mente l’idea ,che la crisi era tutta colpa degli ebrei.
    Ma purtroppo è andata cosi come è andata.

    I Tedeschi hanno imparato la lezione ,noi no.

    I Tedeschi dunque combattono il nazismo,il fascismo e la Xenofobia in modo molto efficace.Come?
    Innanzitutto, lo straniero che riesce ad arrivare in Germania perchè in cerca di lavoro, viene “individuato” e accolto , gli si procura un alloggio adeguato e gli si dà un sussidio affinchè possa vivere in modo decente,lui e la sua famiglia.
    Non esistono ghetti e zerribbe come nelle periferie delle grandi città Italiane.Ogni straniero è rintracciabile.
    Gli uffici di collocamento,si danno da fare per trovargli un posto di lavoro,ed il comune si assicura che i figli vadano all’asilo o se più grandi a scuola.
    Se, nonostante l’aiuto, lo straniero ruba e delingue viene rispedito al proprio paese.

    Naturalmente il nazismo viene combattuto anche attraverso la scuola e i mas media ecc.. Del come in Germania, è un’altro discorso



    Cosa ha fatto il governo Prodi, in questo senso, durante il suo mandato? Niente.
    A Berlusconi stava bene cosi, e gli preme che le cose rimangano cosi, lui rimarrà al potere fino a che la gente è portata alla esasperazione,cosi fomentando il razzismo, acquisisce sempre nuovi consensi.
    I sinistroidi di fatto e di cervello, non capiscono , continuano a quaglieggiare blablablabla e pensano che siano le televisioni e i giornali la causa del successo del Berlusca.
    Se Prodi ,durante il suo mandato, avesse risolto il problema degli stranieri, copiando magari di sana pianta il metodo dei Tedeschi, degli Austriaci,per non parlare degli Svedesi, la sinistra sarebbe ancora al governo.
    Il problema per la sinistra Italiana è, riconoscere questo importante fattore,imparare e trarne le conseguenze,con un programma valido e chiaro da presentare al popolo,perchè la situazione attuale, potrebbe ritorcersi a sfavore della destra.
    Per questo si ha bisogno di uomini con carisma,intelligenti e giusti. Ci sono nella sinistra italiana? No?
    Allora becchiamoci il Berlusca senza vaneggiare inutilmente.

    I ghetti delle periferie, devono sparire,ogni persona deve avere un domicilio con iscrizione all’ufficio anagrafe per poter essere subito individuato .Obbligo scolastico per i figli.Se senza lavoro ,spetta un sussidio di almeno 350 euro a persona + pigione e riscaldamento.Incentivarli a trovare al più presto lavoro, che deve essere retribuito non meno di 7 euro all’ora. Se l’emigrante delingue,(niente punti,che idea stupida) rimpatrio istantaneo nel proprio paese d’origine.Bloccare in tutti i modi gli sbarchi.
    Costruire le condizioni in quei paesi chiave, affinchè le persone possano lavorare e vivere nei propri paesi di origine.

    Non è ancora troppo tardi e bisogna fare presto,affinchè in Italia non finisca a schifiu.

  2. Quelli che non vanno in piazza per..
    Quelli che non vanno in piazza per.. says:

    Genova sotto choc. Il diciannovenne pestato con un manganello in coma. L’aggressore
    è un italiano di venticinque anni. «Si conoscevano, frequentavano l’oratorio insieme».

    ma bensì per…!

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Nunzio carissimo, esco dal letargo per riaccogliere il tuo pensiero con “sommo giubilo”..

    Fianlmente UNO che ragiona,che ammette che il Nazismo altro non fu che una sana “panacea” contro i mali del Mondo, se non fosse stato per quel “piccolo difettucio” di prendersela con GLI Ebrei!

    In fondo si chiamava nazional-SOCIALIMO!

    Finalmente “una sana “idea di Sinistra”

    Finalmente un’indicazione ..
    Veramente una profonda riflessione un “tanticchio” provocatoria Il Giusto, che Tutti ci farà riflettere…
    A lungo….!

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nunzio,
    ecco la mia “ricetta” per i guai della Sinistra!

    La colpa è stata tutta di Alba Pairetti ,detta in Gioventà “coscia lunga”
    Stando a quanto da Lei dichiarato , Piero Fassino ancora oggi deve riprendersi da tale visione!

    La “nostra eroina” non si arrende all’avanzare dell’età, prossima alla Vegliardia” ed esibisce dal NOTO Insetto tette ,culo e coscie!

    Vorrei dire che ormai anche Lei ha sbagliato tutto in Gioventù,
    al posto di far vedere la “coscia lunga”a Fassino doveva fargliela vedere a Berlusconi,magari oggi sarebbe Ministra!
    Oggi è troppo tardi, è noto che passati certi “anni” Il maschietto”
    preferisca “carne giovane”, almeno in certi ambienti!

    Per i giovani per carità, neanche a parlarne, per fortuna oggi non accorrono più in edicola per comperare Vanity Fair ,i soldi servono e serviranno vieppiù per pagare le tasse dell’Università.

    Cara Alba, rassegnati..è inutile ti stai avviando sul viale del tramonto…tette,culo ,coscie a posto sì ma sempre “roba invecchiata..

    cc

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nunzio,
    gurda che in fatto di fraintendimenti (nel caso ci fossero) sono. al punto in cui siaqmo arriavati ,solo secondo a Berlusconi!

    Quindi i casi sono due o io sono diventato Berlusconi o tu ti sei espresso male, anzi , sei andato un pò oltre nella provocazione!

    Comunque per farla in breve a proposito di Abanesi ect,ect,ect per fortuna che “sta ” cominciano una inversione….
    Alla vecchietta a cui il promoter tutto a “fregato”i risparmi, alla famiglia con il Mutuo, sempre meno si accorge dell’Albanese sul tram, o del Nigeriano anche perchè “avanti cosi” più non si capisce chi sia l’albanese ,il nigeriano o l’italiano

    cc

  6. x Controcorrente
    x Controcorrente says:

    Nunzio-Hlafo-Rodolfo è meglio evitarlo. Il suo ruolo è chiaro, così come è chiaro che sono persone tra loro diverse che si danno il cambio nel monitorare in funzione filoisraeliana vari blog e siti fastidiosi. Lui o meglio loro sanno parlare solo di ebrei perchè vogliono che sia il tema dominante e vogliono che sia trattato solo in un modo. Nicotri ci ha liberato da poco da un tizio di quella parrocchietta, ma loro sono come i fichi d’India…
    Occhio!
    Shalom

  7. Nunzio
    Nunzio says:

    x208
    Buoni i fichi d’india freschi a colazione con un panino.
    Hai mai provato? Non credo.
    Le buccie spino(s)ze saprei io dove mettertele.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ‘Negli Usa è solo l’inizio della fine
    il centro del mondo torna in Europa’
    “Il vero problema è il deficit commerciale, che rischia di far collassare anche la Cina”
    di VALERIO GUALERZI

    ROMA – “Più la crisi finanziaria si aggrava, più forte diventa l’Europa. Per l’ascesa di Pechino ci vorrà ancora del tempo e premesso che non sono un esperto di Cina, non escluderei un collasso: il 40% delle loro esportazioni finisce negli Stati Uniti, non credo esistano precedenti di economie così sbilanciate”. Per quanto oggi immaginare una Cina in grossa difficoltà possa apparire fantascientifico, vale la pena tenere a mente queste previsioni perché a farle non è uno studioso qualsiasi, ma Emmanuel Todd, demografo e sociologo francese che può vantare all’attivo due pronostici apparentemente altrettanto temerari divenuti realtà.

    http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/todd-intervista/todd-intervista/todd-intervista.html
    —————————————————-
    Vale la pena leggere l’intera intervista. E meditarci su.
    p. n.

  9. Faust ... aaaaahhh!!! Vabbe!!!
    Faust ... aaaaahhh!!! Vabbe!!! says:

    Mentre in Germania gli ebrei erano perfettamente assimilati,i nuovi ebrei in Italia non lo sono per niente.
    Chissà come sarebbe andata la storia,se a quel pazzo non gli fosse venuta in mente l’idea ,che la crisi era tutta colpa degli ebrei.

    —————————————————————————–
    aaaaaahhh!!!!! abbiamo capito!!! Da Propagandista di turno DOVREBBERO BANNARTI… ppoi Pino, in casa sua, ffa come mejjo ye pare!!! Le mongolfiere, stanno x rompere gli ormeggi!!!
    Faust

  10. x Nunzio
    x Nunzio says:

    > questo blog di intellektullen, romanzier,doktoren ,advokaten , > philosofen und poeten con complessi che sconfinano nel
    > delirio.

    Sempre meglio che essere merda come certi “informatori corretti”

    > (direi che sarebbe il caso di alzare il culo dalla sedia e uscire un > pò , anche per evitare le fastidiose emorroidi,divertirsi perchè > il tempo passa e il turno si avvicina,

    Prova a pensare al tuo, di turno. Sempre che le tue emorroidi cerebrali abbiano i neuroni necessari a pensare ,

    > e poi ridere un pò di più e respirare profondamente(se ci si
    > riesce), fà bene ai polmoni oltre che al cervello

    Quindi tu puoi fare a meno di ridere.
    Spinoza

  11. Nunzio
    Nunzio says:

    E come al solito, ello ed elli estrapolano frasi, e capiscono quel che possono e quel che vogliono,e arrivato il tempo di quaglieggiare,come se non lo facessero abbastanza..Del problema in sè e di tutto il resto,non se ne parla.Beati voi!

  12. Damocle
    Damocle says:

    QUANDO UN CRETINO INFASTIDISCE, DISTURBA, OPPURE ROMPE I COGLIONI, BISOGNA IGNORARLO, PERO’ SE L’EBETE PERSISTE NEL SUO DELIRIO BISOGNEREBBE CHE CHI DI DOVERE LO CANCELLASSE.

  13. alex
    alex says:

    Plaudendo alla disponibilità, di cui qualcuno purtroppo approfitta, del nostro Ospite, condivido con Voi le parole del famoso informatico Logoff:
    “Ignorare sempre i post “lassativi”.

  14. Damocle
    Damocle says:

    The Guardian di Londra: 68 bambini sono morti per le invasioni israeliane

    Almeno 68 bambini palestinesi sono stati assassinati nell’ultimo anno durante le invasioni sioniste contro la Striscia di Gaza.

    A darne la notizia è il quotidiano londinese “The Guardian” che cita un rapporto diffuso dal Centro Palestinese per i Diritti Umani.

    Secondo il rapporto, molti bambini sono rimasti uccisi durante le invasioni sioniste contro Jabalia all’est di Gaza, lo scorso febbraio.

    “Nonostante il cessate il fuoco entrato in vigore lo scorso giugno, gli attacchi israeliani sono costati la vita a molti civili palestinesi, comprendendo anche i bambini”, aggiunge il rapporto.

    The Guardian spiega che si tratta di casi per i quali non è avviata nessuna indagine.

    Sin dallo scoppio della seconda Intifada sono stati assassinati più di 4.800 palestinesi, tra cui 900 bambini.

    Saluti

  15. Damocle
    Damocle says:

    Bush ha approvato la tortura?.

    Lo rivela il quotidiano statunitense The Washington Post

    Il quotidiano The Washington Post ha rivelato che l’amministrazione del presidente George W. Bush ha avallato con documenti scritti i metodi di tortura negli interrogatori di presunti terroristi, usati dalla CIA.

    Efe ha informato da Washington che l’articolo cita come fonte alcuni ex funzionari dei servizi segreti che hanno sostenuto: “La CIA ha sollecitato e ottenuto nel 2003 e 2004 i documenti, dalla Casa Bianca, sull’uso dei metodi d’interrogatorio tra i quali il sottomarino o simulazione d’asfissia, per immersione, con il prigioniero immerso in acqua o versandogli acqua nella bocca e nelle narici sino a quando giunge in punto di morte.

    Gli avvocati del Dipartimento di Giustizia avevano già avallato, sin dal 2002, i metodi d’interrogatorio della CIA, sostiene il Post.

    L’attuale segretaria di Stato, Condoleezza Rice, che all’epoca era consigliera dei sicurezza nazionale del presidente Bush, ha confermato, il mese scorso, agli investigatori del Congresso che l’allora direttore della CIA, George Tenet, aveva chiesto un’approvazione delle politiche con una lettera inviata alla Casa Bianca.

    Le reiterate petizioni d’approvazione documentata riflettevano la preoccupazione crescente nella CIA sull’amministrazione che, più avanti, si poteva allontanare dalle decisioni sul trattamento dei capi di Al Qaeda catturati, commenta il Post.

    Sino ad oggi la Casa Bianca non ha confermato l’informazione ed ha sottolineato, dice il giornale, che non c’è niente da dire sino a che i documenti saranno segreti.

    Mha, saluti.

  16. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Rodolfo,

    leggo ora il tuo 201.
    Prima di tutto giàcche siamo in un blog di intellektulen…philosofen und poeten ti informo che in italiano non sono molti i sostantivi che hanno due zz, soggezione non è uno di questi.
    Cerca in una buona grammatica!
    Mai te l’avrei fatto notare se tu non usassi spesso questi modi poco urbani.
    Io conosco pochi siciliani, e quelli che conosco non so se sono ebrei e per me non sarebbe discriminante!
    Qui qualcuno mi accusa di parlare troppo del Friuli, io penso invece, con marco T. che si dovrebbe raccontare dell’Italia tutta, per conoscerla e goderne delle varietà.
    Ma tu sei involuto nella tua ebraicità e per conoscere la Sicilia devo leggere Camilleri .E per leggere la tua Germania devo studiare il dialetto di Francoforte, Dio scampi?!
    Fai il poeten, te ne prego e se ti scappano due z dove non devono stare,nessuno se ne accorgerà!
    mandi

  17. Damocle
    Damocle says:

    L’impero nord-americano è vicino al crollo, la loro arroganza economica mostra i primi segni dell’inizio della fine .

    La storia è una vecchia signora che ci sorprende ogni giorno: chi avrebbe immaginato, un anno fa, che il socialismo cubano avrebbe visto la crisi finanziaria di Wall Street e lo Stato più capitalista e potente del mondo contraddire tutti i propri discorsi ed intervenire nel mercato per tentare di salvare banche ed imprese?

    Cosa rimane del dogma dell’Immacolata Concezione che fuori il mercato non c’è salvezza? Dove son finiti tutti i bei discorsi che mettevano il mercato sopra tutto e tutti, anche sopra le primarie necessità dell’essere umano?,

    Le teste d’uovo statunitensi stanno anaspando nella melma economica più nera e non intravvedono vie d’uscita, chi pagherà questo immenso tsunami? ma il popolo di tutto il pianeta come sempre.

    Saluti

  18. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    x Alba Chiara.

    ci vediamo al solito posto per poi confluire a Piazzale dei Partigiani (raggiungibile dalla stazione Piramide della linea B della metropolitana) ci ritroveremo con i manifestanti provenienti dalle due nostre regioni:
    VENETO
    FRIULI VENEZIA GIULIA

    ti raccomando puntuale
    ciao a domani

  19. Il rapporto sull'antisemitismo in Italia
    Il rapporto sull'antisemitismo in Italia says:

    Abbiamo deciso di pubblicare il testo integrale del Dossier sull’antisemitismo commissionato dall’Osservatorio europeo sul razzismo e la Xenofobia. Riteniamo utile la pubblicazione integrale del testo sia perché non apparsa altrove sia perché – considerata la scivolosità dell’argomento – crediamo necessario fornire ai lettori la possibilità di consultarlo personalmente: senza censure né estrapolazioni che ne renderebbero strumentale il contenuto
    Iaia Vantaggiato (“il manifesto”)
    L’Italia
    (253) I 35.000 ebrei, 25.000 dei quali appartenenti alle varie comunità ebraiche, sono del tutto integrati nella popolazione italiana (popolazione totale: 56,3 milioni). Dopo la seconda guerra mondiale, in Italia il pregiudizio antisemita ha raramente assunto forme aggressive; i casi di aggressioni violente sono stati rari. Tuttavia, con l’aumento del numero dei gruppi di estrema destra dall’inizio degli anni ’90, il quadro è cambiato.
    Sebbene nella società italiana le tradizioni antisemite siano di scarsa virulenza, il lavoro di rete dell’estrema destra presente nello scenario internazionale, che usa l’antisemitismo per creare tali reti, ha portato a un forte orientamento antisemita anche nell’estrema destra italiana. Nel 1995 gli episodi di antisemitismo sono passati da 30 a 50 all’anno; dalla metà del 2000 (aumento del 30-40%) al marzo-aprile 2002 è stata registrata un’impennata del 100% (254). Ciò è dovuto in prima istanza al conflitto in Medio Oriente. Comunque, al di là di questo fattore, è riscontrabile nella popolazione una grossa presenza di idee e atteggiamenti xenofobi, a loro volta alimentati da osservazioni razziste nel dibattito pubblico (politica e carta stampata) (255). A farne le spese sono soprattutto i lavoratori migranti, socialmente emarginati, circa 700.000 persone (510.000 dei quali provenienti dal Marocco, dalla Tunisia e dall’Albania). Negli anni ‘90, in Italia, hanno riscosso un certo successo non solo la cultura ebraica in sé, ma anche la storia di Israele, la sua letteratura e il suo cinema: un fatto sorprendente per quanti avevano vissuto i difficili anni ‘70 e ‘80 in cui il risentimento anti-israeliano era forte, particolarmente nella sinistra. La crisi iniziata all’inizio del 2001 ha accelerato un processo imprevisto e imprevedibile che in altri paesi, specialmente in Francia, è già evidente. In Italia questo processo ha lasciato aperte per il futuro varie opzioni, che non sono immediatamente chiare. In Italia la seconda Intifada ha messo in moto dei meccanismi inaspettati, in cui i tradizionali pregiudizi antiebraici si mescolano a stereotipi politici. E’ importante tenere presente che il cosiddetto «antisemitismo spirituale (o psicologico)» ha avuto un maggiore impatto sul fenomeno complessivo della storia culturale italiana nel corso del XX secolo (vedi Julius Evola) (256).
    Al contrario che in Francia e in Belgio, in Italia le aggressioni antisemite si sono per ora limitate a insulti verbali, scritte sui muri e simili. Ma da quando è iniziata la seconda Intifada , tra gli episodi si registrano minacce di morte contro gli ebrei, con stereotipi sia antisemiti che antiisraeliani, spesso usati come sinonimi. Gli aggressori sono italiani e, finora, quasi nessuno appartiene al milieu degli immigrati musulmani, a differenza che in Belgio, Francia e Paesi Bassi. Contrariamente ad altri paesi, in Italia c’è piuttosto un revival di topoi anti-giudaici associati ai tradizionali stereotipi antisemiti e antisionisti radicati nella sinistra. Ciò è apparso particolarmente evidente durante i fatti avvenuti nella Chiesa della Natività a Betlemme (257). Il peggioramento del conflitto arabo-israeliano e in particolare la questione di Betlemme e della Chiesa della Natività hanno portato ancora una volta all’assunzione di posizioni ambigue in alcuni contesti e hanno visto l’uso di un linguaggio potenzialmente pericoloso.
    SEGUE CON : http://www.udap.net/it/news.php?go=fullnews&newsid=228

  20. Nunzio
    Nunzio says:

    xSylvi
    Ma nel mio post 201 , dove dimostro di essere “involuto nella tua ebraicità”?
    Hai ragione ,si scrive sogge)z(zione.
    Come maestra lei non può far altro che attaccarsi a due zeta.
    Complimenti,veramente.

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Rodolfo

    grazie per il “maestra”, per me è sempre un onore.
    Io mi attaccherei alla comprensione delle sequenze del mio post.
    Con un po’ di disponibilità ce la può fare.
    mandi

  22. Nunzio
    Nunzio says:

    xSylvi
    post Nr.219
    Forse dalle tue parti “giacchè” forse si scrive giàcche?
    Vogliamo divertirci a cercare errori?

  23. Nunzio
    Nunzio says:

    c’è un “forse” di troppo nel post Nr.225.
    Ma forse qui, sono io di troppo.
    Molti applaudiranno…….mah

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    Spero si renda conto che i post come il suo n. 209 più che ironici suonano piuttosto minacciosi. Forse estrapolo, ovviamente male visto che non son un esperto in esegesi bibliche, ma la pregherei di evitere certo linguaggio verso altri forumisti. Non vorrei che qualcuno le dicesse che saprebbe dove infilarle un manico di scopa o un cingolato o una maxi bibbia rilegata in cuoio, con annessa raccolta di esegesi.
    Peraltro non mi risulta che i fichi d’India si mangino con il pane. Sono ottimi, hanno funzioni “corporee” (“Uno stuoppa, due attuoppano”), ma sono troppo acquosi per essere mangiati come un panino. Ma… de gustibus.
    pino nicotri

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Rodolfo,

    Touscè !! ( maledetta tastiera)!
    Ma la questione della comprensione delle sequenze resta ancora in ballo. Tango, possibilmente!

  26. Nunzio
    Nunzio says:

    E’ strano, “forse” posso aver scritto qualcosa di inconveniente, ho un carattere aspro. Altri hanno licenze poetiche.
    Ma perchè nessuno entra nel merito di quello che ho scritto?
    E’ sbagliato il mio pensiero?

  27. Nunzio
    Nunzio says:

    Touchè, Sylvi, si scrive touchè.
    xNicotri
    le posso assicurare che le fico d’india raccolte fresche dall’albero,sono con il ,a colazione, una delizia.
    Specialmente quando non si ha altro.

  28. carlino
    carlino says:

    Sentite questa…

    “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito… Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì… questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio”.

    Sapete di chi si tratta? Si tratta di quel terrorista Cossiga, quello della sua strategia della tensione. Quello di Gladio.

  29. Sylvi
    Sylvi says:

    Dice lei, caro Pino!

    Parce sepulto!
    Ma non le viene da vomitare quando sente “certi”vecchi leader politici che hanno fatto del potere sugli altri lo scopo della propria vita e, come non bastasse,sbandierano una cultura e una saggezza che è solo sfoggio compiaciuto di arroganza.
    Cossiga…non merita nemmeno il rispetto della vecchiaia, e con lui molti altri.
    E hanno infettato i discepoli.
    E non muoiono,nei giornali e nelle TV, MAI!

    A tutti quelli che vanno a Roma auguro una salda opposizione costruttiva!

  30. Faust x carlino
    Faust x carlino says:

    … lho copiato qui nel blog… il 144… segui lazione e lemozione… cossiga è un terrorista sociale… ammeno cche non smentisce,
    …..
    Faust

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    Lei non è affatto di troppo. Non in questo blog. Per quanto a volte eccessivo, lei non è sgradevole e prepotente, nonché minaccioso, come altri che ho dovuto bannare con mio sommo dispiacere e sbigottimento . Però certi argomenti, come l’ebraismo, non è che poi interessino molti. Gli ebrei in Italia sono solo 35 mila. Voler quindi parlare di loro in continuazione è sbagliato, è eccessivo. Chaim Potok quando arrivò in Vietnam, con la guerra, scoprì con sorpresa che una larga fetta di mondo ignorava i tormenti interiori tipici dell’ebraismo, li ignorava e se ne fregava bellamente. Idem nei confronti dei deliri mistici dei cattolici e di certi rami dell’islam. La gente cioè di norma pensa a campare, non a rovinarsi la vita eleggendosi più vicina a Dio o temendo di essere più vicina al demonio. Ciò per dirle che certe tematiche per lei molto importanti sono per altri cose di nessuna importanza.
    Io parlo spesso dell’ebraismo come del cristianesimo perché il pensiero religioso monoteista è stato larga parte della mia vita, me ne sono emancipato a fatica e con dolore. Oggi so perché la radice di molti mali è proprio nel monoteismo e prima o poi scriverò un libro sull’argomento. Poi parlo spesso di Israele e palestinesi, come del resto fanno altri, sia perché la situazione dei palestinesi è una ingiustizia tragica – tanto tragica che se continua così prima o poi inghiottirà Israele, o forse l’intero mondo arabo o forse anche l’Europa, insomma provocherà catastrofi di dimensioni immani – e sia perché non sopporto il volgare ricatto per cui chi non lecca gli stivali del governo di Israele viene lapidato in piazza. Non sopporto questo ricatto perché incide sul livello di civiltà e sul futuro di noi italiani, di noi europei, di noi mediterranei e di noi esseri umani. E’ strano che non si possa parlare di certi temi senza che emerga sempre e solo, da parte dei filoisraeliani, un livello di fanatismo e di odio che mi ricorda il fetore di certi settori di Hamas e del nostro Medioevo da Inquisizione. La volgarità dei filoisraelini nell’Occidente cristiano è qualcosa che non esiste neppure in Israele!
    Io non so se davvero lei, come sostiene non solo Shalom, è al servizio di un qualche apparato più o meno israelieno, e francamente la cosa non mi interessa neanche un po’. So solo che se lei porta argomenti ne discuto volentieri, che sia eschimese o thai non mi interessa, ma se fa propaganda allora non mi interessa e non intervengo.
    Sono un grande esperto di fichi d’India. Quando avevo 8 anni una estate mi trovarono addormentato vicino a un cespuglio con 40 di febbre perché mi ero ingozzato di fichi d’India senza togliere la scorza…. Per giunta, dopo una abboffata di noci e mandorle ed essermi pure addormentato al sole. Era un sorta di bis di ciò che avevo combinato a 3 anni: i miei si accorsero tardi che m’ero bevuto un intero cesto di uova(24, per l’esattezza) nascosto sotto il lettone dei miei nonni. Quando arrivò il medico non potè dire altro che “i casi sono solo due, o vive o muore”.
    Sono ancora qui.
    Si dia perciò una regolata. Spero lei sia migliore di certi ceffi transitati da qui. In ogni caso, sappia che chi dei due può schiantare l’altro non è lei. Neppure l’eventuale ufficio alle sue spalle.
    Una buona serata. Con o senza fichi d’India.
    pino nicotri
    Ps. Mi dia retta: eviti di accompagnare i fichi d’India col pane. Semmai, ci mangi assieme delle olive, magari un po’ di parnigiano o gorgonzola e con loro del pane. Ci beva su del vino bianco. E’ meglio perfino dell’oppio! E’ molto meglio dei tifellin e del Muro del Pianto. Oltre che del seder.
    Naturalmente il cibo migliore, a tutte le ore, è il sesso femminile (per le donne, quello maschile), con il suo buono e onesto odore. Oltre al sorriso dei bimbi, è l’unica cosa che ci può portare fino a Dio. Altro che il roseto ardente…..

  32. IL PROGRAMMA DELL’ANTI-DEFAMATION-LEAGUE sionista, che spiega anche alcune cose contro Nicotri
    IL PROGRAMMA DELL’ANTI-DEFAMATION-LEAGUE sionista, che spiega anche alcune cose contro Nicotri says:

    PROGRAMMA ETNICO/RAZZIALE DELL’ADL?

    Di Paul Grubach[1]

    L’Anti-Defamation League of B’nai B’rith (ADL) è probabilmente ben conosciuta dalla maggior parte dei lettori di questo sito. Questa organizzazione religiosa ebraico-sionista, esente da tasse, e con sede a New York, con aderenti in quarantadue paesi, afferma di essere una delle più importanti organizzazioni per i diritti civili del mondo, e presuntamente, tra i suoi principali scopi vi sono quelli di impedire le discriminazioni e di garantire eguali diritti per tutti.[2] Indubbiamente, il programma socio-politico dell’ADL riflette i desideri di una parte significativa della comunità ebraica internazionale. Questo è il motivo per cui è importante porre la domanda: qual è il vero programma etnico dell’ADL?

    L’ADL predica l’integrazione razziale, l’eguaglianza razziale e il multiculturalismo, poiché uno dei suoi slogan più popolari è il seguente: “La diversità è la nostra forza più grande.”[3] Questa lobby assai influente sponsorizza attività che esortano le persone “a rifiutare le divisioni razziali”, e condanna la discriminazione contro gli ebrei in cerca di alloggio come “una forma assai insidiosa di antisemitismo”.[4] Un obbiettivo fondamentale della sua attività negli Stati Uniti negli anni ’60 fu l’attuazione del Civil Rights Act del 1964.[5] Questa legislazione ha contribuito a creare una società razzialmente integrata negli Stati Uniti. L’ADL rifiuta infatti tutte le forme di “dominio razziale”. Vale a dire, quelle situazioni in cui un gruppo etnico domina su un altro, poiché l’ADL è particolarmente ostile verso tutte le manifestazioni di “supremazia bianca.” Dove coesistono differenti etnie nella stessa nazione, l’ADL si pone come una forte fautrice di una società integrata in cui tutte le etnie convivano tra eguali.

    I critici tuttavia hanno affermato che questo “programma morale” dell’ADL è, in massima parte, una facciata ideologica, un metodo per promuovere furtivamente gli interessi ebraico-sionisti sotto le vesti della moralità. [6] Secondo questo punto di vista, l’opposizione pubblica contro la discriminazione etnico/razziale viene utilizzata al servizio del nazionalismo etnico/culturale ebraico-sionista dell’ADL. L’ADL predica l’eguaglianza universalistica e la mescolanza razziale per i non ebrei mentre conserva un’identità di gruppo esclusivista/separatista per gli ebrei. Il giudaismo si è caratterizzato [storicamente] per una separazione genetica e culturale dagli altri gruppi umani, e per un esplicito doppio metro di moralità: altruismo e cooperazione tra gli ebrei, ma competizione con i non ebrei. [7] Perciò, secondo questo punto di vista, le comunità ebraiche che risiedono fuori d’Israele – dove gli ebrei sono una minoranza – hanno bisogno di una nazione che tolleri la loro politica a lungo termine di non assimilazione e la loro solidarietà di gruppo. In una società integrata composta da una varietà di etnie differenti e competitive, tutte con interessi divergenti, è molto difficile sviluppare un movimento coeso di non ebrei che si opponga all’ebraismo organizzato. Inoltre, nelle società integrate fuori d’Israele, in cui i non ebrei hanno solo un senso debole e precario della propria identità, è meno probabile che gli ebrei vengano identificati come un elemento ostile, non assimilabile e estraneo. Di conseguenza, nelle società integrate e multiculturali fuori d’Israele, gli ebrei possono guadagnare potere e influenza.

    E allora come la mettiamo? L’ADL è davvero interessata a creare società multiculturali dove tutte le etnie coesistano su una base di eguaglianza, dovunque nel mondo? Oppure questo programma multiculturale è in realtà una maschera ideologica sotto cui l’ADL promuove un programma ebraico-sionista: dominio ebraico in Israele dove gli ebrei sono la maggioranza, ma “eguaglianza razziale” e multiculturalismo fuori d’Israele affinché le comunità ebraiche beneficino enormemente di tale programma?

    Fortunatamente, ci viene offerta una situazione nella quale possiamo mettere alla prova queste due ipotesi contrastanti: la nazione d’Israele. In un vecchio numero del New York Times, ci fu un articolo controverso che discuteva la proposta di sostituire lo stato sionista d’Israele con uno stato ebraico-arabo: uno stato bi-nazionale, etnicamente integrato e secolare, dove ebrei e arabi avrebbero vissuto insieme come eguali, sia da un punto di vista politico che sociale. Cito le parole dell’articolo: “L’impensabile è che Israele venga sostituito da uno stato bi-nazionale in cui ebrei e palestinesi vivrebbero insieme in democratica armonia.”[8]

    Il presidente nazionale dell’ADL Barbara B. Balser rispose all’articolo con una sua “lettera all’editore”. Questa missiva esprime a quanto pare la politica ufficiale, definitiva, dell’ADL. Costoro rifiutano l’idea di uno stato bi-nazionale, etnicamente integrato e secolare in Medio Oriente, dove ebrei e arabi potrebbero vivere insieme come eguali. Essi etichettano tutto ciò come un “insidioso sforzo anti-israeliano”, e “uno sforzo per distruggere la sovranità ebraica sulla Terra Santa.” Essi vogliono chiaramente conservare la sovranità ebraica (leggi: il dominio ebraico sulla regione—uno stato dove gli ebrei sono segregati da, e conservano il dominio su, i non ebrei). [9] Questo ci suggerisce che quello che i critici dell’ADL dicono è vero. Se il motivo principale dell’ADL era di promuovere l’eguaglianza e il multiculturalismo, e la cessazione di tutte le forme di supremazia razziale e etnica, allora ci saremmo dovuti aspettare che promuovesse questo programma in Israele (dove gli ebrei sono la maggioranza), in modo altrettanto appassionato di come lo promuove in ogni altra parte del mondo (dove gli ebrei sono una minoranza). Ma non è questo il caso. In massima parte, l’ADL promuove l’integrazione e il multiculturalismo dovunque fuori d’Israele perché in tal modo fa avanzare il nazionalismo ebraico e permette agli ebrei di acquisire potere e influenza nelle società non ebraiche. E cioè, l’universalismo e gli appelli per l’eguaglianza vengono utilizzati per favorire il nazionalismo ebraico più settario. E’ difficile credere che costoro credano sinceramente negli ideali dell’eguaglianza e del multiculturalismo quando essi sono i sostenitori più ardenti d’Israele, una società separata e diseguale in cui la discriminazione è parte dell’ordine costituito e la supremazia ebraica è fissata per legge.[10]

    [1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è consultabile all’indirizzo: http://www.codoh.com/zionweb/zionpgadl.html
    [2] Vedi il sito dell’ADL all’indirizzo: http://www.adl.org/ . Vedi anche Lee O’Brien, American Jewish Organisations and Israel, Washington, Institute of Palestine Studies, 1986, pp. 93-103.[3] Vedi la pubblicazione dell’ADL: ADL On the Frontline [L’ADL in prima linea], estate 1997, p. 8.
    [4] ADL On the Frontline, Settembre/Ottobre 1997, p. 13; ADL On the Frontline, Giugno 1998, p. 7.
    [5] O’Brien, pp. 93-94.
    [6] Per esempio, vedi il dibattito epistolare di Paul Grubach con il direttore dell’ADL Abraham Foxman: http://www.washington-report.org/archives/April_2000/0004072.html
    [7] Kevin MacDonald, A People that Shall Dwell Alone: Judaism as a Group Evolutionary Strategy [Un popolo che abiterà da solo: il giudaismo come una strategia evolutiva di gruppo], Westport, Connecticut, 1994; Kevin MacDonald, The Culture of Critique: An Evolutionary Analysis of Jewish Involvement in Twentieth-Century Intellectual and Political Movements [La cultura della critica: un’analisi evolutiva del coinvolgimento ebraico nei movimenti intellettuali e politici del ventesimo secolo], Westport, 1998.
    [8] Edward Rothstein, “Seeking an Alternative to a Jewish State”, New York Times, 22 Novembre 2003.
    [9] Barbara B. Balser, Letter to the Editor, The New York Times, 25 Novembre 2003. In rete: http://ww.adl.org/media_watch/newspapers/20031125-nytimes.htm
    [10] Uri Davis, Israel: an Apartheid State, London, 1987; Ian Lustick, Arabs in the Jewish State: Israel’s Control of a National Minority, Austin, Texas, 1980.

  33. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X – Passator Cortese, Alba Chiara … e tutti quelli che domani vanno a Roma
    Gridate due slogan anche per me che, purtroppo e con grande dispiacere, domani non ci sarò, impegni precedenti mi trascinano in terre padaniche, Cassano D’Adda.
    Mi sono però prenotato per la manifestazione del 30 contro il decreto Gelmini, il gruppo locale dell’ Italia dei Valori organizza un pulman. Come studente sono un po’ stagionato ma visto che bellachioma parla di agitatori … che … vogliamo dargli tortoo …!!!

    Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    racconta Pino, a proposito delle sue disavventure alimentari: “…Quando arrivò il medico non potè dire altro che “i casi sono solo due, o vive o muore”.”
    ————–
    Questa, bisogna raccontarla a Peter…

    Un bambino che si ingozza di fichi d’india senza togliere la buccia e che ci mette tempo e sofferenza per uscire dalla religione cattolica…
    Beh, se il punto di partenza è stato questo, il nostro Pino merita la medaglia d’oro se è riuscito ad emanciparsi fino a diventare quello che conosciamo!

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Con la solidarietà tra di loro, gli ebrei mettono in pratica un precetto socialista che sarebbe utile mettessero in pratica tutti coloro che si credono di sinistra.
    La collaborazione, la solidarietà, il vivere civile, il rispetto degli altri, dovrebbero essere tra le colonne portanti dell’essere di sinistra.
    Nella pratica invece, si scrive socialismo e si legge democrazia cristiana, dove il termine ‘democrazia’ a sua volta deve leggersi ‘oligarchia’ che a sua volta ancora, deve leggersi ‘becero affarismo’.
    Ed eccoci quindi al punto in cui siamo, pur dichiarandoci, noi 50% dell’elettorato o giù di lì, socialisti convinti.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dal sito di IDV:
    …”Abbiamo già raccolto più di 30mila firme nella città di Milano e nella provincia.”…
    ————
    Si parla di firme per il referendum contro il lodo Alfano.
    Raccogliere solo 30.000 firme in un comprensorio come Milano e provincia lancia un messaggio ben chiaro: del lodo Alfano alla gente non glie ne importa un fico secco.
    Ci sono solo 30.000 persone di sinistra, a Milano e provincia? Siamo proprio messi bene, eh?

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Stavolta Berlusconi non c’entra.
    Credo ci sia qualche legge della dinamica dei fluidi, che ancora non conosciamo. Cosa me lo fa pensare? Il volo delle farfalle.
    Si sa che le farfalle svolazzano, seguendo segmenti randomizzati un po’ come fanno le zanzare. La zanzara aumenta la velocità di volo, aumentando la frequenza del battito delle ali; infatti, sentiamo che lo zzzzzz ha un suono più acuto o più grave a seconda della velocità, come succede quando ascoltiamo il rumore dell’elica dell’aereo.
    La farfalla invece varia la velocità variando l’assetto delle ali, non la frequenza del battito.
    Dicevamo che a noi sembra che svolazzi. Bene, qualche giorno fa ho visto tre farfalle della stessa specie ( grosse, con le ali rosse e nere) volare per diversi secondi in formazione, eseguendo tre o quattro evoluzioni in perfetto sincronismo senza variare la formazione, per poi spararsi in tre direzioni diverse a velocità supersonica. Una di queste farfalle, si è diretta verso il basso con una velocità di molto superiore a quella della forza di gravità, quindi non si è lasciata cadere a corpo morto, nè ha battuto le ali per assecondare la spinta. No, si è messa in una certa posizione con le ali ed è letteralmente sfrecciata in una picchiata da vertigine, per poi recuperare il volo suo solito a bassa velocità. In un primo momento ho pensato ad un effetto ‘Venturi’, ovvero ad una accelerazione dell’aria passante tra le ali in modo da formare un principio di reazione come per i jet, ma poi ho fatto mente locale a come le farfalle riescano a dominare il volo anche in presenza di vento al traverso e mi è venuto da pensare che assumessero con le ali una conformazione tale da generare microturbolenze che aiutassero grandemente la vera e propria spinta alare. Mah, mistero della fluidodinamica! Oltre che gran robustezza delle ali, non c’è che dire.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Caro Marco,

    il problema è che soprattutto in Lombardia l’arricchirsi senza rispettare le regole e fregando il fisco è una pratica diffusa e agognata da molti, che vorrebbero un lodo Alfano anche per loro. Ecco un primo motivo che spiega la scarsità di quelle firme. E poi la sinistra ha sbagliato – da troppo tempo – a centrare la sua politica sulle critiche più o meno moralistiche e comportamentali di Berlusconi, facendone così di fatto anche loro il protagonista permanente, dopo avere già compiuto l’errore mortale di spianargli di fatto il successo prima economico e poi anche politico. La gente ha bisogno di lavoro, reddito, certezze, e solo dopo avere avuto queste cose ti sta a sentire sul resto, cioè sull'”onestà” e affini. Primum vivere. La sinistra invece non ha un suo progetto occupazionale e sociale, di distribuzione e ridistribuzione del reddito, di rilancio dell’economia, della scuola, della ricerca, dell’investimento sui giovani. Cercare voti senza un progetto e basandosi solo sulle critiche all’antagonista è sbagliato. E’ come se un atleta o una squadra di calcio anziché disputare sul campo la gara o la partita contro gli avversari preferisse accusarli di scorrettezze, dal doping al colore delle scarpe da cafoni o alle facili conquiste femminili…. Lei come sportivo cosa ne direbbe? Sul ring vince il migliore, cioè quello che mena meglio cazzotti, non il più educato e “buonista”, che anzi viene massacrato. E la politica è un ring, non un salottino o un budoir. Solo gli imbecilli possono pensare che andare da Vespa o da Flois e fare bella figura, da persona più educa, “migliore”, possa riequilibrare certi squilibri.
    C’è in Italia un vuoto pericoloso. A sinistra. E una legge fisica, implacabile come tutte le leggi della fisica, che non ammettono eccezioni, dice chiaro e tondo che il vuoto non può esistere: viene occupato dal non-vuoto circostante….
    Buon fine settimana.
    pino

  39. Blablablablablà... intanto chi lavora crepa. Come al solito
    Blablablablablà... intanto chi lavora crepa. Come al solito says:

    Le tragedie in Val d’Aosta, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte
    Deceduta anche la donna rimasta ustionata oltre mese fa in un’azienda di Udine
    Incidenti sul lavoro, altri quattro morti
    vittime in fabbriche, campi e cantieri
    ROMA – E’ di quattro morti il bilancio di un’altra giornata drammatica in fabbriche, campi e cantieri. La prima vittima è un operaio 22enne rumeno rimasto ucciso oggi pomeriggio a Glereyaz di Saint Vincent (Aosta) mentre lavorava a fianco di un piccolo escavatore ‘Bobcat’, condotto da un compagno di lavoro. Un cedimento del terreno dove stavano preparando le fondamenta di un edificio hanno fatto piombare il mezzo addosso al giovane, travolgendolo.

    Un incidente per alcuni aspetti simile è costato la vita a Simone Guagnini, un operaio metalmeccanico di 31 anni, travolto dal muletto guidato da un collega mentre stava lavorando insieme ad un collega al montaggio di un macchinario in un’azienda di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.

    Travolto da un mezzo ha trovato la morte anche Matteo Lucarda, elettricista di 32 anni residente a Mirano (Venezia). L’uomo è finito schiacciato tra una motrice ed un carrello mentre stava eseguendo la manutenzione di alcuni macchinari della ‘Mecno service’, un’azienda di Salzano (Venezia) specializzata nella rettifica di binari.

    La quarta vittima è un giovane bracciante indiano di 24 anni, Ranjit Singh, rimasto schiacciato tra due trattori mentre era al lavoro nell’azienda agricola Mainero a Buriasco, nel Pinerolese. Secondo i primi accertamenti, il giovane ha collegato un trattore che non partiva con un cavo d’acciaio ad un altro mezzo agricolo, quando improvvisamente il cavo si è spezzato. Ranjit si è quindi spostato fra i due trattori per capire cosa fosse successo, ma uno dei due mezzi è scivolato all’indietro schiacciandolo.

    Ai quattro morti va infine aggiunto il decesso, dopo dopo 35 giorni di agonia, di Diana Cromaz, rimasta vittima a settembre di un infortunio sul lavoro. La donna, 37 anni, dipendente della Artwood di Moimacco, in provincia di Udine, era rimasta gravemente ustionata da una fiammata mentre lavorava al banco delle vernici.

  40. Ittagliano brava ggente. Un po' razzisti magari
    Ittagliano brava ggente. Un po' razzisti magari says:

    Si chiama “Unar” (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Ha un numero verde (800901010) che raccoglie una media di 10 mila segnalazioni l’anno, proteggendo l’identità di vittime e testimoni. È il database nazionale che misura la qualità e il grado della nostra febbre xenofoba. Arriva dove carabinieri e polizia non arrivano. Perché arriva dove il disprezzo per il diverso non si fa reato e resta “solo” intollerabile violenza psicologica, aggressione verbale, esclusione ingiustificata dai diritti civili.

    Nei primi nove mesi di quest’anno l’Ufficio ha accertato 247 casi di discriminazione razziale, con una progressione che, verosimilmente, pareggerà nel 2008 il picco statistico raggiunto nel 2005. Roma, gli hinterland lombardi e le principali città del Veneto si confermano le capitali dell’intolleranza. I luoghi di lavoro, gli sportelli della pubblica amministrazione, i mezzi di trasporto fotografano il perimetro privilegiato della xenofobia. Dove i cittadini dell’Est europeo contendono lo scettro di nuovi Paria ai maghrebini.

    In una relazione di 48 cartelle (“La discriminazione razziale in Italia nel 2007″) che nelle prossime settimane sarà consegnata alla Presidenza del Consiglio (e di cui trovate parte del dettaglio statistico in queste pagine) si legge: “Il razzismo è diffuso, vago e, spesso, non tematizzato (…) La cifra degli abusi è l’assoluta ordinarietà con cui vengono perpetrati. Gli autori sembra che si sentano pienamente legittimati nel riservare trattamenti differenziati a seconda della nazionalità, dell’etnia o del colore della pelle”. Privo di ogni sovrastruttura propriamente ideologica, il razzismo italiano si fa “senso comune”.

    Appare impermeabile al contesto degli eventi e all’agenda politica (la curva della discriminazione, almeno sotto l’aspetto statistico, non sembra mai aver risentito in questi 4 anni di elementi che pure avrebbero potuto influenzarla, come, ad esempio, atti terroristici di matrice islamica). Procede al contrario per contagio in comunità urbane che si sentono improvvisamente deprivate di ricchezza, sicurezza, futuro, attraverso “marcatori etnici” che si alimentano di luoghi comuni o, come li definiscono gli addetti, “luoghi di specie”.
    ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
    Il resto lo leggete qui:
    http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/intolleranza-razzismo/intolleranza-razzismo/intolleranza-razzismo.html

  41. CocoLoco e i fiky dindi-ya di Pino
    CocoLoco e i fiky dindi-ya di Pino says:

    …scusa Pino,… almeno due parole in ppiu di racconto, sui fiky indiani…. mangiati con le penne e le frecce… Curiosita!!!
    … laltro giorno, li ho mangiati, sbucciati (sic!) accompagnati da un gorgonzola dolce, ed un Corvo siciliano, al mattino… Una scoperta da deliziarsi i sensori delle orecchie dello stomaco!!
    mia madre mi ha gridato nelle orecchie, di non bbere vino con i fiky dindia… Mai!! fffffaaaaa!!! maaaaalissimo!!!

    … Ricordi dei 15anni alle Isole Tremiti…..

    Prima vacanza da solo. Ho comprato una tenda canadese (due posti letto::) son partito da Manfredonia, dove dai parenti raccolgo pentola e pentolini… agosto, parto in traghetto, arrivo e cerco il campeggio… cammino e i mari tutto intorno erano verde smeraldo, blu marino e fondali sabbiosi in bella vista con abitanti, pesci agitati, mai fermi, dallalto delle roccie si vedeva il fondale a 50mt (avevo 20-20 di vista, bbei tempi!!) fiky dindia, addestra e sinistra della stradina cche portava al camping… Installo la canadese, raccolgo dei sassi ed organizzo la cucina, prendo la radio, vado sugli scogli e mi tuffo, Allora credevo ancora nel paradiso… Ero arrivato!!!
    …me la godo, come mai provato prima. Prendo la radiolina e lasciugamano (grande, da mare..) e mminca-mmino x il camping, erano lli davanti amme, un mare di fiky dindia libberi, li raccolgo con un pezzo di cartone ammo di guanto e… (doveli metto, dove non li metto?¿? … ma nellasciugamano, naturalmente…!!! cucino una pasta, i fichi dindia come aperitivo-antipasto… ggia sentivo le spine e mi grattavo le mani… eppoi, appena finito di mangiare, mi rituffo in mare, instancabbile, xcercare un sollievo miracolante… cche venne come il conto al ristorante,,, salato e le mani ormai spinate dallammollo marino, cerco lasciugamano…. lo sbatto x togliere la sabbia e asciugarmi… mi ricordo dei fiky dindia, sciaquo la tovaglia in mare e mi asciugo al sole… al tramonto, piego lasciugamani ormai asciutto e x strada, due giovani mi chiedono dove possono dormire, era il 14 agosto e visto cche gli alberghi sono ppieni, mi chiedono se gli affitto la canadese x una notte… Ocaxxo e quanto mi date?¿?
    … un paio di centolire (non mi ricordo bene, questo dettaglio.. ma ricordo cche ccera la moneta da centolire… la buttavo in mare sotto lo scoglio dal quale mi tuffavo, la prendevo e risalivo… ) mi offrirono… Ho accettato senza rifletterci sopra..li ho accompagnati alla tenda e gli mostrai, la cucina… gli lasciai la radio, presi i pantaloncini, una maglietta e un rudimentale fucilino ammolla con un tridente in punta… inutile e dannoso x i pesciolini cche avrei incontravo… li centravo, ma si spaccavano a pezzi… era un tridente da pesci grossi… cernie e qualche tonno siciliano, in vacanza a Tremiti.. andai di nuovo al mare, sicuro di tornare con qualche pesce e farli alla brace alla sera… sono tornato con due pesciolini di razza irriconoscibile… ho proposto una zzuppetta… mi risposero cche preferivano andare al ristorante del villaggio… ho continuato a cucinare, lloro sono usciti e mi sono addormentato in tenda, tornarono allalba, mi sono alzato e sono andato al mare, son tornato alle 2pm e non ho ppiu trovato gli affittuari, mi dissero cche sono andati via verso le 10-11, incazzati e besstemmiando come dei caproni incazzati… Si grattavano la faccia ed il collo, pieni di spine di fiky dindia… come cuscino avevano usato lasciugamano…
    Indimenticabbbile!!! ma mmi domando¿¿ Cosa succede se uno se li mangia con la scorza?¿? Curiosita, caro Pino… ccuriosita!!!
    CocoLoco

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Cocoloco

    Succede che ti raccattano da terra che sembri un auto-porcospino. Di quell’episodio – accaduto quando vivevo a Modugno, vicino Bari – ricordo la terribile abboffata di mandorle, delle noci non sono sicuro, ricordo le donne che lavoravano una gran massa di mandorle, e poi ricordo che i miei mi raccattarono sconvolti da sotto una pianta, erano preoccupati perché non sapevano dove fossi finito. Non ricordo altro, se non il caldo torrido e il febbrone, una delle due volte in cui ho avuto allucinazioni da febbre, che da bambino superava facilmente i 42 gradi.
    La scena delle 24 uova invece la ricordo bene. Le avevo trovare in un cesto sotto il lettone dei nonni. Ogni mattina me ne davano una da bere e io avevo imparato a bucarne il guscio alle due estremità con un ago per poterne succhiare il contenuto. E così quella mattina con un ago mi sono succhiato felice e beato tutto il cesto…. Mia nonna a un certo punto ha cercato le uova per fare la frittata per il pranzo (vivevamo in nove: i due nonni, i miei genitori, quattro fratelli di mia madre e me). Quando ha visto il cesto pieno solo di gusci vuoti s’è spaventata, è corsa a cercarmi nei campi vicino casa dove scorazzavo beato a caccia di lucertole e, sempre con la fionda in tasca, a fare le sassaiole contro i bambini del Tufello, noi vivevamo a Roma nell’estrema periferia – allora – del quartiere di Val Melaina. Hanno chiamato il medico di corsa, per quanto si potesse farlo di corsa all’epoca, ma lui ha detto che ormai, passate 4-5 ore dalla scorpacciata, non poteva fare più niente. Io non ebbi neppure un po’ di mal di pancia.
    Ogni tanto mio padre mi raccontava quei due episodi, sempre incredulo che l’avessi scampata senza danni, come che fossi indistruttibile. E io mi sentivo bene. Mi sentivo me stesso. Conscio del mio corpo.
    Un saluto.
    Quasi quasi per pranzo mi faccio una frittatina. Per frutta, mandorle e fichi d’India. Senza scorza…
    pino

  43. Peter
    Peter says:

    mi trovo fuorisede, nella amata-odiata Londra per breve tempo.
    A proposito, mi pare che Londra non cambi mai, appare sempre uguale da quando me la ricordo la prima volta. Mi sembra invece che le grandi citta’ italiane cambino aspetto molto velocemente, a parte monumenti e centri storici (e non sempre in meglio, anzi). Forse un’impressione fallace. Oggi una coda di macchine suonava il clakson: mai visto prima. Nell’insieme, una citta’ molto rumorosa: traffico, treni, elicotteri, sirene…Mah.
    Un mese fa parlavo dei dipinti del Tintoretto alla National Gallery: mi scuso, intendevo ovviamente il Canaletto. Mi fa piacere che nessuno se ne accorse.

    xUroburo, le donne al Sud. Beh, proprio pochissimi anni fa non direi. Come minimo succedeva fino a due generazioni fa: ruolo ‘tradizionale’ per l’uomo e la donna ben definiti, etc. Fino a 50-60 anni fa si usava ancora combinare i matrimoni. Senza personalizzare troppo, da ragazzo non mi riusci’ mai di persuadere mia sorella a stirarmi una camicia…
    Si sbaglia anche sulle donne in Israele e le famiglie ebraiche. Sono occidentalizzate al 100%. I miei colleghi israeliani si lamentavano che quando portavano fuori una ragazza (una cosa che gli islamici non possono certo fare!) la conclusione era che pagava sempre l’uomo.
    Sono d’accordo che il fondamentalismo sia anche una reazione al sentirsi minacciati dall’occidente. Trovo pero’ incomprensibile che vengano in massa in Europa, e pretendano di vivere come nel Medio Evo: donne velate, segregazione dei sessi, primato dei maschi sempre e dovunque, omosessuali che ‘non esistono’, la Shariah, animali macellati secondo il Corano, etc etc. Il fondamentalismo che se lo pratichino nei luoghi di origine, allora…

    xNicotri
    non avrei mai creduto che qualcuno arrivasse a mangiarsi i fichi d’India con la buccia! digerire le bucce, e le spine, richiede uno stomaco da capra…senza contare le spine in bocca ed in gola, gesummaria…Faust a ragione, da noi si usava dire mai fichi d’India col vino, o ti viene un blocco intestinale…(mai verificato da me, li ho sempre mangiati senza vino). Ai fichi d’India preferisco pero’ di gran lunga i fichi orinari (ficus carica in latino), che mi mancano tanto…Me ne sono messi due alberetti nel lato sud del mio giardino. Chissa’…
    Ieri scriveva del sesso femminile e del suo odore…vabbe’, l’ora era tarda. Ehmm…ho un olfatto sviluppatissimo, a proposito. Ehmm…una cosa che del sesso femminile spesso non tollero e’ proprio l’odore (absit iniuria verbis). Pensi che mi accorgo se una donna sta mestruando dall’odore…capita mai a lei?
    Giorni fa lavoravo in una stanza chiusa con una giovane e piacente fanciulla, anche se un po’ pienotta, di origini mediorientali (o levantine, come direbbe il caro CC). Beh, dopo qualche giorno l’odore cambio’, si fece acre, pungente, nauseante. Mi riusciva difficile lavorare coi conati di vomito. Ogni scusa era buona per mandarla fuori ed aprire la finestra…

    saluti, Peter

  44. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    oddio, questa tastiera e la D ‘dura’. Intendevo fichi ordinari, non ‘orinari’, ci mancherebbe altro…

    Peter

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Mah, secondo me quella che per mio padre è stata una mia scorpacciata di fichi d’India con la buccia sarà stata tuttalpiù una mangiata di fichi che ho cercato di sbucciare chissà come, con mezzi rudimentali, forse un pezzo di ramo, forse una pietra, riducendomi comunque a colabrodo e con un febbrone da cavallo. Il febbrone però credo derivasse dall’essermi addormentato a pancia piena al sole, che ricordo picchiava forte.
    L’odore del sesso…. Beh, ovviamente ci sono periodi e periodi, che col naso colgo anche a distanza, magari in tram, in metropolitana, a cinema, e mi sento quasi in colpa come se violassi la privacy delle dirette e sconosciute disinteressate. La cosa più brutta è quando cercano di coprire l’odore del mestruo, o delle ascelle, con profumi, borotalchi, e simili fetenzie artificiali, che a volte danno vita a mix terrificanti. Nulla è bello, sano e vero, come l’odore del corpo umano, anche quando è sgradevole. Quando è sgradevole, un estraneo si allontana, se non altro per rispetto e discrezione.
    Tempo fa ho raccontato sul blog precedente di una serata d’estate a Padova, quando portai in auto a casa loro una mia amica e una sua sorellina che ci aveva raggiunti in pizzeria e che non avevo mai visto prima. L’odore del sesso della sorellina in auto, allegro, gioioso, spontaneo, affascinante, fu una sorpresa stordente, mi chiedevo come facessero loro due a non accorgersene. Ero molto imbarazzato anche perché quell’odore celestiale e innocente mi coinvolgeva e trasportava con forza, mi pareva che la cosa più ovvia, naturale, bella e pulita fosse – come dire? – zomparsi reciprocamente addosso e liberare Madre Natura dalla pastoie… Mai come in quella occasione gli abiti mi sono parsi uno scafandro assurdo e punitivo, la voglia di liberarsene di corsa era così potente che ne rimasi un po’ scosso. Ero emozionato, commosso, da piccolo nodo alla gola.
    Quando scesero dall’auto ero stordito, come mi tagliassero un braccio o mi privassero di una cosa troppo bella per poter accettare d’esserne privato. Rimasi un’oretta indeciso sul da farsi: suonare il campanello, arrampicarmi sui muri…. In auto ogni tanto fiutavo come un cane da tartufi o uno che si sniffa in narice una “pista” di coca, cercando di cogliere almeno un eco di quel ben di Dio da paradiso terrestre, da assoluto naturale. Che la cosa non avesse avuto il suo splendido e concreto seguito mi pareva insensato.
    Dopo un po’ irruppe sulla strada e frantumò quel bel silenzio il russare di una persona da una villetta vicina, le finestre erano spalancate a causa del caldo. Il russare andò avanti per un bel po’, e io ascoltavo attonito: mi pareva provenisse da una persona anziana, e il tutto sapeva molto di indifeso, di innocente. Di condizione umana.
    Quando rimisi in moto, mi sentii molto solo, più che mai. Come quando si esce da teatro, da un cimena , da un concerto, da una cattedrale, da un museo, dopo avere visto o sentito un’opera grandiosa e ci si ritrova con le luci accese, il rumore del tran tran, la gente che va via…. Quando qualcosa di forte ti è entrata dentro, e ci resta, fai fatica a parlarne anche con chi magari è venuto a teatro o al concerto o in cattedrale o museo con te. La cosa migliore è tacere, tenersi la magia e la malia che t’hanno preso.
    Quando ho letto “Il profumo”, di Suskind, capivo benissimo cosa volesse dire l’autore…. La descrizione di “quell’odore” mi ha quasi fatto arrossire, mi pareva d’essere stato beccato in castagna, una mia intimità o un mio segreto violato. Mi sorprendevano inoltre le analogie, solitudine di Grenouille compresa. Io però non sono un esteta, neppure degli odori, e non mi sognerei mai di snaturare qualcosa tranciandola dalla sua sede naturale pur di tenerla con me separata dal resto. Anche se ho imparato, almeno con i fichi d’India, a togliere via la buccia….
    Un saluto.
    pino

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