Il berlusconismo interpreta ed esprime il nuovo, per brutto che sia. La sinistra è rimasta in mezzo al guado, legata al c’era una volta

Credo di avere capito cosa è successo in Italia negli  ultimi tempi, politicamente parlando, e perché la sinistra è conciata come è conciata. In soldoni, mentre le nuove realtà economicamente importanti hanno trovato una loro rappresentanza politica, cioè nuovi partiti e anzi sono riuscite e esprimerli in prima persona fino a conquistare buona parte dei nuovi strati sociali, la maggioranza del parlamento e il governo del Paese, la sinistra è rimasta ferma alla difesa dell’esistente. Crollata l’Urss, il Partito comunista s’è trovato senza il suo referente principale. il suo azionista di riferimento. E man mano che è cambiata la realtà produttiva, dalle grandi industrie e dalle grandi fabbriche al “piccolo è bello” e all’uso selvaggio della manodopera extracomunitaria, il partito comunista si è mana mano trovato la sua base sociale di consenso sempre più erosa e frantumata. Il Pci è diventato “la Cosa”, “la Quercia”, ecc., fino ai DS e al PD, ma avendo come riferimento più che altro se stesso, cioè le sue strutture di partito, che le nuove realtà sociali. Idem i vari partitini che nel nome sono rimasti comunisti, oggi ben quattro.Fausto Bertinotti è diventato presidente della Camera, ma non ha mai saputo spiegare come intendeva rifondare il comunismo il suo partito che pure si chiamava Rifondazione comunista. Rifondare cosa, come? Mistero. E giochi di vertice, di politici di professione, di apparati di partito, di nomenclature, mentre la base sociale si frantumava, cambiava composizione, diventava cosa e cose diverse da ciò che era prima. Ricordo che una volta si andava davanti ai cancelli delle grandi fabbriche, il Petrolchimico di Marghera, quello di Porto Torres, la Fiat di Torino, ecc., e si volantinava, si dialogava, si organizzava modellando gli interventi sui bisogni dei lavoratori e sulle caratteristiche delle singole fabbriche e singole realtà produttive. Le cellule di partito affondavano cioè le loro radico nel robusto corpo del mondo dei lavoratori i cui arti e le cui articolazioni erano i luoghi di lavoro, ben precisi e di massa, cioè con un grande numero di tute blu.

Poi il blu delle tute si è man mano stinto, perché il padronato ha cambiato il modo di produrre, le grandi fabbriche sono finite, a Milano oggi ciò che era grande fabbrica è un posto che “produce moda” o una città commerciale o un polo universitario o un’area da fiera, a Sesto S. Giovanni ancora peggio, a Torino i terroni sono stati ricacciati a Sud. E sostituiti con gli extracomunitari, che nei cantieri edili sono la norma. Quelle che una volta erano le cellule di partito, e di sindacato, cioè gli elementi costitutivi dell’organizzazione di partito modellata sulla fisionomia delle realtà produttiva italiana, si sono sfaldate o sono diventate – rispetto ai nuovi “dannati della Terra” arrivati dal Sud del mondo per prendere il posto di quelli che erano stati i terroni del sud dell’Italia –  realtà privilegiate. Oggi avere ancora gli scatti in busta paga è un privilegio, un lusso che viene additato con ludibrio dai datori di lavoro, un volta si chiamavano sfruttatori, perché vengano eliminati in nome dell’eguaglianza livellata verso il basso anziché verso l’alto. Il ritornello è: “Non è giusto che tu  abbia gli scatti d’anzianità e io no”. Dalla solidarietà di classe si è passati all’egoismo e all’invidia personale. La conclusione infatti non è che tutti lottano per avere tutti gli scatti decenti in busta paga, ma reclamano in maggioranza, aizzati dal padronato, l’eliminazione degli scatti per tutti. L’eguaglianza intesa come impoverimento generale e non come sviluppo del reddito per tutti.
Al contrario, le nuove realtà produttive, dall’illegalità di massa alla pubblicità e alle televisioni, hanno saputo costruire strumenti politici nuovi, vedi  Forza Italia e la cosiddetta Casa delle Libertà, che non si sono posto il problema di come far sopravvivere un “vecchio e glorioso” partito, come per esempio la Dc o il Psi, ma di fondare un partito nuovo. Anziché rifondare, come emblematicamente si illudeva anche nel nome Rifondazione comunista, si sono posti il problema di fondare. Vale a dire: anziché rifondare l’esistente, e i pregresso, fondare il nuovo,  dargli fondamenta partitiche. Quello che chiamiamo berlusconismo è un fenomeno nuovo, anche se afflitto dai tipici vizi italiani, mentre la sinistra è rimasta un fenomeno non nuovo. Quello che chiamiamo berlusconismo ha saputo dare voce al nuovo, anche se si tratta della voce del padrone, quello di Arcore&C, e il nuovo pare proprio effimero. La sinistra, o quella che chiamiamo la sinistra, non ha saputo dare voce al nuovo perché non ha saputo sostituire nulla alla vecchia struttura per cellule sui luoghi di lavoro per il semplice motivo che i luoghi di lavoro sono stati cambiati, profondamente cambiati, e gli attivisti non sapevano più dove cercarli i lavoratori, a partire dalle tute blu. E infatti oggi c’è un enorme numero di lavoratori, non solo la massa di immigrati, privi di rappresentanza e tutela sindacale reale, anzi privi perfino di definizione professionale e quindi contratti di lavoro decenti. Massimo D’Alema si illuse di fa emergere il lavoro nero, invece è stato “immerso”, verso il basso, anche il lavoro “bianco”, cioè contrattualizzato, con busta paga regolare. Se ci pensiamo bene, il governo D’Alema non ha fatto latro che anticipare, nel mondo del lavoro, quello che Uolter Veltroni ha combinato a livello partitico: convinti entrambi che “se po’ fa”, si sono accorti che invece “non se po’ fa gnente”. Il dramma è che non se ne sono accorti solo loro, ma i molti milioni di italiani rimasti col sedere per terra e privi di rappresentanza politica, e sindacale, adeguata, vale a dire adeguata ai tempi che sono cambiati.
Così stando le cose, le prospettive non mi pare siano rosee. Il centro destra è una accozzaglia, ma in sintonia con l’accozzaglia del Paese. Il centro sinistra è una serie di orsi che non abitano più il Polo, grande e compatto, ma tanti iceberg che si stanno liquefacendo, la prospettiva cioè è del naufragio. O dell’imparare a nuotare nel freddo mare nuovo pena l’affogare.
Il dramma supplementare è che in un Paese come la Francia o la Germania o l’Inghilterra o la Spagna o gli Usa il centro destra e la stessa destra hanno idee, programmi, strategia, giuste o sbagliate che siano, ma hanno disegni comunque ancorati alla realtà. Il centro destra e la destra italiana sono la corte del signor Berlusconi, che sta stremando e impoverendo sempre di più gli italiani, ipnotizzati dalle sue tv e dal mondo irreale che decantano, pur di tenersi per intero lui il bottino accumulato in molti anni e in modo non sempre limpidissimo.
Intanto non investiamo sulla scuola, sulla ricerca, sulle Università, sull’ammodernamento tecnologico, ecc., non investiamo cioè sul futuro e sui giovani, sempre più tra i meno preparati (ed educati) d’Europa mentre i marziani della Cina, dell’India, ecc., sfornano laureati e brevetti in quantità mostruose.
Sta per bussare alle porte anche il gigante sudamericano trainato dal Brasile e magari alimentato dal petrolio venezuelano oltre che dalla volontà di emancipazione dagli “yankees”  inoculata dal molto resistente germe cubano. E se gli sciiti riusciranno a unificare il blocco Iran-Iraq busserà o meglio riprenderà a bussare il gigante islamico.
Credo che anziché pensare a cosa fa di scritto od orale la Carfagna, se Veronica molla o no Berlusconi e se la magistratura riuscirà a presentare al ribaldo almeno il conto Mills, dovremmo preoccuparci di cosa fare. Cosa fare noi. E’ il famoso “Che fare?”. A sinistra vedo poche risposte e ben confuse.

518 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “…Poi l’idea mi piace tutti così uniti solidali un’idea molto comunista….” AZ
    ————-
    Caro Antonio, questa è un’idea cristiana, ancor prima che comunista.
    Potere Operaio. Dio ne scampi.
    Visto cosa hanno combinato gli operai al potere in Cina, ai tempi di Mao? Quando al potere ci va la più truce ignoranza, allora tanto meglio che ci vadano dei delinquenti. Gli ignoranti fanno più danno dei delinquenti.
    Sempre con tutto il rispetto verso le buone intenzioni e la buonafede, ovviamente.

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    essere prediletti da un Dio del genere (Jefferson l’aveva definito: “un essere dal carattere terrificante: crudele, vendicativo, capriccioso ed iniquo”) non mi sembra una grande fortuna. Ma quando un Dio del genere (dopo varie altre brillanti prove nell’antichità: da Abramo a Giobbe, al vitello d’oro, a Gerico e via distruggendo) serve a giustificare il furto di terre altrui …. beh allora c’è vermante q

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    essere prediletti da un Dio del genere (Jefferson l’aveva definito: “un essere dal carattere terrificante: crudele, vendicativo, capriccioso ed iniquo”) non mi sembra una grande fortuna. Ma quando un Dio del genere (dopo varie altre brillanti prove nell’antichità: da Abramo a Giobbe, al vitello d’oro, a Gerico e via distruggendo) serve a giustificare il furto di terre altrui …. beh allora c’è veramente qualcosa che non funziona. Sa, l’apoggio dei teocons ad Israele passa attraverso l’accettazione integrale di quel che dice la Bibbia… U.
    ————————-
    Scusate ma ogni tanto fa delle cose stranissime….

  4. Hlafo
    Hlafo says:

    La suscettibilità è anche una brutta bestia, come dimostrano i post Nr.449 e Nr.452.
    Ah, cosa non farei, cosa non direi , pur di avere sempre ragione.

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro U., Benedetto XVI ha detto una cosa giusta, non molti giorni fa: ” Esistono forse che dividono e distruggono”.
    Io e lei sappiamo bene quali sono, vero?
    Armi di distruzione di massa. Io le chiamo RELIGIONI. Lei?

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Hlafo, capisco che per una persona che segua in maniera convinta una religione, sentir parlar male delle religioni equivale a sentirsi incompresi. Io non sono affatto contro il senso mistico, anche se personalmente ne sono al di fuori. Rispetto chi segua un suo pensiero mistico. Non rispetto chi invece della religione, qualsiasi religione, ne fa un’arma per prevaricare, ed in questo i cattolici non hanno rivali.
    Vorrei essere chiaro in un preciso concetto: i miei attacchi sono contro il cieco fideismo e specialmente contro l’uso distorto che di tale fideismo si fa.
    Il fideismo non è di natura solo religiosa. Il dogmatismo, l’accettare per verità rivelata, in positivo o in negativo ( credo-non credo) è nella vita quotidiana di ognuno di noi, senza che ce ne accorgiamo.
    Perciò, niente contro chi professi una religione, poichè sono affari suoi privati. Tutto il rispetto.
    Battaglia feroce invece, contro chiunque mal utilizzi il senso religioso della gente. Perchè sono dei posseduti dal Demonio. Religiosamente parlando.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Nicotri e cari tutti,
    questo sugli omosessuali è un altro dei tormentoni che, partendo dalle paturnie di Peter, arriva a farmi dire quel che io non ho mai detto. Anche per la notoria abitudine degli imbecilli di NON andare a controllare il testo originale ma di prender per buono il commento di un altro.
    Così se Peter scrive: “Osservo che se anche io conoscessi (privatamente) i gusti sessuali di qualcuno, non sarebbe meno offensivo chiamarlo ‘frocio del c…’ sul blog come ripicca per una disparita’ di opinioni o altro (quand’anche mi risultasse che il tizio si facesse 10 camionisti a settimana)”, si può stare tranquilli che c’è subito qualche cretinetti che risponde “A nessuno passerebbe in mente che possano essere ricattabili, e nel dibattito politico nessuno si sognerebbe di apostrofarli come omosessuali. Ciò invece avviene in Italia, sia nella politica e sia tra privati cittadini, causa la mentalità retrograda e conservatrice. Siamo indietro di vent’anni in tutti i campi”.

    Aver scritto, nero su bianco, che a me le tendenze sessuali delle persone interessano quanto mi interessa la razza e la razza mi interessa quanto il colore degli occhi o l’amore per la pizza (cose che, sul piano pubblico e politico, non mi interessano per nulla), non serve a niente.
    Così come per anni sul blog di Bocca qualcuno ha potuto impunemente continuare ad accusarmi di razzismo nei confronti dei meridionali (un’accusa imbecille oltre che falsa ed anch’essa partita dalla personali paturnie di Peter) adesso verrà fuori un altro tormentone sul fatto che io desidero bruciare sul rogo gli omosessuale. Che io non lo pensi affatto naturalmente non ha alcun peso: Qual che conta non è qual che sta scritto ma le interpretazioni dell’imbecille di turno (che spesso è sempre quello)!
    Io ho scritto che “Tempo fa avevo qualche perplessità sul fatto di conferire importanti incarichi pubblici agli omosessuali (perchè sono spesso ricattabili) ma Delanoe mi ha fatto cambiare parere.”. E’ evidente che questo si riferisce a tempi passati, magari appunto vent’anni fa, quando anche in Germania ed in Inghilterra un politico omosessuale (ed anche eterosessuale un po’ osé) veniva immediatamente dimissionato a furor di popolo. Ma l’idiota non demorde: egli ha comunque capito tutto. Sono cose che succedono ai popppolo eletti: sanno tutto di per sé.
    Partecipo pochino al blog ma devo francamente dirvi che cazzate di questo genere mi fanno venir la voglia di partire per Timbuctù.
    Nonostante tutto un cordiale saluto a tutti. U.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Roberto Vacca mi ha inviato questo intervento, che trovo interessante come del resto tutto ciò che scrive.
    ———————
    Frammistione, equilibrio, degrado . Di Roberto Vacca, 9/9/2008
    Una norma biblica (shatnes – Levitico 19, 19) dice: “Non piantare in un campo semi diversi, non portare vestiti tessuti con lana mista a lino, non attaccare all’aratro un bue e un asino”. Sembra immotivata, ma la osservano le comunità ortodosse. In USA certi rabbini analizzano indumenti e proibiscono quelli fatti con fibre miste. E’ insensato vietare sempre la commistione di materiali diversi. I popoli con armi di bronzo dominarono quelli che le avevano di rame. Le posate di argento puro sono troppo malleabili: quelle moderne contengono il 15% di rame. La presenza di carbonio rende l’acciaio più resistente ed elastico del ferro.
    Contro la difformità ci sono altri argomenti Una catena resiste solo allo sforzo massimo sostenuto dall’anello più debole: conviene produrre anelli uniformi tutti con la stessa resistenza. La qualità di una macchina dipende da quella di tutti i suoi componenti ed è proporzionale al costo, dunque mai risparmiare su un singolo componente vitale, specie se ha un basso costo. Non ha senso nemmeno usare un singolo componente di alto costo in una struttura ideata per durare (e costare) poco. I tecnici americani dicono che è come put a gold ring around a fart. Invece si trovano spesso squilibri gravi e dannosi. Sarebbe bene insegnare ai progettisti principi di shatnes di qualità e funzionalità. Cause misere producono disastri immani.
    Recenti indagini hanno mostrato che il naufragio del Titanic nel 1912 fu dovuto non solo all’impatto contro un iceberg, ma a difetti dei rivetti – i chiodi con due teste, una delle quali viene ribattuta in modo da rendere solidali due lamiere forate in corrispondenza del rivetto. Lo scafo del Titanic non presenta una falla enorme, come si ritenne all’inizio. L’urto fece saltare via i rivetti in modo che varie lamiere si distaccarono producendo tante falle piccole.. La lega con cui erano costruiti i rivetti conteneva troppe impurità. La nave era stata in acqua per un anno dopo il varo: mentre si completavano gli interni, e per la verniciatura difettosa si produssero fenomeni galvanici e corrosione dei rivetti.
    Il 28 gennaio 1986 lo shuttle Discovery esplose in volo dopo che una fiammata era fuoriuscita da un razzo ausiliario. Uno dei 7 astronauti morti nell’incidente era Christa McAuliffe, insegnante scelta a simbolo dell’impegno verso la scuola e la sicurezza dello shuttle. Quel giorno Reagan doveva pronunciare il suo messaggio annuale sullo stato dell’Unione e aveva programmato uno scambio di battute via radio con la McAuliffe. Per questo il volo dello shuttle non si rimandò anche la temperatura a Cape Kennedy era sotto zero. Il freddo toglieva elasticità agli O-rings, i grandi anelli di gomma di tenuta (lunghi 11 metri, con sezione circolare del diametro di 7,5 cm) che dovevano contenere i gas caldi prodotti dal combustibile dei razzi ausiliari. Il problema era noto, ma la società costruttrice di quella parte dello shuttle non si oppose al lancio. Dopo il disastro fu nominata una Commissione Presidenziale d’Inchiesta. Il fisico Richard Feynman chiese a Roger Boisjoly, esperto di sistemi di tenuta: “Lei era d’accordo che il 28 gennaio si effettuasse il lancio?” Boisjoly rispose: “No. Dissi che avevamo avuto gravi problemi con gli O-rings anche a temperature più alte di zero. Il rischio era enorme.” Durante la seduta pubblica della Commissione, Feynman si fece dare un bicchiere d’acqua gelata. Ci immerse un piccolo O-ring dello stesso materiale usato sullo Shuttle e mostrò che già a zero gradi quel cerchietto di gomma si rompeva con due dita. Quell’esperimento andava fatto prima della missione.
    Sono più frequenti eventi meno tragici, ma noiosi. Avevo un’ottima auto turbo a benzina e corsi il rischio di fondere il motore. Ero bloccato in un ingorgo di traffico e mi accorsi solo allora che non funzionava il termostato che doveva azionare il ventilatore. La temperatura saliva: mi fermai e arrivai a tappe fino a un’officina. Il motore valeva almeno 10.000 euro e il termostato, forse, 100 euro: sarebbe stato meglio a installarne uno buono da 250 euro o più.
    Talora un solo componente si guasta e non si può sostituire perché non è più in produzione. Accade con le batterie dei PC portatili: hanno una vita utile di pochi anni. Se le batterie non si trovano più, il PC funziona bene, ma solo con l’alimentazione esterna. Tutti i fabbricanti dovrebbero usare uno stesso modello e tenerlo in produzione per molti anni.
    C’è spesso squilibrio fra la qualità alta di grandi sistemi e quella bassa della manutenzione. Certi sistemi di controllo computerizzati funzionano bene finchè la manutenzione è fatta in garanzia. Poi passa a tecnici meno capaci e inizia il degrado: in pochi anni le prestazioni si annullano.
    Chernobyl fu un caso estremo. Il progetto e la costruzione di quella centrale erano adeguati, anche se inferiori ai livelli occidentali. Si tentò un esperimento inteso ad aumentare la sicurezza. Alcuni ingegneri elettrotecnici (non nucleari) pensarono che se mancava energia sulla rete e si perdeva il parallelo, non sarebbero più stati alimentati i motori di comando delle barre di grafite. Per abbassarle e fermare la reazione, si ricorreva ai diesel, cui per entrare in funzione occorreva un minuto durante il quale il reattore poteva diventare instabile. Così si pensò di azionare le barre con motori elettrici. L’energia immagazzinata nelle masse rotanti delle turbine e degli alternatori che stanno rallentando, fornita ai motori di comando delle sbarre bastava forse ad abbassarle. Se era così, si sarebbe potuto fare a meno dei diesel, lavorndo in sicurezza. Ma quell’energia non bastò. L’esperimento fallì. Per eseguirlo erano stati disattivati i circuiti di sicurezza – e scoppiò tutto. I controlli sul rispetto dei regolamenti e l’addestramento del personale tecnico erano di qualità infima.
    La gestione della qualità deve essere totale per evitare distruzioni di risorse e catastrofi.

  9. Hlafo
    Hlafo says:

    Se nè andato Rodolfo, che è ritornato per le insistenze di alcuni, se nè andato anonimo, che è tornato con il nick di Hlafo per le insistenze di Anita a darmi un nick, mò se ne và pure Hlafo,
    ma solo per un “equivoco”. Buon proseguimento.

  10. Vox
    Vox says:

    Il presidente Morales accusa Washington di fomentare la crisi nel Paese e di appoggiare tentativi di golpe.

    Gli Stati Uniti ammoniscono: “Serie conseguenze”

    Crisi diplomatica Bolivia-Usa:”Via l’ambasciatore americano”

    Da giorni scontri e proteste contro il governo, attacchi
    a oleodotti. Solidarietà dal Brasile e dal Venezuela

    LA PAZ – Crisi diplomatica fra Bolivia e Stati Uniti. Il presidente Evo Morales ha dichiarato l’ambasciatore Usa Philip Goldberg [Goldberg!] “persona non grata”. Morales accusa il diplomatico di fomentare la crisi serpeggiante nel Paese e di promuovere, insieme all’opposizione, le proteste contro il suo governo, per cui ha chiesto che rientri “urgentemente” nel suo Paese. Washington ribatte che le accuse sono “senza fondamento” e le definisce un errore, che rischia di provocare “seri danni” alle relazioni fra i due Paesi…

    Il governo [di Morales] ha denunciato un attentato contro un gasdotto, che ha causato la diminuzione del 10 per cento nell’invio di gas al Brasile, attribuendo l’attacco a gruppi “paramilitari, fascisti e terroristi”, presumibilmente organizzati da forze dell’opposizione. Vari portavoce del governo hanno avvertito che “in Bolivia è in atto un golpe civico” che il ministro della Presidenza Juan Ramon Quintana ha definito “atipico” e “per il quale non si usano carri armati”…

    Anche il Brasile ha dato il proprio appoggio al presidente boliviano, definendo gli episodi di cui sono state protagoniste forze di opposizione al governo “atti di grave sfida delle istituzioni e dell’ordine legale”.

    ***

    Conoscendo ormai fin troppo bene il copione hollywoodiano dal titolo “Come ti rovescio il presidente in cinque mosse”, gia’ attuato parecchie volte, a partire dagli anni 60 e a finire con le recenti “rivoluzioni colorate” (che hanno portato solo guai, divisioni, problemi economici, sociali, etnici, ecc.) non mi sorprende affatto che il governo nordamericano stia tentando indefessamente e ininterrottamente di rovesciare i non-graditi Morales, Chavez, ecc.
    E questa e’ una cosa gravissima, alla quale gli usa sono dediti da decenni, eppure non sento grida, sussurri o strepiti all’ONU, alla UE, a Bruxelles, eccetera, eccetrera. Anzi, magari sgrideranno Morales, accusandolo di inventarsi tutto, di essere antidemocratico, di “esagerare” contro i poveri Usa innocentissimi, ingiustamente accusati di voler fomentare disaccordi nazionali e internazionali [e quando mai?!], e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
    Ah, Esopo, Esopo, dov’e’ la tua penna saggia e mordace?

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor Rodolfo, anonimo, Clafo e chi più ne ha più ne metta,
    invece di fare i capricci come un bambino (epperfortuna che sono i palestinesi che sono dei bambini che capiscono solo le bastonate, come diceva un suo omonimo tempo fa) provi un po’ a rileggersi il mio messaggio ed a farsi un piccolo esame di coscienza.
    Perchè se mai dovrei essere io ad irritarmi perchè mi si fa dire che avrei una ostilità contro gli omosessuali che non ho mai avuto, semplicemente perchè le abitudini sessuali delle persone fanno parte di un privato che a me neppure interessa conoscere. A me non importa una beata fava se lei si scopa la tedeschina, due tedeschine, venti donne dell’universo mondo (compreso un’eschimese del Polo Sud), quattro uomini o ventisette gorilla. Saranno solo ed esclusivamente caxxi suoi! Che io neppure volglip sapere. Come non voglio sapere quanto e come lei gioca e quanto perde: affari suoi.
    Ma a me girano un po’ i santissimi che mi si venga a dire che no, io discrimino gli omosessuali e poi gli eterosessuali biondi e poi gli autosessuali con i capelli ricci e poi la Madonna del Gesù e via elencando.
    Quindi se mai dovrebbe essere lei a farmi le sue scuse invece di continuare con le sue battute che capisce solo lei, come al solito (ad esempio quest’ultima perla dell’essere “un equivoco”).
    Ma come sempre, quel che ci separa, molto prima delle idee è la logica: io e lei abbiamo due logiche diverse. Prendiamone atto. U.

  12. Anita
    Anita says:

    x Hlafo { 11.09.08 alle 13:00 }

    Caro Rodolfo-Hlafo ,
    Non ho capito perche’ di nuovo ci lascia.
    Ho capito che la parola “equivoco” e’ un eufemismo, ma non trovato il testo dell’ equivoco.
    Ci ripensi, dal quel che ho letto questa mattina il blog si ridurra’ a “due” gatti, nemmeno 4.
    Cari saluti, Anita

    Non se la prenda, ogni tanto scrivo un giornale considerato di destra, e perfino fascista, ecc…
    I blogghisti sono al 95% di sinistra, anti-americani, antisemiti, ed altro, chi la pensa diversamente viene tacciato di essere al soldo degli USA.
    C’e da ridere e da piangere… A.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Curioso modo di ragionare di Hlafo. Nel suo commento n. 447 a proposito di Peter che parla di Rutelli ha scritto: “…si riferisce solo al campo politico e non alle presunte deviazioni”. Beh, usare il termine “deviazioni” per indicare la omo- o la bi-sessualità è piuttosto, come dire?, scorretto, se non peggio. O no? Semmai, si sarebbe dovuto scrivere “presunti gusti sessuali”. O no?
    E in un blog in giusta polemica con questo ben strano papa tetesco leggo che il buon Ratzinger finirà all’inferno in compagnia di frocioni, che si spera attivi e non passivi, modo elegante, diciamo, per auspicare che se lo inchiappettino per l’eternità, cosa che peraltro potrebbe però – a mio modesto avviso – fargli più piacere che dispiacere. Beh, il termine “frocioni” può scandalizzare, ma solo chi ha “l’equivoco” stampato in testa.
    Come sempre, chi se ne va è pregato di chiudere la porta.
    Grazie.
    pino nicotri

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita
    Non so quanti siano i “gatti” del blog, ma le posso assicuare che – a quel che mi dice il tecnico che mi aiuta – i lettori del sito sono già alcune migliaia. E mi attrezzo per fare di meglio, sperando di riuscirci.
    Un caro saluto.
    pino

  15. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    a mio parere lei esagera nel descrivere la sua liberalissima posizione verso individui che in tutte le civilta’ sarebbero considerati “depravati” e “debosciati”.
    Ci vuole un po’ di tattica, senno’ corre il rischio di mettere tutta l’erba in un fascio.

    In riguardo agli omosessuali, negli US ci sono diversi politici che sono di quella persuasione, apertamente, vengono rieletti per le loro capacita’ governative e non sessuali.
    Il mio sindaco e caro amico e’ omosessuale, aspira ad alte posizioni politiche, ma ancora una volta ha deciso di candidarsi per Mayor appunto perche’ sa che non lo vogliamo perdere.
    Saluti, Anita

  16. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    vedo che ricomincia. Altro che ramo d’ulivo!
    Continua ad imputare a me, anzi alle mie presunte (da lei) paturnie, il diluvio universale e la fine del mondo che verra’ sul blog.
    Lei mi qualifico’ come ‘vecchia checca isterica’, un livello di violenza verbale che io, verso di lei o altri, non ho (ancora) raggiunto. Ora, che lei sia omofobico o sudofobo (conio un nuovo termine, con buona pace di lei e della Crusca) non lo so, e francamente non mi interessa. Va bene cosi’? Pero’ ‘vecchia checca isterica’ e’ 1)un insulto 2)omofobico. Che le piaccia o no.
    Che io sia gay o meno, e che lei lo sappia o meno, e’ del tutto irrilevante. Se lei non capisce, o non vuole capire, o e’ lei a mancare di logica.
    Quanto a Hlafo: spero che non se ne vada di nuovo. Condivido l’appunto di Nicotri: quali ‘deviazioni’? Ma non il suo: nel post di Hlafo non ci vedo niente di riconducibile a lei o ai suoi ultimi posts. Hlafo non l’ha chiamata omofobico, parlava dell’Italia in genere.
    E sono anche in sintonia con Nicotri sul fatto che l’odierna omofobia italica dipende ormai in gran parte dall’avere il Vaticano in casa
    saluti…

    Peter

    ps
    non credo che la PC sia stata inventata dagli americani. Al massimo avranno inventato l’espressione, che come ho gia’ osservato, e’ intrinsecamente contraddittoria

  17. Shalom
    Shalom says:

    La grafica però è da migliorare. Approfittiamo del fatto che i topi di chiavica e i provocatori professional si sono tolti dalla palle.
    S.

  18. Hlafo
    Hlafo says:

    Questo è assolutamente il mio ultimo post.Nello scrivere quell’aggettivo “deviazioni”,mi ero accorto che poteva suscitare “anche” un significato diverso , cosi come quella frase di Peter, che io ho voluto riprendere,proprio perchè sapevo che poteva essere interpretata da alcuni in modo sbagliato.Ma per la fretta ho lasciato, nella consapevolezza di avere a che fare con persone di una certa statura intellettuale,che dato il mio modo di pensare, non poteva essere interpretata altrimenti, se non appunto di altri gusti o predisposizioni sessuali.


    “Equivoco”, cara Anita nel senso, che si può scrivere cose ammirevoli , o si può scrivere una porcheria come il post Nr.458. “Dalle stelle alle stalle”

    Cara Anita, un saluto a te, pensa alla salute,non ti lasciare andare nella poltrona,fai ginnastica e cammina di più. Ciao.


    Un saluto anche a te Marco, continua cosi, sei nella buona strada.

    Caro Controcorrente, un saluto anche a lei, leggerla mi ha sempre fatto venire il mal di testa,ma ho le aspirine sempre a portata di mano.
    Anche a lei caro Peter, un saluto, abbiamo avuto delle divergenze,ma mai usato parole a sproposito.

    Un saluto anche a lei, Nicotri e a tutti quelli che non ho menzionato.
    Arichiudo silenziosamente la porta e vi dico definitivante,addio.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Hlafo

    La stessa sua aspettativa di non essere equivocati ce l’abbiamo tutti, a partire da me che sono stato equivocato sistematicamente, e combattuto disonestamente, non è più necessario dire da chi, e a volte anche da lei.
    Ah, i due pesi e due misure…
    Bon voyage.
    pino nicotri

  20. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Mi dispiace che te ne vai…
    Poltrona, io? Mai, neanche quando guardo la TV.
    Cammino ogni mattina, caldo, pioggia, neve, ghiaccio e…vento.
    Alla mia eta’ gioco ancora a tennis e dovresti vedere il mio giardino.
    Ciao, non addio,
    Anita

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e x TUTTI
    Ho chiesto a un mio amico gay se vuole tenere una rubrica su questo sito. Una rubrica ovviamente di impegno civile. Ha detto sì, ma che ci pensa perché è già impegnato a dirigere un buon sito on line.
    Ho un po’ assistito un mio amico e collega nel passaggio dal sesso maschile a quello femminile, tirandolo su di morale quando era a pezzi. Per me è stata una prova terribile, perché certi argomenti mi atterriscono, tanto mi sono estranei e noti solo per inchiesta giornalitiche da me condotte. Sono indeciso se chiedere anche a lui se vuole tenere una rubrica.
    Gradirei un vostro parere.
    Grazie.
    pino nicotri

  22. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Uroburo … se come prevedo anche stavolta i soli-ti/to provocatori non faranno quello che dicono (come quello che disse sei volte buonasera e poi restò a cena). Tu così ferrato in storia dovresti ben sapere quanto importanti sono in chi vuole giustificare una guerra le provocazioni e conseguentemente non abboccare, non cadere nelle loro trappole. Sono pienamente convinto che certi individui stazionino su questo come su altri blog al solo scopo di deviare la discussione specialmente quando prende aspetti interessanti,( per usare una metafora ciclistica entrano nelle fugh per spezzare i cambi).
    Il metodo e sempre quello tipico del bari e degli imbroglioni distrarti per fregarti. Non so lo fanno o “una tantum” o in maniera sistematica organizzata come certe sequenze a volte parrebbero suggerire, l’importante e non è non distrarsi.
    Il mio sito provvisorio è ancora li con la chilometrica sequenza di discorsi persi nel nulla sui meridionali, cerchiamo te ne prego di non doverne aprire un altro.
    Ciao a tutti
    Antonio – antonio.zaimbri@tiscali.it

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ho conosciuto tempo fa un omosessuale, uno di quelli piuttosto effeminati. Era una persona estremamente litigiosa e quando litigava sembrava uno di quei cagnetti di taglia mini (come i pechinesi, maltesi o simili) che quando abbaiano fanno un baccano infinito, per lo più senza nessuna ragione perchè spesso abbaiano alla loro ombra.
    Le sue polemiche mi ricordano quella persona e quei cagnetti. La persona era veramente “una vecchia checca isterica” e lei (di cui io non so assolutamente nulla, come ho detto almeno 10 volte) me la ricorda tanto.
    Le sue polemiche sono per lo più inventate, come quella sul razzismo contro gli immigrati dell’Europa meridionale ed orientale: Io avevo detto chiaro e tondo che mi riferivo agli immigrati dei paesi poveri o poverissimi, citandoli esplicitamente: Europa meridionale ed orientale. Italiani certo, ma anche greci, polacchi, russi ecc. :quindi non parlavo affatto degli italiani e men che meno dei meridionali. Si può essere d’accordo o meno ma lei ha inventato una preclusione antimeridionale che esiste solo nella sua testa. Io cerco di capire cosa succede, certo senza mettermi le fette di salame sugli occhi come fa lei.
    Vecchia cecca isterica è un insulto, su questo siamo d’accordo: secondo me lei se lo meritava. Affermazione omofobica direi di no. Nella misura in cui non mi rompono personalmente i santissimi io non ho assolutamente nulla contro le vecchie cecche isteriche. Anzi li trovo perfino divertenti, purchè non se la prendano con me.
    Il problema è esattamente quello che a me non interessa quel che lei è: omo etero, pluri, a, sessuale che lei sia, la cosa non mi riguarda e non mi interessa affatto. Quand’anche lei scopasse la famosa tedeschina venti volte al giorno, io rimango del parere che lei polemizza esattamente come quella persona di cui parlavo sopra. Punto Questo è il mio parere e non ha nulla a che fare con quel che lei è. Quindi l’omofobia esiste solo nella sua testa ed in quella del cretinetti che copia senza aver capito.
    Ciò ribadito, lei può dire quel che vuole. MI arrendo: è perfettamente in utile voler cavare sangue da una rapa.
    Cordialmente U.

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Nicotri,
    a me il tema omosessualità interessa quanto il tema ebraismo: niente del tutto. Quindi per me può invitare chi vuole. U.

  25. Peter
    Peter says:

    XUroburo

    potrei dire lo stesso di lei. E per la sua testardaggine, mi pare molto piu’ calabrese che lombardo.
    Dire che ‘vecchia checca isterica’ non sia un insulto omofobico fa ridere anche i polli. Ma forse non gli italiani.
    Infine: la sua sudofobia era evidente in una serie di posts di qualche mese fa (occasione in cui mi diede appunto della vecchia checca isterica, in seguito alle mie proteste contro di lei quei posts). Nicotri prese le sue difese. Il blog di Bocca, che Dio l’abbia in gloria, non c’entrava un accidente, e lei lo sa benissimo.
    Amen

    XNicotri

    mi pare un’idea interessante, perche’ no? Inoltre, la sua amabile collaboratrice frequenta un circolo lesbico (cosi’ leggo sul suo CV), quindi potrebbe contribuire anch’ella. Niente maschilismo!

    un saluto

    Peter

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari amici del Blog,
    vi lascio qualche giorno e ti trovo una polemica che “decisamente”non mi ha fatto rimpiangere il fatto di non aver potuto partecipare all’evento !
    La mia postazione al PC è scomoda in questo momento per cui ho dovuto desistere dal ricercare “le cause” del contendere(problemi di cervicale).

    Caro Nicotri,per quel mi rigurda Lei neanche deve porsele o porli certi quesiti o richiedere pareri.
    Personalmente sono del parere che a questo Blog potrebbe “partecipare” Belzebù” in persona, a patto di non dire “stronzate”eccessive per cui a buon diritto si potrebbe “mandarlo al Diavolo!

    saluti
    cc

  27. Peter
    Peter says:

    xCC

    noti pero’ che non sono stato io a trasformarla in una polemica personale.
    Ormai quasi una settimana fa, avevo partecipato a dei commenti su ‘gli insulti sul blog’, cioe’ cosa sia un insulto, etc. Piuttosto ‘basic’, ma forse necessario. Altri partecipanti erano Marco T., Alessandro, Hlafo…forse anche lei stesso, non ricordo.
    Uroburo si e’ sentito coinvolto, e ha risposto oggi

    Peter

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non so cosa potrebbe aggiungere di diverso un gay o una lesbica, rispetto alle questioni che discutiamo. Nessuno di noi, credo, fa più delle distinzioni di tipo sessuale. Io ho frequentato in un passato recente diverse amiche bisessuali, alcune delle quali in coppia e mi sono sembrate persone come tutte le altre, nel senso che non avevano problemi derivanti dal loro modo di essere. Nè subivano discriminazioni di sorta.
    Se un gay o una lesbica hanno qualcosa di particolare da dire, ben vengano, ci mancherebbe. Per esperienza personale, preferisco aver a che fare con una bisessuale, piuttosto che con una etero, in tutti i sensi: mi sembrano più sensibili e di mentalità più aperta. Donne solo lesbiche ne conosco, ma non le ho mai frequentate abitualmente, non mi è mai capitato. Di gay, qui ce ne sono un bel po’, gente tutto sommato assolutamente tranquilla, tranne alcuni che tendono a forzare il loro modo di essere in funzione di un esibizionismo nei movimenti e nel linguaggio. Una volta ho corteggiato una donna e, quando ero in dirittura di arrivo, mi è stato confidato che era una trans operata. Non me ne ero assolutamente accorto, era femminilissima. Non l’ho più vista, anche perchè viveva in un’altra città. Non so però se mi sarei tirato indietro; credo di no, comunque. In ogni caso, se un gay p una lesbica pensano di poter aggiungere qualcosa di nuovo, ben vengano. A Bisceglie dicono ‘ognuno deve portare la propria pietra per la costruzione del muro a secco. Beh, in dialetto suona meglio: “prtò la pète o paràete” significa dare il proprio minimo ma importante contributo.

  29. Peter
    Peter says:

    XMarco T.

    io invece credo che qualcosa di diverso potrebbe aggiungere, e trovo quella di Nicotri una proposta molto interessante ed innovativa, vista cosi’ a sangue freddo (o dovrei dire a caldo? boh).
    Quanto ai personalismi ed esibizionismi, lasciami dire qualcosa.
    C’e’ stata qualche anno fa una gustosissima serie di sketches sulla BBC, chiamata ‘Little Britain’. E’ durata anni, ed ha fatto ridere tutti. Forse perche’ ha ‘offeso’ praticamente tutti: i grassi, gli adolescenti, i vecchi, le vecchie, le adolescenti, gli insegnanti, le donne, gli uomini, gli inglesi, i gallesi, gli scozzesi, gli invalidi, i malati mentali, gli stranieri, i gay, le lesbiche…in modo poco PC, ma molto divertente, e senza mai superare certi limiti (sembra un controsenso, ma chi l’ha visto mi capira’).
    Un carattere comicissimo era un ragazzotto di un paesino del Galles (zona rurale), il quale si era fissato di essere ‘il solo gay del villaggio’, espressione diventata da allora proverbiale qui in GB.
    Ovviamente non era vero: quasi tutti nel villaggio lo erano

    Peter

  30. Faust x  CC
    Faust x CC says:

    …Ti prego caro CC, evita di nominare il Nome diddIo,,, invano:

    … a questo Blog potrebbe “partecipare” Belzebù” in persona, a patto di non dire “stronzate”eccessive per cui a buon diritto si potrebbe “mandarlo al Diavolo!

    … ma dday, come ppuoi bestemmiare … Belzebu.. che dice stronzate… ddai!! eppoi ricordati cche è da li cche discende Faust e suo cuggino CocoLoco… solo evocare il nome, diabolicamente e invano… si soffrono pene paradisiache… con sofferenze atrocizzanti… come i fondamentalisti religiosi, quando si autoconvincono di essere felici xcche hanno la fede, soffrono la fede ddentro di lloro… un peso, pesante come un bubbone canceroso nellanima…. poverychristy, …. quindi attenzione a non confondere I Poveri Diavoli con i poverychristy… è unaltro ceppo.. un ceppoceco che vede con gli occhiali da … nulla, vedono il vuoto del nulla e credono di vedere la felicita, dentro di loro… non si sa se si accuccia nel fegato o nella milza, negli intestini o nel cervello… o in altri posti dellanimali umani!!!
    Con allegria ti saluto…
    Faust

  31. Anita
    Anita says:

    In riguardo ad insulti sul blog…io porto ancora le cicatrici dal forum di Bocca, in seguito diversi partecipavano su Aruotalibera, alcuni forse anche qui.
    Cosa e’ cambiato? Il direttore e l’iscrizione.
    Ma a mio parere la mentalita’ e’ sempre quella…solo che si sono messi i freni.

    Anita

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Faust,
    ti porgo le mie “vivissime scuse”.
    Comprendo che in qualche solo TU,sei riuscito ad ottenere COPYRight originale del dialogo e quindi non vorresti perderlo.
    Stavo riflettendo però che tutto sommato nel lungo elenco proposto da Peter mancano categorie importanti , quali quella dei “poveri diavoli” e dei Poveri cristi sulla diffrenze tra le due ti ringrazio per il notevole contributo “apportato”per una miglior interpretazione delle medesime in senso storico .
    Di ciò ti saranno per sempre grati gli Accademici del Cruscotto”

    un caro saluto cc

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi è arrivato un articolo per il giornale in cui scrivo, in cui sono state usate quasi 900 parole per dire che le strade sono rotte e bisognerebbe aggiustarle. Ma si può? Mi è stato mandato dal rappresentante di un’associazione, con preghiera di pubblicazione. Il rappresentante è uno di quei tizi ai quali non sarebbe opportuno dire di no. Ora devo convincere la direzione a dire no. Già mi era stato inviato una volta, con 2500 parole; lo avevo reinviato indietro con preghiera di abbreviare drasticamente. Ma perchè c’è questa tendenza ad essere sempre prolissi?
    Ora sto insegnando ai redattori giovani la tecnica del ‘cavallo di troia': permette di dire opinioni contrarie a quelle dell’interlocutore, senza che l’interlocutore se ne renda conto. Il vantaggio è che il lavoro di elaborazione lo fa il cervello dell’interlocutore, a livello inconscio, ed i risultati sono ottimali. Mi è capitato diverse volte che, a distanza di tempo, l’interlocutore mi abbia porto degli a rgomenti che non erano suoi, ma erano quelli che gli avevo infilato io nel cervello in via subliminale.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    E perché non pubblica il romanzo a puntate su questo sito?
    Se le piace l’idea e non le reca danno….
    Un saluto.
    pino

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pino:
    I miei due romanzi sono diretti a un pubblico prevalentemente femminile: ‘Una donna diversa’ è diretto ad un pubblico di trentenni. Qui a Bisceglie è andato forte.
    Il nuovo romanzo, ‘Joelle’, è diretto a un pubblico di ragazzine adolescenti.
    Potrei tranquillamente inviarglieli in allegato e-mail in separata sede. La sua collaboratrice sarebbe un giudice attendibile, sull’opportunità di pubblicare a puntato l’uno o l’altro o entrambi, benchè io trovi che Joelle abbia un target non compatibile con i frequentatori di questo blog. Poi, decida lei. Per me, nulla osta.

  36. Vox
    Vox says:

    Caro Pino,
    ma dobbiamo per forza essere informati del fatto che qualcuno che curera’ una rubrica sul sito e’ gay, trans, etero, bis, ecc.? Che importanza ha?! Se uno di noi si presenta su un blog e comincia a inviare messaggi, mica avvisa tutti subito “guardate che sono gay”, oppure ” tenete conto che sono etero”. Embe’?

    Se poi con questo si vuol dare a intendere che i suoi giudizi su temi politici, sociali, economici, ecc. avranno una determinata coloritura perche’ e’ gay… Mah. Lo troverei proprio strano.

    Sono d’accordo con Uroburo: le tendenze sessuali di una persona sono affari strettamente suoi e, come un etero non lo va sbandierando a ogni passo, cosi’ non dovrebbe farlo neppure un gay. Insomma, e’ una cosa che non dovrebbe interessare nessuno. Almeno, se si vuole raggiungere una vera uguaglianza.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Per me va bene. Alla peggio, sarà un Mangoni di tipo diverso…
    Un saluto.
    pino

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ‘Una donna diversa’ è integralmente online nel mio sito. Basta cliccare col tasto destro sulla prima pagina, per accedere al testo con la formattazione corretta e non avere il ‘mattone’ che compare senza cliccare.
    Credo però che qualche copia cartacea dovrebbe trovarsi anche al ristorante da Giulia. Proverò a chiedere. Nel caso, dirò di metterla da parte, poi quando lei si troverà a passare da quelle parti, potrà ritirarla. Credo abbiano anche qualche copia cartacea di ‘Fuck the system’, anch’esso integralmente online.

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    Intendevo riferirmi al fatto che ogni rubrica tratterebbe in prevalenza dei problemi, e delle battaglie per i diritti, che stanno più loro a cuore. Problemi e battaglie viste e vissute “dal di dentro”. Tutto qui.
    Un saluto.
    pino

  40. Peter
    Peter says:

    xCC

    quella degli accademici del Cruscotto e’ stata l’unica frase che oggi mi ha fatto fare una bella risata
    grazie

    Peter

  41. Peter
    Peter says:

    xVox

    guardi cara che gli etero sbandierano la loro (autentica o fabbricata) identita’ in tutti i modi possibili, che lo sappiamo o meno. I bambini, i pannolini, battesimi, cresime, anniversari di matrimoni, nozze d’argento, oro, diamante (io introdurrei quelle al piombo), ‘sono una divorziata’, la mia ex-moglie, sconti per famiglie, i bambini vanno gratis in albergo, i colleghi sposati hanno la priorita’ sulle ferie perche’ la moglie, i figli…
    Tutto questo essenzialmente in Italia, sia chiaro

    Peter

  42. Peter
    Peter says:

    XVox bis

    dimenticavo: festa della mamma, del papa’, dei nonni, la pubblicita’ rimbambente televisiva o multimediatica ‘per famiglie’ o massaie, i romanzi per ragazze adolescenti di Marco T. (e non solo), le storie sdolcinate del cinema di tutti i tempi…

  43. ber
    ber says:

    Penso di essere arrivato all’argomento giusto,…
    contento di avervi ritrovati,…
    con quello di Bocca ci misi tre anni,…
    con intermezzo estero…
    Cari saluti a tutti,Ber

  44. carlino
    carlino says:

    Mi sento di associarmi al sig. (!?) Peter per quanto concerne le responsabilita’ del Vaticano nella ascesa di una nuova omofobia (latente certo) nella societa’ italiana.

    Sono dei moralisti della peggior specie, di quelli che vogliono comandare, e fanno breccia.

    Ma purtroppo si sa: viviamo nei tempi dei fondamentalismi.

    Cordiali saluti.

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.