Appello del Forum Insegnanti per salvare la scuola pubblica dalla svendita alle scuole private

Lo stato d’animo dei lavoratori della Scuola oscilla dallo sconforto alla rabbia nel rilevare la persistente inadeguatezza del sindacato e delle opposizioni nel contrastare il processo di privatizzazione dei beni comuni in generale e dell’istruzione in particolare, come se non esistesse da parte di tali soggetti la consapevolezza che ci si stia avviando precipitosamente ad un punto di non ritorno, ragion per cui occorre ora e subito senza alcun indugio  una massiccia mobilitazione per contrastare un attacco senza precedenti ai principi della Costituzione, ai diritti dei lavoratori e al loro salario e all’etica stessa della convivenza civile.

Il mondo della Scuola è molto preoccupato dalle nuove norme che ridisegnano il sistema dell’istruzione, già peraltro dissestato dai provvedimenti che si sono susseguiti negli ultimi tre lustri, le quali rappresentano il grimaldello per scardinare in via definitiva ciò che resta della Scuola Pubblica: si inquadrano infatti  in una strategia più ampia di demolizione di tutte le strutture pubbliche e di disintegrazione dei diritti di chi vi lavora al fine di velocizzare il trasferimento di servizi e funzioni pubbliche ai privati. La riduzione del personale che interessa tutto il pubblico impiego e riguarda la Scuola nella misura di 100.000 docenti e 43.000 del personale ATA e la chiusura di più di 2000 istituti nei piccoli comuni determinerà il collasso di un sistema fiaccato peraltro dall’enorme riduzione dei finanziamenti (circa 8 miliardi di euro entro il 2012). Infatti, come in altri settori, il governo è deciso ad imporre alla Scuola con la forza le sue scelte, con una prova “muscolare” esternata mediante l’interessamento allo stesso disegno di ben tre Ministeri: MIUR, P.A. e MEF, con il cosiddetto “commissariamento” economico del Ministro Gelmini e con l’introduzione di regole neo-autoritarie che pretendono di coprire il vuoto creato con la riduzione della Scuola ad un involucro pressoché vuoto da dare in pasto all’iniziativa privata.

Premesso che per poter ricostruire in Italia una Scuola Pubblica che sia sanata dai guasti di questi anni, è necessario abrogare le leggi Moratti, alle quali  si riferiscono i pessimi interventi legislativi di questo governo, riteniamo indispensabile:

  • Il ritiro del DDL n. 953/2008  Aprea, proposta di legge anticostituzionale che porterebbe a compimento la completa distruzione della Scuola dello Stato, visto tra l’altro che ogni singolo istituto avrebbe un’organizzazione di tipo aziendale, mentre gli insegnanti perderebbero totalmente la loro funzione, in quanto privi di libertà reale di insegnamento.
  • Il ritiro del DDL Gelmini, presentato il 1 agosto 2008, che tra l’altro introduce, in linea con il disegno di legge Aprea, l’assunzione diretta del personale a tempo determinato con nomina biennale da parte dei dirigenti scolastici.
  • L’eliminazione di tutte quelle norme, presenti in leggi e decreti vari, come il DL n. 112/2008, il DL n. 93/2008 e il DL n. 97/2008,  che stravolgono la Scuola, ne deregolamentano il lavoro e le tolgono la possibilità di svolgere quel ruolo che le prescrive il testo Costituzionale, prevedendo tra l’altro tagli su tagli, incremento del rapporto alunni-docenti, accorpamento di scuole e di classi di concorso (flessibilità), diminuzione del tempo scuola, “rimodulazione dell’organizzazione didattica nella primaria” (maestro unico?). La logica di tutto si riassume nel disegno di far cassa distruggendo la Scuola e svendendola ai privati.

Pertanto le nostre rivendicazioni riguardano i seguenti punti:

  • La difesa del carattere statale della Scuola di tutte e di tutti, in modo che venga garantita l’esistenza delle scuole private, ma senza oneri per lo Stato, come prevede la Costituzione.
  • L’opposizione al disegno di aziendalizzazione  della Scuola e dell’ingresso dei privati nella gestione degli istituti.
  • La difesa dello stato giuridico professionale degli insegnanti e il rifiuto di ogni meccanismo di carriera pseudo-meritocratica, come quello previsto nel disegno di legge  Aprea, con concorsi e livelli di carriera, che romperebbero i rapporti esistenti nella Scuola ancora prevalentemente solidaristici, propri di un ambiente educativo, e instaurerebbero inadatti rapporti concorrenziali tipici delle aziende.
  • La difesa della libertà di insegnamento, baluardo costituzionale  della laicità e della democrazia.
  • La  salvaguardia del contratto nazionale e il contemporaneo rifiuto della possibilità di assunzione da parte dei dirigenti scolastici, perché  l’insegnante, nella sua libertà garantita dallo Stato democratico, non può dipendere della singola scuola ma dal sistema complessivo della pubblica istruzione.
  • L’assunzione di tutti i precari e il superamento del precariato, che colpisce il lavoratore come persona e non permette alla Scuola di funzionare con continuità garantendo l’attuazione dei progetti didattici e la crescita dei rapporti interpersonali allievi-insegnanti.
  • Il rifiuto di una deriva regionalistica dell’istruzione, quale emerge dalle strampalate proposte della Lega, che vorrebbe affidare le cattedre ai docenti autoctoni.
  • La difesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori della Scuola e, il rigetto di tutte quelle norme vessatorie, come quelle su permessi e malattie, volti a creare un clima denigratorio nei loro confronti. Essi devono poter svolgere il proprio ruolo con il rispetto di cui hanno diritto e senza preoccupazioni estranee al delicato lavoro che hanno il compito di svolgere.
  • L’opposizione ai tagli di cattedre e di finanziamenti che rendono impossibile insegnare, perché in classi sovraffollate e senza finanziamenti viene reso vano ogni progetto didattico e reso impossibile l’apprendimento e la crescita educativa. Non c’è qualità senza i mezzi per fare buona scuola e questa, in nome del risparmio a senso unico, non può essere ridotta ad una caserma con docenti “militarizzati” e ridotti a “fustigatori” dei propri alunni.
  • La difesa del tempo scuola, normale, pieno e prolungato con doppi insegnanti, perché l’apprendimento avviene solo con i tempi distesi e vanno rispettati i processi cognitivi di tutte e tutti.
  • La difesa dell’obbligo scolastico e il rifiuto del doppio canale morattiano, che reintroduce l’incivile  divisione tra scuola vera e scuola per famiglie svantaggiate.
  • La salvaguardia dell’insegnamento di sostegno e del diritto all’istruzione per tutti, senza discriminazioni etniche e linguistiche e quindi difesa dell’insegnamento di sostegno in classe e per tutte le ore necessarie e garanzia dell’ausilio didattico dei mediatori linguistico-culturali per assicurare il diritto allo studio degli alunni stranieri.

Consapevoli che per evitare il baratro e rompere lo stato di assedio che vede alleati governo, poteri forti e mezzi di informazione  occorre una risposta immediata, determinata  e sinergica di tutti, ci rivolgiamo  a quanti sentono l’importanza del ruolo svolto nella società dalla Scuola dello Stato e, in particolare, a tutte quelle persone, quei movimenti, quei soggetti politici, sindacali e associativi che in questi giorni hanno già elevato la loro protesta o comunque in passato hanno lottato contro lo sfascio prodotto dagli scorsi governi per iniziare  a far sentire la nostra voce di protesta.

Inoltre facciamo appello a tutti i comitati presenti nel paese già in parte organizzati in una rete di mutuo soccorso, visto che ci troviamo di fronte ad un attacco a mitraglia da parte di questo “regime” contro i beni comuni essenziali per la vita civile; infatti, il disegno che colpisce la Scuola è un’articolazione di quello complessivo di stampo autoritario che distrugge l’ambiente e uccide nei territori i cittadini per mancanza di tutele, che militarizza le città, perseguitando gli immigrati, i rom e le persone in genere attraverso ridicole proibizioni, che salva coloro che commettono reati mentre permette la strage di operai uccisi per mancanza di sicurezza e li massacra con una deregolamentazione selvaggia dei rapporti di lavoro.

Crediamo che solo lottando tutti insieme per il bene di tutti possiamo vincere questa battaglia di civiltà e per questo chiediamo di iniziare con il segnale di una firma di tutti a questo appello!

Il Forum Insegnanti

PER ADERIRE ALL’APPELLO

scarica il modulo per la raccolta delle sottoscrizioni da compilare, digitalizzare con lo scanner e spedire via email all’indirizzo: info@foruminsegnanti.it

http://www.foruminsegnanti.it/appello2008/index.php?&mots_search=&lang=italiano&skin=&&ok_post=1#firma

320 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. ségolene
    ségolene says:

    x sisko
    se questi sono i migliori tra noi, figuriamoci gli altri.. ma in europa, dopo lo show di berlusconi del 2003, le corna, la scarpa tutto il resto, ormai si sono abituati, non ci fanno più caso. Si limitano a guardarci con pietà.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Mi spiace per la scomparsa del testo, di solito però il rpogramma avvisa che non può inoltrare il commento se manca il mittente e il recapito, ma non cancella nulla. Chiederò a Davide se può eliminare quella strettoia, però vedo che è molto lento nell’eseguire ciò che gli chiedo anche perché è oberato di lavoro.
    Un saluto.
    pino

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    La Direttora dell?unità ,tra le pieghe di un editoriale sul Tema della paura ,ci informa che” Science” ha condotto una ricerca che ha condotto a questi risultati :

    …..È di ieri una ricerca pubblicata su ‘Science´ da tre universitari usa: la biologia condiziona l´ideologia, dicono. Le persone più inclini a spaventarsi (davanti a immagini o rumori orribili) aderiscono a partiti conservatori. La paura è di destra, s´intitola l´articolo. Siamo a posto. L´alleato della sinistra temeraria è in arrivo. Non serve la politica, che idea fuori moda. Ci salverà la scienza.

    Vediamo se funziona Anita BUHHHHHH !!!!!!!

    Invece per quello “stronzo” dialcuni post fa posso annunciare che è stato nominato direttore ad Honorem” di Schifecce”, la nuova rivista internazionale della destra.

    saluti cc

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Le persone più inclini a spaventarsi (davanti a immagini o rumori orribili) aderiscono a partiti conservatori. La paura è di destra, s´intitola l´articolo.
    ————-
    Ma l’acqua calda, non era già stata scoperta?

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di fascistelli: “L’aspetto più significativo, però, è stato che una volta scoperti, gli Hotel li hanno messi alla porta mentre autobus e tassisti si sono rifiutati di prenderli a bordo.”
    —————
    Beh, è un buon segno, no?
    Abbiamo speranze.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    mi sembra strano che il tuo computer cancelli tutto: a me è capitato diverse volte di inviare senza compilare, ma dopo il segnale di errore sono tornato indietro ed ho trovato il testo intatto.

  7. peter
    peter says:

    xUroburo

    in malafede e’ lei. Ed e’ ridicolo a chiamarmi ‘sionista’, e quant’altro.
    Non ho mai dubitato che possa essere offensivo: e’ anzi la cosa che le riesce meglio.
    La compatisco perche’ dev’essere un povero illuso in andropausa

    Peter

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, certo l’arte tocca delle sensibilità diverse in ognuno di noi. Diverse, non migliori o peggiori. C’è chi spende un capitale per un Picasso. Io non ci spenderei un centesimo, a parte un paio di sue opere ( il Picasso figurativo non conta).
    Dalì lo ritengo un genio assoluto, uno che anche se avesse fatto un’immagine soltanto della sua sessantina di opere illustrative della Bibbia, sarebbe stato degno di comparire a pieno titolo tra i grandi dell’arte del novecento. Per non parlare poi di Kandinsky, che in arte figurativa è ciò che Strawinsky è in musica.
    In fotografia, a me piacciono autori che a diversa gente non dicono niente. C’è invece chi ammira Leon, che a me non dice assolutamente niente. Sensibilità differenti.
    Nella musica, alla prima esecuzione della Sagra della Primavera
    ( 1917, dirigeva Pierre Monteux con l’orchestra della Suisse Romande) la gente si è presa a botte durante l’esecuzione, tra chi diceva che la musica faceva schifo e chi diceva che era un capolavoro. Io trovo che Le sacre du printemps sia un capolavoro assoluto. Mi piace tutto Strawinsky, anche le sue composizioni neoclassiche, che tanta gente non sopporta.
    La Sinfonia dei Salmi, la Sinfonia in Do, la Messa, sono tutti pezzi di non facile ascolto per chi non sia abituato alla musica classica. Va invece molto forte Mozart; ma a farci caso, eseguono sempre il Mozart più elementare, quello delle 4 note girate in tutte le combinazioni possibili. Il buon Mozart è ben altro, ma non lo eseguono spesso perchè non è una musica facile. Come anche Smetana. Lo Smetana del Ma Vlast, da cui è tratto il notissimo ‘La Moldava’, è banale se lo paragoniamo a tante sue altre composizioni, ben più intense e complesse.
    Ottorino Respighi, che ha messo in musica l’anima di Roma, non lo si sente mai, perchè è considerato un compositore fascista. Dell’800 russo si sente poco, eppure è musica di prim’ordine.
    Insomma, l’arte è veramente poco conosciuta, spesso soltanto orecchiata. Parlo di qualsiasi genere di arte. Quando leggo le recensioni dei vari critici, mi rendo conto che sparano parole tipo i fuochi artificiali. Non è una critica, sono solo un cumulo di fesserie buone per qualsiasi minestra. Sfido chiunque a prendere delle opere e collegarle, alla cieca, ai pezzi critici che le accompagnano. Colpa di chi, se non della scuola?

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Vox:
    sempre a proposito deel famoso upset, ho trovato che nei contesti letterari in cui l’ho letto, la miglior traduzione sarebbe stata ‘turbato’, come suggerito in seguito da Peter.
    Ho cominciato a leggere in originale perchè mi sono accorto che le traduzioni spesso ‘ammazzano’ la musicalità e la sensibilità del testo, appiattendola e quindi vanificando gli sforzi e le abilità dello scrittore. Solo Mark Twain l’ho trovato più ‘colorito’ nella traduzione piuttosto che in originale.

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Marco tempesta,

    l’acqua calda va continuamente” reinventata” di questi tempi!
    Diversamente va a finire che è sempre tutto colpa dei Sindacati, in particolare della CGIL!
    Anche il peccato ORIGINALE!

    cc

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Mi dicono che con Explorer quando si clicca il Refresh della pagina dei commenti non si torna alla home page, si resta sulla pagina dei commenti. Purtroppo però Explorer è meno veloce di Firefox. Non so cosa succeda con Safari, browser tra quelli in uso a L’espresso.
    Un saluto.
    pino

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xU.
    “Ed un’altra cosa ancora mi ha colpito: quel che dicevano i romani degli abitanti della Palestina 2000 anni fa.”
    ————
    Interessante. Cosa dicevano? Quali autori bisogna consultare? Comunque, non credo ne avessero una grande opinione.
    Che io sappia, l’unico popolo che abbia dato loro filo da torcere sul serio, sono stati gli attuali jugoslavi, anche se poi hanno dovuto capitolare anche loro ( Vercingetorige, mi sembra). Ma la storia non è il mio forte. Ricordi di scuola media.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, devo dare atto che per quel che riguarda l’Alitalia, sono d’accordo con lo slogan ” Meglio falliti…”con quel che segue.
    Berlusconi l’ha fatta proprio sporca, tanto per cambiare.
    La domanda di voli porterà al rinforzo di una compagnia già esistente o alla costituzione di una nuova compagnia; credo perciò che la maggior parte del personale Alitalia troverà un reimpiego, a condizioni più di mercato, in ogni caso.
    Il guaio è che i debiti, in un modo o nell’altro, mi sa che li pagheremo sempre noi contribuenti.

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ certo una bella iniziativa quella di dar voce ai bambini,i quali vedono il mondo in maniera naturale, ideale e macroscopica, senza le briglie del realismo.
    ————-
    Sull’autobus che ci riportava a casa dopo la Fiera del levante, due bambini di 4 anni, un maschio e una femmina di famiglie diverse, sono stati a parlare tra loro amabilmente per tutto il tragitto. Al momento dei commiati, la bambina ha detto al garbatissimo maschietto, che per quel che la riguardava, con lui era finita, che non avrebbe voluto incontrarlo mai più; il tutto, usando il tipico linguaggio televisivo delle soap.
    Siamo proprio messi male…
    A proposito di fiera, mai andare in posti del genere con una o, peggio, con più donne, errore che ho commesso ieri. A loro interessano cose di cui a noi non frega assolutamente niente, oltre a guardarsi le centinaia di stanze da letto, sempre le stesse da trent’anni, perdono tutto il tempo a guardare una per una le duemila collanine indiane e non sia mai se per caso trovano uno stand con dell’abbigliamento: non ne escono più.
    Una gran figata invece, dei tavoli che sono piccolissimi e, tramite un motore, si estendono fino a diventare tavoli da 12 posti. Ottimi per una casa piccola come la mia. L’unico handicap è il costo: 2600 euro. Per un tavolo, mi sembra esagerato.

  15. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Certo, tutto e’ gusto personale, assolutamente riconosco l’ arte di Dali, solo che mi lascia fredda.
    Vasilij Kandinskij benche’ astratto, trovo affascinanti i suoi giochi di colori, molte opere anche piacevoli all’ occhio.
    Mentre Jackson Pollock, il quale sarebbe stato ispitato da Kandinskij….non ci vedo nessuna arte.
    Forse era l’alchol o si beveva la turpentine. Non si sa’ mai…

    Di Picasso, mi piace la sua epoca blue, il cubismo non mi va.

    Non mi intendo tanto di musica, non ne sono una buona critica.
    In quanto ai pittori, io preferisco quelli figurativi, Mary Cassatt e’ un esempio, moderni impressionisti come Claud Monet…
    My piace anche Andrew Wyeth, sono stata nel suo studio a Brandywine.

    Una volta ne ero molto interessata, ho scaffali pieni di libri d’arte, ma nella vita tutto passa………

    A casa mia ci sono solo i miei dipinti…!!!! ;-)

    Ciao, Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x Marco

    RE: I post scomparsi.

    Mi e’ capitato solo un paio di volte, di solito, come dici tu, dopo il segnale di errore sono tornata indietro ed ho trovato il testo intatto.
    Non e’ il mio PC…

    Comunque, il post che ho citato era lungo e ci avevo messo un bel po’ di tempo per spiegare ad Uroburo la situazione finanziaria attuale.
    Con dati e date.

    Forse e’ meglio cosi’…a volte tutti i mali non vengono per nuocere.

    Non trovo alcuna differenza in velocita’ tra Explorer e Firefox, forse e’ perche’ ho COX superspeed per i clienti della “tier” piu’ alta.

    Ciao, Anita

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    Mentre Jackson Pollock, il quale sarebbe stato ispitato da Kandinskij….non ci vedo nessuna arte.
    —————
    Di Pollock mi piace solo qualcosa, ma c’è di peggio.
    Ci sono autori americani ma anche italiani, che sono un vero e proprio bluff.
    Ho visto delle porcherie estreme alla galleria d’arte moderna di Roma, firmate Emilio Vedova o Mario Schifano, che hanno fatto anche delle cose buone, poi però sono vissuti di rendita sulla firma, facendo solenni porcherie e spacciandole per arte.
    A me piace moltissimo, tra i moderni, lo scultore Pomodoro. Ha fatto un’opera, tra le tante altre, per una Casa di spumanti, mi sembra la Ferrari Spumanti, che trovo meravigliosa.
    In Svizzera ho visto creare e vendere per 8.000franchi svizzeri dell’80, una tela che era un semplice lenzuolo sul quale l’artista faceva scorrere delle palline di vetro intinte nel colore. L’effetto era carino, però. Famoso quell’autore che faceva camminare le galline sulla tela, dopo averle fatte passare su delle macchie di colore ad olio. L’importante è che il risultato sia buono: il metodo non conta. Se l’opera è gradevole…perchè no?

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Un pittore di cui non si sente mai parlare nè è mai citato nei libri d’arte, è Albert Anker, di Inns, in Svizzera.
    In Svizzera è conosciutissimo, ma solo lì. A me piace molto.
    Un altro matto che mi fa impazzire è Jean Tingueli, sempre svizzero, con le sue sculture mobili.
    Originale anche Calder, con i suoi mobiles.
    Ecco, a me piacciono gli artisti matti.

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro marco tempesta,

    il mio breve post sull’acqua calda,non rigurdava il caso Aliitalia, ma più in generale tutto l’atteggiamento nei confronti del Sindacato e della CGIL in particolare!

    I Berluscones”di Confi che fischiano il Sindaco di Bari che “osa”dire in faccia al Presidente” quello che pensa ,nè è un chiaro sintomo!

    Intanto per esempio La Beruscanizzazione italica procede a grandi passi, sono in Medio.Banca e conquistearanno anche Bisceglie!

    Dal terrazzo magari Ti vedremo su BLOB a fare l’ultimo dei Mohicani!

    Sempre che si salvi Blob, sennò mandaci delle cartoline illustrate!

    cc

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho una carissima amica che è una brava pittrice di astratto. Le donne astrattiste sono una rarità. Di solito sono figurative. Quando tentano l’astratto, hanno la tendenza a costruire delle immagini in cui si possa riconoscere un elemento reale.
    L’astrattismo puro, a loro non si confà. Se in un quadro astratto non riescono a vederci un elemento legato alla realtà, per loro non va bene, non è niente.
    Quando io dipingevo astratto, le mie amiche mi chiedevano: cos’è? Io rispondevo: è un ritmo.
    Loro guardavano il dipinto e incominciavano a vederci chi un gatto, chi un viso, chi un pesce…insomma, dovevano per forza ‘vederci’ qualcosa. Concettualizzare un ritmo, in arte figurativa, era del tutto al di fuori della loro mentalità.

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, il mio riferimento all’acqua calda era sul fatto che chi ha paura vota a destra. Bella scoperta!
    Emiliano è considerato a Bari un buon sindaco. Di Vendola invece, sento solo parlar male.
    Bari purtroppo soffre di una malattia che sarebbe facilmente eradicabile, se solo si entrasse nella mentalità della ‘deportazione’. Ci si dovrebbe mettere d’accordo con il governo romeno: gli mandiamo i delinquenti a patto che li tengano a pane e ciorba e li facciano lavorare. Potremmo pagare chessò, un venti euro a testa per detenuto ( gli stipendi mensili in Romania sono di 200 euro; una mia amica romena ha affittato la sua casa per 60 euro al mese) che a noi, qui in Italia costa 150 euro. Due piccioni con una fava: daremmo lavoro ai romeni e ci toglieremmo dalle balle certa gente. Poi, si potrebbero fare dei begli spot pubblicitari, con lo slogan: “Credevano di essere più furbi di te”. Io credo che diventerebbe un buon deterrente.

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    caro marco tempesta,

    prova a dipingere “un disgusto” astratto poi fammi sapere o pubblica!
    Sarei interessato all’acquisto”

    grazie
    cc

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    purtroppo io non ho un player per vedere certi formati di immagini: mi viene solo il posto dell’immagine con una crocetta su in alto a sinistra. Ovvero, il computer del giornale non la legge perchè forse è fatta con Flash. Se la mandi alla mia e-mail 6marte6@libero.it come allegato, a casa ho un computer che legge quel tipo di immagini.

  24. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Si’, il website del mio caro amico e tutto flash e Activex.
    Ok, I will forward at your address.

    Anita

  25. Ma come? Gli israeliani non sono tutti santi? Olmert con le mani nel sacco.... di quattrini
    Ma come? Gli israeliani non sono tutti santi? Olmert con le mani nel sacco.... di quattrini says:

    ISRAELE: OLMERT SI E’ DIMESSO

    Ehud Olmert ha presentato le dimissioni da primo ministro nelle mani del presidente israeliano Shimon Peres. “Ho deciso di porre fine alle mie funzioni come primo ministro del governo d’Israele” aveva detto Ehud Olmert ai 25 membri del suo gabinetto, “non e’ stata una decisione facile, ma credo di comportarmi in maniera corretta, nel rispetto delle regole del buon governo, esattamente come promesso al popolo d’Israele”. Quindi si e’ rivolto al ministro degli Esteri, Tzipi Livni, che nelle primarie di giovedi’ e’ stata eletta al suo posto come nuova leader di Kadima, il partito centrista di maggioranza relativa al quale entrambi appartengono. “Spero che riuscira’ a formare un governo nazionale, con la composizione che lei desidera e il piu’ presto possibile”, ha detto, “per quanto mi riguarda, io la aiutero’ con tutta la mia forza”.

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    all’interno dei territori di quello che successivamente divenne l’impero romano nessuno dette realmente del filo da torcere ai romani tranne Annibale. Ma Annibale era un genio militare superiore come, nella storia dell’occidente, ce ne sono stati forse quattro o cinque: Alessandro, Cesare, Napoleone …. Scipione, Gustavo Adolfo, Wellington, Federico II sono, a mio parere, di un livello inferiore. Anche Mitridate resistette per anni ma solo perchè era una testa quadra.
    Nessun altro potè opporsi alla macchina militare romana che funzionava come un autentico schiacciasassi. Avevano dalla loro un addestramento, una logistica di prim’ordine, un numero di soldati che non aveva nessun altro stato dell’epoca; tutte cose insuperate fino all’epoca napoleonica.
    All’esterno dei confini dell’impero i Germani di Arminio ed i Parti riuscirono a mantenere la loro indipendenza. Ma fu soprattutto un caso perchè le campagne dei Marco Aurelio contro i Quadi ed i Marcomanni erano arrivate alla conquista della Boemia, premessa per portare il confine all’Elba e forse addirittura all’Oder. Ma la peste l’arrestò.
    In Oriente sia Traiano sia Settimio Severo arrivarono a conquistare l’intera Mesopotamia, a dimostrazione che i Parti non erano in grado di contrastare un’offensiva generale romana se non cedendo spazio in cambio di tempo (la stessa tecnica dei russi e degli Sciti). Ma erano territori che si potevano conquistare ma che era praticamente impossibile tenere, un po’ come la Russia. [Qualcuno ha detto che la Francia del Medioevo era troppo debole per non essere vinta ma era troppo grande per poter essere conquistata. Vale anche per la Russia, e per la Cina].
    Un saluto U.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    io ho una riproduzione di un quadro di Kandinskij che mi piace moltissimo ma recentemente ho visto

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    io ho una riproduzione di un quadro di Kandinskij che mi piace moltissimo ma recentemente ho visto, alla Neure Pinakotheke di Monaco, circa un centinaio di sue opere e devo dirle che non mi piace proprio per nulla. Ha dei colori violenti e dissonanti che me lo rendono insopportabile. Naturalmente è solo il mio gusto personale.
    Sono invece d’accordo con quel che dice sulle pittrici donne. A mio modo di vedere le donne sono molto portate ad osservare i particolari ma fanno più fatica a cogliere la visione d’insieme. Per questo le donne sono degli ottimi medici e la medicina popolare era quasi solo femminile, almeno fino al Cinquecento quando i roghi normalizzarono la situazione. U.

  29. Sisko
    Sisko says:

    x Anita
    Cara signora Anita,
    mi sono permesso di dare una sbirciatina ai suoi quadri e voglio farle i miei complimenti. Sbaglio o ama gli impressionisti? E perchè quasi solo colori “freddi”. Siccome me la immagino piena di vitalità e di gioia di vivere, mi aspettavo una esplosione di colori. Nessuna critica, naturalmente. Solo una opinione personalissima.
    Saluti

  30. Vox
    Vox says:

    @ Marco T.

    Di Dali’ mi piace, per il concetto,la Madonna di Port Lligat. In generale, di Dali’ trovo interessanti piu’ le idee e le associazioni che la loro trasposizione in immagini. Ad esempio, l’orologio sformato che richiama alla mente la liquidita’, la flessibilita’ e la relativita’ del tempo (e dello spazio); la scomposizione dei corpi con l’alternarsi dei vuoti, ecc. Per lo stesso motivo mi piace magritte, che preferisco a Dali dal punto di vista estetico.

    Tuttavia, preferisco di gran lunga i pittori rinascimentali e tardo-rinascimentali, sia italiani che fiamminghi (specialmente i ritrattisti). Credo che Bosh non abbia nulla da invidiare ne’ a Dali’ ne’ a Magritte, ma che anzi dia parecchi punti ai “geni” moderni.
    Uno dei quadri che amo di piu’ in assoluto e’ “Il ritorno dei cacciatori” di Bruegel, ha un’incredibile energia che ti trascina dentro, stimola la meditazione e fa spaziare la mente.

  31. Anita
    Anita says:

    Caro Sisko,
    tutto quello che si posta sul forum e’ per tutti.
    Quando ero giovane, prima dei 20 anni, ero molto prolifica con la mia pittura.
    Vendetti 50 dipinti in una sola esposizione.
    Per necessita’ dipingevo quasi sotto ordine…cosi’ divenni semi cartolinaia.
    Dopo di che venni negli US, anni difficili, famiglia, ecc…
    Cercai di scuotere la mia mano ormai rigida…ma mi mancava il tempo, percio’ molti dei miei dipinti sono una prova del come trovare me stessa o il mio stile.
    I colori; i paesaggi del New England invernali…sono freddi come il clima.
    Peccato, avevo sempre sognato di continuare quando le mie responsabilita’ si fossero attenuate…
    La vita fa dei brutti scherzi, la mia Musa non esiste piu’.
    Esistono solo ricordi.
    Anita e’ sufficiente…..

    Saluti, Anita

  32. Sisko
    Sisko says:

    x ségolene
    Chi è dotato ancora di un minino senso critico e di un po’ di cervello, quelle cose dell’articolo citato le conosce. E’ che purtroppo una gran parte degli italioti vive delle verità del silviolo e non vuole sentire altro. E lui non li scontenta. Ormai il titolo di salvatore dell’Italia non gli basta più ed aspira a quello planetario per poi passare all’universale. La raccolta dei premi è iniziata a Parigi e, sono certo, molti altri ne seguiranno. I meschini pennivendoli (per dirla alla “Indro”) della Tv non sono capaci di tirare fuori un pensiero che non sia quello del “padrone”. Bizzarro, certo, l’atteggiamento dei dipendenti Alitalia che applaudono al ritiro della cai (!). Soprattutto se si “ignora” il cartellone “Meglio falliti che in mano ai banditi”. Una leggera riflessione sul contenuto avrebbe potuto far sorgere qualche sospetto sul tipo di corda(ta) i “salvatori” adoperavano. Ma è tempo di fiumi di latte e miele per tutti.

  33. Sisko
    Sisko says:

    x Anita
    Capisco perfettamente quanto dice. Ho conosciuto tante persone dotate di una grande creatività e di estro artistico. Ma per ragioni “terrene” (fabbrica, ufficio, affitto o mutuo da pagare) rimanda tutto a “quando andrà in pensione”. Il finale è esattamente quello che ha descritto lei.
    Saluti

  34. Sisko
    Sisko says:

    x Anita
    Per motivi di studio mi sono avvicinato a Dalì, riuscendo a conoscere anche qualcuno che lavorava per suo conto. Ci sono stati in questo artista stravaganze, eccessi di ogni tipo e sregolatezze in tutti i campi. Certo, come tanti altri artisti, non può piacere a tutti. Io, come molti, nel campo dell’arte lo ritengo un genio. Dalì, disse un giorno riferendosi ai falsari di dipinti: E’ difficile che qualcuno provi a falsare un mio quadro, un Picasso può copiarlo anche un bambino, per copiare una mia opera si impiegherebbero anni. Questo per dire di come fosse consapevole della sua perfezione artistica.
    Saluti

  35. Anita
    Anita says:

    x Sisko

    Ma Hieronymus Bosch era degli anni 1500 circa.
    Cosi’ per lo meno Dali si e’ ispirato da Bosh.

    ‘Notte, Anita

  36. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Hlafo
    Credo che lei legga poco e male quello che gli altri scrivono, me lo fa pensare il fatto che in un mio scritto riportavo alcune parole e frasi in siciliano dicendo di averle tratte dall’Antico vocabolario popolare brontese, il post successivo lei mi dice “ma che vocabolario hai usato” probabilmente lei scorre i post altrui, ne estrapola qualche parola, usandola poi come pretesto per polemizzare o disquisire su ciò che le interessa.
    Ritiro pertanto l’invito a bere una birra all’octoberfest non vorrei proprio trovarmi a sorbire una delle sue arzigogolate (e pallosissime) dissertazioni sulla bibbia, argomento di cui non nutro alcun interesse, (infatti non le leggo) quel poco che conosco della bibbia mi basta ed avanza per non dedicare il mio tempo a riflettere su favolette raccontate in tempi remoti e successivamente scritte (e male) dando ad intendere ai gonzi che ci credono che sono cose dettate e volute da un dio. L’unica riflessione in argomento l’ho fatta in età puberale dicendomi che se esistesse un dio creatore quelle cose non le avrebbe affidate delle tavolette o pergamene trascritte e tradotte mille volte, ma le avrebbe impresse in modo indelebile nella nostra memoria ancestrale. Al vecchio come al nuovo testamento preferisco di gran lunga le avventure di Gargantua, pollicino e cappuccetto rosso molto più fantasiose.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  37. Follotitta
    Follotitta says:

    X Anita (178)
    Non so da dove nasca la sua asserzione che per 12 volte gli SU sono intervenuti in guerra attraverso una autorizzazione del Congresso (mi riferisco al numero). Questo e’ infatti quello che sancisce la Carta Costituzionale, ma per almeno 2 volte, per quanto mi risulta, questo non e’ stato cosi’ . Nella guerra contro la Corea del Nord, Truman ritenne che per spedire un esercito nell’ altra parte del mondo l’autorizzazione delle Nazioni Unite fosse piu’ che sufficente, e ritenne l’autorizzazione del Congresso non necessaria. E’ inutile dire che questa interpretazione non solo era in se’ pericolosa, ma anche illegale perche’ lo statuto delle Nazioni Unite stabilisce senza adito a nessun tipo di interpretazione contraria che una volta che le NU autorizzano un intervento militare, in seguito questo deve essere ratificato dal governo di ciascuna nazione secondo le procedure costituzionali di ciascuna di esse. In seguito Truman si giustifico’ dicendo che in qualita’ di Comandante in Capo non aveva bisogno di autorizzazione da parte del Congresso. E questo in assoluta discordanza con la Carta Costituzionale, che nella divisione dei poteri fra l’Esecutivo e il Legislativo, aveva saggiamente stabilito che affidare questa prerogativa ad una sola persona piuttosto che ad un corpo piu’ ampio e rappresentativo, cosi’ come la storia insegna spesso e volentieri, sarebbe stato perlomeno arbitrario.
    Ed un altra guerra, o meglio invasione, non autorizzata dal Congresso e’ stata la guerra con l’ Irak. In questo caso il Congresso passo’ una risoluzione che delegava al Presidente la decisione ed il potere sulla guerra. Ed anche questo non e’ consistente con la Costituzione, perche’ l’unico potere che il Congresso ha e’ quello di dichiarare o non dichiarare una guerra, ma non puo’ mai, sotto nessuna circostanza, delegare questo potere ad altri. Questo fu fatto credo per esercitare pressione sul Consiglio di Sicurezza delle NU per inviare ispettori in Irak alla ricerca delle fantomatiche armi di distruzione di massa. Al tornare per l’ ennesima volta con le mani vuote, la decisione di dichiarare guerra ricadde completamente nelle mani di Bush, con tutte le sue conseguenze che piu’ disastrose ed incongruenti di come sono state non sarebbero mai potute essere, anche ad esercitare la piu’ selvaggia delle immagginazioni.
    Grazie per l’attenzione, Follotitta.

  38. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Scusi l’Inglese, ma non il tempo di tradurre.

    Military engagements authorized by Congress
    In twelve instances, the United States has engaged in extended military engagements that were explicitly authorized by Congress, short of a formal declaration of war.

    War or conflict

    Quasi-War France

    First Barbary War Barbary States

    Second Barbary War Barbary States

    Raid of slave traffic Africa

    Redress for attack on U.S. Navy vessel Paraguay

    Intervention during the Russian Civil War Bolshevist Russia

    Lebanon crisis of 1958 Rebels

    Vietnam War National Liberation
    Front, later Democratic Republic of Vietnam

    Multinational Force in Lebanon Shia and Druze miltias; Syria

    Persian Gulf War, Iraq – George H. W. Bush

    2001 war in Afghanistan – George W. Bush

    2003 Iraq – George W. Bush

    H.J. Res. 114- Iraq Resolution” and “Iraq War Resolution” are popular names for the Authorization for Use of Military Force Against Iraq Resolution of 2002, a joint resolution (i.e. a law) passed by the United States Congress in October 2002 as Public Law No: 107-243, authorizing the Iraq War
    ________________________________________

    United Nations resolutions
    The Korean War was not a war authorized by the U.S. Congress. President Harry S. Truman cited authority under United Nations resolutions. Major US Military involvement began with Task Force Smith on July 5, 1950. A cease fire agreement was signed on July 27, 1953; however no formal treaty has been signed to this date.
    _______________________________________

    Ci sono numerosi videos di Bill Clinton, Hillary Clinton, John Kerry, Ted Kennedy, Nancy Pelosi, Madeline Albright, Harry Reid, Al Gore, ecc…
    Tutti in favore della guerra.

    Io ne ero contraria, ma io non conto.

    ‘Notte, Anita

  39. Hlafo
    Hlafo says:

    xAZ lei scrive:-
    Credo che lei legga poco e male quello che gli altri scrivono, me lo fa pensare il fatto che in un mio scritto riportavo alcune parole e frasi in siciliano dicendo di averle tratte dall’Antico vocabolario popolare brontese.

    Ho risposto:
    Io non sò quale vocabolario usi, ma da noi nel siracusano,testa zubba equivale a testa dura e nient’altro.-

    -“non sò” si, ma letto certamente.Capisce?

    -Ma, la frase può essere cosi interpretata, ciò non significa che non ho letto di quale vocabolario si trattava.

    Veramente io, i post non solo li leggo, ma li rileggo.Lei si attacca ad una stupidaggine del genere per disdire un appuntamento,ne traggo dunque psicologicamente la conclusione che lei si è fatto fregare da presunti timori e paure.

    Aggiungo che al suo invito,io non ci tenevo affatto.
    Un saluto


    Caro Marco,tu sei andato a cercare di ” PROPOSITO” qualcosa per avvalorare i tuoi concetti e quelli di qualcun altro.(questo mi dispiace), sii almeno sincero.
    Il “Il portavoce tratto da” Fuck the system” , la dice lunga ed è solo un(a) “sammlung” di molte menzogne condite con pochissime verità.
    Quello “che non hai scritto tu” ma che hai riportato , ne è un esempio eclatante.
    Cercherò nell’ambito del mio tempo disponibile di mettere i puntini sugli ” i “.
    Non ne ho voglia, ma non posso lasciar passare una porcheria del genere. Dunque a presto. Un saluto

  40. peter
    peter says:

    xHlafo

    guardi pero’ che non mi ha risposto.
    Gli episodi biblici non sono intesi come parabole, che mi risulti. Se crede, si legga il mio post per Faust di ieri. Le parabole sono delle allegorie che si trovano spesso nel Nuovo Testamento (non riconosciuto dagli ebrei, ovviamente). Jave’ invece non parla mai per esempi o favolette
    un saluto

    Peter

  41. Hlafo
    Hlafo says:

    xPeter
    “io non so quanti anni ha lei”,quali vere esperienze ha vissuto nella vita.
    Tutta la “Thorà” e gli innumerevoli libri che ne sono seguiti , sono stati scritti da uomini, da uomini che cercavano di educare e di dare una etica morale al popolo ed allotanarlo dalla idolatria.. Questa fantasia,questo continuo ragionare( anche apparentemente contrari alla morale) questa ricerca filosofica, è la scintilla che può essere stata data solo da un essere superiore.Dio.
    Lei crede alla storia di Mosè, alle piaghe ecc.? Si? No?
    O crede che quel racconto, non ci voglia far capire fino a dove può arrivare la pazzia e la stoltaggine di un uomo,e quanto sia, e possa essere nociva per se stessi e per il popolo? Si? No?
    Quanti anni ha lei, caro Peter.
    Credere poi, che tutti quei racconti e parabole, in parte, o tutto ,sia stato dettato da Lui in persona, è un atto di fede.

    C’è chi ci crede e chi no. Anche tra gli Ebrei. Un saluto
    Ps. Spero abbia capito che “Il mare non è blù”.

  42. peter
    peter says:

    xHlafo

    cosa c’entra adesso l’eta’? pensa davvero che l’eta’ porti necessariamente saggezza e rinuncia?
    A proposito, non intendo essere ‘agist’, adesso. Ho insinuato che un certo blogger potesse essere in andropausa come modo di dire…visto che e’ spesso acido, bilioso, e si e’ permesso anche di chiamarmi ‘in mala fede’ con parecchi altri bloggers.
    In ogni caso, non credo che la fede abbia molto a che vedere con l’eta’. Conosco molti anziani non credenti. E soprattutto, la fede non c’entra con argomenti intellettuali. Altrimenti possiamo chiudere la discussione qui.
    Al contrario, un mio amico anziano mi diceva che la fede veniva divulgata in passato tra i giovani per via di continue guerre (e carestie, ed epidemie, aggiungerei io). L’idea di passare un’eternita’ in paradiso era certo allettante per un ventenne pieno di vita, ed in procinto di perderla. Con l’eta’, si capisce sempre di piu’ che l’ultimo desiderio e’ di tornare all’oblio da cui tutti proveniamo. Se l’immagina un’eternita’ da vivere?
    Comunque la sua risposta e’ insoddisfacente.
    Se le chiama ‘parabole’ ne da’ comunque una sua interpretazione, cioe’ non le prende come parola di Dio neanche lei, visto che nella Bibbia non vengono affatto presentate come tali (giuseppe, Noe’, Mose’, non sono affatto vicende allegoriche, sono ‘storia’).
    Se invece e’ parola di Dio, allora puo’ discutere solo con altri fedeli

    un saluto e shalom

    Peter

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